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Utile raccolta di 5 ebook, per un totale di oltre 800 pagine, sulle soluzioni di superamento della crisi di impresa dopo il D.lgs 136/2024.
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Procedure per il superamento delle crisi da sovraindebitamento dopo il Dlgs. 136/2024.
Come piccoli imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi e famiglie possono ridurre i propri debiti ed esdebitarsi
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
eBook di 153 pagine in pdf.
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
D’altronde, prima la ridotta crescita economica, che ha caratterizzato l’ultimo ventennio della storia economica italiana, poi lo shock della pandemia del Covid-19, successivamente la crisi energetica, acutizzata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha determinato sanzioni e controsanzioni tra l’Ue e il paese guidato da Putin, infine l’inflazione, e le sfide di un mondo perfino troppo globalizzato (vedi la pressione economica proveniente dalla Cina), hanno fatto sì che diventasse sempre più importante il tema della gestione della crisi di impresa, visto l’elevato numero di operatori economici che si sono trovati tra l’incudine dell’aumento dei costi, e il martello del calo dei ricavi.
Queste circostanze hanno reso necessario intervenire più volte sulla disciplina della crisi di impresa, che era stata prima sensibilmente modificata dai D.Lgs. 5/2006 e 169/2007, e poi del tutto rinnovata dal D.Lgs. 14/2019, contenente il Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, successivamente adeguato alla Direttiva Ue 2019/1023 (cd. direttiva Insolvency).
Per ultimo è intervenuto il D.Lgs. 136/2024, che ha provveduto ad inserire chiarimenti e correzioni, suggerite dalle esperienze derivanti dalle prime applicazioni del Codice della crisi di impresa, che è entrato in vigore, di fatto, solo dal 2022.
L’ebook si articola in 5 capitoli e 4 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione comune delle procedure di superamento della crisi da sovraindebitamento, e si ricordano le condizioni da rispettare per potervi accedere, per passare poi a richiamare il ruolo del professionista e dell’Occ, l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento, a cui normalmente si deve rivolgere il debitore (famiglia, professionista, piccolo operatore economico) per avviare le procedure previste dal Codice della crisi di impresa, concludendo quindi con le regole per l’individuazione del Tribunale competente, a cui presentare la domanda di accesso ad alle procedure descritte in questo volume.
Il secondo capitolo descrive la procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore, e comincia con le modalità di attivazione della procedura, ossia con il rispetto delle condizioni per l’avvio della procedura, per proseguire con un richiamo delle prime fasi della procedura stessa. Segue poi l’illustrazione dei documenti più importanti della procedura, ossia il piano di ristrutturazione dei debiti e la proposta di accordo con i creditori, e il richiamo dell’opportunità di una previa trattativa tra debitore e creditori, per continuare con la descrizione dei contenuti della domanda di accesso alla procedura. Questa prima parte del capitolo si conclude con la spiegazione delle modalità di presentazione della domanda, e l’evidenziazione delle attività dell’Occ in questa prima fase della procedura. La seconda parte del capitolo è dedicata all’apertura della procedura, e quindi alla descrizione del decreto di apertura della procedura, e alle attività di Occ e creditori nell’ambito della procedura. Si arriva così alla terza parte del capitolo, che si occupa del completamento della procedura, e pertanto della sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti, e delle attività di Occ e creditori dopo questa sentenza, senza trascurare di spiegare cosa succede se il Tribunale nega l’omologazione del piano. Infine, le ultime parti del capitolo provvedono a chiarire cosa avviene durante l’esecuzione del piano, e la revoca dell’omologazione del piano.
Il terzo capitolo delinea la procedura del concordato minore, e la sua struttura replica quella del capitolo precedente, salvo che in questo caso i documenti principali sono la proposta di concordato minore e il piano, e per quanto riguarda i creditori, è prevista una loro votazione in merito alla convenienza del concordato minore. Un’altra differenza rispetto alla procedura precedente è data dalla maggiore complessità della fase di attuazione, che nel caso del concordato minore comporta il serio coinvolgimento di debitore, Occ, giudice, liquidatore.
Il quarto capitolo è centrato sulla procedura di liquidazione controllata, che può essere attivata autonomamente, o come conversione delle due precedenti procedure. Anche questo capitolo rispecchia la struttura dei due precedenti, salvo che in questo caso il documento principale è la domanda di accesso alla procedura, e che non ci può essere nessuna previa trattativa tra debitore e creditori. Inoltre, lo svolgimento di questa procedura è più complessa, e vede l’intervento di vari soggetti, di cui il liquidatore è di gran lunga il più importante. Per cui, dopo un richiamo delle principali tappe della procedura, si illustrano i compiti di liquidatore, debitore, creditori, Tribunale, e giudice delegato, che attuano la procedura.
Il quinto capitolo è dedicato all’esdebitazione, che consiste nella cancellazione dei debiti residui dopo la conclusione della procedura di liquidazione controllata. A questo riguardo si comincia con la spiegazione dell’oggetto dell’esdebitazione e delle ragioni di interesse da parte del debitore per essa, le condizioni per ottenerla, la procedura per assicurarsela, per concludere con la descrizione della procedura specifica del debitore sovraindebitato incapiente.
Infine, il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DELLE PROCEDURE DI SUPERAMENTO DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
1. L’impostazione delle procedure di superamento della crisi da sovraindebitamento
2. Le condizioni per l’accesso alle procedure di superamento della crisi da sovraindebitamento
3. Il ruolo del professionista
4. Il ruolo dell’Occ e dei gestori della crisi
5. L’individuazione del Tribunale competente
CAPITOLO 2. LA PROCEDURA DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DEL CONSUMATORE
1. L’avvio della procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.2 Le prime fasi della procedura di ristrutturazione dei debiti
1.3 Il piano di ristrutturazione dei debiti e la proposta di accordo
1.3.1 La necessità di 2 documenti: il piano e la proposta
1.3.2 Il piano di ristrutturazione dei debiti
1.3.3 La proposta di accordo con i creditori
1.4 La trattativa tra debitore e creditori
1.5 La domanda di accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti
1.5.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.5.2 I contenuti della domanda di accesso
1.6 La presentazione della domanda di accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti
1.6.1 I soggetti abilitati a presentare la domanda di accesso
1.6.2 Gli effetti della presentazione della domanda di accesso
1.7 Il ruolo dell’Occ o del professionista che lo sostituisce nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
2.1 Il decreto di apertura della procedura di ristrutturazione dei debiti
2.2 Le attività dell’Occ nell’ambito dell’avvio della procedura
2.3 Le attività dei creditori nell’ambito dell’avvio della procedura
2.4 Il decreto di blocco della procedura
3. Il completamento della procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore
3.1 La sentenza di omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti
3.2 Le attività dell’Occ dopo la sentenza di omologazione
3.3 Le attività dei creditori dopo la sentenza di omologazione
3.4 La sentenza che nega l’omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti e le sue conseguenze
4. L’esecuzione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
5. La revoca dell’omologazione del piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore e i suoi effetti
CAPITOLO 3. IL CONCORDATO MINORE
1. L’avvio della procedura del concordato minore
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura del concordato minore
1.2 Le prime fasi della procedura del concordato minore
1.3 La proposta di concordato minore e il piano
1.3.1 La disciplina della proposta di concordato minore e del piano
1.3.2 I possibili contenuti del piano
1.3.3 I possibili contenuti della proposta di concordato minore
1.4 La trattativa tra debitore e creditori
1.5 La domanda di accesso alla procedura del concordato minore
1.5.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso
1.5.2 I contenuti della domanda di accesso
1.6 La presentazione della domanda di accesso alla procedura del concordato minore
1.6.1 I soggetti abilitati a presentare la domanda di accesso
1.6.2 Gli effetti della presentazione della domanda di accesso
1.7 Il ruolo dell’Occ o del professionista che lo sostituisce nell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura del concordato minore
2.1 Il decreto di apertura della procedura del concordato minore
2.2 Il decreto di blocco della procedura del concordato minore
2.3 Le conseguenze dell’apertura della procedura del concordato minore
2.4 Le attività dell’Occ nell’ambito dell’avvio della procedura
2.5 Le attività dei creditori nell’ambito dell’avvio della procedura
2.5.1 I compiti dei creditori
2.5.2 Le regole per l’approvazione del concordato minore da parte dei creditori
3. Il completamento della procedura del concordato minore
3.1 La sentenza di omologazione del concordato minore
3.2 Le conseguenze della sentenza di omologazione del concordato minore
3.3 La sentenza che nega l’omologazione del concordato minore e le sue conseguenze
4. L’esecuzione del concordato minore
4.1 Le attività del debitore durante l’esecuzione del concordato minore
4.2 Le attività dell’Occ durante l’esecuzione del concordato minore
4.3 Le attività del giudice durante l’esecuzione del concordato minore
5. La revoca dell’omologazione del concordato minore e i suoi effetti
CAPITOLO 4. LA LIQUIDAZIONE CONTROLLATA
1. L’avvio della procedura di liquidazione controllata
1.1 Le condizioni per l’avvio della procedura di liquidazione controllata
1.2 Le prime fasi della procedura di liquidazione controllata
1.3 La domanda di accesso alla procedura di liquidazione controllata
1.3.1 La disciplina applicabile alla domanda di accesso alla procedura
1.3.2 I contenuti della domanda di accesso alla procedura
1.4 La presentazione della domanda di accesso alla procedura di liquidazione controllata ed i suoi effetti
1.5 Il ruolo dell’Occ nell’ambito dell’avvio della procedura
2. L’apertura della procedura di liquidazione controllata
2.1 La sentenza di apertura della procedura di liquidazione controllata
2.2 Le conseguenze dell’apertura della procedura di liquidazione controllata
3. Lo svolgimento della procedura di liquidazione controllata
3.1 Le tappe dello svolgimento della procedura di liquidazione controllata
3.2 Il ruolo del liquidatore nella procedura di liquidazione controllata
3.3 Il ruolo del debitore nella procedura di liquidazione controllata
3.4 Il ruolo dei creditori nella procedura di liquidazione controllata
3.5 Il ruolo del Tribunale e del giudice delegato nella procedura di liquidazione controllata
4. Gli effetti della chiusura della procedura di liquidazione controllata
CAPITOLO 5. L’ESDEBITAZIONE DEL DEBITORE
1. L’oggetto dell’esdebitazione, e i motivi di interesse per i debitori
2. Le condizioni per l’esdebitazione
3. Il procedimento per ottenere l’esdebitazione
4. L’esdebitazione del debitore sovraindebitato incapiente
Il presente ebook in pdf di 216 pagine, ha l’obiettivo di illustrare le regole per una delle 5 principali procedure di soluzione della crisi di impresa, ossia il Concordato preventivo, mentre le altre, il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, la Composizione negoziata della crisi di impresa, e il Superamento delle crisi da sovraindebitamento, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo.
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
D’altronde, prima la ridotta crescita economica, che ha caratterizzato l’ultimo ventennio della storia economica italiana, poi lo shock della pandemia del Covid-19, successivamente la crisi energetica, acutizzata dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ha determinato sanzioni e controsanzioni tra l’Ue e il paese guidato da Putin, infine l’inflazione, e le sfide di un mondo perfino troppo globalizzato (vedi la pressione economica proveniente dalla Cina), hanno fatto sì che diventasse sempre più importante il tema della gestione della crisi di impresa, visto l’elevato numero di operatori economici che si sono trovati tra l’incudine dell’aumento dei costi, e il martello del calo dei ricavi.
Queste circostanze hanno reso necessario intervenire più volte sulla disciplina della crisi di impresa, che era stata prima sensibilmente modificata dai D.Lgs. 5/2006 e 169/2007, e poi del tutto rinnovata dal D.Lgs. 14/2019, contenente il Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, successivamente adeguato alla Direttiva Ue 2019/1023 (cd. direttiva Insolvency).
Per ultimo è intervenuto il D.Lgs. 136/2024, che ha provveduto ad inserire chiarimenti e correzioni, suggerite dalle esperienze derivanti dalle prime applicazioni del Codice della crisi di impresa, che è entrato in vigore, di fatto, solo dal 2022. In conseguenza delle numerose modifiche legislative avvenute negli ultimi 2 decenni, sono aumentate le soluzioni alla crisi di impresa, alternative alla liquidazione giudiziale, che ha sostituito la procedura fallimentare.
L’ebook, basato su 6 capitoli e 4 appendici, inizia con un capitolo denominato “Quadro generale”, nel quale si presentano le caratteristiche salienti della procedura del Concordato preventivo, sia in termini comparativi con altre soluzioni alla crisi, sia sotto il profilo dell’evoluzione della normativa, con un’attenzione particolare sulle differenze esistenti tra il Concordato preventivo disciplinato dal Codice della crisi di impresa, e quello regolamentato dalla precedente legge fallimentare.
Segue poi un capitolo (il 2) che illustra le condizioni richieste per l’attivazione di questa soluzione concorsuale, per passare poi alla descrizione della procedura del Concordato preventivo, nel cui ambito sono riportate in primo luogo (Cap. 3) le indicazioni per predisporre la domanda (di accesso alla procedura, e di accesso anticipato alla procedura, che eventualmente precede la prima), ed i vari documenti (piano, proposta di concordato, attestazione) necessari per l’avvio del percorso che dovrebbe portare l’impresa ad uscire dallo stato di crisi, grazie al Concordato preventivo.
Successivamente (Cap. 4) si trova una dettagliata descrizione delle varie fasi della procedura, che comprendono l’iscrizione della domanda (di accesso alla procedura del Concordato preventivo) nel registro delle imprese, la decisione del Tribunale di aprire la procedura del Concordato preventivo, e di adottare eventualmente misure cautelari e protettive dell’impresa in crisi, la presentazione di proposte di concordato concorrenti, la gestione dell’impresa in crisi durante la procedura, la sollecitazione di offerte di acquisto dell’impresa in crisi concorrenti, l’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori, l’omologazione del concordato da parte del Tribunale, l’eventuale impugnazione della sentenza di omologazione del concordato, con le conseguenti decisioni del Tribunale, senza tralasciare di illustrare in dettaglio il profilo ed i compiti del commissario giudiziale. Infine vengono illustrate le varie possibili situazioni dopo la conclusione della procedura (attuazione, risoluzione, annullamento del concordato).
Viene infine richiamato (Cap. 5) anche il procedimento che scatta a seguito della domanda di accesso anticipato alla procedura del Concordato preventivo. Conclusa la descrizione dei passaggi procedurali, si illustrano (Cap. 6) gli effetti della procedura del Concordato preventivo, che si attivano nelle varie fasi del procedimento.
Come già anticipato, il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
CAPITOLO 1. QUADRO GENERALE DEL CONCORDATO PREVENTIVO
1.1 L’impostazione del concordato preventivo
1.2 Le differenze tra concordato preventivo e accordo di ristrutturazione dei debiti
1.3 L’evoluzione della disciplina del concordato preventivo
1.4 Le novità della disciplina del D.Lgs. 14/2019, come modificata dai D.Lgs. 147/2020 e 83/2022
1.5 Le novità del D.Lgs. 136/2004
CAPITOLO 2. LE CONDIZIONI PER L’ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
CAPITOLO 3. L’AVVIO DELLA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
3.1 La domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
3.1.1 Le due tipologie di domanda: accesso ordinario e anticipato alla procedura
3.1.2 L’individuazione del Tribunale competente
3.1.3 I contenuti della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
3.1.4 I contenuti della domanda di accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
3.2 Il piano di concordato
3.2.1 La disciplina e i contenuti del piano di concordato
3.2.2 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell'indicazione del debitore e delle eventuali parti correlate
3.2.3 Le modalità di redazione del piano sul fronte della descrizione delle attività e passività aziendali
3.2.4 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’analisi della situazione economico-patrimoniale e finanziaria
3.2.5 Le modalità di redazione del piano sul fronte della posizione dei lavoratori
3.2.6 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle cause e dell'entità dello stato di crisi
3.2.7 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle strategie di intervento
3.2.8 Le modalità di redazione del piano sul fronte del valore di liquidazione dell’impresa in crisi
3.2.9 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti
3.2.10 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli effetti del piano sulla situazione finanziaria dell’impresa in crisi
3.2.11 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta di concordato (e del piano)
3.2.12 Le modalità di redazione del piano sul fronte del piano industriale
3.2.13 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’indicazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di copertura
3.2.14 Le modalità di redazione del piano sul fronte degli apporti di nuova finanza
3.2.15 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle azioni risarcitorie e recuperatorie
3.2.16 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle iniziative da adottare in caso di scostamento dagli obiettivi pianificati
3.2.17 Le modalità di redazione del piano sul fronte dell’elenco dei creditori e delle parti interessate, e la loro suddivisione in classi
3.2.18 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità di informazione dei rappresentanti dei lavoratori, nonché sugli effetti della ristrutturazione sui rapporti di lavoro
3.2.19 Le modalità di redazione del piano sul fronte dei fondi rischi
3.2.20 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle ragioni per cui il soddisfacimento dei creditori non è inferiore a quello della liquidazione giudiziale e dell’utilità per i creditori
3.2.21 Le modalità di redazione del piano sul fronte delle modalità di cessione della gestione aziendale
3.2.22 La disciplina dei debiti tributari, contributivi e assicurativi nel piano di concordato
3.3 La proposta di concordato preventivo
3.4 L’attestazione del piano di concordato e della proposta di concordato
3.4.1 Le qualifiche professionali dell’attestatore
3.4.2 L’oggetto dell’attestazione
3.4.3 Le metodologie dell’attestazione
3.4.4 I possibili esiti dell’attestazione
3.4.5 La relazione di attestazione
CAPITOLO 4. LA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ALLA PROCEDURA
4.1 L’iscrizione della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo nel registro delle imprese
4.2 La decisione del Tribunale di aprire la procedura del concordato preventivo e di chiuderla
4.2.1 La decisione del Tribunale di aprire la procedura
4.2.2 La decisione del Tribunale di chiudere la procedura
4.3 Le decisioni del Tribunale sulle misure cautelari e protettive dell’impresa in crisi
4.3.1 Quadro generale delle misure attivabili dal Tribunale
4.3.2 La procedura per la decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
4.3.3 La procedura per la decisione del Tribunale sulla sospensione/scioglimento dei contratti
4.3.4 La procedura per la decisione del Tribunale sui finanziamenti prededucibili
4.3.5 La procedura per la decisione del Tribunale sul pagamento di crediti anteriori e rate di mutui
4.4 La presentazione di proposte di concordato concorrenti
4.5 Il ruolo del commissario giudiziale durante la procedura del concordato preventivo
4.5.1 Il profilo del commissario giudiziale
4.5.2 I compiti del commissario giudiziale
4.6 La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura
4.7 La sollecitazione di offerte di acquisto dell’impresa in crisi (o di suoi elementi) in concorrenza
4.8 L’approvazione del concordato preventivo da parte dei creditori
4.8.1 La convocazione dei creditori per la votazione sul concordato
4.8.2 L’informazione dei creditori per la votazione sul concordato
4.8.3 Le contestazioni sul concordato posto in votazione
4.8.4 L’accesso alla votazione sul concordato da parte dei creditori
4.8.5 La votazione sul concordato da parte dei creditori
4.8.6 La formalizzazione dell’esito della votazione sul concordato
4.9 L’omologazione del concordato preventivo da parte del Tribunale
4.10 L’impugnazione della sentenza di omologazione del concordato preventivo e di altri atti
4.11 La decisione del Tribunale sulla sospensione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.12 La decisione del Tribunale sull’impugnazione della sentenza di omologazione del concordato preventivo
4.13 L’attuazione del concordato preventivo
4.13.1 Le modalità di attuazione del concordato preventivo
4.13.2 La vendita dei beni in attuazione del concordato preventivo
4.13.3 Il ruolo del liquidatore
4.13.4 Le operazioni societarie in attuazione del concordato preventivo
4.14 La conclusione e la risoluzione del concordato preventivo
4.14.1 La conclusione del concordato preventivo
4.14.2 La risoluzione del concordato preventivo
4.15 L’annullamento del concordato preventivo
CAPITOLO 5. LA PROCEDURA DEL CONCORDATO PREVENTIVO A SEGUITO DELLA DOMANDA DI ACCESSO ANTICIPATO ALLA PROCEDURA
5.1 La decisione del Tribunale di apertura anticipata della procedura del concordato preventivo
5.2 La decisione del Tribunale sulle misure cautelari e protettive
5.3 La revoca del provvedimento di concessione dell’accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
CAPITOLO 6. GLI EFFETTI DEL CONCORDATO PREVENTIVO
6.1 Quadro generale
6.2 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
6.3 Gli effetti della decisione del Tribunale di concedere l’accesso anticipato alla procedura del concordato preventivo
6.4 Gli effetti della presentazione al Tribunale della domanda di accesso alla procedura del concordato preventivo
6.5 Gli effetti della decisione del Tribunale di aprire la procedura del concordato preventivo
6.6 Gli effetti dell’omologazione del concordato preventivo
6.7 Gli effetti dell’impugnazione e della revoca dell’omologazione del concordato preventivo
6.8 Le conseguenze penali nell’ambito della procedura del concordato preventivo
6.9 La disciplina della prededucibilità dei crediti
APPENDICE I
Quadro di insieme del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019)
1. Le principali novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
2. La struttura e le novità del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
APPENDICE II
Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 147/2020
APPENDICE III
Quadro di insieme delle novità del Decreto Legislativo correttivo 83/2022
PNRR per non rinunciare a risorse con prefazione di Vito Cozzoli - Amministratore Delegato di Autostrade dello Stato S.p.A.
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Ogni sezione è progettata per offrire un supporto concreto, con esempi pratici, casi studio e approfondimenti tecnici che aiuteranno a navigare nelle complessità del PNRR con sicurezza e competenza.
Prefazione
Introduzione al volume
1. Introduzione al PNRR
1.1 Obiettivi e Struttura del PNRR
1.1.1 Obiettivi del PNRR
1.1.2 Struttura del PNRR
1.1.3 Fonti e Link Utili
1.2 Storico e Contesto dell'Introduzione del PNRR
1.2.1 La Genesi del PNRR
1.2.2 Implicazioni e Prospettive Future
1.2.3 Fonti e Link Utili
1.2.4 Modalità di Partecipazione ai Bandi
1.2.5 Fonti e Link Utili
1.3 Modifiche ai Criteri di Finanziamento
1.3.1 Contesto delle Modifiche ai Criteri di Finanziamento
1.3.2 Principali Modifiche Ai Criteri di Finanziamento
1.3.3 Impatti delle Modifiche sui Beneficiari
1.3.4 Riepilogo
2. Guida alla configurazione di un progetto finanziato
2.1 Introduzione alla Partecipazione ai Bandi del PNRR
2.1.1 Obiettivi e Struttura del PNRR
2.1.2 Requisiti di Partecipazione ai Bandi PNRR
2.1.3 Processo di Presentazione della Domanda
2.1.4 Criteri di Valutazione e Selezione dei Progetti
2.1.5 Fonti e Link Utili
2.2 Identificazione del Bando
2.2.1 Fonti e Link Utili
2.3 Valutazione dell'Ammissibilità
2.4 Preparazione della Documentazione
2.4.1 Fonti e link utili
2.5 Presentazione della Domanda
2.6 Valutazione e Selezione dei Progetti
2.6.1 Fonti e Link Utili
2.7 Gestione Post-approvazione
2.7.1 Gestione del Finanziamento: Pianificazione e Allocazione delle Risorse
2.7.2 Comunicazione con le Autorità Finanziatrici
2.7.3 Rendicontazione: Accuratezza e Trasparenza
2.7.4 Audit e Verifiche
2.7.5 Chiusura del Progetto e Rendicontazione Finale
2.7.6 Fonti e Link Utili
2.7.7 Riepilogo
3. Strategie per Massimizzare le Probabilità di Successo
3.1 Pianificazione Strategica del Progetto
3.1.1 Fonti e Link Utili
3.2 Redazione di un Piano di Progetto Competitivo
3.2.1 Struttura del Piano di Progetto
3.2.2 Innovazione e Sostenibilità
3.2.3 Coinvolgimento degli Stakeholder e Gestione del Rischio
3.2.4 Conclusioni
3.2.5 Fonti e Link Utili
3.3 Gestione del Budget e del Piano Finanziario
3.3.1 Importanza della Gestione del Budget
3.3.2 Struttura del Budget: Voci di Spesa e Allocazione delle Risorse
3.3.3 Piano Finanziario: Struttura e Contenuti
3.3.4 Precisione nella Stima dei Costi
3.3.5 Monitoraggio e Controllo del Budget
3.3.6 Prevenzione degli Scostamenti e Gestione delle Emergenze Finanziarie
3.4 Coinvolgimento e Collaborazione con Stakeholder
3.4.1 Importanza del Coinvolgimento degli Stakeholder
3.4.2 Identificazione degli Stakeholder
3.4.3 Strategie di Coinvolgimento degli Stakeholder
3.4.5 Sfide e Soluzioni nel Coinvolgimento degli Stakeholder
3.4.6 Strumenti per il Coinvolgimento degli Stakeholder
3.4.7 Monitoraggio e Valutazione del Coinvolgimento degli Stakeholder
3.4.8 Fonti e Link Utili
3.5 Monitoraggio e Valutazione Continua
3.5.1 Importanza del Monitoraggio e della Valutazione Continua
3.5.2 Componenti Chiave di un Sistema di Monitoraggio
3.5.3 Processi di Valutazione Continua
3.5.4 Integrazione di Monitoraggio e Valutazione Continua nel Ciclo di Vita del Progetto
3.5.5 Coinvolgimento degli Stakeholder nel Monitoraggio e nella Valutazione
3.5.6 Sfide del Monitoraggio e della Valutazione Continua
3.5.7 Fonti e Link Utili
3.6 Preparazione alla Valutazione e Selezione
3.6.1 Importanza della Preparazione alla Valutazione e Selezione
3.6.2 Comprensione dei Criteri di Valutazione
3.6.3 Strutturazione della Documentazione di Candidatura
3.6.4 Strategie per Migliorare la Valutazione del Progetto
3.6.5 Simulazione e Feedback Preliminare
3.6.6 Preparazione per la Presentazione Orale
3.6.7 Fonti e Link Utili
3.7 Best Practices nella Rendicontazione
3.7.1 Importanza della Rendicontazione
3.7.2 Principi Chiave della Rendicontazione
3.7.3 Strutturazione del Processo di Rendicontazione
3.7.4 Sfide Comuni nella Rendicontazione e Come Superarle
3.7.5 Riepilogo
4. Monitoraggio e Rendicontazione
4.1 Importanza del Monitoraggio Continuo
4.1.1 Ruolo del Monitoraggio nel PNRR
4.1.2 Gestione delle Risorse e Prevenzione degli Scostamenti
4.1.3 Strumenti di Monitoraggio
4.1.4 Valutazione dei Progressi e Adattamenti Strategici
4.1.5 Trasparenza e Responsabilità
4.1.6 Fonti e Link Utili
4.2 Gestione del Piano di Monitoraggio
4.2.1 Importanza di un Piano di Monitoraggio Ben Strutturato
4.2.2 Definizione degli Obiettivi di Monitoraggio
4.2.3 Pianificazione delle Attività di Monitoraggio
4.2.4 Esecuzione del Monitoraggio
4.2.5 Valutazione e Revisione del Piano di Monitoraggio
4.2.6 Comunicazione dei Risultati del Monitoraggio
4.2.7 Conclusioni
4.2.8 Fonti e Link Utili
4.3 Raccolta e Analisi dei Dati
4.3.1 Importanza della Raccolta dei Dati
4.3.2 Pianificazione della Raccolta dei Dati
4.3.3 Metodi di Raccolta dei Dati
4.3.4 Gestione della Qualità dei Dati
4.3.5 Analisi e Interpretazione dei Dati
4.3.6 Reporting dei Risultati
4.3.7 Conclusioni
4.3.8 Fonti e Link Utili
4.4 Rendicontazione Finanziaria
4.4.1 Importanza della Rendicontazione Finanziaria
4.4.2 Requisiti di Rendicontazione
4.4.3 Preparazione della Documentazione
5. Risorse e Supporto Disponibili
5.1 Portali e Piattaforme Ufficiali
5.1.1 Portale Italia Domani
5.1.2 Piattaforme Regionali e Ministeriali
5.1.3 Esempi di Utilizzo Pratico
5.1.4 Vantaggi dell'Uso di Portali e Piattaforme
5.1.5 Fonti e Link Utili
5.2 Guide e Manuali Operativi
5.2.1 Guide Ufficiali del PNRR
5.2.2 Manuali Operativi Settoriali
5.2.3 Accesso alle Guide e ai Manuali
5.2.4 Esempi di Utilizzo
5.2.5 Vantaggi dell'Utilizzo di Guide e Manuali
5.2.6 Fonti e Link Utili
5.3 Assistenza Tecnica e Consulenza
5.3.1 Supporto Fornito dalle Autorità di Gestione
5.3.2 Consulenza Specialistica
5.3.3 Come Scegliere un Consulente
5.3.4 Esempi di Successo
5.3.5 Vantaggi dell'Assistenza Tecnica e della Consulenza
5.3.6 Fonti e Link Utili
5.4 Formazione e Capacity Building
5.4.1 Programmi di Formazione
5.4.2 Capacity Building
5.4.3 Strumenti e Risorse per la Formazione e il Capacity Building
5.4.5 Vantaggi della Formazione e del Capacity Building
5.4.6 Fonti e Link Utili
5.5 Finanziamenti Complementari e Opportunità di Cofinanziamento
5.5.1 Cofinanziamento e Fondi Complementari
5.5.2 Opportunità di Partnership Pubblico-Private (PPP)
5.5.3 Strumenti Finanziari Innovativi
5.5.4 Strategie per l’Utilizzo dei Finanziamenti Complementari
5.5.5 Esempi di Successo
5.5.6 Vantaggi dei Finanziamenti Complementari e del Cofinanziamento
5.5.7 Fonti e Link Utili
5.5.8 Riepilogo
6. Esempi pratici
6.1 Introduzione
6.2 Bando TOCC - Azione A 2 - MIC: panoramica dell'incentivo
6.2.1 Cos'è
6.2.2 A chi si rivolge
6.2.3 Cosa finanzia
6.2.4 Le agevolazioni
6.2.5 Gli interventi sono finalizzati
6.3 Bando TOCC - Azione 2: La scheda progetto
6.4 Bando delle idee “Turismo delle radici” - MAECI: panoramica dell'incentivo
6.4.1 Finalità
6.4.2 Soggetti beneficiari
6.4.3 Interventi ammissibili
6.4.4 Entità e forma dell’agevolazione
6.5 Bando delle idee "Turismo delle radici" – I moduli di domanda
6.5.1 Modello A
6.5.2 Modello B
7. Glossario
8. Riferimenti bibliografici e sitografici
Le agevolazioni per le imprese con sede nelle zone economiche speciali 2024 (ZES Unica del mezzogiorno, ZLS e ZFDI), eBook in pdf di 119 pagine.
Aggiornato al Decreto-Legge 124/2023 che ha istituito la ZES unica del Mezzogiorno, al DPCM 40/2024 di attuazione delle ZLS ed ai Decreti-Legge n° 113 e 155 del 2024 con modifiche della disciplina della ZES unica.
Questa nuova edizione aggiornata dell'eBook "Le Agevolazioni per le Imprese con Sede nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Semplificate (ZLS)" fornisce una guida completa e aggiornata sugli incentivi, le agevolazioni fiscali e finanziarie, e le semplificazioni amministrative disponibili per le imprese che operano o intendono investire nelle ZES e ZLS. Sviluppato sulla base dei più recenti interventi normativi del 2024, questo strumento è essenziale per i professionisti e le imprese interessate a sfruttare le opportunità offerte dalle aree economiche speciali.
La zona economica speciale o zona di libero scambio (ZES) o free trade zones (FTZ) è un’area geografica delimitata all’interno di un paese in cui le imprese nazionali e quelle estere possono importare materiali, svolgere attività di produzione, movimentare beni ed esportare prodotti finiti senza essere soggetti a tariffe (dazi), quote di importazione o esportazione ed altre formalità burocratiche doganali totalmente o in misura ridotta rispetto al resto del territorio della nazione che l’ha istituita.
Esse, inoltre, sono di solito ubicate presso città od aree importanti e dotate di specifici vantaggi infrastrutturali per il commercio come la presenza di porti, aeroporti, ferrovie, autostrade o frontiere con altri paesi.
L’istituzione delle ZES ha principalmente l’obbiettivo di attrarre nell’area geografica di ubicazione nuovi investimenti diretti esteri (IDE) ma anche nazionali. A tal fine, per le ZES in cui si svolge anche un’attività di produzione o trasformazione, è importante la presenza nell’area anche di zone industriali attrezzate, di manodopera qualificata e non, di centri di ricerca, di filiali di banche ed altri intermediari finanziari e assicurativi, di società di consulenza gestionale, ecc.
L’istituto della zona economica speciale è di recente introduzione nell’ordinamento italiano, in quanto essa risale al Decreto-Legge n° 91 del 2017 (“Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” o “Decreto Sud”, convertito in Legge n° 123 del 2017) successivamente più volte riformato. L’art. 4 di questo introdusse le zone economiche speciali (ZES) mentre l’art. 5 era dedicato ai benefici fiscali ed alle semplificazioni burocratiche di cui godevano le imprese che operano in queste aree.
A partire dal 1° Gennaio 2024, sulla base della riforma contenuta negli articoli da 9 a 16 e 22 del Decreto-Legge 124/2023, le otto ZES che sono state istituite nel Mezzogiorno d’Italia dal 2017 al 2023 sono confluite nella “ZES unica per il Mezzogiorno” il cui territorio comprende le regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. La ZES unica comprende quindi le regioni c.d. “meno sviluppate” o “in transizione” (solo l’Abruzzo) identificate dal diritto comunitario sulla base della loro distanza dal PIL pro capite medio dei ventisette paesi aderenti all’Unione Europea.
Il territorio su cui si applicano le agevolazioni previste per le imprese che investono nelle ZES passa dall’essere lo 0,4% della superficie complessiva del Sud Italia, comprendente i porti più importanti, le zone retroportuali e le principali zone industriali del Sud, al 95% circa di questa, dato che sono escluse alcune zone dell’Abruzzo. Essa è la zona economica speciale più grande del mondo per estensione territoriale (117.600 kmq) e la seconda per popolazione residente (19.350.000 persone). In tal modo la finalità della ZES unica passa dall’essere quella dello sviluppo di queste sole aree a quella dello sviluppo del Mezzogiorno in generale.
Le agevolazioni fiscali e finanziarie per le imprese che investono nella ZES unica sono di tre tipi:
Segnaliamo che un’altra agevolazione, attiva fino al 31 Dicembre 2023 e consistente nel dimezzamento dell’imposta sul reddito (IRES od IRPEF) per le nuove attività avviate da imprese sempre nel territorio della ZES unica, introdotta dei commi da 173 a 178 dell’articolo 1° della Legge 178/2019 è stata sospesa a partire dal 1° Gennaio 2024, ma non abrogata, dall’ultimo periodo del 4° comma dell’art. 22 del DL 124/2023 per cui potrebbe essere riproposta in futuro, se ci sarà la volontà politica in tal senso e se si troveranno i fondi per finanziarla.
Questa agevolazione rientrava e rientra tuttora nella tipologia “de minimis”, che dà diritto a massimo 300.000 Euro di beneficio in tre esercizi, per cui, siccome tale agevolazione valeva per i primi sette esercizi della nuova attività, essa poteva dare diritto ad un beneficio di importo massimo di 700.000 Euro.
Una variante delle ZES, vale a dire la zona logistica semplificata (ZLS), è stata invece introdotta dai commi da 61 a 65 dell’art. 1° della Legge n° 205 del 2017 e può essere ubicata nelle “regioni più sviluppate” o “in transizione” (Marche ed Umbria, visto che l’Abruzzo rientra nella ZES unica Sud) del nostro paese dove non si possono creare delle ZES, cioè nelle regioni costiere del Centro e del Nord Italia. Le citate norme di legge sulla ZLS sono state attuate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) n° 40 del 4 Marzo 2024.
Segnaliamo, inoltre, che questo e-book è aggiornato alla riforma della disciplina della ZES che ha istituito la ZES unica per il Mezzogiorno contenuta negli articoli da 9 a 16 e 22 del Decreto-Legge n° 124 del 2023 convertito in Legge n° 162 del 2023 ed attuato dal DPCM del 17 Maggio 2024 per quanto riguarda le modalità di accesso al credito d’imposta per gli investimenti le cui istanze telematiche all’Agenzia delle Entrate possono essere presentate a partire dal 12 Giugno.
1 Cosa sono le zone economiche speciali ZES la loro evoluzione storica e le loro caratteristiche in termini di vantaggi che offrono alle imprese
2 Le tipologie delle ZES e le regole previste dal diritto comunitario
3 Le tipologie di Free Trade Zones previste dall’ordinamento italiano le Zone Economiche Speciali ZES le Zone Logistiche Semplificate ZLS e le Zone Franche Doganali Intercluse ZFDI
4 La costituzione l’organizzazione e la governance della ZES unica per il Mezzogiorno
5 Le agevolazioni amministrative per le imprese insediate nella ZES unica lo sportello unico digitale della ZES unica del Mezzogiorno – SUD ZES e il procedimento di autorizzazione unica per l’avvio degli insediamenti produttivi
5.1 Lo sportello unico digitale della ZES unica del Mezzogiorno – SUD ZES
5.2 Il procedimento di autorizzazione unica per l’avvio degli insediamenti produttivi ubicati nella ZES unica del Mezzogiorno
6 Le agevolazioni fiscali contributive e finanziarie per le imprese insediate nella ZES unica
6.1 Il credito d’imposta per gli investimenti effettuati dalle imprese ubicate nella ZES unica le modalità di accesso e di fruizione l’estensione di esso alle imprese agricole della pesca e dell’acquacoltura
6.2 La possibilità per gli investimenti effettuati dalle imprese nella ZES unica di usufruire del finanziamento agevolato previsto per i cosiddetti Contratti di Sviluppo gestiti da Invitalia Spa
6.3 La riduzione alla metà dell’imposta sul reddito per le imprese che avviano una nuova attività nelle ZES ora nella ZES unica prevista dalla Legge 178 2020 agevolazione sospesa a partire dal 1° gennaio 2024
6.4 La decontribuzione per le nuove assunzioni delle microimprese nella ZES unica introdotta dall’articolo 24 del Decreto-Legge numero 60 del 2024
7 Le Zone Logistiche Semplificate ZLS delle regioni più sviluppate e la loro disciplina dopo l’istituzione della ZES unica del Mezzogiorno
7.1 La disciplina legislativa delle zone logistiche semplificate ZLS
7.2 Le norme di attuazione delle ZLS il DPCM numero 40 del 2024 il procedimento di istituzione di esse ed il loro Piano di sviluppo strategico
7.3 Le norme di attuazione delle ZLS il DPCM numero 40 del 2024 la governance ed il controllo sulle ZLS e le semplificazioni amministrative ad esse destinate l’autorizzazione unica
8 Conclusioni
Allegati normativi
Le Concessioni Balneari: Il punto dopo il D.L.131/2024 tra proroghe e attesa di definizione dell’equo indennizzo.
Questo eBook fornisce un'analisi dettagliata e aggiornata sulle concessioni balneari in Italia alla luce del Decreto Legge 131/2024. Mario Ferri, esperto in diritto societario e servizi pubblici locali, esamina con precisione tutte le implicazioni normative per i titolari di concessioni balneari, dai processi di selezione fino al calcolo dell'indennizzo al concessionario uscente.
Aggiornamenti gratuiti fino al 30 giugno 2025
Cosa troverai all'interno:
Introduzione
1. Concessione amministrativa
2. Proroga concessioni balneari – Comunità Europea – Consiglio di Stato
3. Concessioni balneari attuale legislazione
4. Gara per le concessioni turistico-balneari
5. Indennizzo al concessionario uscente
5.1 Ipotesi di determinazione dell’indennizzo
6. Procedura di selezione del concessionario
7. Regolazione dei servizi turistico-balneari
Guida ai principali aspetti del CCNL Metalmeccanici industria e installazione di impianti (Federmeccanica Assistal) attualmente in vigore.
eBook in pdf di 34 pagine.
Questo ebook rappresenta una guida essenziale e pratica per orientarsi nel CCNL Metalmeccanici Industria e Installazione di Impianti (Federmeccanica e Assistal), il contratto collettivo di lavoro che regola i rapporti tra le aziende del settore metalmeccanico e meccatronico e i loro dipendenti.
Il testo, aggiornato alle ultime normative e prassi del settore, offre un approfondimento sui principali istituti contrattuali e sui diritti e doveri che regolano il rapporto di lavoro in uno dei settori più importanti dell'economia italiana.
Contenuti principali:
Introduzione
1. Campo di applicazione
2. Durata
3. Procedura di rinnovo
4. Distribuzione del CCNL
5. La disciplina del rapporto individuale di lavoro
- 5.1 Assunzione
- 5.1.1 Documenti da fornire all’assunzione
- 5.2 Periodo di prova
- 5.2.1 Esclusioni dal periodo di prova
- 5.2.2 Indicazione del periodo di prova nel contratto di assunzione
- 5.2.3 Risoluzione nel corso della prova
- 5.2.4 Conferma in servizio
- 5.3 Contratto a tempo determinato
- 5.3.1 La normativa di legge sui contratti a termine
- 5.3.2 Obbligo di informazione
- 5.3.3 Assunzione in sostituzione di maternità
- 5.3.4 Stagionalità
- 5.3.5 Diritto di precedenza
- 5.3.6 Stabilizzazione a tempo indeterminato
- 5.4 Il trattamento economico da riconoscere nelle trasferte
- 5.4.1 Tempo di viaggio
6. Classificazione dei lavoratori
7. Orario di lavoro
- 7.1 Orario plurisettimanale
- 7.2 Permessi annui retribuiti
- 7.3 Lavoro straordinario, notturno e festivo
- 7.4 Riposo settimanale
- 7.5 Festività
- 7.5.1 Altri giorni festivi
- 7.5.2 Retribuzione delle festività
- 7.6 Ferie
- 7.6.1 Retribuzione del periodo feriale
- 7.6.2 Modalità di fruizione delle ferie
- 7.6.3 Riproporzionamento delle ferie
- 7.6.4 Risoluzione del rapporto
8. Retribuzione spettante ai dipendenti
- 8.1 Forme di retribuzione
- 8.2 Mensilizzazione della retribuzione
- 8.3 Corresponsione della retribuzione
- 8.4 Minimi retributivi
- 8.5 Scatti di anzianità
- 8.6 Tredicesima mensilità
- 8.7 Previdenza complementare
- 8.8 Assistenza sanitaria integrativa
9. Assenze, permessi e tutele
- 9.1 Infortuni su lavoro e malattie professionali
- 9.1.1 Conservazione del posto
- 9.1.2 Trattamento economico
- 9.2 Malattia ed infortunio non sul lavoro
- 9.2.1 Conservazione del posto
- 9.2.2 Trattamento economico
10. Cessazione del rapporto
Se hai bisogno di ulteriori dettagli, sono a disposizione!
Guida pratica alla Riforma Doganale 2024
D.lgs. n.141 del 26.09.2024 pubblicato in G.U. n.232 del 03.10.2024 in vigore dal 04.10.2024
eBook in pdf di 174 pagine
La Riforma Doganale 2024 è un approfondito e pratico manuale dedicato alla nuova normativa doganale introdotta dal Decreto Legislativo n. 141 del 26 settembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 232 del 3 ottobre 2024 e in vigore dal 4 ottobre 2024.
Questo eBook rappresenta una guida essenziale per tutti i professionisti che operano nel settore delle importazioni ed esportazioni, con un focus su sanzioni, compliance e accise.
Gli autori, esperti in diritto doganale e tributario, analizzano in dettaglio tutte le principali novità della riforma, inclusa la nuova disciplina relativa alle accise, l’IVA all’importazione come diritto di confine, e il potenziamento dello Sportello Unico dei Controlli (S.U.Do.Co.).
Questo eBook è rivolto a professionisti del settore doganale, consulenti fiscali, commercialisti e operatori doganali che necessitano di una guida pratica e aggiornata per affrontare le nuove normative. È uno strumento indispensabile per coloro che si occupano di importazioni, esportazioni e gestione delle accise.
Premessa
PARTE I - LA RIFORMA E I PROFILI DOGANALI
Commercio internazionale e istituzioni
1.1 Il commercio internazionale: premessa
1.1.1 Il commercio internazionale: General Agreement On Tariffs And Trade (GATT)
1.1.2 Il commercio internazionale: i principi dell’accordo GATT
1.2 Le Istituzioni Internazionali: Il World Customs Organization (WCO)
1.2.1 Le istituzioni internazionali: l’unione doganale
Elementi doganali
2.1 Gli elementi dell’accertamento
2.1.1 Gli elementi dell’accertamento: la classificazione doganale
2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine preferenziale
2.2.1 L’origine preferenziale: la prova di origine
2.2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine non preferenziale
2.2.3 La determinazione dell’origine non preferenziale della merce
2.3 Valore in dogana: premessa
2.3.1 Valore in dogana: il metodo principale
2.3.2 Valore in dogana: gli elementi da aggiungere al prezzo pagato o da pagare
2.3.3 Valore in dogana: gli elementi da sottrarre al prezzo pagato o da pagare
2.3.4 Valore in dogana: metodi alternativi
L’obbligazione doganale
3.1 Obbligazione doganale: premessa
3.2.1 I diritti di confine
3.2.2 Chi sono i soggetti obbligati al pagamento dei diritti di confine
3.2.3 La rappresentanza doganale diretta
3.2.4 La rappresentanza indiretta
L’accertamento doganale
4.1 Accertamento doganale: premessa
4.2 Sportello unico doganale e dei controlli (S.U.Do.Co)
Revisione dell’accertamento
5.1 Revisione dell’accertamento: i controlli a posteriori
La riscossione dei diritti doganali
6.1 Il pagamento dell’obbligazione doganale: modalità e procedure di riscossione
6.2 Termini per la notifica dell’obbligazione doganale
Movimento delle merci
7.1 La temporanea custodia e la merce in entrata
Procedure e regimi doganali
8.1 I depositi doganali e istituti speciali
8.2 La temporanea esportazione
8.3 Provviste e dotazioni di bordo
Violazioni doganali
9.1 Violazioni doganali: premessa
9.2 Sanzioni di natura penale
9.3 Violazioni doganali: sanzioni di natura amministrativa
9.4 Disposizioni comuni: contrabbando e sanzioni amministrative
PARTE II - La riforma e l’impatto sul testo unico accise
Riforma sull’accisa
10.1 Riforma dell’accisa: alcune considerazioni generali
10.1.1 Accisa e i soggetti passivi
10.1.2 Accise, circolazione e regime sospensivo
10.1.3 L’accertamento e il pagamento delle accise
10.1.4 I prodotti sottoposti ad accisa
10.1.5 Accise e privilegio
10.1.6 Accise e rimborso
Sanzioni ed accise
11.1 Sanzioni ed accise prima della riforma
11.1.1 La sottrazione e l’accertamento al pagamento d’accisa
11.1.2 L’alterazione di congegni, impronte e contrassegni
11.1.3 Le deficienze ed eccedenze nel deposito e nella circolazione dei prodotti soggetti ad accisa
11.1.4 Irregolarità nella circolazione di beni sottoposti ad accisa
11.1.5 Sottrazione all'accertamento ed al pagamento dell'accisa sull'alcole e sulle bevande alcoliche
11.1.6 Inosservanza di prescrizioni e regolamenti
11.1.7 Sanzioni ed accise dopo la riforma
11.1.8 Considerazioni ulteriori sull’accisa
11.1.9 Accise e compliance ex decreto legislativo 231
11.1.10 Accise, compliance ex decreto 231, linee guida Confindustria
11.1.11 Accise, decreto 231, ESG
Accise e AEO
12.1 Accise, AEO e l’obbligazione doganale
Normativa
La composizione negoziata della crisi di impresa dopo il D.lgs. 136/2024, con le indicazioni del Decreto del Ministero della Giustizia del 21 marzo 2023
Disciplina valida dal 28 settembre 2024
Sono passati quasi 20 anni dalla prima riforma del diritto fallimentare, che ebbe luogo con il Decreto Legislativo (D.Lgs.) 5/2006, e può essere che con il D.Lgs. 136/2024 si sia completato il lungo processo legislativo, che ha avuto per obiettivo la flessibilizzazione delle soluzioni alla crisi di impresa, e soprattutto il recupero di quelle attività imprenditoriali che potevano avere una seconda vita, dopo il superamento delle difficoltà, grazie al ricorso alle procedure previste dal diritto fallimentare prima, e dal Codice della crisi di impresa poi.
Il presente ebook in pdf di 154 pagine, ha come primo obiettivo quello di illustrare le regole per la Composizione negoziata della crisi di impresa, che è una procedura destinata a qualsiasi impresa, senza limitazione di dimensione, e di settore produttivo (anche le imprese agricole possono attivarla), come disciplinate dal Codice della crisi di impresa (aggiornato da ultimo con il D.Lgs. 136/2024).
Le altre soluzioni alla crisi di impresa destinate alle imprese, ossia il Piano di risanamento, l’Accordo di ristrutturazione dei debiti, il Concordato preventivo, il Superamento delle crisi da sovraindebitamento, sono oggetto di altri ebook, scritti dallo stesso autore del presente testo (qui l'elenco completo).
L’ebook si articola in 7 capitoli e 4 appendici.
Nel primo capitolo si illustra l’impostazione della procedura della Composizione negoziata della crisi di impresa, per passare poi ad esaminarne le condizioni di accesso alla procedura, che includono l’esecuzione di un test per la verifica della perseguibilità del risanamento.
Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione della procedura nella sua fase iniziale, con l’indicazione dei contenuti della domanda di apertura della procedura, e dei vari documenti da allegare, tra cui il piano di risanamento, per passare poi al tema della nomina dell’esperto e della richiesta di misure protettive e cautelari, e degli altri possibili effetti legali dell’avvio della procedura, come la sospensione di alcuni obblighi civilistici.
Il terzo capitolo si occupa della fase centrale della procedura, a cominciare dal ruolo dei vari protagonisti della procedura (esperto, imprenditore in crisi, creditori, altre parti interessate), per poi passare al tema della durata della procedura, per continuare con le regole di gestione dell’impresa in crisi durante la procedura. Infine si ricordano le misure premiali previste per il periodo di vigenza della procedura, essenzialmente di natura fiscale, e le specificità della procedura in caso di crisi di gruppi di imprese.
Il capitolo 4 illustra tutte le indicazioni per l’esperto, che deve gestire la procedura della composizione negoziata, che sono contenute nel D.M. Giustizia del 21 marzo 2023.
Il capitolo 5 richiama i possibili esiti della procedura, e i suoi effetti al termine di essa.
I capitoli 6 e 7 sono dedicati a due varianti della procedura della Composizione negoziata della crisi, di impresa, ossia la procedura per le imprese sotto-soglia, ossia la procedura semplificata della composizione negoziata, che non richiede il piano di risanamento, e quella per il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio, delle quali si esaminano le condizioni di accesso e le varie fasi della procedura.
Il testo si conclude con 4 appendici:
Introduzione
1. L’impostazione e le condizioni per la procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
1.1. L’impostazione della composizione negoziata della crisi di impresa
1.2. Le condizioni per l’accesso alla procedura
1.3. I concetti di squilibrio, crisi e insolvenza
1.4. Il test per la verifica della perseguibilità del risanamento
2. L’avvio della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
2.1. Le premesse per la domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata
2.2. La domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata
2.2.1. La procedura per la domanda di accesso
2.2.2. I contenuti dell’istanza online
2.3. La documentazione da allegare alla domanda di accesso alla procedura della composizione negoziata
2.3.1. Quadro generale delle indicazioni sulla documentazione
2.3.2. La situazione patrimoniale e economico-finanziaria dell'impresa in crisi
2.3.3. L’impostazione e i contenuti del piano di risanamento
2.3.4. La relazione sull’attività dell’azienda
2.3.5. Il piano finanziario
2.3.6. Le iniziative aziendali per il rilancio dell’impresa in crisi
2.3.7. L’elenco dei creditori
2.3.8. Le tipologie delle difficoltà economico-finanziarie e patrimoniali dell’impresa in crisi
3. La gestione della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
3.1. I ruoli dei protagonisti nella procedura della composizione negoziata
3.1.1. Il ruolo dell’esperto
3.1.2. Il ruolo dell’imprenditore in crisi
3.1.3. Il ruolo dei creditori
3.2. La durata della procedura
3.3. La gestione dell’impresa in crisi durante la procedura e le autorizzazioni del Tribunale
3.4. Le misure premiali durante e dopo la procedura
3.5. La procedura in caso di crisi di gruppi di imprese
4. Le modalità di conduzione della composizione negoziata secondo il D.M. Giustizia del 21 marzo 2023
4.1. I contenuti del protocollo di conduzione della composizione negoziata
4.2. L’avvio della procedura dopo la conduzione del test
4.3. Gli accorgimenti in caso di crisi di gruppo di imprese
4.4. L’analisi della coerenza del piano di risanamento con la check-list
4.5. L’analisi delle linee di intervento previste dal piano di risanamento
4.6. Le indicazioni operative in caso di misure protettive e cautelari
4.7. La gestione dell’impresa durante la procedura
4.8. Lo svolgimento delle trattative con le parti interessate
4.9. La formulazione delle proposte dell’imprenditore in crisi e delle parti interessate
4.10. Il parere dell’esperto in caso di finanziamenti prededucibili
4.11. La rinegoziazione dei contratti
4.12. La cessione dell’azienda
4.13. La stima del valore della liquidazione dell’intero patrimonio
5. La conclusione della procedura della composizione negoziata della crisi di impresa
5.1. I possibili esiti della procedura
5.1.1. La procedura per la conclusione della composizione negoziata
5.1.2. Le modalità di conclusione della composizione negoziata
5.2. La conservazione degli effetti della procedura
6. La procedura della composizione negoziata della crisi di impresa per le imprese sotto-soglia
6.1. Le condizioni per l’accesso alla procedura semplificata della composizione negoziata
6.2. L’avvio della procedura semplificata
6.3. La gestione della procedura semplificata
6.4. La conclusione della procedura semplificata
7. Il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio
7.1. Le condizioni per l’accesso alla procedura del concordato semplificato
7.2. L’avvio della procedura del concordato semplificato
7.3. L’approvazione della procedura del concordato semplificato
7.4. La conclusione della procedura del concordato semplificato con la liquidazione del patrimonio
Appendici
Guida in pdf sulla nuova sanatoria fiscale 2018-2022, per i soggetti ISA aderenti al Concordato Preventivo Biennale (CPB) dopo la conversione del decreto Omnibus (Legge del 07.10.2024 n. 143 pubblicata in GU n. 236 del 08.10.2024).
Aggiornato al D.L. n.155 del 19.10.2024 in vigore dal 20.10.2024
eBook in pdf di 44 pagine.
Ti segnaliamo il Foglio excel che effettua la simulazione del ravvedimento speciale, o ravvedimento tombale, "Ravvedimento Tombale soggetti ISA aderenti CPB (Excel)"
1. Contesto normativo di riferimento
2. Requisiti per accedere alla sanatoria fiscale
3. Imposta sostitutiva dei redditi e relative addizionali
4. Imposta sostitutiva dell’Irap
5. Tabelle di raccordo e confronto
6. Termini e modalità di versamento imposta sostitutiva
7. Conseguenze sanatoria: accertamenti ridotti
8. Differimento termini di accertamento
9. Appendice normativa
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