"Reati tributari e limiti all’utilizzo di presunzioni" Commento alla sentenza di CASSAZIONE PENALE n. 573 del 12.1.2017

Cassazione penale  Sentenza n. 573 del 12 Gennaio 2017 (PDF -8 pagine)

Nel processo tributario, la sentenza penale irrevocabile di assoluzione dal reato, emessa con la formula "perché il fatto non sussiste", non spiega automaticamente efficacia di giudicato, ancorché i fatti accertati in sede penale siano gli stessi per i quali l'Amministrazione finanziaria ha promosso l'accertamento nei confronti del contribuente, ma può essere presa in considerazione come possibile fonte di prova dal giudice tributario, il quale nell'esercizio dei propri poteri di valutazione, deve verificarne la rilevanza nell'ambito specifico in cui detta sentenza è destinata ad operare.

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IL CASO

1. Rpporti tra processo penale e processo tributario: doppio binario

2. La sentenza annotata

IL COMMENTO

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Reati fiscali, ok all’applicazione delle pene accessorie: COMMENTO alla sentenza di Cassazione n. 3892 del 27.1.2017

Cassazione Penale  Sentenza  n. 3892 del 27 gennaio 2017 COMMENTO (PDF 10 pagine)

In tema di reati fiscali, rientra nella nozione di pena accessoria non espressamente determinata dalla legge, quella per la quale è previsto un minimo ed un massimo, sicché, in tali casi, la durata della pena accessoria va parametrata dal giudice a quella della pena principale inflitta. Le pene accessorie previste dall'art. 12 del D.lgs. 74/2000, difatti, si applicano nei casi di condanna per ciascuno dei delitti previsti nel d.lgs. 74/2000.  A chiarirlo la Corte di Cassazione – Terza Sezione Penale -  con sentenza n. 3892 del 27 gennaio 2017.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Soggetti penalmente responsbaili per i reati fiscali, conparticolare attenzione alle persone giuridiche 
2. Le pene accessorie nei reati fiscali e la loro corretta determinazione 
3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Accertamento registro e imposte dirette Commento all' Ordinanza di cassazione n. 1823 del 24 Gennaio 2017

Cassazione civile - Ordinanza n. 1823 del 24 Gennaio 2017

Per le cessioni d’immobili e di aziende nonché per la costituzione e il trasferimento di diritti reali sugli stessi, l'esistenza di un maggior corrispettivo ai fini IRPEF non è presumibile soltanto sulla base del valore anche se dichiarato, accertato o definito a fini dell'imposta di registro, ovvero delle imposte ipotecaria e catastale.  Lo stabilisce l'art. 5, comma 3, del D.Lgs. n. 147 del 2015, che, in quanto norma interpretativa, è applicabile anche ai giudizi in corso alla data della sua entrata in vigore.

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IL CASO 

IL COMMENTO

1. Accertamento imposta di registro :effetti sul settore delle imposte dirette

2. Orientamenti giurisprudenziali  pro Agenzia

2.2 Gli orientamenti pro contribuente

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Agevolazione prima casa: decade anche se il contribuente è in cassa integrazione - Commento all'ordinanza di Cassazione n. 678 del 12 gennaio 2017

Cassazione Civile Ordinanza n. 678 del 12 gennaio 2017

Decade dall'agevolazione fiscale l'acquirente della “prima casa” che, prima del decorso di un quinquennio dalla data d'acquisto, venda l'abitazione a causa di sopravvenute difficoltà economiche come il  collocamento in cassa integrazione.  A chiarirlo la Suprema Corte con Ordinanza  n. 678 del 12 gennaio 2017.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. AGEVOLAZIONI "PRIMA CASA": DECADENZA E VENDITA INFRAQUINQUENNALE

2. L'ORDINANZA ANNOTATA

IL TESTO INTEGRALE DELLA ORDINANZA

Indagini bancarie e onere della prova sui costi deducibili . Commento alla sentenza di Cassazione n. 27125 del 28.12.2016

Cassazione civile  Sentenza n. 27125 del 28 Dicembre 2016 - COMMENTO (PDF - 12 pagine)

In tema di accertamento con l’utilizzo delle indagini finanziarie, debbono essere considerati ricavi sia le operazioni attive che quelle passive, senza che si debba procedere alla deduzione presuntiva di oneri e costi deducibili, essendo posto a carico del contribuente l'onere di indicare e provare eventuali specifici costi deducibili.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Litisconsorzio necessario: violazione e conseguenze

2. Indagini finanziarie e contenuto dell’onere della prova

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Il valore dichiarato non basta a far presumere la plusvalenza - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 24857 del 5.12.2016

Cassazione Civile Ordinanza n. 24857 del 5 dicembre 2016

In tema di  cessioni d’immobili e di aziende, è nullo l’avviso di accertamento fondato unicamente sulla base del valore dichiarato, accertato o definito a fini dell'imposta di registro, ovvero delle imposte ipotecaria e catastale.  Questo il principio di diritto che emerge dall’ Ordinanza n.24857 del 5 dicembre 2016.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Plusvalenze ai fini delle imposte dirette: non basta lo scostamento dal valore normale

2. L'ordinanza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELL'ORDINANZA

Accertamento settore ristorazione: ok a bottigliometro e tovagliometro - Commento sentenza 25128 del 7.12.2016

Cassazione civile  Sentenza n. 25129 del 7 Dicembre 2016 (PDF - 6 pagine)

In tema di accertamento analitico-induttivo, l'acqua minerale può costituire valido elemento per la ricostruzione presuntiva del volume di affari di un soggetto esercente attività di ristorazione, in quanto il consumo dell'acqua minerale deve ritenersi un elemento fondamentale, se non addirittura indispensabile, nelle consumazioni effettuate sia nel settore del ristorante che della pizzeria.

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IIL CASO

IL COMMENTO

1. Accertamento analitico-induttivo: presupposti

2. Settore ristorazione: orientamenti griurisprudenziali

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Legittima la delibera dell’assemblea che pone a carico dei consorziati le spese sostenute dal Presidente Commento all'ordinanza di Cassazione n. 543 2017

Cassazione Civile  Ordinanza n.543 dell’11 gennaio 2017 (pdf - 9 PAGINE)

In tema di società consortili, è legittima la delibera dell’assemblea che pone a carico dei consorziati le spese sostenute dal Presidente del consiglio di amministrazione per riparare l’autovettura personale con cui ha avuto un incidente nell’ esercizio delle sue funzioni, trattandosi di costi inerenti alla gestione del Consorzio. Questo il principio di diritto che emerge dall’Ordinanza n.543 dell’11 gennaio scorso.

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IL CASO

IL COMMENTO

1 Consorzi: la disciplina civilistica

2. Accordi consortili ed inerenza del costo secondo i principi del Tuir

3. L’ordinanza

IL TESTO INTEGALE DELL'ORDINANZA

Redditometro e titolare di reddito agrario COMMENTO alla sentenza di Cassazione n. 22426 del 4.11.2016

Cassazione civile - Sentenza n. 22426 del 4 Novembre 2016

L’Amministrazione Finanziaria può legittimamente procedere con metodo sintetico alla rettifica della dichiarazione dei redditi di un coltivatore diretto comprensiva soltanto del reddito agrario e dominicale - determinati in base agli estimi catastali - del fondo da lui condotto, quando da elementi estranei alla configurazione reddituale prospettata dal contribuente (disponibilità di autoveicoli non inerenti all'attività agricola, tenore di vita ecc.) si possa fondatamente presumere che ulteriori redditi concorrano a formare l'imponibile complessivo.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Redditometro: accertamento nei confronti di titolari di reddito agrario

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Costi black-list: nullo l’avviso in assenza di contraddittorio endoprocedimentale - Commento alla sentenza di Cassazione n. 23812 del 23.11.2016

Cassazione Civile Sezione tributaria -  Sentenza n.23812 del 23 novembre 2016  (PDF- 14 pagine)

In tema di costi c.d. black list, ritenuti dal Fisco indeducibili,  l’omessa attivazione del contraddittorio endoprocedimentale è motivo di nullità dell’atto impositivo, anche se la norma non lo prevede espressamente. Questo è il principio di diritto che emerge dalla sentenza n. 23812 del 23 novembre 2016 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. LA NUOVA LEGISLAZIONE IN TEMA DI BLACK LIST E WHITE LIST

2.  ACCERTAMENTO DA COSTI BLACK-LIST NULLO SE EMESSO PRIMA DI 90 GIORNI DALL'INVITO AL CONTRIBUENTE

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA