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La nuova informativa trasparenza ai lavoratori: requisiti, rapporti di lavoro interessati e sanzioni; eBook in pdf di 96 pagine.
Aggiornato con la Circolare del 20 settembre 2022 n° 19 del Ministero del Lavoro e al Decreto lavoro 48/2023.
In Gazzetta ufficiale del 29 luglio 2022 numero 176, ha trovato spazio il Decreto legislativo 27 giugno 2022 numero 104 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea”.
La norma, in vigore dal 13 agosto 2022, si pone principalmente l’obiettivo di ampliare, seguendo il dettato della normativa europea, il corredo informativo da rendere al lavoratore, già previsto dal Decreto legislativo 26 maggio 1997 numero 152.
Come affermato dal Ministero del lavoro nella Circolare del 20 settembre 2022 numero 19, tale operazione di ampliamento e rafforzamento deve essere "calata nella concretezza del rapporto di lavoro".
Con ciò si vuole segnalare, continua la Circolare, che l'obbligo informativo "non è assolto con l'astratto richiamo alle norme di legge che regolano gli istituti oggetto dell'informativa, bensì attraverso la comunicazione di come tali istituti, nel concreto, si atteggiano, nei limiti consentiti dalla legge, nel rapporto tra le parti, anche attraverso il richiamo della contrattazione collettiva applicabile al contratto di lavoro".
I filoni principali attorno ai quali si sviluppa la riforma (denominata “Decreto Trasparenza”) riguardano:
La seconda parte del Decreto legislativo numero 104/2022 si occupa invece di riconoscere una serie di nuovi diritti materiali, al fine di garantire una maggiore tutela alle condizioni di lavoro.
Ci si concentra in particolare su:
Il testo di legge si conclude poi con alcuni meccanismi di:
Nelle pagine che seguono affronteremo tutti gli aspetti del D.L. Trasparenza in dettaglio, ricordando anche la disciplina previgente, di cui al Decreto legislativo numero 152/1997, in materia di informazioni ai lavoratori, fornendo inoltre un fac-simile di lettera di assunzione, aggiornata alle nuove disposizioni.
Non mancherà poi una disamina sulle caratteristiche peculiari di alcuni istituti, come il lavoro intermittente, il contratto di somministrazione di lavoro, le prestazioni di lavoro occasionali ed il periodo di prova.
Premessa
1. A chi si applica il DL Trasparenza?
1.1.Rapporti di lavoro esclusi
1.2.Come devono essere comunicate le informazioni?
2. Le informazioni da fornire nei rapporti di lavoro
2.1 Le informazioni da fornire ai lavoratori “ante Decreto Trasparenza”
2.2 Le informazioni da fornire ai lavoratori secondo il Decreto Trasparenza
2.3 Consegna delle informazioni
2.4 Informazioni da fornire entro un mese
2.5 Cessazione del rapporto
2.6 Informazioni pubbliche
2.7 Estensione degli obblighi informativi ad altre tipologie contrattuali
2.8 Fac-simile di lettera di assunzione
3. Utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati
3.1 Informativa sull’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati
3.2 Diritti del lavoratore
3.3 Richiesta di informazioni
3.4 Privacy
3.5 Modifiche
3.6 Come trasmettere le informazioni?
3.7 Estensione ai rapporti di collaborazione
3.8 Sanzioni
4. Prestazioni di lavoro all’estero
4.1 La disciplina ante Decreto Trasparenza
4.2 La disciplina del Decreto Trasparenza
4.3 Modifiche agli elementi del contratto dopo l’assunzione
5. Informazioni ulteriori per determinati rapporti di lavoro
5.1 Lavoro intermittente
5.1.1 Cos’è il lavoro intermittente
5.1.2 Quando si può ricorrere al lavoro intermittente?
5.1.3 Divieti
5.1.4 Durata
5.1.5 Il contratto
5.1.6 Quali adempimenti sono a carico del datore di lavoro?
5.1.7 Trattamento economico e normativo
5.1.8 Garanzia di disponibilità
5.2 Somministrazione di lavoro
5.2.1 Il contratto di somministrazione
5.2.2 Le disposizioni del Decreto Trasparenza
5.3 Prestazioni occasionali
5.3.1 Adempimenti
5.3.2 Quali novità dal Decreto Trasparenza?
6. Prescrizioni minime relative alle condizioni di lavoro
6.1 Periodo di prova
6.1.1 Forma scritta
6.1.2 Durata
6.1.3 Calcolo del periodo
6.1.4 Retribuzione, diritti ed obblighi
6.1.5 Scadenza
6.1.6 Recesso
6.1.7 Decreto Trasparenza
6.2 Cumulo di impieghi
6.3 Prevedibilità minima del lavoro
6.4 Diritto di precedenza
6.5 Formazione obbligatoria
7. Misure di tutela
7.1 Risoluzione delle controversie
7.2 Protezione da trattamento o conseguenze sfavorevoli
7.3 Protezione contro il licenziamento o decisioni pregiudizievoli
8. Il regime transitorio
8.1 Clausola di invarianza finanziaria
9. Le sanzioni
9.1 Cosa prevede l’articolo 19, comma 2
9.2 Pubbliche amministrazioni
Appendice normativa
L'ebook "La Disciplina delle Reti di Impresa" di Luca Santi, aggiornato all'edizione 2024, è una guida pratica e approfondita per le imprese che desiderano valutare e implementare il contratto di rete come strumento strategico per incrementare la loro capacità innovativa e competitività sul mercato. Il testo esplora dettagliatamente le diverse forme giuridiche delle reti di impresa, offrendo un'analisi completa degli aspetti contabili, fiscali e giuridici.
L'autore, un esperto in materia fiscale e contabile, presenta un'analisi approfondita delle due principali tipologie di reti di impresa: la rete-contratto (leggera) e la rete-soggetto (pesante). Viene inoltre esaminato il distacco dei dipendenti e la codatorialità, temi cruciali per le aziende che operano in rete.
eBook in pdf di 163 pagine.
Novità della V edizione:
Punti di forza:
Questo ebook è destinato a imprenditori, professionisti e consulenti che operano nel campo della gestione aziendale e desiderano approfondire le opportunità offerte dai contratti di rete per migliorare la competitività e la crescita delle piccole e medie imprese.
Introduzione
Tipologia: RETE - CONTRATTO
Tipologia: RETE-SOGGETTO
La rete fra professionisti
L’imposta di registro
I vantaggi del contratto di rete
L’agevolazione fiscale (ora sospesa)
Distacco dei dipendenti e la codatorialità nei contratti di rete
Il contratto di rete: modalità di redazione
Il fondo patrimoniale comune
L’organo comune e la governance della rete
Il manager della rete
Gli aspetti contabili del contratto di rete
Il deposito della situazione patrimoniale
Il contratto di rete in agricoltura: cenni
L’internazionalizzazione delle reti di impresa: cenni
Le forme di aggregazione di imprese più comuni
Tipologia di reti: quadro sinottico
DOMANDE & RISPOSTE
Evoluzione normativa
Aggiornato alla L. 4 luglio 2024, n. 104 e alla circolare MLPS Circolare n. 6 del 9 agosto 2024
Enti del Terzo settore: Regimi contabili, Iva e Imposte dirette
eBook in pdf di 159 pagine.
Alla luce di una riforma che di fatto sotto taluni profili ha già subito molteplici modifiche e che su impulso degli addetti ai lavori, previsionalmente subirà altre correzioni o proroghe (ad esempio in materia di iva) nella direzione (si spera) di ulteriori semplificazioni e razionalizzazione del sistema fiscale degli ETS, il presente lavoro utilizzando un approccio operativo, sulla base di un’analisi sistematica delle disposizioni del Codice e le buone pratiche, si propone di:
1. L’Ente “no profit" nel paradigma del Codice del Terzo settore
- Nozione di “Terzo settore” e classificazione degli Enti
- Requisiti
- Il vincolo sul patrimonio
- Attività “di interesse generale”, attività “diverse” e “strumentalità”
- Controllo amministrativo, contabile e dei risultati: responsabilità
- La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
- Adeguatezza degli assetti ed assenza di lucro
- Responsabilità del Collegio sindacale, Codice civile e Crisi d’impresa
- La rilevanza dell’informativa di bilancio
- Appendice normativa
- Check list
2. Gli assetti contabili: enti “non piccoli” “piccoli” e “micro”
- Introduzione al quadro normativo
- Assetti contabili e dimensione degli enti
- La scelta del regime contabile tra “volontary” o “mandatory”
- La rendicontazione contabile dell’ETS
- Principi generali e Modelli di bilancio
- “Introduzione” e “Glossario”
- Le tecniche di rilevazione contabile
- Implicazioni fiscali: la lettura congiunta degli artt. 79, 87, CTS
- Regimi forfettari. Novità nella Delega fiscale 2023
- ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato e l’informativa
- Nuovi limiti dimensionali: da quale bilancio? Esempi
- Appendice normativa
- Check list
3. Gli obblighi di tenuta delle scritture e libri contabili
- L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
- Il piano dei conti, PDC e Modello di bilancio
- Deroghe e decorrenza bilancio degli ETS
- Casi specifici: l’attività volontaristica, costi e proventi figurativi
- I libri contabili
- La (non) commercialità art. 79, CTS e regimi fiscali
- I test della commercialità
- La scomposizione contabile: nota metodologica
- Mutamento della natura di ETS: implicazioni
4. Il principio contabile OIC35
- L’OIC 35: criteri, postulati e finalità
- Le transazioni non sinallagmatiche: classificazione
- Le erogazioni liberali
- La classificazione nel “Glossario”
- La regola del fair value
- Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
- Casi esemplificativi
- I proventi del 5 per mille
- La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
- Il rendiconto separato
- Le quote associative dei soci fondatori
- La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
- Il rendiconto gestionale e la relazione di missione
- Le semplificazioni di prima applicazione: emendamenti OIC 35 marzo 2023
5. ETS nella forma associativa costituzione e scritture ordinarie
- La scelta della veste giuridica di ETS
- ODV
- Elementi strutturali
- Governance
- APS
- Costituzione
- Elementi strutturali
- Governance
- Enti filantropici
- Costituzione
- Elementi strutturali
- ETS neocostituito: atto costitutivo e scritture contabili
- Statuto ed adeguamento: contenuti e norme
- Nuova costituzione, altre ipotesi: scritture e mutamento dei regimi contabili
- Case study
6. IVA e regime forfettario
- Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
- Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
- I requisiti dell’esenzione IVA
- Regime forfettario dal 1° gennaio 2024 per ODV e APS, obbligo o facoltà?
- Gli effetti della Legge Delega 111/2023 in attesa dell’Autorizzazione Europea
Fonti
Bibliografia
Aggiornato alla L. 4 luglio 2024, n. 104 - in vigore dal 3 agosto 2024
La revisione legale del Bilancio degli Enti del terzo settore; eBook in pdf di 229 pagine.
Il volume, con l’intento di cogliere gli aspetti principali della revisione legale del Bilancio degli ETS, si articola in tre parti:
Premessa
PARTE I - QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
1. Il d.lgs. 39/2010, il codice del terzo settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS
1.1 Il quadro normativo di riferimento fino ai nuovi principi di revisione ISA Italia
1.1.1 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci: obbligo di legge e volontarietà
1.2 La separazione tra controllo amministrativo, controllo contabile e controllo dei risultati ed il processo di aziendalizzazione
1.3 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
1.3.1 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli Enti del Terzo
1.3.2 Alcune casistiche
1.3.3 Il deposito della relazione di revisione al bilancio tra obbligo o facoltà: i chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15 novembre 2022
1.3.4 I presupposti per l’obbligo di nomina dell’organo di controllo. MLPS nota n. 14432, 22.12.2023
1.3.5 L’assurance del patrimonio minimo degli ETS con personalità giuridica
PARTE II - CONTENUTI E REGOLE DEI PRINCIPI DI REVISIONE 2022
2. Gli enti del terzo settore e la metodologia dell’ISA ITALIA 315 (2022)
2.1 La revisione legale dei conti dalle società agli ETS
2.2 L’ISA Italia 315 e l’attività di “confirming amendments”: i principi ISA ETS
2.3 L’identificazione e la valutazione del rischio
2.3.1 La valutazione dei rischi di errori significativi
2.3.2 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
2.5 L’imparzialità del revisore e le attività correlate
2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
2.6.1 La natura e l’attività dell’ETS
2.7 La comprensione del sistema di controllo interno
2.8 I fattori di rischio intrinseco di natura qualitativa
2.9 La documentazione
3. Gli obiettivi generali del revisore ed il principio di indipendenza
3.1 Gli “obiettivi generali di revisione”: i contenuti e le regole dell’ISA Italia 200
3.1.1 La “ragionevole sicurezza”
3.2 La responsabilità del redattore del bilancio
3.3 La responsabilità del Revisore
3.3.1 Lo scetticismo professionale
3.4 Il “Giudizio professionale”
3.5 Gli elementi probativi sufficienti e appropriati e rischio di revisione
3.5.1 Il “rischio di revisione” e di “individuazione”
3.6 La natura dell’informativa finanziaria e le procedure di revisione
3.6.1 La tempistica e l’equilibrio tra costi e benefici della revisione
3.7 Il mancato raggiungimento di un obiettivo di revisione
4. Le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale
4.1 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
4.2 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
4.2.1 I risultati e la documentazione
4.3 Check list Disposizioni CTS e attività del revisore
5. La pianificazione dell’attività di revisione, la strategia ed il piano di revisione
5.1 La pianificazione adeguata dell’attività di revisione contabile del bilancio
5.1.1 La strategia generale di revisione
5.1.2 Le attività preliminari, l’indipendenza ed i principi etici
5.1.3 Il piano di revisione e le procedure di valutazione
5.1.4 La modifica delle decisioni in sede di pianificazione durante lo svolgimento della revisione
6. Le risposte del revisore al rischio identificato e valutato
6.1 Le “risposte generali di revisione” e le “procedure conseguenti”: il principio ISA Italia 330
6.1.1 Le procedure di conformità
6.1.2 Alcune considerazioni sulle procedure di conformità
6.1.3 I controlli sui rischi significativi e le procedure di validità
6.1.4 La rilevanza e le considerazioni sulle conferme esterne tra le procedure di validità
6.2 L’adeguatezza della presentazione di bilancio
6.3 La documentazione
7. La formazione del giudizio e la relazione di revisione sul bilancio
7.1 La valutazione degli elementi probativi e della significatività
7.2 Le tipologie di “giudizio”
7.3 La forma ed il contenuto della relazione di revisione
7.3.1 Le altre sezioni e la responsabilità del redattore del bilancio
7.3.2 La responsabilità del revisore
7.4 Le informazioni supplementari e il giudizio di conformità
7.5 Alcune considerazioni sul giudizio di continuità aziendale
7.6 Uno schema di relazione di revisione al bilancio dell’ETS
PARTE III - IL BILANCIO E LA NORMA SULL’INFORMATIVA FINANZIARIA DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
8. Le voci significative del bilancio degli ETS
8.1 L’articolo 13 e l’articolo 87 del Codice e l’obbligo della tenuta delle scritture contabili
8.2 La struttura del bilancio
8.2.1 Lo Stato Patrimoniale
8.2.2 Il rendiconto gestionale
8.2.3 La relazione di Missione
8.3 Il principio di “rilevanza” delle informazioni nel Codice del Terzo Settore ed il principio di “rappresentazione veritiera e corretta”
8.3.1 L’identikit dell’Ente
8.3.2 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
8.3.3 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
8.3.4 Le informazioni sul funzionamento sociale
8.3.5 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
8.3.6 Dal piano dei conti al bilancio
8.3.7 I libri contabili
8.4 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
8.4.1 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
9. I principi contabili nazionali e L’OIC 35. le poste contabili specifiche dell’ETS
9.1 L’OIC 35: criteri, postulati e finalità
9.2 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
9.2.1 Le erogazioni liberali
9.3 La regola del fair value
9.4 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
9.4.1 Casi esemplificativi
9.5 I proventi del 5 per mille
9.6 La raccolta pubblica o privata di fondi
9.7 Raccolta pubblica di fondi (RF) e rendiconto separato
9.7.1 Compliance ed informativa sulla raccolta fondi: i chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022
9.8 Le quote associative dei soci fondatori
9.9 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
9.10 La “commercialità” o “non commercialità” delle attività
9.11 Check list: specificità dell’ETS e disposizioni normative
9.11.1 Le norme: artt. 5,8, 13,14,15 CTS
9.12 L’analisi di raccordo tra OIC 35, Decreto MLPS ed obbligo della revisione legale del bilancio d’esercizio
9.13 Rendiconto gestionale o rendiconto per cassa e vincoli
sul patrimonio: dubbi applicativi e responsabilità dell’amministratore
10. La revisione legale delle poste di bilancio dell’ETS
10.1 Aspetti introduttivi e pratici per la definizione del programma di revisione
10.1.1 Le asserzioni
10.1.2 Le procedure di valutazione, di conformità e di validità
10.1.3 Le procedure di conferma esterna
10.2 Le aree di bilancio specifiche dell’ETS e le procedure di revisione
10.2.1 Riconoscimento dei ricavi/proventi
10.2.2 Le principali fasi e procedure
10.2.3 Valutazione del rischio
10.2.4 Valutazione del rischio di controllo
10.2.5 Conferma dei saldi dei crediti verso clienti/terzi
10.2.6 Esempio di lettera di circolarizzazione
10.3 Procedure di revisione degli acquisti
10.3.1 Rilevazione dei costi
10.3.2 Ciclo di acquisti: principali fasi e procedure
10.3.3 Valutazione del rischio inerente del ciclo acquisti
10.3.4 Valutazione del rischio di controllo nel ciclo acquisti
10.3.5 Conferma dei saldi dei debiti verso fornitori
10.3.6 Esempio di lettera di circolarizzazione
10.4 Procedure di revisione del ciclo di tesoreria
10.4.1 Rilevazione delle disponibilità liquide e dei debiti a medio lungo termine
10.4.2 Valutazione del rischio di controllo nel ciclo tesoreria
10.4.3 Verifiche di validità
10.4.4 Circolarizzazione degli Istituti bancari e le verifiche sulle riconciliazioni bancarie
10.4.5 Esempio di lettera di circolarizzazione
10.5 La procedura di revisione del magazzino
10.5.1 La rilevazione delle rimanenze
10.5.2 Le principali fasi e procedure
10.5.3 La separazione delle funzioni
10.5.4 Valutazione del rischio
10.5.5 Valutazione del rischio di controllo
10.5.6 L’assistenza alle verifiche inventariali
10.6 Le immobilizzazioni e le altre voci dell’attivo circolante
10.6.1 La rilevazione contabile delle immobilizzazioni materiali
10.6.2 Valutazione del rischio inerente al ciclo degli investimenti
10.6.3 Valutazione del rischio di controllo nel ciclo delle immobilizzazioni
10.6.4 Analisi comparative nel ciclo immobilizzazioni
10.6.5 Le verifiche di validità
10.7 Valutazione del rischio nell’area titoli e partecipazioni
10.7.1 Verifica di titoli e partecipazioni
10.8 Verifica del Patrimonio netto ed il risultato di gestione “Avanzo/Disavanzo”
10.8.1 Patrimonio netto: sistema dei controlli
10.8.2 Revisione delle voci del patrimonio netto
10.8.3 Le movimentazioni delle riserve
10.8.4 Procedure di revisione del rendiconto gestionale
11. Compliance: check list del revisore legale
Bibliografia
Fonti normative e prassi
Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del terzo settore.
Aggiornato alla L. 4 luglio 2024, n. 104 in vigore dal 3 agosto 2024
eBook in pdf di 244 pagine.
La Riforma del Terzo Settore è un tema di sommo interesse per le associazioni ed i professionisti, nonché per il tessuto economico sociale del nostro Paese, come dimostrano i numerosi convegni e la stampa specializzata . La riforma, di fatto, rivede la disciplina del mondo no profit, la cui complessità, peraltro, sta rendendo necessaria una transizione più articolata rispetto a quanto previsto dal legislatore e la necessità di delineare il quadro in modo ordinato.
La stesura del Decreto legislativo n. 117, del 3 luglio 2017, “Codice del Terzo Settore”, (in breve “CTS”, o Codice), aveva previsto che il nuovo sistema sarebbe dovuto entrare a regime con il Registro Unico Nazionale del Terzo settore, “RUNTS”, elemento questo centrale intorno al quale ruota il funzionamento degli Enti del Terzo settore, “ETS”.
Dal CTS ad oggi, il quadro di riferimento, che a parere di scrive è rappresentabile con l’idea di un puzzle, è stato man mano perimetrato e riempito da una serie di tasselli normativi, giuridici, contabili e fiscali, a partire dai decreti attuativi emanati da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ,“MLPS”: Decreto del 4 luglio 2019, recante le indicazioni per l’adozione delle “Linee Guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo Settore”; Decreto n. 39 del 5 marzo 2020 concernente l’ “Adozione della modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore”; al Decreto del 15 settembre 2020, n. 106, avente ad oggetto la “Definizione delle procedure di iscrizione degli enti, delle modalità di deposito degli atti, delle regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione del Registro unico nazionale del Terzo settore”; all’ancora attesa autorizzazione della Commissione Europea del nuovo Regime Fiscale, con riferimento al Titolo X del CTS; al Decreto n. 561 del 26 ottobre del 2021 che disciplina l’entrata in vigore del RUNTS ; alla pubblicazione del nuovo principio contabile dell’OIC 35 (che ha recepito le modifiche degli emendamenti definitivi dell’Organismo Italiano di Contabilità alle disposizioni di prima applicazione pubblicate il 2 marzo 2023), in ultimo, dal 3 agosto 2024 il restyling del Codice del Terzo settore con la L. 104/2024.
A ben vedere, la “modellizzazione” dei bilanci degli ETS risponde a molteplici finalità. In primo luogo, attraverso l’utilizzo di uniformi canoni di classificazione e rappresentazione, essa intende contribuire alla conoscibilità delle caratteristiche dell’ente dando evidenza al carattere esclusivo o principale assunto dalle attività di interesse generale ed alla secondarietà delle eventuali attività diverse; consente di verificare l’avvenuto superamento delle soglie dimensionali che fanno scattare gli obblighi relativi all’adozione del bilancio; l’obbligo di pubblicazione degli emolumenti, di nomina dell’organo di controllo interno e del revisore legale dei conti. In secondo luogo, contribuisce all’attuazione di un principio fondamentale della riforma: la trasparenza, di cui all’art. 4, comma 1 lett. g) della L. n.106/2016, della quale l’accountability costituisce una declinazione specifica. La trasparenza deve leggersi sotto forma di garanzia nei confronti di tutti gli stakeholders (associati, destinatari delle attività di interesse generale, generalità dei cittadini) e del legame fiduciario dell’ETS nel contesto sociale.
Invero, il quadro normativo non è immediato e muove diverse questioni e dubbi applicativi per gli enti e le associazioni che fino ad oggi hanno potuto beneficiare di agevolazioni fiscali e contabili in quanto iscritti ai registri storici degli Organismi di volontariato, delle Associazioni di promozione sociale e all’anagrafe delle Organizzazioni di volontariato, che (seppure hanno potuto godere, anche a seguito delle note e innegabili difficoltà a convocare assemblee nel periodo della pandemia da COVID-19, dei vari rinvii per adeguare in forma agevolata i propri statuti alle nuove linee guida) adesso si trovano a dover affrontare i rischi di una non adeguata e corretta attuazione dei nuovi obblighi normativi. In più, se per taluni enti preesistenti alla Riforma, l’avvicendarsi delle disposizioni rendono tendenzialmente più facile affrontare l’adeguamento alle nuove norme, e l’iscrizione al RUNTS, sono comunque numerosi i nodi da sciogliere sul piano del regime tributario ed IVA .
La Riforma non ha prodotto nell’immediato l’effetto della semplificazione tanto auspicata dal legislatore, tuttavia, gli ultimi interventi sembrano finalizzati a riequilibrare il percorso.
Al riguardo, il Decreto Correttivo, D.lgs. 5 ottobre 2022, n. 163, recante disposizioni integrative e correttive del D.lgs. 28 febbraio 2021, n. 36 – con entrata in vigore il 1° luglio 2023 - Decreto Milleproroghe, conv. in L. 14/2023, in tema di riordino e riforma delle disposizioni di enti sportivi e di lavoro sportivo, introduce la novella al testo dell’art. 6, D.lgs. n. 36/2021, per la quale gli enti sportivi dilettantistici possono assumere la forma giuridica di ETS (ai sensi dell’art. 4, comma 1, D.lgs. n. 117/2017) quando esercitano come attività di interesse generale l’«organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche» e sono iscritti sia al Registro Unico Nazione del Terzo Settore (RUNTS), sia al nuovo Registro delle Attività Sportive (RAS), di cui all’art. 10, D.lgs. n. 36/2021. Ciò avrà come effetto sotto il profilo qui trattato, l’allargamento della platea di Enti del Terzo Settore rientranti nel perimetro degli obblighi di compliance propri degli ETS.
Non meno rilevanti sono le questioni sul discusso tema del restyling dell’IVA dal 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024). Al riguardo, si ricorda che, con un emendamento approvato in commissione Bilancio al Senato, viene introdotta una modifica al Dl 146/2021 (convertito in legge 215/2021) che prevede l’attrazione in campo Iva di alcune delle principali entrate delle realtà non profit. Si tratta di una modifica che prende le mosse da una procedura di infrazione aperta da parte dell’UE nei confronti dell’Italia e che porta gli enti non commerciali ad attrarre in campo Iva, seppure in regime di esenzione, le operazioni rese a fronte di corrispettivi specifici e contributi supplementari nei confronti di soci, associati e partecipanti. Una novità che interessa anche il mondo dello sport dal momento che vengono considerate esenti le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport, rese dalle associazioni sportive dilettantistiche alle «persone che esercitano lo sport e l’educazione fisica». Le sole organizzazioni di volontariato, ODV e le associazioni di promozione sociale, APS che conseguono ricavi annui non superiori a 65mila euro, in attesa dell’entrata a regime della riforma del Terzo settore, potranno applicare ai soli fini Iva le disposizioni concernenti il regime forfettario dal 1° gennaio 2024. Il tema fiscale è stato riportato tra l’altro in auge, dalla Riforma dello Sport giacché gli enti sportivi dilettantistici che rivestono la qualifica di APS ed iscritti in entrambi i registri (Registro Nazionale Attività Sportive, RAS e Registro unico Nazionale Terzo Settore, RUNTS) si troveranno a dover applicare la disciplina fiscale del Codice del Terzo Settore che come noto, ancora non ha trovato attuazione.
Nel frattempo, il legislatore è già intervenuto più volte sulle norme che disciplinano la (non) commercialità delle attività della natura dell’ETS . Il D.L. Semplificazioni n. 73/2022, pubblicato in G.U. il 19 agosto 2022, con entrata in vigore il 20 agosto, modifica i parametri quantitativi dell’articolo 79, mentre la Legge Delega 111/2023 interviene prevedendo alcune semplificazioni a favore di eventuali sgravi fiscali per effetto del mutamento della natura da non commerciale a commerciale (e viceversa) delle attività dell’ente a seguito dell’ingresso (o uscita) al RUNTS.
Ricordiamo anche che, l’adozione dei nuovi principi di revisione dei bilanci degli ETS con Determina n. 219019 della Ragioneria Generale dello Stato, del 1° settembre 2022, segna una linea divisoria a partire dai bilanci 2022. In particolare, la citata Determina - ritenuto doveroso l’adeguamento dei principi di revisione al D.lgs. 117/12 “Codice del Terzo Settore a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106” - , ha inteso recepire le previsioni normative aventi ad oggetto la disciplina della revisione legale del bilancio degli ETS. Nello specifico, il nuovo principio ISA Italia 315 ha reso necessaria un’attività di conforming amendments introducendo:
Alla luce dei diversi punti, sopra menzionati, il presente lavoro si propone di: i) perimetrare il quadro normativo nelle sue linee essenziali; ii) individuare le linee guida per la corretta gestione del rischio di non conformità alla norma; iii) tracciare le best practices di professionisti, enti ed associazioni, tenuto conto anche dei più rilevanti chiarimenti del MLPS (Note nn. 5941/04-2022, 17146/11-2022, 18655/12-2022, 14432.22, del 22.12.2023) e altri documenti di prassi.
La Riforma lascia aperte ancora alcune questioni rilevanti, tra le quali:
Ecco l'indice senza i numeri delle pagine, mantenendo intatta la formattazione:
Premessa
1. Il codice del terzo settore dal 3 agosto 2024
1.1 Modifiche agli artt. 6, 11, CTS
1.2 Modifiche ai limiti dimensionali per i rendiconti: enti “non piccoli”, “piccoli” e “micro”
1.3 Nuovi limiti per l’obbligo di nomina dell’organo di controllo interno ed esterno
1.4 APS: elevati i limiti dei rapporti di lavoro autonomo o dipendente
1.5 RUNTS: reti associative e adeguamento numero degli iscritti
1.6 RUNTS: iscrizione e trasparenza artt. 47, 48, CTS
1.7 Le associazioni dei militari nel novero degli ETS
1.8 La perdita della qualifica di ONLUS e devoluzione del patrimonio
2. Enti del terzo settore aspetti definitori
2.1 La definizione di Ente del Terzo settore secondo la Riforma fiscale
2.1.1 Le attività di interesse generale: aspetti definitori e specificità
2.1.2 Attività secondarie e proventi da attività di sponsorizzazione
2.1.3 Patrimonio e personalità giuridica
2.1.4 L’attestazione del patrimonio minimo nei recenti documenti di prassi
2.1.5 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio
2.2 L’entrata in vigore del RUNTS, il 23 novembre 2021
2.2.1 L’iter di iscrizione degli Enti senza personalità giuridica
2.2.2 L’iter di iscrizione di Enti con personalità giuridica
2.2.3 La trasmigrazione e le differenze di trattamento
2.2.4 Il passaggio al RUNTS di ONLUS e ONG
2.2.5 Le Associazioni Sportive Dilettantistiche, ASD
2.2.6 L’adeguamento statutario al 31 dicembre 2023: il nuovo termine del Decreto Milleproroghe
2.2.7 La trasmigrazione dell’ente già dotato di personalità giuridica: il silenzio-assenso del RUNTS e gli oneri di compliance. La nota MLPS 18655 del 2.12.2022
2.2.8 Rami ETS di enti religiosi civilmente riconosciuti: Nota MLPS 10376 del 20 settembre 2023
3. L’accountability dell’ente commerciale e non commerciale
3.1 Adempimenti ed obblighi: analisi normativa
3.2 Il ruolo centrale dell’accountability e della rendicontazione nella Riforma
3.3 L’equiparazione normativa di Ente “commerciale” e “non commerciale”
3.3.1 Le modifiche del DL Semplificazioni n. 73/2022 all’articolo 79 e semplificazioni successive (Legge Delega 111/2023)
3.3.2 Semplificazioni successive Legge Delega 111/2023
3.3.3 Il test di commercialità dell’ETS: natura retrospettiva e prospettica nel novellato articolo 79
3.3.3 Gli effetti del mutamento: la retrocessione
4. Le linee guida per la redazione del bilancio
4.1 Rendicontazione e trasparenza informativa: i principi cardine
4.1.1 L’Introduzione ed il Glossario
4.2 Le tecniche di rilevazione contabile
4.3 La data di prima applicazione del bilancio e termini per il deposito
4.3.1 Obblighi contabili ed aspetti fiscali: il doppio binario
4.4 Enti “piccoli” e passaggio da un “regime” ad un “altro” e viceversa
4.5 Indicazioni, deroga e decorrenza bilancio degli ETS: i chiarimenti della nota del MLPS n. 5941 di Aprile 2022
4.5.1 La trasmigrazione al RUNTS: l’impatto sull’adempimento del bilancio ed il principio di trasparenza
4.5.2 Semplificazione e sgravio di oneri amministrativi per il bilancio 2021 e per il rendiconto per cassa
4.5.3 I chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022: trasparenza e deposito volontario del bilancio
4.5.4 Quando la facoltà dell’ETS di adottare il rendiconto “di cassa” o “gestionale” pesa sulla responsabilità dell’amministratore
5. Gli schemi di bilancio degli enti “non piccoli”
5.1 La modulistica del Decreto Ministero lavoro Politiche Sociali (MLPS)
5.2 La struttura del bilancio
5.2.1 Lo Stato Patrimoniale
5.2.2 Lo schema Modello A, DM 39/2020, i contenuti delle singole Voci, la lettura in chiave finanziaria
5.2.3 Case study: Green Peace il bilancio al 31.12.2020
5.2.4 Tavole di raccordo voci di bilancio MLPS e OIC
6. Il rendiconto gestionale
6.1 Lo schema B) del D.M. 39/2020 per aree di gestione
6.1.2 Case Study: Green Peace Onlus il rendiconto gestionale
6.2 La relazione di Missione
6.2.1 Il principio di rilevanza delle informazioni
6.2.2 L’identikit dell’Ente
6.2.3 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
6.2.4 L’analisi del prospetto Oic 28 e 7-bis dell’articolo 2427, co.1, c.c.
6.2.5 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
6.2.6 Le informazioni sul funzionamento sociale
6.2.7 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
6.2.8 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
7. Gli schemi di bilancio degli ETS “piccoli” e “micro”
7.1 Il limite dimensionale
7.2 Case study: Proloco Zimone
7.3 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato
7.3.1 Il modello di rendiconto aggregato e l’informativa
8. La gestione del passaggio dal piano dei conti al bilancio
8.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
8.2 Dal piano dei conti al bilancio
8.2.1 I libri contabili degli ETS
8.3 La raccolta fondi
8.3.1 Gli aspetti definitori secondo l’art. 7, comma 1, CTS: trasparenza, verità e correttezza
8.3.2 L’OIC 35 e aspetti definitori: limiti e criticità
9. La revisione legale degli ETS
9.1 Gli obblighi della revisione legale: i principi ISA Italia 2022
9.2 L’ISA Italia 315 e l’attività di “conforming amendments”: i principi ISA Italia ETS
9.2.1 L’identificazione e la valutazione del rischio
9.2.2 La valutazione dei rischi di errori significativi
9.2.3 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
9.2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
9.2.5 L’imparzialità del revisore
9.2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
9.2.7 La natura e l’attività dell’ETS
9.2.8 La comprensione del sistema di controllo interno
9.3 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS: obbligo di legge e volontarietà
9.3.1 La separazione tra controllo amministrativo, controllo contabile e controllo dei risultati: gli effetti del processo di aziendalizzazione
9.3.2 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
9.3.3 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli ETS
9.4 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
9.4.1 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
9.4.2 I risultati e la documentazione
9.4.3 Check list Disposizioni CTS e attività del revisore
9.4.4 Uno schema tipo di relazione di revisione al bilancio
10. L’OIC 35 il principio contabile degli Enti del Terzo Settore
10.1 Il Decreto MLPS e le motivazioni alla base di un principio contabile ad hoc per gli ETS
10.2 L’approvazione del principio contabile OIC 35: criteri, finalità e postulati
10.3 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
10.3.1 La definizione e l’analisi contabile ripresa dal Glossario
10.3.2 La determinazione del fair value
10.3.3 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
10.3.4 Casi esemplificativi
10.3.5 I proventi del 5 per mille
10.3.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
10.3.7 I chiarimenti della Nota MLPS 17146 del 15.11.2022 e lo schema tipo
10.3.8 Schema tipo di rendiconto di raccolta fondi D.M. 9 giugno 2022
10.4 Quote associative dei soci fondatori
10.5 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
10.6 Il rendiconto gestionale la relazione di missione
10.7 Le semplificazioni di prima applicazione: gli emendamenti OIC di marzo 2023
10.7.1 La data e le disposizioni di prima applicazione nel testo originario
10.7.2 I paragrafi 31 e 33 dell’OIC 35
10.8 Tabella di sintesi e raccordo OIC 35, art.13, commi 1,2 CTS, obbligo alla revisione legale
11. Novità IVA e fiscalità: aspetti contabili e adempimenti
11.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
11.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
11.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
11.2 IVA (dal 1° gennaio 2024) e trattamento fiscale speciale per ODV e APS
11.2.3 Semplificazioni e razionalizzazione fiscale dalla Legge Delega 111/2023
12. Compliance: check list
Fonti
Bibliografia
Decreti Note Direttoriali e altri atti
Risposte a quesiti
NUOVA EDIZIONE 2024
L'Agente di commercio e il contratto di agenzia, una guida pratica per ditte preponenti e venditori Enasarco + Normativa e Fac-simili.
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Questo ebook rappresenta una guida pratica e completa dedicata agli agenti di commercio e alle ditte preponenti, fornendo tutte le informazioni necessarie per comprendere e gestire al meglio il contratto di agenzia.
L'obiettivo dell'ebook è fornire una guida pratica e accessibile per aiutare sia gli agenti di commercio che le ditte preponenti a comprendere le "regole del gioco". La guida intende colmare le lacune di conoscenza che spesso esistono tra gli operatori del settore riguardo alle normative, agli accordi economici collettivi, e alle clausole contrattuali.
Fac-simili in word personalizzabili:
Prefazione
1. L’azienda e l’organizzazione di una rete di vendita
- 1.1 Il rischio di impresa
- 1.1.1 Come iniziare l’attività
- 1.2 Gli intermediari del commercio
- 1.3 Altre figure professionali che svolgono attività di intermediazione
- 1.3.1 L’attività dell’agente
- 1.3.2 Gli Accordi Economici Collettivi
- 1.4 Il contratto di agenzia
- 1.4.1 La privacy e l’agente di commercio
- 1.5 La stabilità
- 1.6 Il periodo di prova
- 1.7 La zona contrattuale
- 1.8 La clientela direzionale
- 1.9 Le variazioni di zona
- 1.10 Cosa accade se l’agente di commercio rifiuta la variazione di zona?
- 1.11 La retribuzione dell’agente
- 1.12 Le provvigioni integrative
- 1.12.1 La liquidazione delle provvigioni
- 1.12.2 Provvigioni dirette e indirette
- 1.12.3 Gli incentivi per l’agente
- 1.12.4 Il cliente insolvente
- 1.12.5 Caratteristiche dell’incarico di agenzia
- 1.13 Le clausole vessatorie
- 1.14 Cosa è il patto di non concorrenza post-contrattuale?
- 1.15 Lo scioglimento del contratto
- 1.16 Il recesso, il preavviso e le indennità risarcitorie
- 1.16.1 Cosa è il preavviso?
- 1.16.2 Come si calcola l’indennità di mancato preavviso?
- 1.16.3 L’Indennità Sostitutiva di Clientela: quando è dovuta e come si calcola
- 1.16.4 Indennità meritocratica o indennità in caso di cessazione del rapporto
- 1.16.5 Il contratto d’agenzia in Europa
- 1.17 L’Enasarco e il fondo indennità risoluzione rapporto (F.I.R.R.)
- 1.17.1 Chi deve iscriversi all’Enasarco?
- 1.17.2 Il Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (FIRR) dell’Enasarco. L’agente si autoliquida il Firr
- 1.17.3 Le aliquote FIRR e come si calcola
- 1.18 Il contributo assistenziale Enasarco
- 1.18.1 Chi deve avere il requisito professionale?
- 1.18.2 L’Enasarco per i collaboratori delle agenzie immobiliari
- 1.18.3 Il fondo previdenza, la pensione Enasarco e i contributi previdenziali
- 1.18.4 Contributi Enasarco ridotti per i giovani
- 1.18.5 La pensione Enasarco
- 1.18.6 La Rendita contributiva: una novità
**Appendice**
- All. 1 Contratto di agenzia
- All. 2 Esempio fattura provvigioni
- All. 3 Esempio ricevuta indennità risarcitoria
- All. 4 La restituzione del campionario
**Normativa**
- Codice civile (estratto)
- La Direttiva Europea per gli agenti di commercio 86/653/CEE
- Elenco di leggi e altre fonti utili
**Accordi economici collettivi**
- Accordo economico collettivo del 10 dicembre 2014 Disciplina dei rapporti di agenzia e rappresentanza commerciale del comparto artigiano
- Accordo economico collettivo 30 luglio 2014 Disciplina dei rapporti di agenzia e rappresentanza commerciale nei settori industriali e della cooperazione
- Accordo economico collettivo per la disciplina del rapporto di agenzia e rappresentanza commerciale del settore del commercio
Le Visite Fiscali: Guida per il Dipendente e il Datore di Lavoro è un ebook completo e aggiornato che fornisce una panoramica dettagliata sul tema delle visite fiscali, un aspetto cruciale sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.
eBook in pdf di 21 pagine.
Introduzione
1. Il verificarsi della malattia, quali adempimenti per il lavoratore?
1.1 Visita medica
1.2 Certificato e invio telematico
2. Come fare la richiesta di visita medica sul sito Inps?
2.1 Collegarsi alla piattaforma Inps
2.2 Compilare la richiesta di VMC (visita medica di controllo)
2.2.1 Dati aziendali
2.2.2 Dati del lavoratore
2.2.3 Informazioni sulla malattia del lavoratore
2.2.4 Data della VMC
2.2.5 Ultimo passaggio
2.3 Consultare l’esito
2.4 Invio della fattura da parte dell’Inps
3. Dipendente assente alla visita fiscale, cosa succede?
3.1 Invito alla visita ambulatoriale
3.2 Le conseguenze economiche
3.3 Responsabilità disciplinare
3.4 Necessario il codice disciplinare
3.5 Contestazione dell’addebito
3.6 Cinque giorni di tempo per difendersi
3.7 Conclusione del provvedimento disciplinare
4. La reperibilità del dipendente
4.1 Giustificati motivi di assenza alla visita fiscale
4.2 Esonero dal rispetto delle fasce di reperibilità
4.2.1 Terapie salvavita
4.2.2 Stati patologici
5. Come funziona il controllo sullo stato di malattia all’estero?
5.1 Cosa deve fare il dipendente in caso di malattia all’estero (Paesi UE)?
5.2 Cosa deve fare il dipendente in caso di malattia all’estero (Paesi extra UE)?
5.3 Cosa deve fare il dipendente in caso di malattia all’estero (Paesi extra UE non convenzionati con l’Italia)
5.4 Cos’è la legalizzazione?
Locazioni Brevi e attività turistiche all'interno dei condomini: 100 FAQ su requisiti per l'attività, regolamento e divieti, controlli e sanzioni
eBook in pdf di 44 pagine.
Cresce l'offerta di alloggi per affitti brevi all'interno dei condomini con un aumento del via vai delle persone e un uso più intenso delle parti comuni. Ci si interroga quindi sulla possibilità di imporre limiti, o regole o divieti. Lo stesso per le attività ricettive vere e proprie come B&B e affittacamere.
Nell'ebook una raccolta di quesiti per affrontare al meglio queste situazioni sia per quanto riguarda i diritti dei proprietari che i poteri dell'assemblea condominiale.
Completa il testo una raccolta delle norme di legge che regolano il settore e i rapporti condominiali nello specifico.
Premessa
1. Le locazioni brevi
1.1 Ospitalità non attività ricettiva
1.2 Immobili e servizi
1.3 Classificazione regionale/provinciale e bollino
1.4 Locatore e gestione dell'immobile
1.5 La locazione a titolo imprenditoriale
2. La Banca dati nazionale e il CIN
2.1 Tutte le strutture in un'unica banca dati
2.2 Per l'avvio dell'attività sempre valide le regole regionali o delle province autonome
2.3 CIN obbligatorio sugli annunci pubblicitari e sull'edificio
3. Domande&Risposte
Appendice normativa
Decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 - Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo - estratto
Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 - Disposizioni urgenti in materia finanziaria - estratto
Decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 - Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili - estratto
CODICE CIVILE - Libro III Della proprietà - Titolo VII Della comunione
Disposizioni per l'attuazione del codice civile
L'ebook "La Gestione delle risorse umane in azienda" di Flavio Schembri è una guida pratica e dettagliata che affronta vari aspetti critici della gestione delle risorse umane all'interno delle organizzazioni aziendali.
eBook in pdf di 34 pagine
La gestione delle risorse umane è sempre stato un tema abbastanza delicato e difficile da gestire all’interno di qualsiasi organizzazione. In letteratura economico aziendale si pone enfasi sulle risorse umane al punto tale da denominarle “Capitale Umano”.
L’azienda è un sistema vivente composto da aree e funzioni ma tale meccanismo “perfetto”, che può anche essere equiparato al corpo umano, è composto da persone ed in quanto tali sono le portatrici di competenze, ruoli, responsabilità, abilità, emozioni, comportamenti, sensazioni e conoscenze.
L’evoluzione degli studi economico – aziendali dimostrano come la gestione delle risorse umane abbia subìto una evoluzione passando da una concezione tecnicistica di mero “centro di costo” ad un’altra in cui si sviluppano idee, innovazione e conoscenza. Già gli studi condotti a supporto della Based Resource View evidenziano l’importanza di una introspezione delle fonti aziendali le quali rappresentano la primaria fonte di vantaggio competitivo difendibile su fattori critici di successo. Ma quali sono questi fattori critici di successo?
Tale e-book è fonte di una esperienza in DF&P srl stp insieme a Marco Del Favero, consulente aziendale e strategico. Insieme a Marco Del Favero si conducono progetti di consulenza aziendale e di riorganizzazione imprenditoriale le cui filosofia poggia nell’individuare i blocchi dell’imprenditore e trasformarli in punti di forza mediante un percorso di evoluzione in cui la risorsa umana rappresenta la pietra miliare dell’azienda, la fonte di generazione delle idee e la fonte generatrice di conoscenza.
Questo contributo pone le basi su un percorso di evoluzione che le aziende sono destinate ad affrontare. Tale evoluzione è basata proprio sulla crescita delle persone, crescita che affonda le sue radici su aspetti tecnici (competenze, ruoli, responsabilità) ma anche su aspetti cognitivi e comportamentali, nonché su aspetti socio - psicologici. Questi rappresentano gli aspetti essenziali affinché si crei e si condivida un clima aziendale di rispetto personale e professionale su tutti i livelli dell’organizzazione capace di produrre valore economico e sociale.
Introduzione
1. Lo stress e la sindrome di Burnout in azienda
1.1 Aspetti generali dello stress
1.2 La sindrome di Burnout e la sua prevenzione
2. Organizzazione ed approccio per competenze
2.1 La mappa delle competenze
2.2 Come costruire la matrice delle competenze? (una esemplificazione)
3. Struttura Organizzativa e stili Organizzativi
3.1 La struttura organizzativa e le fasi di progettazione
3.2 L’importanza della progettazione e le metodologie top down e bottom up
3.3 Stili organizzativi
4. Il processo di cambiamento
4.1 Gli stadi evolutivi del cambiamento organizzativo
L'ebook "101 Domande e Risposte per il Mondo dello Sport Dilettantistico" è una guida completa e dettagliata destinata ai consulenti e dirigenti di società e associazioni sportive dilettantistiche, nonché agli enti del Terzo Settore.
Contenuti:
eBook in pdf di 60 pagine.
Curato da Maria Cristina Dalbosco e realizzato dai consulenti Fiscosport, questo ebook risponde in modo chiaro e preciso alle domande più frequenti che sorgono nel contesto sportivo dilettantistico.
1. Vita associativa: statuto, soci e tesserati, cariche sociali
2. Lavoro sportivo
3. Volontariato sportivo
4. I premi sportivi
5. I rimborsi spesa
6. Certificati medici e responsabilità
7. Il Responsabile Safeguarding e il MOG