Calcolo dei contributi previdenziali e retribuzione - COMMENTO alla sentenza di Cassazione lavoro n. 10516 del 3.5.2018

L'importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere inferiore all'importo di quella che ai lavoratori di un determinato settore sarebbe dovuta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale (cosiddetto minimale contributivo), secondo il riferimento ad essi fatto — con esclusiva incidenza sul rapporto previdenziale — dall'art. 1 del d.l. n. 338 del 1989, convertito nella legge n. 389 del 1989, senza le limitazioni derivanti dall'applicazione dei criteri di cui all'art. 36 cost. (cosiddetto minimo retributivo costituzionale), che sono rilevanti solo quando a detti contratti si ricorre — con conseguente influenza sul distinto rapporto di lavoro — ai fini della determinazione della giusta retribuzione.

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Onere delle prova per operazioni inesistenti - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 9675 del 19.4.2018

Cassazione civile  Sentenza n. 9675 del 19 Aprile 2018  COMMENTO (PDF - 10 pagine)

In caso di contestazione per l’utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, l’Agenzia assolve l’onere probatorio dimostrando la non operatività del soggetto che ha emesso le fatture contestate; spetterà, invece, al contribuente, destinatario delle predette fatture, fornire prova di aver agito in buon fede e di non essere a conoscenza della frode messa in atto dal suo fornitore.

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1. Disciplina delle società di comodo art. 30 legge n.  724/1994

2. La sentenza annotata

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Affitto d'azienda: niente agevolazioni per l’assunzione dei lavoratori in mobilità COMMENTO alla sentenza di Cassazione lavoro n. 10431 del 2 .5.2018

Cassazione civ.,  sez. lavoro  sentenza n. 10431 del 02 Maggio 2018 COMMENTO (PDF 12 pagine)

In caso di passaggio di azienda, realizzatosi attraverso un contratto di affitto, il nuovo datore di lavoro non può fruire delle agevolazioni previste per l’assunzione dei lavoratori in mobilità (art. 8 della legge n. 223/1991, ora abrogato) già in forza presso il precedente datore di lavoro.  Infatti i benefici in esame non possono essere riconosciuti ove tra due imprese sia intervenuto un trasferimento di azienda che, ai sensi dell'art. 2112 c.c., importa la continuazione dei rapporti di lavoro con l'acquirente.

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1. Trasferimento d’azienda: nozione

2. Benefici contributivi ed art. 8, comma 4, della l. 223/1991: passaggio di azienda

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Regime del margine sui veicoli usati e buona fede - Commento alla ordinanza di cassazione n. 9995 del 24.4.2018

Cassazione civile  Ordinanza n. 9995 del 24 Aprile 2018

Qualora l'Amministrazione finanziaria contesti al contribuente  di avere indebitamente fruito del regime del margine, spetta a quest'ultimo fornire la prova liberatoria, che - per quanto riguarda i presupposti soggettivi del regime applicato - si risolve nella dimostrazione della sua buona fede, intesa non solo come assenza di consapevolezza che il suo acquisto si iscrivesse in un contesto di un'evasione dell'IVA, ma anche come uso della necessaria diligenza, ossia come adozione di tutte le misure ragionevolmente esigibili nei confronti di un operatore accorto. 

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1.REGIME DEL MARGINE: CESSIONE DI AUTOVEICOLI USATI E BUONA FEDE DEL CESSIONARIO

2. L'ORDINANZA ANNOTATA

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Licenziamento illegittimo, diritto di difesa e reintegra COMMENTO alla sentnza di Cassazione n. 11322 del 10.5.2018

Cass. civ.,  sez. lavoro . sentenza n. 11322 del 10 Maggio 2018 COMMENTO 

E’ illegittimo il licenziamento di un lavoratore che ha registrato colloqui con i colleghi all’insaputa degli stessi, in quanto le registrazioni effettuate andavano correlate ad un clima conflittuale presente in azienda e verso i superiori.

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IL CASO

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1.Tutela della privacy e diritto di difesa del lavoratore

2. Insussistenza del fatto: nozione

2.1. Orientamento giurisprudenziale conforme

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"Notifica atti del processo tributario con corriere privato inesistente" Commento alla sentenza di Cassazione n. 8089 del 3.4.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 8089 del 3 Aprile 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine)

In caso a notifica a mezzo posta privata del ricorso tributario di primo grado è inesistente, come tale non suscettibile di sanatoria in conseguenza della costituzione in giudizio delle controparti.   Sul punto infatti esiste l’esclusiva in capo a Poste Italiane S.p.A., quale fornitore del servizio postale universale, dei servizi inerenti le notificazioni a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari di cui alla L. 20.11.1982 n. 890 e successive modificazioni.  L’abrogazione di tale esclusiva, avvenuta con l’art. 1, comma 57, lett. b) della legge 124 del 2017, è avvenuta solo a decorrere 10 settembre 2017 e necessita ancora della relativa attuazione con il rilascio delle licenze individuali agli operatori privati.

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IL CASO

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1. Notifica di atti processuali con correire privato: indirizzi giurisprudenziali

2. L' ordinanza annotata

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Omesso versamento dei contributi ed evasione contributiva - Commento alla ordinanza di Cassazione lavoro n. 10427 del 2.5.2018

Cassazione civ.,  sez. VI lavoro   Ordinanza n. 10427 del 02 Maggio 2018 COMMENTO (PDF - 8 pagine9

L'omessa o infedele denuncia mensile all'INPS (attraverso i modelli DM10) di rapporti di lavoro o di retribuzioni erogate, ancorché, come nella specie, registrati nei libri di cui è obbligatoria la tenuta, concretizza l'evasione contributiva di cui all'art. 116, comma 8, lett. b) della l. 388/2000, e non la meno grave fattispecie dell'omissione contributiva, disciplinata dalla lettera A) della medesima norma, la quale concerne le sole ipotesi in cui il datore di lavoro, pur avendo provveduto a tutte le denunce e registrazioni obbligatorie, ometta il pagamento dei contributi, dovendosi ritenere che l'omessa o infedele denuncia configuri un occultamento dei rapporti o delle retribuzioni e faccia presumere l'esistenza della volontà datoriale di occultamento allo specifico fine di non versare i contributi o i premi dovuti

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Art. 118, comma 8, della l. 388/2000: evasione o omissione in caso di mancata denuncia di versamento contributivi

1.1. Onere della prova e datore di lavoro

2. L'ordinanza  annotata

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Emendabilità dichiarazione dei redditi in giudizio oltre i termini dell’integrativa - Commento alla sentenza di Cassazione n. 9849 del 20.4.2018

Cassazione Civile – Sezione Tributaria Sentenza n. 9849 del 20 Aprile 2018 COMMENTO (PDF 10 pagine)

Il contribuente, indipendentemente dalle modalità e termini di cui alla dichiarazione integrativa, e dall’istanza di rimborso, in sede contenziosa, può sempre opporsi alla maggiore pretesa tributaria dell’Amministrazione Finanziaria, allegando errori, di fatto o di diritto, commessi nella redazione della dichiarazione, incidenti sull’obbligazione tributaria. Ciò in quanto oggetto del contenzioso giurisdizionale è l’accertamento circa la legittimità della pretesa impositiva, quand’anche fondata sulla base di dati forniti dal contribuente.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Emendabilità dichiarazione:  contrasto normativo e orientamento giurisprudenziale

2. La sentenza annotata

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Licenziamento e critica all’azienda su Facebook - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 10280 del 27.4.2018

Cassazione civ.,  sez. lavoro  sentenza n. 10280 del 27 Aprile 2018 - Commento (PDF - 10 pagine)

E’ legittimo il licenziamento per giusta causa adottato dal datore di lavoro nei confronti di una dipendente che su Facebook aveva usato frasi fortemente scurrili contro il dirigente e lesive del buon nome dell’azienda.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Licenziamento e principio di proporzionalità tra fatto e sanzione

2. Licenziamento per giusta causa e diritto di critica

2.1. Orientamento giurisprudenziale conforme

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Imprese in contabilità semplificata e prospetto rimanenze - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 89007 del 11.4.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 8907 dell’11 Aprile 2018 COMMENTO (PDF 6 pagine)

Anche le imprese minori a contabilità semplificata devono indicare il valore delle rimanenze, con valutazione distinta per categorie omogenee. Questa l'affermazione della Cassazione nell'ordinanza in oggetto.

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IL COMMENTO

1. Prospetto delle rimanenze e potere accertativo degli uffici

2.La sentenza annotata

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