Rimborso IVA assolta in UK entro il 30 settembre - La Circolare del Giorno n. 194 del 24.09.2024

In ragione dell’accordo di reciprocità tra la Repubblica italiana e il Regno Unito di Gran Bretagna e di Irlanda del Nord, è consentito ottenere il rimborso dell’IVA assolta all’estero, ai sensi dell’art. 38-ter del D.P.R. 633/1972.

Indice

1. Premessa
2. Regole generali
3. Modalità di presentazione con accordi di reciprocità
4. La struttura del modello
5. Controlli

E-commerce indiretto e dropshipping - La Circolare del Giorno n. 165 del 30.07.2024

Il commercio elettronico indiretto ha subito un’evoluzione importante negli ultimi anni, con l’introduzione di nuove modalità di gestione delle compravendite.

Molti operatori si sono affacciati al dropshipping, in quanto fattispecie operativamente “snella” (non serve, ad esempio, possedere un magazzino fisico): tale modalità di vendita richiede, ai fini IVA, l’applicazione delle regole previste per il commercio elettronico indiretto nei rapporti B2B e per le vendite a distanza qualora il cliente sia un privato consumatore.

Indice

1. Premessa
2. Schema del dropshipping
3. E-commerce indiretto nei rapporti b2c
4. Dropshipping: caso operativo

Fiscalità indiretta dei bed & breakfast - La Circolare del Giorno n. 143 del 03.07.2024

Indice

1. Attività occasionale dei B&B
2. Apertura della P. IVA - SUAP - SCIA
3. Corrispettivi telematici
4. Detraibilità IVA

Il regime del margine: il metodo forfettario - La Circolare del Giorno n. 106 del 17.05.2024

Le norme che disciplinano il regime del margine sono contenute negli artt. 36-40-bis del D.L. 41/1995 e sono finalizzate a evitare fenomeni di doppia o reiterata imposizione. Il regime speciale, infatti, è utilizzabile per i beni usati, oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione che, dopo la prima uscita dal circuito commerciale, sono ceduti dal consumatore finale privato a un soggetto passivo d'imposta ai fini della successiva rivendita.

Esistono tre differenti metodi di calcolo del c.d. “margine”: analitico, forfetario e globale.  Il metodo forfetario, applicabile solo in specifici casi normativamente previsti, determina il margine attraverso l’applicazione di una percentuale forfetaria prestabilita dalla legge al prezzo di vendita del bene usato.  

Indice

1. Premessa
2. Campo di applicazione
3. Il metodo forfetario: base imponibile e liquidazione dell’imposta
4. Il metodo forfetario: esempio
5. Gli adempimenti
6. La fatturazione
7. I registri iva
8. Dichiarazione annuale
9. Opzione per il metodo analitico

Il regime del margine: metodo globale - La Circolare del Giorno n. 101 del 10.05.2024

Le norme che disciplinano il regime del margine sono finalizzate a evitare fenomeni di doppia o reiterata imposizione: il regime speciale, infatti, è utilizzabile per i beni usati, oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione che, dopo la prima uscita dal circuito commerciale, sono ceduti dal consumatore finale privato a un soggetto passivo d'imposta ai fini della successiva rivendita.

Esistono tre differenti metodi di calcolo del c.d. “margine”: analitico, forfetario e globale, di cui il metodo globale, applicabile solo ai soggetti che svolgono commercio di alcune tipologie di beni espressamente stabilite dalla legge, determina il margine attraverso la differenza tra ammontare complessivo mensile (o trimestrale) delle cessioni e degli acquisti maggiorati delle spese accessorie e di riparazione.

Indice

1. Premessa
2. Campo di applicazione
3. Il metodo globale: base imponibile e liquidazione dell’imposta
4. Il metodo globale: esempio
5. Gli adempimenti
6. La fatturazione
7. Il registro acquisti e il registro cessioni
8. I registri iva
9. Dichiarazione iva annuale
10. Opzione per il metodo analitico

Dichiarazioni di intento e casi operativi - La Circolare del Giorno n. 99 del 09.05.2024

L’utilizzo della dichiarazione d’intento è un sistema ormai collaudato: l’esportatore abituale la emette ed il fornitore/prestatore, effettuate le verifiche del caso, emette una fattura senza IVA.

Nella presente circolare del giorno si analizzeranno le principali casistiche che si possono presentare nell’operatività quotidiana all’interno delle imprese, come ad esempio:

• esaurimento del plafond da parte dell’esportatore e trasmissione di una dichiarazione d’intento;
• ipotesi di splafonamento (lato fornitore ed esportatore);
• gestione delle operazioni a cavallo d’anno.

Indice

1. Premessa
2. Esportatore abituale: regole generali
3. Esaurimento plafond disponibile ed emissione nuova dichiarazione
4. Correzione degli errori commessi dal fornitore
5. Splafonamento: errori dell’esportatore
6. Operazioni a cavallo d’anno

Il regime del margine: metodo analitico - La Circolare del Giorno n. 89 del 26.04.2024

Le norme che disciplinano il regime del margine sono contenute negli artt. 36-40-bis del D.L. 41/1995 e sono finalizzate a evitare fenomeni di doppia o reiterata imposizione. Il regime speciale in esame, infatti, è utilizzabile per i beni usati, oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione che, dopo la prima uscita dal circuito commerciale, sono ceduti dal consumatore finale privato a un soggetto passivo d'imposta ai fini della successiva rivendita.

Esistono tre differenti metodi di calcolo del c.d. “margine”: analitico, forfetario e globale. Il metodo analitico, che si esaminerà nella presente circolare del giorno, è il metodo ordinario di determinazione della base imponibile per le operazioni soggette al regime del margine.

Indice

1. Premessa
2. Il metodo analitico: base imponibile e liquidazione dell’imposta
3. Gli adempimenti
4. La fatturazione
5. Il registro carico e scarico
6. I registri IVA
7. Dichiarazione annuale
8. Opzione per il metodo analitico
9. Opzione per l'IVA ordinaria

Il regime del margine: disciplina generale - La Circolare del Giorno n. 84 del 19.04.2024

Le norme che disciplinano, ai fini IVA, il regime del margine sono contenute negli artt. 36-40-bis del D.L. 41/1995 e sono finalizzate a evitare fenomeni di doppia o reiterata imposizione.

Tale regime speciale è infatti utilizzabile per i beni usati, oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione che, dopo la prima uscita dal circuito commerciale, sono ceduti dal consumatore finale privato a un soggetto passivo d'imposta ai fini della successiva rivendita.

Stante la sua natura derogatoria, rispetto al sistema ordinario dell’IVA, la disciplina in esame va applicata in termini rigorosi e interpretata in maniera restrittiva.

Indice

1. Premessa
2. Requisiti oggettivi
3. Requisiti soggettivi
4. Requisiti territoriali
5. Operazioni con l’estero: soggetti UE
6. Operazioni con l’estero: soggetti extra-UE
7. Rapporto reverse charge e regime del margine

Finanziamenti soci: la disciplina ai fini delle imposte dirette - La Circolare del Giorno n. 65 del 28.03.2024

È sempre più diffusa la prassi delle società di far ricorso ad apporti da parte dei soci per far fronte al proprio fabbisogno finanziario, soprattutto alla luce della crisi russo-ucraina e della stretta creditizia acuitasi degli ultimi anni.

Dopo aver effettuato un approfondimento sul tema in esame, in merito alle ricadute fiscali ai fini delle imposte sui redditi in capo ai soci (mutuatari) ed alla società (mutuata), si prende invece ora in esame la disciplina rilevante ai fini dell’IVA e delle imposte indirette.

Indice

1. Premessa
2. IVA e fatturazione
3. Imposta di registro
4. Enunciazione del finanziamento
5. Alternatività IVA-Registro

Le regole di utilizzo del credito IVA 2023 - La Circolare del Giorno n. 53 del 13.03.2024

A partire dal 01.01.2024 è possibile utilizzare in compensazione il credito IVA 2023, pur con alcune limitazioni legate all'ammontare del credito utilizzabile, che richiedono taluni accorgimenti da parte del contribuente. In particolare, se fino a 5.000 euro non ci sono limiti, per compensare importi superiori occorre attendere il 10° giorno successivo alla presentazione della dichiarazione IVA, la quale dovrà essere munita del visto di conformità; questo, però, salvo l’esonero per i soggetti ISA con punteggio 2022 almeno pari a 8 / 8,5 quale media per il 2021 – 2022, per un importo del credito fino a 50.000 euro annui (che diverranno 70.000 euro annui a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs 1/2024).

Si ricorda, inoltre, che in caso di presentazione del modello F24 con compensazione, è necessario utilizzare i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline), indipendentemente dall'ammontare compensato.

Indice

1. Premessa
2. Limiti alla compensazione credito IVA annuale: un riepilogo
3. Soggetti ISA esonero visto di conformità
4. Modalità di presentazione del modello F24
5. L'utilizzo del residuo credito IVA 2022
6. Omessi versamenti periodici: riduzione del credito annuale
7. Tabella di sintesi utilizzo credito IVA