Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Aspetti civilistici, contabili e fiscali delle perdite d'esercizio con esempi di scritture contabili.
eBook in pdf di 77 pagine.
Nel corso della vita aziendale, il manifestarsi di perdite di esercizio è un fenomeno abbastanza frequente, soprattutto in periodi di crisi. Dal punto di vista civilistico, la disciplina – racchiusa negli artt. 2446 e 2447 per le S.p.A. e artt. 2482-bis e 2482-ter per le S.r.l. – prevede, a seconda dell’impatto della perdita d’esercizio sul capitale sociale, l’adozione di adeguati provvedimenti diretti a riportare la gestione in una posizione di stabilità. La normativa richiamata riguarda però le mere società di capitali, in quanto per quelle di persone, che non hanno un limite minimo di capitale sociale, alcune di tali disposizioni non potrebbero essere attuate. Per queste ultime si fa riferimento alla disciplina generale della partecipazione agli utili e alle perdite dei soci dettata per la società semplice.
Indipendentemente dalla modalità in cui la perdita civilistica è ripianata, quella fiscale può essere portata – per i soggetti IRES – in diminuzione dal reddito complessivo dei periodi d’imposta successivi, senza limiti di tempo, in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascun periodo d’imposta e per l’intero importo che trova capienza in tale ammontare.
Se la perdita è rilevata nei primi tre periodi d’imposta può essere riportata in misura del 100% del reddito imponibile.
Grazie all’intervento del Legislatore della Legge di bilancio 2019, tali regole valgono, a partire dal periodo d’imposta 2021 “solare”, anche per i soggetti IRPEF in regime di impresa e per i soci di società di persone a prescindere dal regime contabile adottato.
Introduzione
1. Aspetti civilistici e contabili
1.1 Patrimonio netto, capitale sociale e risultato dell’esercizio
1.2 La disciplina civilistica delle perdite
1.2.1 Le perdite delle società di capitali
1.2.1.1 Perdita inferiore ad 1/3 del capitale sociale
1.2.1.1.1 Esempio
1.2.1.2 Perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale
1.2.1.2.1 Esempio
1.2.1.3 Perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale con riduzione al di sotto del minimo legale
1.2.1.3.1 Esempio
1.2.1.4 Schema riepilogativo
1.2.2 Il riporto a “nuovo” delle perdite
1.2.2.1 Esempio con scritture contabili
1.2.3 La copertura delle perdite
1.2.3.1 Utilizzo delle riserve disponibili
1.2.3.1.1 Schema riepilogativo
1.2.3.1.2 Esempio con scritture contabili
1.2.3.2 Copertura da parte dei soci
1.2.3.2.1 Esempio con scritture contabili
1.2.4 La riduzione del capitale sociale
1.2.4.1 Esempio con scritture contabili
1.2.5 Normativa COVID-19: la “sterilizzazione” delle perdite d’esercizio
1.2.5.1 Schema riepilogativo
1.2.5.2 Proroga bilanci 2021 e 2022
1.2.5.3 Disciplina ordinaria per i bilanci 2023
1.3 Partecipazioni agli utili e alle perdite società di persone
2. Aspetti fiscali
2.1 La disciplina fiscale delle perdite
2.1.1 I soggetti IRES
2.1.1.1 Riporto della perdita nei primi tre periodi d’imposta
2.1.1.2 Riporto della perdita nei periodi successivi al terzo
2.1.1.3 Il riporto delle perdite: schema riepilogativo
2.1.1.4 Assenza ordine di priorità del riporto
2.1.1.4.1 Assenza ordine di priorità del riporto: esempio
2.1.1.5 Le perdite d’impresa nel modello Redditi SC 2024
2.1.1.5.1 Le perdite d’impresa nel modello Redditi SC 2024: esempio
2.1.1.6 Divieto di riporto delle perdite
2.1.1.7 Cessione delle perdite fiscali a società quotate
2.1.1.8 Perdite derivanti dalla partecipazione in società di persone
2.1.1.9 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento
2.1.1.9.1 Il modello IPEA
2.1.1.9.2 Utilizzo delle perdite in sede di accertamento: esempio
2.1.1.10 Il riporto delle perdite per le società di comodo
2.1.1.11 Il riporto delle perdite in ipotesi di operazioni straordinarie
2.1.1.11.1 La fusione
2.1.1.11.2 La scissione
2.1.1.11.3 La trasformazione
2.1.1.11.4 La liquidazione della società
2.1.1.12 Le imposte anticipate
2.1.2 I soggetti IRPEF
2.1.2.1 Soggetti esercenti arti e professioni
2.1.2.2 Soggetti in regime d’impresa
2.1.2.2.1 Esempio
2.1.2.3 Tabella riepilogativa
2.1.2.4 Applicabilità delle norme e regime transitorio
2.1.1.5 Soggetti in regime di vantaggio
2.1.1.6 Soggetti in regime forfetario
2.1.1.7 Le perdite d’impresa nel modello Redditi PF 2024
2.1.1.8 Le perdite fiscali delle società di persone
2.1.2.8.1 Le perdite fiscali nella S.A.S.
2.1.2.8.1.1 Le perdite fiscali nella S.A.S: esempio
2.1.2.9 Partecipazioni in società di capitali in regime di trasparenza fiscale
2.1.2.10 Perdite società di persone “di comodo"
2.1.2.11 Divieto riporto perdite
IVIE e IVAFE 2024: Guida pratica alla compilazione del quadro RW.
Nell'ebook un'analisi delle novità e la guida alla compilazione dei quadri dei modelli fiscali.
eBook in pdf di 40 pagine.
Esordio della nuova casella per dichiarare il valore delle cripto-attività detenute all'estero alla luce dell'introduzione della nuova imposta. Raddoppio dell'aliquota d'imposta per gli investimenti finanziari nei paradisi fiscali, e aumento dell'imposta sulle seconde case all'estero.
Queste le novità 2024 in materia di IVAFE, IVIE e obblighi dichiarativi.
Da quest'anno sarà poi possibile utilizzare anche il modello 730 anche per le imposte dovute su investimenti finanziari e immobili all'estero, come pure per le cripto-attività, senza più la necessità di dover presentare il quadro aggiuntivo RW del modello Redditi.
Nell'ebook un'analisi delle novità e la guida alla compilazione dei quadri dei modelli fiscali.
Premessa
1. Residenza e obblighi dichiarativi
1.1 La verifica della residenza
1.2 La lista dei paradisi fiscali
1.3 Anagrafe degli italiani all'estero e assenza dall'Italia
2. L'obbligo di monitoraggio
2.1 I soggetti obbligati
2.2 Le esenzioni per i lavoratori all'estero
2.3 Monitoraggio anche in caso di disinvestimento in corso d'anno
2.4 La disponibilità dei beni
2.5 Le attività da dichiarare
2.6 Le attività intestate a società estere
2.7 Gli obblighi di dichiarazione in caso di controllo indiretto
2.8 Il titolare effettivo
2.9 Casi particolari
3. L'IVAFE
3.1 Depositi e conti correnti esteri tra monitoraggio e tassazione
3.2 Le regole per i conti correnti
3.3 L'aliquota per gli altri investimenti
3.4 La base imponibile
3.5 Il credito per le imposte pagate all'estero
4. L'IVIE
4.1 Nuove aliquote per il 2024
4.3 I soggetti tenuti al pagamento
4.4 In caso di immobili intestati a soggetti giuridici
4.5 La base imponibile
4.6 Le regole contro la doppia tassazione
4.7 Documenti da conservare per il credito d’imposta
5. L'imposta sulle cripto-attività
6. Il monitoraggio
6.1 La compilazione del quadro RW
6.2 La compilazione del quadro W del modello 730
7. Calcolo e versamento delle imposte
7.1 Rigo imposte dovute modello Redditi
7.2 IVAFE
7.2.1 Il versamento
7.3 IVIE
7.3.1 Il versamento
7.4 Imposta cripto-attività
7.4.1 Il versamento
7.5 Sezione Versamenti e residui modello 730
Guida pratica e completa sui Co.Co.Co (collaborazioni coordinate e continuative)
Aggiornato alle aliquote INPS 2024
eBook in pdf di 200 pagine.
Il presente ebook ha lo scopo di fornire un’analisi dettagliata degli adempimenti richiesti per la gestione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
Destinatari dell’elaborato sono sia gli operatori del settore che gli stessi collaboratori, con lo scopo di avere un quadro completo su una tipologia contrattuale che, collocandosi a metà strada tra i rapporti di lavoro subordinato e i contratti autonomi, presenta una serie significativa di particolarità e aspetti che meritano piena attenzione.
In primis dal punto di vista previdenziale e contributivo, il versamento delle somme destinate ad alimentare la pensione e a finanziare una serie di prestazioni temporanee (ad esempio malattia, maternità e assegni familiari) vede come beneficiaria la Gestione separata INPS, regolata da normative e criteri diversi rispetto ai lavoratori dipendenti.
La stessa assicurazione INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali, seppur estesa anche ai collaboratori, opera nei confronti di questi ultimi con regole differenti che si traducono in una gestione particolare della busta paga e degli oneri in capo al prestatore.
Ultimo ma non meno importante è l’insieme delle operazioni necessarie alla tassazione dei redditi generati dai collaboratori, individuati dalla normativa come assimilati a quelli da lavoro dipendente. Da questa parificazione nasce a cascata l’obbligo, in capo al committente – sostituto d’imposta, di trattenere in busta paga le ritenute a titolo di acconto dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e addizionali regionali / comunali, riconoscere le eventuali detrazioni d’imposta e i trattamenti di riduzione del cuneo fiscale.
Il dettaglio delle operazioni appena citate dev’essere comunicato all’Agenzia entrate attraverso i modelli CU e 770.
Allontanandoci da quelli che sono gli adempimenti nei confronti degli enti pubblici, il rapporto di cococo merita una serie di tutele, prima di tutto quelle in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre all’estensione del rito del lavoro (al pari dei lavoratori dipendenti).
Emerge inoltre l’obbligo di istituzione e tenuta del Libro unico del lavoro, la consegna (all’atto dell’erogazione del compenso) del cedolino paga e la denuncia di avvio della collaborazione ai Centri per l’impiego, attraverso il flusso telematico UNILAV.
Nell’ottica poi di un rischio di utilizzo abusivo del rapporto di cococo, in luogo di un contratto subordinato, un approfondimento doveroso dev’essere fatto sull’istituto della certificazione, volto a verificare, da parte delle commissioni abilitate, la genuinità della collaborazione.
La particolarità delle cococo ha altresì, giocoforza, effetti importanti sul calcolo della busta paga.
Per questo motivo, l’ebook è arricchito da prospetti di calcolo che analizzano, passaggio dopo passaggio, come dal compenso lordo si individua il netto da corrispondere al collaboratore, senza dimenticare le somme da versare a INPS, INAIL ed Erario.
Prefazione
1. Le origini della parasubordinazione
1.1 Il lavoro a progetto
1.2 Dlgs n. 81/2015
2. Cosa significa oggi collaborazione coordinata e continuativa
2.1 Applicazione disciplina lavoro subordinato
2.2 Personalità
2.3 Continuità
2.4 Sanatoria
2.5 Collaborazioni tipiche
3. Obblighi e tutele del collaboratore
3.1 Salute e sicurezza sul lavoro
4. Contratto di collaborazione
4.1 Contenuti
4.2 Certificazione
4.3 Commissioni di certificazione
4.4 Istanza
4.5 Avvio del procedimento
4.6 Audizione
4.7 Conclusione
4.8 Verbale
4.9 Efficacia temporale
4.10 Inversione della prova
4.11 Verifiche ispettive
4.12 Impugnazione dell’atto certificato
4.13 Le novità del Decreto Trasparenza
4.14 Le informazioni da fornire al collaboratore
4.15 Come trasmettere le informazioni e quando?
4.16 Modifiche successive
4.17 Le sanzioni
4.18 Entrata in vigore e regime transitorio
5. Libro Unico del Lavoro e documenti obbligatori
5.1 Contenuto
5.2 Dati anagrafici
5.3 Dati retributivi
5.4 Tenuta
5.5 Modalità di tenuta del LUL
5.6 Organi di vigilanza
5.7 Elenchi riepilogativi
5.8 Busta paga
5.9 Modello di busta paga
5.10 Trasmissione con posta elettronica
5.11 Sanzioni
5.12 Erogazione del compenso
5.13 Sanzioni
5.14 UniLav
5.15 Comunicazione agli enti
5.16 Termine
5.17 Soggetti delegati
5.18 Modalità di invio
5.19 Sanzione amministrativa
5.20 Maxisanzione per lavoro “in nero”
5.21 Proroghe e cessazioni
6. Iscrizione alla Gestione separata e tutele INPS
6.1 Procedura di iscrizione
6.2 Iscrizione come Parasubordinato
6.3 Iscrizione come Professionista
6.4 Cassetto previdenziale
6.5 Contribuzione
6.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione separata
6.7 Iscritti ad altre forme pensionistiche
6.8 Base imponibile
6.9 Massimale e minimale contributivo
6.10 Trattamento di fine mandato
6.11 Versamento con F24
6.12 Sanzioni
6.13 Automaticità delle prestazioni
6.14 Denuncia UniEmens
6.15 Compilazione del modello UniEmens
6.16 Codice Comune
6.17 Tipo Rapporto
6.18 Aliquota
6.19 Altra copertura previdenziale
6.20 Data di inizio e fine attività
6.21 Agevolazione
6.22 Calamità
6.23 Certificazione del contratto
6.24 Flusso unico
6.25 Malattia
6.26 Durata
6.27 Continuazione o ricaduta
6.28 Certificazione di malattia
6.29 Domanda telematica
6.30 Reperibilità
6.31 Assenza alla visita di controllo
6.32 Contrasto tra certificati
6.33 Deroghe
6.34 Importo
6.35 Degenza ospedaliera 69
6.36 Requisiti
6.37 Durata
6.38 Misura
6.39 Domanda
6.40 Contributi figurativi
6.41 Sospensione dei versamenti
6.42 Maternità
6.43 Adozione o affidamento
6.44 Padre
6.45 Condizioni
6.46 Domanda
6.47 Scadenze
6.48 Misura dell’indennità
6.49 Differimento
6.50 Posticipo
6.51 Parto prematuro
6.52 Sospensione
6.53 Interruzione della gravidanza
6.54 Congedo parentale
6.55 Periodo massimo
6.56 Requisiti
6.57 Contributi figurativi
6.58 DIS-COLL
6.59 Stato di disoccupazione
6.60 Contribuzione
6.61 Durata
6.62 Importo
6.63 Domanda
6.64 Decorrenza
6.65 Rapporto con attività di lavoro subordinato o autonomo
6.66 ISCRO
7. Pensioni
7.1 Riscatto contributi
7.2 Contributi volontari
7.3 Ricongiunzione
7.4 Totalizzazione
7.5 Cumulo gratuito
7.6 Pensione di vecchiaia
7.7 Pensione anticipata
7.8 Calcolo
7.9 Calcolo retributivo
7.10 Contributivo
8. INAIL
8.1 Attività soggette ad assicurazione
8.2 Infortuni
8.3 Occasione di lavoro
8.4 Trasferta
8.5 Infortunio in itinere
8.6 Causa violenta
8.7 Malattie professionali
8.8 Verificarsi dell’infortunio
8.9 Prestazioni sanitarie
8.10 Prestazioni economiche
8.11 Inabilità permanente
8.12 Franchigia
8.13 Indennizzo in capitale
8.14 Indennizzo in rendita
8.15 Rendita diretta
8.16 Morte
8.17 Assistenza personale
8.18 Premio
8.19 Tasso
8.20 Autoliquidazione
9. Controversie tra le parti e processo del lavoro
9.1 Rito del lavoro
9.2 Decadenza
9.3 Prescrizione
9.4 Decorrenza della prescrizione
9.5 Sospensione ed interruzione
9.6 Rinunce e transazioni
9.7 Rinuncia
9.8 Transazioni
9.9 Sedi protette
9.10 Arbitrato
9.11 Svolgimento dell’arbitrato
9.12 Conciliazione
9.13 Procedura di conciliazione
9.14 Svolgimento della conciliazione
9.15 Covid-19
9.16 Processo del lavoro
9.17 Contributo unificato
9.18 Telematizzazione del processo del lavoro
9.19 Primo grado
9.20 Assistenza legale
9.21 Ricorso
9.22 Notifica al convenuto
9.23 Costituzione
9.24 Domanda riconvenzionale
9.25 Terzo soggetto
9.26 Prima udienza
9.27 Interrogatorio
9.28 Fase istruttoria
9.29 Ordinanze anticipatorie
9.30 Rinuncia
9.31 Decisione
9.32 Spese legali
9.33 Interessi e rivalutazione monetaria
9.34 Impugnazione in appello
9.35 Contenuti del ricorso
9.36 Notifica alla controparte
9.37 Costituzione in appello
9.38 Svolgimento dell’appello
9.39 Cassazione
9.40 Ricorso in Cassazione
9.41 Decisione
10. Adempimenti del sostituto d’imposta
10.1 Soggetti non residenti
10.2 Operazioni del sostituto
10.3 Casi particolari
10.4 Scaglioni IRPEF
10.5 Retribuzione imponibile
10.6 Retribuzione in natura
10.7 Detrazioni d’imposta
10.8 Altre detrazioni
10.9 Giorni detrazioni
10.10 Redditi da pensione
10.11 Assegni periodici corrisposti al coniuge
10.12 Redditi diversi da lavoro o pensione
10.13 Ulteriore detrazione
10.14 Coniuge a carico
10.15 Figli a carico
10.16 Ripartizione detrazioni
10.17 Detrazione per famiglie numerose
10.18 Altri familiari a carico
10.19 Detrazioni per oneri
10.20 Spese sanitarie
10.21 Premi per assicurazioni sulla vita
10.22 Trattamento integrativo
10.23 Importo
10.24 Caratteristiche del trattamento integrativo
10.25 Erogazione automatica
10.26 Pluralità di rapporti
10.27 Versamento in F24
10.28 Conguaglio di fine anno
10.29 Addizionale regionale
10.30 Residenza
10.31 Base imponibile
10.32 Modalità di tassazione rateale
10.33 Cessazione del rapporto
10.34 Compensi corrisposti in un’unica soluzione
10.35 Versamento con F24
10.36 Soggetti esclusi
10.37 Addizionali comunali
10.38 Residenza
10.39 Base imponibile
10.40 Acconto
10.41 Metodo previsionale
10.42 Versamento
10.43 Saldo
10.44 Conguaglio di fine anno o fine rapporto
10.45 Reddito di riferimento
10.46 Conguaglio positivo
10.47 Conguaglio negativo
10.48 Altri redditi
10.49 Crediti d’imposta
10.50 Detrazioni
10.51 Conguaglio 730
10.52 Ricezione 730-4
10.53 Conguaglio
10.54 Debito
10.55 Credito
10.56 Rimborso diretto
10.57 Particolarità dei co.co.co.
10.58 Le novità della Riforma Fiscale 2024
10.59 Certificazioni uniche
10.60 Dati fiscali
10.61 Dati previdenziali ed assicurativi
10.62 Modello 770
10.63 Quadro ST
10.64 Quadro SV
10.65 Quadro SX
Guida alla Compilazione del Quadro RW - Speciale Dichiarazione dei Redditi 2024
Nell'ebook in pdf di 108 pagine, esempi pratici di compilazione del quadro RW.
Il quadro RW è stato istituito ai fini del monitoraggio delle attività detenute all’estero dai soggetti fiscalmente residenti in Italia. Tale quadro deve essere compilato dai contribuenti che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria sia a titolo di proprietà sia a fronte di qualunque altro diritto reale.
Sui valori indicati in tale quadro il contribuente, se sussistono i requisiti previsti dalla norma, assolve inoltre le imposte patrimoniali ossia l’Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE) e l’Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero (IVAFE).
Indispensabile supporto per contribuenti, consulenti fiscali e operatori del settore, l'eBook spiega passo dopo passo come gestire le complessità legate alla dichiarazione delle attività finanziarie estere, incluse criptoattività e polizze estere, nonché le implicazioni di IVIE, IVAFE e le nuove imposte sulle cripto.
Caratteristiche dell'eBook:
1. Soggetti obbligati al monitoraggio fiscale
1.1 La mera disponibilità
2. Titolare effettivo
2.1 L’approccio look through per i titolari effettivi di società paradisiache
3. Attività estere detenute tramite un trust
3.1 La disciplina ante D.Lgs. 90/2017
3.2 La disciplina post D.Lgs. 90/2017 e post D.Lgs. 125/2019
4. La Polizza Estera
5. Gli esempi della C.M. 38/E/2013
6. Esoneri soggettivi
7. Esoneri oggettivi
8. Cripto attività (criptovalute incluse)
8.1 Indicazioni valevoli fino al periodo d’imposta 2022
8.2 Indicazioni valevoli dal periodo d’imposta 2023
9. Gli investimenti
10. Le attività estere di natura finanziaria
10.1 La presunzione di fruttuosità
11. Gli importi in valuta estera
12. Valorizzazione degli investimenti e delle attività di natura finanziaria e patrimoniale
12.1 Gli immobili
12.2 Gli immobili che non hanno subito variazioni nel corso dell’anno precedente
12.3 Le attività finanziarie e le cripto attività
12.4 Il Prospetto di riepilogo per l’Amministrazione finanziaria
13. La compilazione del quadro
13.1 IVAFE
13.2 IVIE
13.3 Imposta sulle cripto attività
14. Esempi di compilazione del quadro
15. Periodi di accertamento
16. La presunzione di reddito
17. Sanzioni e ravvedimento operoso del quadro RW
17.1 Il ravvedimento operoso
18. Il ravvedimento dell’IVIE, dell’IVAFE e delle CRIPTO ATTIVITÀ
Modello Redditi 2024 Quadro RW
Aspetti contabili e fiscali delle agenzie immobiliari.
Edizione 2024
eBook in pdf di 92 pagine.
L’attività di agente in mediazione e in particolare l’attività di agente immobiliare (esercitata sia come impresa individuale sia secondo una struttura societaria più complessa) è un’attività spesso imprevedibile e prevede inizialmente una scelta imprenditoriale ben ponderata proprio per le sue caratteristiche peculiari e per le conseguenti evoluzioni. La riuscita di tale attività è spesso collegata ad eventi che non hanno nulla a che vedere con la volontà e l’impegno del mediatore. Potrebbero insorgere alcuni eventi infatti che rischiano di pregiudicare il buon esito della mediazione, come ad esempio:
Oltre a queste problematiche strettamente connesse alla natura dell’attività, il mediatore immobiliare deve possedere una serie di requisiti per poter iniziare la sua attività. Oltre ad essi, il mediatore o la sua azienda, devono sottostare alla normativa civilistica e fiscale che spesso è complessa e stratificata.
Proprio per queste motivazioni, l'eBook vuole essere una guida pratica, operativa, semplice, sintetica e che faccia chiarezza sui principali aspetti dell’attività di mediazione immobiliare. Oltre ai requisiti, è necessario conoscere le modalità con cui iniziare l’attività imprenditoriale di mediazione immobiliare, capire le basi della contabilità aziendale, conoscere gli aspetti contabili, fiscali e di gestione dell’attività stessa.
Introduzione
1. Il mediatore
1.1 Chi è il mediatore
1.2 I requisiti e le incompatibilità
1.2.1 I requisiti generali
1.2.2 I requisiti morali
1.2.3 I requisiti professionali
1.3 Obblighi e responsabilità
1.3.1 Le responsabilità del mediatore
1.3.2 Gli obblighi del mediatore
1.4 La provvigione
2. Tipologie di mediatori e le agenzie immobiliari
2.1 Iscrizione al Registro delle Imprese
2.2 Occasionalità dell’attività di Mediatore
2.3 Sanzioni
2.3.1 Sanzioni disciplinari
2.3.2 Sanzioni amministrative
2.3.3 Sanzioni penali
2.4 La scelta del soggetto giuridico
2.4.1 La classificazione delle società
2.4.2 Le società di persone
2.4.3 Le società di capitali
2.4.4 Il Bilancio
2.4.5 Gli indici di Bilancio
2.4.6 Gli adeguati assetti organizzativi, gli obblighi alla revisione, le soglie del nuovo Codice della Crisi e relativi indici
2.5 Adempimenti
2.5.1 Codice ATECO immobiliare
2.5.2 CCIAA
2.5.3 Gestione dei contributi INPS
2.5.4 La PEC
2.5.5 La polizza assicurativa
3. Regimi contabili
3.1 Regime contabile ordinario
3.2 Regime contabile semplificato
3.3 Differenze tra Regime contabile ordinario e semplificato
3.4 Regime forfettario
4. Gestione contabile ed IVA
4.1 La fattura
4.1.1 La fattura attiva e passiva
4.1.2 La fattura elettronica
4.1.3 La fattura dell’agente immobiliare
4.3 IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) e regimi IVA
4.3.1 Il presupposto dell’IVA
4.3.2 Classificazione delle operazioni IVA
4.3.3 Le aliquote IVA
4.3.4 Il reverse charge e lo split payment
5. La fiscalità dell’agente immobiliare
5.1 Ricavi, fatturato e incasso
5.2 Adempimenti periodici
5.2.1 Le imposte indirette: i versamenti dell’IVA
5.2.2 Le imposte indirette: l’imposta di registro e l’imposta di bollo
5.3 Imposte dirette e dichiarazioni fiscali
5.3.1 I redditi e i modelli di dichiarazione
5.3.2 Gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale – ISA
5.3.3 Le imposte dirette: l’IRPEF e il versamento
5.3.4 La Flat Tax incrementale e sua applicazione in dichiarazione Pf 2024 redditi 2023
5.3.5 Le imposte dirette: l’IRES e il versamento
5.3.6 Le imposte locali: l’IRAP
5.3.7 Il Concordato preventivo biennale
5.3.8 Le tassazioni sugli immobili
5.4 Iscrizione all’INPS
5.5 Accertamenti fiscali
5.5.1 Il controllo sulle dichiarazioni fiscali
5.5.2 I tipi di accertamento
5.5.3 Le cartelle di pagamento e la riscossione dei tributi
5.5.4 Le sanzioni tributarie
5.6 Approfondimenti e criticità
6. Strategie di marketing per l’agente immobiliare
6.1 Il Marketplace
6.2 Strategie digitali e Social
6.3 Il futuro dei Social per le agenzie immobiliari: TikTok e l’influencer marketing
Bibliografia e Sitografia
Le opportunità e le misure di sostegno per l’imprenditorialità agricola per giovani e donne dopo il Decreto del Ministero dell'Agricoltura del 23 febbraio 2024 (G.U.86 del 12/4/2024) e la Legge n. 36 del 15 marzo 2024 (G.U. 72 del 26/03/2024).
Il testo è finalizzato ad analizzare gli ultimi provvedimenti rivolti ai giovani e alle donne che intendono operare nel settore agricolo.
eBook in pdf di 92 pagine.
L'e-book si prefigge di fornire un’informazione quanto più dettagliata e ragionata possibile circa gli ultimi interventi normativi rappresentati dal Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dalla Legge n. 36 del 24 marzo 2024 che introduce norme relative alla promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, con la finalità di costruire un sistema di norme nazionali che, di concerto con le norme Europee, possano fornire uno strumento tangibile al servizio dei giovani e delle donne occupati nel settore agricolo.
La Parte Prima è dedicata ad un’introduzione approfondita degli strumenti di sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile, anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’illustrazione - anche grafica - di dati e tendenze specifiche del settore.
La Parte Seconda affronta invece l’analisi del Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste del 12 aprile 2024, nella quale si riporta nel dettaglio il provvedimento, la sintesi degli aspetti di maggior rilievo e tutte le informazioni relative alle modalità di attivazione e di accesso alle misure previste.
La Parte Terza presenta il medesimo sviluppo su indicato, ma riferito alla Legge 15 marzo 2024 n. 36, recante “Disposizione per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo”, dettagliandone finalità e tratti salienti dei singoli articoli.
Il lavoro si conclude con una ricca proposta di siti cui fare ulteriore riferimento.
Prefazione
Parte Prima – Introduzione all’imprenditoria femminile e giovanile
1. Strumenti di sostegno all’imprenditoria femminile
1.1 Dati e tendenze dell’imprenditorialità femminile in Italia
1.2 PNRR
1.3 Fondo impresa femminile e comitato impresa donna
1.4 Credito agevolato per l’imprenditorialità giovanile e femminile: la misura “ON-Oltre Nuove imprese a tasso zero”
1.5 Imprenditoria femminile in agricoltura
1.5.1 La partecipazione femminile nella conduzione delle aziende agricole
1.5.2 Interventi normativi
2. Strumenti di sostegno all’imprenditoria giovanile
2.1 La nozione di “giovani” e il contesto demografico
2.2 Dati e tendenze dell’imprenditorialità giovanile
2.3 Principali misure adottate a livello nazionale e vigenti
Parte seconda – Misure in favore dell'autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura
3. Il Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (pubblicato sulla GU n.86 del 12-4-2024)
3.1 Il provvedimento
3.2 Sintesi delle misure contenute nel Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste
3.2.1 Requisiti dei soggetti beneficiari
3.2.2 Agevolazioni concedibili e progetti finanziabili
3.2.3 Massimali di intervento
3.2.4 Spese ammissibili
3.2.5 Istruttoria delle domande
3.3 Focus: Approfondimento sulle misure
Parte Terza - Promozione e sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura
4. LEGGE 15 marzo 2024, n. 36 Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo (GU n.72 del 26-3-2024).
4.1 Il perché di una legge per la “gioventù agricola”
4.2 Imprese e occupazione giovanile in agricoltura
4.3 Le imprese agricole giovani nei contesti regionali
4.4 Le imprese giovani agricole nel 2023
4.5 Giovani e occupazione in agricoltura
4.6 Il provvedimento
4.7 Analisi dell’articolato di Legge
4.8 Focus schematico sulla proposta di legge “Carloni”
4.9 Conclusioni
Sitografia
Guida completa del lavoro autonomo occasionale, eBook in pdf di 98 pagine:
Aggiornato con la Circolare INPS del 29.01.2024 numero 24
Disciplinato dall’articolo 2222 del Codice Civile il lavoro autonomo occasionale è, per una serie di ragioni, una tipologia di rapporto da trattare con cautela.
In primo luogo per le caratteristiche stesse dell’incarico che, per essere genuino, richiede la mancanza di qualsiasi professionalità e prevalenza, pena l’applicazione delle norme sul lavoro autonomo in senso stretto, prima fra tutte l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA).
La difficoltà nel determinare dove finisce “l’occasionalità” è stata in parte colmata dalla normativa previdenziale e tributaria, grazie alla quale sono state previste regole particolari per i rapporti ex articolo 2222 Codice Civile. A partire dall’obbligo di contribuzione alla Gestione Separata INPS al superamento di un determinato limite di reddito sino alla qualificazione (ai fini fiscali) dei compensi percepiti dal lavoratore in una categoria differente rispetto a quelli riconosciuti a parasubordinati, dipendenti e autonomi e professionisti.
Al di là delle distinzioni operate dalla legge e dalla giurisprudenza di Cassazione, non solo rispetto al lavoro autonomo in senso stretto ma con riguardo anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e all’area della subordinazione, resta sullo sfondo il rischio di una reiterazione di incarichi solo formalmente di lavoro autonomo occasionale, messi in campo con lo scopo di nascondere attività (di fatto) di lavoro subordinato.
Questo ci porta al secondo elemento di attenzione rappresentato dal fatto che il lavoro autonomo occasionale, a differenza dei più noti e diffusi contratti di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa, a causa dell’assenza di una serie di obblighi, quali la comunicazione preventiva di assunzione, la stampa del Libro Unico del Lavoro e la consegna del cedolino paga (sulla cui applicazione non si lascia spazio alla discrezionalità delle parti) attribuisce particolare importanza al comportamento e alla serietà di committente e incaricato, di porre in essere un rapporto di lavoro autonomo occasionale genuino.
Il legislatore non ha tuttavia lasciato il rapporto occasionale completamente privo di tutele. Qui, arrivando al terzo aspetto meritevole di attenzione, possiamo citare la riforma del cosiddetto “Jobs Act autonomi” (articoli 1 – 17 della Legge n. 81/2017), le prestazioni garantite dalla Gestione Separata INPS rappresentate da Assegno per il nucleo familiare, malattia e maternità, sino ad arrivare alla recente novità del cosiddetto Decreto “Fiscale” di comunicare l’attività resa dai lavoratori autonomi occasionali alla stregua di quanto avviene per i contratti di lavoro intermittente o job on call. Una previsione, quella appena citata, che mira a contrastare le forme di lavoro sommerso, individuate come possibile terreno fertile per l’inosservanza e la mancata adozione di misure di sicurezza volte a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Nel presente lavoro affronteremo tutti gli aspetti critici del ricorso al lavoro autonomo occasionale, fornendo altresì soluzioni pratiche e indicazioni sui modelli dichiarativi e le comunicazioni che i committenti sono tenuti ad inviare all’INPS e all’Amministrazione Finanziaria.
Nel corso del 2022 poi, quando ormai le novità del Decreto “Fiscale” erano state chiarite nei loro aspetti pratici ed operativi, grazie ai documenti pubblicati dall’Ispettorato nazionale del lavoro, il legislatore è intervenuto ritoccando la disciplina sul congedo parentale per gli iscritti alla Gestione separata, compresi i lavoratori autonomi occasionali che superano il tetto dei compensi di 5 mila euro. Sempre in tema di prestazioni Inps, potenzialmente destinate anche agli autonomi, il 2022 ha visto il tramonto di gran parte della normativa sugli Assegni nucleo familiare (ANF), alla luce dell’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli a carico, a decorrere dal 1° marzo scorso.
A dicembre, la consueta Manovra di bilancio (relativa all’anno 2023) ha rivoluzionato la disciplina in materia di prestazioni di lavoro occasionali (cosiddetti “ex voucher”) in particolare per quanto riguarda il loro utilizzo nel settore agricolo. Un tema, quest’ultimo, che merita la massima attenzione soprattutto per i distinguo che si rendono necessari rispetto al lavoro autonomo occasionale.
Premessa
1. Il lavoro autonomo occasionale
1.1 Distinzione rispetto al lavoro subordinato
1.2 Distinzione rispetto al lavoro autonomo abituale
1.2.1 IVA
1.2.2 IRPEF
1.2.3 Gestione Separata
1.3 Distinzione con la collaborazione coordinata e continuativa
1.4 Distinzione rispetto alle prestazioni di lavoro occasionali
1.4.1 Imprese e professionisti
1.4.2 Settore agricolo
1.4.3 Privati
1.5 Le novità della Legge di bilancio 2023
1.5.1 Cambia il tetto ai compensi per singolo utilizzatore
1.5.2 Cambia il limite dimensionale per imprese e professionisti
1.5.3 Le novità per il settore agricolo
1.6 Lettera di incarico per lavoro autonomo occasionale
1.7 Modalità di pagamento dei compensi
1.8 Nota di pagamento
1.9 Le tutele del “Jobs Act lavoratori autonomi”
1.9.1 Contratto
1.9.2 Pagamento del compenso
1.9.3 Invenzioni del lavoratore
1.9.4 Eventi di gravidanza, malattia e infortunio
2. Gli obblighi di comunicazione previsti dal Decreto “Fiscale”
2.1 Il rinvio al lavoro intermittente
2.2 Sanzioni
2.3 Sospensione
2.4 Organi competenti
2.5 Effetti della sospensione
2.6 Revoca
2.7 Ricorso
2.8 Lavoratori irregolari
2.9 Gravi violazioni in materia di salute e sicurezza
3. Copertura previdenziale
3.1 Adempimenti conseguenti
3.2 Procedura di iscrizione alla Gestione Separata
3.3 Compilazione della domanda
3.4 Cassetto previdenziale
3.5 Contribuzione
3.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata
3.7 Iscritti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
3.8 Base imponibile
3.9 Calcolo INPS: lavoratore non iscritto ad altra forma previdenziale né pensionato
3.10 Calcolo INPS: lavoratore iscritto ad altra forma previdenziale o pensionato
3.11 Massimale contributivo
3.12 Versamento dei contributi
3.13 Principio di cassa
3.14 Compilazione F24
3.15 Denuncia UniEmens
3.16 Compilazione denuncia UniEmens
3.16.1 Codice Comune
3.16.2 Tipo Rapporto
3.16.3 Aliquote contributive
3.16.4 Data inizio e fine attività
3.16.5 Calamità
3.16.6 Certificazione del contratto
3.16.7 Agevolazioni
3.16.8 Flusso unico e procedura di invio
4. Prestazioni garantite dalla Gestione Separata
4.1 Indennità di malattia
4.1.1 Requisiti
4.1.2 Limiti di durata
4.1.3 Giornate indennizzabili
4.1.4 Misura
4.1.5 Certificazione di malattia
4.1.6 Malattia all’estero
4.1.7 Domanda telematica
4.1.8 Reperibilità
4.1.9 Indirizzo di reperibilità
4.1.10 Assenze alle visite di controllo
4.1.11 Assenze giustificate
4.1.12 Competenza esclusiva INPS
4.1.13 Contrasto tra certificati
4.2 Degenza ospedaliera
4.2.1 Requisiti
4.2.2 Durata e importo
4.2.3 Domanda
4.2.4 Contributi figurativi
4.3 Indennità di maternità
4.3.1 Casi particolari
4.3.2 Adozione o affidamento
4.3.3 Padre
4.3.4 Requisiti
4.3.5 Domanda 5
4.3.6 Scadenze
4.3.7 Importo
4.3.8 Differimento
4.3.9 Posticipo
4.3.10 Interruzione della gravidanza
4.3.11 Contribuzione figurativa
4.3.12 Le novità della Legge di Bilancio 2022
4.4 Congedo parentale
4.4.1 Domanda
4.4.2 Nove mesi
4.4.3 Condizioni
4.4.4 Contribuzione figurativa
5. Redditi diversi
5.1 Ritenuta d’acconto
5.2 Versamento con modello F24
5.3 Sostituti d’imposta
6. Esempi di calcolo del netto da corrispondere
6.1 Lavoratore non iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria
6.2 Lavoratore iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie
7. Dichiarazioni fiscali
7.1 Certificazioni Uniche
7.1.1 Termine
7.1.2 Invio
7.1.3 Soggetti obbligati
7.1.4 Composizione
7.1.5 Frontespizio
7.1.6 Quadro CT
7.1.7 Certificazione unica
7.1.8 Dati fiscali
7.1.9 Dati previdenziali
7.2 Modello 770
7.2.1 Soggetti obbligati
7.2.2 Invio
7.2.3 Composizione
7.2.4 Frontespizio
7.2.5 Quadro ST
7.2.6 Quadro SV
7.2.7 Quadro SX
7.2.8 Quadro SY
Guida alle correzioni di errori contabili con rilevanze fiscale, aggiornato con la prassi al 31 marzo 2024;
Aggiornato con la prassi al 31 marzo 2024
eBook in pdf di 44 pagine.
L’art. 8 del decreto legge 21 giugno 2022 N. 73, convertito dalla legge 4 agosto 2022 n. 122, ha modificato l’art. 83 del T.U.I.R. (avente ad oggetto le modalità di determinazione del reddito complessivo delle società di capitali) attribuendo rilevanza fiscale alla correzione degli errori nell’esercizio in cui la correzione stessa viene effettuata in conformità ai principi contabili esistenti.
La disposizione così introdotta evita alle società di capitali assoggettate al cd. principio di derivazione rafforzata, sia ai fini IRES che IRAP, la presentazione di un’apposita dichiarazione integrativa relativa al periodo d’imposta in cui la componente di reddito avrebbe dovuto essere correttamente contabilizzata, eliminando i connessi oneri di adempimento.
La rilevanza della novella legislativa è nel fatto che nel sistema anteriore le componenti di reddito generate dal processo di correzione degli errori contabili, attuato secondo i principi IAS (8) e OIC (29), non potevano trovare riconoscimento «naturale» ai fini dell’IRES e dell’IRAP, se non attraverso la presentazione di una dichiarazione integrativa relativa al periodo d’imposta interessato dall’errore contabile e il versamento di sanzioni, seppur ridotte in base al ravvedimento.
Con la risposta ad interpello del 21 marzo 2024 n. 73 l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla modifica in questione, ritenendola applicabile agli errori contabili “sia quelli qualificati come ''rilevanti'' sia come ''non rilevanti'' in applicazione di corretti principi contabili “ e prendendo posizione sul trattamento fiscale delle poste contabili di correzione.
Sintesi
1. Premessa
2. Principio di derivazione rafforzata
2.1 Definizione
2.2 Criteri di qualificazione
2.3 Criteri di classificazione
2.4 Criteri di imputazione temporale
2.5 Deroghe al principio di derivazione rafforzata
2.6 Fenomeni meramente valutativi
3. Soggetti rientranti nell’applicazione dell’art. 8 del D.L. n. 73/2002
4. Concetto di errore contabile di cui all’art. 8 del D.L. n. 73/2002
4.1 Errori rientranti nella disposizione
4.2 Fattispecie non rientranti nella disposizione
5. Modalità di effettuazione della correzione dell’errore contabile
6. Trattamento fiscale delle poste contabili di correzione
7. Individuazione del momento di rilevazione e correzione dell’errore contabile
8. Rapporti tra correzione degli errori contabili e intervento dell’amministrazione finanziaria
9. Rapporti tra correzione degli errori contabili e dichiarazione integrativa
10. Efficacia temporale dell’art. 8 del D.L. n. 73/2002
Con la presente pubblicazione, la quale rappresenta un percorso evolutivo della precedente opera in tema di gestione contabile e fiscale di una attività di farmacia, si intende fornire una rappresentazione di facile utilizzo sulla completa gestione di una farmacia.
eBook in pdf di 113 pagine.
Come noto, nel corso degli ultimi anni, la farmacia è stata caratterizzata da numerose novità normative introdotte con lo scopo di garantire una maggiore libertà concorrenziale nello svolgimento dell’attività. Questo nei fatti ha portato a ripensare completamente la gestione di una farmacia, sono infatti entrati prepotentemente nella quotidianeità aspetti quali il controllo di gestione, il social media marketing, la vendita e-commerce e negli ultimi tempi anche l’intelligenza artificiale.
In tale lavoro verranno affrontate le principali tematiche connesse alla gestione di un’attività di farmacia dall’analisi dei principali aspetti normativi, contabili e fiscali alla disamina di alcune questioni inerenti il controllo di gestione e lo sviluppo commerciale di una farmacia.
Nella prima parte verrà affrontato l’attuale contesto normativo, a seguito delle novità introdotte dalla L. 4/08/2017 n.124 c.d. Decreto concorrenza, nonché le principali tematiche di carattere contabile e fiscale che contraddistinguono la farmacia.
Verrà posto anche un focus particolare al passaggio generazionale nell’attività di farmacia.
Successivamente, vengono analizzate alcune tematiche relative:
Infine, nell’ultima parte, vengono trattate alcune tematiche di gestione commerciale e marketing relative ad una farmacia.
In sintesi, gli autori sperano di aver raggiunto l’obiettivo di fornire un quadro complessivo relativo alle modalità di gestione di una farmacia, al fine di poter supportare il lettore, sia esso professionista che operatore di settore, nella risoluzione delle problematiche di natura quotidiana.
Introduzione
1. Aspetti normativi, contabili e fiscali relativi ad una attività di farmacia
1.1 Titolarità della farmacia
1.2 Le tipologie di farmacia
1.2.1 Farmacie pubbliche e farmacie private
1.2.2 Farmacie rurali e farmacie urbane
1.3 Aspetti contabili e fiscali della farmacia
1.3.1. Le tipologie di ricavi della farmacia
1.3.1.1. Le vendite da banco
1.3.1.2. Vendite con prestazioni mediche
1.3.1.3. Vendite effettuate con emissione di fattura
1.3.1.4. L’erogazione dei servizi e attività connesse in farmacia
1.3.1.4.1. Prestazioni tramite messa a disposizione di operatori sociosanitari
1.3.1.4.2. Prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo
1.3.1.5. Prestazioni di supporto all’utilizzo di dispositivi strumentali per i servizi di secondo livello
1.3.1.6. Servizi di prenotazione telematica di prestazioni ambulatoriali, riscossione e ritiro referti
1.3.1.7. Certificazione dei corrispettivi incassati per le attività connesse
1.3.2. Gli acquisti e i rapporti con i fornitori
1.3.2.1. Aspetti strategici dell’attività di approvvigionamento
1.3.2.2. La gestione degli acquisti aspetti fiscali
1.3.3. La gestione del magazzino
1.3.3.1. Il magazzino e le rimanenze: problematiche contabili e fiscali
1.3.3.2. Gli strumenti per la gestione del magazzino
1.4 Aspetti fiscali della farmacia
1.4.1 Regimi di contabilità
1.4.1.1 Il regime ordinario
1.4.1.2 Il regime semplificato
1.4.2 La gestione dell’IVA
1.4.2.1. Calcolo dell’IVA in ventilazione
1.4.3. Adempimenti fiscali: dichiarazioni, comunicazioni e fatturazione elettronica
1.4.3.1. Dichiarazione dei redditi e versamento Irpef, Ires e Irap
1.4.3.2 Adempimenti IVA
1.4.3.2.1. Codice attività e aliquote Iva
1.4.3.2.2. Emissione di scontrino telematico.
1.4.3.2.3. Rapporti con il SSN
1.4.3.2.4. Liquidazione IVA
1.4.3.2.5. Fattura elettronica
1.4.4. I controlli fiscali
1.4.5. Indicatori sintetici di affidabilità fiscale
1.4.5.1. Compilazione del Modello ISA finalizzata alla sola acquisizione dei dati
1.4.5.2. Modalità di acquisizione degli “ulteriori dati”
1.4.5.3. Il regime premiale degli ISA
1.5. Il passaggio generazionale in farmacia
2. Il Controllo di gestione nelle attività di farmacia
2.1. Dal bilancio contabile al bilancio gestionale
2.1.1 La riclassificazione del Conto Economico gestionale
2.1.2 La riclassificazione dello Stato patrimoniale
2.2. L’analisi di bilancio
2.2.1. I principali indicatori patrimoniali e finanziari
2.2.2 I principali indicatore economici
2.4. Il reporting e le variazioni rispetto ai budget
2.5 Software Gestionale e analisi dei dati
2.6 Tecnologia per ottimizzare: dal magazzino al banco al web
2.6.1 Magazzino Robotizzato
2.6.2 Distributori Locker.
2.6.3 Scaffali digitali
2.6.4 App aderenza terapeutica
2.6.5 Intelligenza artificiale
2.7. Consigli pratici nel controllo di gestione e non solo
3. Gestione commerciale: la vendita online
3.1 Da Ebay come passatempo a e-commerce come vero business
3.2 Normativa: principali adempimenti
3.2.1 Chi può vendere farmaci online
3.2.2 Come si richiede l’autorizzazione per la vendita di farmaci online
3.2.3 Logo identificativo nazionale
3.2.4 Cosa può vendere online il Farmacista
3.2.5 Prezzi, promozioni, sconti
3.2.6 Spedizione e consegna
3.2.7 Codice al Consumo
3.2.8 Diritto di recesso
3.2.9 Privacy Policy
3.2.10 Adempimenti Fiscali
3.3 Mercato e competitor
3.4 Valutazioni base prima di investire (Check List)
3.5 E-commerce: sbocciano le evoluzioni
3.5.1 Social-commerce
3.5.2 Voice-commerce
3.5.3 Gamification-commerce
3.5.4 La farmacia nel Metaverso
3.6 Considerazioni / consigli
La disciplina delle compensazioni, alla luce delle novità introdotte con la Legge di bilancio 2024 (Legge 213/2023), con casi pratici di utilizzo di un credito con compilazione della delega di pagamento.
Aggiornato al c.d. Decreto Agevolazioni fiscali - D.L. 39/2024 in vigore dal 30.03.2024
eBook in pdf di 95 pagine.
L’innalzamento a regime della soglia del limite di compensazione a 2.000.000 di euro ed una maggiore attenzione degli organi di controllo alla ricerca delle false compensazioni e delle compensazioni indebite, porta a rivedere il quadro di insieme della disciplina.
La legge di bilancio 2024 – articolo 1, commi 94-98, Legge 30 dicembre 2023, n. 213 – introduce un’ulteriore stretta alle compensazioni. Vengono previste alcune restrizioni all’uso delle compensazioni fiscali tramite modello F24 al fine di prevenire condotte illecite (alcune novità entreranno in vigore dal 01.07.2024).
Resta invariata la possibilità di compensare i crediti, di importo superiore a 5.000 euro annui, solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui emerge il credito (in precedenza la compensazione era consentita dal 1° gennaio dell’anno seguente alla maturazione del credito), e l’obbligo generalizzato di utilizzare le modalità di pagamento telematiche per tutti i soggetti che intendono effettuare una compensazione, con una specifica disciplina sanzionatoria.
Confermata anche la necessaria apposizione del visto di conformità ante utilizzo del credito, con nuove soglie di esonero per i regimi premiali ISA.
L’intento degli autori è quello riepilogare la disciplina che regola le compensazioni, proponendo casi pratici di utilizzo di un credito con compilazione della delega di pagamento.
Sintesi
1. Definizione di compensazione
2. Limiti alla compensazione orizzontale
2.1 Quali crediti e debiti si possono compensare
2.2 Utilizzo canali telematici Agenzia delle entrate
2.2.1 Tabella A - codici da utilizzare con i canali telematici dell’Agenzia delle entrate – aggiornamento Risoluzione 110/E del 31 dicembre 2019
2.2.2 Tabella B – Riepilogo nuove regole per compensazioni in F24
2.2.3 Tabella C - codici in compensazione verticale (Risoluzione n. 110/E/2019)
2.3 Visto di conformità
2.3.1 Visto di conformità e professionisti abilitati
2.3.2 Obbligo di identità soggettiva tra chi appone il visto di conformità e chi trasmette la dichiarazione (RM 99/2019)
2.4 Massimali di utilizzo
2.4.1 Credito IVA annuale e IVA trimestrale: soglie distinte
2.5 Somme iscritte a ruolo per imposte erariali
2.5.1 Compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione
2.6 Decorrenza utilizzo credito in compensazione
2.7 Divieto di compensazione con la partita Iva cessata
2.8 Divieto di compensazione soggetti esclusi dal Vies
2.9 Divieto di compensazione in caso di accollo
2.10 Divieto di compensazione e bonus edilizi
2.11 Tabella riassuntiva obblighi di compensazione
3. Controlli
3.1 I controlli sull’F24
3.2 Lo scarto dell’F24
4. Sanzioni
4.1 Sanzioni per F24 scartato
4.2 Sanzioni per indebita compensazione
4.3 Sanzioni per mancata presentazione F24 a zero
4.4 Sanzioni per mancato utilizzo canali Entratel/Fiscoonline
Chatta con il tuo consulente virtuale alimentato dall'intelligente artificiale.