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Fatturazione elettronica dei forfetari per operazioni in Italia e con l'estero;
eBook in pdf di 59 pagine.
l regime forfetario prevede, come noto, rilevanti semplificazioni ai fini IVA e ai fini contabili, consentendo la determinazione forfetaria del reddito da assoggettare a un’unica imposta in sostituzione di quelle ordinariamente previste.
Fino al 30 giugno 2022 tutti i soggetti di “ridotte dimensioni” (regime di vantaggio, regime forfetario, ASD e associazioni assimilate) sono esonerati dalla fatturazione elettronica per espressa previsione normativa (Articolo 1, comma 3, D.Lgs. 127/2015).
Il Decreto PNRR 2 (Articolo 18, D.L. 30.04.2022, n. 36) ha abrogato la disposizione sopra richiamata nella parte in cui veniva previsto tale esonero, con efficacia dal 1° luglio 2022. Pertanto, dal mese di luglio 2022 anche i soggetti minori - al superamento di determinate soglie di fatturato - sono stati obbligati ad emettere le fatture in formato elettronico; infine, dal 1° gennaio 2024 tutti i soggetti forfetari sono passati alla fatturazione elettronica, a prescindere dall’entità dei ricavi conseguiti o compensi percepiti.
Tale intervento normativo non sorprende. In sede di richiesta di proroga (Decisione di esecuzione n. 2021/2251/UE) dell’obbligo di fatturazione elettronica tra soggetti stabiliti in Italia (prorogata per un ulteriore triennio – dal 2022 al 2024), il nostro paese è stato autorizzato ad estendere l’obbligo in argomento anche ai soggetti beneficiari dell’esenzione per le piccole imprese, di cui all’articolo 282 della direttiva n. 2006/112/CE.
Nel presente ebook si propone un riepilogo del contenuto obbligatorio della fattura elettronica e dei termini di trasmissione dei file XML allo SdI, al fine di evitare errori/omissioni che possano comportare l’applicazione di sanzioni.
In particolare, viene proposta un’analisi normativa corredata da casi pratici riguardanti le operazioni effettuate dai soggetti forfetari nei confronti di controparti italiane ed estere.
1. Introduzione
1.1 Fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2024
1.2 Eccezioni soggettive
1.3 Cosa è cambiato dal 1° luglio 2022
1.4 Le modifiche dal 1° gennaio 2023
1.5 Fatturazione dal 1° gennaio 2024
1.6 Fatturazione prestazioni sanitarie
2. Regime forfetario
2.1 Condizioni per accedere al regime
2.2 Cause ostative al regime
2.3 Semplificazioni adempimenti soggetto in regime forfetario
2.4 Semplificazioni Iva soggetto in regime forfetario
2.5 Le regole IVA di emissione della fattura
2.5.1 Fattura immediata
2.5.2 Fattura differita
2.6 La conservazione e consultazione della fattura elettronica
2.7 Tipo documento e Natura operazione 1
2.8 Prevalenza regime forfetario o reverse charge?
3. Fatturazione elettronica da forfetari a cliente IT
3.1 Requisiti fiscali della fattura elettronica
4. Acquisti da fornitori forfetari
4.1 Ricevimento di una fattura da fornitore forfetario
5. Fatturazione elettronica da forfetari a cliente estero
5.1 Esterometro: nuove modalità di trasmissione dei dati dal 1° luglio 2022
5.2 Cessione di beni a cliente extra-UE
5.2.1 Caso pratico fatturazione verso cliente extra-UE
5.3 Cessione di beni a cliente UE
5.3.1 Caso pratico fatturazione verso cliente UE
5.4 Servizi resi a cliente UE
5.4.1 Caso pratico fatturazione verso committente UE
5.5 Servizi resi a cliente extra-UE
5.5.1 Caso pratico fatturazione verso committente extra-UE
6. Forfetari e acquisti dall’estero
6.1 Acquisti intracomunitari di beni
6.2 Acquisti intracomunitari di servizi
7. Sanzioni
7.1 Tardiva emissione fattura elettronica via SdI
La disciplina dei consorzi e dei consorzi di urbanizzazione.
Edizione 2024;
eBook in pdf di 165 pagine con fac-simili in word personalizzabili:
Il presente intervento analizza la disciplina dei “consorzi”, individuandone le diverse “tipizzazioni” ed analizzando nello specifico, attraverso la giurisprudenza consolidata, la gestione contabile e fiscale, in modo da avere una panoramica generale di questo istituto confrontato con le altre forme di aggragazione più comuni.
L’art. 45 (Operatori economici), comma 2, lett. c), D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 afferma: “Rientrano nella definizione di operatori economici i seguenti soggetti: … c) i consorzi stabili, costituiti anche in forma di società consortili ai sensi dell’art. 2615 ter del Codice civile, tra imprenditori individuali, anche artigiani, società commerciali, società cooperative di produzione e lavoro. I consorzi stabili sono formati da non meno di tre consorziati che, con decisione assunta dai rispettivi organi deliberativi, abbiano stabilito di operare in modo congiunto nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture per un periodo di tempo non inferiore a cinque anni, istituendo a tal fine una comune struttura di impresa” (Consiglio di Stato, sez. V, 14.12.2021 n. 8331).
Per la giurisprudenza, il consorzio stabile è un soggetto giuridico autonomo, costituito in forma collettiva e con causa mutualistica, che opera in base a uno stabile rapporto organico con le imprese associate, il quale si può giovare, senza necessità di ricorrere all’avvalimento, dei requisiti di idoneità tecnica e finanziaria delle consorziate stesse, secondo il criterio del “cumulo alla rinfusa” (cfr. Cons. Stato, V, 2 febbraio 2021, n. 964; 11 dicembre 2020, n. 7943; VI, 13 ottobre 2020, n. 6165; III, 22 febbraio 2018, n. 1112; V, 22 gennaio 2015, n. 244; III, 4 marzo 2014, n. 1030).
Come si vedrà nel testo, elemento qualificante dei consorzi stabili è senz’altro la “comune struttura di impresa”, da intendersi quale “azienda consortile” utile ad eseguire in proprio, ossia senza l’ausilio necessario delle strutture imprenditoriali delle consorziate, le prestazioni affidate a mezzo del contratto.
Nel presente volume, infine, in considerazione dell’importanza delle opere di urbanizzazione si è approfondito il tema dei consorzi di Urbanizzazione riportando alla fine del rispettivo capitolo l’interessante evoluzione fiscale e giurisprudenziale richiamando circolari e sentenze ritenute maggiormente significative.
Sintesi
1. I consorzi
1.1 Definizione
1.2 Classificazione dei consorzi
1.3 Fattispecie di consorzi
1.4 Le forme di aggregazione di imprese più comuni
1.4.1 Differenza tra il Consorzio e la RETE di Impresa
1.4.2 Differenza con i Distretti
1.4.3 Differenza con l’ATI – Associazione Temporanea di Impresa
2. Consorzi industriali: le varie tipologie
3. Consorzi di sviluppo industriale
3.1 I Consorzi industriali previsti dal Codice civile
4. I consorzi per l’internazionalizzazione
4.1 Requisiti oggettivi
4.2 Requisiti soggettivi
4.3 Contributi ai consorzi per l'internazionalizzazione
4.4 Agevolazioni fiscali
5. La disciplina generale dei consorzi
5.1 Forma e contenuto del contratto
5.2 I soggetti
5.3 La durata del consorzio
5.4 Le modificazioni del contratto
5.5 Effetti sul consorzio del fallimento del singolo consorziato
5.6 Le altre modificazioni
5.7 L’organizzazione in comune
6. Aspetti civilistici e fiscali
6.1 La formazione dell’utile
6.2 La successiva distribuzione dell’utile
6.3 Il bilancio
6.4 I consorzi e le imposte dirette (Ires-Irap)
6.5 Libri contabili
7. Enti non commerciali ed Irap
7.1 Premessa
7.2 Applicazione dell’IRAP nei confronti degli enti non commerciali
7.3 Ulteriori considerazioni
7.4 Contributi attribuiti a un consorzio dalle imprese consorziate
8. Profili Iva
8.1 Premessa
8.2 Contributi consortili ed Iva
8.3 Opere di urbanizzazione ed Iva
8.4 Detrazione Irpef 36%
8.5 REVERSE CHARGE nelle prestazioni tra consorzi e consorziate???
8.5.1 Lo “scopo” della norma
8.5.2 Applicazione pratica
8.5.3 L’ambito di applicazione della norma
8.5.4 Efficacia Temporale della nuova norma
8.5.5 Conclusioni
9. Particolarità dei consorzi con attività esterna
9.1 Costituzione
9.2 Rappresentanza in giudizio
9.3 Fondo consortile e regime di responsabilità verso i terzi
10. Le società consortili
11. Consorzi di cooperative
12. Consorzi fidi
13. Il gruppo di interesse economico (G.E.I.E.)
14. Le joint ventures
15. Le associazioni temporanee di imprese (A.T.I.)
16. I consorzi di urbanizzazione (cenni)
16.1 Premessa
16.2 Natura giuridica dei consorzi di urbanizzazione
16.3 Consorzio interno come associazione non riconosciuta: il patrimonio
16.4 Consorzio di urbanizzazione e mandato senza rappresentanza
16.5 Aspetti Fiscali consolidati del consorzio di urbanizzazione
16.5.1 RM. 27.8.2009 n. 242: esigibilità IVA fra consorziati e consorzio
16.5.2 RM. 22.06.2009 n. 166/E: Imposta di Registro
16.5.3 Risoluzione 10.10.2008 n. 380/E: ribaltamento costi tra consorzio e consorziate
16.5.4 RM. 19.05.2008, n.202/E: ambito applicativo dell’ aliquota IVA del 10%
16.5.5 R.M. 18.2.2008, n. 52/E: Lavori preparatori alle opere di urbanizzazione
16.5.6 R.M. 21.08.2007, n. 229/E: lavori preparatori alle opere di urbanizzazione
16.5.7 RM. 07/05/2007 n.84: Detrazione IRPEF 36%
16.5.8 RM. 14.11.2002 n. 355: riaddebito dei costi sostenuti presso terzi
16.5.9 RM. 23.09.2002 n.307/E: consorzio per la sistemazione straordinaria delle strade vicinali
16.5.10 RM. 24.12.1999, n. 168/E: gestione e costruzione di impianto fognario per conto di un comune
16.5.11 RM 17.11.1994 n. 5-1112: contributi versati a consorzio obbligatorio
16.5.12 RM 8.01.1993 n. 8/420: contributi versati a consorzio non obbligatori
16.6 Aspetti Giuridici consolidati del consorzio di urbanizzazione
16.6.1 Cassazione, 06/10/2014, n.20989: Recesso da partecipante
16.6.2 Corte di Cassazione, Sezione TRI civile Sentenza 15 gennaio 2014, n. 669
16.6.3 T.A.R. Liguria Genova, 09/01/2009, n. 39: requisiti di ammissione
16.6.4 Cons. Stato, 08/10/2008, n. 4952: recesso da un consorzio
16.6.5 Cass. civ., 03/07/2008, n. 18235: responsabilità verso i terzi
16.6.6 Trib. Monza, 05/05/2008: responsabilità verso i terzi
16.6.7 Trib. Bologna, 16/04/2008: liquidazione e potestà deliberativa
16.6.8 T.A.R. Campania Napoli, Sez. I, 28/06/2006, n. 7183: disciplina giuridica
16.6.9 Trib. (Ord.) Mantova, 17/11/2005: disciplina giuridica
16.6.10 Trib. Brescia, Sez. III, 01/04/2003: disciplina giuridica
16.6.11 Cass. civ., Sez. III, 09/12/1996, n. 10956: responsabilità del consorzio
16.6.12 Cass. civ., Sez. I, 26/07/1996, n. 6774: disciplina giuridica
Bibliografia
Allegato: facsimili
Il Pacchetto comprende l'intera Collana “Atlante Antiriciclaggio” una raccolta di 12 fascicoli settoriali di analisi della legislazione Antiriciclaggio, in formato pdf, per il corretto adempimento degli obblighi normativi e regolamentari, a cura del dott. Giuseppe Miceli.
Le opere sono aggiornate al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alle Regole Tecniche e Linee guida emanate dagli Organismi di autoregolamentazione.
Ecco l'elenco degli ebook inclusi nel pacchetto
TITOLI DELLA COLLANA
|
2. Antiriciclaggio Gallerie d’arte o case d’asta e (Novità 2020) soggetti che esercitano attività di commercio di cose antiche, il commercio di opere d’arte o che agiscono in qualità di intermediari nel commercio delle medesime opere. Nonché operatori professionali in oro. |
10. Antiriciclaggio Operatori non finanziari, società, trust |
11. Quadro evolutivo della moneta elettronica delle valute digitali e delle cripto attività (eBook 2023) |
12. Titolarità effettiva; (eBook 2024) |
Obblighi connessi agli scambi intracomunitari di beni e servizi - edizione 2024
Aggiornato con:
eBook in pdf di 95 pagine.
L'ebook contiene un fac-simile della dichiarazione da far compilare ai clienti UE ai fini delle prove intracomunitarie (necessaria dal mese di febbraio 2020).
Il presente approfondimento ha l’obiettivo di fornire una guida operativa alla gestione degli adempimenti connessi agli scambi intracomunitari di beni e servizi, rivolta a chi intende approfondire la materia o semplicemente avvicinarsi allo studio delle operazioni intracomunitarie, ambito denso d’insidie e adempimenti, soggetto a frequenti controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Ogni capitolo dell’e-book è stato redatto partendo da un’analisi tecnica/normativa dell’operazione che serva da guida allo studio dei vari casi pratici:
L’intento degli autori è di fornire una risposta aggiornata a queste “semplici” domande offrendo uno strumento utile all’attività quotidiana dell’area amministrativa, il tutto corredato da svariati casi pratici.
1. Territorio dell’Unione Europea
1.1 Brexit
1.2 Elenco dei paesi comunitari
1.3 Stati inclusi nel territorio comunitario ai fini IVA
1.3.1 A proposito di Cipro
1.4 Stati esclusi dal territorio comunitario ai fini IVA
1.5 Il territorio doganale comunitario
1.6 I paesi europei che non sono considerati comunitari ai fini IVA
1.7 Paesi black list europei
1.8 Esempi Stati comunitari ai fini IVA e ai fini doganali
2. Cessioni intracomunitarie di beni
2.1 Status di soggetto passivo IVA – Presupposto soggettivo
2.1.1 Archivio Vies
2.1.2 Cessione beni a “piccole imprese”
2.2 Movimentazione dei beni
2.2.1 Novità 2020
2.2.2 Esempi di prova di consegna in ambito UE
2.2.3 Fac-simile dichiarazione acquirente per ricevimento beni
2.2.4 Trasmissione dichiarazione scritta mediante connessione EDI
2.3 Effettuazione delle operazioni di cessione
2.4 Emissione e registrazione delle fatture di cessione
2.4.1 La fattura elettronica a partire dal 1° gennaio 2019
2.5 Sanzioni per mancata emissione fattura non imponibile
2.6 Casi pratici
2.6.1 Fatturazione e comunicazione operazione transfrontaliera
2.6.2 Compilazione del modello INTRA-1 bis
2.6.3 Indicazione in dichiarazione annuale IVA
3. Acquisti intracomunitari di beni
3.1 Effettuazione dell’acquisto intracomunitario di beni
3.2 Integrazione e registrazione degli acquisti intracomunitari di beni
3.3 Sanzioni per mancata integrazione
3.4 Casi pratici
3.4.1 Integrazione e registrazione della fattura
3.4.2 Compilazione del modello Intra-2 bis
3.4.3 Intrastat – Novità Milleproroghe, semplificazioni 2018 e novità 2022
3.4.4 Mancata ricezione della fattura del fornitore comunitario
3.4.5 Acquisto da soggetto “piccola impresa”
3.5 Dichiarazione annuale IVA
4. Prestazioni di servizi rese a soggetti comunitari
4.1 Regola generale sulla territorialità IVA dei servizi
4.2 Deroghe alla regola generale sulla territorialità dei servizi
4.3 Effettuazione dell’operazione
4.4 Emissione, registrazione della fattura per prestazione di servizi verso UE e comunicazione operazioni transfrontaliere
4.5 Soggettività passiva del committente
4.5.1 Prestazione di servizi verso una “piccola impresa”
4.6 Dicitura in fattura
4.7 Marca da bollo
4.8 Compilazione del modello Intra-1 quater
4.8.1 Caso pratico
4.8.2 Indicazione in dichiarazione annuale IVA
5. Prestazioni di servizi ricevute da prestatori comunitari
5.1 Effettuazione operazione
5.2 Integrazione della fattura e comunicazione operazioni transfrontaliere
5.2.1 Controvalore in euro degli importi in valuta estera
5.2.2 Cosa fare se la fattura non arriva entro i termini
5.2.3 Caso pratico
5.3 Registrazione della fattura
5.3.1 Registrazione fatture ricevute per servizi in deroga
5.4 Sanzioni per mancata integrazione
5.5 Il registro di carico e scarico per il trasferimento dei beni senza passaggio di proprietà
5.6 Beni in lavorazione comunitaria
5.6.1 Caso pratico – triangolazione IVA con lavorazione in UE
5.7 Le provvigioni passive – Casi pratici
5.7.1 Trattamento IVA della fattura ricevuta da un agente UE
5.7.2 Compilazione del modello INTRA-2 quater
5.7.3 Indicazione in dichiarazione IVA delle prestazioni di servizi ricevute da UE
5.8 Caso pratico - Acquisto di servizi da “piccola impresa”
5.9 Le prestazioni di servizi relative ai beni immobili dal 1° gennaio 2017
5.9.1 Caso pratico – Messa a disposizione spazio espositivo in fiera
5.10 Le prestazioni di trasporto merci
5.10.1 Caso pratico – Fatturazione spese di trasporto accessorie
5.10.2 Caso Pratico – Fatturazione spese di trasporto addebitate da spedizioniere UE
5.10.3 Caso Pratico – Omaggi da UE con addebito spese di trasporto
5.11 Le prestazioni di trasporto di persone
5.11.1 Caso Pratico – Fatturazione voli aerei da vettore UE ad azienda IT
5.12 Caso pratico: trattamento ai fini IVA dei servizi connessi alla partecipazione ad una fiera comunitaria
6. Le note di credito
6.1 Variazione in aumento
6.2 Variazione in diminuzione
6.3 Casi pratici
6.3.1 Reso del materiale dal cliente UE
6.3.2 Rifiuto della merce da parte del cliente UE e rivendita ad altro cliente all’interno dello stesso Paese UE
eBook in pdf sulla Fatturazione elettronica per le operazioni effettuate con l'estero nel 2024, con casi pratici di compilazione.
Aggiornato alla Legge di bilancio L. 213/2023 e Prassi al 5 marzo 2024
EBook in pdf di 115 pagine.
In base alle previsioni della Legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 1103, Legge 178/2020) è stato introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2022, l’obbligo di utilizzare il tracciato della fatturazione elettronica per comunicare le operazioni effettuate (acquisti e vendite) con controparti estere.
Con la legge 17 dicembre 2021, n. 215, (articolo 5, comma 14-ter, D.L. 146/2021 aggiunto in sede di conversione) è stato previsto che la disposizione entri in vigore con riferimento alle operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2022.
I dati vanno trasmessi obbligatoriamente utilizzando il Sistema di Interscambio secondo il formato della fatturazione elettronica. Con riferimento alle medesime operazioni:
Il presente ebook propone un riepilogo dell’adempimento, con un’analisi normativa accostata ai diversi casi pratici di compilazione.
Tutte le casistiche proposte descrivono il corretto trattamento IVA delle operazioni e la rispettiva compilazione del file XML della fatturazione elettronica, attenendosi alle nuove specifiche tecniche di trasmissione aggiornate al Provvedimento Prot. n. 105669/2024 dell’8 marzo 2024 (versione 1.8 – Allegato A, in vigore dal 1° febbraio 2024) e alla guida alla compilazione delle fatture e dell’esterometro dell’Agenzia delle entrate (versione 1.9 del 5 marzo 2024).
Sintesi
1. Inquadramento normativo
1.1 Quadro di sintesi
1.2 Soggetti esclusi dall’adempimento
1.3 Natura operazione e codici IVA
Tabella 1 - raccordo tra i codici IVA e la natura dell’operazione
1.4 Tipo documento e regole emissione fatture estere
1.5 Dati anagrafici del cliente o fornitore estero
1.6 Stati esclusi dal territorio comunitario ai fini IVA
1.6.1 Esempi Stati comunitari ai fini IVA e ai fini doganali
1.7 Intrastat e fatturazione elettronica operazioni estere
1.8 Raccordo con gli altri adempimenti IVA: dichiarazione annuale IVA e LIPE precompilati
2. Operazioni attive verso l’estero
2.1 Termini trasmissione operazioni attive verso l’estero dal 1° luglio 2022
2.1.1 Effettuazione operazione ai fini IVA
2.1.2 Termini emissione fatture estere
2.1.3 Fattura immediata
2.1.4 Fattura differita
2.2 Cessioni di beni in ambito UE
2.2.1 Cessioni intracomunitarie di beni
2.2.2 Note di credito
2.2.3 Cessioni intracomunitarie di beni con spese accessorie
2.2.4 Triangolazione nazionale – IT cede i beni a IT1 e consegna per suo conto in UE
2.3 Cessioni di beni a clienti extra-UE
2.3.1 Esportazione diretta di beni
2.3.2 Cessione di beni a San Marino
2.3.3 Triangolazione nazionale – IT cede i beni a IT1 e consegna per suo conto in extra-UE
2.3.4 Triangolazione estera – IT acquista i beni da extra-UE e chiede la consegna per suo conto in extra-UE1
2.4 Cessioni di beni verso un cliente privato non residente
2.5 Cessione di beni a soggetto non stabilito identificato in Italia
2.6 Operazioni assimilate alle esportazioni
2.6.1 Cessioni non imponibili IVA ai sensi dell’articolo 8 bis
2.7 Prestazioni di servizi rese a committenti esteri
2.7.1 Prestazioni di servizi rese a committenti UE
2.7.2 Prestazioni di servizi rese a committenti extra-UE
3. Operazioni passive con l’estero
3.1 Acquisti intracomunitari di beni
3.2 Acquisti di beni da San Marino dal 1° ottobre 2021
3.2.1 Acquisto di beni da San Marino senza addebito di Iva
3.2.2 Acquisto di beni da San Marino con addebito di Iva
3.3 Acquisti di beni già presenti in Italia da fornitore estero
3.3.1 Acquisto di beni che si trovano in Italia da fornitore comunitario con identificazione diretta o rappresentante fiscale italiano
3.3.2 Acquisto di beni che si trovano in Italia da fornitore extra-comunitario con identificazione diretta o rappresentante fiscale italiano
3.4 Acquisti da soggetto estero identificato in Italia che emette fattura errata con IVA italiana
3.5 Prestazioni di servizi ricevute da soggetti esteri
3.5.1 Acquisti di servizi intracomunitari generici
3.5.2 Acquisti di servizi intracomunitari da “piccole imprese”
3.5.3 Acquisti di servizi intracomunitari in deroga
3.5.4 Acquisti di servizi extracomunitari generici
3.5.5 Provvigioni da agenti extracomunitari
3.5.6 Acquisto volo aereo internazionale con fattura emessa da compagnia extra-Ue
3.6 Le note di credito ricevute da fornitori esteri
3.7 Il mancato ricevimento della fattura del fornitore
3.7.1 Omessa/irregolare fatturazione di operazioni soggette a reverse charge interno
4. Segnalazioni di errore
5. Sanzioni
5.1 Regolarizzazione delle irregolarità formali
Guida all’individuazione del titolare effettivo e alla prima comunicazione al Registro
Aggiornato con il decreto MIMIT del 29/9/2023 GU n 236 del 9 ottobre 2023 e la sentenza TAR Lazio N. 06839/2024 REG.PROV.COLL. – N. 15566/2023 REG.RIC. che ha respinto il ricorso presentato il 6/12/2023
eBook in pdf di 65 pagine.
L’operatività del Registro dei Titolari effettivi, offre ai “Soggetti obbligati” l’opportunità concreta ed efficace di verificare ed, eventualmente, validare le informazioni che possono già desumersi dal rapporto o richiedersi alla Clientela, così come pure quelle acquisite autonomamente, anche con riguardo al complesso di operazioni compiute in costanza di rapporto, o di altri rapporti precedentemente intrattenuti, o all'instaurazione di ulteriori rapporti.
L’opera è aggiornata al D.Lgs. 125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alle Regole Tecniche e Linee guida emanate dagli Organismi di autoregolamentazione.
Dal 10 ottobre 2023 le imprese-persone giuridiche, le persone giuridiche private, i trust e gli istituti giuridici affini ai trust devono comunicare entro 60 giorni i loro “titolari effettivi” agli uffici del registro delle imprese.
Considerando tale termine, la scadenza per la trasmissione delle domande era stata prevista per lo scorso 11 dicembre 2023, senonché, in ragione dei sei ricorsi presentati IL 6 DICEMBRE 2023, innanzi al TAR Lazio e a causa del provvedimento di sospensione dei termini deciso dal Giudice della Sezione IV, si è dovuto attendere l’esito del giudizio in ordine all’operatività del Registro dei titolari effettivi anche in relazione a trust e fiduciarie che avevano presentato il ricorso.
Una vicenda che nemmeno le sei sentenze del TAR Lazio (Sez. IV TAR Lazio, Sentenze del 09 aprile 2024, nn. 6837, 6839, 6840, 6841, 6844, 6845) sembrano riuscite a districare definitivamente.
Allo stato dei fatti, tuttavia, il rispetto per il principio della certezza del diritto, ci impone di rilevare che per effetto della decisione del TAR Lazio, cessa il periodo di sospensione dei termini e si configura la reviviscenza dei termini di iscrizione al Registro dei Titolari effettivi e, pertanto, riprende a decorrere il termine dei 60 giorni di cui al DM 29 settembre 2023 (pubblicato il 9/10/2023 in G.U.) che accerta la piena operatività del sistema di trasmissione delle comunicazioni del titolare effettivo.
Ne consegue che IL TERMINE DEI 60 GIORNI E’ SCADUTO GIA’ IN DATA 11 APRILE 2024.
Il presente Fascicolo n. 12 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio"
Presentazione del Fascicolo n. 12
1. Premessa
2. Analisi di contesto
3. L'identificazione del titolare effettivo
4. Il Registro dei titolari effettivi
5. Comunicazione del titolare effettivo
5.1 Prima comunicazione
5.1.1 Iscrizione di “primo popolamento del registro”
5.1.2 Soggetti neocostituiti
5.2 Comunicazione di variazioni della titolarità effettiva
5.3 Comunicazioni annuale
5.4 Obbligo di sottoscrivere la comunicazione
5.5 Ufficio del registro delle imprese
5.6 Scadenze e sanzioni
6. Il modulo TE
6.1 La struttura del modulo
7. Approfondimento sul Registro dei titolari effettivi analisi comparata delle disposizioni vigenti in Italia, nell’Unione europea, negli Stati Uniti e nella Repubblica di San Marino
di Emanuela Montanari
7.1 Il registro dei titolari effettivi in Italia
7.2 L’individuazione del titolare effettivo
7.3 La nozione di “titolare effettivo reale”
7.4 Il registro dei titolari effettivi nell’Unione Europea - Direttiva 849/2015 IV Direttiva AML modificata dalla Direttiva 843/2018 V Direttiva AML
7.5 Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo COM(2021) 420 final
7.6 Nuove misure Ue contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo
7.7 Informazioni sulla titolarità effettiva
7.8 Accesso alle informazioni
7.9 Il Registro dei titolari effettivi negli USA
7.10 Società segnalanti
Come leggere la busta paga: capire tutte le voci del cedolino.
eBook in pdf di 29 pagine.
La normativa (Legge numero 4/1953) impone al datore di lavoro, al momento della corresponsione della retribuzione, di consegnare al dipendente un prospetto paga contenente il dettaglio delle somme riconosciute e delle trattenute operate a titolo di contributi previdenziali – assistenziali e di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef).
Il prospetto in questione, detto anche busta paga o cedolino, riporta altresì le informazioni su ferie e permessi maturati dal lavoratore, nonché tutta una serie di altri dati come eventuali premi e somme riconosciute una tantum.
La busta paga rappresenta inoltre il terreno su cui agiscono tutte quelle misure normative, in particolare quelle destinate a ridurre il cuneo fiscale gravante sui compensi dei lavoratori (come il trattamento integrativo).
Per il numero, l’eterogeneità, la complessità e l’importanza delle informazioni contenute (si pensi al fatto che la busta paga esprime il dettaglio del calcolo del netto da pagare al dipendente) è quanto mai importante comprendere le varie voci del cedolino.
Quello appena descritto è l’obiettivo del nostro elaborato.
Introduzione
1. Elementi fissi della retribuzione
1.1 Voci retributive fisse
1.1.1 Paga base
1.1.2 Indennità di contingenza
1.1.3 Elemento distinto della retribuzione
1.1.4 Scatti di anzianità
1.1.5 Altri elementi fissi della retribuzione. Indennità
1.1.6 Altri elementi fissi della retribuzione. Superminimi
1.1.7 Superminimo assorbibile o non assorbibile
2. Elementi variabili della retribuzione
3. Contributi
4. Dati fiscali
4.1 Irpef lorda e netta
4.1.1 La riforma fiscale
4.1.2 Irpef netta
4.1.3 Le detrazioni
4.1.4 Detrazioni da lavoro dipendente
4.1.5 Detrazioni per carichi di famiglia
4.1.6 Detrazioni per carichi di famiglia, cosa sono
4.1.7 Detrazioni per carichi di famiglia: a quanto ammontano?
4.1.8 Trattamento integrativo
4.1.9 Importo del trattamento integrativo
4.1.10 Trattamento integrativo: rapporto di lavoro nell’anno
4.1.11 Trattamento integrativo: le novità 2024
5. Addizionali regionali e comunali
6. Altre somme nette in trattenuta
7. Netto a pagare
8. Come leggere i dati su ferie e permessi
8.1 Ore / giorni ferie anno precedente
8.2 Ore / giorni ferie maturate
8.3 Ore / giorni ferie godute
8.4 Ore / giorni ferie residue
8.5 Per i permessi si rinvia alle ferie
Guida pratica alle detrazioni 2024 sugli immobili, con 300 risposte ai quesiti più ricorrenti e il facsimile delle dichiarazioni per IVA ridotta e edilizia libera.
Aggiornato con il D.L. 29/03/2024 n.39 contenente misure urgenti in materia dei bonus edilizi
Ultimo anno con bonus casa e ecobonus al 50% e al 65%, con l'addio definitivo alla possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito tranne nel caso di lavori in corso o acconti pagati prima del 30 marzo 2024.
Una stretta arrivata con il decreto n. 39/2024 che coinvolge anche il bonus barriere.
Questo peraltro per l'anno in corso è riservato solo ad un elenco ristretto di interventi, ma al momento è in vigore fino al 31 dicembre 2025.
Resta invece in vigore solo fino a fine anno la possibilità di usufruire del sismabonus con le aliquote 70% e 80% per le villette e con aliquota fino all'85% in caso di sismabonus acquisto.
Nell'ebook, pdf di 137 pagine, tutte le regole per ottenere le detrazioni e le più recenti indicazioni della circolare 17/2023 dell’Agenzia delle entrate dedicata alle detrazioni sulle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Premessa
1. Le regole generali
1.1 Interventi e lavori
1.2 Immobili esistenti e cambio di destinazione d'uso
1.3 La manutenzione straordinaria
1.4 L'edilizia libera
1.4.1 Le VEPA
1.5 Classificazione interventi e detrazione
1.6 La realizzazione di box e posti auto
1.7 L'eliminazione delle barriere architettoniche
1.8 La prevenzione dei fatti illeciti
1.9 Infrastrutture e lotta all'inquinamento acustico
1.10 Interventi di risparmio energetico
1.11 Il consolidamento antisismico
1.12 La bonifica dall'amianto e le opere contro gli infortuni domestici
1.13 Le spese accessorie
1.14 I lavori in economia
1.15 L'acquisto di immobili ristrutturati da impresa
Domande & Risposte
2. Interventi sulle parti comuni
2.1 Interventi sulle parti comuni dell’edificio
2.2 Condomini senza amministratore
2.3 Amministratore e comunicazioni
Domande & Risposte
3. Beneficiari e modalità di pagamento
3.1 Proprietari e quote di possesso
3.2 Comodatari e inquilini
3.3 Familiari conviventi
3.4 Le modalità di pagamento
3.5 Detrazione ammessa anche se si paga tramite finanziaria
3.6 Passaggio di proprietà con la detrazione in corso
3.7 In caso di successione
Domande & Risposte
4. IVA sugli interventi agevolati
4.1 La normativa
4.2 L'IVA sui beni significativi
4.3 IVA sulla realizzazione del box auto prima casa
4.4 IVA sull'abbattimento delle barriere architettoniche
Domande & Risposte
5. Il sismabonus
5.1 L'identikit dell'agevolazione
5.2 Immobili e contribuenti
5.3 I lavori ammessi
5.4 Gli interventi correlati
5.5 Il sismabonus acquisto
5.6 Il risparmio con il sismabonus acquisti
Domande&Risposte
6. Ecobonus
6.1 Le disposizioni di legge
6.2 Solo immobili riscaldati
6.3 Spese e comunicazione all'ENEA
Domande & Risposte
7. Il bonus abbattimento barriere architettoniche
7.1 Le nuove regole per la detrazione
7.2 Le regole per sconto o cessione del credito
7.3 Il limite dei 15.000 euro
7.4 Asseverazione dell'intervento
Domande & Risposte
8. Bonus mobili
8.1 Gli interventi che danno diritto alla detrazione
8.2 Mobili ed elettrodomestici
8.3 Le modalità di pagamento
8.4 Tetto di spesa e interventi sullo stesso immobile
Domande & Risposte
9. Bonus verde
9.1 Aliquota al 36%
9.2 I lavori agevolati
9.3 Gli interventi in condominio
9.4 Le modalità di pagamento
Domande & Risposte
Appendice
Appendice normativa
Breve guida per la pensione di reversibilità.
eBook in pdf di 31 pagine.
La pensione di reversibilità spetta ai superstiti del pensionato per invalidità, vecchiaia o anzianità, ma anche dell’assicurato che al momento del decesso risulti in possesso dei prescritti requisiti contributivi. Quando deriva da assicurato è definita “indiretta”.
La pensione ai superstiti è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa.
Premessa
1. Requisiti contributivi
2. Beneficiari
2.1 Coniuge
2.2 Separazione legale
2.3 Assegno di mantenimento
2.4 Insufficiente il mantenimento di fatto
2.5 Ripartizione
2.6 Concorso con i figli
2.7 Con sentenza provvisoria
2.8 Unioni civili
2.9 Convivenza more uxorio
2.10 Figli minori
2.11 Nati fuori dal matrimonio
2.12 Studenti
2.12.1 Primo e secondo ciclo di istruzione
2.12.2 Universitari
2.12.3 Universitario a tempo parziale
2.12.4 Laureati che accedono a tirocinio
2.12.5 Corsi di formazione artistica e musicale (conservatori)
2.12.6 Iscrizione a Istituti Tecnici Superiori (ITS)
2.12.7 Iscritti a singoli corsi 4
2.12.8 Impiego in lavori socialmente utili e svolgimento di borsa lavoro
2.13 Inabili
2.13.1 Due trattamenti
2.14 Nipoti
2.15 Genitori
2.16 Fratelli e sorelle
3. Vivenza a carico
4. Decorrenza
4.1 Riscatto successivo
5. Misura
6. Come fare domanda
7. Limiti di reddito
8. Revoca e sospensione
8.1 Figlio studente che interrompe temporaneamente gli studi
9. Doppia annualità
9.1 Sulla quota del coniuge superstite
10. Una tantum ai superstiti privi di reversibilità
10.1 Requisito reddituale
11. Ratei di pensione
11.1 In quali casi va fatta domanda
11.2 Tassazione separata
Testo Elaborato completamente con l’ausilio di ChatGPT
Questo documento è una sintesi del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (IA), che stabilisce un quadro giuridico per la regolamentazione, il monitoraggio e l’uso dei sistemi di IA nell’Unione Europea. Tratta di vari aspetti legati all’IA, come le pratiche vietate, i requisiti per i sistemi ad alto rischio, gli obblighi di trasparenza, e introduce un sistema di governance per l’IA, comprese le sanzioni per la non conformità. L’obiettivo del regolamento è di garantire che l’uso dell’IA nell’UE sia sicuro, rispettoso dei diritti fondamentali e conforme ai valori etici, promuovendo al contempo l’innovazione e l’adozione dell’IA.
Il nuovo regolamento europeo che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale è stato approvato dal Parlamento Europeo mercoledì 13 marzo 2024, con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni.
Lo scopo del regolamento è migliorare il funzionamento del mercato interno istituendo un quadro giuridico uniforme in particolare per quanto riguarda lo sviluppo, l'immissione sul mercato, la messa in servizio e l'uso di sistemi di intelligenza artificiale (sistemi di IA) nell'Unione, in conformità dei valori dell'Unione, promuovere la diffusione di un'intelligenza artificiale (IA) antropocentrica e affidabile, garantendo nel contempo un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (la "Carta"), compresi la democrazia, lo Stato di diritto e la protezione dell'ambiente, contro gli effetti nocivi dei sistemi di IA nell'Unione nonché promuovere l'innovazione.
Il regolamento garantisce la libera circolazione transfrontaliera di beni e servizi basati sull'IA, impedendo così agli Stati membri di imporre restrizioni allo sviluppo, alla commercializzazione e all'uso di sistemi di IA, salvo espressa autorizzazione del regolamento stesso.
Entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE e inizierà ad applicarsi 24 mesi dopo l'entrata in vigore, salvo per quanto riguarda: i divieti relativi a pratiche vietate, che si applicheranno a partire da sei mesi dopo l’entrata in vigore; i codici di buone pratiche (nove mesi dopo); le norme sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi).
Premessa
I 180 considerando che portano all’emanazione del Regolamento sull’Intelligenza Artificiale
CAPO I - Disposizioni generali
CAPO II - Pratiche di intelligenza artificiale vietate
CAPO III - Sistemi di IA ad alto rischio
Sezione 1: Classificazione dei sistemi di IA come "ad alto rischio"
Sezione 2: requisiti per sistemi di IA ad alto rischio
Sezione 3: Obblighi dei fornitori e dei deployer dei sistemi di IA ad alto rischio e di altre parti
Sezione 4: Autorità di notifica e organismi notificati
Sezione 5: Norme, valutazione della conformità, certificati, registrazione
CAPO IV - Obblighi di trasparenza per i fornitori e i deployer di determinati sistemi di IA
CAPO V- Modelli di IA per finalità generali
Sezione 1: regola di classificazione
Sezione 2: Obblighi dei Fornitori di Modelli di IA per Finalità Generali
Sezione 3: Obblighi dei Fornitori di Modelli di IA per Finalità Generali con Rischio Sistemico
CAPO VI - Misure a sostegno dell'innovazione
CAPO VII - Governance
Sezione 1: Governance a livello dell'Unione
Sezione 2: Autorità nazionali competenti
CAPO VIII – Banca dati dell'UE per i sistemi di IA ad alto rischio
CAPO IX - Monitoraggio successivo all'immissione sul mercato, condivisione delle informazioni, vigilanza del mercato
Sezione 1: Monitoraggio Successivo all'Immissione sul Mercato
Sezione 2: Condivisione di Informazioni su Incidenti Gravi
Sezione 3: Applicazione
Sezione 4: Mezzi di Ricorso
Sezione 5: Supervisione, Indagini, Esecuzione e Monitoraggio in Relazione ai Fornitori di Modelli di IA per Finalità Generali
CAPO X - Codici di condotta e orientamenti
CAPO XI - Delega di potere e procedura di comitato
CAPO XII - Sanzioni
CAPO XIII - Disposizioni finali
Allegati
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