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Guida gratuita sulle collezioni d'arte e la loro gestione (valorizzazione, protezione, trasferimento), eBook gratuito in pdf di 48 pagine.
Questo testo nasce dai webinar che l'autore ha tenuto negli anni per iniziativa di Ascheri Academy, coordinata dal Collega Guido Ascheri e animata dal gruppo di professionisti che collaborano alle attività dello studio Ascheri & Partners e dello Studio Legale Adam Nelson di Londra.
Di taglio più che possibile pratico, il lavoro svolto vuole offrire un primo orientamento per professionisti e per family office desiderosi di misurarsi con la ricerca e l’applicazione di adeguati strumenti giuridici per proteggere, valorizzare e trasmettere opere e collezioni d’arte.
Qualche incursione nel mercato dell’arte di oggi consente poi di comprendere nel concreto le dimensioni numeriche del fenomeno collezionistico.
Per lo stesso motivo all’inizio di ogni capitolo sono presenti – in ordine decrescente di prezzo - le opere che nel 2022 hanno registrato nel mondo i prezzi più alti nelle vendite all’asta (fonte: The Art Market Recap 2022 di Artsy. I prezzi indicati includono le commissioni).
“L'arte spazza dalla nostra anima la polvere della quotidianità”
(Pablo Picasso).
A cura di:
Questo e-book è aggiornato al 3 aprile 2023. La Legislazione e la prassi amministrativa sono in continua evoluzione. Prestare attenzione alle modifiche intervenute dopo la pubblicazione.
La gestione delle attività sportive nautiche; eBook in pdf di 153 pagine.
Aggiornato al Decreto 06.04.2023 in G.U. n.106 08.05.2023
Questo prontuario vuole contribuire a facilitare la gestione delle attività sportive nautiche prendendo in rassegna le varie disposizioni legislative in materia.
Può costituire un valido manuale di comportamento per amministratori, dirigenti e operatori, oltre che per i consulenti di associazioni, fondazione, circoli, club, cooperative sociali ed enti vari.
Pensiamo che l’utilità sia data anche dal fornire con immediatezza senza appesantimenti formali una rassegna di tutte le disposizioni che riguardano il diportista nautico e tutti coloro che operano nel settore.
Ricordiamo, infatti, che per nautica da diporto si intende quella attività che si svolge a scopi sportivi o ricreativi e senza fine di lucro.
Tali caratteristiche determinano un particolare regime del diporto, che è dotato di nome e istituti propri, tali da collocarlo in posizione di autonomia rispetto al più ampio fenomeno della navigazione.
La conoscenza delle varie fattispecie potrà contribuire ad aumentare la consapevolezza e la capacità di interpretare le situazioni, di navigare in sicurezza e di tutelarsi di fronte a possibili contenziosi o incidenti.
La prima parte del volume affronta la normativa definita dal Codice della Navigazione con riguardo agli enti che soprassiedono ai servizi.
Successivamente vengono prese in esame le disposizioni che riguardano le formalità di iscrizione nel Registro nazionale, il Sistema telematico centrale della nautica da diporto (SISTE) e la navigazione.
Data la particolarità del settore anche la contrattualistica specie se inerente all’acquisto, il noleggio ed il leasing è caratterizzata da particolarità specifiche del settore.
Di tutta evidenza la specificità della normativa fiscale per l’iva e le imposte dirette, la sicurezza, alcune specifiche attività nautiche, la figura del lavoratore sportivo e le associazioni sportive, il codice del terzo settore e i principi contabili, ecc.
Tutto questo attenendoci quanto più possibile all’intento di mantenerne il carattere pratico e divulgativo.
Premessa
I protagonisti della nautica
Assonautica
Confindustria Nautica - UCINA
Il CONI e gli enti sportivi
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Il Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del mare
La Federazione Motonautica
La Federazione Italiana Vela
La Federazione Imbarcazioni Storiche FIBAS
Il Comitato Internazionale del Mediterraneo (CIM)
Il RINA
1. Il codice della nautica da diporto
1.1 La riforma della Nautica da Diporto
1.2 L’Autorità Marittima e il Corpo della Capitaneria
1.3 Il Sistema Centrale della Nautica da Diporto SISTE
1.4 L’iscrizione delle imbarcazioni da diporto
1.5 Tipologie di mezzi per la navigazione da diporto
1.6 La dichiarazione di Armatore
1.7 L’Anagrafe Nazionale delle patenti nautiche
1.8 Le patenti nautiche
1.9 L’identificazione dell’imbarcazione
1.10 Le categorie di progettazione: marchio CE
1.11 La navigazione nell’ambito della UE
1.12 Le categorie di costruzione limitano la navigazione
2. Le immatricolazioni
2.1 L’immatricolazione nei Registri delle Unità da Diporto - R.I.D
2.2 La Licenza di navigazione ed il Certificato di sicurezza
2.3 L’immatricolazione di unità provenienti dalla UE
2.4 L’imbarcazione immatricolata in Italia di cittadino residente all’estero
2.5 La bandiera italiana per gli stranieri
2.6 L’immatricolazione all’estero di imbarcazione italiana
2.7 L’immatricolazione per utilizzo a fini commerciali
2.8 L’immatricolazione nel RID per finalità turistiche
2.9 Vendita di un’imbarcazione ad un cittadino straniero
2.10 La cancellazione dai pubblici registri
2.11 Il Registro delle Imbarcazioni Storiche
3. La definizione di attività sportiva
3.1. La riforma dello sport
3.2 I soggetti legittimati all'esercizio delle A.S.D.
3.3 Il Registro Nazionale delle Attività Sportive
3.4 L’alternativa CONI RUNTS
3.5 La definizione di attività sportiva e didattica
3.6 L’iscrizione al Registro delle A.S.D.
3.7 La certificazione dell’iscrizione
3.8 Le manifestazioni sportive
3.9 L’attività subacquea
4. I documenti per la navigazione
4.1 I documenti di bordo
4.2 Il ruolino di equipaggio
4.3 I documenti doganali della navigazione
4.4 La licenza di navigazione e il certificato di sicurezza
4.5 La Dichiarazione di potenza dei motori
4.6 La licenza per la stazione radiotelefonica VHF
4.7 L’assicurazione di responsabilità civile
4.8 I contrassegni per la navigazione dei natanti sui laghi
4.9 Le dotazioni mediche di bordo
5. L’istruzione nautica
5.1 I Centri di istruzione
5.2 Gli istruttori professionali di vela
5.3 Le Scuole nautiche
5.4 La Nautica Sociale
5.5 La Legge Salvamare per i rifiuti
5.6 La tutela storica, artistica e archeologica
5.7 L’educazione marinaresca
5.8 L’ambiente marino
5.9 Le imbarcazioni di interesse storico
5.10 I campi di ormeggio attrezzati
6. I contratti
6.1 Le concessioni demaniali marittime
6.2 L’affitto di posti barca
6.3 Il possesso dei titoli azionari
6.4 La Direttiva Bolkestein investe anche i circoli nautici
6.5 Gli spazi portuali
6.6 Il transito delle imbarcazioni di soggetti diversamente abili
6.7 Il contratto di ormeggio
6.8 L’acquisto in Italia di imbarcazioni da diporto
6.9 L’acquisto all’estero di imbarcazioni da diporto
6.10 L’intestazione di imbarcazioni da diporto alle persone giuridiche
6.12 Il contratto di sponsorizzazione
6.13 L’Albergo Nautico Diffuso
7. L’imposta sul valore aggiunto
7.1 L’IVA agevolata (Legge 398/91)
7.2 L’IVA non imponibile per le unità da diporto
7.3 L’IVA nel leasing nautico
7.4 Il calcolo delle percentuali di navigazione fuori UE
7.5 L’IVA sui noleggi
7.6 L’IVA al 10% per i Marina Resort
8. Le imposte dirette
8.1 L’imposizione diretta (Legge 398/91)
8.2 La prevalenza delle attività commerciali
8.3 L’imposizione diretta del Codice del Terzo Settore
8.4 Gli interventi di natura civilistica
8.5 La procedura semplificata di acquisizione della personalità giuridica
8.6 Le agevolazioni fiscali di cui alla Legge 398/91 e Legge 117/2017
8.7 L’agevolazione per le attività amministrative
8.8 Le liberalità in denaro o in natura agli enti del Terzo Settore
8.9 Il Modello EAS
8.10 La Tonnage tax
9. Il lavoratore sportivo
9.1 La nuova figura del lavoratore sportivo
9.2 L’Agente Sportivo
9.3 La tassazione dei compensi del lavoratore sportivo
9.4 I Titoli professionali del diporto
9.5 Gli sportivi delle Forze Armate
9.6 I redditi dei marittimi imbarcati su navi con bandiera estera
9.7 Il Registro dei volontari e gli obblighi assicurativi
9.8 L’Archivio Nazionale degli Infortuni
9.9 Il mediatore - yacht broker
10. Aspetti particolari
10.1 La sicurezza nei luoghi di lavoro
10.2 La valutazione del rischio
10.3 Il Piano Operativo della Sicurezza
10.4 Linee guida per il contenimento della diffusione del Covid-19
10.5 Il passaggio al motore elettrico
10.6 GDPR, Privacy
10.7 L’attività di assistenza, salvataggio e recupero
10.8 Attività di rimorchio – trasporto – soccorso
10.9 Il vocabolario nautico
11. Il codice del terzo settore
11.1 Il Circolo Nautico ente del Terzo Settore
11.2 L’associazione riconosciuta
11.3 L’associazione non riconosciuta
11.4 La costituzione di una A.S.D
11.5 La democraticità ed i benefici fiscali
11.6 L’iscrizione al RUNTS
11.7 La donazione-conferimento
11.8 L’iscrizione al RUNTS ed al CONI
11.9 L’Associazione di Promozione Sociale (APS)
11.10 Le attività agevolate dal CTS
11.11 Attività diverse e raccolte fondi
11.12 Il 5 per Mille per le A.S.D.
11.13 Federazioni sportive e organismi di diritto pubblico
12. Le scritture contabili
12.1 La disciplina contabile del Terzo Settore
12.2 I nuovi schemi del bilancio
12.3 Le Raccolte pubbliche di fondi
12.4 L’obbligo di pubblicazione di emolumenti e compensi
12.5 La deducibilità degli oneri e delle spese relativi a imbarcazioni da diporto
12.6 Principi contabili per i noleggi
12.7 Gli accantonamenti per i lavori di manutenzione delle navi
Fonti normative
Bibliografia
Mettersi in proprio; Un'utile Guida all'esercizio delle attività indipendenti: artigiani, commercianti, imprenditori agricoli e lavoratori autonomi senza cassa.
eBook in pdf di 101 pagine.
Nell’ambito delle prestazioni manuali e / o intellettuali le attività di lavoro autonomo rappresentano un macro – gruppo a parte rispetto al lavoro dipendente e a quello parasubordinato.
Il carattere predominante e distintivo del rapporto oggetto della presente trattazione è l’autonomia, da intendersi come l’assenza di qualsiasi assoggettamento al potere direttivo, organizzativo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro – committente.
Pur essendo attività indipendenti non mancano una serie di adempimenti contributivi e fiscali. I primi attengono alla copertura Inps garantita a:
Sotto il profilo fiscale i redditi percepiti nell’esercizio delle attività di lavoro autonomo sono soggetti all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), con la possibilità di applicare un regime semplificato in termini di calcolo della tassazione e adempimenti tributari.
La recente Manovra di bilancio (Legge 29 dicembre 2022 numero 197) ha altresì contemplato la cosiddetta “flat tax incrementale” con imposta sostitutiva di Irpef ed addizionali, pari al 15%.
Nelle pagine dell'ebook, per ogni tipologia di attività autonoma (artigiani, commercianti, agricoltori ed autonomi senza cassa) verranno prese in considerazione le modalità di iscrizione all’Inps e gli obblighi contributivi (aliquote, minimali e massimali) oltre alle prestazioni spettanti in termini di pensioni, congedi e indennizzi.
Ci si concentrerà poi sulla tassazione Irpef e gli obblighi dichiarativi rappresentati dall’invio all’Agenzia entrate del modello REDDITI PERSONE FISICHE.
Il risultato è una vera e propria guida sugli adempimenti contributivi e fiscali per chi vuole intraprendere una attività autonoma sia in forma imprenditoriale che professionale.
Introduzione
1. INPS
1.1 Artigiani
1.1.1 L’imprenditore
1.1.2 Società
1.2 Commercianti
1.3 Obbligo di iscrizione all’Inps
1.3.1 Attività esercitata in forma individuale
1.3.2 Attività in forma societaria
1.3.3 Svolgimento di più attività
1.3.4 Modalità di iscrizione
1.4 Contributi
1.4.1 Contributi IVS
1.4.1.1 Soci di s.r.l.
1.4.1.2 S.n.c. ed s.a.s.
1.4.1.3 Familiari collaboratori
1.4.1.4 Il minimale
1.4.2 Le aliquote
1.4.3 Versamento
1.4.4 Maternità
1.5 Contributi da riscatto, figurativi e volontari
1.5.1 Riscatto della laurea
1.5.2 Contributi figurativi
1.5.3 Contributi volontari
1.6 Le prestazioni Inps
1.6.1 Pensioni
1.6.1.1 Pensione di vecchiaia
1.6.1.2 Anzianità contributiva precedente al 31 dicembre 1995
1.6.1.3 Anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996
1.6.1.4 Pensione anticipata
1.6.1.5 Anzianità contributiva precedente al 31 dicembre 1995
1.6.1.6 Anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996
1.6.2 Decorrenze
1.6.3 Calcolo
1.6.3.1 Calcolo reddituale
1.6.3.2 La pensione mista
1.6.4 Pensione minima
1.6.5 Perequazione automatica
1.7 Trattamenti di famiglia
1.8 Indennità di maternità
1.8.1 Periodi aggiuntivi
1.8.2 Maternità anticipata
1.8.3 Padre lavoratore autonomo
1.9 Congedo parentale
1.10 Congedo per donne vittime di violenza
1.11 Indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale
1.11.1 Requisiti
1.11.2 Condizioni
1.11.3 Domanda
1.11.4 Liquidazione
1.12 Tutela assicurativa Inail
1.12.1 Premi
1.13 Lavoratori agricoli
1.13.1 Coltivatori diretti
1.13.2 Coloni e mezzadri
1.13.3 Imprenditori agricoli professionali
1.13.4 Iscrizione all’Inps
1.13.5 Contributi e aliquote
1.13.6 Reddito imponibile
1.13.7 Aliquota
1.13.8 Versamento
1.13.9 Esonero contributivo
1.13.9.1 Ammissione allo sgravio
1.13.10 Pensioni
1.13.11 Assegni familiari
1.13.12 Maternità
1.13.13 Congedo per donne vittime di violenza
1.13.14 Tutela assicurativa Inail
1.14 Liberi professionisti
1.15 Professionisti iscritti alla Gestione separata Inps
1.15.1 Aliquote
1.15.2 Imponibile e massimale
1.15.3 Versamento e rivalsa
1.15.4 Prestazioni
1.15.5 Indennità di malattia
1.15.5.1 Requisiti
1.15.5.2 Durata
1.15.5.3 Giornate indennizzabili
1.15.5.4 Misura
1.15.5.5 Certificazione di malattia
1.15.5.6 Domanda telematica
1.15.6 Indennità di malattia per degenza ospedaliera
1.15.6.1 Requisiti
1.15.6.2 Durata e importo
1.15.6.3 Domanda
1.15.6.4 Contributi figurativi
1.15.7 Indennità di maternità / paternità
1.15.7.1 Flessibilità
1.15.7.2 Astensione nei 5 mesi successivi al parto
1.15.7.3 Parto prematuro
1.15.7.4 Sospensione
1.15.7.5 Misura
1.15.7 Cumulo con altri eventi
1.15.8 Indennità per congedo parentale
1.15.9 Indennità ISCRO
1.15.10 Pensioni
1.15.10.1 Pensione di vecchiaia
1.15.10.2 Pensione anticipata
1.15.10.3 Riscatto
1.15.10.4 Contribuzione volontaria
1.15.10.5 Costituzione di rendita vitalizia
2. Trattamento fiscale
2.1 Tassazione Irpef
2.2 Tassazione
2.3 A chi spetta la flax tax ncrementale?
2.3.1 Soggetti esclusi
2.4 Regime forfettario
2.4.1 Soggetti esclusi
2.4.2 Accesso al regime forfettario
2.4.3 Determinazione del reddito
2.4.4 Tassazione
2.4.5 Adempimenti
2.4.6 Semplificazioni per l’IVA
2.4.7 Fattura elettronica
2.4.8 Uscita volontaria dal regime
2.4.9 Uscita obbligatoria dal regime
2.4.10 Fuoriuscita per cessata attività
2.4.11 Rimedio all’utilizzo erroneo del regime forfettario
2.4.12 Attività esistente
2.5 Regime analitico
2.6 I compensi
2.6.1 Clienti sostituti d’imposta
2.6.2 Cessazione dell’attività
2.7 Spese
2.7.1 Spese correnti
2.7.2 Beni strumentali
2.7.2 Beni mobili di proprietà
2.7.4 Beni mobili in noleggio o leasing
2.7.5 Mezzi di trasporto
2.7.6 Telefoni
2.7.7 Immobili
2.7.8 Plusvalenze e minusvalenze
2.7.9 Spese che danno diritto a crediti d’imposta
2.8 Obblighi contabili
2.8.1 Contabilità semplificata
2.8.2 Contabilità ordinaria
3. Obblighi dichiarativi
3.1 Chi deve presentare il modello REDDITI Persone fisiche e non il 730?
3.2 Obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi
3.3 Termini e modalità di presentazione della dichiarazione
3.3.1 Termini
3.3.2 Trasmissione in forma cartacea
3.3.3 Trasmissione telematica
3.3.4 Presentazione agli uffici postali
3.4 Documentazione da rilasciare al dichiarante a prova della presentazione della dichiarazione
3.5 Comunicazione di avvenuta presentazione della dichiarazione
3.6 Modalità e termini di versamento delle imposte
3.7 Come si versano le imposte?
3.8 Dilazione delle somme
3.9 Correzione del modello Redditi 2023
3.10 Conservazione della documentazione
3.11 Dichiarazione correttiva nei termini
3.12 Integrazione della dichiarazione
L'Iva nel commercio elettronico B2C e lo Sportello Unico in pratica
Disciplina, adempimenti, controlli e casi specifici
eBook in pdf di 332 pagine.
La presente Guida persegue la finalità di:
L’Opera è rivolta sia agli operatori italiani che vogliono intraprendere il commercio elettronico all’interno dell’Unione europea che alle imprese estere, comunitarie o stabilite in Paesi terzi, che si confrontano con il mercato italiano.
Grande attenzione è stata rivolta al regime dello sportello unico, quale sistema di semplificazione degli adempimenti fiscali, con riferimento ai vari ambiti(es. registrazione, dichiarazione, controllo)anche in vista della sua possibile estensione ad altre operazioni ed i rapporti B2B.
Per quanto concerne lo sportello unico si è fatto riferimento, ove ritenuto possibile (e salvo conferma ufficiale dell’Amministrazione finanziaria) ed in assenza di un’indicazione onnicomprensiva di prassi al riguardo, anche alla circolare concernente il previgente regime del Mini One Stop Shop.
Principali fonti di riferimento:
1. L’IVA nel commercio elettronico B2C
1.1 La Digital economy
1.1.1 Il commercio elettronico
1.1.1.1 Un fenomeno in costante e continua ascesa
1.2 Il funzionamento ordinario dell’IVA
1.2.1 La soggettività passiva
1.2.2 Il vat reference number
1.2.3 Il debitore d’imposta
1.2.4 I sistemi di identificazione IVA
1.3 Le prestazioni di servizio
1.3.1 La regola generale
1.3.2 Le deroghe
1.3.2.1 Deroghe nei rapporti B2B e B2C
1.3.2.2 Deroghe nei rapporti B2C (*NB: vedi infra per l’e-commerce)
1.4 L’e-commerce diretto (servizi digitali)
1.4.1 Le novità dal 2015
1.4.2 Le novità dal 2019
1.4.3 Territorialità dei servizi digitali
1.4.3.1 Fornitore UE o Extra-UE
1.4.3.2 Fornitore italiano
1.4.4 Luogo di stabilimento del destinatario privato consumatore
1.4.4.1 Presunzioni riguardanti il luogo di stabilimento
1.4.4.2 Confutazione delle presunzioni riguardanti il luogo di stabilimento
1.4.4.3 Presunzioni per l’individuazione dello status di soggetto passivo
1.4.4.4 Servizi digitali prestati mediante mezzi elettronici nell’ambito di un mandato senza rappresentanza
1.4.5 I servizi di telecomunicazione
1.4.5.1 I servizi di teleradiodiffusione
1.4.5.2 I servizi prestati mediante mezzi elettronici
1.5 I servizi interattivi on-line
1.5.1 Servizi interattivi online: la prassi dell’Agenzia delle Entrate
1.6 L’e-commerce diretto in ambito nazionale
1.6.1 Adempimenti IVA nell’e-commerce – tabelle sinottiche e considerazioni riassuntive
1.7 L’e-commerce indiretto
1.7.1 Regole di territorialità ai fini IVA – Sintesi delle fattispecie principali
1.7.1.1 Operazioni rilevanti ai fini dell’IVA
1.7.1.2 Status giuridico dei beni
1.7.1.3 Luogo di esistenza fisica del bene
1.7.1.4 Cessioni senza trasporto
1.7.1.5 Cessioni con trasporto
1.7.1.6 Acquisti intracomunitari di beni
1.7.1.7 Importazioni
1.8 Vendite a distanza
1.8.1 Regole di Territorialità ai fini IVA delle vendite a distanza
1.8.1.1 Clienti italiani
1.8.1.2 Clienti UE
1.8.1.3 Clienti italiani e fornitore comunitario
1.8.1.4 Clienti extra-UE
1.8.1.5 Clienti italiani e fornitore extra UE
1.9 E-commerce indiretto: sintesi delle novità in vigore dal 1° luglio 2021
1.9.1 Estensione dell’ambito applicativo del regime speciale MOSS
1.9.2 Vendite cross border B2C: disciplina fino al 30 giugno 2021
1.9.2.1 Territorialità
1.9.2.2 Natura non-intracomunitaria: vendite a distanza “in uscita”
1.9.2.3 Natura non intracomunitaria: vendite a distanza “in entrata”
1.9.2.4 Irrilevanza delle modalità organizzative e di esecuzione della vendita
1.9.2.5 Tentata vendita
1.9.2.6 Tentata vendita in altri SM UE
1.10 Vendite cross-border B2C: disciplina dal 1° luglio 2021
1.10.1 Vendite a distanza intracomunitarie di beni
1.10.2 vendite a distanza di beni importati da territori o Paesi terzi
1.10.3 Intervento diretto del fornitore nel trasporto o spedizione
1.10.4 Fattispecie particolari di esclusione: cessioni di beni assoggettate al regime del “margine”
1.10.5 Fattispecie particolari di esclusione: cessioni di beni soggetti ad accisa
1.10.6 Territorialità delle vendite a distanza intracomunitarie di beni
1.11 Nuova soglia unica comunitaria di euro 10.000
1.12 Il fornitore presunto (Marketplace)
1.12.1 Gestore del marketplace
1.12.2 Ruolo del rivenditore
1.12.3 Coinvolgimento di più interfacce
1.12.4 Responsabilità limitata del fornitore presunto
1.12.5 Onere della prova
1.12.5.1 Debitore IVA nel caso in cui il fornitore presunto non la versi
1.12.5.2 Presunzione dello status del venditore e dell’acquirente
1.12.5.3 Luogo della cessione
1.12.5.4 Momento impositivo
1.12.5.5 Esenzione della fornitura B2B
1.13 L’interpello IVA europeo per operazioni transnazionali complesse (CBR)
1.13.1 In cosa consiste e chi può presentarlo
1.13.2 Come e dove trasmettere la richiesta
1.13.3 L’elenco dei CBR presentati
1.14 Obblighi comunicativi nazionali ed internazionali
1.14.1 Obbligo di comunicazione domestico per le piattaforme digitali delle vendite di beni mobili esistenti nel territorio dello Stato
1.14.1.1 Già previsto un obbligo simile fino al 30 giugno 2021
1.14.2 Monitorati i pagamenti cross border nell’e-commerce
1.14.2.1 Ambito soggettivo ed oggettivo
1.14.2.2 Le regole operative per il CESOP
1.14.3 La DAC
1.14.3.1 Definizione di piattaforma ed attività pertinente
1.14.3.2 Stato membro oggetto di scambio di informazione
1.14.3.3 Aspetti sanzionatori
1.14.3.4 Tempistiche
2. Lo sportello unico
Premessa - L’evoluzione ad oggi dello sportello unico
2.1 Il VAT on E-Service (VoES)
2.1.1 Servizi elettronici forniti da prestatori extra-UE rilevanti nello SM del consumer
2.1.2 Semplificazioni mediante l’introduzione dello sportello unico
2.2 Il Mini One Stop Shop, MOSS (cenni)
2.2.1 La disciplina interna
2.2.2 I numeri
2.2.2.1 Revenue sharing
2.2.2.2 Number of registrations
2.2.3 Dichiarazione speciale trimestrali
2.2.3.1 Variazione possibile sostituendo il modello originario
2.2.3.2 Possibile integrare/modificare le dichiarazioni speciali
2.2.3.3 Liquidazione, controlli e rimborsi ancora possibili
2.2.3.3.1 I termini di accertamento
2.2.3.3.2 I termini di liquidazione
2.2.3.3.3 I termini di effettuazione dei rimborsi
2.2.3.4 Possibile il ravvedimento operoso
2.2.4 Transizione automatica dal MOSS all’OSS
2.2.5 Informazioni e prassi disponibile
2.3 Il Large One Stop Shop: normativa nazionale di riferimento
2.3.1 Il regime OSS non UE nel decreto IVA
2.3.1.1 Ambito soggettivo e oggettivo
2.3.1.2 Registrazione
2.3.1.3 Variazione dati, cancellazione, esclusione
2.3.1.4 Dichiarazione speciale
2.3.1.4.1 Modalità di integrazione di una dichiarazione speciale
2.3.1.5 Importi in valuta diversa dall’euro
2.3.1.6 Modelli di identificazione e dichiarazione speciale
2.3.1.7 Versamento dell’imposta e documentazione delle operazioni
2.3.1.8 Recupero dell’imposta a credito sugli acquisti
2.3.1.9 Dispensa dagli obblighi IVA ordinari
2.3.2 Il regime OSS UE nel decreto IVA
2.3.2.1 Ambito soggettivo e oggettivo
2.3.2.2 Rimando alle regole previste per il regime non UE
2.3.2.3 Dispensa dagli obblighi IVA ordinari
2.3.2.4 Registrazione
2.3.2.5 Esclusione
2.3.2.6 Dichiarazione speciale
2.3.2.7 Recupero dell’imposta a credito sugli acquisti
2.3.3 Il regime IOSS e “postale” con competenza condivisa tra AdE e ADM
2.3.3.1 Il regime IOSS nel decreto IVA
2.3.3.1.1 Ambito soggettivo e oggettivo
2.3.3.1.2 Momento di esigibilità dell’imposta
2.3.3.1.4 Variazione dai dati
2.3.3.1.5 Esclusione
2.3.3.1.6 Dichiarazione speciale mensile
2.3.3.1.6.1 Modalità di integrazione di una dichiarazione speciale
2.3.3.1.6.2 Presentazione massiva delle dichiarazioni dei soggetti rappresentati
2.3.3.1.7 Valuta diversa dall’euro
2.3.3.1.8 Modelli di identificazione e dichiarazione speciale
2.3.3.1.9 Versamento dell’imposta e documentazione delle operazioni
2.3.3.1.10 Recupero dell’imposta a credito sugli acquisti
2.3.3.1.11 Dispensa dagli obblighi IVA ordinari
2.3.3.2 Il regime speciale per la dichiarazione e il pagamento dell'IVA all'importazione (c.d. regime postale)
2.3.3.2.1 Ambito soggettivo e oggettivo
2.3.3.2.2 Dichiarazione speciale mensile
2.3.3.2.3 Versamento dell’imposta
2.3.3.2.4 Documentazione da conservare
2.3.3.2.5 Misure operative
2.3.4 Procedure comuni a tutti i regimi speciali (variazione dati, cancellazione ed esclusione)
2.3.4.1 Effettuazione del versamento
2.3.5 Soggetti registrati ai regimi speciali in altri SM
2.3.5.1 Ambito soggettivo e oggettivo
2.3.5.2 b. Dispensa dagli obblighi IVA ordinari
2.3.5.3 Recupero dell’imposta a credito sugli acquisti
2.3.5.4 Documentazione delle operazioni
2.3.6 Disposizioni sulla riscossione e ripartizione dell'imposta
2.3.7 Utilizzo degli applicativi disponibili
2.3.7.1 Modalità di registrazione
2.3.7.2 Modalità presentazione della dichiarazione speciale e di pagamento
2.3.8 I canali nazionali di assistenza
2.3.8.1 Le FAQ dell’Agenzia delle entrate
2.3.9 Le informazioni fiscali dei singoli SM (regole, aliquote e sanzioni)
2.3.9.1 Data base e documenti predisposti dalla Commissione europea (contatti disponibili, adempimenti, sanzioni tributari, aliquote per singolo Paese)
2.3.10 Gli Uffici competenti
2.3.10.1 La competenza ripartita tra Centro Operativo di Pescara (COP) e Uffici territoriali
2.3.11 Versamenti in eccesso
2.3.11.1 Restituzione eccedenza di versamento dell’Italia quale SMI
2.3.11.2 Restituzione eccedenza di versamento dell’Italia quale SMC
2.3.11.3 Modalità di effettuazione dei rimborsi in Italia
2.3.12 Controlli nazionali e comunitari
2.3.12.1 Fasi del controllo
2.3.12.1.1 Remainder SMI: indicazioni comunitarie
2.3.12.1.1.1 Mancato invio dichiarazione
2.3.12.1.1.2 Mancato/parziale pagamento
2.3.12.1.2 Controllo automatizzato e formale
2.3.12.1.2.1 Controlli automatizzati sulle dichiarazioni relative ai regimi speciali presentate dai soggetti passivi ivi identificati
2.3.12.1.2.2 Controlli formali: liquidazione dell’IVA dovuta sulle operazioni effettuate in Italia nell’ambito dei regimi speciali
2.3.12.1.2.3 Rapporto tra modifiche della dichiarazione speciale ed attività di liquidazione
2.3.12.1.2.4 Esecuzione coattiva della pretesa tributaria
2.3.12.1.2.5 Credito da liquidazione
2.3.12.1.3 Controllo sostanziale: l’accertamento in rettifica o induttivo dell’imposta dovuta sulle operazioni effettuate in Italia nell’ambito dei regimi speciali
2.3.12.1.3.1 Accertamento in rettifica
2.3.12.1.3.2 Contraddittorio endoprocedimentale
2.3.12.1.3.3 Accertamento parziale
2.3.12.1.3.4 Accertamento induttivo
2.3.12.1.3.5 Termini ordinari
2.3.12.1.3.6 Accertamenti integrativi/rettificativi
2.3.12.1.3.7 Accertamenti esecutivi
2.3.12.1.3.8 Notifica degli accertamenti esecutivi
2.3.12.1.3.9 Rapporto tra modifiche della dichiarazione speciale ed attività di accertamento
2.3.12.1.3.10 Esecuzione coattiva della pretesa tributaria
2.3.12.1.3.11 Controlli automatizzati centralizzati comunitari nell’IOSS
2.3.12.1.3.12 Audit con informazioni standard
2.3.12.1.3.13 Gli strumenti di controllo previsti dalla normativa comunitaria
2.3.13 Sanzioni amministrative tributarie
2.3.13.1 Applicazione delle disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative
2.3.14 Contenzioso
2.3.15 Rimando generale alla disciplina tributaria ordinaria
2.3.16 Casi particolari (prassi ed altre indicazioni)
2.3.16.1 Crediti irrecuperabili
2.3.16.2 Drop shipping
2.3.16.2.1 Si riportano di seguito degli esempi al riguardo (Note esplicative UE LOSS)
2.3.16.2.2 Risposta interpello n. 74/2023. Regime IOSS ''dropshipping” e regime forfetario
2.3.16.2.3 Risposta interpello n. 77/2023. Regime IOSS: individuazione del fornitore e determinazione valore intrinseco
2.3.16.3 Gruppo IVA
2.3.16.4 Compatibilità tra regime del margine e regime OSS (risposta ad interpello AdE, n. 497/2022)
2.3.16.5 Modalità di documentazione e registrazione delle operazioni OSS non necessarie per la qualifica di esportatore abituale e ai fini del plafond (risposta ad interpello AdE, n. 493/2022)
2.3.16.6 Compatibilità tra regime del margine e regime OSS (risposta ad interpello AdE, n. 497/2022)
2.3.16.7 Indicazioni varie
2.3.16.8 Indicazioni relative al commercio elettronico
2.3.16.8.1 Rimborso dell’IVA versata impropriamente nello Stato estero di stabilimento in caso di "vendite a distanza" (circolare n. 20/E/2006)
2.3.16.8.2 Procedura di reso nella vendita per corrispondenza (risoluzione n. 274/E/2009)
2.3.16.9 Regime OSS: vendite con partenza da altri Stati membri (risposta interpello n. 51/2023)
2.3.16.10 Regime OSS: luogo di identificazione ai fini OSS di una società irlandese che stocca le merci in Italia presso una logistica terza che eroga un servizio di ''pick and pack (risposta interpello n. 58/2023)
2.3.16.11 Regime OSS: Cessioni intracomunitarie e cessioni a distanza intracomunitarie di beni – Comunicazione di un numero identificativo IVA non presente nell'archivio VIES (risposta interpello n. 230/2023)
2.3.16.12 Regime OSS: Modalità di versamento dell'IVA relativa ad annualità precedenti da parte di un soggetto non identificato in Italia, non consentito lo sportello unico (risposta interpello n. 253/2023)
2.3.17 Indicazioni comunitarie
2.3.17.1 Principale normativa comunitaria di riferimento
2.3.17.2 Abbreviazioni e definizioni
2.3.17.1 Le novità in sintesi
2.3.17.1.1 Avvio incoraggiante del LOSS
2.3.17.1.1.1
2.3.17.1.1.2 Meno partite IVA per soggetti non residenti
2.3.17.2 Ambito soggettivo ed oggettivo dei nuovi regimi speciali
2.3.17.2.1 Il regime OSS non UE
2.3.17.2.1.1 Regole di fatturazione rimandata agli Stati membri
2.3.17.2.2 Il regime OSS UE
2.3.17.2.2.1 Ambito soggettivo ed oggettivo
2.3.17.2.2.2 Nomina del rappresentante fiscale
2.3.17.2.2.3 Vendite intracomunitarie a distanza di beni
2.3.17.2.2.4 Obblighi in materia di fatturazione
2.3.17.2.2.4.1 Prestazioni di servizi
2.3.17.2.2.4.2 Vendite a distanza intracomunitarie di beni
2.3.17.2.3 Le vendite a distanza e importazione di beni di valore modesto: il regime IOSS e lo special arrangement
2.3.17.3.2.1 Il regime IOSS
2.3.17.3.2.1.1 Ambito soggettivo e oggettivo
2.3.17.3.2.1.2 L’intermediario IOSS
2.3.17.3.2.1.3 Il funzionamento in sintesi
2.3.17.3.2.1.4 Quando e come si applica l’IVA
2.3.17.3.2.2 Lo special arrangement o regime “postale”
2.3.17.3.2.2.1 Il funzionamento
2.3.17.2.4 Gli adempimenti
2.3.17.2.4.1 Registrazione
2.3.17.2.4.1.1 Modalità di registrazione
2.3.17.2.4.2 Cancellazione ed esclusione
2.3.17.2.4.2.1 Cancellazione
2.3.17.2.4.2.1.1 Regime OSS UE e OSS non UE
2.3.17.2.4.2.1.2 Regime IOSS
2.3.17.2.4.2.1.3 Cancellazione: casi particolari(vedi allegato 2.d)
2.3.17.2.4.2.2 Esclusione
2.3.17.2.4.2.2.1 Il periodo di quarantena
2.3.17.2.4.3 Trasferimento della sede
2.3.17.2.4.4 Dichiarazione speciale
2.3.17.2.4.4.1 Variazioni solo in un modello successivo
2.3.17.2.4.4.2 Possibile anche le variazioni oltre 3 anni allo SMC
2.3.17.2.4.5 Versamento
2.3.17.2.4.6 Recupero dell’imposta a credito sugli acquisti
2.3.17.2.4.7 Versamenti in eccesso
2.3.17.2.4.8 Documentazione a supporto delle operazioni effettuate
2.3.17.2.4.8.1 Fornitore presunto
2.3.17.2.4.9 Fatturazione 68
Allegato 2.a - Domande e risposte in merito ai regimi speciali OSS UE e OSS non UE
Allegato 2.b - Domande e risposte in merito al regime speciale IOSS
Allegato 2.c – Dati di registrazione
Allegato 2.d – Cancellazione: casi particolari
Allegato 2.e – Contenuto della dichiarazione
Allegato 2.f - Contatti SM
Allegato 3.g – Norme adempimenti e sanzioni SM
Allegato 2.h - Le FAQ dell’AdE
Prospettive - Verso l’estensione dello sportello unico
Lavorare con le discipline bio naturali, eBook pdf 130 pagine.
Come operare e gestire l’attività nel mondo della Vitalità e del Benessere: Storia, Evoluzione e Gestione.
Essere manager di sè stessi come professionisti di:
e altre attività ancora.
Dopo trent’anni di vita a stretto contatto professionale e personale con appassionati delle Discipline Bio Naturali, che hanno scelto di fare della propria passione una fonte di reddito esclusiva o integrativa, ci è chiaro come questa attività non nasca mai da un calcolo, ma da uno slancio spontaneo e da un sincero interesse personale.
Quando si prende la coraggiosa decisione di praticare come professionisti la Disciplina che ci ha attratto e affascinato, quindi di abbandonare il ruolo di dilettanti ci si disorienta perché si vive quasi un senso di tradimento nel doversi misurare con le relative incombenze legali e amministrative e, addirittura, nel chiedere un compenso per le nostre prestazioni che offriamo, tutto sommato, volentieri.
Ci è capitato, nel discutere con amici e clienti in questa situazione, di far ricorso al dizionario enciclopedico per favorire un chiarimento identitario per cui, anche in questo agile vademecum, proveremo ad avvalerci di questa modalità.
La lettura di queste definizioni ci è stata funzionale, immaginando che lo sarà anche in questo frangente, a confondere ulteriormente il nostro interlocutore che, come capita quando si sfoglia un’enciclopedia medica, ritrova in sé alcuni "sintomi" di ogni definizione letta.
Come si sa: dal pieno caos inizia il cammino per ritrovare l’ordine e la chiarezza che speriamo di favorire nel percorso che intendiamo proporvi con questo elaborato.
Prefazione
1. Le Discipline Bio Naturali
2. Breve storia delle Discipline Bio Naturali
3. Le D.B.N. in Italia
4. Una breve descrizione delle D.B.N. più rappresentative in Italia
4.1 Biodanza
4.2 Biodinamica Craniosacrale
4.3 Biofertilità
4.4 Bodywork Emotivo Strutturale
4.5 Cinofilia Etico Bionaturale
4.6 Danza Creativa
4.7 Danza Orientale Antica
4.8 Educazione Posturale Al Lavoro
4.9 Equitazione Etico Bionaturale
4.10 Essenze Floreali
4.11 Gelotologia
4.12 Jin Shin Do
4.13 Karate Tradizionale Biodinamico
4.14 Kinesiologia
4.15 Metodo Integrato Bowen
4.16 Naturopatia
4.17 Ortho-Bionomy
4.18 Pranic Healing
4.19 Pranopratica
4.20 Pratica Metamorfica
4.21 Qi Gong
4.22 Radiestesia
4.23 Rebirthing
4.24 Reiki
4.25 Riflessologia
4.26 Riflessologia Auricolare Funzionale
4.27 Shiatsu
4.28 Tai Chi Chuan
4.29 Tecniche Manuali Ayurvediche
4.30 Tecniche Manuali Olistiche
4.31 Tecniche Musicali Olistiche
4.32 Tecniche Osteopatiche Olistiche
4.33 Tecniche Suono-vibrazionali Olistiche
4.34 Training Del Benessere/Bio-naturopatia
4.35 Tuina
4.36 Vitality Management
4.37 Water Shiatsu
4.38 Yiquan - Dachengquan
4.39 Yoga
4.40 Yoga Metodo Odaka
5. Prospettive e desideri per le D.B.N. – Un futuro Bio Naturale
6. Le parole delle D.B.N.
7. Gestire le D.B.N.: aspetti fiscali, pratici e amministrativi
8. Storia degli ordini professionali
8.1 Differenza tra ordine e collegio
8.2 Natura giuridica degli ordini professionali
8.3 Le professioni non organizzate in ordini o collegi
9. Il MiSE
10. La L. n. 4/2013: analisi dell’articolo 1
10.1 Chiarimenti del MiSE
10.2 Le Discipline Bio Naturali possono essere praticate ovunque?
11. La classificazione delle professioni: codici Ateco e Istat 4
11.1 Il problema del codice Ateco nel mondo delle Discipline Bio Naturali.
12. Essere operatore nelle Discipline Bio Naturali
12.1 Come lavorare in forma individuale
12.2 Forma individuale
12.3 Relativamente alla imposta IVA e alle imposte sul reddito
12.4 Il regime forfettario e gli aspetti premiali connessi all'emissione della fattura elettronica
12.5 L’aspetto contributivo della gestione separata
12.6 Lavoro parasubordinato
12.7 Collaborazioni Coordinate e Continuative e assimilate
12.8 Lavoro autonomo occasionale e versamento dei contributi INPS
12.9 Lavoratori autonomi
13. Essere operatore nelle Discipline Bio Naturali
13.1 Come lavorare in forma associata
13.2 La riforma del Terzo Settore
13.3 Codice del Terzo settore (D. Lgs. 117/2017)
13.4 Tassazione degli enti del Terzo settore
14. Essere operatore nelle Discipline Bio Naturali. Come lavorare in forma societaria
14.1 Tipologie di società
15. Essere operatore nelle Discipline Bio Naturali
Come lavorare in forma cooperativa
15.1 La persona fisica
15.2 La persona giuridica
16. Essere operatore nelle Discipline Bio Naturali. Come lavorare in forma di lavoratore dipendente o assimilati
16.1 Contratto collettivo nazionale
16.2 Analisi della terminologia in ambito di lavoro dipendente
17. Le Associazioni Professionali per le D.B.N.
18. La S.C.I.A.
18.1 L’Operatore delle D.B.N. è tenuto, ad inizio attività, alla presentazione della S.C.I.A.?
19. Gli adempimenti relativi alla normativa sulla protezione dei dati personali
19.1 Come possiamo definire i “dati personali”?
19.2 Cosa intendiamo con “trattamento dei dati personali”?
19.3 Chi è il “Titolare del trattamento” dei dati?
19.4 Quali sono gli adempimenti relativi alla protezione dei dati personali per un operatore delle D.B.N.?
20. Documentazione a supporto dell'analisi pratica degli adempimenti da seguire
20.1 Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA
20.2 Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi (Modello EAS)
20.3 Modello Persone Fisiche 2023 redditi anno 2022
21. Conclusioni
Transfer price, eBook in pdf di 151 pagine.
Aggiornato con giurisprudenza e prassi al 30 aprile 2023
La disciplina del transfer pricing è oggetto di crescente interesse tra i consulenti e i responsabili amministrativi delle aziende. Ciò discende anche dall’attenzione che l’Amministrazione finanziaria ha sempre più frequentemente riservato a queste tematiche.
Nel corso degli anni ci si è resi conto che gli accertamenti sui prezzi infragruppo non sono una prerogativa dei grossi gruppi internazionali, ma anche delle c.d. piccole multinazionali tascabili.
Il presente e book affronta la tematica del transfer pricing analizzando cosa prevede la disciplina interna ex.art. 110 co. 7 Tuir, il D.M 14.5.2018, il provvedimento 30.5.2018 emanato ai sensi dell’art. 31 quater DPR 600/73 e normative collegate, il Provvedimento dell’Agenzia Entrate 23.11.2020, n. 0360494, la C.M. 15/E/2021 del 26 novembre, la più recente C.M. 16/E/2022 del 24 maggio, spunti forniti in documenti di Prassi da parte dell’Agenzia delle Entrate, e la disciplina dettata in ambito internazionale (OCSE), anche alla luce delle linee guida aggiornate ad inizio 2022.
Un capitolo sarà dedicato al commento delle più recenti sentenze sul tema.
1. Inquadramento della normativa nazionale
1.1 Il Transfer pricing e il principio del valore normale nel Tuir
1.2 L’interpretazione autentica del D.Lgs. internazionalizzazione 147/2015
2. Le linee guida OCSE 2022 - 2017
2.1 Introduzione
2.2 Il prezzo di libera concorrenza – Arm’s lenght price
2.3 L’individuazione del rischio nel transfer pricing
2.4 Le sinergie di gruppo secondo le linee guida OCSE in materia di TP
2.5 Altre nuove indicazioni nelle linee guida OCSE 2017 rispetto alle linee 2010
2.6 I servizi a basso valore aggiunto: I criteri elaborati in sede OCSE
2.7 I servizi finanziari infragruppo
2.7.1 Il cash pooling - casistiche
2.8 Le “novità” introdotte con l’aggiornamento delle LINEE GUIDA OCSE 2022
2.9 Il transfer pricing ai tempi del COVID– le indicazioni dell’OCSE
3. Orientamenti giurisprudenziali
3.1 Introduzione
3.2 Il finanziamento infragruppo fruttuoso o meno - Una posizione della Corte di Giustizia UE
3.3 Il transfer price ha natura di norma antielusiva?
3.4 Quale metodo utilizzare nella determinazione del prezzo infragruppo
3.5 La questione relativa alla penality protection da ‘documentazione TP’
3.6 Su chi incombe l’onere della prova in materia di TP
3.7 Altri temi (risvolti penali, transfer pricing nazionale)
4. Il D.M. 14 maggio 2018: le linee guida domestiche
4.1 Introduzione
4.2 I servizi a basso valore aggiunto
4.3 La Documentazione (Master File e Country File)
4.3.1 Le novità del decreto
4.3.2 Inquadramento della disciplina
4.3.3 L’indicazione in dichiarazione dei redditi dei rapporti infragruppo
4.3.4 Casistiche controverse in tema di documentazione
4.4 Le definizioni del Decreto
4.4.1 La questione del controllo: l’approccio tradizionale
4.4.2 Il controllo nel nuovo decreto
4.4.3 Altre questioni
4.4.4 La nozione di comparabilità
4.5 I metodi utilizzabili
4.5.1 La gerarchia dei metodi utilizzabili
4.5.2 Aggregazione delle operazioni
4.6 Intervallo di valori conformi al principio di libera concorrenza
4.6.1 Le previsioni del decreto
5. Il provvedimento 23.11.2020 - la Circolare 15/E/2021 e la Circolare 16/E/2022
5.1 L’Entrata in vigore
5.2 Il concetto di controllo
5.3 Forme e termini di consegna della documentazione idonea
5.4 Estensione e condizioni di efficacia della documentazione idonea
5.5 La documentazione parziale
5.6 I nuovi schemi di masterfile e documentazione nazionale
5.6.1. Introduzione
5.6.2. Il Masterfile
5.6.3. La documentazione nazionale
5.6.4. Documentazione relativa alle stabili organizzazioni
5.6.5 Documentazione idonea per le piccole e medie imprese
5.6.6 Il masterfile redatto dalle società controllate
5.6.6 Il Ravvedimento operoso
5.6.7 I servizi a basso valore aggiunto
5.6.8 Gli step della C.M. 16/E/2022
6. Il provvedimento 30.05.2018
6.1 Introduzione
6.2 Le definizioni e l’ambito applicativo
6.3 L’accesso alla procedura
6.4 Ammissibilità e procedibilità dell’istanza
6.5 Svolgimento del procedimento
6.6 Cause di estinzione del procedimento
6.7 Rapporti con le procedure amichevoli e disposizioni finali
6.8 Entrata in vigore
7. Altri temi
7.1 APPLICAZIONE DELL’IVA ai servizi infragruppo
7.2 OCSE e le SCHEDE PAESE sulle normative TP
7.3 DAC6 E TRANSFER PRICING
7.4 TRANSFER PRICING e APA – Novità dal 2021
Il rischio penale nei Bonus edilizi; eBook in pdf di 252 pagine.
Testo aggiornato al Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38.
Con il presente lavoro, dopo una breve introduzione sulle principali agevolazioni fiscali legate al mondo dell’edilizia e ai relativi meccanismi che consentono di ottenere la detrazione fiscale (detrazione diretta, sconto in fattura o cessione del credito), gli autori intendono porre l’attenzione su quelle situazioni patologiche che possono sfociare nella configurazione di un reato (tributario o meno).
La disamina delle possibili condotte illecite connesse ai bonus fiscali in materia edilizia operata in questo e-book si basa anche sulle indicazioni contenute nelle recenti Comunicazioni dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), istituita presso la Banca d’Italia.
Il testo affronta, inoltre, il tema dell’adottabilità, da parte dell’Autorità Giudiziaria, di misure cautelari reali (i vari tipi di sequestro) e personali (come la custodia cautelare in carcere) e fornisce, infine, alcuni esempi di casistiche particolari.
Premessa
1. I principali bonus edilizi
1.1 Ecobonus
1.2 Bonus facciate
1.3 Superbonus 110%
2. Vantaggi fiscali
2.1 Fruizione diretta della detrazione
2.2 Sconto in fattura
2.3 Cessione del credito
2.4 Piattaforma cessione crediti
3. Principali novità introdotte dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38 di conversione, con modificazioni, del Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11
3.1 Divieto di acquisto dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi da parte della Pubblica Amministrazione
3.2 Divieto di esercitare l’opzione per fruire dello sconto in fattura e della cessione del credito
3.3 Esonero dalla responsabilità solidale per il cessionario
3.4 Compensazione dei crediti d’imposta con i debiti fiscali
4. Quadro generale delle possibili condotte illecite fiscali
4.1 Dolo specifico di evasione
4.2 Concetto di “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”
4.3 Concetti di “imposta evasa” e di “soglie di punibilità”
4.4 Concetto di “operazioni simulate oggettivamente e soggettivamente”
4.5 Concetto di “mezzi fraudolenti”
4.6 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
4.7 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
4.8 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
4.9 Indebita compensazione
5. Situazioni patologiche che possono configurare un reato
5.1 Interventi fatturati e non effettuati
5.2 Interventi effettuati e sovraffatturati
5.3 Interventi effettuati da soggetto diverso dall’emittente fattura
5.4 Utilizzo in compensazione di credito non spettante o inesistente
6. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
7. Prescrizione nei reati tributari
8. UIF – Fattori di rischio ed elementi sintomatici di possibili operatività illecite
8.1 Comunicazione del 10 novembre 2020
8.2 Comunicazione del 11 febbraio 2021
8.3 Comunicazione del 11 aprile 2022
9. Ulteriori ipotesi di reato configurabili
9.1 Associazione per delinquere
9.2 Truffa e truffa aggravata
9.3 Indebita percezione di erogazioni pubbliche
9.4 Riciclaggio
9.5 Autoriciclaggio
9.6 Abusiva attività finanziaria
10. Misure cautelari reali adottabili
10.1 Sequestro preventivo diretto
10.2 Sequestro preventivo per equivalente
10.3 Sequestro preventivo in capo al terzo estraneo al reato
10.4 Sequestro dei crediti come prodotto del reato e sequestro impeditivo
10.5 Sequestro dei crediti nel cassetto fiscale
11. Misure cautelari personali adottabili
11.1 Misure coercitive
11.2 Misure interdittive
12. Casi pratici
Appendice normativa
Guida alle operazioni sul capitale sociale di Spa e Srl; eBook in pdf di 69 pagine
Massimario e tecniche di redazione del verbale corredato dalle Massime Notarili
1. Aumento oneroso del capitale sociale
1.1 Introduzione generale e presupposti
1.2 Sottoscrizione e conferimenti
1.3 Diritto d’opzione
1.4 Sovrapprezzo
1.5 Massime Notarili
1.5.1 Aumento delegato agli amministratori
1.5.2 Efficacia dell’aumento prima del termine finale di sottoscrizione
1.5.3 Aumento di capitale in presenza di perdite superiori al terzo
1.5.4 Aumento in presenza di partecipazioni gravate da usufrutto
1.5.5 Sottoscrizione dell’aumento a condizione o termine
1.5.6 Aumento mediante compensazione di crediti
1.5.7 Versamenti in conto futuro aumento capitale
1.5.8 Determinazione della competenza dell’esperto ai fini della relazione di stima per il conferimento
1.5.9 Delibera di aumento e sovrapprezzo
1.6 Aumento di capitale in sede di costituzione della società
1.6.1 Requisiti relazione di stima
1.6.2 Conferimento d’opera o servizi nelle srl
2. Aumento gratuito del capitale sociale
2.1 Presupposti
2.2 Poste utilizzabili
2.3 Modalità di attuazione dell’aumento
2.4 Massime Notarili
2.4.1 Aumento gratuito non proporzionale
2.4.2 Utilizzo della riserva legale per l’aumento gratuito
2.4.3 Utilizzo riserve sopravvenute e situazione patrimoniale aggiornata
3. Riduzione del capitale per perdite
3.1 Riduzione per perdite superiori al terzo del capitale
3.2 Riduzione del capitale al di sotto del minimo legale
3.3 Massime Notarili
3.3.1 Azzeramento e ricostituzione del capitale senza contestuale esecuzione
3.3.2 Riduzione del capitale a copertura parziale delle perdite
3.3.3 Copertura perdite ed utile di periodo
3.3.4 Documentazione ed aspetti formali della delibera di riduzione per perdite
3.3.5 Trasformazione di società in perdita senza riduzione del capitale
3.3.6 Utilizzo della riserva in conto futuro aumento di capitale in sede di delibera di riduzione per ripianamento perdite
4. Riduzione volontaria del capitale sociale
4.1 Presupposti
4.2 Modalità di attuazione
4.3 Opposizione dei creditori
4.4 Massime Notarili
4.4.1 Differenza tra efficacia ed eseguibilità della delibera
4.4.2 Riduzione non proporzionale
4.4.3 Riduzione del capitale con assegnazione in natura di immobile soggetto alla disciplina dei beni culturali
5. Formulario e tecniche di redazione dei verbali di aumento e riduzione
5.1 Esempio di verbale di aumento oneroso spa da liberarsi in denaro
5.2 Esempio di verbale di aumento oneroso srl da liberarsi in natura con sottoscrizione immediata e conferimento di immobile da parte di terzi
5.3 Esempio di verbale di aumento gratuito di spa
5.4 Esempio di verbale di riduzione volontaria srl
5.5 Esempio di verbale di riduzione per perdite superiori al terzo ex art. 2446 c.c.
5.6 Esempio di verbale di riduzione per perdite che hanno azzerato il capitale ex art. 2447 c.c. e contestuale ricostituzione al minimo di legge
eBook di 92 pagine in pdf comprensivo di Normativa, sulla disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria anche alla luce dei modelli dichiarativi - e delle relative istruzioni - approvati dall’Agenzia delle Entrate.
Aggiornato con le indicazioni per i modelli dichiarativi 2023
L’Aiuto alla Crescita Economica (ACE), introdotto nel nostro ordinamento fiscale dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 2011, è stato oggetto, nel corso del 2017, di un profondo restyling. In particolare, la legge di bilancio 2017 ha modificato le modalità di applicazione dell’agevolazione alle persone fisiche e alle società di persone, rendendola più omogena a quella prevista per i soggetti IRES. Inoltre, a seguito della riforma del bilancio attuata con il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 e la conseguente normativa di coordinamento delle basi imponibili IRES e IRAP prevista dall’art. 13-bis del D.L. 30 dicembre 2016, n. 244, sono state profondamente riviste le disposizioni attuative dell’incentivo. Il D.M. 14 marzo 2012 è stato abrogato e sostituito dal D.M. 3 agosto 2017.
L’incentivo era stato poi abrogato dalla legge di bilancio del 2019 con decorrenza dal periodo d'imposta 2019, garantendo solo la possibilità di utilizzo delle eccedenze pregresse di ACE non utilizzate alla fine del periodo di imposta 2018. Contestualmente, in sostituzione dell’ACE era stato introdotto un diverso incentivo la cd. Mini-IRES, che si sostanziava in una riduzione dell’aliquota ordinaria IRES dal 24% al 15% in presenza di utili reinvestiti in incrementi occupazionali e nuovi investimenti. La complessità del meccanismo agevolativo del nuovo incentivo aveva, poi, spinto il legislatore a rimodularne le regole applicative, procedendo a una riscrittura integrale della disciplina con l’art. 2 del DL n. 34/2019.
In tale sede, il calcolo del beneficio era stato ancorato unicamente all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili.
La legge di bilancio 2020 ha ripristinato la situazione ante legge di bilancio 2019, abrogando, dal periodo di imposta 2019, la Mini-IRES e "riattivando" contestualmente la disciplina ACE, seppur con riduzione dell'aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio che scende all’1,3%.
Il D.L. 25 maggio 2021 n. 73, c.d. “Sostegni-bis” ha, da ultimo, introdotto, tra le misure di sostegno alle imprese colpite dall’emergenza da COVID-19, un rafforzamento dell’agevolazione ACE, limitatamente al periodo d’imposta 2021, denominato “ACE innovativa 2021”. Come si avrà modo di approfondire, l’agevolazione prevede l’applicazione di un coefficiente di rendimento nozionale sull’incremento di capitale proprio 2021 del 15% (a condizione che tale incremento sia “conservato” almeno sino alla fine del 2023).
Nel testo, si riepiloga la disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”, anche alla luce dei modelli dichiarativi - e delle relative istruzioni - approvati dall’Agenzia delle Entrate.
Premessa
Ratio dell’incentivo
1. Ambito soggettivo
1.1 Soggetti beneficiari
1.2 Soggetti esclusi
2. I presupposti dell’agevolazione
2.1 Rendimento nozionale del capitale
2.2 Esistenza di “nuovo capitale proprio”
3. La determinazione della base ACE per i soggetti IRES
3.1 Variazioni in aumento
3.1.1 I conferimenti in denaro
3.1.2 Accantonamenti a riserva di utili
3.1.3 L’incremento patrimoniale per le start up
3.1.4 Sterilizzazione dell’incremento per la consistenza dei titoli e valori mobiliari
3.1.5 Irrilevanza delle rettifiche operate in sede di FTA dei “Nuovi OIC”
3.1.6 Rettifiche fiscali per le Stabili Organizzazioni
3.2 Variazioni in diminuzione
3.3 Limite del Patrimonio Netto
3.4 Il meccanismo di applicazione
3.5 L’ACE nei regimi opzionali del consolidato e della trasparenza fiscale
3.5.1 ACE e consolidato nazionale
3.5.2 ACE e trasparenza fiscale
3.6 L’ACE e le operazioni straordinarie
3.6.1 ACE e conferimento d’azienda
3.6.2 ACE e fusione
3.6.3 ACE e scissione
3.6.4 ACE e trasformazione
4. La determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
4.1 Modalità di calcolo della base ACE
4.1.1 Soggetti IRPEF “da sempre” in contabilità ordinaria
4.1.2 Soggetti IRPEF “non” da sempre in contabilità ordinaria
5. La disciplina antielusiva
5.1 Operazioni sterilizzate
5.1.1 Operazioni infragruppo
5.1.2 Operazioni extra-gruppo
5.2 Decorrenza della “nuova” disciplina antielusiva e clausola di salvaguardia
5.3 Disapplicazione della disciplina antielusiva
5.3.1 Interpello probatorio
6. Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
6.1 La trasformazione delle eccedenze ACE per i soggetti IRES e IRPEF
6.2 La trasformazione delle eccedenze ACE in caso di consolidato e trasparenza fiscale
7. L’ “ACE innovativa 2021”
7.1 Determinazione del beneficio
7.2 Modalità di fruizione del beneficio
7.3 I casi di restituzione del beneficio
7.4 Il provvedimento attuativo
7.5 Il calcolo della Super ACE nei modelli dichiarativi 2022
7.6 La “gestione” della “Super ACE” nei modelli dichiarativi 2023
Normativa
Decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, [c.d. "Decreto Monti"]
Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, [c.d. "Legge di bilancio 2020"]
D.M. 3 agosto 2017 - Revisione delle disposizioni attuative in materia di aiuto alla crescita economica (ACE)
Decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 [c.d. "Decreto Sostegni-bis"]
Guida in pdf di 76 pagine sul nuovo Codice degli appalti per orientarsi alla lettura tra conferme e novità.
l nuovo Codice degli appalti si compone di 5 libri e contiene complessivamente 229 articoli e 36 allegati.
Si tratta di un numero di articoli analogo a quelli del Codice vigente, ma con i suoi allegati abbatte in modo rilevante il numero di norme e linee guida di attuazione.
Nel nuovo Codice, infatti, gli allegati sostituiscono ogni altra fonte attuativa. Gli allegati contengono la disciplina di dettaglio. Si prevede che, in sede di prima applicazione, ciascun allegato sia abrogato a
decorrere dalla data di entrata in vigore di un corrispondente regolamento ministeriale adottato decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti acquisiti i pareri o il concerto degli altri ministri competenti ed
eventualmente, ove richiesta, l’intesa con la Conferenza unificata.
Il Codice entrerà in vigore il 1° luglio 2023.
Le novità introdotte fanno tutte riferimento alla normativa comunitaria, anche relativamente alla maggiore discrezionalità degli enti per la gestione degli appalti sotto soglia. Introdotte norme più vincolanti per la verifica del rispetto dei CCNL di settore, obbligatori anche in caso di subappalto, e per combattere il lavoro nero. Previste anche norme per ridurre il contenzioso. Il Codice è stato infatti riscritto sulla base della legge delega che impegnava il governo a rivedere la disciplina dei contratti pubblici per uniformarla a quella del diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, anche al fine di evitare l'avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea e di giungere alla risoluzione delle procedure avviate. Si prevede anche una decisa accelerazione nell'approvazione dei progetti da parte della Conferenza dei servizi.
Indice
Premessa
1. Principi generali e applicazione
1.1 Principi specifici – Articoli 1 - 12
1.2 Contratti nazionali e sanzioni in caso di violazione
1.2.1 Casi di esclusione e opere a scomputo - Articolo 13
1.3 Soglie di rilevanza europea e disciplina dei contratti misti – Articolo 14
1.3.1 Calcolo importi e divieto di frazionamento
1.3.2 Servizi
1.3.3 Contratti misti
1.4 Responsabile unico del progetto (RUP) - Articolo 15
1.5 Conflitto di interessi – Articolo 16
1.6 Fasi delle procedure di affidamento – Articolo 17
1.7 Stipula – Articolo 18
2. Digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti
2.1 Principi e diritti digitali – Articoli 19 -33
2.1.1 L’intelligenza artificiale per la valutazione delle offerte
2.1.2 Fascicolo virtuale dell’operatore economico
2.2 Sistemi dinamici di acquisizione, aste elettroniche e cataloghi elettronici – Articoli 32-34
2.3 Accesso agli atti e riservatezza – Articoli 35 - 36
3. Programmazione
3.1 Programmazione e accelerazione per il varo dei progetti – Art. 37
3.2 Localizzazione e approvazione del progetto delle opere – Art. 38
3.3 Programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale – Art. 39
3.4 Dibattito pubblico – Art. 40
4. Progettazione
4.1 Livelli e contenuti della progettazione – Art. 41
4.1.1 Verifica preventiva dell’interesse archeologico
4.1.2 Costo della manodopera e costi di sicurezza esclusi dai ribassi
4.2 Verifica progettazione strumenti digitali per le costruzioni
4.3 Sempre ammesso l’appalto integrato – Art. 44
4.4 Incentivi alle funzioni tecniche - Art. 45
4.5 Concorsi di progettazione aperti – Art. 46
4.6 Consiglio superiore dei lavori pubblici – Art. 47
5. Appalti sottosoglia
5.1 Disciplina e procedure – Art. 48 - 55
5.1.1 Controllo sul possesso dei requisiti
5.1.2 Garanzie e esclusione automatica delle offerte anomale
5.1.3 Offerte anomale e aggiudicazione
5.2 Appalti esclusi nei settori ordinari – Art. 56
5.3 Clausole sociali e criteri di sostenibilità energetica e ambientale – Art. 57
5.4 Suddivisione in lotti – Art. 58
5.5 Accordi quadro – Art. 59
5.6 Revisione dei prezzi – Art. 60
5.7 Contratti riservati – Art. 61
5.8 Qualificazione degli enti – Art. 62 – 64
5.9 Operatori economici - Art. 65 - 66
5.10 Consorzi e associazioni temporanee d’imprese
5.11 Accordo sugli Appalti Pubblici (AAP) e altri accordi internazionali – Art. 69
6. Procedure di scelta del contraente
6.1 Procedure di scelta e relativi presupposti – Art. 70 - 74
6.2 Procedura negoziata senza pubblicazione di un bando – Art. 75
6.3 Consultazioni preliminari di mercato – Art. 77 -78
6.4 Specifiche tecniche, avvisi e documenti di gara - Art. 79 – 88
6.5 Inviti e informazioni ai candidati – Art. 89- 90
6.6 Termini per la presentazione delle offerte e commissione giudicatrice – Art. 91-92
6.7 Casi di esclusione dalla procedura di appalto e verifica dei requisiti – Art. 94-99
6.7.1 Cause di esclusione automatica (Art. 94)
6.7.2 Cause di esclusione non automatica (Art. 95)
6.7.3 Disciplina dell’esclusione (Art. 96)
6.7.4 Cause di esclusione di partecipanti a raggruppamenti (Art. 97)
6.7.5 Illecito professionale (Art. 97)
6.8 Verifica requisiti e soccorso istruttorio – Art. 100-101
6.9 Impegni dell’operatore economico e avvalimento – Art. 102-104
6.10 Rapporti di prova, certificazioni delle qualità, costi del ciclo vita – Art. 105
6.11 Garanzie per la partecipazione alla procedura – Art.106
7. Selezione delle offerte
7.1 Criteri di aggiudicazione e r