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Scritture di assestamento: aspetti civili, fiscali e contabili
eBook in pdf di 288 pagine.
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili di tutte le categorie di scritture di assestamento che sono predisposte dalle imprese di qualunque dimensione operanti, per obbligo o per scelta, in regime di contabilità ordinaria.
Si tratta delle scritture di completamento, di integrazione, di rettifica, di ammortamento e di accantonamento che vengono approfondite in dettaglio negli aspetti contabili, civilistici e fiscali.
Ampio e approfondito risalto viene dato, in tutte le loro sfaccettature e applicazioni concrete, ai ratei, ai risconti, alle fatture da emettere e da ricevere, alle fatture anticipate, al leasing finanziario, al sale and lease back, alle rimanenze di magazzino, agli accantonamenti ai fondi rischi e spese, agli ammortamenti dei beni materiali e immateriali.
Sono inseriti in ogni capitolo pratici schemi, tabelle e schemi di sintesi, oltre a utili esemplificazioni concrete. Ricca e variegata è la casistica delle scritture contabili di assestamento che devono redigere a fine esercizio le imprese operanti in regime di contabilità ordinaria.
All’opera sono allegati utili prospetti editabili da inserire in nota integrativa:
Sintesi
Premessa
1. Le scritture di assestamento
1.1 Le scritture di completamento
1.2 Le scritture di integrazione
1.3 Le scritture di rettifica
1.4 Le scritture di ammortamento
1.5 Le scritture di accantonamento
2. Le fatture da emettere e le fatture da ricevere
2.1 Definizione e valutazione delle fatture da emettere
2.2 Definizione e valutazione delle fatture da ricevere
2.3 Rappresentazione in bilancio delle fatture da emettere e da ricevere
3. Gli altri debiti e crediti da liquidare
3.1 Definizione e valutazione delle fatture anticipate
3.2 Definizione e valutazione delle note di variazione da liquidare
3.3 Definizione e valutazione delle provvigioni da liquidare
3.4 Definizione e valutazione dei premi sul fatturato
4. I ratei e i risconti
4.1 Definizione, classificazione e valutazione dei ratei
4.1.1. I canoni di locazione e leasing
4.2 Definizione, classificazione e valutazione dei risconti
4.2.1 I disaggi di emissione sui prestiti
4.3 Rappresentazione in bilancio dei ratei
4.4 Rappresentazione in bilancio dei risconti
4.5 I requisiti per l’iscrizione in bilancio dei ratei e dei risconti
4.6 La posizione dell’Amministrazione finanziaria sui ratei e risconti
4.7 I criteri di suddivisione temporale dei ratei e risconti
4.8 Le poste non classificabili tra i ratei e i risconti
4.9 Le rettifiche di valore
5. Le operazioni di leasing finanziario
5.1 Definizione, classificazione e valutazione del leasing
5.2 Metodi di rilevazione dei beni acquisiti in leasing
5.3 Rappresentazione in bilancio del leasing con il metodo patrimoniale
5.4 Rappresentazione in bilancio del leasing con il metodo finanziario
5.5 Il sale and lease back
5.6 La posizione della giurisprudenza e dell’Amministrazione finanziaria sul sale and lease back
5.7 Disciplina fiscale del sale and lease back
5.7.1 Cessione del bene alla società di leasing
5.7.2 Concessione del bene in leasing
5.7.3 Riscatto del bene al termine del contratto
5.8 Rappresentazione contabile del lease back
5.8.1 Cessione del bene alla societa’ di leasing
5.8.2 Concessione del bene in leasing
5.8.3 Riscatto del bene al termine del contratto
6. Le operazioni in valuta estera
6.1 Definizione, classificazione e valutazione delle operazioni in valuta estera
6.2 Definizione di differenze di cambio
6.3 Distinzione tra le attività e passività monetarie e quelle non monetarie
6.3.1 Attività e passività regolate entro la chiusura dell’esercizio
6.3.2 Attività e passività non regolate entro la chiusura dell’esercizio
6.4 Composizione delle attività e passività monetarie
6.4.1 Crediti e debiti in moneta estera
6.4.2 Titoli e partecipazioni in valuta
6.5 Accantonamento alla riserva adeguamento cambi
6.6 Composizione delle attività e passività non monetarie
6.6.1 Criteri di valutazione
6.7 Rappresentazione in bilancio delle attività e passività in valuta
6.8 Disciplina fiscale delle attività e delle passività in valuta
6.8.1 Cambio di riferimento per la conversione
6.8.2 Acquisto di valuta e di titoli in valuta
6.8.3 Incasso di dividendi in valuta
6.8.4 Cessione di titoli in valuta
6.8.5 Valutazione a fine esercizio dei titoli in valuta
7. Le rimanenze di magazzino
7.1 Definizione e classificazione delle rimanenze di magazzino
7.2 Inventariazione delle rimanenze di magazzino
7.3 Criteri di valutazione civilistica delle rimanenze di magazzino
7.3.1 Criteri base di valutazione
7.3.2 Il metodo del costo specifico
7.3.3 Il metodo del costo medio ponderato
7.3.4 Il metodo FIFO
7.3.5 Il metodo LIFO
7.3.6 Effetti dell’utilizzo del CMP, del FIFO e del LIFO
7.3.7 Ulteriori metodi di valutazione del magazzino
7.3.8 Criteri di valutazione dei beni fungibili
7.4 Revisione della valutazione civilistica del magazzino
7.5 Rappresentazione in bilancio delle rimanenze di magazzino
7.6 Criteri di valutazione fiscale delle rimanenze di magazzino
7.6.1 Criterio base di valutazione fiscale
7.6.2 Metodo del LIFO a scatti annuale
7.6.3 Ulteriori metodi di valutazione consentiti dal Fisco
7.6.4 Metodo del dettaglio per i commercianti al minuto
7.7 Valore fiscale minimo delle rimanenze
7.8 Disciplina fiscale speciale delle rimanenze per particolari categorie di imprese
7.9 Rimanenze di lavori in corso su ordinazione
7.9.1 Valutazione civilistica dei lavori in corso su ordinazione
7.9.2 Incentivi e richieste di corrispettivi aggiuntivi
7.9.3 Determinazione delle perdite probabili
7.9.4 Rappresentazione in bilancio dei lavori in corso su ordinazione
7.9.5 Valutazione fiscale dei lavori in corso su ordinazione
7.10 Rimanenze di titoli
7.10.1 Valutazione civilistica dei titoli non immobilizzati
7.10.2 Deroga al criterio di valutazione civilistica dei titoli
7.10.3 Svalutazione dei titoli
7.10.4 Rappresentazione in bilancio dei titoli
7.10.5 Valutazione fiscale dei titoli non immobilizzati
8. Gli accantonamenti a fondi rischi e a fondi oneri
8.1 Definizione di fondi rischi e fondi oneri
8.2 Confronto tra fondi rischi e fondi oneri
8.3 Normativa civilistica dei fondi rischi e dei fondi oneri
8.3.1 Utilizzazione dei fondi eccedenti
8.4 Rappresentazione in bilancio dei fondi rischi e dei fondi oneri
8.5 Disciplina fiscale dei fondi rischi e dei fondi oneri
9. Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
9.1 Definizione di trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
9.2 Calcolo dell’accantonamento al TFR
9.3 Scelta del dipendente sulla destinazione del TFR
9.4 Rappresentazione in bilancio del TFR
9.5 Disciplina fiscale del TFR
9.5.1 Rivalutazione del TFR trasferito al fondo di tesoreria INPS
9.5.2 Deducibilità fiscale dell'accantonamento al TFR
9.5.3 Deducibilità fiscale dell’accantonamento al TFR destinato a fondi pensione
10. Il trattamento di fine mandato per gli amministratori
10.1 Definizione di trattamento di fine mandato
10.2 Normativa civilistica del TFM
10.3 Rappresentazione in bilancio del TFM
10.4 Trattamento fiscale del TFM erogato direttamente dalla società
10.5 Trattamento fiscale della rinuncia al TFM
10.6 Trattamento fiscale in capo all’amministratore del TFM variato
10.7 Trattamento fiscale del TFM erogato tramite polizza assicurativa
10.8 Trattamento fiscale del TFM di importo superiore a euro 1.000.000,00
11. Gli accantonamenti ai fondi rischi su crediti
11.1 Definizione di accantonamento per rischi su crediti
11.2 Normativa civilistica degli accantonamenti per rischi su crediti
11.2.1 Il criterio del costo ammortizzato
11.2.2 Il criterio dell’interesse effettivo
11.2.3 Svalutazioni e ripristini di valore per i crediti valutati al costo ammortizzato
11.2.4 Svalutazioni e ripristini di valore per i crediti non valutati al costo ammortizzato
11.2.5 Il criterio del presumibile realizzo
11.2.6 Il fondo svalutazione crediti
11.2.7 Differenza tra il fondo svalutazione crediti e il fondo rischi su crediti
11.2.8 Stralcio dei crediti
11.3 Rappresentazione in bilancio dei crediti
11.4 Deducibilità fiscale delle perdite su crediti
11.5 Deducibilità fiscale delle svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti per rischi su crediti
12. Gli accantonamenti per interessi di mora
12.1 Effetti del mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi di operazioni commerciali
12.2 Determinazione degli interessi di mora
12.3 Nullità delle clausole contrattuali gravemente inique
12.4 Normativa civilistica dell’accantonamento al fondo rischi per interessi di mora
12.5 Rappresentazione in bilancio degli interessi di mora
12.6 Disciplina fiscale degli interessi di mora
13. L’accantonamento per beni gratuitamente devolvibili e per beni d’azienda ricevuti in affitto
13.1 Beni gratuitamente devolvibili
13.2 Normativa civilistica dei fondi manutenzione e ripristino dei beni gratuitamente devolvibili
13.3 Rappresentazione in bilancio degli accantonamenti dei beni gratuitamente devolvibili
13.4 Disciplina fiscale degli accantonamenti per beni gratuitamente devolvibili
13.4.1 Ammortamento finanziario
13.4.2 Accantonamento per spese di ripristino
14. L’accantonamento al fondo operazioni e concorsi a premio
14.1 Definizione di operazioni e concorsi a premio
14.2 Normativa civilistica dell’accantonamento al fondo per operazioni e concorsi a premio
14.3 Rappresentazione in bilancio dell’accantonamento al fondo per operazioni e concorsi a premio
14.4 Disciplina fiscale dell’accantonamento al fondo per operazioni e concorsi a premio
15. L’ammortamento dei cespiti in generale
15.1 Definizione di ammortamento
15.2 Disciplina civilistica dell’ammortamento dei cespiti
15.3 Ammortamento dei cespiti secondo i principi contabili
16. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali
16.1 Caratteristiche delle immobilizzazioni materiali
16.2 Normativa civilistica sul valore ammortizzabile
16.2.1 Altri oneri capitalizzabili
16.2.2 Immobilizzazioni materiali acquisite a titolo gratuito
16.2.3 Perdite durevoli di valore e svalutazioni
16.2.4 Rivalutazioni
16.2.5 Perdite per eventi extraaziendali
16.2.6 Contributi conto impianti
16.2.7 Pezzi di ricambio da riutilizzarsi o immobilizzati
16.3 Contenuto delle singole poste di immobilizzazioni materiali
16.4 Normativa civilistica sull’ammortamento delle immobilizzazioni materiali
16.4.1 La procedura di ammortamento
16.4.2 I metodi di ammortamento
16.4.3 La vita utile
16.4.4 Il metodo di rilevazione contabile
16.4.5 Beni temporaneamente inutilizzati
16.4.6 Beni completamente ammortizzati
16.4.7 Ammortamento nel primo esercizio
16.4.8 Momento di avvio dell’ammortamento
16.4.9 Beni ceduti nel corso dell’esercizio
16.4.10 Beni di costo unitario non superiore a euro 516,46
16.4.11 Attrezzature di scarsa importanza
16.4.12 Ammortamento delle immobilizzazioni materiali presso terzi
16.4.13 Ammortamento degli immobili non strumentali
16.5 Rappresentazione in bilancio delle immobilizzazioni materiali
16.6 Disciplina fiscale dell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali
16.6.1 Criteri di deducibilità degli ammortamenti
16.6.2 Momento di avvio dell’ammortamento
16.6.3 Coefficienti di ammortamento
16.6.4 Il valore ammortizzabile
16.6.5 Beni ceduti nel corso dell’esercizio
16.6.6 Beni di costo unitario non superiore a euro 516,46
16.6.7 Ammortamento in misura ridotta
16.6.8 Ammortamento dei beni svalutati in misura inferiore al tetto massimo previsto
16.6.9 Beni non presenti nelle tabelle di cui al D.M. 31 dicembre 1988
16.6.10 Alcune ipotesi specifiche di rilievo
16.7 Disciplina civilistica e fiscale dell’ammortamento dei terreni e dei fabbricati
16.7.1 Irrilevanza fiscale dell’ammortamento dei terreni
16.7.2 La regola dello scorporo del valore dell’area
16.7.3 Soggetti interessati
16.7.4 Tipologie di fabbricati coinvolti
16.7.5 Determinazione del costo fiscale dell’area non ammortizzabile
16.7.6 Raccordo tra la normativa civilistica e quella fiscale
16.7.7 Conseguenze della cessione a titolo oneroso dell’area comprensiva del fabbricato
16.8 Disciplina fiscale dell’ammortamento degli autoveicoli strumentali
16.8.1 Identificazione degli autocarri considerati strumentali
16.8.2 Disciplina fiscale dell’ammortamento dei beni materiali ad uso promiscuo
16.9 Disciplina civilistica e fiscale dell’ammortamento per le aziende concesse in affitto/usufrutto
16.9.1 Deducibilità fiscale ai fini IRPEF/IRES dell’ammortamento per l’affittuario/usufruttuario
16.9.2 Obblighi posti a carico dell’affittuario/usufruttuario
16.9.3 Obblighi posti a carico del locatore/concedente
16.9.4 Deroga convenzionale agli artt. 2561 e 2562 del codice civile
16.9.5 Tipologie di accordo convenzionale
16.9.6 Disciplina fiscale ai fini IRAP dell’ammortamento
16.9.7 Manutenzioni ordinarie e straordinarie 194
16.9.8 Disciplina fiscale ai fini delle imposte indirette dell’ammortamento
16.9.9 Usufrutto e comodato gratuito di beni strumentali singoli
16.9.10 Confronto tra l’affitto di azienda e la locazione immobiliare
16.9.11 Rivalutazione
16.9.12 Casi particolari di rilievo
17. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
17.1 Definizione delle immobilizzazioni immateriali
17.2 Caratteristiche delle immobilizzazioni immateriali
17.3 Contenuto delle singole poste di immobilizzazioni immateriali
17.4 Il valore ammortizzabile
17.5 Altri oneri capitalizzabili
17.6 Alcune ipotesi particolari di rilievo
17.6.1 Immobilizzazioni acquisite a titolo gratuito
17.6.2 Perdite durevoli di valore e svalutazioni
17.6.3 Ripristini di valore
17.6.4 Rivalutazioni
17.6.5 Contributi pubblici commisurati al costo delle immobilizzazioni immateriali
17.7 Rappresentazione in bilancio delle immobilizzazioni immateriali
17.8 Normativa civilistica dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
17.8.1 La procedura di ammortamento
17.8.2 I metodi di ammortamento
17.8.3 La vita utile
17.8.4 Metodo di rilevazione contabile
17.9 Disciplina fiscale dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
18. La costruzione della check list di bilancio
18.1 La check list prima delle scritture di assestamento
18.2 La check list dopo le scritture di assestamento
19. Le scritture contabili di assestamento
A) RATEI E RISCONTI
B) FATTURE ANTICIPATE, FATTURE DA RICEVERE E FATTURE DA EMETTERE
C) ALTRI DEBITI E CREDITI DA LIQUIDARE
D) LEASING FINANZIARIO E LEASE BACK
E) OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA
F) RIMANENZE DI MAGAZZINO
G) ACCANTONAMENTI AI FONDI RISCHI E ONERI
H) ACCANTONAMENTO AL TFR
20. Gli allegati
20.1 Il prospetto relativo ai contratti di leasing in essere al 31/12/n (allegato 1)
20.2 Il prospetto relativo alle operazioni di locazione finanziaria (allegato 2)
20.3 Il prospetto relativo alle operazioni di locazione finanziaria – effetto sul patrimonio netto (allegato 3)
20.4 Il prospetto relativo alle operazioni di locazione finanziaria – effetto sul risultato d’esercizio (allegato 4)
20.5 La check list di bilancio – le rettifiche (allegato 5)
20.6 I prospetti relativi ai ratei e ai risconti attivi e ai ratei e risconti passivi (allegato 6)
20.7 Il prospetto relativo alle rimanenze (allegato 7)
20.8 Il prospetto relativo al tfr (allegato 8)
20.9 Il prospetto relativo ai fondi per rischi ed oneri (allegato 9)
Introduzione alla Business Intelligence: come creare dashboard sul fatturato con l’utilizzo delle fatture elettroniche
eBook in pdf di 50 pagine.
Siamo ormai in un mondo ampiamente globalizzato e pervaso dall’uso della tecnologia. I dati attualmente sono considerati come il nuovo petrolio. Come dati possiamo considerare qualsiasi tipo di informazione. I dati che sono contenuti all’interno dei social che utilizziamo, quelli contenuti all’interno del nostro rapporto di conto corrente e anche i dati che sono contenuti in piattaforme di acquisto online come Amazon, Google o altri giganti del web, che permettono di profilare il singolo cliente e suggerirgli le migliori decisioni di acquisto.
Ma se ci pensiamo, i dati si trovano anche all’interno di un giornale di contabilità e nelle fatture elettroniche che contengono informazioni strategiche per il cliente quali la denominazione, la quantità venduta, la percentuale di scontistica applicata, la scadenza della fattura che permette di implementare un adeguato sistema scadenzato dei flussi di cassa che ci permette di capire l’andamento del cash flow mese per mese. Stessa cosa per quanto riguarda il libro giornale.
Estraendo un giornale di contabilità e caricandolo in strumenti di Business Intelligence come Power Bi, si può implementare un adeguato sistema di reportistica con una serie di indicatori, quali ad esempio:
Tutte queste informazioni sono una miniera di dati per il commercialista \ consulente che deve ormai spostarsi da mero esecutore dell’Agenzia dell’Entrate a facilitatore sfruttando i dati che sono contenuti all’interno della contabilità e delle fatture e corrispettivi elettronici per guidare l’impresa verso una gestione più efficiente
Introduzione
1. La struttura della fattura elettronica
1.1 La struttura della fattura elettronica
1.2 Modalità di emissione e di trasmissione delle fatture elettroniche
1.3 Modalità di interazione con lo Sdi
2. Fatturazione elettronica B2B
2.1 Introduzione
2.2 Riduzione dei costi per il dipartimento amministrativo
2.3 Implementazione di un sistema di dematerializzazione dei documenti
2.4 Implementazione di un sistema di controllo fiscale
2.5 Riduzione degli adempimenti amministrativo fiscali
3. Come sfruttare i dati all’interno delle fatture elettroniche
3.1 Introduzione alla Business Intelligence e utilizzo dei file XML
4. Introduzione a Power Query e alla modellazione dei dati
4.1 Un’introduzione a Power Query
4.2 Importazione dei file XML
4.3 Operazioni con righe e con colonne
4.4 Le colonne condizionali
5. Introduzione a Power Pivot: modello dati e relazioni
5.1 Che cos’è Power Pivot
5.2 Introduzione al modello dati e relazioni tra tabelle
5.3 Introduzione al linguaggio DAX (Data Analysis Expression)
5.4 Realizzazione di una Dashboard sul fatturato
6. Introduzione a Power Bi e alla Business Intelligence
6.1 Che cos’è Power Bi
6.2 L’interfaccia di Power Bi
6.3 Utilizzo del linguaggio DAX per la realizzazione di un cruscotto
6.4 Realizzazione di una dashboard sul fatturato
Conclusioni
Bibliografia
Le novità 2024 su Riforma dell'Irpef (dlgs 216/2023), Semplificazione adempimenti tributari (dlgs 1/2024), Modifiche allo Statuto del Contribuente (dlgs 219/2023) in attuazione della Delega fiscale (legge n. 111/2023).
eBook in pdf di 79 pagine.
Riduzione delle aliquote IRPEF e revisione degli scaglioni per il 2024. Franchigia sulle detrazione al 19% escluse le spese sanitarie. Nuovo sistema di agevolazioni per incrementare l'occupazione. Questi i contenuti principali del decreto legislativo n. 216/2023 “Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi”.
Nutrito mix di misure per le dichiarazioni e i pagamenti delle imposte nel decreto legislativo n. 1/2024 “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”, che riduce in maniera significativa gli adempimenti e punta ad più facile e diretto rapporto tra Fisco e contribuente, con l'Agenzia delle entrate che proporrà servizi a tutto campo.
Infine con il decreto legislativo n. 219/2023 arriva la riscrittura dello Statuto del contribuente con nuove disposizioni anche in materia di nullità e annullabilità degli atti, vizi nelle notifiche.
Nell'ebook l'analisi puntuale delle nuove disposizioni.
Premessa
RIFORMA IRPEF
1. Aliquote e detrazioni in cifra fissa
1.1 Scaglioni e aliquote
1.2 Aumento detrazione per i redditi da lavoro dipendente
1.2.1 Soglie di reddito e ammontare detrazione effettiva
1.3 Trattamento per riduzione del carico fiscale (ex Bonus Renzi)
1.4 Acconti calcolati in base alle regole 2023
2. Franchigia detrazioni fiscali
2.1 Intervento per i redditi oltre i 50.000 euro
2.2 Le spese indicate nel TUIR soggette alla franchigia
2.3 Gli altri oneri detraibili al 19%
2.4 Le erogazioni liberali con detrazione 26%, 30%, 35%
2.5 Le polizze catastrofali al 90%
3. Adeguamento addizionali regionale e comunale
3.1 Slittamento della scadenza per regioni province autonome
3.2 Le regole per i Comuni
4. Maxi deduzione fiscale sulle nuove assunzioni
4.1 Incentivi per imprese e professionisti
4.2 Incrementi occupazionali e modalità di calcolo
4.3 Niente agevolazioni se a fine anno diminuiscono i dipendenti
4.4 I lavoratori svantaggiati
4.5 Acconti d'imposta senza tener conto dell'incremento della deduzione
5. Stop all'ACE
5.1 Niente più bonus sugli aumenti di capitale
5.2 Fatte salve le deduzioni in corso
SEMPLIFICAZIONI
6. Modalità semplificata e ampliamento della precompilata
6.1 Dichiarazione in modalità “semplificata” per dipendenti e pensionati
6.1.1 Niente controlli sulle dichiarazioni in modalità “semplificata”
6.2 Modello 730 esteso a tutti i redditi
6.3 Presentazione alle Entrate anche per chi ha un sostituto
6.4 Modello Redditi precompilato anche per i titolari di partita IVA
6.5 Anticipata la scadenza per le dichiarazioni
6.6 Dal 2025 presentazione delle dichiarazioni al 1° aprile
6.7 Modello Unico di delega per l’accesso ai servizi dell’Agenzia
6.8 Più servizi digitali e più informazioni nel cassetto fiscale
7. Più semplici rateazioni e pagamenti
7.1 Più rate e tempi più lunghi
7.2 Addebito in conto dell'I24 con scadenze future
7.3 Pagamento F24 anche tramite PagoPA
8. Semplificazione modelli e versamenti
8.1 Eliminazione della Certificazione Unica relativa ai forfettari
8.2 Comunicazione cessazione incarico tenuta scritture contabili
8.3 Aumento soglia versamenti minimi dell'IVA
8.4 Aumento soglia versamento ritenute d'acconto
8.5 Meno dati nei modelli di dichiarazione
8.6 Semplificazione 770
8.7 Software unico pagamenti elettronici e comunicazione dei corrispettivi
9. Riorganizzazione degli lSA
9.1 Analisi più puntuale del mercato
9.2 Riduzione degli oneri compilativi
9.3 Da aprile i software di compilazione
10. Sospensione comunicazioni e altre semplificazioni
10.1 Due periodi di sospensione all'anno
10.2 Semestralizzazione dei termini di invio al Sistema Tessera Sanitaria
10.3 Stop alla decadenza dei crediti d'imposta non esposti in dichiarazione
10.4 Innalzamento della soglia per l'esonero dall'apposizione del visto di conformità
STATUTO DEL CONTRIBUENTE
11. Più garanzie per gli atti e niente retroattività
11.1 Norme di rilievo costituzionale
11.2 No alla retroattività delle norme e all'interpretazione per analogia
11.3 Atti annullabili e non più nulli in mancanza dell'avviso bonario
12. Contraddittorio per tutti gli atti
12.1 Obbligatori 60 giorni di tempo per fornire chiarimenti
12.2 I casi esclusi dall'obbligo
12.3 Le modalità del contraddittorio
12.4 Atti dell’Amministrazione finanziaria sempre motivati
12.5 Atti e coobligati
13. Annullabilità e nullità degli atti
13.1 Annullabilità per violazioni di legge
13.2 Casi di nullità ridotti
13.3 Solo irregolarità in caso di indicazioni non precise
14. Vizi nell'istruttoria e nelle notifiche
14.1 No alle prove acquisite oltre i termini per le verifiche in sede
14.2 Vizi nelle notifiche
14.3 Notifiche e coobbligati
15. Atti datati e divieto di bis in idem
15.1 Termini massimi per la conservazione dei documenti contabili
15.2 Divieto di bis in idem
15.3 Tutela della privacy dei contribuenti
15.4 Tutela dell'affidamento e della buona fede
16. Proporzionalità e Autotutela
16.1 Principio di proporzionalità nel procedimento tributario
16.2 Autotutela obbligatoria
16.2.1 Le eccezioni alla regola
16.3 Autotutela facoltativa
17. Consulenza e interpelli
17.1 Documenti di prassi
17.2 Consulenza giuridica
17.3 Consultazione banca dati condizione per l'interpello
17.4 Interpello
17.5 Obbligo di pagamento
18. Garante nazionale del contribuente
18.1 Nuova autorithy per i contribuenti
18.2 Compiti dettagliati
Appendice normativa
Legge 27 luglio 2000 n. 212- Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili del contratto di associazione in partecipazione, dalla costituzione al recesso.
eBook in pdf di 100 pagine.
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, in tutte le loro sfaccettature, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili del contratto di associazione in partecipazione e del recesso dell’associato dall’associazione in partecipazione, che ha subito dei cambiamenti di non poco conto nel corso degli ultimi anni in particolare grazie al Jobs act e alla riforma della tassazione dei redditi di capitale.
Trovano uno spazio adeguato le scritture contabili che devono redigere le imprese operanti, per obbligo o per opzione, in regime di contabilità ordinaria.
A corredo dell’opera, sono fornite alcune utili esemplificazioni e sono allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili su misura (in formato word) in base alle esigenze concrete dei soggetti interessati:
1. La normativa civilistica
1.1 Definizione
1.2 Natura e caratteristiche del contratto
1.3 Pluralità di associazioni
1.4 Tipologie di parti contraenti
1.5 Forma del contratto
1.6 Categorie di apporto
1.7 Patto di non concorrenza
1.8 Responsabilità e poteri dei contraenti
1.8.1 Obblighi e diritti dell’associante
1.8.2. Obblighi e diritti dell’associato
1.8.3 Obblighi e diritti dei soggetti terzi
1.9 Rendiconto della gestione
1.10 Partecipazione agli utili e/o alle perdite
1.11 Partecipazione a uno o più affari
1.12 Scioglimento del contratto
1.12.1 Restituzione dell’apporto
1.13 Confronto tra l’associato con apporto di lavoro e il lavoratore subordinato
1.14 Confronto tra l’associato con apporto di capitale e il socio di società
1.15 Confronto tra l’associazione in partecipazione e la cointeressenza agli utili
2. La denuncia al Registro delle imprese presso la CCIAA
3. L’iscrizione presso l’INPS
3.1 Apporto di solo lavoro o misto
3.2 Apporto di solo capitale
4. L’iscrizione presso l’INAIL
4.1 Apporto di solo lavoro o misto
4.2 Apporto di solo capitale
5. Gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro
6. La rappresentazione in bilancio degli utili e delle perdite
6.1 Redazione del bilancio dell’associante
6.2 Redazione del bilancio dell’associato
7. La registrazione del contratto
7.1 Apporto di solo lavoro
7.2 Apporto di solo capitale o misto
8. La rilevanza degli apporti ai fini IVA
8.1 Apporto di solo lavoro
8.2 Apporto di capitale o misto
9. Il trattamento fiscale degli utili in caso di apporto di solo lavoro
9.1 Imposte sui redditi
9.1.1 Caso dell’associato imprenditore
9.1.2 Caso dell’associato professionista
9.1.3 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore e non professionista
9.2 Irap
9.2.1 Caso dell’associato imprenditore
9.2.2 Caso dell’associato professionista
9.2.3 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore e non professionista
9.3 Iva
10. Il trattamento fiscale degli utili in caso di apporto di solo capitale o misto
10.1 Imposte sui redditi
10.1.1 Caso dell’associato imprenditore residente
10.1.2 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore residente
10.1.3 Caso dell’associato non residente
10.2 Irap
10.3 Iva
11. La risoluzione del rapporto contrattuale
11.1 Cause di risoluzione del contratto
11.2 Effetti della risoluzione del contratto
12. Le scritture contabili dell'associante e dell'associato
12.1 Stipula del contratto di associazione in partecipazione
13. Le esemplificazioni
13.1 Associazione in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
14. Le regole civilistiche del recesso
15. Le regole fiscali del recesso
15.1 Il trattamento ai fini delle imposte sui redditi
15.1.1La deducibilità del costo in capo all’associante
15.1.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
15.2 Il trattamento IRAP
15.2.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
15.2.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
15.3 Il trattamento ai fini IVA
15.3.1 Il trattamento ai fini delle altre imposte indirette
16. Le scritture contabili del recesso
17. Le esemplificazioni - recesso
17.1 Recesso dell’associato in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
18. Gli allegati
Con questo ebook in pdf di 57 pagine, si intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Edizione 2024
Il lavoro intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Viene dedicata un’attenzione a 360 gradi agli aspetti di natura giuridica, civilistica, previdenziale e fiscale dei compensi erogati a titolo di diritto di autore e ai documenti giustificativi richiesti a supporto.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, da articolati esempi applicativi e da una nutrita modulistica di immediato utilizzo.
In allegato fac-simile di contratto di cessione di diritti d'autore.
Sintesi
1. Le opere dell’ingegno
1.1 Le caratteristiche dell’opera dell’ingegno
1.2 Le opere dell’ingegno di carattere creativo
1.3 Le opere multimediali
1.4 Le opere interamente utilizzabili
1.5 Le opere realizzate su commissione o ideate dal dipendente
2. Il diritto di autore
2.1 La definizione di diritto d’autore
2.2 I diritti connessi al diritto d’autore
2.3 Le norme civilistiche sul diritto d’autore
2.4 Le leggi speciali sul diritto d’autore
2.5 Il trasferimento del diritto d’autore
2.6 L’estinzione del diritto d’autore
2.7 Gli organi che gestiscono il diritto d’autore
3. I compensi per l’utilizzo delle opere dell’ingegno
3.1 Il c.d. equo compenso
3.2 Il compenso per la cessione del diritto di utilizzazione economica dell’opera
4. Gli aspetti previdenziali e fiscali dei compensi per l’utilizzo delle opere dell’ingegno
4.1 La contribuzione INPS sui compensi per diritti di autore
4.2 La nozione di diritto d’autore secondo i giudici tributari
4.3 La classificazione dei compensi ai fini delle imposte sui redditi
4.4 I compensi percepiti per la redazione di articoli ai fini delle imposte sui redditi
4.5 La ritenuta alla fonte IRPEF
4.6 La compilazione della dichiarazione dei redditi
4.7 La compilazione della certificazione unica
4.8 L’applicazione dell’IRAP
4.9 Il trattamento ai fini IVA
4.10 Il trattamento ai fini dell’imposta di registro
5. I documenti giustificativi
Esempi
Diritti di autore – Aspetti giuridici, fiscali e previdenziali
Allegato
Produzione e distribuzione cinematografica: aspetti contrattuali e fiscali.
eBook in pdf di 57 pagine.
Le opere cinematografiche rappresentano un unicum nell’ambito del diritto d’autore per la loro natura giuridica e, più specificatamente, nel contesto delle opere collettive per la loro autonoma disciplina prevista in sede legislativa.
Il mondo cinematografico, infatti, nella sua accezione di mezzo di diffusione e comunicazione artistica sta modificando le sue sembianze in quanto, come sappiamo, accanto alle classiche sale cinematografiche si sono affiancati oggi nuovi canali di diffusione delle opere che impongono peculiari considerazioni di ordine economico e giuridico allo scopo di rimanere “al passo coi tempi” e tutelare l’attività economica svolta dalle imprese di settore.
Il mercato dei film è in una fase di radicale transizione, lanciato verso una sua definitiva e totale digitalizzazione a discapito dei tipici meccanismi di utilizzazione dell’opera cinematografica e, quindi, anche gli schemi contrattuali hanno necessità di adeguarsi in rapporto alle rinnovate esigenze mostrando, sempre più, una natura mista ed atipica.
Pertanto, accanto alle fattispecie specificatamente previste dalla legge, la realtà del mondo del cinema è connotata dalla presenza di una complessa fenomenologia di rapporti contrattuali con differenti figure professionali che forniscono il proprio contributo artistico ed organizzativo.
Assumono rilievo, quindi, taluni aspetti contrattuali e il contenuto di peculiari clausole imposte dal legislatore che devono essere attentamente valutate nelle varie fasi di predisposizione e di stipula degli accordi contrattuali.
Si affacciano, poi, sul mercato nazionale talune vantaggiose forme di garanzia cinematografica di diritto statunitense, da sempre la patria indiscussa del cinema, che possono essere adottate anche nel nostro Paese, ma che possono essere messe in opera solo attraverso taluni strumenti contrattuali onde evitare il possibile contrasto con la disciplina del Tax credit cinema e il conseguente diniego della agevolazione fiscale di cui alla legge n. 220 del 2016.
Sintesi
1. Soggetti e figure contrattuali nel mondo del cinema
1.1 Premessa: la generale tutela nel settore cinematografico
1.2 Le figure principali della catena produttiva cinematografica e aspetti contrattuali
1.2.1 L’autore dell’opera cinematografica
1.2.2 Il produttore
1.2.3 Gli attori
1.2.4 I cc.dd. “rumoristi”, i doppiatori, il costumista
1.3 La contrattualizzazione delle fasi di creazione e commercializzazione dell’opera cinematografica
1.3.1 Premessa
1.3.2 La fase di realizzazione del film
1.3.2.1 I contratti tra produttore e autori
1.3.2.2 I contratti con gli artisti
1.3.2.2.1 Attori minorenni (cc.dd. child actors)
1.3.3 La fase di produzione del film
1.3.3.1 Il cd. “Staff leasing”
1.3.3.2 L’importanza delle coproduzioni
1.3.4 La post-produzione cinematografica
1.3.5 La distribuzione cinematografica
1.3.5.1 Il cd. “Minimo garantito”
2. Credito d’imposta cinematografico. Profili amministrativi di portata generale
2.1 Premessa
2.2 Caratteristiche e requisiti generali
2.3 Obblighi dichiarativi
2.4 Limiti alla compensazione dei crediti
2.5 Utilizzo in compensazione di crediti d’imposta per il pagamento di debiti iscritti a ruolo scaduti/rateizzati
2.6 Cessione del credito d’imposta cinematografico
2.7 Trasferimento del credito d’imposta in seno alla cessione/conferimento di ramo d’azienda
2.8 Codici tributo da utilizzare nel Mod. F24 relativi ai crediti di imposta esaminati
3. Tax credit cinematografico e particolari figure contrattuali di diritto statunitense
3.1 Premessa
3.2 Le garanzie cinematografiche di diritto statunitense
3.2.1 Il “Completion bond”
3.2.2 La “Self completion guarantee” e il meccanismo del “direction to pay”
3.2.3 Le differenze operative sostanziali riferite all’utilizzo della Self completion guarantee in ipotesi di produzione internazionale Italia-USA
3.2.4 Gli strumenti contrattuali nazionali utilizzabili al fine di dare attuazione alla Self completion guarantee
3.2.4.1 La “Delegazione di pagamento” ex art. 1269 c.c.
3.2.4.2 La “Cessione del credito” ex art. 1260 c.c.
3.2.4.3 Il contratto di “Accollo” ex art. 1273 c.c. e l’ “Espromissione” di cui all’art. 1272 c.c.
3.2.4.4 L’ “Estinzione per compensazione” di cui all’art. 1241 c.c.
3.3 Riflessioni conclusive sull’applicabilità della Completion bond e della Self completion guarantee nel nostro Paese
4. Compatibilità tra Tax credit cinema e forme indirette di pagamento delle spese eleggibili
4.1 Premessa: il presupposto generale del pagamento dei costi di produzione
4.2 Il rapporto tra deducibilità ed eleggibilità dei costi di produzione cinematografica
4.3 Pagamento “effettivo” delle spese tramite compensazione commerciale
4.4 Pagamento delle spese di produzione da parte di soggetti terzi (Direction to pay) e spettanza del Tax credit cinema
4.5 Analisi dei profili fiscali connessi all’utilizzo della Self completion guarantee
Bibliografia
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