Nuove norme per gli Enti del Terzo Settore - La Circolare del Giorno n. 148 del 08.07.2024

Il 25 giugno scorso il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge A.S. 1097 “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”, che contiene modifiche al c.d. “Codice del Terzo Settore” ed altre novità per gli ETS, incluse le imprese sociali, illustrate in questa circolare del giorno.

Si attende ora la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale e la sua entrata in vigore.

Indice

1. Il D.D.L. A.S. 1097
2. Le attività diverse delle asd – ets
3. Bilancio e rendiconto per cassa con modalità semplificate per gli enti di minori dimensioni
4. Termine per il deposito
5. Assemblee on line e voto per corrispondenza
6. Organo di controllo e revisione legale dei conti
7. Rapporti di lavoro nelle APS
8. reti associative
9. Iscrizione al RUNTS
10. Associazioni militari in congedo/pensione
11. Onlus che non si iscrivono al RUNTS
12. Le novità per le Imprese Sociali
13. Estinzione della Fondazione Italia Sociale
14. Altre misure di favore

Le CER con qualifica di ETS/imprese sociali: incentivi e agevolazioni - La Circolare del Giorno n. 32 del 14.02.2024

In attuazione della Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11.12.2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (c.d. “Direttiva RED II” o “Renewable Energy Directive”), l’art. 31 del D.Lgs 199/2021 ha sancito il diritto dei consumatori di organizzarsi in comunità energetiche rinnovabili (CER), indicandone i requisiti per la costituzione, anche come Enti del Terzo Settore, così come le condizioni per l’operatività.

Il 23 gennaio scorso è stato pubblicato sul sito del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) il decreto CER n. 414 del 07.12.2023 scorso, che disciplina le modalità di incentivazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili.

Indice

1. Premessa
2. Cosa sono le CER
3. Requisiti per la costituzione
4. Condizioni di operatività
5. CER e Enti del Terzo Settore
6. Gli incentivi del Decreto CER
7. Tempi e modalità di accesso agli incentivi

Organo di controllo e revisore legale negli ETS - La Circolare del Giorno n. 14 del 19.01.2024

Vista la pubblicazione della recente nota ministeriale n. 14432 del 22.12.2023, in materia di decorrenza dell’obbligo di nomina, per gli Enti del Terzo Settore (ETS):

• dell’organo di controllo, e
• del revisore legale dei conti,

con la presente circolare si propone di fare chiarezza sulla differenza tra  le due nozioni nel Codice del Terzo Settore, illustrando la disciplina prevista dagli artt. 30 e 31 del Codice stesso ed infine riepilogando le disposizioni della prassi ad essi collegata. Quanto appena visto con particolare riferimento al momento in cui sorgono i rispettivi obblighi di nomina, oggetto della recente nota direttoriale.

Indice

1. Premessa
2. Organo di controllo: casi in cui sorge l’obbligo di nomina
3. Composizione dell’organo di controllo
4. Funzioni dell’organo di controllo
5. Poteri dell’organo di controllo
6. Il compenso ai componenti dell’organo di controllo
7. Il revisore legale dei conti: casi in cui sorge l’obbligo di nomina, requisiti e funzioni
8. Rapporti tra Organo di controllo e Revisore legale dei conti
9. Nota ministeriale n. 14432/2023: attivazione obblighi di nomina dell’organo di controllo e del revisore legale
10. Tabella riassuntiva

Adeguamento statuti enti sportivi dilettantistici - La Circolare del Giorno n. 255 del 27.11.2023

Il D.Lgs 36/2021 prevede specifici requisiti statutari per assumere lo status di ente sportivo dilettantistico e poter ottenere il riconoscimento ai fini sportivi e l’iscrizione nel Registro delle attività sportive dilettantistiche.

Il D.Lgs 120/2023 (c.d. “Correttivo bis”) stabilisce il termine del 31 dicembre per adeguare gli statuti alla nuova normativa, prevedendo che la mancata conformità dello statuto ai requisiti richiesti rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per i soggetti che vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d'ufficio dallo stesso con la conseguente impossibilità di continuare ad usufruire dei benefici fiscali e contributivi.

Indice

1. Premessa
2. Requisiti statutari richiesti per essere un ente sportivo dilettantistico
3. Oggetto sociale
4. Assenza di scopo di lucro
5. Attività secondarie e strumentali
6. Incompatibilità
7. Altri requisiti
8. Termine per adeguare gli statuti
9. Mancato adeguamento
10. Costi
11. Facsimile verbale assemblea straordinaria
12. Norme a confronto

Il nuovo lavoro sportivo dal 1° luglio 2023 - La Circolare del Giorno n. 253 del 23.11.2023

Il D.Lgs 36/2021, che contiene la disciplina del lavoro sportivo, è stato oggetto delle correzioni apportate dal D.Lgs163/2022 (“Correttivo”) e dal d.lgs. 120/2023 (“Correttivo bis”).

Con l’abrogazione della lettera m) del comma 1 dell’art. 67 del TUIR vi è stata una rivoluzione per le associazioni e società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche.

La decorrenza della riforma del lavoro sportivo, dopo aver subito numerosi rinvii, è divenuta operativa il 01.07.2023.

Il 16.11.2023 è stato poi pubblicato il decreto interministeriale del 27.10.2023 che ha sancito l’operatività del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche ai fini della comunicazione di inizio di un rapporto di lavoro sportivo di tipo dilettantistico.

Indice

1. Premessa
2. La Definizione di Lavoratore Sportivo
3. La Definizione di Volontario
4. Le Tipologie Contrattuali del Lavoro Sportivo: le Nuove “Tipicità”
5. Il Lavoro Sportivo nel Settore del Professionismo (cenni)
6. Il Rapporto di Lavoro Sportivo nel Settore del Dilettantismo
7. Rimborsi Spese per Trasferta: Differenze tra Co.Co.Co. o Dipendente e Volontario
8. La Collaborazione Coordinata e Continuativa Sportiva
9. Le Prestazioni a Carattere Amministrativo Gestionale
10. Il Lavoro Autonomo
11. Il Lavoro Occasionale
12. Il Regime dei Premi
13. Dipendenti Pubblici
14. Obbligo di Tracciabilità
15. La Legge Antipedofilia
16. La Sicurezza sul Lavoro

Enti religiosi, enti ecclesiastici e rami ETS - La Circolare del Giorno n. 249 del 17.11.2023

Con la presente circolare del giorno si focalizzerà l’attenzione sulle nozioni di:

• ente religioso;
• ente religioso civilmente riconosciuto;
• ente ecclesiastico civilmente riconosciuto;

illustrando sinteticamente la disciplina prevista per quest’ultimo per l’ottenimento della personalità giuridica ai sensi della normativa di derivazione pattizia per gli enti cattolici.

Si  illustreranno infine le disposizioni del Codice del Terzo Settore e della prassi ad esso collegata che consentono agli enti religiosi civilmente riconosciuti di costituire il cosiddetto “ramo ETS”.  

Indice

1. Premessa
2. Enti ecclesiastici: requisiti e procedura per il riconoscimento della personalità giuridica
3. La genesi canonica e le conseguenze sulla disciplina
4. Le attività di religione e di culto e quelle diverse
5. L’iter per il riconoscimento: la domanda e i suoi allegati
6. L’istruttoria e il provvedimento ministeriale
7. I rami ets degli enti religiosi civilmente riconosciuti

Inquadramento generale dell’impresa sociale e della società benefit - La Circolare del Giorno n. 229 del 20.10.2023

All’interno della presente circolare vengono esposte le principali caratteristiche:

• delle imprese sociali, e
• delle società benefit,

due realtà alternative per il perseguimento di finalità sociali.

Indice

1. Premessa
2. Definizione di imprenditore e dello scopo di lucro
3. Impresa Sociale: inquadramento generale
4. Società Benefit: inquadramento generale
5. Differenza tra società benefit e impresa sociale

Social bonus ETS: i modelli per la presentazione dei progetti di recupero e di rendicontazione - La Circolare del Giorno n. 185 del 02.08.2023

Pubblicato il Decreto interdirettoriale n.118 del 07.07.2023 con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende disponibile, sull’applicativo informatico “Social bonus”, la modulistica completa per attuare l’agevolazione fiscale  prevista dall’art. 81 del Codice del Terzo Settore relativa al procedimento di individuazione dei progetti di recupero ammissibili al Social Bonus, nonché quella relativa alla rendicontazione delle spese sostenute dagli ETS.

Di seguito riepiloghiamo nel dettaglio la procedura che devono seguire gli enti del Terzo Settore per la presentazione di specifici progetti di recupero, meritevoli di ricevere le erogazioni liberali rientranti nel Social Bonus e le modalità di rendicontazione.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti beneficiari
3. Ammontare del credito d’imposta e modalità di fruizione
4. Requisiti di partecipazione al procedimento di individuazione dei progetti di recupero
5. Modalità di presentazione dei progetti di recupero da parte degli ets
6. Come vengono esaminati i progetti di recupero presentati dagli ets
7. Adempimenti dei soggetti beneficiari delle erogazioni liberali destinati ai progetti di recupero

Regime Fiscale delle Organizzazioni di Volontariato - La Circolare del Giorno n. 186 del 02.08.2023

Ad oggi la normativa che regolamenta le attività di volontariato è costituita dalla Legge 266/1991, denominata Legge quadro sul volontariato. L’entrata in vigore del titolo X del Codice del terzo Settore (C.T.S.) farà decadere tutta la precedente disciplina instaurandone un’altra.

Il titolo X del C.T.S. entrerà però in vigore a partire dal periodo di imposta successivo sia all’operatività del Registro unico del terzo settore (R.U.N.TS.) e sia alla corrispondente autorizzazione rilasciata dalla commissione europea, ad oggi non ancora rilasciata – in particolare entro il 31.12.2022.

Si precisa che le regole sulle imposte indirette e sui tributi locali delle O.d.V. hanno già derogato a tale disciplina trovando applicazione dal primo gennaio del 2018.

Nel prosieguo verranno descritte tutte le caratteristiche del nuovo regime fiscale delle Organizzazioni di Volontariato.

Indice

1. Attività commerciale e attività non commerciale
2. Il regime forfetario delle o.d.v.
3. Il regime forfetario delle o.d.v. oltre i 130.000 €.
4. Imposte indirette e tributi locali 

Eliminazione del Salary Cap per gli Enti del Terzo Settore - La Circolare del Giorno n. 169 del 13.07.2023

Con la conversione in legge del “Decreto Lavoro” è stata modificata la disciplina del trattamento retributivo dei lavoratori degli Enti del Terzo Settore, incluse le Imprese Sociali.

Prima di tale riforma, gli Enti del Terzo Settore non potevano  corrispondere ai lavoratori, subordinati o autonomi, retribuzioni o compensi superiori del 40% rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi. Tali limiti erano derogabili solo in presenza di comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze ai fini dello svolgimento delle seguenti attività di interesse generale: interventi e prestazioni sanitarie; formazione universitaria e post-universitaria; ricerca scientifica di particolare interesse sociale.

Il “Decreto Lavoro” ha abrogato il riferimento alle suddette attività, con la conseguenza che tutti gli ETS, qualunque sia l’attività di interesse generale esercitata, possono, in presenza di comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze, derogare al suddetto limite retributivo.

Indice

1. I limiti retributivi per gli enti del terzo settore nella disciplina previgente
2. I limiti retributivi per le imprese sociali nella disciplina previgente
3. Le modifiche introdotte dal decreto lavoro al codice del terzo settore
4. Le modifiche introdotte dal decreto lavoro alla disciplina sull’impresa sociale
5. Prospetto riepilogativo delle modifiche
6. La concreta applicazione della nuova normativa