Commento alla Cassazione n.20979 del 16.10.2015: "Confessione stragiudiziale, se l’amministratore firma il verbale PVC senza riserve"

L’accertamento di maggiori imposte può basarsi unicamente sulle dichiarazioni rese alla Guardia di finanza dall’amministratore unico della società. Se l’amministratore ha sottoscritto il processo verbale di constatazione - PVC - senza riserve, le sue dichiarazioni hanno la stessa rilevanza giuridica probatoria di una confessione stragiudiziale. Questo il principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte nella sentenza n.20979, pubblicata il 16 ottobre scorso.

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Confessione stragiudiziale, se l’amministratore sottoscrive il verbale senza riserve - Cass. 20979/2015 (PDF - 8 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

Dichiarazioni in sede di verifica e rilevanza probatoria in sede processuale

Processo verbale di constatazione: rilevanza giuridica

La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione lavoro n. 21438 del 21 ottobre 2015: "Assenza per infortunio sul lavoro e svolgimento attività lavorativa"

E’ legittimo il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che era stato sorpreso a lavorare su un terreno di sua proprietà, mentre era assente dal suo posto di lavoro in azienda a causa di un infortunio con frattura della falange intermedia del secondo dito della mano sinistra. Questa la decisione della Cassazione in costante orientamento nella sentenza 21438 del 21 ottobre 2015.

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"Assenza per infortunio sul lavoro e svolgimento attività lavorativa"   Cass. lavoro 21438/2015 (PDF - 8 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Licenziamento: svolgimento di attività lavorativa presso terzi ed infortunio

2. Orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento all'ordinanza della Corte di Cassazione del 15.9.2015 n. 18122: "Imposta di registro per cessione di azienda: responsabilità del cessionario"

In tema di imposta di registro, nel caso di contestuale cessione delle quote di società di persone, ciascuna di esse è tenuta al pagamento dell'imposta, ai sensi dell'art. 21, comma 1°, del D.P.R. n. 131 del 1986, poiché non viene in rilievo un negozio complesso, soggetto, ai sensi del comma 2° dell'art. 21, ad un'unica tassazione, ma dei negozi collegati, ognuno dei quali adeguatamente giustificato sotto il profilo causale ed estraneo all'effetto modificativo del contratto sociale, che, ai sensi dell'art. 2252 c.c., sorge in forza del successivo consenso di tutti i soci.

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 "Imposta di registro per cessione di azienda: responsabilità del cessionario"  Ord. Cassazione 18122/2015 (PDF - 6 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Cessione d'azienda: confini della responsabilità tributaria

2. Un precedente importante: Cassazione, ordinanza n. 3300 del 2015

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 21400 del 21 Ottobre 2015 : "Infortunio in itinere per l'insegnante di scuola media"

Non è soggetta a tutela infortunistica l’infortunio occorso “in itinere” ad un insegnante che si recava ad un corso obbligatorio di formazione, visto l’art. 4 n. 5 DPR 1125/1965 che prevede la copertura assicurativa solo per il rischio di lavoro specifico.

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Cassazione civile - sezione lavoro - Sentenza n. 21400-2015 (PDF - 6 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Infortunio ed evoluzione normativa

2. D.P.R. 1124/1965 ed infortunio di un insegnante

2.1 Orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione sezioni unite 19794 del 2 ottobre 2015 "Ruolo impugnabile anche in assenza di notifica della cartella"

E' ammissibile l'impugnazione della cartella di pagamento (e/o del ruolo) che non sia stata notificata validamente e di cui il contribuente ha avuto conoscenza  grazie all'estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta da Equitalia.  Questo il principio di diritto espresso  dalle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, con la sentenza n.19704/2015.

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"Ruolo impugnabile anche in assenza della cartella" Cassazione Civile - Sezioni Unite, Sentenza n. 19704 del 2.10. 2015 (PDF - 18 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1.  Natura giuridica del ruolo

2. Sottoscrizione del ruolo

3. Atti impositivi definitivi per mancata impugnazione della cartella: orientamenti giurisprudenziali

4. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza del Tribunale di Roma del 21 ottobre 2015 "Trasformazione del contratto a termine e Jobs Act"

L'abrogazione dell'art. 32 comma 5, della l. 183/2010, c.d. Jobs act, ad opera dell'art. 55 d.lgs. n. 81/2015 ha effetto limitato ai contratti stipulati successivamente all'entrata in vigore del citato decreto n. 81/2015 (in relazione ai quali troverà applicazione l'omologa disposizione prevista dall'art. 28 c. 2 d.lgs. 81/20015) e non già a quelli stipulati anteriormente, ai quali dunque continua ad applicarsi l'art. 32 comma 5, della l. 183/2010. Questa la decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Roma nella sentenza del 21 ottobre 2015.

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"Trasformazione del contratto a termine e Jobs Act"  Trib. Roma sez.lavoro -  Sentenza  21 Ottobre 2015 (PDF 9 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Nullità del contratto a termine e valutazione del rischio (art. 3 del D. Lgs. 368/2001)

2. Conseguenze economiche in caso di nullità del termine: art. 32 della L. 183/72010 ed art. 28 d.lgs. 81/2015

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla Cassazione penale n. 38788 del 24 settembre 2015 :"Reati tributari: la responsabilità del prestanome"

Nell'ipotesi in cui una ditta "apparentemente" individuale  sia "di fatto" gestita da terzi, è imputabile del reato di occultamento o distruzione delle scritture contabili di cui all'art. 10 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74 il titolare e legale rappresentante della stessa gravando su quest'ultimo l'onere di vigilare e controllare la corretta gestione della ditta.

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Reati tributari: la responsabilità del prestanome - Cassazione penale Sentenza n. 38788- 2015 (PDF - 14 pagine)

Commento alla sentenza della Cassazione penale 40721 del 9.10.2015 su Infortunio e nozione di luogo di lavoro

Non vi è responsabilità dell’amministratore delegato della società proprietaria dei locali di un centro commerciale, per l'infortunio occorso a una dipendente di un negozio sito nel centro, la quale, nel transitare nell'ingresso dell'edificio, scivolava sul pavimento. La Cassazione rinvia ad altra sezione per l'accertamento dell'applicabilità di nozione di luogo di lavoro rispetto al luogo dell'infortunio.

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Cassazione Penale - Sezione IV Sentenza  n. 40721 del 09 Ottobre 2015 (PDF - 8 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. I titolari della posizione di garanzia e le norme di antinfortunistica

2. Luogo di lavoro: nozione

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione n. 16983 del 19 agosto 2015 "Fabbricato da demolire: cessione di area edificabile"

Ai fini delle imposte dirette la cessione di un fabbricato da demolire da parte di una persona fisica (non nel’esercizio di attività di impresa) deve essere riqualificata come cessione di area edificabile ai sensi dell’art. 67, comma 1 lett. b) del TUIR con conseguente tassabilità, senza limiti temporali, della plusvalenza realizzata. In ambito Iva, ciò che invece rileva è l’oggettività della transazione a prescindere dalla destinazione (soggettiva) impressa dall’acquirente al bene.

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Cassazione civile Sentenza n. 16983 del 19 Agosto 2015 (PDF - 10 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Cessione di aree edificabili con fabricato da demolire: qualificazione ai fini delle imposte dirette e IVA secondo la prassi e la giurisprudenza

2. La riqualificazione degli atti nell’ambito dell’imposta di registro

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 19830 del 5 Ottobre 2015: "Licenziamento disciplinare e principio di immediatezza"

Nell'ambito di un licenziamento per motivi disciplinari, il principio di immediatezza della contestazione, pur dovendo essere inteso in senso relativo, comporta che l'imprenditore porti a conoscenza del lavoratore i fatti contestati non appena essi gli appaiono ragionevolmente sussistenti, non potendo egli legittimamente dilazionare la contestazione fino al momento in cui ritiene di averne assoluta certezza, pena l'illegittimità del licenziamento. Questo quanto deciso dalla Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, nella sentenza n. 19830 del 5 Ottobre 2015.

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Licenziamento disciplinare e principio di immediatezza - Cassazione civile sez. lavoro n. 19830/2015 (PDF - 8 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Licenziamento disciplinare e principio dell’immediatezza della contestazione

1.1. Orientamenti giurisprudenziali

2. 2. Principio di immediatezza e fatto penale

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA