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Il visto per lavoratori qualificati, al fine di entrare e rimanere a vivere nel Regno Unito per svolgere attività lavorativa qualificata, eBook di 24 pagine.
ISBN: 9788891660480
Il visto per i lavoratori qualificati consente ai cittadini stranieri di entrare e rimanere a vivere Regno Unito per svolgere attività lavorativa qualificata.
Per ottenere il visto, è necessario che il richiedente ottenga preventivamente un certificato di sponsorizzazione da un datore di lavoro inglese munito di licenza da sponsor rilasciata da Home Office. Il datore di lavoro situato nel Regno Unito, infatti, per poter sponsorizzare e assumere dipendenti stranieri, deve essere stato preventivamente approvato da Home Office.
E’ necessario inoltre che il richiedente ottenga un’offerta per lo svolgimento di un lavoro che rientri nell’elenco delle professioni ammissibili e che gli venga offerto uno stipendio minimo, il cui importo varia a seconda del tipo di lavoro che il richiedente andrà a svolgere una volta entrato nel Regno Unito. Il richiedente deve inoltre essere in grado di parlare, leggere e scrivere l’inglese e solitamente dovrà dimostrare la propria conoscenza dell’inglese al momento della presentazione della domanda. Qualora il soggetto non sia in possesso dei requisiti per richiedere uno skilled worker visa, questi, per poter lavorare nel Regno Unito, dovrà preventivamente richiedere e ottenere un altro tipo di visto.
A cura di:
Manuale operativo in pdf di 76 pagine, per i fondi europei diretti - programmazione 2021-2017: come leggere, cercare, interpretare le principali misure europee di intervento finanziario a sostegno delle attività economiche.
Volume I
Si tratta del primo volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata" progettato come il piano zero di un edificio, con la costruzione delle indispensabili fondamenta per avere una maggiore dimestichezza operativa nel saper leggere, cercare, interpretare le principali misure europee di intervento finanziario a sostegno delle attività economiche.
La collana è costituita da cinque manuali che possono essere fruiti singolarmente, secondo le necessità contingenti, tuttavia è consigliabile seguirla secondo il filo logico di trattazione, soprattutto per coloro che per la prima volta esplorano il mondo dell’europrogettazione.
Avere un quadro di insieme che parte dalle politiche di bilancio pluriennale dell’UE ci fa capire l’importanza di tutte le possibili azioni che poi si rifletteranno inevitabilmente anche nelle successive misure di finanza agevolata che verranno verticalizzate dalle singole regioni.
La trattazione del presente volume infatti, non riguarda solo i “grandi progetti” di partenariato tra diverse entità di più paesi, ma in concreto arriva ad essere penetrante anche nella praticità di interventi che conosciamo tutti, come la misura Erasmus+.
Riteniamo indispensabile quindi avere un quadro di insieme per capire tutti i meccanismi utili per affrontare i vari step delle attività che andremo ad esaminare.
La prima fase è sempre la ricerca, ma il nostro lavoro non finisce qui, sarebbe riduttivo per un professionista o manager che volesse per la prima volta confezionare un lavoro “tailor made”, per i propri clienti o per l’azienda in cui lavora, il “sapere” ma non il “saper fare”.
In questo caso il nostro lavoro è stato “far sapere” che non si tratta del solito elenco di suddivisione analitica accademica con classificazione in assi e obiettivi, ma lo scopo principale è realizzare uno strumento utile per affrontare concretamente le attività di consulenza attraverso gli esempi di costruzione di progetti finanziati con dei link di immediata consultazione, utili per avere un termine di confronto e capire se stiamo seguendo la strada giusta.
Attraverso la presente collana "Guide operative per la finanza agevolata" cerchiamo di dare un panorama esaustivo su tutte le possibili misure agevolative e soprattutto un taglio molto pratico su come si scrive un progetto, con esempi pubblicati di iniziative già finanziate, come si effettua una ricerca, cosa esattamente viene finanziato e quali sono gli investimenti ammissibili.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
Introduzione
Introduzione al volume I
1. Il Bilancio Pluriennale dell’Unione Europea 2021-2027: modalità di attuazione (a cura dell'Avv. Barbara Togna)
2. I Programmi a gestione diretta
3. Erasmus+
4. Europa Creativa
5. Europa Digitale
6. Fondo Asilo e Migrazione
7. Fondo Europeo per la Difesa
8. Orizzonte Europa (Horizon Europe)
9. LIFE: Programma per l’Ambiente e l’Azione per il Clima
10. Meccanismo per collegare l'Europa (MCE)
11. Strumento Di Sostegno Tecnico (SST)
12. Cittadinanza, Uguaglianza, Diritti E Valori
13. Programma UE per la Salute (EU4HEALTH)
14. Programma per il Mercato Unico
15. Meccanismo Unionale di Protezione Civile
16. Ottenere il finanziamento di un progetto
16.1 Partecipare ad un invito/bando a presentare proposte progettuali
16.2 Procedura di aggiudicazione e sottoscrizione del contratto
La Società in accomandita per azioni: un modello per favorire il passaggio dalla piccola alla grande impresa;
eBook in pdf di 40 pagine
Il tema delle Società in accomandita per azioni è poco trattato dagli studiosi del diritto societario. Ciò probabilmente perché tale tipo di società è poco diffuso nella prassi sebbene grandi gruppi familiari, soprattutto in passato, ne abbiano fatto uso come “cassaforte di famiglia”: si pensi, fra tutte, alla notissima Giovanni Agnelli e C. S.a.p.A.
E tuttavia le ragioni che hanno spinto il legislatore ad introdurre un tipo di società “alternativo” alle società per azioni, una sorta di s.p.a. “modificata”, in cui il potere di gestione, in uno con la responsabilità personale, spettasse agli amministratori cosiddetti permanenti - i soci accomandatari - e che favorisse il passaggio dalla piccola alla grande impresa, merita di essere approfondito.
Se non altro per la duplice responsabilità che caratterizza il tipo societario in questione: dei soci accomandatari ma anche della società con il proprio patrimonio.
Nonché per il carattere sussidiario che caratterizza la responsabilità dei primi. Attualmente l’Italia si trova ad avere più aziende di Francia, Germania e Spagna ma la maggior parte di esse (oltre il 94%) sono molto piccole e con dipendenti che non superano le nove unità.
Ed in un contesto globale caratterizzato da notevoli spinte inflazionistiche e da una palese crisi energetica vi è una impellente necessità di aziende molto più grandi oltre che, ovviamente, di respiro internazionale. Va da sé, dunque, che un istituto come quello della S.a.p.a. pensato proprio per favorire il passaggio dalla piccola alla grande impresa meriti, rebus sic stantibus, di essere rivisitato.
L'autore ha ritenuto, pertanto, utile tracciare la disciplina codicistica della s.a.p.a. - sia quella per essa specificatamente dettata (articoli 2452/2461) che quella della s.p.a. alla quale il legislatore espressamente rimanda - e di analizzarla alla luce dei migliori orientamenti dottrinali e dei recenti orientamenti giurisprudenziali.
Il testo si pone dunque l’obiettivo di fornire ai pratici del diritto una guida agile e veloce, che consenta loro di districarsi rapidamente tra le pieghe delle norme e, nello stesso tempo, di dare modo agli studiosi del diritto societario di approfondire lo studio della S.a.p.a. alla luce di un prezioso quadro dottrinale e giurisprudenziale.
Ma il testo si pone anche l’ambizioso obiettivo di mettere in luce un istituto poco considerato nella prassi e che, in un’ottica de iure condendo, meriterebbe di essere rivitalizzato.
Non la riscoperta di un istituto dimenticato, dunque, ma lo studio e l’approfondimento della relativa normativa nella sua singolarità e specificità. Ai lettori, infine, il giudizio sul raggiungimento o meno degli obiettivi che con il presente lavoro di studio e di ricerca mi sono prefissato.
Prefazione
Introduzione
1. Cenni storici
2. Caratteri generali
3. I soci accomandatari
4. I soci accomandanti
5. La costituzione della s.a.p.a.
6. Le azioni
7. Gli organi sociali
7.1 Il sistema dualistico
7.2 Il sistema ordinario
7.2.1 Il collegio sindacale e la revisione legale dei conti
BIBLIOGRAFIA
Appendice
le norme codicistisce sulla società in accomandita per azioni
le norme codicistiche sul sistema dualistico
Aspetti civilistici, contabili e fiscali delle Fusioni e scissioni degli Enti del terzo settore; eBook in pdf di 88 pagine.
Con questo focus sulle operazioni di fusione e scissione, che riproduce i capitoli del volume cartaceo "Operazioni straordinarie negli enti del Terzo settore. Aspetti civilistici, contabili e fiscali" edito Maggioli 2022, il presente ebook intende fare chiarezza fornendo un quadro complessivo giuridico, fiscale e contabile delle predette operazioni straordinarie, attuabili dagli enti non commerciali in armonia con quanto stabilito dall’art. 42 bis c.c.
Si è optato per un approccio sistematico, partendo dalla corposa normativa societaria ad esse dedicata, approfondendo i connessi aspetti contabili, con l’intento di perimetrare ogni aspetto relativo alla convenienza dell’ETS di mutare veste giuridica ai fini dell’iscrizione al RUNTS, la disciplina, le regole di funzionamento e di governance i vantaggi/svantaggi i cui elementi essenziali sono rappresentati contabilmente.
Con la conversione del D.L. Semplificazioni 73/2022 entra in vigore l’ulteriore proroga al 31 dicembre 2022, per l’adeguamento dello statuto delle organizzazioni no Profit al Codice del Terzo Settore, D. Lgs 117/2017.
In tale occasione gli ETS potranno valutare la convenienza di mutare veste giuridica atteso il palese processo di aziendalizzazione oramai “dichiarato” dalla riforma.
Di fronte a tale mutato quadro normativo, le organizzazioni non profit vengono a trovarsi in una situazione di “mercato” al pari di una azienda for profit, con la conseguenza di dover realizzare un vero e proprio mutamento di mentalità, acquisendo una cultura di impresa. Qui si spiega il ricorso a nuove forme di gestione dell’organizzazione (sempre ovviamente in armonia con le finalità istituzionali), attraverso la realizzazione di strategie e criteri teoricamente assimilabili a quelli aziendali, compresa appunto la possibilità di effettuare operazioni giuridico-contabili di carattere straordinario, come trasformazioni, fusioni o scissioni, applicando la disciplina prevista per le società, ma ovviamente adattata alle peculiarità del Terzo settore.
Premessa
Riforma del Terzo settore e art. 42 bis Codice Civile
1. Operazioni di fusione. I limiti statutari
1.1 Individuazione negli statuti dei quorum assembleari per l’approvazione delle modifiche statutarie (Segue)
2. Limiti (legali) che comportano la perdita della qualifica di ente non commerciale
3. Applicazione delle regole sulla pubblicità degli atti
4. Pubblicità nelle associazioni non riconosciute
5. Il procedimento di fusione
5.1 Il caso delle fondazioni prive di organo assembleare
6. Inapplicabilità di ipotesi di leveraged buyout
7. Il rapporto di cambio
8. Casi pratici
9. Esercizio del diritto di recesso nelle associazioni
10. L’opposizione dei creditori e l’effetto sanante dell’atto di fusione
11. Tabella riassuntiva procedimento di fusione per associazioni non riconosciute e associazioni riconosciute
12. Il procedimento di scissione
13. Ipotesi di scissione non proporzionale e asimmetrica
14. Fusione e scissione. Normativa fiscale
14.1 IRES
14.2 IVA
14.3 Imposta di registro
14.4 Imposta ipocatastale
15. Le risoluzioni delle Entrate in materia fiscale
15.1 Risoluzione n. 2/E del 2019. Imposta di registro e ipocatastale
15.2 Risoluzione n. 15/E del 2008. Fusione tra due enti religiosi
15.3 Risoluzione n. 162/E del 18 aprile 2008. Fusione di enti non commerciali che non svolgono attività commerciale. Profili fiscali
16. La convenienza delle operazioni di aggregazione o fusione tra ETS: prospetti contabili
16.1 Attività ed enti commerciali e non commerciali, avanzo o disavanzo di fusione
16.2 Enti appartenenti al Terzo Settore svolgenti attività non commerciale per tutti i settori di attività generale
16.3 Ente incorporante disomogeneo per attività diverse rispetto all’ente incorporato, entrambi appartenenti al Terzo Settore
16.4 L’ente incorporante non supera il test per nessuna attività
16.4.1 L’ente incorporante commerciale del Terzo Settore incorpora un ente non commerciale in relazione a talune attività
16.5 La cooperativa sociale incorpora un ETS: gli effetti sul patrimonio netto
16.6 L’ETS incorpora la cooperativa
16.7 L’allocazione del disavanzo, trattamento contabile
16.8 I mutamenti dei regimi contabili post-fusione
16.9 Enti con contabilità ordinaria: caso esemplificativo
17. Aspetti contabili della scissione degli enti del Terzo Settore
17.1 Il Test di commercialità nella scissione
17.1.1 Prima ipotesi: enti svolgenti attività non commerciale per tutti i settori di attività
17.1.2 Seconda ipotesi: ente commerciale si scinde a favore di ETS preesistente con attività affini
17.1.3 Terza ipotesi: ETS non commerciale scorpora i rami di attività a favore di ente non commerciale preesistente
17.2 I mutamenti dei regimi contabili
17.3 Casi specifici: cenni alle scritture contabili dell’acquisto di quote proprie finalizzate alla scissione
17.4 Case study: la ripartizione contabile nella scissione
Fonti bibliografiche
Fonti normative e prassi
Riforma della giustizia e del processo tributario, nasce la quinta magistratura; eBook in pdf di 156 pagine.
Pubblicata la Legge n. 130 del 31.08.2022 nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 01.09.2022, in vigore dal 16 settembre 2022, che reca disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario.
La legge di riforma della giustizia e del processo tributario, importante per le esigenze di cittadini e imprese, dà attuazione agli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel rispetto delle scadenze dallo stesso previste (il PNRR individuava per l'attuazione della riforma il termine del quarto trimestre del 2022).
Gli obiettivi, incentrati sul miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e sulla riduzione del contenzioso in Corte di cassazione, sono stati raggiunti puntando sulla revisione dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria (QUINTA MAGISTRATURA TRIBUTARIA) e sull’introduzione di istituti processuali volti non solo a ridurre il contenzioso esistente ma anche a incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe.
In particolare, nel PNRR (pagine 59-60) il contenzioso tributario viene considerato un settore cruciale per l’impatto che può avere sulla fiducia degli operatori economici, anche nella prospettiva degli investimenti esteri. Esso risente fortemente delle criticità legate ai tempi della amministrazione della giustizia. In particolare, come riportato nel PNRR:
Il PNRR pone quindi l'obiettivo di ridurre il numero di ricorsi alla Cassazione e farli decidere più speditamente, oltre che in modo adeguato.
È un dato di fatto che l’attuale crisi della giustizia tributaria ha la sua maggiore causa sia nel tipo di rito processuale che nella vigenza di una normazione sostanziale di difficile applicazione perché soggetta a continui mutamenti e non sempre di buona qualità, non consentendo la piena rispondenza dello speciale giudizio ai classici canoni del “giusto processo” previsti dall’articolo 111 della Costituzione.
Ne discende, dunque, che, per superare tale crisi, il punto di partenza non può che essere quello di migliorare la qualità del giudizio dinanzi alle Commissioni tributarie adeguandolo al modello del “giusto processo”, sia formalmente che sostanzialmente.
Premessa
1. La Quinta Magistratura Tributaria. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Alessandro Villani
1.1 La giurisdizione tributaria
1.2 Le nuove corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado
1.3 Il concorso pubblico
1.3.1. I giudici delle Corti di giustizia tributaria di primo grado
1.3.2 Requisiti per l'ammissione al concorso per esami
1.3.3 Indizione del concorso e svolgimento della prova scritta
1.3.4 Commissione di concorso
1.3.5 Limite d’età per la partecipazione al concorso
1.3.6 Riserva di posti per gli attuali giudici tributari onorari
1.4 Le nomine - la formazione - il tirocinio - le sostituzioni dei magistrati e dei giudici tributari
1.4.1 Nomine dei magistrati tributari
1.4.2 Formazione continua dei giudici e magistrati tributari
1.4.3 Tirocinio dei magistrati tributari a seguito del superamento del concorso
1.5 Il trattamento economico dei magistrati tributari 6
1.6 Gli emolumenti dei giudici tributari onorari - ruolo 2011 ad esaurimento 48
1.7 Cessazione dall’incarico di magistrato tributario: il limite dei 70 anni – decalage
1.7.1 Disposizioni transitorie in riferimento alla cessazione dall’incarico per il raggiungimento del 70° anno di età (art. 8, comma 1, L.130/2022)
1.8 Prime nomine per opzione di 100 magistrati tramite interpello per transito nella magistratura tributaria
1.8.1 Assunzione di 100 unità di magistrati tributari per l’anno 2023
1.8.2 Diritto di opzione
1.8.3 Procedura di interpello
1.8.4 Transito alla giurisdizione tributaria
1.9 Le assegnazioni d'ufficio
2. Organizzazione della Quinta Magistratura Tributaria. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Federica Attanasi
2.1 Il giudice monocratico
2. 1. 1 La competenza del giudice monocratico
2.1.2 Le assegnazioni al giudice monocratico
2.2 L'organizzazione amministrativa del ministero dell'economia e delle finanze (dipartimenti)
2.3 Le nuove competenze del consiglio di presidenza della giustizia tributaria
2.3.1 Individuazione delle nuove sedi delle Corti di giustizia tributaria
2.3.2 Criteri di attribuzione della maggiorazione dell’indennità del personale dirigenziale e non dirigenziale del MEF
2.3.3 Ufficio ispettivo
2.3.4 Ufficio del massimario nazionale
2.4 Nuove nomine del consiglio di presidenza della giustizia tributaria
2.5 Le video udienze
2.6 La premialità ISA
3. Modifiche al Processo Tributario. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Antonella Villani
3.1 La prova testimoniale
3.2 Condanna alle spese del giudizio in caso di mancata conciliazione
3.3 Le modifiche alla fase del reclamo-mediazione ex art. 17 - bis D.lgs. 546/1992
3.3.1. Rigetto del reclamo – mediazione – Responsabilità del funzionario fiscale
3.3.2 Conciliazione proposta dalla corte di giustizia tributaria
3.4 Sospensione cautelare dell'efficacia esecutiva dell'atto impugnato
3.4.1 L’istanza di sospensione
3.4.2 La sospensione dell’esecuzione dell’atto opera anche in relazione alla iscrizione a ruolo, a titolo provvisorio, in base ad accertamenti non definitivi
3.5 L'onere della prova
4. La nuova Sezione Tributaria della Corte di Cassazione - La definizione delle liti - Gli interpelli - Disposizioni transitorie. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Lucia Morciano
4.1 La sezione civile tributaria della corte di cassazione
4.2 L'applicabilità degli istituti predittivi a seguito della riforma del processo civile (art. 363-bis c.p.c.)
4.3 La definizione agevolata delle liti in cassazione
4.4 Le disposizioni transitorie
4.5 La riduzione degli importi negli interpelli sui nuovi investimenti
4.6 Le abrogazioni e le sostituzioni
4.7 La copertura finanziaria
Disciplina civilistica e fiscale del conferimento d'azienda e degli scambi di partecipazioni.
eBook in pdf di 180 pagine completo di Case study
La guida è arricchita dai seguenti Case study:
Prima parte. Conferimento d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
1. Il conferimento d’azienda nel Codice civile
2. Le diverse finalità del conferimento d’azienda
3. Il conferimento d’azienda nel diritto tributario
3.1 Soggetti coinvolti
3.2 Ambito oggettivo
3.3 Decorrenza: effetti del conferimento
4. Neutralità fiscale
4.1 Effetti per il soggetto conferente
4.1.1 Riserva da conferimento
4.2 Effetti per la società conferitaria
4.2.1 Prospetto di riconciliazione
4.2.2 Riserva da conferimento
4.2.3 Riserve in sospensione d’imposta
4.2.4 Rilevazione delle imposte differite
4.2.5 Riporto delle perdite fiscali della società conferente
4.2.6 Ammortamenti nel conferimento di azienda in corso d’anno
4.3 Successiva cessione in regime di PEX: disciplina antielusiva
5. Conferimento d’azienda e successiva cessione delle partecipazioni: imposta di registro ed elusione
6. Affrancamento opzionale dei maggiori valori: imposizione sostitutiva
6.1 Affrancamento ordinario: imposta sostitutiva proporzionale a scaglioni
6.1.1 Ambito oggettivo
6.1.2 Base imponibile
6.1.3 Esercizio dell’opzione e riconoscimento dei maggiori valori
6.1.4 Imposta sostitutiva progressiva a scaglioni
6.1.5 Versamento dell’imposta sostitutiva
6.1.6 Rilevazione del conferimento nel modello REDDITI
6.1.7 Decorrenza differita dei maggiori valori
6.1.8 Particolarità dell’affrancamento
6.2 Affrancamento “speciale”: imposta sostitutiva proporzionale del 16%
6.2.1 Ambito soggettivo
6.2.2 Ambito oggettivo
6.2.3 Attività diverse da quelle indicate nell’articolo 176, comma 2-ter del TUIR
6.2.4 Modalità di affrancamento
6.2.5 Esercizio dell’opzione e riconoscimento dei maggiori valori
6.2.6 Imposta sostitutiva
6.3 Coordinamento tra affrancamento ordinario e speciale
6.4 Convenienza di affrancare i maggiori valori
6.5 Effetti dell’affrancamento sulle imposte differite
6.6 Affrancamento e dichiarazione dei redditi
7. Case study: analisi della prassi contabile nel conferimento d’azienda
7.1 Coincidenza tra valori civilistici e fiscali delle attività e delle passività conferite nella contabilità del soggetto conferente
7.2 Disallineamenti tra valori civilistici e fiscali delle attività e delle passività conferite nella contabilità del soggetto conferente
8. Particolari casi di conferimento: transnazionali e intracomunitari, impresa individuale e studio associato
8.1 Conferimenti transnazionali
8.2 Conferimenti intracomunitari
8.2.1 Azienda conferita da soggetto italiano a soggetto comunitario
8.2.2 Azienda ubicata in altro Stato membro
8.2.3 Azienda conferita da soggetto comunitario a soggetto italiano
8.2.4 Azienda situata in Italia conferita tra soggetti comunitari
8.2.5 Stabile organizzazione di non residente
8.3 Conferimento dell’unica azienda dell’imprenditore individuale
8.4 Conferimento di studio associato in STP
9. Conferimento di azienda e altre imposte indirette
Parte seconda. Conferimento di partecipazioni di controllo
Premessa
1. Il conferimento di partecipazioni nel Codice civile
1.1 Società di persone conferitaria
1.2 Società di capitali conferitaria
2. Il conferimento di partecipazioni nel diritto tributario
2.1 Ambito soggettivo
2.2 Oggetto del conferimento: la partecipazione di controllo o collegamento
2.2.1 Nozione di “controllo”
2.2.2 Controllo di diritto
2.2.3 Controllo di fatto
2.2.4 Nozione di collegamento
2.3 Valore di realizzo “ordinario” ex art. 9 del TUIR
2.4 Valore di realizzo “controllato” ex art. 175 del TUIR
2.5 Case study: analisi della prassi contabile nel conferimento di partecipazioni di controllo
2.6 Conferimento di partecipazioni e irrilevanza ai fini Ace
Terza parte. Scambio di partecipazioni mediante permuta o conferimento
Premessa
1. Lo scambio di partecipazioni nel Codice civile e nel TUIR
2. Scambio di partecipazioni mediante permuta
2.1 Ambito soggettivo
2.2 Ambito oggettivo
2.3 Regime di neutralità fiscale “condizionata”
3. Scambio di partecipazioni mediante conferimento
3.1 Ambito soggettivo
3.2 Ambito oggettivo
3.2.1 Nuda proprietà e usufrutto
3.3 Regime a “realizzo controllato”
3.3.1 Aumento o incremento del patrimonio della conferitaria
3.3.2 Acquisizione del controllo della conferitaria
3.3.3 Plusvalenza in capo al conferente
3.4 Estensione del regime a “realizzo controllato”
4. Scambi di partecipazioni a confronto
4.1 Comunanze tra i due istituti
4.2 Differenze sostanziali
4.3 Sovrapposizione e gerarchia delle norme
5. Disciplina antielusiva
6. Case study: analisi della prassi contabile nello scambio di partecipazioni
7. Affrancamento derogatorio dei maggiori valori
7.1 Soggetti interessati
7.2 Ambito oggettivo
7.3 Opzione e versamento dell’imposta sostitutiva
8. Scambio intracomunitario di partecipazioni
8.1 Ambito soggettivo
8.2 Ambito oggettivo
8.3 Requisito della residenza in Italia
8.4 Regime di neutralità fiscale degli scambi
Approfondimento operativo, pdf di 180 pagine, degli aspetti normativi e contabili della liquidazione societaria.
Con il presente lavoro (ebook in pdf di 180 pagine) viene analizzata, senza alcuna pretesa di esaustività, la procedura di liquidazione nei diversi aspetti normativi e contabili, ricordando che la peculiarità dell'operazione straordinaria di liquidazione è lo svolgimento in progressione nel tempo di diverse fasi che possono coinvolgere più esercizi sociali a cui sono connessi i differenti adempimenti contabili e fiscali in capo ai liquidatori.
Verrà altresì analizzata la procedura di liquidazione di SRL senza l’intervento del notaio: si segnala che questa procedura, inizialmente abbastanza utilizzata, sta subendo una grossa “battuta di arresto”.
Oltre ad una revisione completa del volume, e. all’introduzione di 3 nuovi capitoli, la presente edizione si arricchisce di un nuovo tema relativo al nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza (Ccii), di cui al D.lgs. 14/2019, entrato in vigore il 15 luglio 2022. Il nuovo decreto ha modificato prodamente la procedura del Fallimento, ora denominato Liquidazione Giudiziale, che, ovviamente poco centra con il tema qui trattato. Tuttavia, il nuovo testo “incorpora” anche il Dl. 118/2021 relativo alla Composizione Negoziata della crisi. La liquidazione è, ovviamente, uno stato di crisi dell’impresa.
In questa Edizione, oltre ad aver provveduto ad una nuova revisione del precedente testo, con diverse modifiche ed aggiornamenti, sono stati aggiunti tre nuovi capitoli, un primo capitolo (numero 9) in cui si riporta la Risposta n. 847/2021 dell’’agenzia delle Entrate in cui è fornisce alcuni chiarimenti sul trattamento fiscale delle somme attribuite ai soci a titolo di acconto sul risultato finale della liquidazione, ai sensi dell'articolo 2491, secondo comma, del codice civile.
Un secondo capitolo (numero 15) relativo al nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza (Ccii), di cui al D.lgs. 14/2019, entrato in vigore il 15 luglio 2022. Il nuovo decreto ha modificato prodamente la procedura del Fallimento, ora denominato Liquidazione Giudiziale, che, ovviamente poco centra con il tema qui trattato. Tuttavia, il nuovo testo “incorpora” anche il Dl. 118/2021 relativo alla Composizione Negoziata della crisi. La liquidazione è, ovviamente, uno stato di crisi dell’impresa.
Un terzo capitolo (numero 16) in cui si riporta quanto è stato introdotto dalla riforma del diritto societario rispetto al testo previgente: sebbene la riforma sia del 2006, si sono riportate le interessati indicazioni da parte dell’OIC 5 sul tema che completano la trattazione e ne danno un’introduzione a più ampio respiro.
Oltra a quanto sopra sono stati trattati in maniera separata e più approfondita gli specifici compiti degli amministratori prima e, dei liquidatori, poi. Si è provveduto poi ad analizzare lo scioglimento della società semplice partendo da recentissimi interpelli (ottobre 2021) che hanno finalmente fatto chiarezza su aspetti molto delicati in tema di liquidazione, appunto, della società semplice. Sono stati introdotti altri temi (non trattati in precedenza) fra cui il decesso del socio nelle società di persone, le “nuove” procedure di cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese. Oltre alle responsabilità dei liquidatori, ma anche degli amministratori, come accennato in precedenza, sono state analizzate le responsabilità (eventuali) dei soci in considerazione che giuridicamente si parla di una successione della liquidazione sui soci.
Scopo del presente e-book è fare un’analisi sull’operazione straordinaria di liquidazione societaria. Com’è noto la riforma del diritto societario introdotta con il D. Lgs. n° 6/2003 ha previsto significative novità relativamente all’operazione di liquidazione e di scioglimento. Nello specifico, la riforma ha introdotto per la prima volta nella liquidazione volontaria delle società di capitali, con effetto dal 1° gennaio 2004, una disciplina dei bilanci ed altri documenti contabili della liquidazione dotata di una organicità e completezza prima sconosciuta al Codice civile del 1942, il quale si limitava a rinviare alle poche, disorganiche, disposizioni dettate in tema di società di persone (ed in particolare, di società semplice).
Va ricordato che solo il Italia vi è un principio contabile, l’OIC 5, che analizza i Bilanci in liquidazione, infatti, nel panorama dei principi contabili nazionali e dei principi contabili internazionali dello IASB – International Accounting Standards Board non vi è alcun documento che indichi i principi e criteri di redazione dei bilanci ed altri documenti contabili delle imprese in liquidazione.
Pertanto il punto di riferimento civilistico per la redazione del Bilancio di liquidazione è, il richiamato Principio contabile OIC 5 che fra gli scopi ricorda che il principio di maggiore importanza introdotto dalla nuova disciplina e contenuto nei novellati artt. 2484-2496 del codice civile è quello relativo al fatto che i criteri di redazione dei bilanci “intermedi” o annuali di liquidazione (ed in particolare, quelli relativi alle attività, passività e di determinazione del risultato economico annuale) sono diversi da quelli previsti per il bilancio ordinario d’esercizio. Principio che la dottrina prevalente aveva affermato già da qualche decennio e che era implicito nel venir meno in fase di liquidazione della validità del fondamentale postulato del “going concern” previsto dall’art. 2423-bis, 1° comma, n. 1 c.c..
Altra novità di grande rilevanza è quella di aver previsto esplicitamente la possibilità di un esercizio provvisorio dell’attività dell’impresa, o di singoli rami di essa, sia pure al fine della conservazione del suo valore e del miglior realizzo dalla successiva cessione. In questa ipotesi, come si vedrà meglio in seguito, l’art. 2490 richiede una separata evidenziazione in bilancio delle poste patrimoniali ed economiche dell’azienda che prosegue nella sua attività e l’adozione di criteri di valutazione diversi da quelli applicabili alle restanti attività e passività.
FACSIMILI SCARICABILI DAL VOLUME
Premessa
1. Aspetti generali sullo scioglimento
1.1 Riferimenti civilistici
1.2 Le cause di scioglimento delle società
2. La liquidazione volontaria: aspetti contabili
2.1 Bilanci in fase di liquidazione
2.2 La fase pre-liquidatoria
2.3 La fase liquidatoria
2.4 Esempio 1: bilancio iniziale, bilancio intermedio e bilancio finale
2.5 Esempio 2: piano di riparto fra i soci di SPA
2.6 ESEMPIO 3: dall’inventario, scritture contabili al bilancio finale
3. Gli effetti fiscali della “Liquidazione”
3.1 Gestione degli acconti d’imposta
3.2 Utilizzo dei crediti d’imposta
3.3 Ulteriori approfondimenti
3.4 Schemi esemplificativo e riassuntivo:
3.5 Riflessi sui modelli DICHIARATIVI
3.6 CHECK LIST
3.6.1 A- Calcolo del reddito ante-liquidazione
3.6.2 B- Liquidazione delle Imprese Individuali e delle Società di Persone
3.6.3 C- Liquidazione delle imprese soggette ad IRES
4. Amministratore e liquidatore: ecco i loro compiti
5. Amministratore e liquidatore: le specifiche responsabilità
6. La liquidazione dell’impresa individuale
6.1 Obblighi dichiarativi
7. Un caso particolare: lo scioglimento della società semplice e l’Agenzia delle Entrate
8. Un caso particolare: il decesso del socio nelle società di persone
9. Il trattamento fiscale delle somme attribuite ai soci sul risultato della liquidazione
10. Liquidazione S.r.l.: procedura semplificata senza intervento del notaio
10.1 Procedura semplificata di liquidazione – per le sole S.R.L.
10.2 Iscrizione nel registro delle imprese del deposito del bilancio finale di liquidazione: i controlli dell’ufficio 0
10.3 Scioglimento liquidazione della S.R.L.: le procedure telematiche
11. La cancellazione dal registro delle imprese
11.1 La domanda di cancellazione
11.2 Le procedure telematiche
11.3 Procedure di cancellazione d'ufficio dal REGISTRO DELLE IMPRESE – le NOVITÀ DEL D.L. 76/2020 CONVERTITO
12. La responsabilità tributaria dei soci dopo la cancellazione della società
13. La revoca della liquidazione
13.1. La revoca della liquidazione: modalità ed effetti
13.2 Gli effetti della revoca sulla contabilità ed i bilanci della società
13.3 Modalità di redazione del rendiconto di gestione dei liquidatori e del bilancio dell’esercizio in cui avviene la revoca
13.3.1 Aziende tutte assoggettate alla liquidazione
13.3.2 Aziende tutte in esercizio provvisorio
13.3.3 Coesistenza di aziende in liquidazione ed in esercizio provvisorio
14. Le massime notarili del triveneto
15. Il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza
16. Riforma del diritto societario (estratto OIC 5 versione giugno 2008)
Conclusioni
Facsimili
1. Verbale del Consiglio di Amministrazione
2. Determinazione dell’Amministratore Unico accerta causa scioglimento
3. Verbale di assemblea dei soci nomina liquidatori
4. Verbale di Consegna al liquidatore da parte dell’Organo amministrativo
5. Bilancio finale di liquidazione
6. Relazione dei liquidatori al bilancio finale di liquidazione
7. Reclamo avverso il bilancio finale di liquidazione
8. Scioglimento anticipato con messa in liquidazione
9. Verbale di assemblea straordinaria di revoca dello stato di liquidazione
Bibliografia
Aggiornato con la Legge di bilancio 2022 legge n. 234 del 30/12/2021 - art. 1 comma 763. Edizione 2022, pdf di 327 pagine.
Esame della normativa che riguarda:
Con questa monografia abbiamo voluto fornire un contributo ai lavoratori che rientrano in Italia ed intendono utilizzare gli sgravi fiscali riconosciuti per incentivarne il rimpatrio.
Ci rivolgiamo quindi ai lavoratori espatriati, alle Aziende, alle Associazioni professionali, alle Organizzazioni sindacali, agli Ordini professionali, alle Università, e in genere a tutti coloro che affrontano i temi direttamente connessi alle problematiche del lavoro estero.
Abbiamo cercato di affrontare queste tematiche, e saminando tutta la normativa in un arco di tempo molto ampio che parte d all'anno 2003 per giungere sino ad oggi. Questo lungo percorso, ci ha offerto la possibilità di osservare come le leggi che si sono avvicendate nel corso del tempo, si siano adeguate e affinate alle reali necessità contingenti, nel contempo abbiano creato problemi applicativi, derivanti dall'intrecciarsi e/o dal sovrapporsi delle norme precedenti con quelle successive.
Sintesi
Premessa.
1. Ricercatori - Le norme per il rientro dei ricercatori dal 2004 al 2008: excursus normativo.
1.1 L’introduzione delle norme e prassi per agevolare il rientro dei ricercatori
2. Ricercatori e docenti - Le norme per il rientro dei ricercatori e docenti dal 2009 al 2021: excursus normativo.
2.1 L’agevolazione riservata ai Ricercatori si estende anche ai Docenti: cosa cambia con il D.L. 185/2008.
2.2 Proroga delle agevolazioni a tutto il 2015 con ricadute fino al 2017: D.L. 78/2010.
2.3 La Legge di Stabilità 2015 amplia ulteriormente la portata delle agevolazioni
2.4 La Legge di Bilancio 2017 rende le agevolazioni permanenti
2.5 D.L. 34/2019 art. 5 commi 4 e 5 (decreto crescita) convertito nella legge 58 del 28/6/2019, incrementa le agevolazioni e supera il problema relativo all'iscrizione all'Aire (16)
2.5.1. Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti
2.5.2 Mancata iscrizione all'Aire.
2.5.3 Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 30/12/2021 n. 234 art. 1 comma 763)
2.5.4 Ricercatori/docenti: reiterazione del beneficio (Risposta interpello n. 239 del 29/4/22)
3. Lavoratori contro-esodati - Le norme per il rientro dei lavoratori contro-esodati dal 2010 al 2017: excursus normativo.
3.1 Nuovi provvedimenti a favore dei laureati
3.2 La legge di Stabilità 2016 proroga i benefici sino al 31/12/2017.
3.3 Il "Decreto internazionalizzazione" all'articolo 16 comma 2 del D.lgs 147/2015 ridefinisce e rende stabili le agevolazioni contenute nella legge 238/2010.
4. Lavoratori impatriati - Le norme di riferimento per i lavoratori "impatriati" dal 2015 al 2019: excursus normativo.
4.1 Normativa e prassi riferita al "Decreto internazionalizzazione" – Dlgs 147 del 14/9/2015 – art. 16
4.2 Normativa riferita all'articolo 5 commi 1 e 2 - Decreto legge n. 34 del 30/4/2019 (Decreto crescita) modificato in sede di conversione nella legge 58 del 28/9/2019
4.3 Normativa riferita all'articolo 13/ter - Decreto legge n. 124/2019 del 26/10/2019 (Decreto fiscale) convertito nella legge 157 del 29/12/2019
4.4 Legge di Bilancio 2021 (Art. 1 comma 50 - Legge n. 178 del 30/15/2020)
5. Quesiti & Questioni
5.1 Quesiti anteriori all'art. 5 del d.l. 34 del 1/5/19 e all'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
1. Impatriati laureati - restituzione dei benefici
2. I 24 mesi di lavoro all'estero non coincidono con l'iscrizione all'Aire.
3. Impatriati dalla Svizzera - Regimi fiscali privilegiati
4. Impatriati i benefici si certificano sulla Certificazione Unica.
5. Ricercatrice non assunta come tale.
6. Impatriato - precedente distacco e successivo nuovo datore straniero.
7. Impatriato - proveniente da datore di lavoro Usa - assunzione in Italia da parte società del gruppo.
8. Controesodati - problema della continuità del lavoro all'estero.
9. Impatriati - Conciliare i 24 mesi di lavoro all'estero con due anni di residenza estera.
10. Impatriati - Distacco dalla società italiana non è il distacco dalla società straniera.
11. Impatriati residenza in base ai criteri "tie breaker rules"
12. Ricercatore che rientra come impatriato - Non è non iscritto AIRE.
13. Ricercatore che rientra in Italia - Requisiti
14. Impatriato lavoratore specializzato da U.K.
15. Impatriato che non supera il periodo di prova.
16. Ricercatore con due anni di ricerca a cavaliere dei due anni
17. Impatriato dalla Cina con otto anni di esperienza.
18. Impatriato da U.K. - Agevolazione in base all'articolo 16 comma 2 - Con quale procedura?.
19. Impatriati laureata a Basilea che rientra in Italia - decorrenza benefici
20. Rientro in Italia manager con 4 anni all'estero.
21. Impatriati laureati che residenti in Italia non hanno pagato le imposte.
22. Laureato impatriato o contro-esodato? Che confusione.
23. Impatriato laureato che prende la residenza in Italia ma ci lavorava già dal 2015.
24. Impatriati - opzione e distacco.
25. Impatriata dall'Irlanda con laurea può fruire di sgravi?.
26. Impatriati laureati dall'Inghilterra con altro periodo in Spagna.
27. Impatriati. Laureato dal 2014 residente in Svizzera: puo fruire di agevolazioni?.
28. Impatriati - Manager in rientro dalla Germania: è valida la residenza in un residence?.
29. Impatriati: come fare la richiesta al datore di lavoro?.
30. È ancora valida l' opzione prevista per i contro-esodati?.
31. Impatriato da U.K. laureato si ferma solo 2 anni per poi ripartire , rientra negli sgravi?.
32. Impatriato dal Messico.
33. Impatriato dalla Spagna dove lavora dal 2007, che misura per gli sgravi?.
34. Impatriato ART DIRECTOR, ha diritto se privo dei 5 anni di residenza all'estero?.
35. Impatriato con laurea magistrale quanti anni di lavoro all'estero servono?.
36. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione conviene fare ricorso?
37. Impatriati: applicabile il comma 1 oppure il comma 2 dell'art. 16 ?.
38. Impatriati: rientro ad agosto - decorrenza dei benefici
39. Impatriato che in Italia non ha ancora un lavoro puo avere l'agevolazione?.
40. Laureati impatriati a regime con il D.Lgs. 147/2015.
41. Impatriati ex articolo 16 c. 2 D.Lgs. 147/2015. Residenza applicazione tie breaker rules?.
42. Confusione tra contro-esodati e impatriati
43. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione.
44. Ha diritto il laureato che rientra in Italia in base al comma 2 articolo 16 D.Lgs. 147/2015?.
45. Ora non si applica più la legge 238/2010 - Come si tassa l' indennità di trasferimento e alloggio?.
46. Impatriato laureato in U.K. rientra in Italia come autonomo.
47. Rientro in Italia dagli Usa - Benefici per il lavoratore.
48. Contro-esodato dalla Svezia - mancato esercizio dell'opzione.
49. Impatriato residente in Francia con un anno sabbatico nel 2017 in Italia.
50. Impatriato dirigente in Francia con solo 3 anni all'estero.
51. Laureato impatriato che non rimane due anni in Italia.
52. Laureato impatriato dall'Inghilterra.
53. Impatriati. Titolo di studio all'estero - Calcolo dell'agevolazione.
54. Impatriati permanenza residenza all'estero.
55. Controesodati restituzione dei benefici fiscali
56. Dirigente francese assunto in Italia.
57. Impatriati da Hong Kong e dal Regno Unito - Agevolazioni previste.
58. Impatriati, quale documentazione da acquisire da parte del datore?.
59. Contro-esodati dal 2012 - termine fruizione dei benefici
60. Bonus nuove assunzioni - Riduzione contributiva 10% Paesi non convenzionati
61. Legge Stabilità 2016 e agevolazioni per assunzione per l’estero.
5.2 Nuovi quesiti dopo il d.l. 34/2019 (art. 15) e l'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
62. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Benefici specifici per le aziende.
63. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Mancata iscrizione Aire.
64. Impatriati Decreto Crescita - Quando il datore è straniero e in Italia si opera da remoto.
65. Articolo 5 Decreto crescita - Non iscritti AIRE.
66. IMPATRIATI da Singapore - Dubbi sulla portata dell'articolo 13/ter del decreto fiscale che introduce il "Fondo Controesodo"
67. IMPATRIATI - Moglie e figli a Milano - marito in Svizzera.
68. IMPATRIATI - Il rientro in Italia dopo Brexit; non viene precisato se si tratta di "lavoratrice" oppure di "laureata" - Limiti per il 2020.
69. RICERCATORE IMPATRIATO - prima in aspettativa all'estero.
70. IMPATRIATO RICERCATORE che non viene assunto come ricercatore.
71. IMPATRIATI - Decorrenza dei benefici - Non ne avrebbe diritto se ricerca un nuovo lavoro.
72. RICERCATORE non iscritto AIRE - Termini per richiedere il beneficio.
73. IMPATRIATO da Bruxelles assunto da impresa statale.
74. IMPATRIATI il comma 2 articolo 16 non viene abrogato anzi non si è toccato.
75. Impatriati in base all'articolo 5 del decreto crescita - divario tra i beneficiari ante e post
76. Impatriato non iscritto AIRE - Richiesta rimborso dei benefici non fruiti
77. RICERCATORI IMPATRIATI dal 2017 - Nuovi benefici potenziati inapplicabili
78. IMPATRIATI in base all'articolo 13/Ter del DL 124/2019 - Quale criterio adottare?.
79. IMPATRIATO rientrato ante 30/4/2019 dalla Francia. Applicazione ulteriore beneficio previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50)
80. IMPATRIATO terminato di fruire del beneficio al 31/12/2020. Applicazione ulteriore incentivo previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50). Termine per la domanda.
81. IMPATRIATO DA U.K. non laureato rientrerebbe in Italia dal 2020.
82. IMPATRIATI. Applicazione della Legge di Bilancio 2021 per figli a carico o acquisto immobile residenziale
83. IMPATRIATI. Acquisto dell'abitazione residenziale. Proroga dei benefici in base all'articolo 16 comma 3 bis del DLGS. 147/2015.
84. IMPATRIATI Trasferimento a Genova nel 2021 con moglie e figlio già residente all'estero con acquisto dell'abitazione residenziale. Durata dei benefici ordinari e quelli ulteriori quinquennali. Eventuali vantaggi previdenziali
85. IMPATRIATI - Dipendente già agevolato vuole estendere il beneficio per un ulteriore quinquennio applicando l'articolo 1 comma 50 della Legge di Bilancio 2021.
86. IMPATRIATI - Proroga ulteriore quinquennio relativo a parziale immobile ricevuto in eredità.
87. IMPATRIATI - Impatrio infermiera da UK ante 30/04/2021. Benefici depotenziati
88. IMPATRIATI - Eventuale danno pensionistico.
89. IMPATRIATI RICERCATORI - DOCENTI- APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2022 (L. 30/12/2021, N. 234 ARTICOLO 1 COMMA 763)
90. Decreto crescita- lavoratore con residenza provincia Sud vorrebbe rientrare al Nord.
91. Lavoratore assunto in Italia da datore non residente. Problematiche.
92. Impatriati - Lavoratore assunto in Italia inizialmente come autonomo, vorrebbe optare per il lavoro subordinato
93. Impatriati - Laureato rientrerebbe in base articolo 16 comma 2 Dlgs 147/2015. Dubbi sulla residenza fiscale anteriore al rimpatrio.
94. Impatriati - Decorrenza dei benefici
95. Impatriati - Applicazione "Fondo controesodo" - Acquisizione della residenza il 30/4/2019 - Decorrenza dei benefici
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Sintesi
Premessa.
1. Ricercatori - Le norme per il rientro dei ricercatori dal 2004 al 2008: excursus normativo.
1.1 L’introduzione delle norme e prassi per agevolare il rientro dei ricercatori
2. Ricercatori e docenti - Le norme per il rientro dei ricercatori e docenti dal 2009 al 2021: excursus normativo.
2.1 L’agevolazione riservata ai Ricercatori si estende anche ai Docenti: cosa cambia con il D.L. 185/2008.
2.2 Proroga delle agevolazioni a tutto il 2015 con ricadute fino al 2017: D.L. 78/2010.
2.3 La Legge di Stabilità 2015 amplia ulteriormente la portata delle agevolazioni
2.4 La Legge di Bilancio 2017 rende le agevolazioni permanenti
2.5 D.L. 34/2019 art. 5 commi 4 e 5 (decreto crescita) convertito nella legge 58 del 28/6/2019, incrementa le agevolazioni e supera il problema relativo all'iscrizione all'Aire (16)
2.5.1. Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti
2.5.2 Mancata iscrizione all'Aire.
2.5.3 Modifiche apportate all'articolo 44 del d.l. 78/2010 - rientro ricercatori/docenti dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 30/12/2021 n. 234 art. 1 comma 763)
2.5.4 Ricercatori/docenti: reiterazione del beneficio (Risposta interpello n. 239 del 29/4/22)
3. Lavoratori contro-esodati - Le norme per il rientro dei lavoratori contro-esodati dal 2010 al 2017: excursus normativo.
3.1 Nuovi provvedimenti a favore dei laureati
3.2 La legge di Stabilità 2016 proroga i benefici sino al 31/12/2017.
3.3 Il "Decreto internazionalizzazione" all'articolo 16 comma 2 del D.lgs 147/2015 ridefinisce e rende stabili le agevolazioni contenute nella legge 238/2010.
4. Lavoratori impatriati - Le norme di riferimento per i lavoratori "impatriati" dal 2015 al 2019: excursus normativo.
4.1 Normativa e prassi riferita al "Decreto internazionalizzazione" – Dlgs 147 del 14/9/2015 – art. 16
4.2 Normativa riferita all'articolo 5 commi 1 e 2 - Decreto legge n. 34 del 30/4/2019 (Decreto crescita) modificato in sede di conversione nella legge 58 del 28/9/2019
4.3 Normativa riferita all'articolo 13/ter - Decreto legge n. 124/2019 del 26/10/2019 (Decreto fiscale) convertito nella legge 157 del 29/12/2019
4.4 Legge di Bilancio 2021 (Art. 1 comma 50 - Legge n. 178 del 30/15/2020)
5. Quesiti & Questioni
5.1 Quesiti anteriori all'art. 5 del d.l. 34 del 1/5/19 e all'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
1. Impatriati laureati - restituzione dei benefici
2. I 24 mesi di lavoro all'estero non coincidono con l'iscrizione all'Aire.
3. Impatriati dalla Svizzera - Regimi fiscali privilegiati
4. Impatriati i benefici si certificano sulla Certificazione Unica.
5. Ricercatrice non assunta come tale.
6. Impatriato - precedente distacco e successivo nuovo datore straniero.
7. Impatriato - proveniente da datore di lavoro Usa - assunzione in Italia da parte società del gruppo.
8. Controesodati - problema della continuità del lavoro all'estero.
9. Impatriati - Conciliare i 24 mesi di lavoro all'estero con due anni di residenza estera.
10. Impatriati - Distacco dalla società italiana non è il distacco dalla società straniera.
11. Impatriati residenza in base ai criteri "tie breaker rules"
12. Ricercatore che rientra come impatriato - Non è non iscritto AIRE.
13. Ricercatore che rientra in Italia - Requisiti
14. Impatriato lavoratore specializzato da U.K.
15. Impatriato che non supera il periodo di prova.
16. Ricercatore con due anni di ricerca a cavaliere dei due anni
17. Impatriato dalla Cina con otto anni di esperienza.
18. Impatriato da U.K. - Agevolazione in base all'articolo 16 comma 2 - Con quale procedura?.
19. Impatriati laureata a Basilea che rientra in Italia - decorrenza benefici
20. Rientro in Italia manager con 4 anni all'estero.
21. Impatriati laureati che residenti in Italia non hanno pagato le imposte.
22. Laureato impatriato o contro-esodato? Che confusione.
23. Impatriato laureato che prende la residenza in Italia ma ci lavorava già dal 2015.
24. Impatriati - opzione e distacco.
25. Impatriata dall'Irlanda con laurea può fruire di sgravi?.
26. Impatriati laureati dall'Inghilterra con altro periodo in Spagna.
27. Impatriati. Laureato dal 2014 residente in Svizzera: puo fruire di agevolazioni?.
28. Impatriati - Manager in rientro dalla Germania: è valida la residenza in un residence?.
29. Impatriati: come fare la richiesta al datore di lavoro?.
30. È ancora valida l' opzione prevista per i contro-esodati?.
31. Impatriato da U.K. laureato si ferma solo 2 anni per poi ripartire , rientra negli sgravi?.
32. Impatriato dal Messico.
33. Impatriato dalla Spagna dove lavora dal 2007, che misura per gli sgravi?.
34. Impatriato ART DIRECTOR, ha diritto se privo dei 5 anni di residenza all'estero?.
35. Impatriato con laurea magistrale quanti anni di lavoro all'estero servono?.
36. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione conviene fare ricorso?
37. Impatriati: applicabile il comma 1 oppure il comma 2 dell'art. 16 ?.
38. Impatriati: rientro ad agosto - decorrenza dei benefici
39. Impatriato che in Italia non ha ancora un lavoro puo avere l'agevolazione?.
40. Laureati impatriati a regime con il D.Lgs. 147/2015.
41. Impatriati ex articolo 16 c. 2 D.Lgs. 147/2015. Residenza applicazione tie breaker rules?.
42. Confusione tra contro-esodati e impatriati
43. Contro-esodati che non hanno esercitato l'opzione.
44. Ha diritto il laureato che rientra in Italia in base al comma 2 articolo 16 D.Lgs. 147/2015?.
45. Ora non si applica più la legge 238/2010 - Come si tassa l' indennità di trasferimento e alloggio?.
46. Impatriato laureato in U.K. rientra in Italia come autonomo.
47. Rientro in Italia dagli Usa - Benefici per il lavoratore.
48. Contro-esodato dalla Svezia - mancato esercizio dell'opzione.
49. Impatriato residente in Francia con un anno sabbatico nel 2017 in Italia.
50. Impatriato dirigente in Francia con solo 3 anni all'estero.
51. Laureato impatriato che non rimane due anni in Italia.
52. Laureato impatriato dall'Inghilterra.
53. Impatriati. Titolo di studio all'estero - Calcolo dell'agevolazione.
54. Impatriati permanenza residenza all'estero.
55. Controesodati restituzione dei benefici fiscali
56. Dirigente francese assunto in Italia.
57. Impatriati da Hong Kong e dal Regno Unito - Agevolazioni previste.
58. Impatriati, quale documentazione da acquisire da parte del datore?.
59. Contro-esodati dal 2012 - termine fruizione dei benefici
60. Bonus nuove assunzioni - Riduzione contributiva 10% Paesi non convenzionati
61. Legge Stabilità 2016 e agevolazioni per assunzione per l’estero.
5.2 Nuovi quesiti dopo il d.l. 34/2019 (art. 15) e l'articolo 13/ter del D.L. 124/2019.
62. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Benefici specifici per le aziende.
63. Impatriati - art. 5 D.L. 34 - Mancata iscrizione Aire.
64. Impatriati Decreto Crescita - Quando il datore è straniero e in Italia si opera da remoto.
65. Articolo 5 Decreto crescita - Non iscritti AIRE.
66. IMPATRIATI da Singapore - Dubbi sulla portata dell'articolo 13/ter del decreto fiscale che introduce il "Fondo Controesodo"
67. IMPATRIATI - Moglie e figli a Milano - marito in Svizzera.
68. IMPATRIATI - Il rientro in Italia dopo Brexit; non viene precisato se si tratta di "lavoratrice" oppure di "laureata" - Limiti per il 2020.
69. RICERCATORE IMPATRIATO - prima in aspettativa all'estero.
70. IMPATRIATO RICERCATORE che non viene assunto come ricercatore.
71. IMPATRIATI - Decorrenza dei benefici - Non ne avrebbe diritto se ricerca un nuovo lavoro.
72. RICERCATORE non iscritto AIRE - Termini per richiedere il beneficio.
73. IMPATRIATO da Bruxelles assunto da impresa statale.
74. IMPATRIATI il comma 2 articolo 16 non viene abrogato anzi non si è toccato.
75. Impatriati in base all'articolo 5 del decreto crescita - divario tra i beneficiari ante e post
76. Impatriato non iscritto AIRE - Richiesta rimborso dei benefici non fruiti
77. RICERCATORI IMPATRIATI dal 2017 - Nuovi benefici potenziati inapplicabili
78. IMPATRIATI in base all'articolo 13/Ter del DL 124/2019 - Quale criterio adottare?.
79. IMPATRIATO rientrato ante 30/4/2019 dalla Francia. Applicazione ulteriore beneficio previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50)
80. IMPATRIATO terminato di fruire del beneficio al 31/12/2020. Applicazione ulteriore incentivo previsto dalla LEGGE DI BILANCIO 2021 (art. 1 comma 50). Termine per la domanda.
81. IMPATRIATO DA U.K. non laureato rientrerebbe in Italia dal 2020.
82. IMPATRIATI. Applicazione della Legge di Bilancio 2021 per figli a carico o acquisto immobile residenziale
83. IMPATRIATI. Acquisto dell'abitazione residenziale. Proroga dei benefici in base all'articolo 16 comma 3 bis del DLGS. 147/2015.
84. IMPATRIATI Trasferimento a Genova nel 2021 con moglie e figlio già residente all'estero con acquisto dell'abitazione residenziale. Durata dei benefici ordinari e quelli ulteriori quinquennali. Eventuali vantaggi previdenziali
85. IMPATRIATI - Dipendente già agevolato vuole estendere il beneficio per un ulteriore quinquennio applicando l'articolo 1 comma 50 della Legge di Bilancio 2021.
86. IMPATRIATI - Proroga ulteriore quinquennio relativo a parziale immobile ricevuto in eredità.
87. IMPATRIATI - Impatrio infermiera da UK ante 30/04/2021. Benefici depotenziati
88. IMPATRIATI - Eventuale danno pensionistico.
89. IMPATRIATI RICERCATORI - DOCENTI- APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2022 (L. 30/12/2021, N. 234 ARTICOLO 1 COMMA 763)
90. Decreto crescita- lavoratore con residenza provincia Sud vorrebbe rientrare al Nord.
91. Lavoratore assunto in Italia da datore non residente. Problematiche.
92. Impatriati - Lavoratore assunto in Italia inizialmente come autonomo, vorrebbe optare per il lavoro subordinato
93. Impatriati - Laureato rientrerebbe in base articolo 16 comma 2 Dlgs 147/2015. Dubbi sulla residenza fiscale anteriore al rimpatrio.
94. Impatriati - Decorrenza dei benefici
95. Impatriati - Applicazione "Fondo controesodo" - Acquisizione della residenza il 30/4/2019 - Decorrenza dei benefici
Aggiornato fino al Decreto del MEF del 29.04.2022 pubblicato in G.U. il 13 maggio 2022
Con la predisposizione della dichiarazione dei redditi Unico 2022 relativo al periodo d’imposta 2021 ci troviamo ad affrontare, oramai per la quarta annualità, il tema degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale.
Nei fatti, come noto, l’entrata in vigore dei suddetti indicatori ha mostrato particolari difficoltà di applicazione in capo a professionisti ed imprese soprattutto in relazione alle discrepanze riscontrate nel calcolo del valore finale di affidabilità che, in taluni casi, risultava molto discordante rispetto ai risultati precedentemente raggiunti in termini di studi di settore.
Gli ISA prevedono un meccanismo particolare di calcolo per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni riconducibile principalmente ad una rappresentazione di sintesi di indicatori elementari atti a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, esprimendo con un giudizio di sintesi da 1 a 10 il grado di affidabilità fiscale riconosciuto a ciascun contribuente (più basso sarà il risultato e minore sarà l’affidabilità fiscale del contribuente).
Nel caso in cui i contribuenti vengano definiti, in riferimento all’applicazione degli ISA, come “affidabili fiscalmente” potranno accedere al regime premiale normativamente previsto. In merito alle metodologie di calcolo occorre specificare come per la determinazione del valore finale di affidabilità fiscale verranno presi in considerazione due macro-indicatori elementari:
Rimandando ad approfondimenti specifici nei successivi paragrafi, risulta possibile, in sintesi, definire come il calcolo per determinare il punteggio sintetico di affidabilità fiscale di ciascun contribuente venga fatto applicando la media aritmetica semplice ai risultati di analisi degli indicatori suddetti.
Ulteriori difficoltà saranno sicuramente riscontrate nel corso del periodo d’imposta 2021 a seguito del perdurare dell’emergenza sanitaria da COVID 19 la quale ha, come già fatto per l’annualità 2020, influito in maniera negativa sui risultati economici delle imprese e, nello specifico, sui profili di congruità reddituali delle stesse.
L’obiettivo della presenta pubblicazione è quello di presentare una sintesi esaustiva ed aggiornata relativa ai meccanismi di calcolo inerenti gli indicatori di affidabilità fiscale (ISA) anche alla luce degli ultimi provvedimenti normativi introdotti per supportare le imprese nell’emergenza sanitaria in atto.
Per iniziare la trattazione riteniamo molto importante fornire un quadro di sintesi del contesto normativo di applicazione degli ISA percorrendo le varie tappe dall’entrata in vigore fino agli ultimi provvedimenti normativi. Successivamente, verranno analizzate le principali difformità, ad oggi rilevate, tra la normativa ISA e la normativa relativa all’applicazione dei precedenti Studi di Settore.
Verranno poi approfonditi, nel concreto, i contenuti principali dei modelli operativi ad oggi predisposti, per le varie categorie economiche, in relazione alla definitiva entrata in vigore degli ISA. Come già previsto per gli studi di settore, gli ISA sono organizzati in base alle differenti attività economiche riconducibili al settore specifico di ciascuna categoria di contribuenti.
Infine, cercheremo di effettuare una panoramica delle principali metodologie di accertamento e controllo previste dalla normativa fiscale confrontando quanto in precedenza previsto in termini di studi di settore e quanto applicabile in termini di indicatori sintetici di affidabilità fiscale.
Il lavoro verrà completato con un’appendice in cui saranno riportati tutti i principali riferimenti normativi in ambito ISA
Premessa
1. Il contesto normativo di riferimento
1.1 D.L. n. 50/2017
1.2 Decreto MEF 23/03/2018 e decreto MEF 28/12/2018
1.3 Provvedimento n. 23721/2019 dell’Agenzia Delle Entrate
1.4 Decreto Ministero Economia e Finanze del 27.02.2019
1.5 Provvedimento Agenzia Entrate prot.126200/2019 del 10.05.2019
1.6 Circolare Agenzia delle Entrate n.17 del 2 agosto 2019
1.7 Decreto Ministero Economia e Finanze del 9 agosto 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 agosto 2019
1.8. Circolare Agenzia delle Entrate n. 20/E del 09/09/2019
1.9 Sintesi di alcuni provvedimenti normativi in tema di indicatori sintetici di affidabilità fiscale emanati nell’annualità 2020
1.9.1. Provvedimento Agenzia delle Entrate n.27762 del 31/01/2020
1.9.2 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.183037 del 30/04/2020
1.9.3 Art. 148 D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio)
1.10 Circolare Agenzia delle Entrate n.16/E del 16.06.2020
1.11 Provvedimenti normativi emanati nell’anno 2021 a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID 19
1.11.1 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.27444 del 28/01/2021
1.11.2 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.103206 del 26/04/2021
1.11.3 Circolare Agenzia delle Entrate 6/E del 04/06/2021
1.12 Provvedimenti normativi emanati nell’anno 2022 relativamente all’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2021
1.12.1 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.29368 del 31/01/2022
1.12.2 Decreto Ministero Economia e Finanze del 31/03/2022
1.12.3 Provvedimento Agenzia delle Entrate n.143350 del 27/04/2022
1.12.4 Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29/04/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 13/05/2022
2. Il passaggio dagli studi di settore ai nuovi ISA
2.1 Introduzione
2.2 Caratteristiche distintive degli ISA rispetto agli studi di settore
3. Modalità di accertamento connessa ai nuovi indicatori di affidabilità fiscale
3.1 Le tipologie di accertamento. Un quadro di sintesi
3.2 L’accertamento basato sugli Studi di Settore
3.3 L’accertamento basato sugli indicatori sintetici di affidabilità fiscale
4. L’applicazione degli ISA: modelli e prassi di riferimento
4.1 Contribuenti ai quali si applicano gli ISA
4.2 Composizione dei modelli ISA
4.3 Il funzionamento degli ISA
4.4 Analisi della modulistica ISA 2022
4.4.1 Individuazione dei soggetti a cui si applicano gli ISA
4.4.2 Individuazione dei soggetti esclusi dall’applicazione degli ISA
4.4.3 Il prospetto imprese multiattività
4.4.4 Periodo di non normale svolgimento dell’attività
4.5 Presentazione del modello ISA
4.6 ISA nel Modello Redditi 2022 - Società di Capitali
4.7 ISA nel Modello Redditi 2022 – Società di persone
4.8 ISA nel Modello Redditi 2022 - Persone Fisiche
4.9 Compilazione degli ISA
4.10 I dati richiesti dai modelli ISA
5. La gestione delle anomalie relative all’applicazione degli ISA nei periodi d’imposta 2017-2018 e 2019
5.1 Software di compilazione e gestione delle anomalie
Appendice normativa
Modulistica indici sintetici di affidabilità 2022 (periodo di imposta 2021)
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