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Guida gratuita in pdf di 28 pagine, agli strumenti operativi per prevenire lo stato di crisi di impresa.
Parte prima
1. Il nuovo imprenditore
2. I nuovi doveri dell’imprenditore (società e ditte individuali)
2.1 Art. 2086 del codice civile
2.2 Art. 3 del D.Lgs. 14/2019
3. Il Sistema di Controllo Interno
Parte seconda
4. Strumenti operativi per l’assetto organizzativo
5. Strumenti operativi per l’assetto amministrativo
6. Strumenti operativi per l’assetto contabile
7. La Check list
8. Il Test pratico
Appendice
RIFERIMENTI NORMATIVI
Informazioni & Credits ..................................................................................................................... 28
La disciplina delle società cooperative sociali e del loro regime fiscale dopo la riforma terzo settore e dell'impresa sociale, eBook in pdf di 116 pagine.
Questo e-book ha come oggetto l’esposizione della disciplina di quella categoria particolare di società cooperative che è costituita dalle “cooperative sociali”.
L’opportunità di questo esame specifico deriva dai seguenti fatti:
Il nostro esame non si limiterà solo all’esposizione dei contenuti della Legge 381/1991 modificata nel tempo dalle Leggi n° 85 del 1995, n° 52 del 1996, n° 193 del 2000 e dal Decreto Legislativo n° 112 del 2017, ma esaminerà anche tutte le principali norme collegate ad essa, e precisamente quelle contenute:
Sintesi
1. Premessa: oggetto e metodologia dell’e-book
2. La definizione e la disciplina specifica delle cooperative sociali dettata dalla Legge n° 381 del 1991, alla luce della riforma della disciplina codicistica delle società cooperative introdotta dal Dlgs n° 6 del 2003 e dalla riforma del terzo settore e dell’impresa sociale di cui ai Dlgs n° 117 e 112 del 2017
3. I soci volontari di queste cooperative e le categorie di persone svantaggiate al cui inserimento lavorativo è finalizzata l’attività delle cooperative sociali di “tipo B”
4. I contratti pubblici stipulabili fra le cooperative sociali e le Pubbliche Amministrazioni alla luce del codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n° 50 del 2016)
4.1 Le convenzioni fra cooperative sociali di “tipo B” e Pubbliche Amministrazioni alla luce del “Codice dei contratti pubblici” (Decreto Legislativo n° 50 del 2016)
4.2 L’aggiudicazione semplificata dei contratti pubblici il cui importo complessivo stimato è inferiore alle soglie previste dall’art. 36 del Dlgs 50/2016
4.3 L’aggiudicazione semplificata dei contratti pubblici di servizi sociali e degli altri servizi previsti dall’Allegato IX del Dlgs 50/2016 che può riguardare anche le cooperative sociali di “Tipo A”
4.4 L’obbligo di iscrizione nell’Albo Regionale come requisito per la stipula di convenzioni (contratti) fra le cooperative sociali e gli Enti Pubblici
4.5 Le altre condizioni di esecuzione che possono essere richieste dagli Enti appaltanti nelle convenzioni con cooperative sociali di “tipo B”
5. Le convenzioni che possono essere stipulate dalle cooperative sociali e che sono finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone disabili
5.1 Le convenzioni previste dalla Legge n° 68 del 1999
5.2 Le convenzioni previste dall’art. 14 del Decreto Legislativo n° 276 del 2003 ("Legge Biagi”)
5.3 Gli incentivi per l’assunzione di persone disabili o svantaggiate
6. Il regime tributario agevolato delle cooperative sociali: le agevolazioni sull’IRES e quelle che derivano dall’essere ONLUS – Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale (Dlgs 460/1997) ed ETS – Enti del terzo settore (Dlgs 117/2017)
7. Il regime tributario agevolato delle cooperative sociali: le agevolazioni sull’IRAP e sull’IVA
8. Le erogazioni liberali in denaro o in natura destinate alle cooperative sociali. Le cessioni gratuite di merce. Il cinque per mille dell’IRPEF
8.1 Le agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali in denaro o in natura alle cooperative sociali
8.2 La disciplina delle cessioni gratuite di merce alle cooperative sociali: la Legge n° 166 del 2016 riformata dalla Legge n° 205 del 2017
8.3 Il cinque per mille dell’IRPEF destinato alle cooperative sociali
8.4 Gli incentivi fiscali per chi investe nel capitale delle cooperative sociali e delle imprese sociali
8.5 Le lotterie filantropiche che possono essere organizzate dalle cooperative sociali in quanto imprese sociali e, quindi, ETS
9. Un esempio di legislazione regionale di attuazione della Legge n° 381 del 1991: le Leggi Regionali pugliesi n° 21 del 1993 e n° 2 del 2002
10. La struttura e i contenuti del bilancio sociale delle cooperative sociali
11. La valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dalle cooperative sociali
Allegati
Manuale operativo, in pdf di 139 pagine, per i fondi regionali e altre fonti di finanziamento a livello territoriale, Volume IV
con prefazione di Elvio Mauri Direttore Generale di Fondimpresa
Si tratta del quarto volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata".
In questo quarto volume della collana dei manuali operativi di finanza agevolata, abbiamo concentrato la nostra attenzione alle opportunità in ambito locale che i bandi a carattere regionale o comunque territoriale ci possono offrire. Non si tratta di restringere la visuale, anzi allargarla in ambito di prossimità per dare concretezza ai progetti delle PMI che possono fruire di contributi per il consolidamento dell’azienda, per la ristrutturazione dei processi produttivi, per l’ammodernamento dei macchinari, per i nuovi modelli di funzionamento nel rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico, della formazione, dell’internazionalizzazione del mercato di riferimento per i prodotti e molto altro.
Entrare nei meccanismi operativi della finanza agevolata, vuol dire per un imprenditore o un professionista, affacciarsi in un mondo di incentivazioni talmente ampio, tale da interessare indistintamente qualsiasi azienda di produzione o di servizi, qualsiasi amministrazione pubblica locale, qualsiasi associazione o ente di promozione territoriale.
Il primo step è ovviamente quello di possedere la “bussola di orientamento” che ci consente di capire dove cercare l’informazione e con quali modalità. Il primo scoglio sembra apparentemente semplice da superare, in realtà esiste una proliferazione di molteplici notizie di stampa specializzata (per esempio tardive) o siti istituzionali dove è possibile rintracciare avviso pubblico e modulistica, ma nessuno fino ad ora ci ha mai insegnato “come fare”, come scrivere un progetto, quali sono gli elementi essenziali, come dare risalto alla nostra attività per noi meritevole di attenzione che non rimanga nell’anonimato di un burocratico formulario .
Sicuramente gli imprenditori e i professionisti più attenti sapranno dare anima al progetto che viene presentato, valorizzando le potenzialità, gli sviluppi sul mercato, il posizionamento strategico e l’esperienza aziendale.
Tuttavia i problemi cominciano a sorgere quando occorre “tradurre” la nostra bella presentazione in numeri che abbiano un Business Plan “a prova di bomba”, che non riguarda l’esercizio compilativo dell’apprendista stregone che prova a dare un senso di sviluppo ottimistico dei rendimenti al quadro degli investimenti prospettato, ma un ragionamento di analisi puntuale su ogni valore che diventa il risultato di una logica conseguenza della nostra capacità previsionale, soprattutto degli imprevisti.
La cultura italiana dell’utilizzo dei fondi europei è molto in ritardo rispetto ad altri paesi ed abbiamo avuto cognizione soltanto da un decennio, ma alla presa di coscienza di importanti risultati che ne possano derivare (a tal proposito è stato utile il tam-tam continuo sui fondi del PNRR) non sempre ne è derivata una adeguata risposta in termini concreti.
Ancora oggi inorridisco alle semplificazioni che derivano dal mondo politico istituzionale quando si parla per slogan, il più ricorrente è “dobbiamo spendere i fondi del PNRR”. Svilire una materia così complessa in termini talmente sbagliati vuol dire che alla base c’è una ignoranza (nel senso latino del termine) così radicata che non possiamo e non dobbiamo far finta di nulla.
Non si tratta di spesa, che serve a soddisfare i fabbisogni correnti necessari o meno, paragonabile a quella che facciamo al supermercato, in quanto i fondi del PNRR, ma in generale tutte le misure europee, sono finalizzate al finanziamento degli investimenti che consentono il miglioramento della produttività, con incentivazione del lavoro e della crescita sociale ed economica.
Avere quindi nel proprio bilancio (pubblico o privato che sia) la disponibilità di finanziamenti derivanti da meccanismi agevolativi (a fondo perduto o con tasso agevolato) consente di potenziare la capacità di reperite fonti da destinare ad impieghi produttivi che ci consentiranno di velocizzare nel tempo il rientro degli investimenti con benefici in ambito lavorativo e produttivo.
Lo scopo di questo manuale non è limitato alla conoscenza della materia a livello accademico, quanto piuttosto la possibilità di illustrare con esempi pratici (attraverso appositi link) tutte le varie fasi pratiche della presentazione di un progetto per la partecipazione ad un bando, dalla ricerca della misura agevolativa, alla descrizione dell’investimento, alla costruzione del business plan e soprattutto alla fase di rendicontazione delle attività.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
1. I fondi regionali nella nuova Programmazione 2021-2027
1.1 Piani e programmi europei 2021-2027
1.2 I programmi regionali 2021-2027 e la distribuzione delle risorse
2. La Smart Specialization Strategy (S3) regionale
2.1 La Smart Specialization Strategy 3 nella Programmazione 2021-2027
2.2 La Strategia di Specializzazione Intelligente – S3 della Regione Veneto
3. Il Programma Fondo europeo di sviluppo regionale – Fesr di Emilia-Romagna, Lazio e Campania
3.1 Il Programma FESR 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna
3.2 La programmazione 2021-2027 della Regione Lazio
3.3 La programmazione 2021-2027 della Regione Campania
4. I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE)
4.1 La cooperazione territoriale europea nel periodo 2021-2027
4.2 Come funzionano i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea
4.3 Programmi INTERREG per l’Italia
4.4 Alcuni esempi: Programmi di Cooperazione Territoriale Italia – Austria e Italia – Malta
5. Dove consultare i bandi regionali aperti e in apertura
5.1 I riferimenti sitografici degli sportelli Europei delle Regioni e Provincie Autonome Italiane
6. Come presentare un progetto regionale
6.1 Elementi principali di un bando e di una proposta
6.2 Indicazioni per la presentazione del progetto
6.3 L’avvio del progetto
6.4 Il monitoraggio e la valutazione
6.5 La conclusione del progetto
6.6 Alcuni esempi di progetti regionali finanziati nella programmazione 2014-2020
7. Esempi pratici
7.1 Realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e industrializzazione PROGETTI DI R&S - PR FESR 2021-2027 BANDO 2022
7.2 Contributi per favorire l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità in risposta alla crisi da Covid 19 - BANDO NUOVA IMPRESA 2022
7.3 Lazio Academy - Formare per creare occupazione e qualità del lavoro". PROGRAMMA FONDO SOCIALE EUROPEO PLUS (FSE+) 2021- 2027 OBIETTIVO DI POLICY 4 "UN'EUROPA PIÙ SOCIALE" PRIORITÀ "OCCUPAZIONE" - OBIETTIVO SPECIFICO A) E D), PRIORITÀ "GIOVANI”
8. Altre fonti di finanziamento territoriale – focus contributi camere di Commercio Provinciali
8.1 Le principali tipologie di bandi promosse dalle Camere di Commercio
8.2 Dove consultare i bandi promossi dalle Camere di Commercio, requisiti di ammissione e le principali modalità di partecipazione
8.3 Bandi Voucher Digitali 4.0 - Camera di Commercio di Roma
9. Le attività di controllo e rendicontazione degli interventi regionali cofinanziati da fondi dell’Unione Europea
9.1 I soggetti responsabili della gestione e del controllo dei Programmi Operativi Regionali
9.2 I Sistemi di Gestione e Controllo dei Programmi Operativi Regionali
9.3 Il Controllo di I livello
9.4 La rendicontazione delle spese a valere sui Programmi Operativi Regionali
9.5 Le attività di rendicontazione e controllo degli interventi regionali cofinanziati da fondi della Cooperazione Territoriale Europea
9.5.1 La rendicontazione delle spese nell’ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea
9.5.2 Autorità dei Programmi Interreg: Gestione, Controllo e Audit
Sitografia e bibliografia
Crediti d'imposta per ricerca & sviluppo: disciplina, criticità e sviluppi operativi in un eBook in pdf di 99 pagine.
Aggiornato con la giurisprudenza, le novità introdotte dalla Legge n. 122/2022 e la Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023)
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la disciplina del credito d’imposta R&S alla luce delle novità introdotte dal D.L. 21 ottobre 2021, n. 146 (c.d. Decreto fiscale) e dalla Legge di bilancio 2022, soffermando in particolar modo l’attenzione sugli aspetti critici che la disciplina de qua presenta e sulle possibili soluzioni.
L’attività di ricerca e sviluppo (R&S) rappresenta una variabile strategica della competitività dei sistemi economici, nella misura in cui permette di incorporare elevati contenuti di conoscenza nella produzione di beni e servizi, con impatti positivi sui risultati economici complessivi.
Il legislatore ha introdotto agevolazioni per progetti di R&S nell’ambito della riforma degli incentivi fiscali delle misure “Industria 4.0”, rimodellando il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative (Legge di bilancio 2020, L. n. 160/2019) e potenziandolo con la Legge di bilancio 2021.
In tale ambito, è bene ricordare che l’incidenza della spesa in R&S sul PIL è uno dei cinque indicatori decisi dalla Strategia Europa 2020 per monitorare i progressi compiuti dai singoli Stati rispetto agli obiettivi di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile.
La L. 30.12.2021, n. 234 (Legge di bilancio 2022) ha prorogato e rimodulato il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative, introdotto dalla L. n. 160/2019, ed ha modificato la disciplina del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno al fine di adeguare la mappa dei territori beneficiari alla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
La rilevanza strategica di tale misura di incentivo fiscale, non solo per le imprese, nonché la sistematicità riconosciuta, da ultimo, dal legislatore con la citata novella normativa, la posizione assunta dall’Agenzia delle Entrate ed i primi orientamenti della giurisprudenza suggeriscono una riflessione sulla tematica con riguardo alle possibili soluzioni adottabili per le criticità in atto.
Introduzione
Premessa
1. Evoluzione normativa
2. Ambito soggettivo e temporale
3. Credito di imposta per R&S
3.1 Potenziamento per le strutture produttive del Mezzogiorno
3.2 La super deduzione dei costi di R&S
4. Credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica
5. Credito di imposta per le attività di design e ideazione estetica
6. L’utilizzo del credito d’imposta e relativi obblighi documentali
7. Modello Dichiarazione Redditi - Quadro RU e rilevazione contabile dei crediti d’imposta
8. Procedura di collaborazione tra MISE e Agenzia delle Entrate
9. Profilo sanzionatorio
10. Considerazioni conclusive
Allegati
Allegato 1: Format della domanda per i crediti d'imposta da inoltrare al MISE
eBook in pdf di 200 pagine, che esamina con un taglio pratico e funzionale, oltre che esaustivo, gli aspetti civilistici, amministrativi, fiscali, e previdenziali del contratto di associazione professionale e della società tra professionisti.
Aggiornato con Legge di Bilancio 2023 - Legge del 29 dicembre 2022, n. 197
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, oltre che esaustivo gli aspetti civilistici, amministrativi, fiscali, e previdenziali del contratto di associazione professionale e della società tra professionisti.
Da un lato, la qualificazione giuridica dell’associazione professionale non è certa e dall’altro la società tra professionisti presenta alcune problematiche aperte solo parzialmente risolte dall’Amministrazione finanziaria e dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (CNDCEC).
Si tratta di due importanti strumenti giuridici di aggregazione tra professionisti presenti sull’intero territorio nazionale.
Trovano un’ampia trattazione anche gli adempimenti contabili prescritti dalla normativa vigente e le scritture contabili che devono redigere nel concreto i soggetti operanti, per obbligo o per opzione, in regime di contabilità ordinaria.
A corredo dell’opera, sono fornite ricche esemplificazioni tratte da fattispecie reali e sono allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili in base alle esigenze specifiche dei soggetti interessati.
Premessa
Parte prima – L’associazione professionale
1. Le disposizioni civilistiche e delle leggi speciali
1.1 Normativa di riferimento
1.2 Libertà di associazionismo
1.3 Natura e caratteristiche del contratto di associazione professionale
1.4 Natura e caratteristiche degli associati
1.5 Forme organizzative interne dell’associazione professionale
1.5.1 Associazione professionale atipica
1.5.2 Società semplice con soci professionisti
1.6 Denominazione dello studio associato
1.7 Forma del contratto
1.8 Registrazione del contratto
1.9 Ripartizione dei diritti e doveri tra gli associati
1.10 Conferimenti degli associati
1.11 Organi dello studio associato
1.11.1 Assemblea degli associati
1.11.2 Amministrazione e rappresentanza
1.12 Controllo degli associati non amministratori
1.13 Incarichi professionali
1.14 Bilancio o rendiconto della gestione
1.14.1 Determinazione dell’utile o della perdita
1.14.2 Criteri di partecipazione agli utili e/o alle perdite
2. Gli adempimenti richiesti per l’esercizio dell’attività
2.1 Denuncia all’Agenzia delle entrate
2.2 Comunicazione all’ente di appartenenza
2.3 Comunicazione dell’indirizzo PEC
2.4 Iscrizione presso gli enti previdenziali
2.4.1 Professionisti iscritti ad un ordine o ad un collegio
2.4.2 Professionisti non iscritti ad un ordine o ad un collegio
2.5 Iscrizione all’INAIL
2.6 Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
2.7 Privacy e antiriciclaggio
2.8 Polizza di responsabilità civile professionale
2.9 Preventivo di spesa
2.9.1 Lettera di incarico
3. Le regole in materia di IVA
3.1 Fattura emessa dallo studio associato sul cliente
3.2 Fattura emessa dall’associato con partita IVA sullo studio associato
3.3 Regime IVA dei rimborsi spese ricevuti dai clienti
3.4 Scelta del regime contabile
3.5 Registri obbligatori
3.6 Liquidazione e versamento periodico dell’IVA
3.7 Detrazione dell’IVA sugli acquisti
3.8 Acconto IVA
3.9 Dichiarazione IVA
4. I libri relativi al personale dipendente
5. Le regole in materia di imposte sui redditi e IRAP
5.1 Registri obbligatori
5.2 Qualificazione fiscale del reddito dello studio associato
5.3 Criteri di determinazione del reddito netto professionale
5.4 Eccezioni al criterio di cassa
5.5 Spese deducibili per lo studio associato
5.6 Somme ricevute in deposito dal cliente
5.7 Compensi tassabili in capo allo studio associato
5.8 Rimborsi spese nello studio associato
5.9 Altri componenti positivi per lo studio associato
5.9.1 Plusvalenze da cessione di beni strumentali e di veicoli
5.9.2 Cessione della clientela e degli elementi immateriali
5.9.3 Ulteriori proventi tassabili
5.10 Dichiarazione dei redditi
5.11 Versamento delle imposte sui redditi
5.12 Assoggettamento a IRAP
5.13 Dichiarazione e versamento dell’IRAP
5.14 Indici sintetici di affidabilità fiscale
6. Le regole in materia di ritenute fiscali e previdenziali
6.1 Ritenute operate dallo studio associato
6.1.1 Versamento della ritenuta d’acconto
6.1.2 Dichiarazione dei sostituti di imposta
6.2 Ritenute subite dal professionista associato con partita IVA
6.2.1 Scomputo della ritenuta in assenza della certificazione unica
6.2.2 Documenti da esibire in caso di controlli dell’Agenzia delle entrate
6.3 Imputazione delle ritenute d’acconto agli associati
6.4 Ritrasferimento delle ritenute residue dagli associati allo studio
6.4.1 Preventivo consenso dei soci
6.4.2 Esposizione delle ritenute riattribuite in dichiarazione dei redditi
7. Lo scioglimento del contratto limitatamente ad un associato
7.1 Recesso, esclusione e morte dell’associato
7.2 Liquidazione della quota dell’associato uscente
7.3 Trattamento fiscale dell’indennità di recesso in capo all’associato uscente
7.4 Trattamento fiscale dell’indennità di recesso in capo allo studio associato
7.5 Imponibilità IVA dell’indennità di recesso
8. La cessione e il conferimento dello studio associato
8.1 Conferimento dello studio associato in STP
8.2 Regime di non neutralità fiscale in capo al conferente
8.3 Imponibilità IVA in capo al conferente
8.4 Cessione della quota dello studio associato
9. Il conferimento gratuito di clientela da parte dei singoli associati
10. La trasformazione dello studio associato in società tra professionisti
10.1 Trasformazione in STP in forma di società di persone
10.2 Trasformazione in STP in forma di società di capitali
10.3 Regime di non neutralità fiscale in capo all’associazione professionale
10.4 Non imponibilità IVA in capo all’associazione professionale
11. Le scritture contabili
12. Le esemplificazioni
11.1 Studio associato – Aspetti civilistici, amministrativi, contabili e fiscali
13. Gli allegati
Parte seconda – La società tra professionisti
1. Le disposizioni civilistiche e di leggi speciali
1.1 Normativa di riferimento
1.2 Caratteristiche fondamentali della STP
1.3 STP monodisciplinari e multidisciplinari
1.4 Forme giuridiche della STP
1.5 Elementi dell’atto costitutivo
1.6 Sede sociale
1.7 Ragione o denominazione sociale
1.8 Oggetto sociale
1.9 Natura dei soci
1.10 Requisito della prevalenza dei soci professionisti
1.11 Conferimenti dei soci
1.12 Amministrazione
1.13 Requisito della personalità della prestazione professionale
1.14 Divieto della STP di partecipare ad associazioni professionali
1.15 Regime disciplinare
1.16 Responsabilità civile
1.17 Incompatibilità del socio
1.18 Bilancio
1.19 Utili e perdite
1.20 Scioglimento della STP
1.21 Assoggettamento a procedure concorsuali
1.22 Registrazione del contratto
2. Gli adempimenti richiesti per l’esercizio dell’attività
2.1 ComUnica
2.1.1 Iscrizione al Registro imprese
2.1.2 Iscrizione all’albo professionale
2.1.3 Denuncia all’Agenzia delle entrate
2.1.4 Iscrizione presso gli enti previdenziali
2.1.5 Iscrizione all’INAIL
2.2 Comunicazione indirizzo PEC
2.3 Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
2.4 Privacy e antiriciclaggio
2.5 Polizza di responsabilità civile professionale
2.6 Preventivo di spesa
2.6.1 Lettera di incarico
3. Le regole in materia di imposta sul valore aggiunto
3.1 Fattura emessa dalla STP sul cliente
3.2 Fattura emessa dai soci con partita IVA sulla STP
3.3 Regime IVA dei rimborsi spese ricevuti dai clienti
3.4 Scelta del regime contabile
3.5 Registri obbligatori
3.6 Liquidazione e versamento periodico dell’IVA
3.7 Detrazione dell’IVA sugli acquisti
3.8 Acconto IVA
3.9 Dichiarazione IVA
4. I libri relativi al personale dipendente
5. Le regole in materia di imposte sui redditi e IRAP
5.1 Registri obbligatori
5.2 Inquadramento fiscale del reddito prodotto dalla STP
5.3 Principi di determinazione del reddito prodotto dalla STP
5.4 Costi deducibili
5.5 Valorizzazione dei servizi in corso alla chiusura dell’esercizio sociale
5.6 Somme ricevute in deposito dal cliente
5.7 Regime dei rimborsi spese ricevuti dai clienti
5.8 Regime fiscale delle somme erogate ai soci
5.9 Compensi tassabili/Ricavi imponibili
5.10 Dichiarazione dei redditi
5.11 Versamento delle imposte sui redditi
5.12 Assoggettamento a IRAP
5.13 Dichiarazione e versamento dell’IRAP
5.14 Indici sintetici di affidabilità fiscale
6. Le regole in materia di ritenute fiscali e previdenziali
6.1 Ritenute operate dalla STP
6.1.1 Versamento della ritenuta d’acconto
6.1.2 Dichiarazione dei sostituti di imposta
6.2 Ritenute subite dal socio professionista con partita IVA
6.2.1 Adempimenti fiscali del socio professionista con partita IVA
6.2.2 Documenti da esibire in caso di controlli dell’Agenzia delle entrate
7. Lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio
7.1 Recesso del socio
7.2 Liquidazione della quota del socio uscente
7.3 Trattamento fiscale dell'indennità di recesso in capo al socio uscente
7.4 Trattamento fiscale dell'indennità di recesso in capo alla STP
7.5 Imponibilità IVA dell'indennità di recesso
8. La cessione di quote della STP
8.1 Fondatezza della cessione di partecipazione in una STP
8.2 Trattamento fiscale della plusvalenza da cessione in capo al cedente
9. Le scritture contabili
10. Le esemplificazioni
10.1 Società tra professionisti – Aspetti civilistici, amministrativi, contabili e fiscali
11. Gli allegati
Tutte le novità della Legge di Bilancio approvata dalla Camera con 221 si e 152 no, in corso di approvazione definitiva dal Senato con il voto di fiducia, per essere pubblicata in gazzetta entro il 31 dicembre 2022. Dopo la pubblicazione in Gazzetta eventuali modifiche saranno fornite gratuitamente con aggiornamento immediato dell'ebook.
Pacchetto fiscale principale protagonista della legge di Bilancio 2023 che contiene un mix di misure volte a contrastare il caro energia e a sostenere le famiglie e le imprese, sia per gli investimenti che con la riduzione del cuneo fiscale per le nuove assunzioni.
In dettaglio in materia fiscale viene estesa la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite IVA e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti. Prevista poi una “tregua fiscale” ad ampio raggio, che va dalla rottamazione delle vecchie cartelle fino a 1.000 euro alla possibilità di definizione agevolata per quelle consegnate fino al 2022 pagando sanzioni ridotte al 3%. Reintrodotta anche la possibilità di sanare le liti pendenti. Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l'uso del contante sale a 5.000 euro.
Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni e si introduce per l'anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.
In tema energia è confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Per le famiglie ci sarà la maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con tre o più figli. Viene istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15.000 euro gestita dai comuni e volta all'acquisto di beni di prima necessità. Prorogata per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
Infine dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E' inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro.
Nell’ebook una prima analisi delle più significative misure di interesse per contribuenti, professionisti e imprese.
Premessa
1. Fisco e riscossione
1.1 Nuovi limiti di reddito per il regime forfettario – comma 54
1.2 Tassa piatta incrementale – commi 55-57
1.3 Detassazione delle mance – commi 58-62
1.4 Riduzione imposta sostitutiva sui premi di produttività – comma 63
1.5 Nuovo rinvio per le plastic tax e sugar tax – comma 64
1.6 Ammortamento immobili imprese di commercio al dettaglio - commi 65-69
1.7 Riduzione oneri fiscali per cessione beni in forma gratuita – comma 70
1.8 Finalizzazione interessi depositi obbligatori notai e pubblici ufficiali – comma 71
1.9 Riduzione IVA sui prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile – comma 72
1.10 IVA ridotta sul pellett – comma 73
1.11 Imposta sostitutiva sulle pensioni svizzere anche erogate all’estero– commi 77-78
1.12 Imposta sostitutiva per le pensioni del Principato di Monaco - comma 79
1.13 Proroga esenzione IRPEF per i redditi dei terreni agricoli - comma 80
1.14 Indeducibilità dei costi derivanti da operazioni intercorse con imprese localizzate in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali – commi 84-86
1.15 Rimpatrio utili e riserve all’estero - commi 87-95
1.16 Tassazione plusvalenze cessioni soggetti esteri - commi 96-99
1.17 Assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazioni societarie - commi 100-105
1.18 Estromissione dei beni delle imprese individuali – comma 106
1.19 Rideterminazione valori di acquisto terreni e partecipazioni – commi 107-109
1.20 Agevolazioni piccola proprietà contadina – commi 110-111
1.21 Affrancamento quote OICR e polizze assicurative - commi 112-114
1.22 Revisione accise sui tabacchi - comma 122
1.23 Proroga concessioni per giochi - commi 123-125
1.24 Tassazione cripto-attività – commi 126-132
1.25 Rivalutazione cripto valute – commi 1033-137
1.26 Emersione depositi in cripto valute – commi 138-143
1.27 Imposta di bollo sulle cripto valute - commi 144-147
1.28 Attribuzione partita IVA - commi 148-150
1.29 Comunicazioni IVA per le vendite on line - comma 151
1.30 Responsabilità per cessione crediti IVA inesistenti – comma 152
1.31 Definizione agevolata avvisi bonari - commi 153-159
1.32 Riapertura termini versamenti rateali per gli enti sportivi – commi 160-161
1.33 Sanatoria irregolarità formali commesse fino ad ottobre 2022 - commi 166-173
1.34 Ravvedimento speciale - commi 174-178
1.35 agevolata accertamenti - commi 179-185
1.36 Definizione agevolata liti pendenti - commi 186-205
1.37 Accordo di conciliazione - commi 206-212
1.38 Rinuncia agevolata ai giudizi tributari pendenti in Cassazione – commi 213-218
1.39 Regolarizzazione omessi versamenti - commi 219 -221
1.40 Stralcio cartelle fino a 1000 euro - commi 222-230
1.41 Rottamazione tributi locali e debiti con enti previdenziali privati - commi 227-230
1.42 Sanatoria cartelle esattoriali - commi 231-252
1.43 Stabile organizzazione in Italia - comma 255
1.44 Limite al contante - comma 384
1.45 Tavolo per ridurre il costo dei POS - commi 385-388
2. Impresa e sviluppo
2.1 Proroga agevolazioni in favore del Mezzogiorno - commi 265-269
2.2 Proroga termini di riversamento del credito d'imposta R&S - commi 271 - 272
2.3 Estensione del principio di derivazione rafforzata - commi 273-275
2.4 Contabilità semplificata - comma 276
2.5 Rifinanziamento dei contratti di sviluppo – commi 389-390
2.6 Proroga Fondo di garanzia PMI - commi 392 – 393
2.7 Proroga del credito d'imposta per le consulenze per la quotazione delle PMI - comma 395
2.8 Rifinanziamento per la Nuova Sabatini - commi 414-416
2.9 Fondo per la crescita sostenibile – comma 419
2.10 Garanzia a favore di progetti del Green New Deal – comma 421
2.11 Proroga del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi – comma 423
2.12 Fondo per l’innovazione in agricoltura – commi 428-431
2.13 Sostegno del settore dell’autotrasporto – comma 503-504
2.14 Fondo ammodernamento, sicurezza e dismissione impianti di risalita e di innevamento - commi 592-594
2.15 Recupero aiuti COVID corrisposti in eccedenza dei massimali - commi 595-602
2.16 Fondo per accrescere il livello e l’offerta professionale nel turismo - commi 603-306
2.17 Fondo per il turismo sostenibile – commi 611-612
2.18 Proroga Sport bonus – comma 614
2.19 Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari di società sportive – comma 615
2.20 Credito d’imposta acquisto materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata- commi 685-690
3. Lavoro e politiche sociali
3.1 Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei dipendenti – comma 281
3.2 Indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo – comma 282
3.3 Esonero contributivo per le nuove assunzioni - commi 294 - 299
3.4 Proroga dell'iscrizione agevolata alla previdenza agricola per i giovani – comma 300
3.5 Proroga smart-working lavoratori fragili - commi 302-303
3.6 Revisione reddito di cittadinanza - commi 313-321
3.7 Modifiche alla disciplina delle prestazioni occasionali - commi 324 -354
4. Pensioni
4.1 Quota 103 per la pensione anticipata - commi 283- 285
4.2 Incentivo alla prosecuzione dell'attività lavorativa - commi 286-287
4.3 Conferma Ape sociale - commi 288-291
4.4 Nuove regole per Opzione donna - comma 292
4.5 Perequazione trattamenti pensionistici – commi 301-310
5. Energia
5.1 Credito d'imposta alle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale – commi 2-9
5.2 Superbonus l'efficientamento energetico del Terzo settore – comma 10
5.3 Azzeramento degli oneri di sistema nel settore elettrico per il primo trimestre 2023 – commi 11-12
5.4 Riduzione dell'IVA su gas e teleriscaldamento per il primo trimestre 2023 – commi 13-16
5.5 Nuova soglie ISEE per i bonus sociali elettrico e gas - commi 17-19
5.6 Strutturale il taglio di oneri dalle bollette energetiche – commi 20-23
5.7 Stop al taglio delle forniture del gas per i clienti morosi – commi 24-28
5.8 Tetto ai ricavi dei grandi impianti da fonti di energia rinnovabili – commi 30-38
5.9 Proroga termine avvio attività impianti biocarburante agevolati – commi 39-40
5.10 Riduzione dei consumi di energia elettrica – commi 41-44
5.11 Credito d'imposta acquisto carburante imprese agricole e della pesca – commi 45-51
5.12 Fondi per il settore del vetro di Murano – commi 51-52
5.13 Contributo straordinario di solidarietà imprese energetiche – commi 115-119
5.14 Rimodulate le norme sul contributo di solidarietà 2022 – commi 120-121
6. Famiglia, casa, giovani
6.1 Proroga agevolazioni prima casa under 36 – comma 74
6.2 Fondo di solidarietà per i mutui prima casa – comma 75
6.3 Detrazione 50% IVA su acquisto immobili a risparmio energetico – comma 76
6.4 Esenzione IMU per gli immobili occupati - commi 81-82
6.5 Bonus mobili a 8.000 euro per il 2023 - comma 277
6.6 Modifiche indennizzo danni agli immobili per inquinamento a Taranto – commi 278-280
6.7 Rinegoziazione mutui variabili – comma 322
6.8 ISEE in modalità precompilata – comma 323
6.9 Proroga abbattimento barriere architettoniche – comma 365
6.10 Assegno unico universale rimodulato – commi 357-358
6.11 Congedo parentale – comma 359
6.12 Reddito alimentare – commi 434-435
6.13 Bonus psicologo a regime – comma 538
6.14 18app – comma 630
6.15 Superbonus - comma 894
Disciplina civilistica e fiscale della cessione e affitto d'azienda o di un suo ramo;
eBook in pdf di 136 pagine completo di Case study
Parte I - Cessione d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
1. La cessione d’azienda nel Codice civile
1.1 Ramo di impresa e ramo d’azienda
1.2 La nozione di azienda nella giurisprudenza della Corte di Giustizia UE
1.3 Individuazione dell’azienda e pensiero dell’Agenzia delle Entrate
1.4 La forma dell’atto di cessione
1.5 La successione nei contratti
1.6 Profili contabili
2. La cessione d’azienda nel diritto tributario
2.1 Cessione d’azienda o trasferimento di beni: il trasferimento del marchio
2.2 Cessione diretta o indiretta di azienda
3. Cessione d’azienda con costituzione di rendita vitalizia
4. Cessione di azienda con patto di riservato dominio
4.1 Risoluzione del contratto
4.2 Recupero imposte versate
5. Trattamento contabile dei marchi
6. Tassazione ai fini dell’imposta di registro
6.1 Valore di cessione
6.2 Avviamento: metodi di valutazione
6.3 Cessione di azienda e contratti di leasing
7. Successione dei contratti nella cessione di azienda
8. Passaggio dei dipendenti nella cessione di azienda
8.1 Aziende con più di 15 dipendenti
8.2 Aziende in crisi
8.3 La tutela dei lavoratori e la conservazione dei diritti del lavoratore
8.4 Il Trattamento di Fine rapporto
9. Responsabilità del cessionario nella cessione d’azienda
10. Case study: analisi della prassi contabile nella cessione d’azienda
11. Contratto di cessione d’azienda: facsimile
Parte II - Affitto d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
12. L’affitto di azienda nel Codice civile
13. Rent to buy d’azienda
14. Affitto di azienda e liquidazione giudiziale
15. L’affitto di azienda nel Codice della crisi e dell’insolvenza
16. Disciplina contabile
17. Affitto d’azienda e imposizione diretta
17.1 Cessione dell’unica azienda affittata da parte dell’ex imprenditore individuale
17.2 Cessioni di beni durante il periodo di affitto d’azienda e conguaglio
17.3 Contratti di leasing nell’affitto di azienda
17.4 Credito di imposta canoni locazione affitto di immobili e di azienda
18. Affitto d'azienda e l'imposta sul valore aggiunto
18.1 L'applicazione della norma antielusiva
19. Responsabilità dell’affittuario nell’affitto d’azienda
20. Contratto di affitto di azienda
Fisco e auto 2023: ecobonus, disciplina IVA e imposte dirette.
Il presente e-book in pdf di 64 pagine, analizza le novità fiscali 2022 riguardanti il settore dei veicoli a motore, con l’intento di fornire una guida utile al corretto trattamento ai fini IVA e delle imposte dirette.
L’acquisto di veicoli a motore utilizzati per fini aziendali comporta diverse valutazioni di carattere fiscale, vista la particolare attenzione posta (da sempre) dal legislatore sulla deducibilità dei costi e sulla detrazione IVA delle spese di acquisto e gestione degli stessi.
Dal 2019 sono stati introdotti diversi di incentivi orientati alla salvaguardia dell’ambiente.
Trattasi di agevolazioni per l’acquisto di autovetture e veicoli a 2 ruote nuovi caratterizzati da basse emissioni di CO2 (elettrici o ibridi) con contestuale rottamazione di un veicolo ad alto tasso di inquinamento. Il contributo – c.d. ecobonus per la mobilità sostenibile – viene erogato, secondo determinate caratteristiche, come sconto sul prezzo di acquisto del veicolo.
L’ultima finestra agevolata è stata riaperta il 2 novembre 2022, fino ad esaurimento fondi. Nella stessa direzione è stata introdotta una nuova detrazione fiscale (Ires e Irpef) per le spese sostenute per l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica destinate ai veicoli alimentati a energia elettrica.
1. La definizione di veicoli
1.1 Quadro di sintesi
1.1.1 Tabella riepilogativa veicoli dal Testo Unico Iva e Testo Unico Imposte sui Redditi
1.1.2 Tabella di classificazione dei veicoli da Codice della Strada
1.1.3 Tabella delle categorie internazionali classificazione dei veicoli
1.1.4 Tabella di definizione dei ciclomotori
1.1.5 Tabella di definizione dei motoveicoli
1.1.6 Tabella di definizione degli autoveicoli
1.1.7 Motoveicoli ad uso speciale negozio Food truck
1.2 Falsi autocarri
1.3 Contenuto informativo della carta di circolazione
1.3.1 Tabella - dati riportati nella carta di circolazione europea
2. Eco bonus, ecotassa e affini
2.1 Premessa
2.2 Acquisto di autoveicoli nuovi a basse emissioni di CO2
2.3 Acquisto di veicoli nuovi a 2 ruote elettrici o ibridi
2.3.1 Oneri gravanti sul venditore del veicolo
2.3.2 Oneri gravanti sulle imprese costruttrici o importatrici del veicolo
2.4 Incentivi per le imprese
2.5 Superbollo sulle auto di lusso
3. La detrazione Iva per l’acquisto di veicoli a motore e costi connessi
3.1 Premessa
3.2 Acquisto di veicoli e costi connessi
3.3 Abrogazione scheda carburante dal 1° gennaio 2019
3.4 Rifornimenti del dipendente in trasferta
3.5 Rifornimenti in Italia con fattura da UE
3.6 Rifornimenti all’estero
4. Le fatture emesse per la cessione dei veicoli
4.1 Premessa
4.2 La fattura di vendita
5. La deducibilità dei costi dei veicoli
5.1 Premessa
5.2 Deducibilità limitata per le auto aziendali
5.2.1 Agenti e rappresentanti di commercio
5.2.2 Auto in locazione operativa
5.2.3 Auto assegnata ad un dipendente
5.2.3.1 Auto assegnata ad un dipendente con contratti stipulati dal 1° luglio 2020
5.2.3.2 Tabelle Aci di riferimento
5.2.4 Auto assegnata all’amministratore
5.2.5 Rilevanza delle plus/minusvalenze
5.2.6 Tabella deducibilità parziale costi veicoli aziendali
5.3 Deducibilità totale
5.3.1 Utilizzo di auto propria e rimborso chilometrico
Giochi e scommesse: disciplina e adempimenti amministrativi e fiscali; eBook in pdf di 494 pagine.
Muovendo dalla disamina del complesso quadro giuridico, si è cercato di esaminare in maniera attenta il modello d’imposizione fiscale della raccolta delle giocate allo scopo di evidenziarne i tratti fondamentali e i profili di criticità in rapporto, in particolar modo, ai principi fondamentali della materia tributaria e, in dettaglio, ai principi costituzionalmente sanciti di riserva di legge e capacità contributiva.
Quello che ci interessa nel presente lavoro è di sviluppare un utile approfondimento intorno a tutta la disciplina che regola la tassazione di tali proventi conseguiti attraverso la gestione della raccolta del gioco lecito mettendo anche in evidenza taluni limiti che la normativa di settore purtroppo evidenzia.
È noto come la crescita del “fatturato” derivante dalla raccolta dei giochi e delle scommesse pubbliche – al netto delle criticità derivanti dalla diffusione della pandemia da Covid-19 – sia andata, via via, amplificandosi nel corso degli ultimi anni e come, di pari passo, sia analogamente cresciuto anche l’interesse erariale nei riguardi di tale fenomeno.
In tale contesto, si è pure appalesata la crescita, purtroppo parallela e complementare, di molteplici e variegati fenomeni illeciti destinati ad assumere, nonostante il ragguardevole impegno dimostrato dagli Enti competenti, sempre maggior rilevanza anche a causa dell’irrefrenabile sviluppo conosciuto negli ultimi tempi dai sistemi informatici e telematici capaci di garantirne un’ampia ed incontrollabile diffusione territoriale di qualsiasi “conoscenza”.
Vi è, come si è cercato di evidenziare, un problema non solo di carattere “evolutivo”, ma soprattutto di carattere normativo che scaturisce dallo scarso interesse dimostrato in relazione alla materia del gioco in generale, circostanza questa che ha determinato la stratificazione, negli anni, di una disciplina di settore farraginosa, non adeguata e, per diversi aspetti, superficiale con riguardo ad un fenomeno, quello ludico, che ha importantissime implicazioni, non solo storiche e socio-culturali, ma anche economiche e finanziarie, peraltro di assoluto rilievo.
Nella sua comune accezione il gioco è inteso come una competizione con finalità ricreativa che si conclude con la vittoria di singoli o di gruppi secondo determinate regole. Il tema, sul piano giuridico generale, è stato oggetto di ampio dibattito dottrinale (sia in materia civile che amministrativa) dove sono stati compiuti vari tentativi per trovare una nozione comune che consentisse, tra l’altro, di stabilire una linea di demarcazione tra le due figure di gioco di scommessa; linea di demarcazione che, come rilevato dai più importanti studiosi di diritto civile applicato alla materia in esame, non esiste in ragione del fatto che deve convenirsi sull’unitarietà della figura di modo che sia opportuno parlare di contratto di gioco e scommessa.
Sotto il profilo giuridico, convergono sulla materia tutte le discipline. Si interessa del gioco anzitutto il Legislatore del codice penale (artt. 718-723 c.p.), prevedendo sanzioni penali per l’esercizio di giochi d’azzardo in luoghi pubblici o aperti al pubblico e per l’esercizio abusivo di giochi non d’azzardo. Più rilevante ai fini che ci occupano in questo lavoro è la disciplina amministrativa e regolamentare prodotta in maniera disarticolata, e senza alcuna logica sistematica, rinvenibile in una moltitudine di provvedimenti di vario rango sparsi qua e là nell’ambito del nostro ordinamento normativo.
Sul piano privatistico, il tema del gioco è trattato dal codice civile (artt. 1933-1935 c.c.), laddove il Legislatore prevede, in via generale, che le obbligazioni che originano da attività di gioco o scommessa prive di autorizzazione non siano tutelate da azione legale, e che neppure si debba restituire quanto ricevuto a titolo di pagamento. In base al codice civile, alla riconducibilità tra le obbligazioni naturali dei rapporti giuridici di gioco fanno eccezione le obbligazioni attinenti alle competizioni sportive ed alle lotterie legalmente autorizzate.
Di qui, dunque, la distinzione tra giochi che l’ordinamento vieta ed il cui divieto risulta assistito da una sanzione penale, giochi non vietati, ma i cui rapporti obbligatori sono, tuttavia, sprovvisti di piena tutela sotto il profilo civilistico e giochi autorizzati che originano rapporti obbligatori perfetti e che trovano la loro disciplina nella legislazione speciale di settore.
L’esistenza dei menzionati divieti e la conseguente necessita di apposite autorizzazioni per l’esercizio del gioco hanno fatto sì che lo svolgimento della relativa attività sia da sempre stato caratterizzato da un regime di monopolio legale o di diritto, strumentale a consentire il mantenimento di un attento controllo sull’intero settore.
Sotto il profilo tributario, il presente lavoro ha innanzitutto permesso di rilevare come inizialmente il modello di tassazione dei giochi sia stato basato sull’archetipo del monopolio fiscale, in cui lo Stato operando in tale regime ha applicato prezzi ben superiori rispetto a quelli che si formerebbero in regime di concorrenza perfetta.
A tale imposizione sotto forma di monopolio fiscale, che affonda le proprie radici nella tradizione storica del nostro ordinamento tributario e che ha da sempre connotato il gioco del lotto, si sono affiancate, in tempi più recenti, forme di imposizione strutturate in modo diverso, che discostandosi in modo più o meno marcato dai caratteri tipici del monopolio fiscale, tendono ad attribuire rilievo allo svolgimento dell’attività di gioco in se considerata e al coordinamento dei fattori della produzione. In buona sostanza si sta verificando il denunciato superamento del monopolio fiscale a vantaggio di meccanismi di tassazione più confacenti al mondo dei giochi.
Ciò è avvenuto, tuttavia, sulla base di una normazione che, nel tempo, si è stratificata in modo eterogeneo ed asistematico, al di fuori di un disegno unitario e in assenza di principi generali di settore o, comunque, di norme strumentali volte a regolare la fase di attuazione del prelievo fiscale secondo meccanismi comuni ed omogenei.
In questo contesto si inseriscono, poi, le evoluzioni connesse alla rivoluzione digitale degli ultimi decenni, che hanno visto la nascita e la crescente diffusione dei giochi online, in cui l’elevato tasso di competitività del mercato ha, di fatto, indotto il Legislatore tributario ad attuare forme di prelievo fiscale relativamente modeste, specie se poste a confronto con quelle operate sui giochi c.d. tradizionali.
I tentativi, invero alquanto deludenti, posti in essere dal Legislatore tributario di operare la corretta imposizione in relazione ad attività imprenditoriali di raccolta delle giocate di vario tipo, quali vicende espressive di forza economica evidenziano, peraltro, come la riserva monopolistica allo svolgimento dell’attività appaia anche strumentale al perseguimento di finalità di finanziamento delle spese pubbliche, sotto forma di devoluzione all’Erario di parte dei corrispettivi delle operazioni commerciali.
Muovendo dalla disamina del complesso quadro giuridico dianzi illustrato, si è cercato di esaminare in maniera attenta il modello d’imposizione fiscale della raccolta delle giocate allo scopo di evidenziarne i tratti fondamentali e i profili di criticità in rapporto, in particolar modo, ai principi fondamentali della materia tributaria e, in dettaglio, ai principi costituzionalmente sanciti di riserva di legge e capacità contributiva.
Tralasciando ogni considerazione intorno all’esatta qualificazione giuridica delle molteplici fattispecie illecite perpetrabili nel comparto in esame, quello che ci interessa nel presente lavoro è di sviluppare un utile approfondimento intorno a tutta la disciplina che regola la tassazione di tali proventi conseguiti attraverso la gestione della raccolta del gioco lecito mettendo anche in evidenza taluni limiti che la normativa di settore purtroppo evidenzia. Emergono, infatti, dei profili di criticità, di carattere normativo e regolamentare, che, ove non esattamente considerati, sono in grado, come vedremo, di inficiare l’attività svolta dalla competente Amministrazione dei Monopoli a tutela del settore e a beneficio del corretto esercizio del gioco pubblico da parte di tutti i soggetti operanti nella filiera.
PREMESSA
1. IL RILIEVO DEL SETTORE DEI GIOCHI E DELLE SCOMMESSE IN ITALIA
1.1 Evoluzione storica del fenomeno ludico
1.2 Il peso economico del settore dei giochi e delle scommesse
1.3 Le entrate erariali generate dal comparto dei giochi pubblici
1.4 I profili giuridici del gioco e delle scommesse
1.5 Gli aspetti sociali del gioco d’azzardo. Prescrizioni ai fini della prevenzione, riduzione e contrasto dei fenomeni di gioco compulsivo
2. LA DISCIPLINA GIURIDICA IN MATERIA DI GIOCHI E SCOMMESSE
2.1 La definizione del gioco e della scommessa
2.2 L’obbligazione civile del gioco: brevi cenni sulla disciplina codicistica
2.2.1 Il contratto di gioco in generale
2.2.2 Il contratto di gioco organizzato
2.2.3 Il Totalizzatore
2.3 Breve ricognizione della struttura giuridica dei singoli giochi pubblici
2.4 La disciplina amministrativa del gioco pubblico (cenni)
2.5 (Segue…) Le fonti della disciplina amministrativa del gioco pubblico
2.6 (Segue…) La competenza degli enti locali in materia di giochi
2.7 La disciplina tributaria del gioco pubblico (cenni)
2.8 Il gioco vietato: cenni sulle fattispecie penalmente rilevanti
3. IL MONOPOLIO STATALE IN MATERIA DI GIOCHI E SCOMMESSE
3.1 Il regime di monopolio
3.2 La legittimità costituzionale del monopolio sui giochi
3.3 Il regime monopolistico che sottende l’organizzazione e l’esercizio dei giochi e delle scommesse. Le ragioni dell’intervento statale in materia di giochi e scommesse
3.4 La compatibilità del sistema italiano dei giochi e delle scommesse con la disciplina europea
3.5 Il cardine del sistema italiano: l’affidamento in concessione
3.5.1 Brevi cenni sul concetto di concessione amministrativa
3.5.2 La concessione di servizio pubblico ed il genus della concessione di servizi di matrice europea
3.5.3 Il sistema concessorio ed autorizzatorio in materia di giochi e scommesse
3.5.4 La scelta del concessionario
3.5.5 L’esecuzione del rapporto di concessione
3.5.6 I Modelli del sistema concessorio
3.5.7 I canali distributivi del gioco pubblico
3.6 Il portafoglio italiano dei giochi pubblici con vincite in denaro
3.7 Registro unico degli operatori del gioco pubblico
4. L’APPARATO AMMINISTRATIVO DEDICATO AL SETTORE DEI GIOCHI
4.1 Gli organi dello Stato cui sono conferite le funzioni statali in materia di giochi e scommesse
4.1.1 L’Agenzia delle Accise, Dogane e dei Monopoli
4.1.2 La Guardia di Finanza
4.1.3 La Sogei
4.2 I poteri ispettivi
5. APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO
5.1 Le caratteristiche principali del settore
5.1.1 Introduzione
5.1.2 Il mercato degli apparecchi da gioco
5.1.3 La filiera del gioco pubblico mediante apparecchi da intrattenimento
5.1.4 Elenco degli operatori del settore del gioco c.d. “RIES”
5.1.5 La gestione telematica degli apparecchi da divertimento e intrattenimento
5.2 Evoluzione della regolamentazione degli apparecchi da intrattenimento
5.3 (Segue…) L’evoluzione del regime autorizzatorio degli apparecchi da gioco
5.4 Le Amusement With Price (AWP)
5.4.1 Definizioni e caratteristiche generali degli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6 lett. a) del T.U.L.P.S., meglio noti come AWP, newslot o Slot Machines. Principali differenze rispetto alle VLT144
5.4.2 I soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco praticato mediante apparecchi AWP
5.4.3 (Segue) I poteri del concessionario di Stato
5.4.4 Procedure amministrative sottese al rilascio degli atti autorizzatori
5.4.5 Le procedure amministrative di gestione degli apparecchi in argomento.
5.4.6 La manutenzione ordinaria e straordinaria degli apparecchi da gioco tra le vicende connesse alla gestione degli apparecchi
5.4.7 Locali pubblici dove è consentita l’installazione delle AWP/VLT. Contingentamento apparecchi da gioco e limiti numerici alla loro installazione
5.4.7.1 Criteri per la determinazione dei parametri numerico quantitativi
5.4.7.2 Tipologia dei punti di vendita presso i quali è consentita la raccolta di gioco
5.4.7.3 Luoghi autorizzati
5.4.7.4 Parametri numerico quantitativi per l’installabilità di apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6 del T.U.L.P.S.
5.4.7.5 Prescrizioni per l'installazione degli apparecchi
5.4.7.6 Sanzioni comminate per il superamento dei parametri numerico quantitativi
5.4.7.7 Ulteriori obblighi imposti dagli enti locali.
5.4.8 Gli obblighi espositivi ed il divieto di riprodurre il gioco del poker
5.4.9 Divieto di partecipare al gioco pubblico per i minori di 18 anni
5.4.10 Le procedure amministrative connesse all’apertura, svolgimento, modificazione e cessazione delle attività economiche connesse al gioco lecito.
5.4.10.1 Luoghi sensibili e distanze minime
5.4.10.2 Orari di funzionamento
5.4.11 Tessera sanitaria
5.5 Le Video Lottery Terminal (VLT)
5.5.1 Definizione degli apparecchi di cui all’art. 110, comma 6 lett. b) del T.U.L.P.S., meglio noti come VLT, videoterminali o videolotteries
5.5.2 La filiera delle VLT
5.5.3 Procedure amministrative sottese al rilascio degli atti autorizzatori
5.5.3.1 Cenni sull’affidamento delle attività e delle funzioni per la realizzazione e conduzione della parte della rete telematica relativa ai sistemi di gioco VLT
5.5.3.2 Certificazione dei sistemi di gioco e dei giochi attraverso la valutazione di conformità alle regole tecniche di cui al Decreto Direttoriale 4 aprile 2017
5.5.3.3 Installazione dei videoterminali
5.5.4 Locali pubblici dove è consentita l’installazione delle AWP/VLT. Contingentamento apparecchi da gioco e limiti numerici alla loro installazione
5.6 Divieto di installazione degli apparecchi che consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line (c.d. Totem)
5.7 Sanzioni amministrative (art. 110, comma 9, T.U.L.P.S.)
5.7.1 Produzione o importazione di apparecchi non corrispondenti alle caratteristiche e prescrizioni
5.7.2 Produzione o importazione di apparecchi sprovvisti dei titoli autorizzatori
5.7.3 Distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi non corrispondenti alle caratteristiche e prescrizioni
5.7.4 Utilizzo di apparecchi conformi alle caratteristiche e prescrizioni, corrispondendo vincite diverse da quelle ammesse
5.7.5 Distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi privi dei titoli autorizzatori
5.7.6 Reiterazione delle violazioni relative alla produzione, importazione, distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi non corrispondenti alle caratteristiche e prescrizioni, alla produzione, importazione, distribuzione, installazione o utilizzo di apparecchi privi dei titoli autorizzatori, all’utilizzo di apparecchi conformi alle caratteristiche e prescrizioni, corrispondendo vincite diverse da quelle ammesse
5.7.7 Mancata apposizione dei titoli autorizzatori sull’apparecchio
5.7.8 Luoghi di gioco sprovvisti delle prescritte autorizzazioni ex artt. 86 e 88 del T.U.L.P.S.
5.7.9 Distribuzione, installazione o utilizzo di videoterminali non rispondenti alle caratteristiche e prescrizioni
5.7.10 Produzione, distribuzione, installazione o messa a disposizione di apparecchi destinati a qualunque forma di gioco non rispondenti alle caratteristiche
5.7.11 Riepilogo Sanzioni amministrative apparecchi (art. 110, comma 9, T.U.L.P.S.)
5.8 Sanzioni amministrative diverse da quelle contemplate nell’art. 110, comma 9, T.U.L.P.S
5.8.1 Partecipazione al gioco da parte dei minori di anni 18, utilizzo degli apparecchi AWP e VLT e ingresso dei minori nelle aree dedicato al gioco
5.8.2 Divieto di contrarre con soggetti non iscritti nell’elenco RIES
5.8.3 Superamento dei parametri numerico quantitativi
5.9 La disciplina fiscale degli apparecchi con vincite in denaro. Il regime di esenzione IVA
6. IL PRELIEVO ERARIALE UNICO
6.1 Genesi ed evoluzione storica del tributo
6.2 La natura giuridica del prelievo erariale unico
6.3 La capacità contributiva
6.4 La fattispecie tributaria
6.4.1 Presupposto di fatto
6.5 Il profilo soggettivo della fattispecie tributaria
6.5.1 Il soggetto passivo dell’imposta: il concessionario
6.5.2 Profili soggettivi dei fenomeni patologici. La gestione degli apparecchi da gioco in assenza del prescritto nulla osta
6.5.3 (Segue) La gestione illecita degli apparecchi da gioco muniti del prescritto nulla osta
6.5.4 La solidarietà tributaria nel PREU
6.5.5 (Segue…) La responsabilità patrimoniale dei terzi nella fase attuativa del tributo
6.6 Lo schema impositivo. Modalità di assolvimento del prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento e intrattenimento con vincita in denaro
6.7 Termini e modalità relativi alle comunicazioni cui sono tenuti i concessionari di rete per la determinazione del prelievo erariale unico (PREU), sugli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro
6.8 La determinazione dell’imposta tra casi fisiologici e patologici
6.8.1 Le AWP: casi particolari (fisiologici) di determinazione della base imponibile del periodo contabile
6.8.2 (Segue…) Casi particolari (fisiologici) di determinazione della base imponibile dell’anno solare
6.8.3 (Segue…) Le regole di determinazione della base imponibile nei casi patologici
6.8.4 Le VLT
6.9 La fase dinamica dell’imposta
6.9.1 Aspetti del meccanismo applicativo dell’imposta: liquidazione, versamenti, rimborsi e comunicazione
6.9.2 Fase liquidatoria e accertativa
6.10 Il PREU e le imposte sui redditi
7. I GIOCHI A BASE SPORTIVA
7.1 Il modello concessorio in materia di scommesse
7.1.1 Le scommesse offerte nei punti retail distribuiti sul territorio italiano
7.1.2 La raccolta delle scommesse con partecipazione a distanza: il fenomeno dei “punti di vendita ricarica” (PVR)
7.1.3 Divieto di installazione degli apparecchi che consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line (c.d. Totem)
7.2 La disciplina delle scommesse su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi: le scommesse a quota fissa
7.2.1 Premessa
7.2.2 L’oggetto delle scommesse a quota fissa su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi: il palinsesto
7.2.3 Le scommesse a quota fissa ammesse
7.2.4 Le modalità di gioco
7.2.5 Il totalizzatore nazionale
7.2.6 I luoghi di raccolta delle scommesse
7.3 (Segue…) Le scommesse a totalizzatore e i concorsi pronostici
7.3.1 Premessa
7.3.2 Oggetto e modalità di partecipazione dei concorsi pronostici
7.3.4 Modalità di gioco, rimborsi e riscossione delle vincite
7.3.4 Ripartizione della posta di gioco
7.3.5 I luoghi di raccolta delle scommesse
7.3.6 I concorsi pronostici: il Totocalcio
8. I GIOCHI A BASE IPPICA
8.1 La disciplina delle scommesse relative alle corse dei cavalli
8.2 La gestione del settore ippico ed il trasferimento di funzioni dall’UNIRE al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
8.2.1 Nascita e declino dell’UNIRE
8.2.2 Il subentro del MIPAAF
8.3 Le tipologie di scommesse sulle corse dei cavalli effettuabili ed il palinsesto ippico
8.4 L’accettazione delle scommesse
9. L’IMPOSTA UNICA SUI CONCORSI PRONOSTICI E SULLE SCOMMESSE
9.1 Introduzione
9.2 Genesi ed evoluzione storica del tributo. Le contraddizioni e le incoerenze che hanno accompagnato l’istituzione dell’imposta unica sui giochi
9.3 Analisi ragionata sulla natura tributaria dei prelievi erariali applicati sui giochi e sulle scommesse
9.3.1 Brevi considerazioni sulla nozione di tributo e dei suoi elementi fondamentali
9.3.2 La natura giuridica delle quote di prelievo
9.3.3 Per una sicura collocazione dell’imposta unica
9.4 Un tributo dalla duplice ratio
9.5 La capacità contributiva nell’imposta unica
9.5.1 Il profitto delle scommesse
9.5.2 Brevi considerazioni sul principio della capacità contributiva
9.5.3 Un’unica imposta per una duplice capacità contributiva
9.6 L’imposta unica e l’illusione fiscale
9.7 Analisi della struttura del tributo
9.7.1 Il presupposto di fatto
9.7.2 Soggetti del tributo
9.7.3 Base imponibile ed aliquota d’imposta: complessità e contraddizioni dell’imposta
9.8 L’attuazione dell’imposta. Le fasi dell’accertamento e della riscossione nell’imposta sui giochi
9.8.1 I metodi di determinazione dell’imponibile
9.8.2 Riflessi sul sistema tributario in generale della nuova base imponibile accertata ai fini dell’imposta unica
9.8.3 L’imponibilità dei giochi svolti in violazione della normativa civilistica, amministrativa e penale
9.9 Sanzioni
9.10 L’imposta unica e l’imposta sui redditi
10. I GIOCHI NUMERICI A QUOTA FISSA
10.1 I giochi numerici a quota fissa: premessa
10.2 Il gioco del Lotto
10.2.1 Caratteristiche del gioco
10.2.2 La disciplina di riferimento
10.2.3 Il gioco opzionale denominato “Simbolotto”
10.2.4 Il Lotto istantaneo
10.3 Il gioco “10eLOTTO”
10.3.1 Premessa
10.3.2 Caratteristiche e modalità del gioco
10.3.3 Le formule di gioco opzionale
10.3.3.1 La formula di gioco opzionale denominata “NUMERO ORO”
10.3.3.2 La formula di gioco opzionale denominata “DOPPIO ORO”
10.3.3.3 La formula di gioco opzionale denominata “EXTRA”
10.3.4 Le vincite conseguibili
10.3.4.1 Le vincite al 10eLOTTO
10.3.4.2 Le vincite al gioco opzionale “NUMERO ORO”
10.3.4.3 Le vincite al gioco opzionale “DOPPIO ORO”
10.3.4.4 Le vincite al gioco opzionale “EXTRA”
10.4 Il gioco “MillionDAY”
10.4.1 Disciplina e caratteristiche del gioco
10.4.2 Modalità e tipologie di giocata
10.4.3 Vincite conseguibili
10.5 La raccolta delle giocate
10.5.1 I punti di raccolta delle giocate
10.5.2 L’apertura di ricevitorie per la raccolta del gioco del Lotto
10.5.3 Incremento degli utili del gioco del Lotto destinati ai beni culturali
10.5.4 Raccolta on-line delle giocate
10.6 Le modalità di pagamento delle vincite
10.7 Profili di natura tributaria
10.7.1 La fiscalità del gioco del Lotto
10.7.2 Il prelievo alla fonte sulle vincite al Lotto
10.7.3 Le ritenute sulle vincite
10.7.4 Qualificazione tributaria del costo del biglietto di partecipazione al gioco del Lotto
10.7.5 Regime di esenzione IVA delle prestazioni rese da terzi in favore del concessionario necessarie e indispensabili alla raccolta delle giocate
10.7.6 Il pro-rata Iva in caso di esercizio congiunto di attività di rivendita di Tabacchi e giochi
10.7.7 Registrazione e trasmissione telematica dei corrispettivi per gli aggi relativi al gioco del Lotto
10.7.8 Codici tributo per il versamento, mediante il modello F24 Accise, delle somme una tantum e dei diritti di scritturazione in materia di rivendite di generi di monopolio e delle ricevitorie del gioco del Lotto
11. I GIOCHI NUMERICI A TOTALIZZATORE NAZIONALE
11.1 Premessa
11.2 Il SuperEnalotto
11.2.1 Premessa
11.2.2 Svolgimento del gioco
11.2.3 Procedura per la richiesta dell’autorizzazione alla raccolta
11.2.4 Modalità di pagamento delle vincite
11.3 Il gioco complementare denominato “SuperStar”
11.3.1 Premessa
11.3.2 Disciplina di riferimento
11.4 Il “SiVinceTutto SuperEnalotto”
11.4.1 Premessa
11.4.2 Svolgimento del gioco
11.4.3 Modalità di pagamento delle vincite
11.5 Eurojackpot
11.5.1 Premessa
11.5.2 Modalità di gioco
11.6 Vinci per la vita - WinforLife
11.6.1 Premessa
11.6.2 Vinci per la vita – WinforLife Classico
11.6.3 Vinci per la vita – WinforLife Grattacieli
11.6.4 Vinci per la vita – WinforLife VinciCasa
11.7 Profili di natura tributaria
11.7.1 Notazioni di carattere comune
11.7.2 La “tassa sulla fortuna” o “diritto sulla vincita”
12. IL GIOCO DEL BINGO E LE LOTTERIE NAZIONALI
12.1 Il Bingo
12.1.1 Caratteristiche del gioco in sala
12.1.2 La disciplina normativa
12.1.3 Modalità di svolgimento del gioco in sala
12.1.4 Premi e pagamento delle vincite
12.1.5 Apertura di una ricevitoria e servizi connessi
12.1.6 Il Bingo telematico
12.1.7 Profili fiscali del gioco del Bingo
12.2 Le Lotterie nazionali
12.2.1 Introduzione
12.2.2 Le Lotterie nazionali “ad estrazione istantanea”
12.2.3 Le Lotterie nazionali “ad estrazione istantanea telematiche”
12.2.4 Le Lotterie nazionali “tradizionali”. Cenni regolamentari e disciplina normativa di riferimento
12.2.5 Profili di carattere fiscale
12.2.6 (Segue…) La tassa sulle vincite delle Lotterie
12.2.7 (Segue…) Trattamento ai fini IVA degli aggi dei ricevitori
13. GIOCHI (A DISTANZA) DI ABILITÀ, CARTE, SORTE A QUOTA FISSA
13.1 I giochi di abilità a distanza
13.1.1 Premessa
13.1.2 Disciplina di svolgimento e partecipazione ai giochi a distanza
13.1.3 Trattamento fiscale dei giochi di abilità a distanza
14. L’IMPOSIZIONE DIRETTA E INDIRETTA DEL FENOMENO LUDICO
14.1 Il trattamento fiscale delle vincite da gioco
14.1.1 Introduzione
14.1.2 Il caso delle vincite conseguite all’estero da cittadini residenti su piattaforme di bookmaker esteri
14.1.3 Le vincite conseguite in Case da gioco situate all’estero
14.1.4 Le vincite conseguite fuori dal circuito legale
14.2 Il regime sostitutivo di cui all’art. 30, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600: l’imposta sulle vincite
14.3 L’imposta sul valore aggiunto in materia di giochi: l’esenzione
14.3.1 Cenni sull’evoluzione storica del regime di esenzione IVA nel mondo dei giochi
14.3.2 Le difficoltà connesse dalla regolamentazione Iva del gioco d’azzardo
14.3.3 L’attuale regime IVA in materia di giochi e scommesse
14.3.4 Il regime Iva degli apparecchi da gioco ex art. 110 T.U.L.P.S.
14.3.5 L’applicabilità dell’esenzione Iva alle attività illegali di raccolta delle giocate tramite gli apparecchi e congegni ex art. 110 T.U.L.P.S.
14.3.6 L’attività di collaborazione nella raccolta di somme di denaro giocate mediante apparecchi da gioco ex art. 110 T.U.L.P.S.
14.3.7 Trattamento Iva dell'attività di procacciamento della clientela e di conclusione di contratti di gioco a distanza
14.3.8 Il regime Iva delle prestazioni di verifica obbligatoria di conformità delle piattaforme di gioco a distanza
14.3.9 Il regime Iva della fornitura di terminali di gioco
14.3.10 Obbligo di memorizzazione elettronica dei corrispettivi relativi alla vendita di biglietti di lotterie istantanee
14.4 La rilevanza ai fini delle II.DD. e dell’Iva dei valori rilevati in tema di PREU e di Imposta unica
14.4.1 Premessa
14.4.2 Riflessi sul sistema tributario in generale della nuova base imponibile accertata ai fini dell’Imposta unica
14.4.3 (Segue…) Con riguardo alla nuova base imponibile accertata ai fini del PREU
BIBLIOGRAFIA
Manuale operativo, in pdf di 128 pagine, per i fondi europei a gestione indiretta e i finanziamenti nazionali, Volume III.
Prefazione di Franco Fiumara (Amministratore delegato e Direttore generale di Ferservizi SpA - Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano)
Si tratta del terzo volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata".
Siamo arrivati al punto di mezzo della nostra collana, e con questo terzo volume raggiungiamo l’apice di interesse per le PMI, i professionisti e i manager di aziende pubbliche ed enti locali che ritrovano quotidianamente negli articoli di stampa specializzata i titoli e gli argomenti sui fondi europei a gestione indiretta e sui finanziamenti nazionali che abbiamo trattato in questo volume.
In pratica, di cosa si tratta?
La solita classificazione ed elenco della spesa sui fondi disponibili?
La risposta, che conosce il lettore più attento che ha avuto modo di studiare i volumi precedenti della collana, è contenuta già nel titolo di “Manuale Operativo”, quindi non risponde soltanto al “cosa è” ma soprattutto al “come si fa”.
Invitalia, Ismea, Sace-Simest e Mise sono tra i principali protagonisti delle misure nazionali agevolative, che spesso nella loro complessità sembrano lontane dall’ordinaria vita aziendale. Non occorrono super consulenti o illuminati strateghi della finanza per saper cogliere le opportunità che tutti i giorni, più di quanto pensiamo, sono a portata di mano.
L’imprenditoria italiana, nonostante a volte non abbia molta fiducia sulle proprie capacità, è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, e i progetti delle PMI (che rappresentano oltre il 95% del tessuto produttivo), fanno la differenza e meritano pari dignità al cospetto delle grandi imprese.
L’elasticità nelle organizzazioni aziendali, ma soprattutto l’apertura culturale verso nuove modalità di lavoro, sono un punto di partenza per riconsiderare la composizione delle fonti delle risorse disponibili al fine di velocizzare sistemi di impiego più veloci nel sostegno degli investimenti necessari allo sviluppo. In sintesi quindi la finanza agevolata riesce ad accelerare i tempi di ritorno dei capitali investiti, solo se l’idea imprenditoriale riesce ad essere convincente nelle linee programmatiche di sviluppo, nell’equilibrio economicofinanziario, nelle positive ricadute nella collettività, sia nel mercato del lavoro, sia nel rispetto dell’ambiente.
E’ una questione di etica del lavoro e di crescita sostenibile.
Non esistono più come vent’anni fa contributi a pioggia, o erogazioni indiscriminate, abbiamo compreso, nostro malgrado, di avere risorse limitate, quindi è indispensabile una nuova cultura contro gli sprechi, abbiamo bisogno di esempi virtuosi e di una nuova generazione che sappia guardare oltre le necessità contingenti
La collana è costituita da cinque manuali che possono essere fruiti singolarmente, secondo le necessità contingenti, tuttavia è consigliabile seguirla secondo il filo logico di trattazione, soprattutto per coloro che per la prima volta esplorano il mondo dell’europrogettazione.
Attraverso la presente collana cerchiamo di dare un panorama esaustivo su tutte le possibili misure agevolative e soprattutto un taglio molto pratico su come si scrive un progetto, con esempi pubblicati di iniziative già finanziate, come si effettua una ricerca, cosa esattamente viene finanziato e quali sono gli investimenti ammissibili.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
1. Cosa sono i fondi strutturali europei (a cura della dott.ssa Nicole Conte e del dott. Vincenzo Parisi)
1.1 Fondi strutturali europei, la programmazione 2021-2027 in Italia
1.2 I programmi nazionali e regionali
2. Fondi strutturali europei 2021-2027:l’accordo di partenariato
2.1 I fondi strutturali e di investimento europei
2.2 La strategia
2.3 I cinque obiettivi strategici
3. Descrizione dei principali enti erogatori nazionali
3.1 Ministero dello Sviluppo Economico
3.2 Invitalia
3.3 Ismea
3.4 Sace-Simest
3.5 Ministero della Cultura
4. Transizione 4.0 - Le linee del ministero dello sviluppo economico
4.1 Beni strumentali – Nuova Sabatini
4.2 PMI e proprietà industriale: Brevetti+, Marchi+ e Disegni+
4.3 Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – PNIEC
4.4 Misure di fiscalità agevolata promosse dal MISE: i Credito d’imposta
5. Le principali misure promosse da INVITALIA
5.1 Resto al sud
5.2 Smart&Start
5.3 Voucher Internazionalizzazione
5.4 Fondo Nazionale Efficienza Energetica
5.5 Contratto di sviluppo
5.6 Altre misure gestite da INVITALIA
6. I fondi nazionali a sostegno dell’agricoltura: le linee ISMEA
6.1 Generazione terra - Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
6.2 Più Impresa - Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura
6.3 Finanziamenti agevolati ISMEA
7. I fondi a supporto dell’internazionalizzazione: il fondo 394 di SACE-SIMEST
7.1 Le 7 linee di finanziamento del Fondo 394/81
7.2 I Finanziamenti SACE del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
7.3 Gli aiuti alle imprese che hanno subito perdite economiche a causa del conflitto in Ucraina
8. I fondi per il comparto culturale
8.1 Bando per la “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC)
8.2 Credito di imposta per le imprese di produzione di videogiochi – Ministero della Cultura
8.3 Contributo a fondo perduto per le attività di spettacolo dal vivo da svolgersi nei musei, parchi archeologici di rilevante interesse nazionale presenti su tutto il territorio nazionale dotati di autonomia speciale – Ministero della Cultura
9. Come accedere ai fondi europei nazionali
9.1 Il ciclo di vita di un progetto e le attività più rilevanti da portare avanti
9.2 La stesura del progetto
9.3 Check-up del progetto
9.4 Lo sviluppo del progetto
9.5 La chiusura del progetto
10. Esempi pratici
10.1 Capo III “Fondo Imprese Creative” – Ministero dello Sviluppo Economico
10.2 Creative Living LAB – Ministero della Cultura - Direzione Generale Creatività Contemporanea
10.3 Contributi Selettivi – Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo 4
11. Le attività di controllo e rendicontazione degli interventi cofinanziati da fondi nazionali e fondi dell’Unione Europea (a cura dell'avv. Barbara Togna)
11.1 I soggetti responsabili della gestione e del controllo dei Programmi Operativi
11.2 I Sistemi di Gestione e Controllo dei Programmi Operativi
11.3 Il Controllo di I livello
11.4 La rendicontazione delle spese a valere sui Programmi Operativi Nazionali
Sitografia e bibliografia
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