Regime fiscale diretto e indiretto dei contratti rent to buy
La Circolare del Giorno n. 53 del 13.03.2015
Con la CM 4/2015, l'Agenzia, esamina il regime fiscale diretto ed indiretto applicabile ai contratti di "rent to buy", recentemente disciplinati dall'art. 23 DL 133/2014. In particolare, per l'imposizione indiretta, occorre distinguere come segue:
- la “quota” relativa al corrispettivo per il godimento: è oggetto di imposizione alla stregua di un canone di locazione, sia dal punto di vista dell'IVA che dell'imposta di registro;
- la quota riconducibile alla funzione di “acconto” sul prezzo di futura vendita: va tassata come acconto sul corrispettivo della futura cessione immobiliare (ai fini IVA/registro).
Sulla quota di canone da imputare ad "acconto" è dovuta l'imposta di registro proporzionale del 3% se gli acconti non sono soggetti IVA.
Ai fini IVA, il mancato esercizio del diritto di acquisto dell'immobile, da parte del concedente, con conseguente restituzione della quota versata a titolo di acconto sul prezzo, comporta l'emissione di una nota di variazione a favore del conduttore per gli importi restituiti; tuttavia, laddove nel contratto sia stato disposto che una quota dei canoni è trattenuta dal concedente in caso di mancato esercizio del diritto di acquisto, essa assume natura di corrispettivo e va soggetta ad IVA con aliquota “ordinaria”.
Indice
- Premessa
- Contratto di rent to buy: aspetti civilistici
- Contratto di rent to buy: disciplina fiscale