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L'ebook "101 Domande e Risposte per il Mondo dello Sport Dilettantistico" è una guida completa e dettagliata destinata ai consulenti e dirigenti di società e associazioni sportive dilettantistiche, nonché agli enti del Terzo Settore.
Aggiornato alla Consulenza giuridica dell'Agenzia delle Entrate n. 9 del 15.07.2025
eBook in pdf di 61 pagine.
Curato da Maria Cristina Dalbosco e realizzato dai consulenti Fiscosport, questo ebook risponde in modo chiaro e preciso alle domande più frequenti che sorgono nel contesto sportivo dilettantistico.
Enti del Terzo settore: Imposte Dirette, IVA e Regimi contabili
Aggiornato al D.L. n. 84 del 17.06.2025 in attesa della conversione in legge
eBook in pdf di 158 pagine.
Il presente lavoro utilizzando un approccio operativo, sulla base di un’analisi sistematica delle disposizioni del Codice e le buone pratiche, si propone di:
Premessa
1. L’Ente “no profit“ nel paradigma del Codice del Terzo settore
1.1 Nozione di “Terzo settore” e classificazione degli Enti
1.2 Requisiti
1.2.1 Il vincolo sul patrimonio
1.3 Attività “di interesse generale”, attività “diverse” e “strumentalità”
1.4 Controllo amministrativo, contabile e dei risultati: responsabilità
1.4.1 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
1.4.2 Adeguatezza degli assetti ed assenza di lucro
1.4.3 Responsabilità del Collegio sindacale, Codice civile e Crisi d’impresa
1.5 La rilevanza dell’informativa di bilancio
1.6 Appendice normativa
1.6.1 Check list
2. Gli assetti contabili e fiscali
Enti “non piccoli” “piccoli” e “micro”
2.1 Introduzione al quadro normativo contabile
2.2 Assetti contabili e dimensione degli enti
2.2.1 La scelta del regime contabile tra “volontary” o “mandatory”
2.3 La rendicontazione contabile dell’ETS
2.3.1 Principi generali e Modelli di bilancio
2.3.2 “Introduzione” e “Glossario”
2.3.3 Le tecniche di rilevazione contabile
2.3.4 La disciplina fiscale del CTS dal 1 gennaio 2026, D.L. 84/2025 – Artt. 79, 87, CTS
2.3.5 I Regimi forfettari
2.3.6 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato e l’informativa
2.3.7 Nuovi limiti dimensionali: da quale bilancio? Esempi
2.4 Appendice normativa
2.4.1 Check list
3. Gli obblighi di tenuta delle scritture e libri contabili
3.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
3.1.1 Il piano dei conti, PDC e Modello di bilancio
3.1.2 Deroghe e decorrenza bilancio degli ETS
3.1.3 Casi specifici: l’attività volontaristica: costi e proventi figurativi
3.1.4 I libri contabili
3.2 La (non) commercialità art. 79, CTS e regimi fiscali
3.2.1 I test della commercialità
3.2.2 La scomposizione contabile: nota metodologica
3.2.3 Mutamento della natura di ETS: implicazioni
4. Il principio contabile OIC35
4.1 L’OIC 35: criteri, postulati e finalità
4.2 Le transazioni non sinallagmatiche: classificazione
4.2.1 Le erogazioni liberali
4.2.2 La classificazione nel “Glossario”
4.3 La regola del fair value
4.4 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
4.4.1 Casi esemplificativi
4.5 I proventi del 5 per mille
4.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
4.6.1 Il rendiconto separato
4.7 Le quote associative dei soci fondatori
4.8 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
4.9 Il rendiconto gestionale e la relazione di missione
4.10 Le semplificazioni di prima applicazione: emendamenti OIC 35 marzo 2023
5. ETS nella forma associativa: costituzione e scritture ordinarie
5.1 La scelta della veste giuridica di ETS
5.1.1 ODV
5.1.2 Elementi strutturali
5.1.3 Governance
5.2 APS
5.2.1 Costituzione
5.2.2 Elementi strutturali
5.2.3 Governance
5.3 Enti filantropici
5.3.1 Costituzione
5.3.2 Elementi strutturali
5.4 ETS neocostituito: atto costitutivo e scritture contabili
5.4.1 Statuto ed adeguamento: contenuti e norme
5.4.2 Nuova costituzione, altre ipotesi: scritture e mutamento dei regimi contabili
5.5 Case study
6. IVA e regime forfettario
6.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
6.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
6.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
6.2 Regime forfettario dal 1° gennaio 2024 per ODV e APS, obbligo o facoltà?
6.3 Gli effetti della Legge Delega 111/2023 in attesa dell’Autorizzazione Europea
Fonti
Bibliografia
L’e-book analizza in modo dettagliato la disciplina del lavoro autonomo occasionale, affrontando con taglio operativo e aggiornato le numerose problematiche che i datori di lavoro, i committenti e i professionisti si trovano ad affrontare nella gestione di questi incarichi.
eBook in pdf di 98 pagine.
Aggiornato alla Circolare INPS n. 27 del 2025, il volume chiarisce anche gli adempimenti derivanti dalle recenti novità normative, con particolare attenzione:
Questa guida è uno strumento fondamentale per evitare errori nell’utilizzo del lavoro autonomo occasionale e per prevenire contestazioni ispettive. Utilissimo anche per studi professionali, enti no-profit, imprese agricole e PMI che vogliono operare in piena regola e con consapevolezza.
Premessa
1. Il lavoro autonomo occasionale
1.1 Distinzione rispetto al lavoro subordinato
1.2 Distinzione rispetto al lavoro autonomo abituale
1.2.1 IVA
1.2.2 IRPEF
1.2.3 Gestione Separata
1.3 Distinzione con la collaborazione coordinata e continuativa
1.4 Distinzione rispetto alle prestazioni di lavoro occasionali
1.4.1 Imprese e professionisti
1.4.2 Settore agricolo
1.4.3 Privati
1.5 Le novità della Legge di bilancio 2023
1.5.1 Cambia il tetto ai compensi per singolo utilizzatore
1.5.2 Cambia il limite dimensionale per imprese e professionisti
1.5.3 Le novità per il settore agricolo
1.6 Lettera di incarico per lavoro autonomo occasionale
1.7 Modalità di pagamento dei compensi
1.8 Nota di pagamento
1.9 Le tutele del “Jobs Act lavoratori autonomi”
1.9.1 Contratto
1.9.2 Pagamento del compenso
1.9.3 Invenzioni del lavoratore
1.9.4 Eventi di gravidanza, malattia e infortunio
2. Gli obblighi di comunicazione previsti dal Decreto “Fiscale”
2.1 Il rinvio al lavoro intermittente
2.2 Sanzioni
2.3 Sospensione
2.4 Organi competenti
2.5 Effetti della sospensione
2.6 Revoca
2.7 Ricorso
2.8 Lavoratori irregolari
2.9 Gravi violazioni in materia di salute e sicurezza
3. Copertura previdenziale
3.1 Adempimenti conseguenti
3.2 Procedura di iscrizione alla Gestione Separata
3.3 Compilazione della domanda
3.4 Cassetto previdenziale
3.5 Contribuzione
3.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata
3.7 Iscritti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
3.8 Base imponibile
3.9 Calcolo INPS: lavoratore non iscritto ad altra forma previdenziale né pensionato
3.10 Calcolo INPS: lavoratore iscritto ad altra forma previdenziale o pensionato
3.11 Massimale contributivo
3.12 Versamento dei contributi
3.13 Principio di cassa
3.14 Compilazione F24
3.15 Denuncia UniEmens
3.16 Compilazione denuncia UniEmens
3.16.1 Codice Comune
3.16.2 Tipo Rapporto
3.16.3 Aliquote contributive
3.16.4 Data inizio e fine attività
3.16.5 Calamità
3.16.6 Certificazione del contratto
3.16.7 Agevolazioni
3.16.8 Flusso unico e procedura di invio
4. Prestazioni garantite dalla Gestione Separata
4.1 Indennità di malattia
4.1.1 Requisiti
4.1.2 Limiti di durata
4.1.3 Giornate indennizzabili
4.1.4 Misura
4.1.5 Certificazione di malattia
4.1.6 Malattia all’estero
4.1.7 Domanda telematica
4.1.8 Reperibilità
4.1.9 Indirizzo di reperibilità
4.1.10 Assenze alle visite di controllo
4.1.11 Assenze giustificate
4.1.12 Competenza esclusiva INPS
4.1.13 Contrasto tra certificati
4.2 Degenza ospedaliera
4.2.1 Requisiti
4.2.2 Durata e importo
4.2.3 Domanda
4.2.4 Contributi figurativi
4.3 Indennità di maternità
4.3.1 Casi particolari
4.3.2 Adozione o affidamento
4.3.3 Padre
4.3.4 Requisiti
4.3.5 Domanda
4.3.6 Scadenze
4.3.7 Importo
4.3.8 Differimento
4.3.9 Posticipo
4.3.10 Interruzione della gravidanza
4.3.11 Contribuzione figurativa
4.3.12 Le novità della Legge di Bilancio 2022
4.4 Congedo parentale
4.4.1 Domanda
4.4.2 Nove mesi
4.4.3 Condizioni
4.4.4 Contribuzione figurativa
5. Redditi diversi
5.1 Ritenuta d’acconto
5.2 Versamento con modello F24
5.3 Sostituti d’imposta
6. Esempi di calcolo del netto da corrispondere
6.1 Lavoratore non iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria
6.2 Lavoratore iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie
7. Dichiarazioni fiscali
7.1 Certificazioni Uniche
7.1.1 Termine
7.1.2 Invio
7.1.3 Soggetti obbligati
7.1.4 Composizione
7.1.5 Frontespizio
7.1.6 Quadro CT
7.1.7 Certificazione unica
7.1.8 Dati fiscali
7.1.9 Dati previdenziali
7.2 Modello 770
7.2.1 Soggetti obbligati
7.2.2 Invio
7.2.3 Composizione
7.2.4 Frontespizio
7.2.5 Quadro ST
7.2.6 Quadro SV
7.2.7 Quadro SX
7.2.8 Quadro SY
Questa Guida operativa affronta le varie problematiche relative al regime Iva (nonché Imposta di Registro e Ipo-Catastali) nel settore dell’edilizia e immobiliare in genere, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e delle più recenti circolari, risoluzioni e sentenze emanate nel corso del 2024.
Fulcro della trattazione sono gli Schemi riassuntivi, suddivisi per tipologie di immobili e di operazione, che sintetizzano il maggior numero di casistiche possibili in un’unica tabella facile da consultare.
Completato da una serie di facsimili per la richiesta, da parte dell’acquirente/committente, dell’applicazione dell’aliquota Iva agevolata, il testo esamina gli argomenti più significativi concernenti l’Iva in edilizia, senza tralasciare la normativa di riferimento.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207)
eBook in pdf di 232 pagine
PREMESSA E ISTRUZIONI PER L’USO
CAPITOLO 1 – AMBITI SOGGETTIVI
1.1. - Classificazione delle Imprese in Edilizia
1.2. - Cooperative
1.3. - Soggetti con i requisiti “Prima Casa” – Iva al 4% o Registro al 2%
1.4. - Soggetti senza i requisiti “Prima Casa” – Iva al 10%/22% o Registro al 9%
1.5. - Professionisti
1.6. - Imprenditori agricoli
1.7. - Enti pubblici e privati
1.8. - Enti del terzo settore
1.9. - Parrocchie
1.10. - Soggetti con regime di detrazione Iva superiore o meno al 25%
CAPITOLO 2 – AMBITI OGGETTIVI
2.1. - Definizione di immobili
2.2. - Aree fabbricabili e non fabbricabili
2.3. - Piani particolareggiati, convenzionati, Peep, Pip, atti di trasformazione del territorio
2.4. - Unità abitative e unità strumentali
2.5. - Prima casa
2.6. - Unità abitativa di lusso (caratteristiche principali)
2.7. - Pertinenze
2.8. - Fabbricati costruiti con le caratteristiche “Legge Tupini”
2.9. - Edifici assimilati alle abitazioni non di lusso (“assimilati Tupini”)
2.10. - Residenze turistico alberghiere
2.11. - Abitazioni in residence
2.12. - Abitazioni non ultimate o al grezzo
2.13. - Alloggi sociali
2.14. - Immobili vincolati (immobili di interesse storico, artistico e archeologico)
2.15. - Immobili rurali
2.16. - Unità collabenti
2.17. - Materie prime e prodotti finiti (acquisto)
2.18. - Prestazioni di servizi (distinzione tra appalto e fornitura)
2.19. - Opere di urbanizzazione primaria e secondaria
2.20. - Interventi di recupero edilizio (manutenzioni e ristrutturazioni)
2.21. - Abbattimento delle barriere architettoniche
2.22. - Opere condominiali
2.23. - Piscine (acquisto e realizzazione)
2.24. - Lavori di giardinaggio
2.25. - Impianti fotovoltaici e pannelli solari
2.26. - Lavori di rimozione e smaltimento amianto
2.27. - Noleggio di ponteggi
2.28. - Fabbricati in legno
2.29. - Unità immobiliari arredate – regime Iva cessione
CAPITOLO 3 – OPERAZIONI VARIE
3.1. - Riforma del settore immobiliare D.L. 223/2006 e successive modifiche – cenni
3.2. - La variazione dell’aliquota Iva ordinaria
3.3. - Le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 e dal Decreto Sviluppo 2012
3.4. - Le variazioni in vigore dal 2014 riguardanti l’imposta di registro
3.5. - Riforma fiscale – Decreti attuativi della Legge 111/2023
3.6. - Momento di effettuazione delle operazioni ai fini Iva
3.7. - Iva e operazioni accessorie - cenni
3.8. - Locazioni di immobili
3.9. - Locazioni turistiche e locazioni brevi
3.10. - La cedolare secca sulle locazioni abitative e sui negozi
3.11. - Il “Rent to Buy” e altre forme alternative di stimolo delle compravendite immobiliari
3.12. - Credito d’imposta per riacquisto “Prima Casa”
3.13. - Operazioni immobiliari a causa o in occasione di separazione e divorzio
3.14. - Casi particolari assimilati o meno ai trasferimenti
3.15. - Cessione di fabbricato per atto della pubblica autorità, aste immobiliari
3.16. - Leasing immobiliari
3.17. - Donazioni e successioni di immobili
3.18. - Data di ultimazione lavori e cessione di fabbricato in corso di costruzione
3.19. - Appalti con operazioni soggette a diverse aliquote Iva
3.20. - Appalti: casi particolari
3.21. - Responsabilità solidale negli appalti
3.22. - Variazione di destinazione d’uso degli immobili
3.23. - Caparra e acconti
3.24. - Immobiliari, detrazione dell’Iva e pro-rata Iva
3.25. - Regime del reverse-charge
3.26. - Split payment
3.27. - Rimborso Iva in edilizia
3.28. - Accertamento, prezzo valore, valore normale, solidarietà Iva del cessionario
3.29. - Responsabilità del cedente e del cessionario per l’applicazione dell’Iva ridotta
3.30. - Acquisto di immobile in costruzione e tutela degli acquirenti - cenni
3.31. - Trasferimento di denaro e transazioni immobiliari - cenni
3.32. - Lavori edilizi e permessi - cenni
3.33. - Piano casa - cenni
3.34. - Attestato di prestazione energetica - cenni
3.35. - Durc e Durc di congruità - cenni
3.36. - Patente a punti in edilizia - cenni
3.37. - Eventi sismici e calamità naturali - rimandi
3.38. - Imposte dirette nel settore immobiliare - cenni
3.39. - Territorialità Iva, trasferimenti immobiliari e prestazioni di servizi su immobili
CAPITOLO 4 – SCHEMI RIASSUNTIVI
Tabella 1 - Vendita di fabbricati abitativi a un privato
Tabella 2 - Vendita di fabbricati abitativi a una impresa
Tabella 3 - Vendita di fabbricati strumentali (B, C, D, E, A/10)
Tabella 4 - Vendita di terreni
Tabella 5 - Locazione di fabbricati abitativi
Tabella 6 - Locazione di fabbricati strumentali
Tabella 7 - Leasing di fabbricati abitativi
Tabella 8 - Leasing di fabbricati strumentali
Tabella 9 - Locazione di terreni
Tabella 10 - Leasing di terreni
Tabella 11 - Prestazioni di servizi per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 12 - Prestazioni di servizi per la realizzazione di immobili non abitativi
Tabella 13 - Vendita di beni e materiali per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 14 - Vendita di beni e materiali per la realizzazione di immobili non abitativi
CAPITOLO 5 – MODULI PER LA RICHIESTA DELL’IVA AGEVOLATA
5.1. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione prima casa
5.2. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di garage prima casa
5.3. - Richiesta Iva agevolata, acquisto immobile prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.4. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.5. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di abitazione rurale per agricoltore
5.6. - Richiesta Iva agevolata, acquisto da impresa costruttrice di abitazione rurale per agricoltore
5.7. - Richiesta Iva agevolata, assegnazione di immobile prima casa
5.8. - Richiesta Iva agevolata, impresa che costruisce fabbricati Tupini per la rivendita
5.9. - Richiesta Iva agevolata, opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
5.10 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la costruzione di immobile abitativo non di lusso
5.11 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la realizzazione di abitazione rurale per agricoltore
5.12. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di abitazione non di lusso
5.13. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di fabbricati “Tupini”
5.14. - Richiesta Iva agevolata, opere di urbanizzazione e operazioni assimilate
5.15. - Richiesta Iva agevolata, interventi di recupero edilizio
5.16. - Richiesta Iva agevolata, manutenzioni ordinarie e straordinarie edilizia residenziale pubblica
5.17. - Richiesta Iva agevolata, allacciamento alle reti di teleriscaldamento per risparmio energetico
5.18. - Richiesta Iva agevolata, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili abitativi
5.19. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage pertinenza di abitazione non di lusso
CAPITOLO 6 – ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 10 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 ter D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva)
Tabella A/2 – parte II – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%
Tabella A/3 – parte III – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%
Guida sulle cartelle di pagamento, che vuole essere di aiuto al contribuente (ma anche al professionista) al fine di conoscere le regole che presiedono alla formazione del c.d. “avviso bonario”, alla notificazione della cartella di pagamento, i rischi connessi al mancato pagamento e le procedure per contestare la pretesa ritenuta errata.
Aggiornato al D.Lgs. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025
eBook in pdf di 283 pagine - Edizione 2025
La cartella di pagamento è di gran lunga l’atto impositivo più conosciuto e diffuso. Quando viene notificata un senso di sgomento e di paura pervade il contribuente. Che cosa fare? Pagare o resistere? E poi l’Agenzia delle entrate – Riscossione (anche se nel linguaggio comune è sempre usato il nome Equitalia) che cosa farà?
Queste sono le domande più frequenti.
Il testo vuole aiutare non solo il contribuente ma anche il professionista a capire le ragioni della pretesa, a muoversi nei meandri di una procedura complessa per poter contestare la cartella di pagamento. La difesa del contribuente è diventata più difficile quando l’agente della riscossione si avvale della notifica della cartella di pagamento a mezzo di posta elettronica certificata, procedura divenuta obbligatoria per imprese individuali, società o professionisti iscritti in albi o elenchi.
Ciò impone una costante verifica della casella di posta elettronica per evitare di incorrere nella decadenza dell’impugnazione. L’art. 7-quater del d.l. 22 otto- bre 2016, n. 193, ha esteso la procedura anche per la notifica degli avvisi di accertamento, compresi quelli esecutivi. Anche contestare la pretesa secondo le regole del “processo tributario telematico” sembra un’agevolazione, ma è una facoltà che va attentamente meditata.
Il contribuente può anche difendersi personalmente ma i rischi procedurali sono dietro l’angolo: il ricorso va sempre proposto mediante procedure telematiche, anche quando l’importo della controversia, limitata ai soli tributi (ovvero alle sanzioni se queste sono la sola contesa), non è superiore a 3.000 euro.
Il testo è aggiornato con la normativa, la prassi e la giurisprudenza pubblicata fino al 17 giugno 2025.
Sintesi
Premessa
Parte I – L’iscrizione a ruolo
Il controllo formale della dichiarazione dei redditi
1.1 Il quadro normativo
1.2 Il modello F24 con compensazione di crediti
1.2.1 La regola
1.2.2 I versamenti delle imposte e dei contributi
1.2.3 La compensazione dei contributi INPS e dei premi INAIL
1.2.4 I crediti utilizzati in compensazione
1.2.5 I controlli
1.3 La sospensione dell’invio di comunicazioni e di inviti nel corso dell’anno
1.4 Il contatto diretto con l’Agenzia delle entrate
1.5 I controlli automatici
1.5.1 La disciplina
1.5.2 L’invio della comunicazione
1.5.3 L’avviso di irregolarità o “avviso bonario”
1.5.4 L’impugnazione della comunicazione
1.5.5 Le imposte sui redditi soggette a tassazione separata
1.6 Il controllo formale della dichiarazione
1.6.1 L’oggetto del controllo
1.6.2 L’avvio della procedura
1.6.3 La comunicazione degli esiti del controllo
1.6.4 L’emissione della cartella di pagamento
La definizione dell’avviso bonario
2.1 La finalità dell’avviso bonario
2.2 I tempi per la definizione
2.3 La procedura per l’avviso ricevuto in via telematica
2.4 Le modalità della correzione degli errori
2.5 Le modalità di pagamento
2.6 La cartella di pagamento come avviso bonario
2.7 Le somme pretese con la cartella di pagamento
2.8 Il controllo degli atti soggetti a registrazione
Il pagamento rateale dell’avviso bonario
3.1 Il controllo della dichiarazione annuale
3.2 Il pagamento rateale delle somme dovute in base al controllo della dichiarazione
3.3 Il pagamento rateale delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata
3.4 L’inadempimento
3.5 La rateazione successiva alla decadenza della rateazione
3.6 Il ravvedimento operoso
3.7 L’addebito in conto dei pagamenti futuri con l’F24
3.7.1 Le regole dell’addebito I24
3.7.2 La compensazione dei crediti in I24
3.7.3 Le modalità operative
L’iscrizione a ruolo
4.1 Il ruolo
4.2 La procedura di formazione del ruolo
4.3 La data di consegna dei ruoli
4.4 L’esecutività del ruolo
4.5 L’importo minimo da iscrivere a ruolo
4.6 L’iscrizione a ruolo a titolo definitivo
4.6.1 La regola
4.6.2 I controlli automatici
4.6.3 I controlli formali
4.7 L’iscrizione a ruolo a titolo non definitivo
4.7.1 La regola generale
4.7.2 Le imposte sui redditi, l’IRAP e l’IVA
4.7.3 Le imposte di registro, ipotecaria e catastale
4.7.4 L’imposta sulle successioni e donazioni
4.7.5 La decadenza dal versamento rateale
4.7.6 La norma antielusione
4.7.7 La certificazione tributaria
4.7.8 Il contenzioso tributario
4.8 Gli interessi
4.9 I termini di decadenza per l’iscrizione a ruolo
4.10 Il recupero dei crediti sorti in altri Stati
4.11 L’estratto di ruolo
4.12 La prescrizione
Il divieto di compensazione con i crediti fiscali
5.1 Il divieto di compensazione
5.2 Le esclusioni dal divieto di compensazione
5.3 I ruoli a titolo definitivo
5.4 I controlli
Il blocco delle compensazioni dei crediti fiscali
6.1 L’oggetto del divieto
6.2 Il tipo di ruolo
6.3 L’importo rilevante
6.4 La compensazione
6.5 Le sanzioni
6.6 La liceità della compensazione
I crediti non spettanti e inesistenti
7.1 Il credito utilizzato in maniera indebita
7.2 Il credito spettante non utilizzato correttamente
7.3 Il credito inesistente
7.4 La fraudolenza del credito
L’atto di accertamento-riscossione
8.1 L’invito a regolarizzare possibili omissioni
8.2 L’accertamento fiscale con obbligo di contraddittorio
8.2.1 L’obbligo del contraddittorio
8.3 L’istanza di accertamento con adesione
8.3.1 Gli effetti
8.3.2 L’atto
8.3.3 Gli adempimenti successivi
8.4 L’accelerazione dei tempi di riscossione
8.5 La natura esecutiva dell’avviso
8.6 L’agente della riscossione
8.7 La sospensione giudiziale della riscossione
8.8 I problemi operativi
8.9 Il pericolo della riscossione
8.10 Gli atti emessi dall’Agenzia delle dogane
Parte II – La cartella di pagamento
La cartella di pagamento
1.1 Il presupposto procedurale
1.2 La cartella di pagamento
1.3 La notifica
1.4 I soggetti legittimati ad effettuare la notifica
1.5 I soggetti legittimati a riceverla
1.5.1 La procedura della notifica
1.5.2 Il destinatario
1.5.3 Le persone di famiglia
1.5.4 Gli addetti alla casa
1.5.5 Gli addetti all’ufficio o azienda
1.5.6 Il portiere
1.5.7 Notifica postale
1.5.8 Notifica tramite albo comunale
1.5.9 Notifica all’estero
1.5.10 Forme particolari
1.5.11 Notifica via PEC
1.5.12 Il tempo della notifica
Il ricevimento della cartella
2.1 La funzione
2.2 Forma e contenuto
2.3 La contestazione
2.4 La prescrizione
2.5 I vizi degli atti tributari
2.5.1 Normativa
2.5.2 Invalidità
2.5.3 Nullità (art. 7-ter)
2.5.4 Irregolarità (art. 7-quater)
2.5.5 Vizi istruttori (art. 7-quinquies)
2.5.6 Vizi notificazione (art. 7-sexies)
2.5.7 Conservazione documenti (art. 8, c. 5)
2.5.8 Divieto bis in idem (art. 9-bis)
Il controllo della cartella
3.1 Controllo preliminare
3.2 Istanza di autotutela o ricorso
3.3 Richiesta sospensione
3.4 Richiesta sgravio
3.5 Richiesta rateazione
3.6 Effetti del mancato pagamento
3.7 Debiti sotto i 1.000 €
3.8 Sospensione legale della riscossione
Il pagamento delle somme
4.1 Pagamento diretto
4.2 Pagamento con beni culturali
4.3 Imputazione dei pagamenti
4.4 Interessi di mora
4.5 Agio e spese
4.6 Dilazione
4.7 Sospensione per eventi eccezionali
4.8 Sospensione amministrativa
4.9 Sospensione per comportamenti illeciti
4.10 Interessi in caso di sospensione
4.11 Compensazione con crediti
4.12 Compensazione di crediti su somme a ruolo
4.13 Auto compensazione
4.14 Accollo
4.14.1 Connotati
4.14.2 L’accollante
4.14.3 Compensazione indebita
Il pagamento rateale
5.1 Normativa generale
5.2 INPS
5.3 INAIL
5.4 Istanza di rateazione
5.5 Coobbligazione solidale
5.6 Entità del debito
5.7 Servizio “Se mi scordo?”
5.8 Rateizzazione documentata
5.9 Comunicazione
5.10 Pagamento
5.11 Tutela del coobbligato
5.12 Rateazione in proroga
Gli interessi per i pagamenti
6.1 Cartelle
6.2 Rimborsi
6.3 Ravvedimento
6.4 IVA
6.5 Imposte sui redditi
6.6 Rateazione
6.7 Rimborso tributi
6.8 Successioni e donazioni
6.9 Istituti deflattivi
6.10 Altri tributi
6.11 IMU
Parte III – La contestazione della cartella di pagamento
L’autotutela
1.1 Normativa
1.2 Autotutela obbligatoria
1.3 Autotutela facoltativa
1.4 Responsabilità
1.5 Contenzioso
Il ricorso contro la cartella
2.1 Contestazione
2.2 Ricorso
2.3 Contributo unificato
2.4 Notifica irregolare
2.5 Termine per impugnare
2.6 Sospensione del pagamento
2.6.1 Amministrativa
2.6.2 Giudiziale
2.7 Aspetto processuale
2.8 Difesa del contribuente
Il rebus dell’impugnazione
3.1 Individuazione del destinatario
3.2 Controversie
3.3 Gestione delle controversie
3.4 Corte di giustizia competente
Il rimborso delle somme pagate
4.1 La cartella
4.2 Spese del giudizio
4.3 Somme riconosciute indebite
4.4 Istanze di rimborso
4.5 Interessi
Le diverse procedure di ricorso
5.1 Avvertenza preliminare
5.2 Costituzione in giudizio dell’agente
5.3 Ruolo per beni demaniali
5.4 Ruolo per tributi erariali
5.5 Ruolo per tributi locali
5.6 Ruolo dell’Agenzia delle dogane
5.7 Ruolo per crediti sorti in altro Stato
5.8 Ruolo per sentenze Corte dei Conti
5.9 Ruolo INPS
5.10 Avviso debito altri enti previdenziali
5.11 Riscossione tramite ruolo
5.12 Canone TV
5.13 Crediti non tributari
5.14 Aiuti di Stato
Parte IV – La riscossione coattiva
Blocco dei pagamenti al contribuente moroso
1.1 Quadro normativo
1.2 Verifica situazione debitoria
1.3 Rilevanza soggettiva
1.4 Rilevanza oggettiva
1.5 Frazionamento del pagamento
1.6 Credito nella cartella
1.7 Rapporti di lavoro
La riscossione coattiva
2.1 Modalità di riscossione
2.2 Pagamento
2.2.1 Termine
2.2.2 Interessi
2.2.3 Pagamento
2.3 Riscossione coattiva
2.3.1 Oggetto della procedura
2.3.2 Pignoramenti e ipoteche
2.4 Espropriazione forzata
2.4.1 Titolo esecutivo
2.4.2 Procedimento di vendita
2.4.3 Deposito atti e prezzo
2.4.4 Opposizioni
2.4.5 Sospensione
2.4.6 Estinzione
2.5 Espropriazione mobiliare
2.6 Espropriazione presso terzi
2.7 Espropriazione immobiliare
2.8 Fermo beni mobili registrati
2.9 Procedure concorsuali
Pignoramento dei crediti verso terzi
3.1 Pignoramento dei crediti
3.2 Limiti di pignorabilità
3.3 Dichiarazione stragiudiziale
Poteri di indagine degli agenti della riscossione
4.1 Accesso agli uffici pubblici
4.2 D.L. 4 luglio 2006, n. 223
4.2.1 Tributi e interessi
4.3 Verifica posizioni reddituali
4.4 Potenziamento riscossione
4.5 Segnalazioni
Aggiornato al D.lgs. n. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025 e con la recente sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale
eBook in pdf di 222 pagine.
Questo eBook è un pratico manuale completo e aggiornato per comprendere e applicare la nuova disciplina doganale e accise in Italia, alla luce delle importanti novità normative introdotte dai Decreti Legislativi 141/2024, 43/2025 e 81/2025. Questa stratificazione normativa e di prassi testimonia l’ambizione riformatrice del legislatore, il quale ha inteso imprimere un profondo rinnovamento al diritto doganale italiano, orientandolo verso una maggiore coerenza con il diritto unionale, un’elevata efficienza operativa e un rinnovato equilibrio tra poteri dell’Amministrazione e garanzie del contribuente.
A completare il quadro di trasformazione normativa e interpretativa, è intervenuta la sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale, depositata il 3 luglio 2025, che ha inciso profondamente sul nuovo assetto sanzionatorio, in particolare in materia di IVA all’importazione, confisca e contrabbando. La Corte ha escluso la legittimità della confisca automatica nei casi in cui il contribuente abbia adempiuto integralmente ai propri obblighi fiscali, imponendo una lettura costituzionalmente orientata delle nuove disposizioni, in primis dell’art. 94 del D.lgs. 141/2024.
L’approfondimento dedicato a tale pronuncia – incluso in questo volume – ricostruisce i contenuti essenziali della sentenza e analizza i suoi effetti immediati sul piano operativo e sistemico.
Gli autori, esperti in diritto doganale e tributario, analizzano in dettaglio tutte le principali novità della riforma, inclusa la nuova disciplina relativa alle accise, l’IVA all’importazione come diritto di confine, e il potenziamento dello Sportello Unico dei Controlli (S.U.Do.Co.).
Questo eBook è rivolto a professionisti del settore doganale, consulenti fiscali, commercialisti e operatori doganali che necessitano di una guida pratica e aggiornata per affrontare le nuove normative. È uno strumento indispensabile per coloro che si occupano di importazioni, esportazioni e gestione delle accise.
Premessa
PARTE I - La riforma e i profili doganali
Commercio internazionale e istituzioni
1.1 Il commercio internazionale: premessa
1.1.1 Il commercio internazionale: General Agreement On Tariffs And Trade (GATT)
1.1.2 Il commercio internazionale: i principi dell’accordo GATT
1.2 Le Istituzioni Internazionali: Il World Customs Organization (WCO)
1.2.1 Le istituzioni internazionali: l’unione doganale
Elementi doganali
2.1 Gli elementi dell’accertamento
2.1.1 Gli elementi dell’accertamento: la classificazione doganale
2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine preferenziale
2.2.1 L’origine preferenziale: la prova di origine
2.2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine non preferenziale
2.2.3 La determinazione dell’origine non preferenziale della merce
2.3 Valore in dogana: premessa
2.3.1 Valore in dogana: il metodo principale
2.3.2 Valore in dogana: gli elementi da aggiungere al prezzo pagato o da pagare
2.3.3 Valore in dogana: gli elementi da sottrarre al prezzo pagato o da pagare
2.3.4 Valore in dogana: metodi alternativi
Disposizioni generali
3.1 La riforma doganale tra norma e prassi: il d.lgs. 141/2024 e i successivi interventi correttivi
3.2 Fonti, confini e nozioni nel nuovo impianto doganale
3.3 Organizzazione dei servizi doganali
3.4 La nuova disciplina della vigilanza doganale: articolazione territoriale, poteri ispettivi e presidi operativi
L’obbligazione doganale
4.1 Obbligazione doganale: premessa
4.1.1 I diritti di confine
4.1.2 Chi sono i soggetti obbligati al pagamento dei diritti di confine
4.1.3 La rappresentanza doganale diretta
4.1.4 La rappresentanza indiretta
L’accertamento doganale
5.1 Accertamento doganale: premessa
5.2 Sportello unico doganale e dei controlli (S.U.Do.Co)
Revisione dell’accertamento
6.1 Revisione dell’accertamento: i controlli a posteriori
La riscossione dei diritti doganali
7.1 Il pagamento dell’obbligazione doganale: modalità e procedure di riscossione
7.2 Termini per la notifica dell’obbligazione doganale
Movimento delle merci
8.1 La temporanea custodia e la merce in entrata
Procedure e regimi doganali
9.1 I depositi doganali e istituiti speciali
9.2 La temporanea esportazione
9.3 Provviste e dotazioni di bordo
Violazioni doganali
10.1 Violazioni doganali: premessa
10.2 Sanzioni di natura penale
10.3 Circostanze aggravanti del reato di contrabbando
10.4 La recidiva e le forme di abitualità nel contrabbando
10.5 Violazioni doganali: sanzioni di natura amministrativa
10.6 Efficacia temporale delle norme: il principio del favor rei
10.7 Disposizioni comuni: contrabbando e sanzioni amministrative
10.8 Estinzione del reato e cause di non punibilità
10.9 Il riscatto delle merci confiscate: evoluzione normativa e prassi applicativa dell’art. 118
PARTE II - La riforma e l’impatto sul testo unico accise
Riforma delle accise
11.1 Riforma dell’accisa: alcune considerazioni generali
11.1.1 Accisa e i soggetti passivi
11.1.2 Accise, circolazione e regime sospensivo
11.1.3 L’accertamento e il pagamento delle accise
11.1.4 I prodotti sottoposti ad accisa
11.1.5 Accise e privilegio
11.1.6 Accise e rimborso
Sanzioni ed accise
12.1 Sanzioni ed accise prima della riforma
12.1.1 La sottrazione e l’accertamento al pagamento d’accisa
12.1.2 L’alterazione di congegni, impronte e contrassegni
12.1.3 Le deficienze ed eccedenze nel deposito e nella circolazione dei prodotti soggetti ad accisa
12.1.4 Irregolarità nella circolazione di beni sottoposti ad accisa
12.1.5 Sottrazione all'accertamento ed al pagamento dell'accisa sull'alcole e sulle bevande alcoliche
12.1.6 Inosservanza di prescrizioni e regolamenti
12.1.7 Sanzioni ed accise dopo la riforma
12.1.8 Considerazioni ulteriori sull’accisa
12.1.9 Accise e compliance ex decreto legislativo 231
12.1.10 Accise, compliance ex decreto 231, linee guida Confindustria
12.1.11 Accise, decreto 231, ESG
Accise e AEO
13.1 Accise, AEO e l’obbligazione doganale
13.2 La revisione del sistema delle accise (decreto legislativo 28 marzo 2025, n. 43) e il SOAC
13.3 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: le premesse e la professionalità
13.4 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: l’organizzazione aziendale
13.5 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la solvibilità
13.6 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: il monitoraggio e il controllo della filiera
13.6.1 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la conformità alle prescrizioni fiscali
13.7 Modifiche legislative dovute all’introduzione del SOAC
13.8 Altri aspetti del processo di revisione delle accise ad opera del decreto legislativo n. 43 del 2025
13.9 Nuove disposizioni in materia di accise sul gas naturale e l’energia elettrica
13.10 Nuove disposizioni in materia di imposte di consumo sugli oli lubrificanti
13.11 Nuove disposizioni in materia di accise sulle bevande alcoliche
Normativa
Guida operativa per il controllo di gestione delle PMI
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Sintesi
Introduzione
1. Il controllo di Gestione
1.1 Gli stili gestionali
1.2 Le fonti normative del controllo di gestione
2. La progettazione del sistema interno del Controllo di Gestione
2.1 Rilevanza della fase di progettazione
2.2 Come progettare un sistema di controllo interno
3. Il controllo Storico
3.1 Analisi dei bilanci e loro riclassificazione
3.2 Gli equilibri aziendali
3.3 L’equilibrio patrimoniale
3.4 L’equilibrio economico
3.5 L’equilibrio finanziario
3.6 Relazione tra gli equilibri
4. Il controllo Intermedio
4.1 Il bilancio infrannuale e prospetti di dettaglio
4.2 Gli indicatori di crisi
4.3 Gli indicatori gestionali (KPI)
4.4 Il controllo dei costi
5. Il controllo Prospettico
5.1 Le fasi del controllo prospettico
5.2 La pianificazione strategica e suoi strumenti operativi
5.3 La programmazione e suoi strumenti operativi
5.4 Verifica della sostenibilità dei debiti: il Budget di Tesoreria e il D.S.C.R.
5.5 Verifica delle prospettive di continuità
Appendice
Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del Terzo settore
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Aggiornamenti gratuiti disponibili a seguito di eventuali modifiche apportate in sede di conversione
eBook in pdf di 243 pagine.
La Riforma del Terzo Settore rappresenta una svolta cruciale per enti, associazioni e professionisti che operano nel mondo no profit italiano. Questo eBook fornisce una guida aggiornata e pratica alla nuova disciplina civilistica, contabile e fiscale applicabile agli Enti del Terzo Settore (ETS), alla luce delle recenti novità introdotte dalla Legge 104/2024 e dal D.L. 84/2025, con entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2026.
Attraverso un linguaggio tecnico ma accessibile, l’autrice offre un inquadramento organico e dettagliato delle numerose norme e linee guida che regolano bilanci, rendiconti, RUNTS, schemi contabili e trasparenza amministrativa. L’obiettivo è aiutare gli ETS a orientarsi tra adempimenti nuovi e criticità applicative, offrendo strumenti operativi concreti per una gestione conforme e sostenibile.
Particolare attenzione è rivolta ai temi della trasparenza e accountability, alla nuova disciplina IVA per il non profit, ai limiti dimensionali per i bilanci semplificati, e al ruolo degli organi di controllo e revisione. Un testo indispensabile per affrontare con competenza la transizione verso il nuovo assetto normativo.
Introduzione
Il codice del terzo settore al Decreto Fiscale 84/2025
1.1 D.L. 84/2025 la disciplina fiscale degli ETS dal 1° Gennaio 2026
1.2 La piena operatività del titolo X , CTS
1.3 L. 104/2024, artt. 6, 11, CTS
1.4 I parametri dimensionali per i rendiconti: enti “non piccoli”, “piccoli” e “micro”
1.5 L’obbligo di nomina dell’organo di controllo interno ed esterno
1.6 APS: elevati i limiti dei rapporti di lavoro autonomo o dipendente
1.7 RUNTS: reti associative e adeguamento numero degli iscritti
1.8 RUNTS: iscrizione e trasparenza artt. 47, 48, CTS
1.9 Le associazioni dei militari nel novero degli ETS
1.10 La perdita della qualifica di ONLUS e devoluzione del patrimonio
Enti del terzo settore aspetti definitori
2.1 La definizione di Ente del Terzo settore secondo la Riforma fiscale
2.1.1 Le attività di interesse generale: aspetti definitori e specificità
2.1.2 Attività secondarie e proventi da attività di sponsorizzazione
2.1.3 Patrimonio e personalità giuridica
2.1.4 L’attestazione del patrimonio minimo nei recenti documenti di prassi
2.1.5 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio
2.2 L’entrata in vigore del RUNTS, il 23 novembre 2021
2.2.1 L’iter di iscrizione degli Enti senza personalità giuridica
2.2.2 L’iter di iscrizione di Enti con personalità giuridica
2.2.3 La trasmigrazione e le differenze di trattamento
2.2.4 Il passaggio al RUNTS di ONLUS e ONG
2.2.5 Le Associazioni Sportive Dilettantistiche, ASD
2.2.6 L’adeguamento statutario al 31 dicembre 2023: il nuovo termine del Decreto Milleproroghe
2.2.7 La trasmigrazione dell’ente già dotato di personalità giuridica: il silenzio-assenso del RUNTS e gli oneri di compliance. La nota MLPS 18655 del 2.12.2022
2.2.8 Rami ETS di enti religiosi civilmente riconosciuti: Nota MLPS 10376 del 20 settembre 2023
L’accountability dell’ente commerciale e non commerciale
3.1 Adempimenti ed obblighi: analisi normativa
3.2 Il ruolo centrale dell’accountability e della rendicontazione nella Riforma
3.3 L’equiparazione normativa di Ente “commerciale” e “non commerciale”
3.3.1 Le modifiche del DL Semplificazioni n. 73/2022 all’articolo 79 e semplificazioni successive (Legge Delega 111/2023)
3.3.2 Semplificazioni successive Legge Delega 111/2023
3.3.3 Il test di commercialità dell’ETS: natura retrospettiva e prospettica nel novellato articolo 79
3.3.4 Gli effetti del mutamento: la retrocessione
Le linee guida per la redazione del bilancio
4.1 Rendicontazione e trasparenza informativa: i principi cardine
4.1.1 L’Introduzione ed il Glossario
4.2 Le tecniche di rilevazione contabile
4.3 La data di prima applicazione del bilancio e termini per il deposito
4.3.1 Obblighi contabili ed aspetti fiscali: il doppio binario
4.4 Enti “piccoli” e passaggio da un “regime” ad un “altro” e viceversa
4.5 Indicazioni, deroga e decorrenza bilancio degli ETS: i chiarimenti della nota del MLPS n. 5941 di Aprile 2022
4.5.1 La trasmigrazione al RUNTS: l’impatto sull’adempimento del bilancio ed il principio di trasparenza
4.5.2 Semplificazione e sgravio di oneri amministrativi per il bilancio 2021 e per il rendiconto per cassa
4.5.3 I chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022: trasparenza e deposito volontario del bilancio
4.5.4 Quando la facoltà dell’ETS di adottare il rendiconto “di cassa “o “gestionale” pesa sulla responsabilità dell’amministratore
Gli schemi di bilancio degli enti “non piccoli”
5.1 La modulistica del Decreto Ministero lavoro Politiche Sociali (MLPS)
5.2 La struttura del bilancio
5.2.1 Lo Stato Patrimoniale
5.2.2 Lo schema Modello A, DM 39/2020, i contenuti delle singole Voci, la lettura in chiave finanziaria
5.2.3 Case study: Green Peace il bilancio al 31.12.2020
5.2.4 Tavole di raccordo voci di bilancio MLPS e OIC
Il rendiconto gestionale
6.1 Lo schema B) del D.M. 39/2020 per aree di gestione
6.1.1 L’area dei rendicontazione degli oneri e proventi figurativi: i criteri di valorizzazione del volontariato
6.1.2 Case Study: Green Peace Onlus il rendiconto gestionale
6.2 La relazione di Missione
6.2.1 Il principio di rilevanza delle informazioni
6.2.2 L’identikit dell’Ente
6.2.3 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
6.2.4 L’analisi del prospetto Oic 28 e 7-bis dell’articolo 2427, co.1, c.c
6.2.5 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
6.2.6 Le informazioni sul funzionamento sociale
6.2.7 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
6.2.8 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
Gli schemi di bilancio degli ETS “piccoli” e “micro”
7.1 Il limite dimensionale
7.2 Case study: Proloco Zimone
7.3 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato
7.3.1 Il modello di rendiconto aggregato e l’informativa
La gestione del passaggio dal piano dei conti al bilancio
8.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
8.2 Dal piano dei conti al bilancio
8.2.1 I libri contabili degli ETS
8.3 La raccolta fondi
8.3.1 Gli aspetti definitori secondo l’art. 7, comma 1, CTS: trasparenza, verità e correttezza
8.3.2 L’OIC 35 e aspetti definitori: limiti e criticità
La revisione legale degli ETS
9.1 Gli obblighi della revisione legale: i principi ISA Italia 2022
9.2 L’ ISA Italia 315 e l’attività di “conforming amendments”: i principi ISA Italia ETS
9.2.1 L’identificazione e la valutazione del rischio
9.2.2 La valutazione dei rischi di errori significativi
9.2.3 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
9.2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
9.2.5 L’imparzialità del revisore
9.2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
9.2.7 La natura e l’attività dell’ETS
9.2.8 La comprensione del sistema di controllo interno
9.3 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS: obbligo di legge e volontarietà
9.3.1 La separazione tra controllo amministrativo, controllo contabile e controllo dei risultati: gli effetti del processo di aziendalizzazione
9.3.2 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
9.3.3 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli ETS
9.4 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
9.4.1 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
9.4.2 I risultati e la documentazione
9.4.3 Check list Disposizioni CTS e attività del revisore
9.4.4 Uno schema tipo di relazione di revisione al bilancio
L’OIC 35 il principio contabile degli Enti del Terzo Settore
10.1 Il Decreto MLPS e le motivazioni alla base di un principio contabile ad hoc per gli ETS
10.2 L’approvazione del principio contabile OIC 35: criteri, finalità e postulati
10.3 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
10.3.1 La definizione e l’analisi contabile ripresa dal Glossario
10.3.2 La determinazione del fair value
10.3.3 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
10.3.4 Casi esemplificativi
10.3.5 I proventi del 5 per mille
10.3.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
10.3.7 I chiarimenti della Nota MLPS 17146 del 15.11.2022 e lo schema tipo
10.3.8 Schema tipo di rendiconto di raccolta fondi D.M. 9 giugno 2022
10.4 Quote associative dei soci fondatori
10.5 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
10.6 Il rendiconto gestionale la relazione di missione
10.7 La semplificazione di prima applicazione: gli emendamenti OIC di marzo 2023
10.7.1 La data e le disposizioni di prima applicazione nel testo originario
10.7.2 I paragrafi 31 e 33 dell’OIC 35
10.8 Tabella di sintesi e raccordo OIC 35, art.13, commi 1,2 CTS, obbligo alla revisione legale
Novità IVA e fiscalità: aspetti contabili e adempimenti
11.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
11.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
11.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
11.2 IVA (dal 1° gennaio 2024) e trattamento fiscale speciale per ODV e APS
11.2.1 Semplificazioni e razionalizzazione fiscale dalla Legge Delega 111/2023
Compliance: check list
Fonti
Bibliografia
Decreti Note Direttoriali e altri atti
Risposte a quesiti
Guida pratica alle detrazioni 2025 sugli immobili, con 300 risposte ai quesiti più ricorrenti e il facsimile delle dichiarazioni per IVA ridotta e edilizia libera.
Aggiornato alla circolare AdE n. 8/E del 20.06.2025
eBook in pdf di 113 pagine.
Chiarimenti sul concetto di abitazione principale, sull’aliquota spettante ai familiari del proprietario, sui lavori condominiali e sull’ecobonus per beni non più agevolati nel 2025 a fronte di interventi avviati nel 2024. Queste le principali novità contenute nella circolare 8/E del 20 giugno 2025 con la quale l’Agenzia delle entrate ha fatto il punto sui bonus per gli interventi edilizi alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio.
A partire da quest’anno per il Bonus Casa l'aliquota del 50% resta solo per i proprietari e per l'abitazione principale mentre è ridotta al 36% per la seconda casa e per i soggetti non proprietari, compresi i familiari conviventi. Inoltre, per il 2025 la detrazione rientra tra quelle per le quali è previsto un tetto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Niente più detrazione per le caldaie a gas e a condensazione ma solo per gli impianti ibridi o a pompa di calore. Ritocco al ribasso delle aliquote anche per il sismabonus che di fatto ormai non esiste più in quanto tale, e per l'ecobonus la cui convenienza è ristretta ormai solo alle tende oscuranti. Dal ribasso si salva solo il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche che mantiene l'aliquota del 75%. Confermato infine il bonus mobile mentre è stato definitivamente cancellato il bonus verde.
Nell'ebook le regole per ottenere le detrazioni alla luce dei chiarimenti della circolare 8/E e le altre indicazioni date dalle Entrate in riferimento ai tetti di spesa detraibili alla luce del taglio previsto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Premessa
Nuove aliquote e limite alle spese
1.1 Immobili e soggetti interessati
1.2 Il tetto alle spese detraibili
1.3 In caso di lavori prima dell'acquisto
1.4 Familiari conviventi
Domande & Risposte
Manutenzione straordinaria e ristrutturazione
2.1 Interventi e lavori
2.2 Immobili esistenti e cambio di destinazione d'uso
2.3 La manutenzione straordinaria
2.4 L'edilizia libera
2.5 Classificazione interventi e detrazione
2.6 La realizzazione di box e posti auto
2.7 L'eliminazione delle barriere architettoniche
2.8 La prevenzione dei fatti illeciti
2.9 Infrastrutture e lotta all'inquinamento acustico
2.10 Interventi di risparmio energetico
2.11 Il consolidamento antisismico
2.12 La bonifica dall'amianto e le opere contro gli infortuni domestici
2.13 Le spese accessorie
2.14 I lavori in economia
2.15 Gli appalti oltre i 70.000 euro
Domande & Risposte
Bonus acquisto case ristrutturate
3.1 L'acquisto di immobili ristrutturati da impresa
3.2 Calcolo della detrazione
3.3 Il sismabonus acquisti
Domande & Risposte
Interventi condominiali
4.1 Interventi sulle parti comuni dell’edificio
4.2 Condomini senza amministratore
4.3 Amministratore e comunicazioni
Domande & Risposte
Attribuzione della detrazione tra diversi contribuenti
5.1 Le modalità di pagamento
5.2 Detrazione ammessa anche se si paga tramite finanziaria
5.3 Passaggio di proprietà con la detrazione in corso
5.4 In caso di successione
Domande & Risposte
IVA sugli interventi agevolati
6.1 La normativa
6.2 L'IVA sui beni significativi
6.3 IVA sulla realizzazione del box auto prima casa
6.4 IVA sull'abbattimento delle barriere architettoniche
Domande & Risposte
Ecobonus
7.1 Le disposizioni di legge
7.2 Tetti di spesa e detrazione
7.3 Spese e comunicazione all'ENEA
Domande & Risposte
Il bonus abbattimento barriere architettoniche
8.1 Solo scale e ascensori
Domande & Risposte
Bonus mobili
9.1 Gli interventi che danno diritto alla detrazione
9.2 Mobili ed elettrodomestici
9.3 Le modalità di pagamento
9.4 Tetto di spesa e interventi sullo stesso immobile
Domande & Risposte
Appendice
Appendice normativa
Tutti i casi di reverse charge, eBook in pdf di 123 pagine.
Aggiornato al Decreto Fiscale D.L. n. 84/2025
Un manuale pratico in pdf e aggiornato al 2025 per comprendere e applicare il regime del Reverse Charge. L’opera affronta tutte le casistiche, analizzando il Reverse Charge interno, esterno, casi particolari e la disciplina sanzionatoria, con un focus su:
Arricchito da esempi pratici, schemi e riferimenti normativi, l'eBook è uno strumento essenziale per commercialisti, consulenti fiscali, imprese e professionisti che necessitano di un supporto chiaro e operativo.
L’opera è aggiornata con le importanti novità introdotte dal Decreto Fiscale n. 84/2025, inclusi i nuovi codici ATECO 2025, e le modifiche relative al settore trasporti e logistica, con attenzione al regime sperimentale in attesa di autorizzazione UE.
Introduzione
1. Il Reverse charge “interno”
1.1 Cessioni di oro da investimento e di oro industriale
1.2 Prestazioni di servizi rese dai subappaltatori edili
1.2.1 Contratto di subappalto
1.2.2 Individuazione del “settore edile”
1.2.3 Prestazioni di servizi rese da subappaltatori edili e rapporti associativi
1.2.4 Prassi
1.2.4.1 Reverse charge e General Contractor
1.2.4.2 Reverse charge e noleggio di mezzi di trasporto
1.2.4.3 Reverse charge e attività di ponteggio per conto terzi
1.3 Cessioni di fabbricati
1.3.1 Le cessioni di immobili abitativi
1.3.2 Le cessioni di immobili strumentali
1.3.3 Immobile non ultimato
1.3.4 Il Reverse charge delle cessioni di fabbricato
1.3.5 IVA e cessioni di immobili strumentali (schema)
1.3.6 IVA e cessioni di immobili abitativi (schema)
1.3.7 Aliquote IVA
1.4 Prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici
1.4.1 Definizione di “edificio”
1.4.2 Servizi di pulizia
1.4.3 Servizi di demolizione
1.4.4 Servizi di installazione impianti
1.4.5 Servizi di completamento
1.4.6 Contratto unico di appalto
1.4.7 Beni significativi
1.4.8 Sovrapposizione di disciplina?
1.5 Attività di trasporto, movimentazione merci e servizi di logistica
1.6 Cessioni di telefoni cellulari e dispositivi a circuito integrato
1.7 Console per gioco, tablet PC e laptop
1.7.1 Esempio
1.7.2 Esempio 2
1.8 Reverse charge e settore energetico
1.8.1 Trasferimenti di gas effetto serra
1.8.2 Trasferimenti di certificati relativi a gas o energia elettrica
1.8.3 Cessioni di gas e di energia elettrica a un soggetto passivo rivenditore
1.9 Rifiuti e rottami
2. Il Reverse charge “esterno”
2.1 Il presupposto territoriale
2.2 Il funzionamento del Reverse charge “esterno”
2.3 Requisito iscrizione VIES
2.3.1 Operazioni effettuate a/da operatore non iscritto al VIES
2.4 Modalità di applicazione
2.5 Casi pratici
2.5.1 Prestazione di servizi generici UE (B2B)
2.5.2 Prestazione di servizi generici extra-UE (B2B)
2.5.3 Prestazione di servizi generici UE (B2C)
2.5.4 Acquisto di beni comunitari (B2B)
2.5.5 Acquisto di beni extra-UE (B2B)
2.6 Operazioni estere e regime IVA ordinario
2.7 Documento emesso da rappresentante fiscale italiano
2.8 Stabile organizzazione e Reverse charge
2.8.1 Risposta a Interpello n. 57/2023
2.8.2 Risposta a Interpello n. 336/2023
2.9 Acquisto di beni/servizi da operatori sanmarinesi
3. Casi particolari
3.1 Reverse charge e regime forfetario
3.1.1 Il regime forfetario e il Reverse charge “interno”
3.1.2 Il regime forfetario e il Reverse charge “esterno”: operazioni comunitarie
3.1.3 Il regime forfetario e il Reverse charge “esterno”: operazioni extra-UE
3.1.4 Commissioni pagate per servizi bancari e finanziari esteri e regime forfetario
3.1.5 Acquisti in reverse charge da soggetto forfetario fuoriuscito dal regime
3.1.6 Schema riepilogativo
3.2 Reverse charge e Split payment
3.3 Reverse charge e regime del margine
3.3.1 Reverse charge e regime speciale agenzia di viaggio
3.3.2 Reverse charge e regime del margine per le opere d’arte
3.3.3 Reverse charge e regime del margine rottami e altri materiali di recupero
3.3.4 Schema riepilogativo
3.4 Reverse charge e regime IVA per cassa
4. Disciplina sanzionatoria Reverse charge
4.1 Sanzione per omissione degli adempimenti annessi all’applicazione del Reverse charge
4.2 Sanzione per irregolare assolvimento del tributo: IVA ordinaria anziché Reverse charge (9-bis1)
4.3 Sanzione per irregolare assolvimento del tributo: Reverse charge anziché IVA ordinaria (9-bis2)
4.4 Errata applicazione Reverse charge per operazioni esenti, non imponibili, non soggette e operazioni inesistenti (9-bis3)
4.4.1 Operazioni esenti e reverse charge: recupero dell’IVA non detratta
4.5 Schema riepilogativo
4.6 Il ravvedimento operoso
4.7 Gli aspetti sanzionatori autofatture elettroniche (TD17, TD18, TD19)
4.8 Il ravvedimento operoso sanzioni autofatture elettroniche
5. Aspetti contabili (cenni)
5.1 Il funzionamento del meccanismo di inversione contabile
5.2 Tipologia documenti
5.3 I codici natura IVA
5.4 Registrazioni contabili
5.5 Risvolti in dichiarazione IVA
5.6 Esempio