Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Tutte le novità della Legge di Bilancio 2024 (Legge del 30 dicembre 2023 n. 213) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 303 del 30.12.2023 suppl. ordinario n. 40.
Mix di misure in favore delle famiglie, con interventi che vanno dall’incremento dei bonus per i figli alla decontribuzione per le lavoratrici madri, ai mutui prima casa. Contributo straordinario ai titolari di bonus sociale elettrico anche per il primo trimestre 2024. Ridotto il canone Rai. Aumentano gli importi per le misure di welfare aziendale escluse dal reddito, con limiti più elevati per chi ha figli a carico, e si prevede un esonero contributivo per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 per le lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico.
Arriva poi la detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere: per garantire la stabilità occupazionale e sopperire all'eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale.
Per i lavoratori con partita Iva il sussidio di disoccupazione (ISCRO) diventa strutturale, ma per ottenerlo occorrerà rispettare condizioni più rigide come, ad esempio, il tetto di reddito annuo entro i 12mila euro e il suo ammontare al di sotto del 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori.
Sul fronte fiscale da segnalare le nuove norme per le locazioni brevi, l’intervento sulle plusvalenze realizzate in caso di vendita di immobili riqualificati con il Superbonus applicando sconto in fattura o cessione del credito.
Confermata anche per il 2024 la rivalutazione terreni e partecipazioni. Rese più efficienti le norme per il pignoramento presso terzi.
Sul fronte pensioni, oltre alla rivalutazione pensioni, che anche nel 2024 sarà per scaglioni ma con la novità della maggior penalizzazione dell’ultimo scaglione (chi ha una pensione maggiore a dieci volte il minimo dal 2024 si avvarrà della perequazione sull’inflazione al 22 per cento e non più al 32 per cento), vengono rivisti i requisiti di accesso al pensionamento agevolato. La Quota 103 è prorogata ma con penalizzazioni in quanto il calcolo dell’assegno avverrà solo secondo il sistema contributivo.
Confermata anche l’Ape Sociale, ma il requisito anagrafico cresce a 63 anni e 5 mesi.
Diverse misure infine, a favore delle imprese, a partire dal rifinanziamento della Nuova Sabatini.
Nell’ebook una prima analisi delle più significative misure di interesse per contribuenti, professionisti e imprese.
Premessa
1. Famiglia e interventi sociali
1.1 Più fondi per carta “Dedicata a te” e beni alimentari – commi 2 - 5
1.2 Mutui prima casa – commi 7-13
1.3 Contributo straordinario per i titolari del bonus sociale elettrico – comma 14
1.4 Riduzione canone Rai – commi 19-20
1.5 Incremento sostegno per bambini affetti da gravi patologie croniche – commi 176-178
1.6 Incremento indennità per il congedo di maternità/paternità – comma 179
1.7 Decontribuzione delle lavoratrici con figli – commi 176-177
1.8 Titoli di Stato e postali esclusi dall’ISEE – commi 183-184
1.9 Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga – comma 186
1.10 Reddito di libertà e misure per le donne vittime di violenza - commi 187 -190
1.11 Esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumano donne disoccupate vittime di violenza - commi 191-193
1.12 Fondo per la creazione di case rifugio per donne vittime di violenza - comma 194
1.13 Politiche per la famiglia - commi 195 -196
1.14 Maternità delle atlete – comma 197
1.15 Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione – commi 207-209
1.16 Interventi per le persone con disabilità – commi 210 -216
1.17 Borse di studio per l’Erasmus italiano – commi 312 -314
2. Agevolazioni contributive e fiscali per i dipendenti
2.1 Esonero parziale contributi a carico dei lavoratori – comma 14
2.2 Welfare aziendale con tetti più elevati – commi 16-17
2.3 Confermata la riduzione dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività – comma 18
2.4 Contributo integrativo speciale lavoratori turismo – commi 21 -25
2.5 Fondo per l’apprendistato – comma 202
3. Fisco e Riscossione
3.1 Nuovo rinvio per le plastic tax e sugar tax – comma 44
3.2 Ripristino aliquote IVA prodotti per l’infanzia – comma 45
3.3 Proroga bimestrale IVA ridotta sul pellet – comma 46
3.4 Contratti finanziamento veicoli – comma 47
3.5 Accise tabacchi – comma 48
3.6 Differimento quote di eccedenza deducibili da perdite su crediti bancari e assicurativi – commi 49 - 51
3.7 Rivalutazione terreni e partecipazioni – commi 52-53
3.8 Modifiche regime fiscale plusvalenze da partecipazioni qualificate realizzate da società ed enti non residenti – comma 59
3.9 Misure di contrasto all’evasione nel settore del lavoro domestico – commi 60-62
3.10 IVA cessioni di beni per soggetti extracomunitari – comma 77
3.11 Ritenuta d’acconto bonifici parlanti - Comma 88
3.12 Ritenuta d’acconto provvigioni - Commi 89-90
3.13 Aumento aliquote IVIE e IVAFE - Comma 91
3.14 Modifiche base imponibile diritti di godimento e metalli preziosi - Comma 92
3.15 Contrasto alle frodi IVA nel settore delle auto dall’estero - Comma 93
3.16 Contrasto alle indebite compensazioni di crediti fiscali – Commi 94 - 96
3.17 Modalità compensazioni crediti contributivi – Commi 97-98
3.18 Contrasto frodi imprese “apri e chiudi” – Comma 99
3.19 Accelerazione pignoramenti presso terzi – Comma 100
4. Immobili e IMU
4.1 Affitti brevi - Comma 63
4.2 Plusvalenze cessione immobili ristrutturati con Superbonus – commi 64-67
4.3 Verifiche catastali - Commi 86 – 87
4.4 IMU enti non commerciali - Comma 71
4.5 Nuovo termine comunicazione delibere IMU - Commi 72 -74
4.6 Fondo per il contrasto al disagio abitativo e partenariato con i privati – Commi 282 -284
4.7 Contributi per la ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 – Commi 435-442
4.8 Esenzione IMU nel comune di Umbertide – comma 560
5. Imprese
5.1 Tax credit per il cinema - comma 54
5.2 Misure in materia di rischi catastrofali – Commi 101-107
5.3 Gestione del rischio da parte delle imprese assicurative – Commi 108-111
5.4 Istituzione del fondo di garanzia assicurativo dei rami vita – commi 113 – 122
5.5 Sostegno all’export e Zes – commi 248 - 249
5.6 Prestiti cambiari PMI agricole operanti nel settore ortofrutticolo – commi 250-252
5.7 Sostegno alle imprese e Nuova Sabatini – commi 253-258
5.8 Garanzia Archimede SACE – commi 259 - 268
5.9 Garanzia Green SACE - comma 269
5.10 Riqualificazione dell’area del polo siderurgico di Piombino - comma 294
5.11 Contributo acquisto carburante anche per il luglio 2022 - commi 296 -297
5.12 Sostegno alle imprese di Caivano - commi 299 - 301
5.13 Riqualificazione e rigenerazione urbana - comma 303
5.14 Rifinanziamento del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche - Comma 304
5.15 Credito d’imposta per l’acquisto della carta dei giornali - comma 319
5.16 Potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali - comma 337
5.17 Rifinanziamento del fondo per la tutela, la valorizzazione e il sostegno del patrimonio culturale e del settore cinema e spettacolo dal vivo - comma 341
6. Pensioni
6.1 Requisiti pensioni contributive – comma 125
6.2 Riscatti a fini pensionistici di periodi non coperti da contribuzione - commi 126-130
6.3 Perequazione automatica dei trattamenti pensionistici 2024- commi 134-135
6.4 Conferma APE sociale - commi 136-137
6.5 Nuove regole per Opzione donna - comma 138
6.6 Disposizioni in materia di pensione anticipata (c.d. Quota 103) – comma 139
6.7 Incentivi per la permanenza al lavoro – comma 140
6.8 Pensionamento anticipato poligrafici – comma 141
6.9 ISCRO a regime per gli iscritti alla Gestione Separata – commi 142-155
6.10 Adeguamento aliquote rendimento e decorrenza trattamenti anticipati in alcune gestioni – commi 157-163
6.11 Limiti permanenza in servizio dirigenti medici e infermieri SSN – commi 164-165
6.12 Requisiti di anzianità contributiva per i trattamenti pensionistici anticipati e adeguamenti in base all’evoluzione della speranza di vita – commi 521-522
7. Ammortizzatori sociali
7.1 Indennità lavoratori call center – Comma 168
7.2 Indennità lavoratori del settore della pesca - comma 169
7.3 Proroga CIGS e mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa - comma 170
7.4 Sostegno al reddito dei lavoratori di imprese sequestrate o confiscate - comma 171
7.5 Proroga CIGS per cessazione di attività - comma 172
7.6 Integrazione delle misure di sostegno al reddito per i dipendenti ex ILVA - comma 173
7.7 CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale – commi 174-176
7.8 Fondo amianto per i lavoratori dei cantieri navali – commi 203-204
7.9 Esclusione dell’Agenzia del demanio dall’ambito di applicazione della CIG – commi 205-206
8. Sanità e Anagrafe
8.1 Riduzione liste di attesa – commi 217- 222, 232
8.2 Aggiornamento del tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati– commi 233
8.3 Proroga del finanziamento delle quote premiali in sanità – comma 234
8.4 Finanziamento per aggiornamento dei LEA – comma 235
8.5 Contributo al SSN dai frontalieri svizzeri - commi 237-239
8.6 Contributo al SSN dai cittadini stranieri - commi 240-241
8.7 Obbligo anagrafico e censimento italiani all’estero - commi 242-243
Risvolti operativi della Riforma dello Sport: indicazioni per proseguire le attività rivolte a professionisti ed enti sportivi dilettantistici.
Aggiornato con il nuovo Decreto "Correttivo-bis" (D.Lgs. 120/2023 del 29 agosto) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 Settembre, l'ebook fornisce un'analisi dettagliata delle sue conseguenze operative della Riforma dello sport.
Aggiornamenti gratuiti disponibili fino al 31 gennaio 2024
A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del secondo (e, almeno per ora, ultimo) decreto correttivo della novella in materia di sport, siamo particolarmente lieti di licenziare per le stampe questo manuale, già la cui intitolazione rende del tutto superflua una descrizione dei contenuti e soprattutto delle finalità. E d’altronde cosa si potrebbe aggiungere al tanto già scritto e detto
in questi decenni a proposito della necessità di riorganizzare in modo sistematico e organico la materia dello sport?
Quanti Registri sportivi esistono al momento, a quali devono iscriversi le ASD e le SSD, e a che fine? Cosa si intende per “attività sportiva”? È vero che acquisire la personalità giuridica da parte delle ASD comporta importanti vantaggi e sarà un procedimento semplice? Sarà davvero necessario modificare lo statuto dei sodalizi sportivi? Si potranno veramente distribuire utili nelle SSD?
Sono solo alcune delle tante domande che gli Enti Sportivi Dilettantistici, per i quali anche il perimetro definitorio è stato toccato dalla Riforma, si stanno ponendo da mesi, da quando cioè è entrata in vigore la Riforma dello sport, attuata dal “pacchetto” di decreti legislativi emanati nel 2022, operativi dal 1° luglio 2023 e già oggetto di due modifiche:
Che il settore sportivo stia attraversando un periodo di grande fibrillazione è cosa ben nota a coloro che in (o di) questo mondo vivono: la Riforma dello sport, accanto alle inevitabili
necessità di trasformazione che ogni novella porta con sè, ha originato infiniti dubbi e provocato accesi dibattiti interpretativi.
Senza entrare nel merito del lavoro sportivo – il cui impatto è tale da aver reso necessaria la pubblicazione di un volume di approfondimento a parte – i temi affrontati in questo libro costituiscono, ognuno per la parte di competenza, i pilastri su cui si andrà a definire l’assetto dello sport dilettantistico dei prossimi anni: studiarli, destreggiarsi tra le nuove norme e conoscerne le implicazioni pratiche farà la differenza tra essere protagonisti del cambiamento o subirlo senza riuscire a governarlo.
a cura di Maria Cristina Dalbosco
eBook di 209 pagine
Introduzione alla riforma dello sport
1 Principi e obiettivi della riforma
1 Art. 1 - Delega al Governo per l’adozione di misure in materia di ordinamento sportivo
2 Art. 5 - Delega al Governo per il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo
3 Art. 6 - Delega al Governo in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo
4 Art. 7 - Delega al Governo per il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi
5 Art. 8 - Delega al Governo per la semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi
6 Art. 9 - Delega al Governo in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali
2 Le nuove definizioni, professionismo, dilettantismo
1 CONI e Federazioni
2 Società e associazioni sportive
3 Attività fisica e attività sportiva
4 Le varie suddivisioni dell’attività fisica e sportiva
5 I lavoratori sportivi
6 Gli impianti sportivi
7 Il settore dilettantistico e il settore professionistico
3 Le norme modificate e abrogate - La disciplina transitoria
1 Le norme abrogate
2 La disciplina transitoria
4 Il riconoscimento ai fini sportivi
5 Il tesseramento e l’abolizione del vincolo sportivo
1 Tesseramento e rapporto associativo
2 Il tesseramento degli atleti minorenni e stranieri
3 Il tesseramento di atleti paralimpici nell’ambito dei gruppi sportivi militari e dei Corpi civili dello Stato
4 L’abolizione del vincolo sportivo
6 Gli agenti sportivi
1 La legge delega
2 I regolamenti attualmente vigenti
3 Il decreto delegato - Articoli 1, 2 e 3 - Finalità, ambito, definizioni
4 Il decreto delegato - Art. 4 - Accesso alla professione e Registro nazionale degli agenti sportivi
5 Il decreto delegato - Art. 5 - Contratto di mandato sportivo
6 Il decreto delegato - Art. 6 - Incompatibilità e conflitto d’interessi
7 Il decreto delegato - Art. 7 - Obblighi nell’esercizio dell’attività
8 Il decreto delegato - Art. 8 - Compenso
9 Il decreto delegato - Art. 9 - Società di agenti sportivi
10 Il decreto delegato - Art. 10 - Tutela dei minori
11 Il decreto delegato - Art. 11 - Regime disciplinare e sanzioni
12 Il decreto delegato - Art. 12 - Fonte di normazione secondaria
13 Il decreto delegato - Articoli conclusivi
7 Il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche
1 Gestione e struttura del Registro
2 Chi deve iscriversi nel Registro
3 Requisiti per l’iscrizione
4 Modalità di iscrizione al Registro
5 Dati da inserire nel Registro
6 Opponibilità ai terzi degli atti depositati
7 Controlli da parte di Sport e salute spa
8 Nullità, annullamento e cancellazione dal Registro
9 Il Registro CONI
10 Conclusioni
11 Riferimenti normativi
12 Le parole chiave del Registro
8 Le forme giuridiche degli enti sportivi dilettantistici
1 I soggetti che possono gestire attività sportive
9 I requisiti statutari e la disciplina delle società sportive di capitali
10 Il fine di lucro e la possibilità di distribuire utili di esercizio
11 Il riconoscimento della personalità giuridica
1 Cos’è la personalità giuridica
1.1 Le fondazioni
1.2 Le associazioni
1.3 I comitati
2 Il riconoscimento della personalità giuridica è un’ipotesi di trasformazione?
3 La responsabilità patrimoniale e le pretese fiscali
4 Evoluzione storica
5 La situazione attuale
6 Effetti del riconoscimento della personalità giuridica
7 I conferimenti: la bizzarra eterogeneità dei comportamenti degli uffici
8 Il limite del Registro delle persone giuridiche
9 Come istruire un procedimento di riconoscimento ex d.P.R. 361/2000
10 Il RUNTS
11 Il procedimento per gli ETS
12 Il riconoscimento della personalità giuridica delle associazioni sportive dilettantistiche
12.1 I rapporti con i registri ex d.P.R. 361/2000
12.2 I rapporti con il RUNTS
13 Il procedimento di riconoscimento per le a.s.d.
14 I margini di miglioramento per UTG, Regioni e Province autonome
Guida alla compravendita immobiliare.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2024
eBook in pdf di 71 pagine.
Il presente eBook costituisce una sintesi ragionata delle principali questioni da affrontare quando si compra/vende un immobile.
Viene in particolare esaminato il contenuto sostanziale e la ratio delle clausole che solitamente vengono inserite negli atti notarili di compravendita, al fine di poter dare, sia ai professionisti del settore che a tutti coloro i quali devono compiere un’operazione di compravendita immobiliare, uno strumento di agile e pronta consultazione per affrontare in modo consapevole il trasferimento patrimoniale.
1. Introduzione e lineamenti generali
2. I soggetti
2.1 Intervento in atto delle persone fisiche in proprio o quali rappresentanti di altre parti
2.2 Costituzione in atto di cittadino straniero
2.3 La procura proveniente dall’estero
2.4 Minore ed incapaci
2.5 Società comparente
3. Consenso ed oggetto del contratto
3.1 Vendita di cosa altrui
3.2 Vendita con riserva di proprietà
3.3 Vendita con riserva di usufrutto o abitazione
3.4 Le obbligazioni del venditore e del compratore
3.5 Contratto preliminare di compravendita
3.6 Il preliminare di immobile da costruire
3.7. Il preliminare di preliminare
3.8 Cessione di cubatura
4. Conformità catastale
4.1 La conformità catastale soggettiva
4.2 La conformità catastale oggettiva
4.3 La conferma degli atti privi della dichiarazione sulla conformità catastale
5. Prezzo e mediazione
5.1 La legge Bersani e le modalità di pagamento del prezzo
5.2 Il deposito del prezzo al notaio
5.3 Intervento di mediatori
5.4 L’ipoteca legale
6. La provenienza
6.1 Provenienza successoria e donativa
6.2 Trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità
6.3 Immobile usucapito
7. Le dichiarazioni urbanistiche
7.1 Le dichiarazioni relative ai fabbricati
7.2 Terreni e CDU
7.3 L’agibilità ed il certificato di stato legittimo
7.4 La conferma dell’atto per carenza delle menzioni urbanistiche
8. Possesso
8.1 Consegna differita
8.2 Immobile locato
9. Garanzie
9.1 Immobile ipotecato
9.2 Vendita a rischio e pericolo
10. Certificazione energetica
10.1 Obbligo dotazione ed allegazione APE
10.2 Casi di esclusione
11. Regime patrimoniale
11.1 Comunione legale
11.2 Intervento in atto del coniuge non acquirente
12. Effetti del contratto rispetto ai terzi
12.1 Contratto a favore del terzo
12.2 Contratto per persona da nominare
12.3 Promessa del fatto del terzo
13. Normativa tributaria
13.1 La disciplina del prezzo valore
13.2 Le agevolazioni prima casa
13.2.1. Le novità sulle agevolazioni per i soggetti emigrati all’estero
13.3 Le agevolazioni under 36
13.4 La decadenza dalle agevolazioni prima casa
13.5 Plusvalenza e credito d’imposta
13.6 Agevolazioni per acquisto da parte del coltivatore diretto
13.7 I trasferimenti nell’ambito della crisi coniugale
13.8 Il fotovoltaico
13.9 Novità previste dalla Legge di Bilancio 2024
14. Documenti da consegnare al notaio per il rogito
14.1 Documenti da parte del venditore
14.2 Documenti da parte dell’acquirente
La fiscalità delle Società immobiliari: guida 2024 per le imprese di costruzione, compravendita, gestione e godimento degli immobili.
eBook in pdf di 268 pagine.
Il presente lavoro ha ad oggetto la gestione fiscale e contabile degli immobili da parte delle società immobiliari, intendendosi per tali sia le società di gestione immobiliare (che si occupino della locazione a terzi di immobili, strumentali o abitativi), sia le società di compravendita (che acquisiscano gli immobili, già ultimati o in corso di costruzione o da costruire su aree edificabili, per poi collocarli sul mercato immobiliare, rivolgendosi a privati o imprese).
È noto, infatti, che la detenzione di beni immobili (abitativi o strumentali) a titolo personale può non essere una scelta ottimale. L’investimento immobiliare, come tutti gli investimenti, è soggetto ad alcuni rischi, ma anche la persona che investe potrebbe trovarsi a rischiare la perdita del proprio patrimonio investito (magari in caso di insolvenza in presenza di mutui fondiari, creditori personali, etc).
Per esigenze di tutela del patrimonio da aggressioni personali di terzi e per veicolare i proventi, derivanti dalla messa a reddito di beni immobili, può essere valutata l’opzione di costituire una società di gestione immobiliare. Questa, a seconda dei casi, può essere costituita sotto forma di società di persone o di società di capitali (nel caso, la forma più utilizzata è la SRL).
La guida che viene proposta si offre appunto come ausilio per le società di persone in contabilità ordinaria e per le società di capitali, sia quelle di piccole dimensioni che quelle soggette, mediante il cd. principio di derivazione rafforzata, ai principi contabili nazionali; non mancano tuttavia, ove necessari, i riferimenti alle società di persone in contabilità semplificata e alle società che adottano i principi contabili internazionali.
Per molti aspetti l’opera può anche interessare le imprese di costruzione edile.
L’interlocutore a cui ci si rivolge è non solo il professionista, ma anche l’amministratore che, in tema di fiscalità immobiliare, voglia per così dire “metterci la testa”, che intenda cioè provare ad entrare in un linguaggio che in prima battuta può sembrare decisamente oscuro, ma che, con un po’ di attenzione, magari leggendo e rileggendo, si riesce un po’ a penetrare.
Nella disamina degli eventi in cui possono via via imbattersi le società in questione (acquisti, vendite, locazioni, ammortamenti, valutazioni, rivalutazioni, svalutazioni, leasing, ecc.), particolare attenzione è stata posta alle numerose divergenze che, in tema di immobili, di frequente si presentano tra la normativa civilistica e quella fiscale e che necessitano delle conseguenti variazioni, in aumento o in diminuzione, nella dichiarazione dei redditi.
Ogni istituto è stato affrontato tenendo conto delle varie qualificazioni degli immobili (immobili merce, immobili strumentali, immobili patrimonio, senza dimenticare peraltro i fabbricati rurali).
Per quanto riguarda l’imposizione indiretta uno spazio rilevante è stato dedicato alla spigolosa problematica della detrazione dell’IVA nell’acquisto degli immobili.
Per molte fattispecie riscontrabili nella realtà gestionale si è cercato di citare con esattezza la norma che la disciplina, il cui testo è ampiamente riportato in nota, ed i principi contabili nazionali; si è in tal modo consentito al lettore di farsene un’idea personale, giungendo magari, in relazione al problema, ad una conclusione diversa da quella esposta dall’autore.
La normativa è stata commentata soprattutto con la prassi dell’Agenzia delle Entrate, non perché quest’ultima abbia sempre ragione nell’interpretazione delle disposizioni di legge, ma innanzitutto per la chiarezza di esposizione e di analisi di molte pronunce; inoltre, in fase di prima impostazione di un’operazione, si è ritenuta opportuna un’adeguata cognizione dei rischi di un accertamento.
Ove possibile, tuttavia, non si è mancato di riportare anche le pronunce della Corte di Cassazione e della più autorevole dottrina.
Introduzione
1. Cenni generali
1.1 L’attività e la forma giuridica delle società immobiliari
1.2 La classificazione degli immobili
1.2.1 I beni relativi all’impresa
1.2.2 Gli immobili merce
1.2.3 Gli immobili strumentali
1.2.4 Gli immobili patrimonio
1.2.5 Riepilogo della classificazione degli immobili
1.3 Cenni sulla determinazione del reddito d’impresa
1.4 Le società di comodo
1.5 Le società di investimento immobiliare quotate (SIIQ) e non quotate (SIINQ)
2. L’acquisto di immobili
2.1 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: premessa
2.2 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta : i fabbricati strumentali per natura ceduti da soggetto IVA
2.3 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: i fabbricati abitativi ceduti da soggetto IVA
2.4 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: i fabbricati rurali abitativi ceduti da soggetto IVA
2.5 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: i terreni ceduti da soggetto IVA
2.6 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: gli immobili ceduti da soggetto privato
2.7 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: le prestazioni di servizi incrementative delle aree o dei fabbricati non ultimati acquistati
2.8 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: i beni finiti da utilizzare nelle costruzioni su aree o su fabbricati non ultimati acquistati
2.9 L’acquisto di immobili e la detrazione dell’IVA
2.10 L’acquisto di immobili merce: aspetti relativi al reddito d’impresa ed alla contabilità
2.11 L’acquisto di immobili strumentali: aspetti relativi al reddito d’impresa ed alla contabilità
2.12 L’acquisto di immobili patrimonio: aspetti relativi al reddito d’impresa ed alla contabilità
3. La cessione di immobili
3.1 La cessione di immobili e l’imposizione indiretta: premessa. Rinvio
3.2 La cessione di immobili e l’imposizione indiretta: i fabbricati strumentali per natura
3.3 La cessione di immobili e l’imposizione indiretta: i fabbricati abitativi
3.4 La cessione di immobili e l’imposizione indiretta: i fabbricati rurali abitativi
3.5 La cessione di immobili e l’imposizione indiretta: i terreni
3.6 Riflessi della cessione di immobili sulla detrazione dell’IVA
3.7 La cessione di immobili merce : aspetti relativi al reddito d’impresa ed alla contabilità
3.8 La cessione di immobili strumentali: aspetti relativi al reddito d’impresa ed alla contabilità
3.9 La cessione di immobili patrimonio: aspetti relativi al reddito d’impresa ed alla contabilità
4. La locazione di immobili
4.1 La locazione di immobili e l’imposizione indiretta
4.2 Riflessi della locazione di immobili sulla detrazione dell’IVA
4.3 La locazione di immobili e gli adempimenti IVA
4.4 La locazione di immobili: aspetti relativi al reddito d’impresa e alla contabilità
5. Il leasing immobiliare
5.1 Cenni generali
5.2 Il criterio contabile patrimoniale del leasing finanziario
5.3 Il criterio contabile finanziario del leasing finanziario
5.4 Il criterio contabile del leasing operativo
5.5 Il criterio contabile del principio di derivazione rafforzata (per i soggetti IAS/IFRS)
5.6 Deduzione dei canoni di leasing da parte delle società di persone in contabilità semplificata
5.7 Il contratto di sale and lease back
5.8 L’imposizione indiretta dei contratti di concessione in leasing finanziario
5.9 L’imposizione indiretta della cessione dei contratti di leasing finanziario
5.10 I riflessi del leasing sulla rettifica della detrazione dell’IVA
5.11 La deducibilità dei canoni di locazione finanziaria ai fini IRAP
6. Il possesso e la gestione ordinaria degli immobili
6.1 L’ammortamento degli immobili
6.2 La rilevazione delle rimanenze
6.3 Gli immobili di interesse storico e artistico
6.4 La rivalutazione dei beni immobili
6.5 La svalutazione dei beni immobili
6.6 Immobili detenuti all’estero da parte di società residenti in Italia
6.7 Le società immobiliari e l’IMU
6.8. Le spese di manutenzione, riparazione e trasformazione
Guida operativa a tutti i casi di emissione della nota di credito, ricca di numerosi casi pratici.
eBook in pdf di 46 pagine.
Questa agile monografia, dedicata, tra le note di variazione IVA, alla sola nota di credito, ha lo scopo di organizzare analiticamente e concentrare in poche pagine tutte le sfaccettature di un argomento non complesso ma disorganico, al fine di permettere una consultazione veloce ma senza rinunciare a una fruizione completa.
L'idea di una trattazione organica dell'argomento nasce dalla constatazione che, a fronte di una normativa generica, si registra una copiosa produzione di prassi che affronta specifiche situazioni.
Per agevolare anche il lettore interessato all’applicazione pratica dei concetti esposti, sono stati affrontati i casi pratici più frequenti, con illustrazioni ed esempi.
Premessa
1. Parte generale
1.1 Le caratteristiche
1.2 I termini di emissione
1.3 Il recupero dell’IVA
1.4 Le scritture contabili: l’emissione di una nota di credito
1.5 Le scritture contabili: il ricevimento di una nota di credito
1.6 La nota di credito semplificata
1.7 La nota di credito di sola IVA
2. Approfondimenti
2.1 Restituzione di beni
2.2 Restituzione di beni nel commercio al dettaglio
2.3 Abbuoni e sconti
2.4 Contratti ad esecuzione continuata o periodica
2.5 Errori nell’applicazione dell’IVA
2.6 Accordi transattivi
2.7 Vendita con riserva di proprietà
2.8 Mancato ricevimento del documento estero
2.9 Procedure esecutive individuali
2.10 Procedure concorsuali e assimilate
2.11 Procedure concorsuali avviate prima del 26 maggio 2021
2.12 Split payment
2.13 Imposta di bollo
3.Casi pratici
3.1 Emissione nota di credito elettronica
3.2 Rettifica operazioni con l’estero: acquisto beni intracomunitari
3.3 Rettifica operazioni con l’estero: acquisto beni articolo 17 comma 2 DPR 633/1972
3.4 Rettifica operazioni con l’estero: acquisto di servizi
3.5 Emissione nota di credito in regime forfetario
4. Fonti
4.1 Norme
4.2 Giurisprudenza
4.3 Prassi
Detraibilità Iva e operazioni inesistenti: Il punto dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale con particolare riferimento alle fatture in reverse charge.
eBook in pdf di 101 pagine.
In questo approfondimento si esaminerà, in particolare nel settore dell’IVA, l’aspetto tributario e sanzionatorio amministrativo delle false fatturazioni, per poi approfondire il particolarissimo ambito delle operazioni in inversione contabile o Reverse Charge. Risulterà quindi utile alla esposizione affrontare in generale la struttura degli illeciti con riferimento al “genere” degli “illeciti finanziari” per poi concentrarsi sulla “specie” degli “illeciti tributari”.
Lo scopo di questa trattazione è quello di affrontare nell’ambito amministrativo, il tema dell’illiceità dei comportamenti dichiarativi connessi all’utilizzo delle fatture per operazioni inesistenti e fornire una visione di insieme sull’evoluzione della normativa, della giurisprudenziale e della prassi in relazione al dibattuto diritto alla detrazione dell’IVA relativa a fatture per operazioni inesistenti in reverse charge, e sui relativi aspetti sanzionatori amministrativi.
Per esigenze di sintesi, nella descrizione della evoluzione della giurisprudenza, di seguito ci si concentrerà principalmente nell’esame delle operazioni fittizie passive e quindi sul destinatario/utilizzatore della fattura.
Sintesi
Introduzione
1. Le fatture e gli altri documenti per operazioni inesistenti
1.1 La fattura
1.2 Gli “altri documenti”
2. Il concetto di “inesistenza” delle operazioni rappresentate nelle fatture e negli “altri documenti”
2.1 Rilevanza del falso materiale e falso ideologico nelle fatture per operazioni inesistenti
2.2 Le operazioni simulate e le fatture per operazioni inesistenti
2.3 Le principali ipotesi di falsa fatturazione
2.3.1 Le operazioni oggettivamente inesistenti (in tutto o in parte)
2.3.1.1 Le operazioni antieconomiche e il caso del Transfer pricing (paragrafo di completamento)
2.3.1.2 Il concetto di inerenza: il legame tra i concetti di inerenza nell’ambito dei diversi settori delle II.DD. e dell’IVA
2.3.1.3 La rilevanza probatoria del giudizio di congruità dei costi
2.3.2 L’inesistenza giuridica
2.3.3 Le operazioni soggettivamente inesistenti
2.3.3.1 Il rapporto tra le fatture per operazioni soggettivamente inesistenti e gli illeciti amministrativi per erroneità ed incompletezza dei dati delle fatture
2.3.3.2 I soggetti apparenti ed effettivi delle operazioni: le ipotesi di interposizione reale e fittizia
2.3.3.3 Un approfondimento dell’ipotesi di interposizione reale
2.3.3.4 Gli schemi tipici dell’interposizione
3. L’onere della prova
3.1 Onere della prova alla luce del nuovo art. 7 c. 5 bis D. Lgs. 546/1992: Lineamenti generali
3.1.1 La valenza probatoria dei documenti contabili e delle fatture
3.2 Il nuovo art. 7 c. 5 bis D. Lgs. 546/1992
3.3 Il contenuto dell’onere probatorio
3.4 I mezzi di prova
3.5 La posizione processuale delle parti ed il principio di “vicinanza della prova”
3.6 L’attuale assetto dell’onere probatorio per le operazioni soggettivamente e soggettivamente inesistenti
3.6.1 L’introduzione della necessità di valutare l’elemento soggettivo della frode: la “consapevolezza della partecipazione al disegno fraudolento” e la “colpevole incoscienza” del cessionario
3.6.2 La giurisprudenza della Corte di Cassazione: la necessarietà della prova della consapevolezza della partecipazione alla frode o della “colpevole incoscienza”
3.6.2.1 Le ipotesi delle operazioni oggettivamente inesistenti e delle operazioni soggettivamente inesistenti con schema “triangolare"
3.6.2.1.1 L’elemento soggettivo nelle operazioni oggettivamente inesistenti
3.6.2.1.2 L’elemento soggettivo nelle frodi triangolari
3.6.2.2 Il concetto di “ordinaria diligenza”
3.7 Gli indici sintomatici delle operazioni soggettivamente inesistenti elaborati dalla prassi e dalla giurisprudenza
3.7.1 Indizi legati al profilo soggettivo dei partecipanti alla transazione
3.7.2 Indizi legati al profilo oggettivo dei soggetti coinvolti nella transazione
3.7.3 Il valore probatorio degli elementi indice
3.7.4 Il valore probatorio degli elementi indice alla luce della giurisprudenza
4. Detraibilità dell’Iva relativa a fatture per operazioni inesistenti in inversione contabile
4.1 I principi al diritto alla detrazione dell’imposta
4.2 Indetraibilità dell’IVA relativa a fatture per operazioni inesistenti in reverse charge
4.3 Orientamento dell’Amministrazione finanziaria – Circolare 16/E del 2017
4.4 Orientamento della giurisprudenza comunitaria
4.5 Orientamento della giurisprudenza di legittimità
4.5.1 I chiarimenti della sentenza n. 16679/2016 della Cassazione
4.5.2 I chiarimenti delle sezioni unite della Cassazione
4.5.3 Prime sentenze di legittimità post legge di bilancio 2023
4.5.4 Prime sentenze di merito post legge di bilancio 2023
4.6 Legge di bilancio 2023
4.7 L’interpretazione di ASSONIME
4.8 Circolare della Guardia di Finanza del 10 ottobre 2023
4.9 L’aspetto sanzionatorio chiarito durante l’incontro con la stampa specializzata
4.10 L’istituto del ravvedimento per le condotte fraudolente
Bibliografia
Formulario per associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e società sportive dilettantistiche (SSD).
Atti e documenti di ordinaria e straordinaria amministrazione per ASD e SSD, dopo la riforma dello sport.
Le Formule sono scaricabili in formato word personalizzabili.
La Riforma dello sport, recentemente entrata in vigore a pieno titolo, sta creando non poche difficoltà agli enti sportivi, alle prese con una normativa a tratti poco chiara e di interpretazione non sempre facile.
E tuttavia “the show must go on”... In questo quadro la chiave per superare gli ostacoli è l’accesso a strumenti affidabili e pronti all’uso, come questo “Formulario per ASD e SSD”, una guida completa pensata e progettata per semplificare le procedure di chi amministra e gestisce un sodalizio sportivo dilettantistico.
Questa raccolta, curata con attenzione per rispondere alle esigenze di dirigenti e professionisti che seguono la materia sportiva, comprende modelli, formulari e facsimile pronti all’uso, per coprire, con un’ampia casistica, le situazioni più frequenti nella vita di un’a.s.d. o di una s.s.d.
Sono redatti da consulenti con esperienza pluridecennale nel settore sportivo, che ben conoscono le specifiche necessità di chi gestisce un ente sportivo dilettantistico e il cui raggio d’azione include tanto le novità inerenti agli adeguamenti statutari da porre in essere entro il 31 dicembre 2023 e la gestione dei nuovi collaboratori sportivi e dei volontari, quanto gli atti di più ordinaria amministrazione come ad esempio:
• Contratto di sponsorizzazione
• Contratto di concessione spazi pubblicitari
• Rendicontazione contributi pubblici
• Verbali di assemblea
• Documenti per la gestione del rapporto associativo.
Questo formulario riesce a semplificare anche gli adempimenti più complessi.
1 Gli Enti sportivi dilettantistici
1 Definizione
2 La costituzione di una associazione sportiva dilettantistica
2.1 L’atto costitutivo
2.2 Lo statuto
2.3 Gli adempimenti successivi alla costituzione dell’ente
3 La registrazione dell’atto costitutivo e dello statuto
2 Iscrizione al Registro delle associazioni sportive dilettantistiche
1 Guida al Registro delle associazioni sportive dilettantistiche (RAS)
3 Libri sociali
1 Il libro soci
2 Libro Verbali dell’assemblea
3 Libro Verbali del consiglio direttivo
4 Soci e tesserati
1 Rapporto associativo e tesseramento: differenze
5 Organi sociali
1 L’assemblea
2 Consiglio direttivo
6 La gestione dei collaboratori
1 Lavoro autonomo professionale
2 Le collaborazioni coordinate e continuative
3 Le collaborazioni coordinate e continuative di carattere amministrativogestionale
4 Il volontario
5 I premi
6 Il certificato “antipedofilia
7 Modelli di gestione
1 Esenzione dall’imposta di bollo
2 Le spese detraibili in ambito sportivo
2.1 La detrazione delle spese per iscrizione a corsi sportivi
2.2 Erogazioni liberali
3 Contratti: sponsorizzazione e concessione spazi pubblicitari
4 L’opzione per il regime fiscale 398/1991
5 La pubblicazione dei contributi pubblici
La gestione efficace delle PMI attraverso i dati: trasformare i dati in informazioni essenziali per il successo dell’azienda.
eBook in pdf di 117 pagine.
Questo eBook vuole essere di aiuto sia agli imprenditori sia ai professionisti al fine di acquisire le competenze e gli strumenti utili per il miglioramento della gestione e della consulenza aziendale.
Si individuano e si trattano quei Dati che sono pragmaticamente indispensabili alla performance aziendale, andando oltre i canonici dati di Bilancio e i dati rilevabili dai gestionali più diffusi.
L'obiettivo è cercare di individuare e analizzare quanto necessario per una visione olistica dell’azienda, osando nuove frontiere.
Si forniscono pure dei modelli di strumenti che tengono conto di tutti gli elementi che influenzano l’attività economica, per tracciare la base di un vero e proprio Tutor Aziendale Olistico, che possa sostenere il piccolo Imprenditore nella propria gestione quotidiana, oramai pesantemente competitiva.
Introduzione
1. Gestione aziendale olistica
1.1 Gestione aziendale evoluta
1.2 Un modello di analisi evoluto
2. I dati e le loro fonti
2.1 La tipologia di DATI
2.2 La raccolta dei dati
2.3 Le fonti dei dati
3. L’analisi “che conta” (analisi formule)
3.1 Analisi della gestione attraverso il bilancio
3.1.1 Indici di redditività
3.1.2 Indici patrimoniali e di liquidità
3.1.3 Indici finanziari di rotazione
3.1.4 Indici Finanziari di dilazione
3.1.5 Indici di correlazione sui flussi finanziari
3.1.6 Kpi per il bilancio di sostenibilità
3.2 Analisi dello stato di salute aziendale
3.2.1 I principali indicatori
3.3 Analisi della gestione attraverso gli occhi dei finanziatori
3.3.1 Gli indicatori maggiormente valutati dalle banche
3.3.2 Elementi qualitativi
3.3.3 Migliorare il rating bancario: punti di forza e punti di debolezza
3.4 Analisi della gestione per la direzione e per la consulenza aziendale
3.4.1 Modelli utili all’analisi e alla consulenza direzionale
3.4.2 La contabilità direzionale utile per le disposizioni del nuovo art. 2086 c.c.
3.5 Analisi della concorrenza: elaborati per un’analisi di benchmarking
3.6 L’analisi del valore aziendale
3.6.1 Teoria quantistica (valore esclusivo editoriale)
3.6.2 Relatività aziendale (valore esclusivo editoriale)
3.6.3 Fiducia
3.6.4 Metodi più tradizionali
3.7 Analisi per la tutela aziendale
3.8 L’analisi evolutiva (valore esclusivo editoriale)
3.9 Indici di mercato e della clientela (guarda la tua azienda con gli occhi della clientela)
4. Strumenti di analisi
4.1 Strumenti presenti sul mercato
4.1.1 Strumenti per trovare i dati sui tuoi competitor
4.1.2 Strumenti per analizzare il comportamento digitale dei consumatori
4.2 Come fare l’analisi di Facebook
4.2.1 Definire le metriche di Facebook (KPI)
4.2.2 Analisi base di Facebook
4.3 Strumenti social per le attività di Social Media Marketing
4.4 Altri esempi di strumenti
4.4.1 Metriche
4.4.2 Google Webmaster
4.4.3 Strumenti Seo
4.4.4 Strumenti per le ricerche di mercato
4.4.5 Strumenti per l’email marketing
4.4.6 Strumento di pianificazione della parola chiave
5. I tutor direzionali olistici interattivi (coi Dati “che contano”)
Conclusioni
Un ricco approfondimento sulla responsabilità sociale di impresa e le società benefit in un pratico eBook formato PDF di 149 pagine.
Introduzione
1. La teoria economica tradizionale: la shareholder theory
2. La stakeholder theory
3. Le criticità del modello dell’agenzia
4. Il governo societario e la performance economica
5. La redditività delle società che dichiarano di essere socialmente responsabili
6. La letteratura empirica sulla relazione tra responsabilità sociale e performance
7. Il capitale sociale: definizione e ruolo nella crescita economica
8. Metodi di misurazione del capitale sociale
9. Il capitale sociale come facilitatore delle relazioni
10. Prove empiriche di impatto del capitale sociale sull’economia
11. La reputazione attenua il rischio di impresa
12. Le decisioni in tema di investimenti e la svolta green
13. Il rischio del greenwashing
14. CSR e organizzazione aziendale: il miglioramento delle relazioni
15. La direttiva UE – CSRD e il bilancio di sostenibilità
16. Alcuni spunti sugli indicatori da inserire nel bilancio di sostenibilità
17. Conclusioni
18. Il quarto settore
19. Responsabilità sociale di impresa e nascita delle benefit corporation
20. Le origini del modello Benefit Corporation
21. B-Corp e società benefit
22. Le società benefit
22.1 Introduzione
22.2 Corporate purpose
22.3 Disciplina
22.4 Il beneficio comune
22.5 Ancora sul beneficio comune
22.6 L’oggetto sociale
22.7 La strategia Europea
2.8 Il diritto di recesso
23. La gestione della società benefit
24. Responsabilità in capo agli amministratori
25. Il responsabile della funzione di perseguimento del beneficio comune
26. La relazione annuale
26.1 Proposta di direttiva Commissione UE sulla “Informativa di sostenibilità”
26.2 Le società benefit e l’informativa non patrimoniale
26.3 La pubblicazione della relazione
26.4 Società benefit in Europa
27. I compiti di controllo della AGCM
28. Beneficio comune e risorse umane
29. Start up innovative, anche a vocazione sociale, e società benefit
30. Le società benefit: agevolazioni e vantaggi
31. Professionisti e società benefit
Temporary shop e pop-up store: comprendere e applicare le strategie di una nuova visione di business
eBook in pdf di 97 pagine.
In questi anni, grazie alla trasformazione dei canali distributivi e all’avvento delle nuove tecnologie, le formule imprenditoriali si sono evolute. L’esercizio commerciale si è trasformato da semplice luogo in cui distribuire i beni al consumatore in locale specializzato dove assistere la clientela, individuare i desideri dei consumatori e mettere in campo ogni sforzo per soddisfare le loro esigenze.
Le molteplici richieste dei consumatori hanno favorito la nascita e la diffusione di nuovi format imprenditoriali e l’affermarsi di un nuovo concetto di business che prende il nome di experential shopping.
Fra questi format, grande importanza hanno avuto i temporary shop ossia esercizi commerciali, con specifiche finalità di marketing, che sfruttano l’impatto della breve durata.
Il testo rivolto all’imprenditore che vuole comprendere e applicare le strategie di una nuova visione di business.
Affinché il temporary shop dia il massimo delle potenzialità è necessario che l’imprenditore acquisisca la professionalità necessaria e applichi le regole che, nel corso degli anni, si sono consolidate. Per la verità, non si tratta di regole scritte poiché, come già asserito, non esistono normative a supporto. Si potrebbe parlare, quindi, di linee di condotta, prescrizioni derivate dall’osservazione del fenomeno, consuetudini applicate allo svolgimento dell’attività.
Osservare il fenomeno, quindi, ha permesso di comprendere meglio la formula del successo e le azioni che l’imprenditore deve porre in essere per raggiungere i propri obiettivi. Ed è proprio sull’individuazione delle scelte strategiche che questo testo vuole concentrare la propria analisi.
I temporary shop sono sicuramente luoghi in cui avviene la vendita al dettaglio di beni o servizi ma sono anche spazi di intrattenimento e di comunicazione, che consentono alle imprese di relazionarsi con i propri clienti e conoscere i gusti e i bisogni dei consumatori. Luoghi che siano in grado di offrire una shopping experience memorabile. L’imprenditore, quindi, non vende solo beni o servizi. Ma garantisce al proprio cliente un’esperienza straordinaria.
L’obiettivo dell’imprenditore che avvia un temporary shop, pertanto, non sempre è orientato verso il conseguimento di un utile. Non è improbabile che il traguardo economico dell’imprenditore sia posizionato al limite del break-event. In realtà ciò che ne ricaverà dall’intero processo (conoscenza del mercato, fidelizzazione della clientela, acquisizione di dati per sviluppare e commercializzare nuovi prodotti) rappresenta un prezioso patrimonio di informazioni.
I temporary shop, in definitiva, offrono numerose opportunità agli imprenditori che vogliono investire in questo settore. Ma il vantaggio dell’iniziativa economica, come il lettore avrà modo di scoprire in questo testo, ricade anche sui consumatori, che potranno beneficiare di nuovi prodotti ad un prezzo vantaggioso, sui proprietari di immobili, che potranno locare i propri immobili senza doversene privare per lunghi periodi, e sulle amministrazioni locali, in quanto l’interesse scatenato dai temporary shop nei centri storici è un richiamo per consumatori e turisti.
Al pari di qualsiasi altra iniziativa commerciale, il temporary shop va programmato fin nei minimi dettagli: dalla definizione dei risultati attesi, alle scelte di business di rilevanza strategica; dalle azioni che definiscano in modo durevole il profilo dell’azienda, all’individuazione di una precisa collocazione nel mercato.
L’imprenditore, pertanto, adotta tutti gli strumenti di management system per portare a compimento la propria iniziativa commerciale. A cominciare dal business plan, il documento che descrive la strategia dell’impresa e dimostra la fattibilità dell’idea imprenditoriale.
Questo testo vuole offrire al lettore l’opportunità di comprendere a fondo il business dei temporary shop e delle strategie che occorre attuare per dare vita ad un’attività profittevole e duratura.
Dopo avere rappresentato le nuove opportunità di business nel mercato retail, il testo prosegue con l’esposizione del fenomeno dei temporary shop, con particolare riferimento all’aspetto temporale sul quale questa tipologia commerciale ha concentrato tutte le proprie potenzialità.
Le motivazioni che spingono un imprenditore ad aprire un temporary shop possono essere molteplici. Come diverse sono le opportunità cui andrà incontro. Questo testo tenterà di esaminare le più significative.
Spazio anche alle regole che occorre rispettare per l’avvio dell’attività, con la segnalazione certificata di inizio attività da presentare al Comune territorialmente competente, ai requisiti soggettivi e strutturali e agli adempimenti fiscali.
Di grande utilità anche i suggerimenti sul marketing dei temporary shop. Il lettore avrà modo di comprendere concetti di fondamentale importanza quali la customer experience, il marketing esperienziale e le strategie single-channel, multi-channel e omni-channel.
E come ogni impresa, anche il temporary shop per nascere e crescere ha bisogno di un business plan. A questo argomento è stato dedicato un intero capitolo affinché l’imprenditore possa comprenderne le finalità e le caratteristiche. Con i suggerimenti forniti sarà possibile realizzare un efficace business plan con tutte le sezioni necessarie a presentare il progetto d’impresa, l’analisi SWOT e il break-even.
In conclusione, alcuni strumenti di utilità quali la checklist degli adempimenti da assolvere per l’avvio di un temporary shop di prodotti alimenti e di prodotti non alimentari e i formulari, con prospetti e modelli da utilizzare nell’esercizio dell’attività.
Prefazione
Introduzione
1. La fattispecie dei temporary shop e dei pop-up store
1.1 Le nuove opportunità di business nel mercato retail
1.2 I canali di distribuzione
1.3 L’aspetto temporale nei temporary shop
1.3.1 Processo di acquisto razionale
1.3.2 Processo di acquisto impulsivo
1.4 Il senso di urgenza dei temporary shop
2. La locazione degli immobili adibiti a temporary shop
2.1 Valutare la location ideale
2.2 Esigenze locative dei shop
2.3 Locazioni a carattere transitorio
2.4 Registrazione dei contratti di locazione
3. Aprire un shop
3.1 Perché aprire un temporary shop
3.2 Avvio dell’attività di temporary shop
3.3 Requisiti soggettivi
3.4 Requisiti strutturali
3.5 Adempimenti fiscali
4. Il marketing dei temporary shop
4.1 Le potenzialità del settore
4.2 La customer experience
4.3 La gestione degli eventi
4.4 Il marketing esperienziale
4.5 Strategie di distribuzione
4.5.1 Strategia single-channel
4.5.2 Strategia multi-channel
4.5.3 Strategia omni-channel
5. Business plan
5.1 Introduzione
5.2 A cosa serve il business plan
5.3 Caratteristiche di un business plan efficace
5.4 Sezioni del business plan
5.5 Azienda, idea imprenditoriale, vision e mission
5.6 Piano marketing
5.7 Analisi SWOT
5.8 Piano degli investimenti
5.9 Piano economico e finanziario
5.10 Break-even point
5.11 Analisi della fattibilità economica
6. Checklist
7. Formulari
7.1 Schema di conto economico previsionale
7.2 Schema di stato patrimoniale previsionale
7.3 Schema di cash flow
7.4 Segnalazione certificata di inizio attività - Temporary shop
7.5 Contratto di locazione ad uso non abitativo di natura transitoria
7.6 Verbale di consegna dell’immobile locato
8. Business plan per temporary shop
8.1 EXECUTIVE SUMMARY
8.1.1 Introduzione
8.1.2 Dati strategici
8.1.3 Descrizione dei prodotti/servizi
8.1.4 Analisi di mercato
8.1.5 Imprenditore/soci e team
8.1.6 Piano marketing
8.1.7 Piano operativo
8.1.8 Piano economico-finanziario
8.2 Azienda e strategia
8.2.1 Storia dell’azienda
8.2.2 Sede e amministrazione
8.2.3 Mission e vision
8.2.4 Obietti strategici
8.2.5 Punti di forza e di debolezza
8.2.6 Opportunità e minacce
8.3 Prodotti e servizi
8.3.1 Caratteristiche tecniche
8.3.2 Stato di sviluppo
8.3.3 Diritti e brevetti
8.3.4 Costi di produzione
8.3.5 Fornitori
8.3.6 Pricing
8.3.6.1 Confronto del prezzo di vendita per prodotto/servizio
8.3.7 Vantaggi competitivi e difendibilità
8.4 Analisi del mercato
8.4.1 Dimensioni e tendenze del mercato
8.4.2 Segmentazione del mercato
8.4.3 Concorrenza
8.4.4 Analisi SWOT
8.5 Imprenditore/soci e Team
8.5.1 Struttura organizzativa
8.6 Piano marketing
8.6.1 Canali di distribuzione
8.6.2 Obiettivo di fatturato
8.6.2.1 Obiettivi di vendita
8.7 Piano operativo
8.7.1 Pianificazione delle attività
8.7.2 Programma degli investimenti
8.7.3 Formazione
8.7.4 Consulenze
8.7.5 Capacità produttiva
8.7.6 Risorse umane
8.8 Piano economico-finanziario
8.8.1 Fabbisogno finanziario
8.8.1.1 Impieghi
8.8.1.2 Fonti
8.8.1.2.1 Caratteristiche dei finanziamenti esterni
8.8.2 Garanzie
8.8.3 Cash flow
8.8.4 Conto economico di previsione
8.8.5 Stato patrimoniale di previsione
8.8.6 Analisi del break-even
Bibliografia