Commento alla Cassazione lavoro n. 15 del 4.1.2016: "Diritto alla pensione del professionista e ricongiunzione dei contributi"

Cassazione civile,  sezione lavoro Sentenza n. 15 del 04 gennaio 2016 :"Diritto alla pensione del professionista e ricongiunzione dei contributi" (PDF - 8 pagine)

Il lavoratore dipendente o il lavoratore autonomo, il quale, già iscritto a forme di previdenza per liberi professionisti, abbia cessato detta iscrizione per avvenuta cancellazione dall'albo professionale, può, ai fini del conseguimento della pensione di anzianità presso l'Inps, effettuare la ricongiunzione dei periodi di contribuzione maturati presso altre forme previdenziali nella gestione cui risulti iscritto in qualità di lavoratore dipendente, ai sensi dell'art. 1 comma 1 della legge n. 45/1990, senza che sia richiesto il raggiungimento dell'età per il conseguimento della pensione di vecchiaia prevista dal comma 4 dello stesso articolo.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Ricongiunzione dei periodi contributivi

2. Orientamenti giurisprudenziali

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Commento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 25478 del 18.12.2015: "Trust e imposta di registro: la Corte esclude la tassazione in misura proporzionale"

Cassazione Civile - Sentenza del  18 dicembre 2015, n. 25478 (PDF - 12 pagine)

La costituzione di un trust è da considerarsi estranea al presupposto dell'imposizione  indiretta sui trasferimenti in misura proporzionale, sia essa l'imposta di registro sia essa l'imposta ipotecaria o l'imposta catastale, mancando  l'elemento fondamentale dell'attribuzione definitiva dei beni al soggetto beneficiario.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Il trust e l'imposizione indiretta
2. La sentenza annotata

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Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 20 del 4 Gennaio 2016: "Interposizione di lavoro e pagamento contributi dal datore di lavoro effettivo"

Cassazione civile sezione lavoro  - Sentenza n. 20 del 04 gennaio 2016 (PDF - 10 pagine)

In tema d'intermediazione e interposizione nelle prestazioni di lavoro, è fatta salva l'incidenza satisfattiva di pagamenti eseguiti da terzi, ai sensi dell'art. 1180, primo comma, c.c., e quindi anche di quelli effettuati dal datore di lavoro apparente, la cui conseguente responsabilità per il pagamento dei contributi previdenziali, che si aggiunge in via autonoma a quella del datore di lavoro effettivo in dipendenza dell'apparenza del diritto e dell'affidamento dei terzi di buona fede, non può tuttavia derogare al principio che l'unico rapporto di lavoro rilevante verso l'ente previdenziale è quello intercorrente con il datore di lavoro effettivo.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Interposizione di manodopera: nozione

2. Pagamento dei contributi e datore di lavoro apparente

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Commento alla Sentenza della Cassazione civile n. 23225 del 13.11.2015 in tema di agevolazioni prima casa e accordi di separazione

Cassazione civile -  Sentenza n. 23225 del 13 Novembre 2015: "Agevolazioni prima casa e accordi di separazione" (PDF - 8 pagine)

Il contribuente che, in sede di separazione, trasferisca al coniuge la casa coniugale prima del decorso del quinquennio dall'acquisto per il quale aveva usufruito delle agevolazioni fiscali di cui all'art. 19 della legge 6 marzo 1987, n. 74, non decade dai relativi benefici atteso che l'immobile acquistato per essere destinato a casa familiare tale rimane.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Agevolazioni per l’acquisto della “prima casa”: requisiti e cause di decadenza

2. Trasferimento infraquinquennale nell’ambito di accordi di separazione: orientamenti giurisprudenziali

3.La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 14928 del 16.7.2015 "Licenziamento per scarso rendimento e onere della prova" (PDF - 10 pagine)

L'allegazione, da parte del lavoratore, del carattere ritorsivo del licenziamento intimatogli non esonera il datore di lavoro dall'onere di provare l'esistenza della giusta causa o del giustificato motivo del recesso; solo ove tale prova sia stata almeno apparentemente fornita, incombe sul lavoratore l'onere di dimostrare l'intento ritorsivo e, dunque, l'illiceità del motivo unico e determinante del recesso. Questo ha stabilito la Cassazione  civile, sezione lavoro nella Sentenza  n. 14928 del 16 luglio 2015.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Licenziamento per scarso rendimento: nozione ed onere della prova

2. Orientamenti giurisprudenziali

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Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 24938 del 10.12.2015: "Sanzione disciplinare e specificità della contestazione"

Cassazione civile sezione lavoro -  Sentenza n. 24938 del 10 dicembre 2015: "Sanzione disciplinare e specificità della contestazione" Commento  (PDF - 8 pagine)

Deve ritenersi legittimo il provvedimento disciplinare di sospensione dal servizio e dalla retribuzione adottato nei confronti del dipendente addetto al recapito della posta che per ben cinque giorni, una volta concluso il proprio turno di lavoro, aveva riportato indietro in ufficio una notevole quantità di corrispondenza non consegnata.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Sanzione/Licenziamento disciplinare

2. Specificità della contestazione del comportamento ed art. 7 della L. 300/1970

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Commento alla sentenza della Cassazione civile del 4.12.2015: "Stop all’accertamento dei soci se quello della società è venuto meno"

Cassazione Civile  Sentenza n. 24793  del 4 dicembre 2015 (PDF - 10 pagine)

In tema di società a ristretta base sociale, l’accertamento negativo, con sentenza passata in giudicato, dell’utile extracontabile della società rimuove il presupposto da cui dipende l’accertamento del maggior utile da partecipazione del socio; specie se la sentenza che annullato l’accertamento emesso nei confronti della società sia una sentenza nel merito e non di mero rito. A chiarirlo la Suprema Corte con sentenza  24793, pubblicata il 4 dicembre scorso.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Società di capitali a ristretta base societaria: presunzione di distribuzione di utile
2. Orientamento contrario sulla presunzione di distribuzione degli utili
3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA