Voluntary disclosure: scadenza e check-list La Circolare del Giorno n. 212 del 09.11.2015

Il 30 novembre 2015 scade il termine per l'invio dell'istanza di collaborazione volontaria (c.d. voluntary disclosure).

Il termine, originariamente fissato al 30.09.2015, è stato prorogato con il D.l. 153/2015.

Si ricorda che l'istanza potrà essere oggetto di integrazione entro il 30.12.2015, e che entro tale data potrà essere inviata anche la relativa relazione di accompagnamento e documentazione.

Con il recente provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 6 novembre 2015, è stato affidata al Centro Operativo di Pescara la gestione delle richieste di accesso alla Voluntary, presentate per la prima volta a partire dal 10 novembre 2015.

In questa circolare, dopo un breve riepilogo, si propone in allegato un fac-simile di "check- list" della documentazione necessaria per la procedura di voluntary.

Si rimanda alle nostre precedenti Circolari del Giorno eventuali approfondimenti sulla procedura di Voluntary disclosure:

• Circolare del Giorno n. 169/2015 "Voluntary Disclosure: gli ulteriori chiarimenti delle Entrate - parte 1";
• Circolare del Giorno n. 170/2015 "Voluntary Disclosure: gli ulteriori chiarimenti delle Entrate - parte 2".

Indice

1. Premessa
2. Proroga al 30.11.2015 e possibilità di integrazione entro il 30.12.2015
3. Obblighi antiriciclaggio
4. Istanze al Centro Operativo di Pescara
5. Check-list

Allegato alla Circolare del Giorno n. 212 del 09.11.2015

Check-list Voluntary Disclosure
 

Disegno di legge di Stabilità 2016: le principali novità fiscali - parte 2 La Circolare del Giorno n. 211 del 06.11.2015

Con la presente circolare, successiva alla CDG n. 210-2015, si conclude la trattazione delle principali novità fiscali contenute nel testo del Ddl Legge di Stabilità per il 2016 nella versione approvata dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre 2015, ed ora all'esame del Parlamento.

Si ricorda che, trattandosi di un Disegno di legge, le relative misure non sono ancora in vigore e durante l'iter parlamentare potrebbero subire notevoli modifiche.

Indice

1. Assegnazione agevolata dei beni ai soci
2. Ulteriore deduzione Irap
3. Note di variazione ai fini Iva
4. Entrata in vigore riforma sanzioni tributarie
5. Canone Rai
6. Detassazione premi di produttività
7. Aliquota Gestione Separata Inps
8. Aumento detrazione Irpef redditi da pensione
9. Agevolazioni cultura
10. Iva 4% sui giornali
11. Rivalutazione terreni e partecipazioni
12. Rivalutazione beni d'impresa e partecipazioni
13. Riallineamento maggiori valori IAS/IFRS
14. Aumento limite utilizzo contante
15. Novità settore agricolo
16. Iva 10% cessioni di pellet
17. Preu
18. 730 precompilato
19. Modello 770 e CU
20. Detrazione Irpef spese funebri e spese universitarie

Disegno di legge di Stabilità 2016: le principali novità fiscali - parte 1 La Circolare del Giorno n. 210 del 05.11.2015

Il Ddl della legge di Stabilità per il 2016 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre 2015, ed ora è passato all'esame del Parlamento.

Si evidenzia che, trattandosi di un Disegno di legge, le relative misure non sono ancora in vigore e durante l'iter parlamentare potrebbero subire notevoli modifiche. Il testo finale della legge di stabilità, quindi, potrebbe risultare assai diverso da quello del disegno di legge.

La trattazione delle novità fiscali del Ddl della legge di Stabilità 2016 proseguirà in un'altra circolare di prossima pubblicazione.

Indice

1. Premessa
2. Imu terreni agricoli
3. Tasi
4. Ivie
5. Abrogazione Imposta municipale secondaria
6. Riduzione aliquota IRES
7. Esenzione IRAP attività agricola
8. Proroga delle detrazioni Irpef
9. Bonus mobili per giovani coppie
10. Maxi ammortamenti
11. Riduzione periodo ammortamento avviamento
12. Regime forfetario

Il redditometro applicabile dal 2011 - La Circolare del Giorno n. 209 del 04.11.2015

Con il Decreto MEF 16.09.2015, viene individuato il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base del quale può essere fondata la determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche in base al nuovo redditometro per gli accertamenti relativi al periodo d'imposta 2011 e successivi.

Il nuovo Decreto, sebbene simile nella struttura al precedente Decreto 24.12.2012 le cui regole erano applicabili per gli accertamenti a partire dal periodo d'imposta 2009, differisce tuttavia per alcune significative novità, anche per recepire il parere del Garante della Privacy del 2013. In particolare:

• escono ufficialmente di scena le spese medie Istat, per le quali si erano registrate molte polemiche;
• in presenza di informazioni afferenti a spese effettive in Anagrafe tributaria relative ad elementi certi, il dato presente in Anagrafe tributaria si considera comunque prevalente rispetto a quello calcolato induttivamente;
• infine, la quota risparmio formatasi nell’anno rileva al netto della quota non utilizzata per consumi e investimenti.

Indice

1. Il nuovo Redditometro ed il quadro normativo di riferimento
2. Un confronto tra “vecchio” e “nuovo” redditometro
3. Il nuovo Decreto sul redditometro per i periodi d'imposta dal 2011
4. Le tipologie di nucleo familiare
5. Gli elementi di spesa indicativi di capacità contributiva
6. Utilizzo dei dati ai fini della determinazione sintetica del reddito
7. Prova contraria da parte del contribuente

Dal 26 ottobre, i contribuenti in possesso delle credenziali Entratel o Fisconline, che si accorgono di aver commesso un errore nella compilazione del modello di versamento F24, potranno modificarlo online, inviando una richiesta telematica.

A tal fine l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il nuovo servizio Civis F24.

In questa circolare si illustreranno i passaggi fondamentali per procedere alla visualizzazione  e alla modifica del modello F24 che si intende correggere.

A operazione conclusa, l'utente potrà seguire online lo stato di avanzamento della richiesta, o richiedere l'invio gratuito dell'avviso della conclusione della pratica, tramite sms o e-mail.

Indice

1. Premessa
2. Il canale Civis e l'accesso al nuovo servizio Civis F24
3. Modifica del modello F24
4. Invio della richiesta ed esito

730 precompilato: ultimi chiarimenti La Circolare del Giorno n. 207 del 02.11.2015

L'Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 34/E pubblicata lo scorso 22 ottobre 2015, è intervenuta a fornire ulteriori chiarimenti sulla dichiarazione 730 precompilata e sul visto di conformità infedele.

In particolare, è stato precisato che:

• non è punibile il visto di conformità infedele sulla dichiarazione se risulta un importo dovuto sotto i 30 euro;
• il CAF/professionista che ha apposto un visto di conformità infedele e che invia un modello 730 rettificativo entro il 10 novembre, è tenuto al versamento della sola sanzione;
• il modello 730/2015 è considerato "tardivo" se è stato trasmesso dopo il termine prorogato del 23 luglio e, quindi, da tale data decorre la possibilità di regolarizzare la violazione di tardiva presentazione del modello 730.

Indice

1. Premessa
2. Sanzione per apposizione di visto di conformità infedele
3. Sanzione in caso di modello 730 rettificativo trasmesso entro il 10 novembre
4. Tardività del modello 730/2015

E-commerce con regole ordinarie anche per i forfettari La Circolare del Giorno n. 206 del 30.10.2015

Con la RM 75/2015, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che possono avvalersi del meccanismo del MOSS (cd. "Mini one stop shop"), al fine di assolvere in Italia l'IVA relativa ai servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione e di e-commerce territorialmente rilevanti in altri Stati UE, anche i soggetti che hanno aderito al regime di vantaggio dei cd “nuovi minimi” (art.27, co. 1 e 2 DL 98/2011). 

Dunque, se i servizi di e-commerce sono resi da un soggetto che si avvale del regime forfettario, l'IVA sui servizi è assolta:

• dal prestatore in Italia, per i servizi resi a privati consumatori in un altro Stato UE, in caso di opzione per il sistema impositivo del MOSS;
• dal prestatore nello Stato UE ove è reso il servizio, previa identificazione IVA in tale Stato, per i servizi resi a privati consumatori in un altro Stato UE, in assenza di opzione per il sistema del MOSS
• dal committente nel proprio Stato, per i servizi resi a soggetti passivi Iva.

Indice

1. Premessa
2. La disciplina della territorialità iva
3. Applicazione dell’iva ai servizi  resi dagli operatori in franchigia
4. Mini sportello unico (c.d. “moss”)  per l’e-commerce verso  i privati

Circolari del Giorno - Indice di Ottobre 2015 La Circolare del Giorno n. 206-bis del 30.10.2015

Indice delle Circolari del Giorno pubblicate nel mese di Ottobre 2015

Bonus digitalizzazione servizi ricettivi: come utilizzarlo La Circolare del Giorno n. 205 del 29.10.2015

Con Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 14 ottobre 2015, è stato stabilito che il bonus digitalizzazione esercizi ricettivi introdotto dal Decreto cultura e turismo e attuato con  Decreto Mibact del 12.02.2015, va utilizzato esclusivamente in compensazione in F24 da presentare attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, pena lo scarto dell'operazione.

Inoltre, il provvedimento stabilisce che l'Agenzia delle Entrate, a cui il Mibact avrà trasmesso i dati dei beneficiari e del credito loro spettante, effettuerà controlli automatizzati su ciascun F24 ricevuto in modo da verificare che:

• l’importo del credito d’imposta utilizzato non risulti superiore all’ammontare del credito complessivamente concesso all’impresa, al netto dell’agevolazione fruita attraverso i modelli F24 già presentati;
• l'impresa rientri effettivamente nell'elenco dei soggetti ammessi al beneficio.

In caso contrario, ci sarà lo scarto dell'operazione di versamento.

Con la Risoluzione n. 85/E/2015, è stato poi istituito il codice tributo "6855" per l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta nel modello F24.

Indice

1. Il bonus digitalizzazione servizi ricettivi in sintesi
2. Modalità di richiesta del bonus
3. Modalità di utilizzo del credito d'imposta e codice tributo