Commento alla sentenza della Corte di Cassazione, III sezione penale del 26 Marzo 2012
La Corte di Cassazione fissa un principio importante relativamente al reato di dichiarazione fraudolenta: in vero, si afferma, che il semplice ritrovamento presso la sede aziendale di fatture false non fa scattare il reato di cui sopra, che si configura solo in caso di registrazione in contabilità.
Pronunciando tale principio, la Suprema Corte, III sezione penale, ha annullato la condanna inflitta in appello a un imprenditore siciliano, condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione, in quanto considerato colpevole dei reati ex artt. 81 del Cod. pen., 2 e 4 del D.lgs. 74/2000, uniti sotto il vincolo della continuazione. Questo il contenuto della sentenza 11588 del 26 Marzo 2012.