Check-list visto di conformità Irap - La Circolare del Giorno n. 226 del 28.10.2019

L’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti relativi all’Irap, per importi superiori a € 5.000 obbliga al rilascio del visto di conformità sulla relativa dichiarazione.

Il visto di conformità non è richiesto in caso:

• di compensazione “verticale” nell’ambito del medesimo codice tributo
• di istanza di rimborso di tali crediti.

I controlli che il certificatore deve effettuare per apporre il visto di conformità sono di natura meramente “formale”, non “sostanziale”.

Si propone un fac-simile della check-list per il credito Irap 2018.

Check-list visto di conformità crediti Irpef - La Circolare del Giorno n. 222 del 23.10.2019

L’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti relativi alle imposte sui redditi, per importi superiori a € 5.000 obbliga al rilascio del visto di conformità sulla relativa dichiarazione.

Il visto di conformità non è richiesto in caso:

• di compensazione “verticale” nell’ambito del medesimo codice tributo
• di istanza di rimborso di tali crediti
• di compensazione di crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (come i crediti del quadro RU)

I controlli che il certificatore deve effettuare per apporre il visto di conformità sono di natura meramente “formale”, non “sostanziale”.

Si propone un fac-simile della check-list per il credito Ires 2018.

Il lavoro autonomo in ambito internazionale - La Circolare del Giorno n. 220 del 21.10.2019

I soggetti residenti sono tassati in Italia sui redditi ovunque prodotti, anche se questi derivano da attività esercitata come lavoratori autonomi all’estero.

Nel rispetto di determinate condizioni sarà poi riconosciuto un credito d’imposta per le eventuali ritenute subite all’estero.

Per i soggetti non residenti, invece, l’art. 23 del Tuir stabilisce che i redditi di lavoro autonomo sono soggetti ad imposizione in Italia se l’attività è esercitata nel territorio dello Stato italiano. Diversamente, se l’attività non è esercitata nel territorio dello Stato italiano, i redditi di lavoro autonomo non sono soggetti a tassazione nel nostro paese.

Se il reddito viene prodotto in Italia si applica la ritenuta del 30% prevista dall’art. 25 del D.P.R. 600/1973. L’iter logico del ragionamento è quindi il seguente. L’art. 23 prevede che i professionisti non residenti sono tassati in Italia sulle attività svolte nel territorio dello Stato. L’art. 25 del D.P.R. 600/73 prevede un prelievo alla fonte del 30%.

A questo punto è necessario esaminare se le Convenzioni contengano disposizioni di maggior favore. I professionisti sono generalmente trattati in un apposito articolo delle convenzioni stipulate dall’Italia.

Indice

1. Il lavoro autonomo svolto all’estero dai soggetti residenti
2. La strada della deducibilità dell’imposta estera in luogo del credito d’imposta
3. Le previsioni del modello OCSE per il lavoro autonomo
4. Forfettario e lavoro autonomo svolto all’estero -  R.M. 15.03.2019 n. 36/E
5. Il lavoro autonomo svolto in Italia dai soggetti non residenti

Lavori su beni di terzi - trattamento fiscale - La Circolare del Giorno n. 219 del 18.10.2019

Le spese sostenute dall’impresa per la manutenzione o la riparazione di beni ricevono un trattamento differente a seconda che i beni siano di proprietà dell’impresa stessa ovvero di terzi.

Nella seconda ipotesi (se cioè si tratta di spese su beni che sono nella disponibilità dell’impresa in forza di contratti di locazione, leasing o di altro genere), ai fini fiscali la deduzione spetta al locatario che le ha sostenute, qualora stabilito dal contratto di locazione.

I lavori di manutenzione su beni di terzi, che ricevono – come si dirà - un diverso trattamento contabile dipendente dal loro carattere “ordinario” ovvero “straordinario” danno luogo a componenti negativi deducibili ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.  

Indice

1. Premessa
2. Beni propri
3. Beni di terzi
4. Reddito d’impresa
5. Spese patrimonializzate
6. Professionisti
7. Pro e contro la deducibilità
8. Piano di ammortamento civilistico
9. Quota relativa a ciascun esercizio
10. IRAP
11. Detrazione IVA
12. Rimborsi IVA
13. Dichiarazione
14. Accertamento
15. schema riassuntivo

L’home restaurant - La Circolare del Giorno n. 215 del 15.10.2019

La tematica dell’home restaurant sta assumendo un’importanza sempre maggiore nel panorama economico italiano.

Per avviare questo tipo di attività vi sono molteplici fattori che occorre prendere in considerazione: dalle questioni di carattere amministrativo a quelle sanitarie, passando per le tematiche del diritto fiscale. Un aspetto di particolare importanza è quello relativo all’occasionalità o all’abitualità dell’attività. 

Indice

1. Premessa
2. L’attività di home restaurant
3. Il disegno di legge depositato alla Camera dei Deputati
4. la disciplina vigente
5. La prima risoluzione del ministero dello sviluppo economico
6. Il parere del ministero dell’interno
7. Quadro sinottico
8. Gli adempimenti per l’attività svolta in modo assolutamente occasionale ed episodico
9. Gli adempimenti per l’attività svolta in modo non occasionale

Attribuzione ai soci di riserve di rivalutazione: tassazione Irpef - La Circolare del Giorno n. 205 del 03.10.2019

La rivalutazione dei beni delle imprese è una possibilità concessa dal legislatore, che consente di attribuire maggiori valori contabili e/o fiscali ai cespiti patrimoniali dell’impresa, con effetti associati – per quanto riguarda l’ambito fiscale – a una riduzione di imposte nella forma di maggiori ammortamenti e minori plusvalenze all’atto della cessione.

Nel corso degli anni, le norme fiscali hanno consentito svariate volte di procedere a una rideterminazione / adeguamento dei valori di determinati asset posseduti dalle imprese. La puntuale ricostruzione normativa delle rivalutazioni (dei beni di impresa, dei terreni, delle partecipazioni) può risultare complessa, perché si sono di fatto succedute norme istitutive, proroghe e norme che riaprivano le procedure “pregresse” con disposizioni sostanzialmente similari.

Indice

1. Aspetti generali
2. Il saldo attivo
3. La distribuzione
4. Tassazione società / soci
5. utili pregressi
6. Modifiche di sequenza
7. La natura della riserva
8. Precisazioni
9. La tassazione tramite ritenuta
10. Modello Redditi SC 2019
11. Modello Redditi PF 2019
12. L’assegnazione agevolata
13. Le riserve da assegnazione
14. Schema riepilogativo

Deducibilità degli immobili strumentali dal reddito del professionista - La Circolare del Giorno n. 192 del 18.09.2019

Recentemente, con il documento di ricerca del 25 luglio 2019,  CNDCEC e FNC tornano ad esaminare in modo sistematico la disciplina degli immobili nella determinazione del reddito di lavoro autonomo.

Nella presente Circolare analizzeremo le regole attualmente in vigore in relazione agli immobili strumentali nel reddito da lavoro autonomo.

Indice

1. Premessa
2. definizione di immobile strumentale
3. gli ammortamenti e i canoni di leasing
4. le spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione
5. le plusvalenze e le minusvalenze

Detrazione per figli a carico - La Circolare del Giorno n. 184 del 04.09.2019

La detrazione per figli a carico spetta per i figli naturali, adottivi, affidati o affiliati con un reddito inferiore a un determinato limite. Chiarimenti sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate nel caso in cui uno dei due genitori adotti il regime forfettario.

In questa Circolare un riepilogo della normativa.

Indice

1. Premessa
2. detrazione per figli a carico
3. Dichiarazione dei redditi
4. Il caso di un genitore in regime forfettario

L’ammortamento dei beni temporaneamente inutilizzati - La Circolare del Giorno n. 176 del 27.08.2019

Le immobilizzazioni materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, devono essere sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. Gli ammortamenti così calcolati devono essere iscritti nel conto economico alla voce B.10.b. (“ammortamento delle immobilizzazioni materiali”).

Indice

1. Premessa
2. L’inerenza in generale
3. la questione
4. L’effettivo utilizzo nell’impresa
5. Ammortamento ed entrata in funzione del bene
6. La “corrispondenza” non necessaria
7. Il principio di derivazione
8. L’effettivo utilizzo dei beni
9. La prosecuzione dell’attività
10. La rilevanza delle regole civilistiche
11. La soluzione fornita
12. Schema

Le erogazioni liberali detraibili nella dichiarazione dei redditi - La Circolare del Giorno n. 175 del 26.08.2019

Nel modello Redditi è prevista la possibilità di detrarre dall’Irpef lorda le erogazioni liberali effettuate ad una serie di soggetti.

Vediamo nel dettaglio quali sono le erogazioni che godono dell’agevolazione anche alla luce delle indicazioni fornite nella circolare 13/E

Indice

1. Popolazioni colpite da calamità o eventi straordinari 
2. Associazioni sportive dilettantistiche
3. Fondazione la Biennale di Venezia
4. Attività culturali ed artistiche
5. Enti dello spettacolo
6. Fondazioni operanti nel settore musicale
7. Istituti scolastici di ogni ordine e grado
8. ONLUS, iniziative umanitarie, religiose o laiche
9. Partiti politici
10. ONLUS e delle associazioni di promozione sociale
11. Organizzazioni del volontariato
12. Fondazioni e associazioni riconosciute
13. Enti universitari, di ricerca pubblica e vigilati, enti parco regionali e nazionali
14. Erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito a favore di trust o fondi speciali
15. ONLUS, organizzazioni di volontariato e APS