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Guida in pdf sulla nuova sanatoria fiscale 2018-2022, per i soggetti ISA aderenti al Concordato Preventivo Biennale (CPB)
Aggiornato alle regole del D.L. n. 167 in GU il 14.11.2024 con la riapertura dei termini per l'adesione al concordato preventivo
eBook in pdf di 52 pagine.
Ti segnaliamo il Foglio excel che effettua la simulazione d l ravvedimento speciale, o ravvedimento tombale, "Ravvedimento Tombale soggetti ISA aderenti CPB (Excel)"
1. Contesto normativo di riferimento
2. Requisiti per accedere alla sanatoria fiscale
3. Imposta sostitutiva dei redditi e relative addizionali
4. Imposta sostitutiva dell’Irap
5. Tabelle di raccordo e confronto
6. Termini e modalità di versamento imposta sostitutiva
7. Conseguenze sanatoria: accertamenti ridotti
8. Differimento termini di accertamento
9. Appendice normativa
Matrimonio e Patrimonio - Comunione o separazione di beni: una scelta difficile
Aggiornato con Normativa, Giurisprudenza e Prassi al mese di novembre 2024
Questo ebook in pdf di 137 pagine, rappresenta una guida completa e aggiornata dedicata alla complessità dei regimi patrimoniali familiari.
Con un linguaggio accessibile ma rigoroso, il volume esplora temi cruciali come:
Questo ebook è un indispensabile strumento per professionisti (commercialisti, avvocati, consulenti fiscali), ma anche per coppie e famiglie che desiderano comprendere le implicazioni legali e fiscali delle loro scelte patrimoniali.
Premessa Comunione o separazione di beni: una scelta difficile
Il regime patrimoniale della famiglia
1.1 Il regime della comunione dei beni
1.2 I patti prematrimoniali
1.3 I diritti e i doveri reciproci dei coniugi
1.4 L’oggetto della comunione dei beni
1.5 Le modifiche convenzionali alla comunione legale dei beni
I beni della famiglia
2.1 I beni personali
2.2 I beni acquistati durante il matrimonio
2.3 I beni presenti al momento dello scioglimento della comunione
La disponibilità dei beni
3.1 Il potere di amministrazione
3.2 L’ordinaria amministrazione
3.3 La straordinaria amministrazione
3.4 Il compimento di un atto senza il consenso
3.5 Gli obblighi che gravano sui beni della comunione
3.6 L’amministrazione affidata ad un solo coniuge
3.7 L’esclusione dall’amministrazione
I beni e gli obblighi personali dei coniugi
4.1 Gli obblighi sui beni personali
4.2 Le obbligazioni
Lo scioglimento della comunione legale
5.1 I presupposti dello scioglimento della comunione
5.2 Lo scioglimento legale del regime di comunione
5.3 Lo scioglimento giudiziale
5.4 Lo scioglimento consensuale
5.5 Lo scioglimento della comunione legale
5.6 Il matrimonio “per prova”
Gli investimenti nella comunione legale
6.1 Premessa
6.2 I beni immobili
6.3 L’azienda
6.3.1 L’imprenditore
6.3.2 La società di persone
6.3.3 L’investimento in società
6.4 Le operazioni bancarie
Gli aspetti fiscali della famiglia
7.1 L’obbligazione tributaria
7.2 Le imposte ed il regime patrimoniale
7.3 Le imposte indirette
7.3.1 L’acquisto degli immobili
7.3.2 Il fondo patrimoniale
7.3.3 Gli acquisti a titolo gratuito
7.4 Lo scioglimento della comunione
7.4.1 I beni
7.4.2 L’assegno di mantenimento
Le possibili alternative al regime fiscale
8.1 Premessa
8.2 La separazione dei beni
8.3 La comunione convenzionale
8.4 Il fondo patrimoniale
8.5 La modifica del regime patrimoniale
I rapporti patrimoniali con i figli
9.1 I rapporti patrimoniali
9.2 L’usufrutto legale
9.3 La rilevanza fiscale dei redditi dei figli
L’azienda e il patrimonio familiare
10.1 L’azienda
10.2 I caratteri della comunione legale
10.3 La massa patrimoniale
L’azienda coniugale
11.1 I caratteri dell’azienda coniugale
11.2 La fattispecie dell’azienda coniugale
L’impresa familiare
12.1 La disciplina civilistica
12.1.1 I lineamenti dell’impresa familiare
12.1.2 L’impresa
12.1.3 L’apporto di lavoro
12.1.4 La forma
12.2 La disciplina fiscale
12.2.1 Premessa
12.2.2 Le attività ammesse
12.2.3 L’atto di ripartizione delle quote
12.2.4 Il riparto degli utili
12.2.5 La determinazione delle quote
12.2.6 Gli obblighi formali
12.2.7 L’esclusione di proventi dall’impresa familiare
12.2.8 L’imputazione delle quote di reddito
12.3 Il diritto di prelazione e la liquidazione del diritto di partecipazione
Il c.d. “patto di famiglia”
13.1 Il patto successorio
13.2 I soggetti interessati dal patto
13.3 La compensazione
13.4 I rapporti con i terzi
13.5 Lo scioglimento
13.6 L’imposta sulle successioni e donazioni
13.6.1 Il trasferimento agevolato delle aziende e delle partecipazioni in società
13.6.2 Lo svincolo dei conti bancari
13.6.3 Le liberalità indirette
13.6.4 Il coacervo successorio
Gli atti di destinazione del patrimonio
14.1 I lineamenti dell’istituto
14.2 L’atto di disposizione del patrimonio
14.3 Lo scopo della destinazione del patrimonio
14.4 La trascrizione dell’atto
14.5 La rilevanza del regime patrimoniale della famiglia
14.6 L’aspetto fiscale
Gli aspetti patrimoniali dell’affido condiviso
15.1 I lineamenti della disciplina
15.2 I rapporti patrimoniali
15.3 La revisione dell’affidamento
15.4 La casa familiare
15.5 Il mantenimento dei figli
15.6 I figli maggiorenni
I diritti del coniuge separato
16.1 La regola di base
16.2 L’assegno di mantenimento
16.3 L’abitazione coniugale
16.4 Il trattamento di fine rapporto
16.5 I diritti successori
Le unioni civili e le convivenze di fatto
17.1 Premessa
17.2 L’unione di fatto
17.3 I conviventi di fatto
17.4 La rilevanza del collaboratore familiare
17.4.1 La regola civilistica
17.4.2 La rilevanza fiscale
17.4.3 L’unione di fatto
17.4.4 La convivenza di fatto
17.5 L’aspetto previdenziale
17.5.1 L’unione di fatto
17.5.2 La convivenza di fatto
La separazione e il divorzio con un unico atto
18.1 La procedura in sede giurisdizionale
18.2 L’accordo innanzi al Sindaco
18.3 La negoziazione assistita da avvocati
18.3.1 Le questioni su separazione e divorzio
18.3.2 I trasferimenti di immobili per divorzio
Guida in pdf sui profili operativi del Concordato preventivo biennale (CPB), una nuova opportunità per contribuenti e fisco.
Aggiornato alle regole del D.L. n. 167 in GU il 14.11.2024 con la riapertura dei termini per l'adesione
eBook in pdf di 67 pagine.
La guida definitiva al Concordato Preventivo Biennale (CPB), un istituto di innovazione fiscale introdotto dal D.Lgs. 13/2024.
Questo ebook offre un approccio pratico e approfondito per orientare professionisti e imprese nella gestione del rapporto con il fisco. Aggiornato alle disposizioni del D.L. 167/2024 e arricchito con analisi operative, è lo strumento ideale per chi desidera sfruttare al meglio le opportunità di tax compliance.
Profili giuridici della Direttiva sulla sostenibilità aziendale.
Dalla Responsabilità Sociale delle Imprese alla Rendicontazione: un'analisi del quadro giuridico attraverso il Codice Civile, il Diritto dell'Impresa e il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza.
Aggiornato al D. Lgs. 125/2024 che ha recepito la Direttiva (UE) CSRD, in vigore dal 25 settembre 2024, rendendo operativi i doveri di informazione sui Fattori ESG
eBook in pdf di 117 pagine.
Questo volume rappresenta una guida essenziale per comprendere il complesso quadro giuridico della sostenibilità, con un'attenzione particolare alle implicazioni del Codice Civile, del Diritto dell'Impresa e del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza.
La "Corporate Sustainability Reporting Directive" (CSRD) è un chiaro segnale dell'impegno dell'Unione Europea per promuovere lo sviluppo sostenibile e la responsabilità sociale delle imprese. Questo impegno si basa sulla necessità di affrontare sfide globali come i cambiamenti climatici, i conflitti, la povertà e la pandemia, riconoscendo il ruolo cruciale delle imprese nel trovare un equilibrio tra crescita economica, coesione sociale e tutela ambientale.
L'eBook esplora il concetto di "valore" nelle imprese moderne, andando oltre la semplice massimizzazione del profitto per includere obiettivi di sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Questo implica un'evoluzione nella governance aziendale e una nuova visione del rapporto tra imprese, fiscalità e sistema finanziario, tutti orientati verso la sostenibilità.
La "Corporate Sustainability Reporting Directive" rappresenta una svolta epocale, introducendo obblighi giuridici per le imprese riguardo alla rendicontazione di sostenibilità e l'uso di standard di reporting europei. Questa direttiva obbliga le aziende a trasformarsi in imprese sostenibili per mantenere la competitività e l'accesso ai finanziamenti.
Contenuto dell'eBook:
L'eBook è rivolto non solo ai professionisti del diritto e agli esperti di sostenibilità, ma anche a imprenditori, dirigenti aziendali, consulenti e a chiunque sia interessato a comprendere le nuove sfide e opportunità legate alla sostenibilità aziendale.
Introduzione
1. La Corporate Sustainability Reporting Directive: il quadro di riferimento
1.1 Lo Sviluppo Sostenibile-Sostenibilità: brevi cenni
1.1.1 Sviluppo Sostenibile-Sostenibilità: evoluzione a livello internazionale e caratteristiche dei principi contenuti nei documenti/atti internazionali
1.1.2 Sviluppo Sostenibile: evoluzione a livello europeo
1.2 Sviluppo Sostenibile-Sostenibilità: Responsabilità Sociale delle Imprese e nuovo “concetto” di impresa e “fare impresa”
1.2.1 La “nuova” cultura d’impresa
1.2.2 La Responsabilità Sociale d’Impresa: i profili regolatori di matrice europea
1.2.3 La Responsabilità Sociale d’Impresa: i profili regolatori di matrice nazionale
1.2.4 Le norme tecniche: brevi cenni
1.3 Dalla CSR ai fattori ESG
1.3.1 Gli ESG: brevi considerazioni anche in ordine al ruolo della finanza
2. Dalla NFRD alla CSRD: sintetici cenni
3. La CSRD: i soggetti obbligati e adempimenti conseguenti
3.1 Adempimenti conseguenti: Relazione sulla Gestione e Rendicontazione di Sostenibilità
4. I principi di rendicontazione: il principio della doppia materialità
4.1 Gli ESRS: l’approccio adottato e l’architettura
4.2 Gli ESRS ed il principio di doppia materialità
4.3 I principi di rendicontazione di sostenibilità per le piccole e medie imprese
5. Rendicontazione di Sostenibilità e supply chain
5.1 La catena del valore o anche filiera sostenibile
5.2 La catena del valore e la CSRD
5.3 La catena del valore ed il Regolamento Delegato (UE) 2023/2772
5.4 La catena del valore, la Direttiva CSDDD e le PMI (non quotate)
6. Rendicontazione di sostenibilità e assurance
7. La CSRD e la Tassonomia
8. La CSRD e l’Impresa Sostenibile
8.1 Profili europei
8.2 Profili nazionali
8.3 L’Impresa Sostenibile
9. La CSRD: gli impatti sugli Organi Sociali
9.1 CSRD e gli Organi sociali: profili generali
9.1.1 L’impatto della CSRD in tema di sostenibilità dell’Organo Amministrativo
9.2. CSRD e gli Organi sociali: profili operativi
10. Dalla CSRD al Codice Civile fino al Codice della Crisi d’Impresa
10.1 Il nuovo art. 2086 c.c. e la Sostenibilità
10.2 La Sostenibilità e la responsabilità sociale della crisi d’impresa
11. La fiscalità come fattore di sostenibilità ESG
12. Il D.Lgs. 125/2024 che recepisce la CSRD
12.1 L’ambito di applicazione
12.2 I criteri dimensionali delle imprese
12.3 La “road map”
12.4 Le informazioni da comunicare ovvero il perimetro della disclosure
12.5 Il formato elettronico e la marcatura
12.6 La doppia materialità
12.7 I rappresentanti dei lavoratori
12.8 L’attestazione sulla conformità della Rendicontazione di Sostenibilità ed i c.d. “Revisori di Sostenibilità”
12.8.1 L’attività di revisione/attestazione
12.8.2 I c.d. Revisori di Sostenibilità
12.9 Responsabilità e sanzioni
Bibliografia – Letteratura menzionata
Riferimenti normativi, regolamentari ed internazionali
Sitografia
Giurisprudenza
Abbreviazioni ed acronimi
Guida pratica alla rendicontazione di sostenibilità per PMI: normative ESRS, doppia materialità e governance aziendale
Aggiornato al D. Lgs 125/2024 che dal 25.09.2024 recepisce in Italia la Direttiva (UE) CSRD
Questo e-book in pdf di 334 pagine, è un approfondimento completo e pratico per le PMI e microimprese che affrontano la transizione verso la sostenibilità aziendale. Basato sulle normative aggiornate al D. Lgs. 125/2024, che recepisce in Italia la Direttiva (UE) CSRD, il testo si concentra sugli obblighi di rendicontazione secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).
L'opera offre una guida operativa per implementare processi e strumenti di rendicontazione sostenibile, con focus su governance, gestione dei rischi e integrazione della doppia materialità nella catena del valore. Inoltre, affronta le semplificazioni per PMI e microimprese, fornendo strategie di autovalutazione e compliance con esempi pratici.
L'e-book si rivolge a imprenditori, professionisti e consulenti aziendali interessati a comprendere le opportunità e gli obblighi legati alla sostenibilità aziendale. Con un taglio pratico e operativo, è un riferimento indispensabile per migliorare la competitività delle imprese in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.
Introduzione
PRIMA PARTE. RESPONSABILITÀ SOCIETARIA E SOSTENIBILITÀ ESG
1. Le tappe dello sviluppo del modello d’impresa sostenibile
1.1 Introduzione alla Corporate Social Responsibility (CSR)
1.2 L’accountability dell’informazione non finanziaria
1.3 Il framework internazionale e nazionale
1.4 La Dichiarazione non finanziaria (DNF) fino al 31 dicembre 2023
1.4.1 La discrezionalità nella diversity information della DNF
1.5 L’approccio al cambiamento The April Package 2021
2. L’informativa di sostenibilità GRI
2.1 I principali standard setter internazionali generalmente accettati
2.2 Global Reporting Initiative (GRI) 2022 e prospettiva di allineamento alla CSRD
2.2.1 Lo standard GRI 1
2.2.2 Lo standard GRI 2 informativa generale
2.2.3 Lo standard GRI 3: questioni materiali e processo di materialità
2.2.4 Tabella complessiva
2.2.5 La mappatura dei rischi ESG nei GRI
SECONDA PARTE. GLI ESRS NEL BILANCIO D’ESERCIZIO LA GESTIONE DEL RISCHIO DI SOSTENIBILITÀ
3. Il quadro normativo CSRD e i principi di rendicontazione europei
3.1 La Direttiva (UE) 2022/2464, Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD
3.2 Finalità e contenuti dei principi generali di rendicontazione
3.3 ESRS approccio comprehensive corporate reporting
4. La rendicontazione di sostenibilità in Italia
4.1 Obbligo per i primi bilanci pubblicati nel 2025
4.2 Contenuto minimo della Dichiarazione di sostenibilità
4.2.1 Disposizioni transitorie, esonero e deroghe
4.2.2 Semplificazioni per le PMI quotate
4.3 Obbligo di pubblicità
4.4 Responsabilità e sanzioni dell’organo amministrativo e di controllo
4.5 Sintesi dell’assetto normativo e gerarchia fonti e principi
5. L’architettura degli ESRS
5.1 ESRS trasversali
5.1.1 ESRS 1 - prescrizioni generali
5.1.2 Le caratteristiche qualitative fondamentali dell’informazione
5.1.3 L’elenco delle questioni rilevanti, l’RA 16
5.1.4 L’inizio del processo di rendicontazione: la doppia rilevanza in pratica
5.1.5 Doppia materialità: approccio ESRS
5.1.6 Il processo di doppia materialità e creazione del valore
5.1.7 Due diligence linee guida nella CSDDD
5.1.8 Il periodo di riferimento della dichiarazione di sostenibilità
5.1.9 Il “rischio di sostenibilità” nel SCI best practices
5.1.10 Impatti, rischi ed opportunità della catena del valore. Linee guida EFRAG
5.1.11 Struttura della dichiarazione di sostenibilità
5.1.12 Gradualità degli obblighi di informativa
5.1.13 Il “Revisore della sostenibilità” e ISSA 5000 (cenni)
5.1.14 Quadro di sintesi prescrizioni ESRS 1
5.2 ESRS 2: obblighi d’informativa e metodo
5.2.1 L’informativa di Governance. Assessment e check list
5.3 ESRS 2: Strategia, modello di business e catena del valore
5.4 ESRS 2: La gestione dei rischi e il controllo interno delle questioni di sostenibilità
5.4.1 Politica del rischio d’impresa e questioni di sostenibilità. Best practices
5.5 ESRS 2: obbligo minimo di informativa sulle politiche, azioni, metriche e monitoraggio
5.6 ESRS 2: elenco degli elementi di informazione e data point
6. La dimensione ambientale ESRS E
6.1 Tassonomia Europea
6.1.1 Gli obiettivi ambientali ESRS E
6.2 L’informazione ambientale dal 1° gennaio 2024
6.3 Cambiamenti climatici ESRS E1
6.4 ESRS E2: la rendicontazione dell’inquinamento
6.5 ESRS E3 Acque e risorse marine
6.6 ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi
6.7 ESRS E5 Uso delle risorse e dell’economia circolare
7. La dimensione sociale ESRS S
7.1 ESRS S: rendicontazione delle questioni di sostenibilità Sociale
7.1.1 Informazioni generali e check list per la valutazione di rilevanza
7.1.2 Gestione degli impatti rischi ed opportunità ed esempi di politiche della forza lavoro dell’impresa
7.1.3 Metriche, obiettivi, esempi di informative
7.2 ESRS S2 La forza lavoro della catena del valore
7.2.1 Gli obblighi di informativa ESRS S2
7.3 ESRS S3 Comunità interessate
7.4 ESRS S4 Consumatori ed utilizzatori finali
8. La condotta aziendale
9. ESRS volontario PMI e microimprese
9.1 Opzione modello e obbligo di conformità
10. Rendicontare la sostenibilità per creare valore
10.1 Dal Business Model (BM) al Sustainable Business Model (SBM)
10.2 Il processo di definizione di un Sustainable Business Model
10.2.1 L’impatto degli ESG sul valore creato
10.3 La determinazione del valore creato secondo il Discounted Cash Flow (DCF)
10.3.1 L’approccio al valore dell’International Integrated Reporting Council
10.3.2 Gli Elementi chiave
11. Note finali
Crediti d'imposta per Ricerca & Sviluppo: disciplina, criticità e sviluppi operativi in un eBook in pdf di 141 pagine.
Aggiornato con la giurisprudenza e le novità introdotte dal DL n. 39/2024 e dal DM 04/07/2024 (Linee Guida integrative del MIMIT per la corretta applicazione del credito d’imposta)
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la disciplina del credito d’imposta R&S alla luce delle novità introdotte dal Dpcm del 15/09/2023 e dai provvedimenti attuativi dello stesso in tema di «certificazione» nonché, da ultimo, dall’art. 6 del DL n. 39/2024 in materia di monitoraggio della fruizione dell’agevolazione, soffermando in particolar modo l’attenzione sugli aspetti critici che la disciplina de qua presenta e sulle possibili soluzioni.
In tale cornice, viene analizzata anche l’eliminazione del «Patent Box» come disposta dal DL n. 146/2021 e confermata con la Legge di Bilancio 2022.
In particolare, dopo aver esaminato l’evoluzione normativa in materia, saranno declinati i presupposti soggettivi, oggettivi e temporali della misura del nuovo credito d’imposta per investimenti in R&S, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative, i profili procedurali e sanzionatori, le criticità rinvenienti dall’attuale quadro normativo e di prassi, non trascurando l’illustrazione di possibili percorsi migliorativi della rilevante misura di incentivazione fiscale da parte delle imprese.
Di particolare interesse è poi la previsione, introdotta dall’art. 23 del DL n. 73/2022, c.d. «Decreto Semplificazioni» (convertito con la Legge n. 122/2022), in base alla quale, allo scopo di favorire l'applicazione in condizioni di certezza operativa delle discipline dei crediti di imposta in commento, le imprese possono richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati (consuntiva) o da effettuare (preventiva) ai fini della loro classificazione nell'ambito delle attività di Ricerca e Sviluppo, di Innovazione Tecnologica e Design e Innovazione Estetica (R&S&I&D).
Con il Decreto MIMIT del 04/07/2024 sono state approvate le Linee Guida (previste dal c. 5 del citato articolo nonché dall’art. 3, c. 5 del DPCM 15/09/2023), per la richiesta ed il conseguimento della certificazione.
Al fine poi di monitorare gli utilizzi del suddetto credito d’imposta, l’art. 6 del DL n. 39/2024 (conv., con modificazioni, nella L. n. 67/2024), ha stabilito che la relativa compensazione mediante F24 sia consentita solo dopo aver presentato gli specifici modelli approvati con il Decreto del MIMIT del 24/04/2024. In particolare, con riferimento agli investimenti in attività di R&S effettuati dall’01/01/2024 al 29/03/2024, è previsto l’invio della sola comunicazione ad avvenuto completamento dell’investimento (ex post) mentre, per quelli effettuati a partire dal 30/03/2024, va trasmessa sia la comunicazione preventiva (ex ante) che successiva (ex post).
Introduzione.
Premessa.
1. Evoluzione normativa.
2. Ambito soggettivo e temporale.
3. Credito di imposta per R&S.
3.1 Potenziamento per le strutture produttive del Mezzogiorno.
3.2 La super deduzione dei costi di R&S.
4. Credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica.
5. Credito di imposta per le attività di design e ideazione estetica.
6. L’utilizzo del credito d’imposta e relativi obblighi documentali
7. Modello Dichiarazione Redditi - Quadro RU e rilevazione contabile dei crediti d’imposta.
8. Procedura di collaborazione tra MISE e Agenzia delle Entrate.
9. Profilo sanzionatorio.
10. Considerazioni conclusive.
Il "Manuale di Fiscalità Internazionale delle Persone Fisiche" è una guida completa in pdf, aggiornata per comprendere la complessità della fiscalità internazionale. Il manuale è un supporto indispensabile per chiunque debba affrontare questioni di residenza fiscale, impatriati, tassazione di redditi esteri, e altri aspetti transnazionali.
Aggiornato alla circolare 20/E del 4.11.2024 e arricchito con domande e risposte per aiutare il lettore a trovare soluzioni su temi pratici e concreti
eBook in pdf di 197 pagine.
In un mondo sempre più interconnesso, la fiscalità internazionale sta assumendo crescente importanza per le persone fisiche, che sempre più spesso si trovano a gestire aspetti fiscali internazionali (legati a fenomeni di global mobility, etc.) e che pertanto necessitano di un bagaglio conoscitivo che consenta loro di orientarsi in questo complesso panorama.
Il presente manuale affronta la disciplina dei principali aspetti cross-border previsti dalla normativa fiscale italiana, evidenziando le novità in materia di fiscalità internazionale introdotte nel 2024.
Ogni paragrafo è corredato di domande e risposte sul tema, in modo da rendere il manuale pratico ed efficace per il lettore.
Introduzione
Glossario
Fonti del diritto internazionale tributario e convenzioni contro le doppie imposizioni
1.1 Consuetudine internazionale
1.2 Principi generali del diritto riconosciuti dalle nazioni civili
1.3 Trattati internazionali: introduzione
1.4 Trattati internazionali: formazione
1.5 Trattati internazionali: recepimento nella normativa domestica
1.6 Trattati internazionali: criteri interpretativi (domande e risposte)
1.7 Trattati internazionali: qualificazione dei termini giuridici
1.8 Efficacia giuridica del Modello OCSE e del relativo Commentario
1.9 Convenzione Multilaterale (Multilateral Instrument, MLI)
1.9.1 Caratteristiche, scopo, oggetto
1.9.2 Ambito di applicazione
1.9.3 Entrata in vigore e modalità di applicazione
1.9.4 Oggetto della Convenzione
Residenza delle persone fisiche
2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale
2.2 Criterio formale: iscrizione all’ANPR
2.3 Presunzione assoluta di residenza
2.4 Iscrizione all’AIRE
2.5 Sanzioni previste per la mancata iscrizione all’AIRE
2.6 Prova della residenza fiscale in Italia e nuovi criteri di collegamento
2.7 Elemento temporale
2.8 White list e black list
2.9 Prova del trasferimento della residenza
2.10 Residenza fiscale e tie-breakers rules
2.11 Riflessioni in ordine al nuovo regime in vigore dal 1 gennaio 2024
2.12 Documentazione ufficiale rilevante
2.12.1 Giurisprudenza
2.12.2 Prassi
Incentivi fiscali per il trasferimento in Italia della residenza
3.1 “Nuovo” regime degli impatriati
3.1.1 Requisiti di elevata qualificazione o specializzazione
3.1.2 Proroga degli impatriati anche per chi è entrato in Italia come neo residente
3.1.3 Lavoratori impatriati vs incentivo all’esodo
3.2 “Vecchio” regime degli impatriati
3.2.1 Abrogazione del “vecchio” regime
3.2.2 Ambito soggettivo
3.2.3 Ambito oggettivo
3.2.3.1 Condizioni per l’applicazione dell’agevolazione
3.2.3.2 Redditi agevolabili
3.2.3.3 Incompatibilità con il regime forfettario
3.2.4 Casi particolari
3.2.4.1 Remote working, distacco all’estero, trasferimenti intercompany
3.2.4.2 Acquisto della residenza fiscale in Italia
3.3 Tirocinio vs regime impatriati
3.4 Doppia modalità del regime degli impatriati
3.4.1 Beneficio fiscale
3.4.2 Ambito temporale
3.4.2.1 Permanenza in Italia per almeno 2 anni
3.4.2.2 Computo del periodo biennale
3.4.3 Adempimenti richiesti per beneficiare del regime
3.4.4 Documentazione ufficiale rilevante
3.4.4.1 Giurisprudenza
3.4.4.2 Prassi
3.5 Regime dei neo-domiciliati
3.5.1 Ambito soggettivo
3.5.1.1 Condizioni di applicabilità
3.5.1.2 Estensione dell’opzione ai familiari
3.5.2 Ambito oggettivo
3.5.2.1 Incompatibilità con altri regimi
3.5.2.2 Monitoraggio fiscale, IVAFE, IVIE
3.5.3 Ambito temporale
3.5.4 Ambito territoriale
3.5.4.1 Versamento dell’imposta
3.5.6 Documentazione ufficiale rilevante
3.5.6.1 Prassi
Credito d’imposta per le imposte pagate all’estero
4.1 Natura giuridica
4.2 Ambito soggettivo
4.3 Requisiti
4.4 Primo requisito: qualificazione del reddito come di fonte estera
4.5 Secondo requisito: concorso alla formazione del reddito
4.6 Terzo requisito: definitività dell’imposta
4.7 Calcolo del credito per le imposte pagate all'estero
4.8 Periodo d’imposta di spettanza del credito d'imposta e richiesta in dichiarazione
4.9 Dichiarazione omessa od omesso inserimento in dichiarazione del reddito prodotto all'estero
4.10 Riporto "in avanti" e "all'indietro" del credito non utilizzato
4.11 Scomputo, rimborso o compensazione del credito
4.12 Documentazione attestante il pagamento delle imposte estere
4.13 Documentazione ufficiale rilevante
4.13.1 Giurisprudenza
4.13.2 Prassi
Tassazione dei soggetti non residenti per i redditi prodotti in Italia
5.1 Redditi imponibili solo a determinate condizioni (primo gruppo)
5.1.1 Redditi fondiari
5.1.2 Redditi di capitale
5.1.3 Convenzioni contro le doppie imposizioni e Direttive UE
5.1.4 Redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente
5.1.5 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.1.6 Redditi di lavoro autonomo
5.1.7 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.1.9 Redditi diversi
5.1.10 Redditi di partecipazione in società trasparenti
5.2 Redditi imponibili in ogni caso in Italia (secondo gruppo)
5.3 Criteri di determinazione del reddito imponibile
5.4 Detrazioni per carichi di famiglia
5.5 Residenza in Stati White-list
5.6.3 Detrazioni d’imposta
Le sanzioni tributarie amministrative
Guida alle novità dopo il decreto legislativo del 14 giugno 2024 n. 87
eBook in pdf di 152 pagine.
L'eBook rappresenta una guida pratica e completa alle sanzioni tributarie amministrative, aggiornata alle recenti modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 87 del 2024. L’opera offre un’analisi chiara e dettagliata sui principali aspetti della normativa tributaria sanzionatoria, con un approccio pratico volto a supportare i professionisti nella gestione di casi concreti in ambito precontenzioso e contenzioso.
Punti di forza
Premessa
Tributi ai quali si applica la disciplina
Rapporto tra sanzioni penali e sanzioni amministrative
2.1. Principio di specialità
2.2. Principio del “doppio binario”
2.3. Effetti della definitività degli atti di accertamento sul processo penale
2.4. Efficacia delle sentenze penali nei giudizi dinanzi al giudice tributario e alla Corte di Cassazione
2.5. Applicazione ed esecuzione delle sanzioni penali e delle sanzioni amministrative per violazioni penalmente rilevanti
2.6. Cause di non punibilità penale e pagamento del debito tributario
Principi generali in materia sanzionatoria
3.1. Principio di legalità
3.2. Principio di proporzionalità
3.3. Imputabilità
3.4. Colpevolezza
3.5. Cause di non punibilità amministrativa
3.5.1. Premessa
3.5.2. Ignoranza della legge tributaria
3.5.3. Errore sul fatto
3.5.4. Obiettive condizioni di incertezza
3.5.5. Indeterminatezza delle richieste
3.5.6. Forza maggiore
3.5.7. Mancato pagamento del tributo addebitabile ad un terzo
3.5.8. Violazioni meramente formali
3.5.9. Tutela dell’affidamento e della buona fede
3.5.10. Sintesi
Determinazione della sanzione applicabile
4.1. Criteri generali di determinazione della sanzione
4.2. Recidiva
4.3. Concorso di violazioni e continuazione
4.4. Ravvedimento operoso
4.4.1. Effetti e presupposti
4.4.2. Modalità
4.4.3. Ravvedimento frazionato
4.4.4. Ravvedimento operoso per le violazioni sostanziali
4.4.5. Ravvedimento operoso per gli omessi o tardivi versamenti
4.4.6. Ravvedimento operoso per le indebite compensazioni
4.4.7. Ravvedimento operoso per omessa presentazione del modello F24
4.4.8. Ravvedimento operoso per la dichiarazione tardiva entro 90 giorni
4.4.9. Ravvedimento operoso per la dichiarazione infedele
4.4.10. Ravvedimento operoso per la tardiva o omessa presentazione del quadro RW
4.4.11. Ravvedimento operoso per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA
4.4.12. Ravvedimento operoso per violazioni relative a tributi non autoliquidabili
4.4.13. Ravvedimento operoso delle certificazioni uniche
4.4.14. Ravvedimento operoso per i soggetti in regime di adempimento collaborativo
Soggetti responsabili
5.1. Principio di personalità della sanzione
5.2. Violazioni riferite a società o enti
5.3. Violazioni commesse da dipendenti o rappresentanti di persone fisiche
5.4. Concorso di persone
5.5. Autore mediato
5.6. Cessione d’azienda
5.7. Operazioni straordinarie
Sanzioni accessorie
Procedimento
7.1. Irrogazione delle sanzioni
7.2. Definizione agevolata
7.3. Riscossione delle sanzioni
7.4. Tutela giurisdizionale e ricorsi amministrativi
Violazioni
8.1. Violazioni relative al pagamento
8.2. Violazioni relative alle compensazioni
8.3. Violazioni relative alle dichiarazioni
8.3.1. Violazioni relative al contenuto e all’invio della dichiarazione
8.3.2. Violazioni relative alla tardiva od omessa presentazione delle dichiarazioni
8.3.3. Violazioni relative all’infedele dichiarazione
8.3.4. Violazioni relative ad altre dichiarazioni e comunicazioni
8.4. Violazioni dei sostituti d’imposta
8.4.1. Violazioni relative alle certificazioni uniche
8.4.2. Violazioni relative alla tardiva od omessa presentazione della dichiarazione mod. 770
8.4.3. Violazioni relative alla presentazione di dichiarazione mod. 770 infedele
8.5. Violazioni relative agli obblighi di assistenza fiscale
8.6. Violazioni relative alla tenuta della contabilità
8.7. Violazioni relative alla fatturazione e documentazione delle operazioni ai fini IVA
8.8. Violazioni relative alla trasmissione telematica dei corrispettivi
8.9. Violazioni relative alle esportazioni
8.10. Violazioni relative alle richieste e ai questionari emessi dall’Amministrazione finanziaria
8.11. Violazioni relative all’imposta di registro
8.12. Violazioni relative all’imposta di bollo
8.13. Violazioni relative all’imposta sulle successioni e donazioni
8.14. Violazioni in materia di imposte ipotecarie e catastali
8.15. Violazioni in materia di tasse sulle concessioni governative
8.16. Violazioni in materia di tributi comunali
8.17. Violazioni in materia di imposta sugli spettacoli
Il presente approfondimento ha l’obiettivo di fornire una guida pratica alla gestione delle operazioni triangolari IVA nazionali, comunitarie ed extra-comunitarie.
Edizione 2024
Aggiornato al decreto sanzioni in vigore dal 1° settembre 2024
I casi proposti pongono in evidenza gli adempimenti IVA e gli oneri documentali che gravano su un operatore nazionale coinvolto in una vendita a catena. Definire correttamente le operazioni sin dell’origine diventa fondamentale poiché, nella maggior parte dei casi, le esigenze commerciali si scontrano con gli adempimenti amministrativi ad esse connesse. La valutazione del rischio fiscale collegato ad un’errata impostazione dell’operazione ai fini IVA diventa basilare oggi che il commercio internazionale ha assunto un peso fondamentale per le società italiane.
I singoli casi pratici sono trattati partendo da una rappresentazione grafica dell’operazione triangolare dove la fatturazione viene rappresentata da una linea continua mentre la movimentazione della merce è illustrata con una linea tratteggiata. L’Italia è indicata in colore verde, i paesi comunitari in blu e quelli extracomunitari in rosso.
Le triangolazioni proposte sono inoltre corredate da una breve analisi tecnica/normativa che serva da guida per la gestione delle criticità di ogni singolo caso.
L’intento degli autori è di fornire una risposta “semplice” a triangolazioni complesse descrivendo le principali fattispecie che possono interessare un’azienda che opera in un contesto internazionale.
Negli esempi sono riportate le indicazioni della Natura delle operazioni seguendo le specifiche tecniche della fatturazione elettronica ed esterometro, nella versione 1.8 e seguenti.
Occorre tenere in considerazione che l’invio al SdI dei documenti per effettuare l’integrazione o l’autofattura, ed ottenere una bozza di dichiarazione Iva precompilata, è diventato obbligatorio dal 1° luglio 2022.
1. Triangolazioni nazionali
1.1 IT1 vende a IT2 che a sua volta vende a cliente UE – la merce viaggia da IT1 a UE
1.2 IT1 acquista i beni da fornitore UE e vende al cliente IT2 – la merce viaggia da UE a IT2
1.3 IT1 vende a UE che a sua volta vende a IT2 – la merce resta in IT
2. Triangolazioni comunitarie
2.1 UE1 vende a IT che a sua volta vende a UE2 – la merce viaggia da UE1 a UE2
2.1.1 Designazione del cliente UE2 quale debitore di imposta
2.1.2 UE1 e UE2 nello stesso Stato
2.2 IT vende a UE1 che a sua volta vende a UE2 – la merce viaggia da IT a UE2
2.3 UE1 vende a UE2 che a sua volta vende a IT – la merce viaggia da UE1 a IT
3. Triangolazioni extra-comunitarie
3.1 IT vende a UE che a sua volta vende a Extra-UE – la merce viaggia da IT a Extra-UE
3.2 IT vende a Extra-UE che a sua volta vende in UE – la merce viaggia da IT a UE
3.3 IT acquista da Extra-UE e vende a UE – la merce viaggia da Extra-UE a UE
3.4 Extra-UE vende a UE che a sua volta vende a IT – la merce viaggia da Extra-UE a IT
3.5 IT1 vende a Extra-UE che a sua volta vende a IT2 – la merce resta in IT
3.6 IT acquista da Extra-UE1 e vende a Extra-UE2 – la merce viaggia da Extra-UE1 a Extra-UE2
3.7 IT1 vende a IT2 che a sua volta vende a Extra-UE – la merce viaggia da IT1 a Extra-UE
3.8 IT vende a Extra-UE che a sua volta vende a Extra-UE1 – la merce viaggia da IT a Extra-UE1
3.9 UE vende a Extra-UE che a sua volta vende a IT – la merce viaggia da UE a IT
4. Quadrangolazioni
4.1 Esempio
4.2 Modalità operative
4.2.1 - IT1 nomina un rappresentante fiscale in Francia
4.2.2 - IT2 nomina un rappresentante fiscale in Spagna
4.2.3 - IT1 nomina un rappresentante fiscale in Spagna
Autofatture – Guida completa alle casistiche di emissione e casi pratici di compilazione.
Aggiornato al Decreto Sanzioni Dlgs n. 87/2024 in vigore dal 1° settembre 2024
Diverse sono le casistiche trattate:
eBook in pdf di 73 pagine.
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di autofattura, reverse charge o inversione contabile impropriamente, un po' alla rinfusa, a volte come sinonimi a volte come contrari!
La stessa Agenzia delle entrate, nelle FAQ sulla fatturazione elettronica ha “mischiato” il concetto di inversione contabile con quello dell’autofattura creando un po' di confusione tra gli operatori. L’introduzione delle nuove specifiche tecniche della fatturazione elettronica (versione 1.8 6 e seguenti aggiornamenti) ha posto nuovamente l’accento sulle ipotesi di autofattura/integrazione elettronica; in particolare, con riferimento alle operazioni estere, l’emissione dei suddetti documenti esonera dall’esterometro: il soggetto passivo IVA può decidere, a propria discrezione, di emettere un’autofattura/integrazione elettronica per gli acquisti dall’estero, evitando di trasmettere l’esterometro.
Tale scelta è diventata obbligatoria dal 1° luglio 2022, con l’abrogazione della comunicazione delle operazioni transfrontaliere (esterometro a cadenza trimestrale). Inoltre, in caso di acquisti online (ad esempio su Amazon) a volte è complicato distinguere il fornitore (UE, extra-UE, IT), la provenienza della merce ed il conseguente trattamento IVA (TD18, TD19 o regolare fattura con IVA detraibile?).
Se la fattura arriva dall’estero erroneamente con IVA, come va gestita?
Nuovo TD28, TD19 o che strada scegliere?
L’intento degli autori è quello innanzitutto di distinguere le ipotesi di autofatturazione da quelle di integrazione, proponendo svariati casi pratici di operazioni (italiane ed estere) che richiedono l’assolvimento di tale adempimento in capo al cessionario/committente nazionale.
Vedremo che, ad oggi, esistono presupposti per l’emissione di autofattura elettronica obbligatoria e operazioni che consentono l’emissione di un’autofattura/integrazione cartacea o elettronica.
Sintesi
1. Premessa
1.1 Definizione di autofattura
1.1.1 Le caratteristiche tecniche dell’autofattura
1.1.2 La registrazione dell’autofattura nei registri IVA: le alternative
1.2 Definizione di integrazione della fattura
1.2.1 Integrazione della fattura su un documento separato
1.3 La distinzione tra le due procedure
1.3.1 Tabella di raccordo operazione IVA: autofatture o integrazione del documento ricevuto
1.4 Amazon: novità dal 1° ottobre 2024
2. Casi pratici
2.1 Autofattura mancato ricevimento fattura del fornitore
2.1.1 Esempio emissione autofattura per mancato ricevimento fattura acquisto beni
2.1.2 Esempio emissione autofattura per mancato ricevimento fattura servizi
2.2 Esempio emissione autofattura per omaggio
2.3 Emissione autofattura per autoconsumo
2.4 Autofattura per servizio ricevuto da soggetto extra-UE
2.4.1 Esempio emissione autofattura cartacea per servizio ricevuto da extra-UE
2.4.2 Esempio emissione autofattura elettronica per servizio ricevuto da extra-UE
2.4.3 Autofatture per operazioni esenti extra-UE
2.4.4 Termini invio autofatture TD17 allo SdI dal 1° luglio 2022
2.5 Importazione e autofattura per servizio ricevuto da soggetto extra-UE
2.5.1 Esempio emissione autofattura per contributo conto stampi con IVA assolta su bolla doganale di import
2.5.2 Esempio emissione autofattura per acquisto di beni da fornitore extra-UE con merce in deposito in Italia
2.6 Emissione autofattura per estrazione da deposito
2.7 Integrazione fattura emessa da prestatore/fornitore UE
2.7.1 Esempio integrazione elettronica per acquisto di beni da fornitore UE
2.7.2 Esempio integrazione elettronica per acquisto di servizi da prestatore UE
2.8 Autofattura per mancata fatturazione da parte del prestatore/fornitore UE
2.9 Autofattura per splafonamento
2.10 Integrazione fattura emessa da prestatore/fornitore italiano
2.11 Fattura fornitore estero emessa erroneamente con IVA
2.12 Fattura sponsorizzazione ASD
2.13 Fattura regime agricolo
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