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Novità in materia di pensioni per il 2024, eBook in formato pdf di 185 pagine con utili tabelle di sintesi.
Aggiornato con la Legge 30 dicembre 2023, n. 213, Legge di bilancio per il 2024
Le pensioni hanno sempre rappresentato una materia apparentemente complessa ma, nella realtà, affascinante perché consente non soltanto di prendere coscienza dei diritti di ciascuno di noi ad una vecchiaia
sicura e dignitosa, ma di intravedere anche una prospettiva di solidarietà tra le generazioni. Ciò però a condizione che ogni generazione non pensi – come spesso avviene – solo ai propri interessi, ma sappia pensare agli altri e al futuro; anzi agli altri nel futuro.
Con i più recenti interventi normativi in tema di previdenza, abbiamo ormai raggiunto il 27° anno di riforme, a volte parziali, a volte più strutturali.
La materia di che trattasi è ampiamente (forse anche eccessivamente) stratificata, con tutte le conseguenze del caso, risentendo di scelte legislative quasi sempre poco organiche, per lo più dettate da chiare ed evidenti scelte politiche contingenti, diversamente da un vero e proprio approccio organico.
Il rapporto intercorrente tra lavoro e pensioni (e più in generale tra lavoro e modello di protezione sociale) è talmente evidente che non merita particolari considerazioni.
Nei Paesi sviluppati, ovunque il sistema pensionistico sia fondato sul criterio della ripartizione (quando gli attivi finanziano le pensioni in essere, confidando che ci saranno altri lavoratori che pagheranno, grazie ad un patto inter generazionale garantito dallo Stato, le loro pensioni, quando verrà il loro turno) sono in atto ampi processi di crisi, dal momento che, in seguito ai trend demografici, il numero degli occupati diminuisce ed aumenta quello degli anziani, i quali, per altro, vivono più a lungo.
La legge 30.12.2023. n. 213, legge di bilancio per il 2024, confermando la più che consolidata tradizione sul punto, è nuovamente intervenuta sul sistema pensionistico italiano e, dopo un accesso dibattito e confronto, ha trovato un compromesso, in ragione del quale sono state introdotte novità in materia pensionistica, senza però operare una vera e propria riforma di sistema, tant’è che, nel complesso, i canali di uscita rimangono sostanzialmente simili a quelli del 2023, seppur con alcuni inasprimenti ai requisiti per il pensionamento.
Tra le altre, persistono le disparità a carico dei c.d. contributivi puri.
Il percorso che seguirà il presente elaborato che, mantenendo sostanzialmente la struttura delle edizioni che lo hanno preceduto, partirà dalla pensione di vecchiaia (l’attuale, unico istituto pensionistico “ordinario”), passerà per le novità che si sono sedimentate successivamente alla riforma del 2011, proseguendo con i successivi interventi per arrivare infine alle ultime novità del 2024, per concludersi con quello che è, allo stato, l’attuale quadro d’insieme dell’accesso al nostro sistema pensionistico.
Una veloce analisi verrà dedicata alla previdenza complementare.
Sintesi
Analisi e quadro generale
1. La pensione di vecchiaia
1.1 Nozione
1.1.1 I sistemi di calcolo
1.1.2 Il sistema di calcolo retributivo
1.1.3 Il sistema di calcolo misto
1.1.4 Il sistema di calcolo contributivo puro
1.1.5 Le differenze
1.2 L’evoluzione storica dell’istituto
1.3 La pensione contributiva come nuovo e tendenzialmente unico meccanismo di calcolo
1.4 Le novità successive alla legge n. 247/2007
1.4.1 Accesso al pensionamento delle dipendenti pubbliche
1.4.2 Requisiti di età anagrafica per l’accesso alla pensione
1.5 Le disposizioni contenute nella l. n. 122/2010
1.5.1 Le lavoratrici del pubblico impiego
1.5.2 Le nuove finestre di accesso alla pensione
1.6 Le novità introdotte dai primi tre interventi del 2011
1.6.1 La terza manovra correttiva del 2011
1.7 La pensione di anzianità
2. Le pensioni dopo la legge n. 214/2011
2.1 L’estensione a tutti del metodo di calcolo contributivo
2.2 La speranza di vita
2.3 La nuova pensione di vecchiaia
2.3.1 I requisiti per l’accesso
2.3.2 La flessibilità dell’accesso
2.3.3 L’età minima di 67 anni
2.3.4 Lavoratrici nate nel 1952
2.4 La nuova pensione anticipata
2.5 La salvaguardia del beneficio per le donne
2.6 Il ticket sulle c.d. pensioni d’oro
2.7 La soppressione dell’Inpdap e dell’Enpals
2.8 La l. n. 214/2011 “in pillole”
2.9 Rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici
2.10 Ricongiunzione e cumulo di periodi assicurativi
2.11 Accesso alla pensione con 15 anni di contribuzione
2.12 I lavori usuranti
2.13 La totalizzazione
2.14 La ricongiunzione
3. Le novità introdotte nel quinquennio 2016/2020
3.1 L’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE)
3.1.1 L’APE volontaria
3.1.2 L’APE sociale
3.1.2.1 Incompatibilità
3.1.2.2 Procedura di richiesta
3.1.3 La pensione anticipata per lavoratori precoci (la c.d. nuova quota 41)
3.1.3.1 I benefici
3.1.3.2 Platea dei beneficiari
3.1.3.3 I requisiti
3.2 Cumulo dei diversi periodi assicurativi
3.2.1 Pensione di vecchiaia in cumulo
3.2.2 Pensione anticipata in cumulo
3.2.3 Pensione indiretta ai superstiti in cumulo
3.2.4 Trattamenti di inabilità in cumulo
3.3 Opzione donna
3.4 Lavori usuranti
3.5 Pensione anticipata
3.6 Quattordicesima mensilità di pensione
3.7 Nuova tassazione delle pensioni
3.8 Le novità dopo la legge n. 205/2017
3.9 Le novità del biennio 2019(2020 3
3.9.1 La c.d. Quota 100 6
3.9.2 Riduzione dell’anzianità contributiva per accesso al pensionamento anticipato indipendente dall'età anagrafica
3.9.3 Opzione donna
3.9.4 Lavoratori precoci
3.9.5 Ape sociale
3.9.6 Facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione
3.9.7 Facoltà di riscatto laurea
3.9.8 Erogazione del TFS
3.9.9 Detassazione del TFS
3.9.10 Termine di prescrizione dei contributi di previdenza e di assistenza sociale per le amministrazioni pubbliche
3.9.11 Facoltà di riscatto periodi non coperti da contribuzione
3.9.12 Esclusione opzionale dal massimale contributivo dei lavoratori che prestano servizio in settori in cui non sono attive forme di previdenza complementare compartecipate dal datore di lavoro
3.9.13 La rivalutazione delle pensioni
3.9.14 Requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia
3.9.15 Pensioni con Quota 100 e Opzione Donna
3.9.16 Ape sociale
4. Le novità del triennio 2021/2023
4.1 Anno 2021
4.1.1 APE Sociale
4.1.2 Opzione donna
4.1.3 Riconoscimento pensionistico dei periodi part-time
4.1.4 Contratto di espansione
4.1.5 Isopensione
4.1.6 Riscatto contributivo ante 1996 nelle ipotesi di accesso a Opzione donna
4.1.7 Pensione di vecchiaia e anticipata: requisiti anagrafici
4.1.8 Pensione di vecchiaia
4.1.9 Pensione anticipata
4.1.10 Lavoratori precoci e pensioni contributive
4.2 Anno 2022
4.2.1 Quota 102
4.3 Piccole e medie imprese in crisi
4.3.1 Ape Sociale
4.3.2 Opzione donna
4.3.3 Trasferimento dell’Inpgi all’Inps
4.3.4 Contratto di espansione
4.4 Anno 2023
4.4.1 Disposizioni in materia di pensione anticipata flessibile (la c.d. pensione Quota 103)
4.4.2 Abrogazione Fondo per uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi
4.4.3 Incentivi al trattenimento in servizio dei lavoratori dipendenti
4.4.4 Proroga dell’APE Sociale
4.4.5 Proroga Opzione donna
4.4.6 Disposizioni in favore dei lavoratori esposti all’amianto
4.4.7 Nuovo limite di impignorabilità delle pensioni
4.4.8 Congelamento della c.d. speranza di vita
4.4.9 Rivalutazione dei trattamenti pensionistici
4.4.10 Accesso alla pensione anticipata per i lavoratori precoci e all’indennità di APE Sociale
4.4.11 Perequazione delle pensioni per il 2024
5. Le novità del 2024
6. L’attuale quadro regolatorio
6.1 La pensione di vecchiaia
6.2 La pensione di vecchiaia anticipata
6.3 La pensione di vecchiaia “contributiva”
6.4 Le eccezioni
6.5 Le vie di accesso “riservate”
6.6 Le vie di accesso “emergenziali”
6.7 Un quadro di sintesi
6.8 La cd. speranza di vita
6.9 Il tasso di capitalizzazione
7. La Previdenza Complementare
7.1 La previdenza complementare
7.2 Istituzione dei fondi pensione
7.2.1 Tipologia dei fondi
7.2.2 Fondi negoziali o chiusi
7.2.3 Fondi aperti
7.2.4 Contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziali
7.2.5 Fondi pensione preesistenti
7.2.6 Fondi a contribuzione definita e fondi a prestazione definita
7.2.7 Il FONDINPS
7.3 Finanziamento dei fondi pensione
7.3.1 Destinazione del TFR e modalità di adesione ai fondi pensione
7.3.2 Le prestazioni
7.3.3 Le anticipazioni
7.3.4 I riscatti
7.3.5 Il trasferimento della posizione individuale
7.3.6 Il Fondo di garanzia
7.4 Tabella di sintesi dei Fondi
7.5 La vigilanza sui Fondi
7.6 Le regole
7.7 Le novità introdotte nel 2017
7.8 Un quadro di sintesi
7.9 La Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA)
Produzione e distribuzione cinematografica: aspetti contrattuali e fiscali.
eBook in pdf di 57 pagine.
Le opere cinematografiche rappresentano un unicum nell’ambito del diritto d’autore per la loro natura giuridica e, più specificatamente, nel contesto delle opere collettive per la loro autonoma disciplina prevista in sede legislativa.
Il mondo cinematografico, infatti, nella sua accezione di mezzo di diffusione e comunicazione artistica sta modificando le sue sembianze in quanto, come sappiamo, accanto alle classiche sale cinematografiche si sono affiancati oggi nuovi canali di diffusione delle opere che impongono peculiari considerazioni di ordine economico e giuridico allo scopo di rimanere “al passo coi tempi” e tutelare l’attività economica svolta dalle imprese di settore.
Il mercato dei film è in una fase di radicale transizione, lanciato verso una sua definitiva e totale digitalizzazione a discapito dei tipici meccanismi di utilizzazione dell’opera cinematografica e, quindi, anche gli schemi contrattuali hanno necessità di adeguarsi in rapporto alle rinnovate esigenze mostrando, sempre più, una natura mista ed atipica.
Pertanto, accanto alle fattispecie specificatamente previste dalla legge, la realtà del mondo del cinema è connotata dalla presenza di una complessa fenomenologia di rapporti contrattuali con differenti figure professionali che forniscono il proprio contributo artistico ed organizzativo.
Assumono rilievo, quindi, taluni aspetti contrattuali e il contenuto di peculiari clausole imposte dal legislatore che devono essere attentamente valutate nelle varie fasi di predisposizione e di stipula degli accordi contrattuali.
Si affacciano, poi, sul mercato nazionale talune vantaggiose forme di garanzia cinematografica di diritto statunitense, da sempre la patria indiscussa del cinema, che possono essere adottate anche nel nostro Paese, ma che possono essere messe in opera solo attraverso taluni strumenti contrattuali onde evitare il possibile contrasto con la disciplina del Tax credit cinema e il conseguente diniego della agevolazione fiscale di cui alla legge n. 220 del 2016.
Sintesi
1. Soggetti e figure contrattuali nel mondo del cinema
1.1 Premessa: la generale tutela nel settore cinematografico
1.2 Le figure principali della catena produttiva cinematografica e aspetti contrattuali
1.2.1 L’autore dell’opera cinematografica
1.2.2 Il produttore
1.2.3 Gli attori
1.2.4 I cc.dd. “rumoristi”, i doppiatori, il costumista
1.3 La contrattualizzazione delle fasi di creazione e commercializzazione dell’opera cinematografica
1.3.1 Premessa
1.3.2 La fase di realizzazione del film
1.3.2.1 I contratti tra produttore e autori
1.3.2.2 I contratti con gli artisti
1.3.2.2.1 Attori minorenni (cc.dd. child actors)
1.3.3 La fase di produzione del film
1.3.3.1 Il cd. “Staff leasing”
1.3.3.2 L’importanza delle coproduzioni
1.3.4 La post-produzione cinematografica
1.3.5 La distribuzione cinematografica
1.3.5.1 Il cd. “Minimo garantito”
2. Credito d’imposta cinematografico. Profili amministrativi di portata generale
2.1 Premessa
2.2 Caratteristiche e requisiti generali
2.3 Obblighi dichiarativi
2.4 Limiti alla compensazione dei crediti
2.5 Utilizzo in compensazione di crediti d’imposta per il pagamento di debiti iscritti a ruolo scaduti/rateizzati
2.6 Cessione del credito d’imposta cinematografico
2.7 Trasferimento del credito d’imposta in seno alla cessione/conferimento di ramo d’azienda
2.8 Codici tributo da utilizzare nel Mod. F24 relativi ai crediti di imposta esaminati
3. Tax credit cinematografico e particolari figure contrattuali di diritto statunitense
3.1 Premessa
3.2 Le garanzie cinematografiche di diritto statunitense
3.2.1 Il “Completion bond”
3.2.2 La “Self completion guarantee” e il meccanismo del “direction to pay”
3.2.3 Le differenze operative sostanziali riferite all’utilizzo della Self completion guarantee in ipotesi di produzione internazionale Italia-USA
3.2.4 Gli strumenti contrattuali nazionali utilizzabili al fine di dare attuazione alla Self completion guarantee
3.2.4.1 La “Delegazione di pagamento” ex art. 1269 c.c.
3.2.4.2 La “Cessione del credito” ex art. 1260 c.c.
3.2.4.3 Il contratto di “Accollo” ex art. 1273 c.c. e l’ “Espromissione” di cui all’art. 1272 c.c.
3.2.4.4 L’ “Estinzione per compensazione” di cui all’art. 1241 c.c.
3.3 Riflessioni conclusive sull’applicabilità della Completion bond e della Self completion guarantee nel nostro Paese
4. Compatibilità tra Tax credit cinema e forme indirette di pagamento delle spese eleggibili
4.1 Premessa: il presupposto generale del pagamento dei costi di produzione
4.2 Il rapporto tra deducibilità ed eleggibilità dei costi di produzione cinematografica
4.3 Pagamento “effettivo” delle spese tramite compensazione commerciale
4.4 Pagamento delle spese di produzione da parte di soggetti terzi (Direction to pay) e spettanza del Tax credit cinema
4.5 Analisi dei profili fiscali connessi all’utilizzo della Self completion guarantee
Bibliografia
I regimi fiscali degli impatriati
Aggiornato con il Decreto Legislativo 27/12/2023 n. 209 in materia di fiscalità internazionale
eBook in pdf di 219 pagine.
Questo manuale nasce dalla necessità di implementare il testo dell’anno passato con le nuove norme varate per il 2024, anche al fine di fornire un’utile guida di coordinamento tra la disciplina ante e post 31.12.2023.
Sempre relativamente alla disciplina 2024, vengono altresì illustrate le disposizioni che costituiscono una novità assoluta e che prevedono una sorta di “Regime Impatriati” pure per le imprese/società e per gli esercenti arti e professioni in forma associata.
Ovviamente, non mancano le doverose precisazioni in merito a talune situazioni controverse che, nel bene o nel male, hanno trovato delle conferme di prassi e di giurisprudenza, nonché, più in generale, le novità interpretative diramate con risposte a interpello pubblicate dall’Agenzia delle entrate.
Il corpo ripercorre lo schema proposto fin dalla prima edizione, aggiornando i facsimili ivi proposti e razionalizzando la parte normativa.
Si è ritenuto opportuno mantenere anche le informazioni afferenti alla disciplina inizialmente prevista dal Regime, posto che è oramai difficile reperire in commercio testi che concernano tali argomentazioni, nonostante molti contribuenti si trovino ancora a dover verificare le predette regole originarie.
Non manca una dettagliata analisi relativa a fattispecie particolari, le cui interpretazioni fornite dall’Amministrazione finanziaria non paiono condivisibili.
Sono, inoltre, stigmatizzati quei casi controversi che risultano ancora privi di valida risposta ministeriale.
Piano del testo
Introduzione
I PARTE - LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1. Legge 30 dicembre 2010, n. 238
2. Decreto del 26/05/2016 – Ministero Economia e Finanze
3. Decreto Legge del 30/04/2019 n. 34, conv. Legge 28 giugno 2019 n. 58
4. DL 26 ottobre 2019 n. 124, conv. Legge 19 dicembre 2019 n. 157
5. Legge 30 dicembre 2020 n. 178
6. Decreto Legislativo del 14/09/2015 n. 147
7. Decreto Legislativo di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale
[DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2023, n. 209]
II PARTE - IL REGIME AGEVOLATIVO DEI LAVORATORI IMPATRIATI PER LE PERSONE FISICHE CHE TRASFERISCONO LA RESIDENZA FISCALE IN ITALIA
8. Premessa
9. Disciplina per i trasferimenti avvenuti fino al 29 aprile 2019
9.1 Aspetti generali
9.2 Manager e lavoratori con elevata qualificazione e specializzazione (art. 16, comma 1 – Previgente normativa)
9.3 Lavoratori autonomi impatriati (Art. 16, comma 1-bis – Previgente normativa)
9.4 Impatriati in possesso di laurea (Articolo 16, comma 2 – Previgente normativa)
9.5 Opzione per il regime fiscale dei lavoratori impatriati (Articolo 16, comma 4 – Previgente normativa)
9.6 La misura dell’agevolazione
9.7 Fruizione del beneficio da parte dei lavoratori dipendenti e riconoscimento dell’agevolazione da parte dei sostituti di imposta
9.8 Fruizione del beneficio da parte dei lavoratori autonomi
9.9 Il divieto di cumulo
9.10 Note sulla determinazione dei redditi
9.11 Trasferimenti ante 30/04/2019: Riepilogo regolamentazione vigente
9.11.1 Manager e lavoratori con elevata qualificazione e specializzazione
9.11.2 Lavoratori in possesso di laurea
9.11.3 Lavoratori autonomi
10. Disciplina trasferimenti post 29 aprile 2019 e proroga “vecchi impatriati” (Normativa in vigore fino al 31/12/2023)
10.1 Le regole in vigore fino al 31/12/2023
10.2 Trasferimenti post 29/04/2019: Riepilogo regolamentazione vigente (ante 2024)
10.2.1 Lavoratori dipendenti
10.2.2 Lavoratori Autonomi
11. Casi particolari analizzati dall’Agenzia delle entrate nella circolare 33/2020
11.1 Contribuenti che rientrano a seguito di distacco all’estero
11.2 Lavoro subordinato svolto a bordo di navi ed aeromobili in traffico internazionale
11.3 Conseguimento del titolo dopo il periodo di ventiquattro mesi
11.4 Funzionari e agenti dell’unione europea
11.5 Datore di lavoro non residente
11.6 Diritti d’autore
11.7 Redditi soggetti all’aliquota addizionale di cui all’articolo 33 del decreto legge n. 78 del 2010
11.8 Emolumenti variabili percepiti nel periodo di imposta di acquisizione della residenza fiscale in Italia, riferibili a periodi di imposta in cui l’impatriato era residente all’estero
11.9 Bonus maturato nell’ultimo anno di fruizione del regime agevolato degli impatriati ma percepito in annualità successive
11.10 Luogo e momento di trasferimento della residenza in Italia
11.11 Cittadini stranieri
11.12 Contribuenti che rientrano a seguito di aspettativa non retribuita
11.13 Incompatibilità tra il regime forfetario e quello degli impatriati
12. Facsimili delle domande da predisporre
12.1 Dichiarazione che deve fornire un lavoratore dipendente al proprio datore di lavoro
12.2 Dichiarazione che deve fornire un lavoratore dipendente al proprio datore di lavoro
12.3 Dichiarazione che deve fornire un lavoratore autonomo al proprio committente
13. Schema riepilogativo ante 2024
14. La compilazione della CU (Certificazione Unica) [NB: ci si riferisce ai modelli attualmente disponibili]
15. Le conseguenze del Regime Impatriati in ambito contributivo
16. Regime Impatriati e lavoratori distaccati
III PARTE - PROVVEDIMENTI – RISOLUZIONI – INTERPELLI
17. Provvedimento 46244 / 2016
18. Provvedimento 64188 / 2017
19. Interpello 51 / 2018
20. Interpello 72 / 2018
21. Interpello 76 / 2018
22. Interpello 59 / 2020: Il requisito del “collegamento” funzionale all’impatrio
23. Provvedimento 60353 / 2021 + errata corrige
24. Risoluzione 17 / 2021
25. Risoluzione 27 / 2021
26. Interpello 596 / 2021 – COMMENTO
27. Interpello 854 / 2021 – COMMENTO
28. Interpello 3 / 2022 – COMMENTO
29. Interpello 32 / 2022 – COMMENTO
30. Interpello 85 / 2022 – COMMENTO
31. Interpello 119 / 2022 – COMMENTO
32. Interpello 159 / 2022 – COMMENTO
33. Risoluzione n. 24/E del 31/05/2022
34. Interpello 172 / 2022. L’incomprensibile divieto per i cittadini extra-UE
35. Interpello 460 / 2022 – COMMENTO
36. Interpello 321 / 2022
37. Appendice normativa ante 2024: Le circolari dell’agenzia delle entrate
Circolare n. 17 del 23/05/2017
Circolare n. 33 del 28/12/2020
IV PARTE - LA NUOVA DISCIPLINA IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2024
38. Le regole stabilite post 31/12/2023
39. Le indicazioni fornite nella relazione illustrativa
40. Le indicazioni fornite nella relazione tecnica
41. Schema riassuntivo di confronto 2023 / 2024
V PARTE - NUOVO REGIME DI FAVORE PER IMPRESE E PROFESSIONISTI
42. La disciplina prevista per Imprese, Società e Associazioni Professionali
43. Le indicazioni fornite nella relazione illustrativa
44. Le indicazioni fornite nella relazione tecnica
45. Schema di confronto impatriati / imprese 2024
Il presente elaborato, eBook in pdf di 41 pagine, si propone di approfondire la disciplina della rivalutazione dei beni, concentrando l’attenzione sull’istituto della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2024
Nel contesto normativo, l’istituto della rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni, si inserisce nell’ambito delle leggi speciali derogatorie che permettono di rideterminare il valore fiscale dei beni. Tuttavia, si riscontrano alcune differenze rispetto ad altri strumenti di rivalutazione concepiti dal legislatore nel corso degli anni.
In particolare, la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni non in regime d’impresa è stata introdotta dalla L.448/2001 e successivamente riproposta negli anni successivi ed ha valenza squisitamente fiscale. Il nuovo valore assunto all’esito della rideterminazione viene infatti assunto ai fini della determinazione delle plusvalenze e delle minusvalenze rilavanti ai fini delle imposte sui redditi e, per i terreni, come meglio si dirà, anche ai fini delle imposte di registro e ipocatastali.
Si affianca al regime sopra menzionato la rivalutazione dei beni d’impresa di cui alla L.342/2000, istituto che può essere invocato in presenza di terreni e partecipazioni posseduti in regime d’impresa.
Premessa
Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni
1. Legge istitutiva
2. Estensioni della Legge
3. La rivalutazione dei terreni e partecipazioni 2024
4. Ambito soggettivo di applicazione
5. Ambito oggettivo di applicazione
6. Modalità di rivalutazione
7. Imposta sostitutiva e valutazione di convenienza
8. Trattamento delle minusvalenze
9. Aspetti dichiarativi
10. Casi particolari
11. Rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute nell’esercizio dell’impresa
Bibliografia
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