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La dematerializzazione delle partecipazioni societarie
Aggiornato alla Legge Capitali del 5 marzo 2024 n. 21
eBook in pdf di 71 pagine.
Il presente ebook, dopo un breve inquadramento generale sulla dematerializzazione delle partecipazioni sociali, esamina le diverse discipline vigenti in tema di spa e di srl, con particolare riferimento alla circolazione delle partecipazioni sociali.
Viene, infine, analizzata la recente riforma, introdotta dalla Legge Capitali, che prevede la possibilità per le SRL-PMI di emettere quote dematerializzate e che reintroduce per tali società l’obbligo di tenuta del libro soci.
In chiusura alcuni esempi di clausole relative alla dematerializzazione delle partecipazioni sociali.
Sintesi
1. I titoli di credito. Inquadramento generale
1.1 L’incorporazione
1.2. La circolazione delle azioni
2. La dematerializzazione delle azioni
2.1 Disciplina generale
2.2 La mancata emissione dei certificati azionari
2.3. La clausola statutaria di mancata emissione dei certificati azionari
2.4. Le Massime Notarili
2.5 La dematerializzazione delle azioni
2.6 La circolazione delle azioni dematerializzate
3. Le partecipazioni delle SRL
3.1 Le quote di srl: natura giuridica
3.2 La circolazione delle quote di srl
3.3 L’abolizione del Libro soci delle srl
4. La riforma delle SRL – PMI
4.1 Le novità della legge n. 21/2024 per le SRL- PMI
4.2 Le condizioni per l’emissione di quote dematerializzate
4.3 La disciplina della dematerializzazione delle quote
4.4 La reintroduzione del libro soci
5. Esempi di clausole statutarie
5.1 Clausola statuto SPA (emissione/non emissione certificati azionari)
5.2 Clausola da inserire nella cessione di azioni in caso di societa’ che non ha emesso certificati azionari
5.3 Clausola statuto spa (dematerializzazione azioni ai sensi del TUF)
5.4 Clausola statuto srl standard (capitale sociale)
5.5 Clausole statuto srl-pmi (categorie di quote)
5.6 Clausole statuto srl-pmi (quote proprie)
5.7 Clausole statuto srl-pmi (dematerializzazione quote)
Guida alla regolarizzazione delle rimanenze di magazzino introdotta dalla legge di Bilancio 2024
Aggiornato con il Decreto MEF pubblicato in G.U. n. 145 del 25 giugno 2024 - con i coefficienti per l'adeguamento delle rimanenze di magazzino
eBook in pdf di 38 pagine.
Il presente elaborato analizza la reintroduzione dell’istituto della regolarizzazione delle esistenze iniziali di magazzino ad opera della Legge di Bilancio 2024.
La misura è finalizzata a correggere errori commessi nella valorizzazione delle giacenze fisiche che possono derivare da un errore determinato dalla mancata considerazione delle quantità o valori riscontrabili dall’inventario o dalla mancata rilevazione inventariale.
Nell’ebook il tema delle rimanenze di magazzino viene affrontato in maniera completa, ripercorrendo dapprima le regole civilistiche e fiscali di valutazione e rappresentazione delle rimanenze di magazzino, per poi addentrarsi nell’analisi capillare del nuovo regime.
I soggetti legittimati alla rettifica contabile sono le imprese che non adottano i prìncipi contabili internazionali, a prescindere dalle dimensioni aziendali e riguarda il periodo d’imposta in corso al 30 settembre 2023. La ratio dell’agevolazione risiede nella volontà preminente di ripristinare (almeno in parte) il carico fiscale sottratto ad imposizione per effetto di fenomeni di evasione attuati mediante illecite politiche di bilancio basate sulla distorta rappresentazione delle consistenze relative alle materie prime, sussidiarie, di consumo, delle merci, dei semilavorati e dei prodotti finiti.
Affinchè l’adeguamento si perfezioni è necessario innanzitutto procedere alla liquidazione delle imposte dovute in ragione del presunto vantaggio fiscale indebito, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva del reddito e dell’Irap, nonchè dell’Iva nel caso di eliminazione di valori. E’ altresì indispensabile esprimere la scelta nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2023.
L’opzione comporta che, a decorrere dall’esercizio in corso al 30 settembre 2023, le rettifiche in diminuzione o in aumento delle rimanenze assumeranno rilevanza civilistica e fiscale.
Di particolare appeal è la portata della tutela sanzionatoria offerta sul piano tributario e civilistico. La previsione di legge, infatti, limitatamente ai valori iscritti o eliminati, esclude la possibilità di accertare maggiori imponibili Iva e/o maggior reddito ai fini delle imposte sul reddito e dell’Irap relativi ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 30.9.2023.
Sintesi
1. Le rimanenze nel bilancio dei soggetti “Oic Adopter”
1.1 Categorie di rimanenze ed esposizione in bilancio
1.2 Criteri di rilevazione e valutazione
1.2.1 Presupposti per la rilevazione e criterio generale di valutazione
1.2.2 La nozione di costo
1.2.3 Il valore di mercato
1.3 La disclosure in nota integrativa
1.4 Valore fiscalmente riconosciuto ai sensi dell’articolo 92, Tuir
2. Allineamento delle giacenze di magazzino tra presente e passato
2.1 Storia e finalità giuridica dell’istituto
2.2 La rivalutazione delle rimanenze prevista dalla Legge n. 488/1999
2.3 La reviviscenza dell’istituto nella Legge di Bilancio 2024
3. La regolarizzazione del magazzino prevista nella Legge di Bilancio 2024
3.1 Ambito soggettivo di applicazione
3.2 Ambito oggettivo di applicazione
3.3 Ambito temporale
3.4 Modalità di adeguamento
3.4.1 Iscrizione di esistenze iniziali
3.4.2 Eliminazione di esistenze iniziali
3.4.3 Esercizio dell’opzione
3.5 Rilevanza dei maggiori/minori valori iscritti e tutela sanzionatoria
Bibliografia
Aspetti civilistici e fiscali, amministrativi e previdenziali della professione di Guida turistica.
Aggiornato con il Regolamento n. 88 del 26/06/2024 del Ministero del Turismo con le disposizioni applicative – G.U. n.150 del 28/06/2024 in vigore dal 13/07/2024
Scopri la guida essenziale per navigare il mondo della professione di guida turistica con professionalità e competenza.
L'eBook in pdf di 98 pagine, vuole essere uno strumento indispensabile per chi desidera eccellere come guida turistica. Pubblicato da Maggioli in febbraio 2024, questo testo di riferimento si dedica a esplorare gli aspetti più critici della professione:
Riflettendo le ultime novità legislative, inclusa la legge n. 190 del 13.12.2023 e il regolamento di attuazione, offre una panoramica completa e aggiornata indispensabile per mantenersi competitivi nel settore.
Con una trattazione approfondita che parte dall'evoluzione della disciplina delle guide turistiche fino alle implicazioni della recente legislazione, rappresenta un vero e proprio compendio di conoscenze pratiche e teoriche.
L’Italia ha il numero più alto di siti tutelati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), è un vero e proprio monumento a cielo aperto. Il tema delle professioni turistiche è sempre stato di grande interesse legislativo, anche se la sua disciplina è caratterizzata dall’intreccio e dalla sovrapposizione di materie e competenze tra Stato e Regioni, nonché dalla necessità di applicare i principi europei di concorrenza e libera circolazione dei servizi all’interno dell’Unione.
Il Legislatore è recentemente intervenuto in materia con la Legge n. 190/2023 in vigore dallo scorso 17.12.2023. Il testo normativo è stato inoltre “ritoccato” dalla Legge di conversione n. 56/2024 del Decreto Legge n. 19/2024 di attuazione del Piano Nazionale Ripresa Resilienza.
In ultimo, lo scorso 28 giugno è stato pubblicato il “regolamento recante disposizioni applicative per l’attuazione degli articoli 4,5,6,7,12 e 14 della Legge n. 190/2023 recante la disciplina della professione guida turistica” che entrerà in vigore il 13 luglio 2024.
Premessa
1. Aspetti civilistici
1.1 Evoluzione della disciplina delle guide turistiche
1.1.1 Il Decreto del Ministero del Turismo del 11.12.2015
1.2 I disegni di legge AA.SS 1921 e 2087
1.3 La Legge n. 190 del 13.12.2023: “Disciplina della professione di guida turistica”
1.3.1 Finalità
1.3.2 Ambito soggettivo
1.3.2.1 L’esame di abilitazione
1.3.2.2 Riconoscimento del titolo conseguito all’estero
1.3.2.2.1 Titolo proveniente da altro Stato Membro, SEE e Svizzera
1.3.2.2.2 Titolo proveniente da Stati diversi da altri Stato Membri, SEE e Svizzera
1.3.2.3 Disposizione transitoria
1.3.3 Ambito oggettivo
1.3.4 Elenco nazionale
1.3.5 Corsi di specializzazione e aggiornamento
1.3.6 Il codice ATECO
1.3.7 Ingresso gratuito
1.3.8 Compensi professionali
1.3.9 Obblighi di comportamento
1.3.10 Divieti e sanzioni
1.3.11 Disposizioni finanziarie
1.3.12 Entrata in vigore
2. Aspetti amministrativi e previdenziali
2.1 Attività professionale
2.1.1 Apertura Partita IVA
2.1.1.1 Esempio di compilazione mod. AA9/12
2.1.2 Copertura previdenziale
2.1.2.1 La Gestione separata INPS
2.1.2.1.1 Iscrizione alla Gestione Separata
2.1.2.1.2 Base imponibile, aliquote contributive, versamenti e modello redditi
2.2 Attività imprenditoriale
2.2.1 Il Registro Imprese
2.2.2 Apertura partita IVA
2.2.2.1 Esempio di compilazione mod. AA7-10
2.2.3 Copertura previdenziale
2.2.3.1 Gestione Commercianti
2.2.3.1.1 Iscrizione alla Gestione Commercianti
2.2.3.1.2 Base imponibile, aliquote, versamenti e modello redditi
2.2.4 Schema riepilogativo
2.2.5 Analisi convenienza per soggetto persona fisica: attività professionale o imprenditoriale?
3. Aspetti fiscali
3.1 La fiscalità indiretta
3.1.1 L’Imposta sul valore aggiunto
3.1.1.1 Il pro-rata IVA (cenni)
3.1.1.1.1 Il pro-rata: esempio
3.1.2 L’Imposta di bollo
3.2 La fiscalità diretta
3.2.1 Il lavoro autonomo occasionale
3.2.2 Il regime forfetario
3.2.2.1 Guida turistica in regime forfetario: esempio
3.2.3 Il regime semplificato (cenni)
3.2.4 Il regime ordinario (cenni)
La bancarotta fraudolenta: connessioni fiscali e societarie.
eBook in pdf di 168 pagine.
Il presente lavoro mira a fornire un’analisi snella, ma allo stesso puntuale, delle fattispecie penali di Bancarotta fraudolenta nelle varie classificazioni (propria e impropria) e declinazioni (patrimoniale, documentale, prefe-renziale), in linea con l’importante evoluzione normativa e giurisprudenziale registrata in materia e, soprattutto, con una comune chiave di lettura: mettere in evidenza come tali fattispecie criminali siano fortemente permeate da rilevanti questioni tecnico-normative che governano la materia fiscale, contabile e societaria.
È, infatti, nota la stretta correlazione che esiste tra le vicende di natura fallimentare e la materia fiscale data la naturale derivazione della quasi totalità dei fatti di bancarotta da dati ed elementi riferiti alla gestione amministrativa e contabile dei soggetti, persone fisiche e giuridiche, coinvolti.
Per tali ragioni, dopo aver dato atto della rilevante “ristrutturazione” subita dalla disciplina fallimentare ad opera del nuovo Codice della crisi d’Impresa e dell’Insolvenza approvato con il D.lgs. n. 14/2019, l’analisi si è concentrata sul rapporto tra tali fattispecie e i cc.dd. “Reati tributari”, disciplinati dal D.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, anche nella considerazione che tale rapporto è, da sempre, oggetto di particolare attenzione sia da parte della dottrina, che della giurisprudenza dominanti.
In questo senso, quindi, si è dato rilievo al rapporto tra fattispecie, giacché, come si vedrà meglio infra, sussistono profili di incertezza in relazione all’applicabilità del concorso tra reati tributari e fallimentari determinati, oltre che dalla presenza di un dato letterale non unanimemente condiviso dalla giurisprudenza di legittimità, anche da elementi di diversità tra fattispecie che incidono sia sull’identità del fatto che sull’identità di struttura e di tutela del bene giuridico.
Hanno assunto centralità di analisi, poi, anche i profili legati al rapporto che lega le misure ablatorie in materia penal-tributaria e lo sviluppo della procedura fallimentare dal momento che la Suprema Corte, in una recente posizione di natura nomofilattica, non ha individuato alcuna preclusione riferita all’operatività del sequestro finalizzato alla confisca dei beni attratti alla massa fallimentare per i reati tributari.
Parimenti, nello sviluppo del lavoro si è esaminato il rapporto tra le fattispecie fallimentari e i reati societari alla ricerca di una puntuale definizione della linea di demarcazione fra le fattispecie di reato che si manifestano attraverso la commissione di un fatto di false comunicazioni sociali e la materia fallimentare.
Sintesi
1. Origini ed evoluzione della fattispecie: dalla Legge fallimentare al nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’Insolvenza
1.1 Le origini della fattispecie di bancarotta fallimentare: cenni
1.2 L’evoluzione del quadro normativo: dalla Legge fallimentare del 1942 al nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (CCII)
1.3 Le persistenti criticità di funzionamento e l’istituzione della Commissione Bricchetti
1.4 Raccordo tra vecchio e nuovo regime
2. La bancarotta: classificazioni e concetti chiave
2.1 Considerazioni introduttive
2.2 Le diverse classificazioni del reato
2.2.1 La bancarotta come reato contro l’economia pubblica
2.2.2 La bancarotta come reato contro l’amministrazione della giustizia
2.2.3 La bancarotta come reato contro il patrimonio
2.2.4 La definitiva teoria della pluri-offensività della bancarotta
2.3 La differenza tra bancarotta propria e impropria
2.4 I concetti chiave: fallimento, insolvenza e dissesto
2.5 (Segue…) La disciplina penale del “concorso” in rapporto alla causazione del dissesto
2.6 Dissesto e “False comunicazioni sociali”
2.7 Le altre classificazioni generali: Pre e Post fallimentare, fraudolenta, semplice, patrimoniale (o per distrazione), documentale, preferenziale
3. La bancarotta fraudolenta propria patrimoniale
3.1 Le norme a raffronto
3.2 La Bancarotta fraudolenta patrimoniale
3.3 L’oggetto materiale del reato
3.4 Elemento soggettivo
3.5 (Segue…) Sull’accertamento della condotta fraudolenta: i cc.dd. “Indici di fraudolenza”
3.6 I soggetti della bancarotta propria
3.6.1 Introduzione
3.6.2 La fallibilità dell’imprenditore agricolo
3.6.3 I soci di s.n.c. e s.a.s. 46
3.6.4 I soggetti esclusi: dal concetto di “piccolo imprenditore” a quello di “impresa minore”
3.7 Le singole condotte (la distruzione, l’occultamento, la dissimulazione, la distrazione e la dissipazione)
3.7.1 Definizione dei concetti
3.7.2 L’ipotesi di utilizzo dei beni per finalità diverse da quelle aziendali
3.7.3 La sottrazione di un bene in noleggio o leasing o comprato con riserva della proprietà
3.7.4 Uscita di un bene dal patrimonio aziendale senza adeguata contropartita
3.7.5 Esposizione e riconoscimento di passività inesistenti
3.7.6 La prosecuzione dell’attività commerciale della società fallita
4. La bancarotta fraudolenta propria documentale
4.1 Le norme a raffronto
4.2 La Bancarotta fraudolenta documentale
4.3 Le singole condotte previste dall’art. 216, comma 1, n. 2, Legge fallimentare (la sottrazione, la distruzione e la falsificazione)
4.4 I soggetti del reato (l’amministratore di diritto e quello di fatto)
4.5 L’elemento soggettivo della bancarotta fraudolenta documentale e post-fallimentare
4.6 (Segue…) Circa l’ipotesi di omessa tenuta di scritture e libri contabili
5. La bancarotta fraudolenta propria preferenziale
5.1 Le norme a raffronto
5.2 La Bancarotta preferenziale: premessa
5.3 La condotta tipica
5.4 (Segue…) L’ipotesi del pagamento dei debiti della società verso l’amministratore
5.5 (Segue…) Il caso della restituzione ai soci di conferimenti in denaro, versamenti in conto capitale e finanziamenti
5.6 (Segue…) La restituzione dei conferimenti in conto futuro aumento capitale
5.7 L’elemento soggettivo della bancarotta preferenziale
6. La bancarotta fraudolenta impropria
6.1 Le norme a raffronto
6.2 Considerazioni introduttive
6.3 La bancarotta da reato societario (art. 223, comma 2, n. 1, Legge fallimentare, ora art. 329 CCII)
6.3.1 Descrizione della fattispecie
6.3.2 I soggetti attivi
6.3.2.1 Introduzione
6.3.2.2 L’evoluzione dei modelli di governance societari
6.3.2.3 Gli amministratori
6.3.2.4 I direttori generali
6.3.2.5 I sindaci 0
6.3.2.6 L’individuazione dei soggetti di fatto (l’art. 2639 c.c.)
6.3.3 La responsabilità dei soggetti attivi
6.3.3.1 Concetti preliminari
6.3.3.2 La responsabilità omissiva
6.3.3.3 La responsabilità dei sindaci
6.3.3.4 Cenni relativi a liquidatori e direttori generali
6.3.3.5 La responsabilità del professionista
6.3.3.6 La possibile responsabilità dei revisori contabili
6.3.3.7 L’esclusione della responsabilità penale per il Sindaco dell’ente locale socio unico della partecipata fallita
6.3.4 L’elemento soggettivo
6.4 Causazione del fallimento della società “con dolo” o “per effetto di operazioni dolose” (art. 223, comma 2, n. 2, della Legge fallimentare, ora art. 329 CCII)
6.4.1 Premessa 9
6.4.2 Caratteristiche della fattispecie cagionata “con dolo” o con “operazioni dolose”
6.4.3 (Segue…) La rilevanza penal-fallimentare del sistematico inadempimento delle obbligazioni tributarie e previdenziali da parte della società
6.4.4 Le condotte poste in essere nell’ambito di un gruppo societario
6.4.5 (Segue…) Le questioni connesse al cd. cash pooling
6.4.6 Assoggettabilità al fallimento della società incorporata in caso di fusione
6.4.7 La responsabilità penale dei casi di affitto d’azienda
6.4.8 Elemento soggettivo
7. Connessioni tra sistemi sanzionatori
7.1 Premessa
7.2 Il rapporto tra reati fallimentari e reati tributari
7.2.1 La naturale correlazione tra reati fiscali e fallimentari
7.2.2 (Segue…) Sulla competenza del giudice speciale (tributario) all’accertamento del credito fallimentare
7.2.3 La relazione tra la Bancarotta patrimoniale e il reato di “Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte” di cui all’art. 11 D.lgs. n. 74/2000
7.2.4 L’occultamento o distruzione di documenti contabili ex art. 10 D.lgs. n. 74/2000 e la Bancarotta documentale
7.2.5 Il rapporto tra la Bancarotta e i reati di frode fiscale
7.2.6 Il rapporto tra la Bancarotta e i reati di omesso versamento delle imposte
7.2.7 Il dibattito intorno alla possibile duplicazione della misura cautelare in caso di concorso di reati
7.3 La relazione tra reati fallimentari e societari
7.3.1 Premessa
7.3.2 Sul reato di “False comunicazioni sociali” ex art. 2621 c.c.
7.3.3 Rapporto tra fattispecie
Bibliografia
Decreto Coesione: guida ai bonus 2024 per mettersi in proprio e alle agevolazioni sulle assunzioni.
Aggiornata con la legge di conversione del decreto n. 60/2024 - Legge n. 95/2024 pubblicata in G.U. n. 157 del 06.07.2024
eBook in pdf di 40 pagine.
Diventano legge le misure contenute nel pacchetto lavoro del decreto n. 105/2024 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. Rinviate però a dopo l'estate le norme attuative che consentiranno di presentare materialmente le domande per l'accesso ai nuovi bonus.
Con il passaggio parlamentare del provvedimento, dal titolo “sono stati infatti spostati in avanti i termini per il varo delle misure attuative che consentiranno di accedere ai finanziamenti previsti per il Nord e il Centro e per il nuovo programma Resto al Sud 2.0. dell’autoimpiego e promuovere l’occupazione di giovani e donne, soprattutto nel Mezzogiorno.
Il decreto è volto a realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, al fine di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 e mirati a ridurre i divari territoriali introducendo una serie di novità in materia di lavoro. Prevista la promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa tramite due interventi: Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al Sud 2.0.
Previsti finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze e sostegni all’investimento. Previsti inoltre diversi bonus per le assunzioni consistenti nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nei casi di contratti di lavoro per l'assunzione di giovani e donne che comportano un aumento dell'occupazione. Bonus anche nel Sud per l'assunzione di disoccupati di qualunque età senza lavoro da almeno 24 mesi.
Infine si prevede l'ascrizione dei percettori NASPI nel SIISL e il suo potenziamento con strumenti di intelligenza artificiale e con l'implementazione con le offerte di lavoro presenti su tutte le banche dati pubbliche e private.
Nell'ebook tutte le agevolazioni e le novità luce della conversione in legge del decreto.
Premessa
1. Misure per l'autoimpiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia
1.1 Sostegno per nuove partite IVA e società
1.2 I beneficiari
1.3 Gli interventi ammessi al finanziamento
1.4 Entro agosto le norme attuative
1.5 Voucher per beni e servizi o contributi a fondo perduto
1.6 Comulabilità con la NASpI e altre indennità
2. Modifiche all’ISCRO
2.1 Indennità straordinaria di continuità reddituale e corsi
2.2 Corsi di formazione non più condizione indispensabile
2.3 Obbligatorio aderire al patto di attivazione sociale
3. Resto al Sud 2.0
3.1 Regioni e beneficiari
3.2 Pubblicità e norme attuative
3.3 Progetti e finanziamenti
3.4 Compatibilità e cumulo degli incentivi
3.5 Confermata fino al 2025 anche la misura Resto al Sud
3.6 Gestione di tutti gli interventi a Invitalia e Mediocredito
4. Incentivi autoimpiego nuove tecnologie e digitale
4.1 Esonero contributivo per tre anni
4.2. Piena compatibilità con la maxi deduzione dei costi per le nuove assunzioni
4.3 Contributo dall'INPS a sostegno dell'attività
4.4 Entro settembre requisiti delle imprese e modalità per le domande
4.5 Incentivi e acconto IRPEF 2028
4.6 Le somme a disposizione
5. Bonus Giovani
5.1 Esonero contributivo biennale per i nuovi contratti
5.2 Solo disoccupati under 35
5.3 Più agevolazioni al Sud
5.4 Niente Bonus senza incremento di occupazione
5.5 Perdita dei benefici in caso di licenziamenti successivi
5.6 Incumulabilità e regole per l'acconto IRPEF
5.7 A settembre le norme attuative
6. Bonus Donne
6.1 Assunzione di donne disoccupate
6.2 Nessun limite di età per le disoccupate
6.3 Necessario un incremento occupazionale netto
6.4 Cumulabilità con l'incremento fiscale del costo del lavoro
7. Bonus ZES
7.1 Esonero ad hoc per il Sud
7.2 Bonus solo per le unità produttive con fino a dieci addetti
7.3 Agevolazione per over 35 disoccupati da almeno 24 mesi
7.4 Niente esonero in caso di licenziamenti nei sei mesi precedenti la nuova assunzione
7.5 Revoca del bonus in caso di licenziamento
7.6 Incumulabilità, acconto Irpef e norme attuative
8. Nel SIISL anche percettori di NASpI e DIS-COLL
8.1 Il quadro generale di riferimento
8.2 Iscrizione d'ufficio per le nuove categorie
9. Intelligenza artificiale per far incontrare domande e offerte di lavoro
9.1 Tutte le offerte di lavoro in un'unica piattaforma
9.2 Sistema potenziato con l'intelligenza artificiale
10. Nuove soglie per la verifica di congruità della manodopera negli appalti
10.1 Ridotte le soglie dei lavori per la verifica obbligatoria
10.2 Pagamento del saldo e verifiche obbligatorie
10.3 Multe più salate per i privati
Guida pratica CCNL Commercio Terziario Servizi
Aggiornata dopo l'accordo del 22 marzo 2024
eBook in pdf di 51 pagine.
Il 22 marzo 2024 si è conclusa la procedura di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da aziende del Terziario della Distribuzione e dei Servizi, datato 30 marzo 2015 e scaduto il 31 dicembre 2019.
Grazie all’Ipotesi di Accordo di rinnovo del 22 marzo 2024 Confcommercio Imprese per l’Italia e le sigle sindacali Filcams – CGIL, Fisascat – CISL, Uiltucs hanno modificato le date del contratto collettivo che ora decorre dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027 e, per la sola parte economica, dal 1° aprile 2023.
In sede di rinnovo, oltre a prevedere una serie di aumenti retributivi, le Parti hanno modificato gli istituti già esistenti e ne hanno altresì previsti di nuovi, il tutto in linea con l’evoluzione normativa che ha interessato, ad esempio, congedi parentali, congedi per donne vittime di violenza e contratti a tempo determinato.
Nel corso della trattazione entreremo nel dettaglio delle principali novità, aggiornate peraltro all’Accordo integrativo siglato dalle stesse Parti stipulanti il Ccnl il successivo 28 marzo 2024, senza peraltro dimenticare gli altri istituti economici e normativi non interessati dal rinnovo contrattuale, al fine di fornire una visione completa del contratto collettivo.
Introduzione
1. Campo di applicazione
1.1 Le novità dell’Accordo di rinnovo
2. Procedure per il rinnovo
2.1 Tregua sindacale
2.2 Le novità dell’Accordo di rinnovo
3. Congedi per le donne vittime di violenza di genere
3.1 Come si esercita il diritto?
3.2 Influenza su ferie, Tfr e ratei
3.3 Indennità Inps
3.4 Periodo di fruizione
3.5 Trasformazione del contratto, trasferimento e altri diritti
4. Finanziamento enti bilaterali
5. Contratto a tempo determinato e somministrazione
5.1 Stacco temporale
5.2 Causali per l’assunzione con contratto a termine
5.3 Durata massima
5.4 Le causali da contratto collettivo
5.5 Cosa può prevedere la contrattazione di secondo livello?
5.6 Periodo di prova
5.7 Somministrazione di lavoro a tempo determinato
5.8 Limiti percentuali
5.9 Stagionalità in località turistiche
5.10 Nuove attività
6. Contratti part-time
6.1 Stesura del contratto a tempo parziale
6.2 Disciplina del rapporto part-time
6.3 Lavoro supplementare
6.4 Clausola elastica
6.5 Part-time post maternità
6.6 Genitori di portatori di handicap
7. La contribuzione al Fondo EST
8. La contribuzione alla Cassa Qu.A.S.
9. Fondo di previdenza complementare Fon.te
10. Trattamento di fine rapporto
11. Preavviso in caso di licenziamento e dimissioni
12. Ferie e permessi
12.1 Ferie
12.2 Riduzione dell’orario di lavoro (ROL)
12.3 Festività soppresse
13. Malattia
14. Infortunio sul lavoro
15. Maternità
16. Congedo parentale
17. Congedi per le donne vittime di violenza di genere
18. Diritto allo studio
19. Lavoratori studenti
20. Aumenti retributivi
20.1 I nuovi minimi di paga base
20.2 Una tantum
20.3 Assorbimenti
21. Orario di lavoro
22. Lavoro straordinario, notturno e festivo
23. Mensilità aggiuntive
24. Decorrenza e durata del Ccnl
25. L’accordo integrativo del 28 marzo 2024
25.1 Gli aumenti retributivi aggiornati
25.2 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° aprile 2023
25.3 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° aprile 2024
25.4 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° marzo 2025
25.5 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° novembre 2025
25.6 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° novembre 2026
25.7 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° febbraio 2027
25.8 Gli assorbimenti
Glossario: più di 350 parole inglesi indispensabili per i professionisti.
eBook in pdf di 37 pagine.
Il glossario allegato nasce con la consapevolezza di affrontare il panorama linguistico inglese attualmente indispensabile per i commercialisti e i legali che si occupano di bilanci di esercizio, e al relativo linguaggio tecnico che in questi anni si è sensibilmente evoluto.
Il glossario intende spiegare, con riferimento ai principi contabili nazionali e internazionali, l’inglese economico e contabile per un perfezionamento nel modo di scrivere e tradurre con le tantissime persone che usano la lingua inglese come “lingua franca” per la comunicazione.
L’attenzione in particolare è rivolta all’inglese economico, finanziario, e contabile per i documenti usati negli IAS, ISA - IFRS - OIC - and differences and similarities between the GAAPs - per aiutare a capire i termini usati nella redazione del bilancio di esercizio delle imprese nazionali e internazionali.
Questo glossario si prefigge di migliorare le competenze professionali. Come si dice in inglese: it’s never too late to learn.
eBook sul lavoro all'estero: Commento alla Normativa e Casi Pratici; il Best seller di Fisco e Tasse.
135 risposte a quesiti su:
Aggiornato al D.lgs. n. 209/2023 recante disposizioni in materia di fiscalità internazionale
eBook in pdf di 135 pagine
Questo Manuale vuole fornire ai lettori una chiave di lettura utile ad interpretare le disposizioni di legge, gli accordi e le convenzioni internazionali, che si presentano di volta in volta, all’utente quando si appresta a trattare la complessa tematica che riguarda i lavoratori all’estero.
In questo testo, abbiamo voluto proporre questa materia in modo un po’ inusuale rispetto agli schemi tipici, presentando i temi sotto due prospettive:
Questo esercizio è stato utile anche a noi per rilevare lacune alla normativa e oggettive difficoltà incontrate dai cittadini e dalle aziende quando devono affrontare questi temi.
In molte occasioni, le risposte fornite affrontano aspetti non solamente fiscali ma anche previdenziali in quanto, non sempre, si possono disgiungere le due tematiche; abbiamo quindi dedicato una parte a sé stante per trattare la tematica previdenziale e assistenziale. Questo rappresenta sicuramente un arricchimento ed un completamento al testo.
Abbiamo inoltre voluto dedicare l'ultimo capitolo alla complessa tematica dei "LAVORATORI IMPATRIATI".
Dobbiamo rilevare che questa ultima parte è stata recentemente oggetto di una modifica introdotta dall'articolo 5 del DLGS n. 209 del 27/12/2023, che ha previsto notevoli riduzioni degli incentivi destinati a questa specifica categoria di soggetti.
Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da una contrazione economica interna, dovuta principalmente ad una fase recessiva che ha interessato in larga misura tutto il continente europeo. Per meglio superare questo trend negativo, molte aziende italiane hanno intrapreso un processo di delocalizzazione di parte delle loro attività all’estero, soprattutto in Paesi extra comunitari; ciò ha comportato la necessità di trasferire o di distaccare nei nuovi Paesi parte delle loro maestranze, per poter così avviare i nuovi processi produttivi.
Oltre ai problemi tecnici e strutturali, i datori di lavoro hanno dovuto affrontare aspetti fiscali a loro poco usuali, inerenti alla fiscalità internazionale.
Alcuni di questi temi, pur riguardando i lavoratori, hanno coinvolto le aziende, e nello specifico la direzione della gestione delle risorse umane, la quale ha dovuto affrontare, per gli expatriates, nuove problematiche di carattere gestionale, contrattuale, fiscale e previdenziale.
Da qualche anno, abbiamo monitorato questi fenomeni fornendo un supporto ai lavoratori ed alle aziende tramite i blog ed i forum di FISCO E TASSE, rispondendo ai numerosi quesiti sul rapporto di lavoro estero. Le tematiche più dibattute riguardano gli aspetti fiscali, procedurali e previdenziali, che sono stati raggruppati su sei capitoli tematici:
Alla fine di ogni capitolo abbiamo inserito i quesiti che riguardano l’argomento trattato, i quali traggono origine dalle esigenze reali proposte dai lettori.
Il dialogo con i lettori, si sviluppa attraverso le risposte alle rispettive domande, poste a corollario di ogni capitolo, sono un sicuro arricchimento a questa complessa materia.
A chi si rivolge
Questo Manuale pratico si rivolge a tutti coloro che devono affrontare la materia relativa alla fiscalità dei lavoratori espatriati, quali ad esempio:
Premessa
Nell'ebook le novità del 2024 per il pagamento dell'IMU.
Aggiornato al nuovo modello di dichiarazione in GU n.112 del 15.05.2024 e con la Sentenza della Corte Costituzionale del 18.04.2024.
Al via le istanze di rimborso per l’Imu pagata sugli immobili occupati abusivamente.
eBook in pdf di 98 pagine.
Stop al pagamento dell'IMU sugli immobili occupati abusivamente con la possibilità dei proprietari di richiedere il rimborso di quanto pagato in passato, alla luce della sentenza della Corte costituzionale 60/2024. Chi ha già usufruito dell'esenzione per il 2023 dovrà compilare la dichiarazione IMU per comunicare la problematica al Comune, come stabilito dal Ministero dell'economia.
Slitta al 2025 la possibilità per i Comuni di introdurre nuove esenzioni. Confermata ancora per un anno la proroga delle esenzioni per i comuni colpiti dagli eventi sismici del 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, e del 2016 nel Centro Italia. Per l'acconto da pagare entro il prossimo 17 giugno si dovrà fare riferimento alle aliquote deliberate per il 2023.
Nell’ebook le ultime novità.
Premessa
1. L'identikit dell'imposta
1.1 Le regole generali
1.2 Aliquote e soggetti obbligati
1.2.1 Il genitore affidatario
1.2.2 Multiproprietà, beni condominiali e fallimenti
1.3 Rendita catastale e moltiplicatori
1.4 Immobili del gruppo D non iscritti al catasto
1.5 Deducibilità dell'imposta per gli immobili strumentali
1.6 Fabbricati rurali strumentali
1.7 Niente IMU per gli immobili merce
1.8 Immobili collabenti come aree fabbricabili
1.9 IMU Enti non commerciali
1.10 Immobili esenti non prima casa
1.11 Prorogata l'esenzione d'imposta per gli immobili dei crateri sismici
2. Stop all'IMU sugli immobili occupati abusivamente
2.1 L'esenzione dal 2023
2.2 La sentenza della Consulta
2.3 Sentenza con valore retroattivo
3. La definizione di prima casa
3.1 Requisiti indispensabili
3.1.1 Il diritto di abitazione del coniuge superstite
3.1.2 In caso di trasferimento
3.2 Detrazione in cifra fissa per la prima casa di lusso
3.3 Pertinenze
3.4 Prima casa parzialmente locata e/o ad uso promiscuo
3.5 I coniugi con residenze diverse
3.5.1 Le considerazioni della Consulta
3.5.2 Contro i possibili abusi più controlli dei Comuni
3.5.3 Esenzione IMU anche per due immobili nello stesso Comune
3.6 Casa assegnata all'ex coniuge
3.7 Immobili degli appartenenti alle Forze dell'ordine
3.8 Le case delle cooperative
3.9 Appartamenti di anziani e disabili trasferiti in case di cura
4. Altri immobili agevolati
4.1 Gli immobili tutelati dalle Belle Arti
4.2 Gli immobili inagibili
4.3 Le case concesse in comodato
4.4 Gli appartamenti dati in locazione a canone concordato
4.5 Sconto d'imposta per la prima casa dei pensionati esteri
5. Terreni e aree fabbricabili
5.1 Giardini e altri appezzamenti
5.2 Margini di manovra per il valore dei terreni edificabili
5.3 Niente imposte per i terreni degli imprenditori agricoli
5.4 Le esenzioni per ubicazione
5.5 In caso di fusione tra Comuni
6. Periodo di possesso e comproprietà
6.1 Il periodo di possesso
6.1.1 Le regole per gli eredi
6.2 L'IMU in caso di comproprietà
6.3 No alla solidarietà in caso di mancato pagamento
7. Acconto e saldo
7.1 I conteggi per l'acconto di giugno
7.2 Pagamento e compensazione
7.3 La compilazione del modello F24
7.3 Il saldo
7.4 Altre indicazioni nelle delibere
8. Accertamenti e rimborsi
8.1 In caso di mancato pagamento
8.2 Accertamento atto esecutivo
8.3 La richiesta di rimborso
9. La dichiarazione IMU
9.1 I soggetti obbligati
9.2 I dati del soggetto che presenta la dichiarazione
9.3 I dati degli immobili
9.4 Modalità di presentazione
9.5 Modalità di presentazione in ritardo
10. FAQ
11. Fac Simile
Facsimile di un modello di richiesta di Rimborso IMU
Appendice Normativa
Accertamento parziale, integrativo e modificativo: cosa cambia dopo le modifiche allo statuto dei diritti del contribuente D.Lgs 219/2023 in vigore dal 18 gennaio 2024.
eBook in pdf di 100 pagine
La reiterazione nel tempo del potere di accertamento, pur concessa all’Amministrazione finanziaria in funzione dell’interesse al corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, è tuttavia da considerarsi di carattere straordinario ed è regolamentata e contenuta dalla legge, in quanto fortemente limitativa del diritto di difesa del contribuente.
Ordinariamente, infatti, l’attività di accertamento dovrebbe essere eseguita in maniera unitaria e globale.
Diversi sono gli strumenti che sono messi a disposizione degli uffici dell’Amministrazione. Con l’accertamento parziale viene consentito di concentrare l’istruttoria solo su alcuni aspetti della posizione fiscale del contribuente, rinviando a momenti successivi l’eventuale verifica degli altri, per permetterle di procedere in maniera celere ed efficace nella sua azione di contrasto all’evasione. È consentito, inoltre, agli uffici di eseguire ulteriori attività istruttorie e di accertamento ove, in momenti successivi, entrino nella loro disponibilità dati e informazioni utili a integrare la pretesa già avanzata o a rimodularla, fornendo una diversa chiave di lettura agli elementi posti alla base della precedente pretesa.
La regolamentazione di questi strumenti ha subito nel corso degli anni una forte evoluzione, con la quale il legislatore ha inteso adeguarne il contenuto sia al rafforzamento dei poteri istruttori conferiti agli Uffici finanziari sia allo sviluppo di nuovi modelli procedimentali dell’agire amministrativo, che hanno visto riconosciuto in maniera sempre maggiore il diritto del cittadino/contribuente alla partecipazione al procedimento amministrativo di accertamento attraverso il contraddittorio preventivo.
In tale contesto, la contrapposizione tra le esigenze di efficacia dell’attività amministrativa e quelle di tutela del diritto di difesa del contribuente, ha dato origine a vivaci dibattiti in dottrina e ad alterne pronunce della giurisprudenza, ai quali il legislatore delegato ha ampiamente attinto per formulare i decreti delegati della riforma tributaria.
In questa trattazione si intende i, pertanto, fornire una lettura attuale delle norme che regolano i suddetti strumenti di accertamento, contestualizzandoli con le più recenti riforme dello Statuto del contribuente e del procedimento accertativo.
Prefazione a cura del Prof. Avv. Gianfranco Ferranti
1. I principi di unicità e globalità
1.1 Il nuovo art. 9 bis dello Statuto del contribuente
1.2 Le possibili deroghe ai principi di unicità e globalità dell’azione accertativa
1.3 Gli effetti della violazione delle norme che disciplinano le deroghe ai principi di unicità e globalità
2. L’accertamento parziale nelle imposte dirette e nell’IVA
2.1 Cenni introduttivi
2.2 La disciplina normativa degli accertamenti parziali
2.3 Previsioni normative generali in materia di accertamento parziale
2.4 Ulteriori ipotesi specifiche in cui è consentito l’accertamento parziale
2.4.1 Redditi imputati per trasparenza
2.4.2 Recupero di crediti di imposta inesistenti o indebitamente fruiti, tasse imposte e altri importi non versati, compresi i contributi e agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti e cessioni di crediti di imposta operate in assenza dei requisiti
2.4.3 Controllo formale delle dichiarazioni
2.4.4 Accertamento in ipotesi di abuso del diritto e disallineamenti da ibridi
2.5 Le norme di coordinamento tra le ipotesi di accertamento parziale e alcuni istituti deflattivi del contenzioso
2.5.1 Le norme di coordinamento presenti nello Statuto del contribuente
2.5.2 Le norme di coordinamento presenti nel decreto in materia di accertamento con adesione
2.5.3 Effetti del ricorso all’accertamento parziale
2.6 Presupposti e perimetro applicativo dell’accertamento parziale: le differenze con gli accertamenti integrativi e modificativi
2.6.1 Principi di unicità e globalità degli atti e necessità di sopravvenuti elementi: l’esclusione della sovrapposizione tra le discipline dell’accertamento parziale e di quello integrativo
2.6.2 I presupposti dell’accertamento parziale e le caratteristiche delle fonti di innesco
2.7 I poteri istruttori degli Uffici e i presupposti formali e sostanziali degli accertamenti parziali
2.8 Le norme “speciali” in materia di accertamento parziale
3. L’accertamento integrativo
3.1 Rapporti tra accertamento integrativo e accertamento parziale
3.2 L’accertamento integrativo
3.3 L’accertamento integrativo e la procedura di adesione
3.4 Coesistenza degli avvisi di accertamento
3.5 Conclusione sull’accertamento integrativo
4. L’accertamento modificativo
4.1 L’istituto in generale
4.2 Le differenze con l’accertamento integrativo
4.3 Il rapporto con l’accertamento originario
5. Accertamento modificativo e integrativo e rapporto con il potere di autotutela
5.1 L’istituto dell’autotutela in ambito tributario
5.2 L’autotutela sostitutiva
Bibliografia