Contributi a fondo perduto e non applicabilità del blocco dei pagamenti delle P.A. - La Circolare del Giorno n. 282 del 14.12.2021

Il D.L. 209/2021, recentemente approvato e pubblicato in GU (n- 294 dell’11.09.2021), stabilisce che le varie norme emanate a causa  dell’emergenza Covid, che riconoscono l’erogazione di contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate, non possono vedere applicate le disposizioni sul blocco dei pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni (P.A.), previsto dall’art. 48-bis del D.P.R. 602/1973. Si tratta di una norma di interpretazione autentica, che vale quindi anche retroattivamente e per tutti i tipi di contributi.

Nella presente circolare si esaminerà quindi la disposizione a tutela dei contributi a favore dei soggetti privati, così come quella sul blocco dei pagamenti da parte delle P.A.

Indice

1. Contributi a fondo perduto al riparo dal blocco dei pagamenti
2. Blocco dei pagamenti delle P.A.
3. Procedimento e soggetti coinvolti
4. Esclusioni dal blocco dei pagamenti
5. Casi particolari

Notifica degli atti: accertamento e contenzioso - La Circolare del Giorno n. 280 del 10.12.2021

La conoscenza degli atti a contenuto impositivo e sanzionatorio e degli atti della riscossione, che causano effetti diretti per i contribuenti, viene garantita attraverso una procedura di formale notifica, finalizzata anche a consentire l’esercizio del diritto di difesa. Si tratta di un momento cruciale, la cui irregolare esecuzione od omissione si ripercuote negativamente sulle attività da compiere, tradizionalmente gestito in forma “cartacea” e, attualmente, anche in forma digitale (sia nella fase amministrativa che in quella processuale).

Guardando alla procedura tradizionale, anteriore alle più recenti innovazioni, la notifica delle cartelle esattoriali (art. 26 del D.P.R. n. 602/1973 e art. 60 del D.P.R. n. 600/1973) segue le disposizioni del codice di procedura civile (artt. 137 e ss.), secondo le quali l’atto va notificato nelle mani proprie del contribuente, ovvero presso il suo domicilio fiscale, presso il domiciliatario eventualmente indicato o, infine, a mezzo del servizio postale (secondo le regole della legge n. 890/1982).

Indice

1. Aspetti generali
2. Notifica a società ed enti
3. Notifica a mezzo posta
4. Decorrenza del termine iniziale
5. Irreperibilità
6. Notifica allo “sconosciuto”
7. Irreperibilità temporanea e definitiva
8. Adempimenti necessari
9. Nullità e inesistenza
10. Insanabilità della nullità
11. Conseguenze della nullità
12. Notifica tramite PEC
13. Accertamenti a mezzo PEC
14. Cartella a mezzo PEC
15. Contenzioso tributario
16. Notifiche “processuali”
17. Elezione di domicilio
18. Costituzione in giudizio
19. Ricevuta
20. Memorie e documenti
21. Notifica della sentenza
22. Deposito

Sospensione delle comunicazioni per la cessione dei crediti: il Provvedimento delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 274 del 03.12.2021

Con il provvedimento n. 340450 del 01.12.2021 l’Agenzia delle Entrate ha stabilito i criteri, le modalità e i termini per l'attuazione delle disposizioni sulla sospensione delle comunicazioni per la cessione dei crediti fiscali relativi ad alcune agevolazioni, sulla base di quanto previsto dall'art. 122-bis, commi 1 e 2, del D.L. 34/2020 (“Decreto Rilancio”) – introdotto dall'art. 2 D.L. 157/2021 (“Decreto Antifrodi”) – al fine di contrastare le frodi in materia di cessione dei crediti.

Indice

1. Premessa
2. Selezione delle comunicazioni con profili di rischio
3. Procedura di selezione e annullamento delle comunicazioni

I chiarimenti delle Entrate sul nuovo “Decreto antifrodi” - La Circolare del Giorno n. 271 del 02.12.2021

L'Agenzia delle Entrate con la circolare n. 16 del 29.11.2021 e con una serie di Faq pubblicate sul proprio sito è intervenuta per fornire chiarimenti in merito ai nuovi obblighi introdotti dal "Decreto anti-frodi" in tema di bonus edilizi. In particolare l’amministrazione finanziaria si è soffermata su:

• l'estensione dell’obbligo di apposizione del visto di conformità;
• l'asseverazione della congruità delle spese per gli interventi con detrazione diversa dal 110%, individuando anche i soggetti abilitati al rilascio.

Indice

1. Premessa
2. Visto di conformità per Superbonus 110% 
3. Asseverazione Superbonus 110% 
4. Asseverazione bonus “ordinari"
5. Ambito temporale di applicazione delle novità 
6. Cessione rate residue non fruite 
7. Controlli preventivi

Provvedimento Agenzia delle Entrate superamento limite aiuti di Stato per l'anno 2018 - La Circolare del Giorno n. 266 del 29.11.2021

Con il recente provvedimento n. 324659 del 22.11.2021 l’Agenzia delle Entrate ha reso note le modalità con cui verranno messe a disposizione dei contribuenti le informazioni sul superamento del limite massimo degli aiuti di Stato c.d. “de minimis”. Il provvedimento riguarda, nello specifico, le dichiarazioni IRAP del periodo d’imposta 2018 (sezione “Aiuti di Stato”, quadro “IS” del Modello IRAP 2019).

E' infatti possibile usufruire al massimo di 200.000 euro di aiuti “de minimis” per ogni triennio (triennio mobile): qualora tale importo venga superato è necessario che il contribuente regolarizzi la propria posizione, presentando una dichiarazione integrativa ed effettuando, se necessario, il ravvedimento operoso.

Indice

1. Premessa
2. Contenuto delle comunicazioni
3. Modalità di comunicazione delle informazioni
4. Modalità di replica/regolarizzazione da parte del contribuente

Solidarietà tributaria nelle scissioni - La Circolare del Giorno n. 264 del 26.11.2021

Le operazioni societarie straordinarie sono regolate da disposizioni che, sotto il profilo civilistico, danno luogo ad un preciso regime di responsabilità verso i soci e i creditori delle società coinvolte. A livello fiscale tali operazioni sono poi disciplinate da norme speciali, al fine di salvaguardare e attribuire correttamente l'obbligazione tributaria.

Ad ogni modo, sia in materia civilistica che tributaria opera, anche per la scissione, il criterio di “distribuzione della responsabilità” (in questo caso tra scissa e beneficiaria/e).

In proposito, in materia tributaria l’art. 173 del TUIR contiene precise disposizioni che regolano la responsabilità dei soggetti coinvolti, sia con riguardo agli adempimenti strumentali da porre in essere, sia per i controlli fiscali e gli accertamenti.

Indice

1. Aspetti generali
2. Profili reddituali
3. Solidarietà tributaria
4. Trasferimento delle posizioni soggettive
5. Elementi patrimoniali conferiti
6. Responsabilità delle società
7. Posizioni giuridiche trasferite
8. Responsabilità fiscale
9. Controlli fiscali
10. Scritture e documentazione
11. Giurisprudenza ed Estensione della solidarietà fiscale

I controlli antifrode delle dichiarazioni di intento - La Circolare del Giorno n. 258 del 19.11.2021

Con apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, prot. n. 293390/2021 del 28.10.2021, sono stati definiti i criteri di controllo antifrode delle dichiarazioni di intento a valere dal 01.01.2022.

La fattura elettronica accoglie in specifici campi le relative informazioni.

Indice

1. Premessa
2. Condizione per essere esportatori abituali
3. Analisi di rischio
4. Procedura di invalidazione delle dichiarazioni già emesse
5. Inibizione nuove dichiarazioni di intento
6. Indicazioni in fattura elettronica dal 2022

Il nuovo “Decreto antifrodi” (D.L. 157/2021) - La Circolare del Giorno n. 252 del 15.11.2021

Considerate le diverse norme del D.L. 34/2020 (“Decreto Rilancio”), che hanno previsto la possibilità di optare, rispettivamente:

• per la cessione o per lo sconto in fattura, in luogo delle detrazioni fiscali previste per alcuni tipi di interventi relativi, principalmente, alla tutela del patrimonio edilizio;
• per la cessione dei crediti d’imposta riconosciuti da provvedimenti emanati per fronteggiare l'emergenza da Covid-19;

con il D.L. 157/2021 (pubblicato in Gazzetta in data 11.11.2021 ed entrato in vigore il successivo 12.11.2021) sono state introdotte disposizioni volte a contrastare i possibili comportamenti fraudolenti e a rafforzare le misure riguardanti le modalità di fruizione dei crediti e delle detrazioni di imposta.

Indice

1. Premessa
2. Estensione visto di conformità / asseverazione e congruità dei prezzi
3. Rafforzamento dei controlli preventivi
4. Controlli dell’Agenzia delle Entrate
5. Nuovo modello di comunicazione

Società di capitali a ristretta base partecipativa - La Circolare del Giorno n. 250 del 12.11.2021

Le società di capitali (generalmente S.r.l.) a ristretta base partecipativa sono spesso viste, in sede di accertamento, come degli schermi, superabili per imputare i redditi direttamente ai soci, analogamente a ciò che è normativamente previsto per le società di persone e per i soggetti a queste assimilati.

Rispetto a questa situazione di possibile conflitto tra contribuenti e Fisco, l’istituto IRES della trasparenza fiscale per opzione può permettere ai soci di dichiarare direttamente i redditi al posto della società (eliminando quindi il rischio di doppia imposizione e sanzioni in caso di accertamento).

Indice

1. Quadro generale
2. Doppia imposizione
3. Natura delle presunzioni
4. Accertamento presupposto e giudicato
5. Orientamenti diversi
6. Classificazione del reddito
7. Abuso del diritto?
8. Sanzioni tributarie
9. Norme penali
10. Mediazione tributaria
11. Trasparenza IRES
12. Esempio 1: distribuzione extracontabile
13. Esempio 2: piccola trasparenza
14. Considerazioni finali

Il trust interposto - La Circolare del Giorno n. 240 del 05.11.2021

La figura giuridica del trust prevede, per effetto della determinazione da parte di un settlor (disponente), lo sdoppiamento della proprietà di beni, che pervengono in capo a un trustee (gestore), per finalità determinate nell’atto di trust, o a beneficio di qualcuno.

Sotto il profilo tributario, in particolare delle imposte sui redditi, possono configurarsi trust differenziati in ragione della soggettività fiscale, che può essere piena e diretta (in particolare nei trust opachi), oppure simile a quella delle società di persone, con imputazione dei redditi in capo ai beneficiari (trust trasparenti).

Quando il trust non prevede un vero e proprio trasferimento della disponibilità dei beni dal disponente al trustee, oppure ne è prevista la possibilità di revoca da parte del disponente, l’amministrazione finanziaria lo può contestare e disconoscere, in quanto trust “interposto”, secondo le previsioni dell’art. 37, comma 3 del D.P.R. 600/1973.

Indice

1. Quadro generale
2. Caratteristiche
3. Codice e TUIR
4. Trust non residenti
5. Presunzione di residenza
6. Precisazioni
7. Trust esterovestiti
8. Sdoppiamento della proprietà
9. Trust misti
10. Beneficiari del trust trasparente
11. Trust interposto
12. Interpello
13. Trust revocabile
14. Esempi
15. Fiduciarie e indagini fiscali
16. Analogia con il trust
17. Trust simulato
18. Finalità fraudolenta
19. Trust autodichiarato
20. Trustee “vincolato”
21. Trust e confisca
22. Trust estero interposto