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Decreto Coesione: guida ai bonus 2024 per mettersi in proprio e alle agevolazioni sulle assunzioni.
Aggiornata con la legge di conversione del decreto n. 60/2024 - Legge n. 95/2024 pubblicata in G.U. n. 157 del 06.07.2024
eBook in pdf di 40 pagine.
Diventano legge le misure contenute nel pacchetto lavoro del decreto n. 105/2024 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. Rinviate però a dopo l'estate le norme attuative che consentiranno di presentare materialmente le domande per l'accesso ai nuovi bonus.
Con il passaggio parlamentare del provvedimento, dal titolo “sono stati infatti spostati in avanti i termini per il varo delle misure attuative che consentiranno di accedere ai finanziamenti previsti per il Nord e il Centro e per il nuovo programma Resto al Sud 2.0. dell’autoimpiego e promuovere l’occupazione di giovani e donne, soprattutto nel Mezzogiorno.
Il decreto è volto a realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, al fine di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 e mirati a ridurre i divari territoriali introducendo una serie di novità in materia di lavoro. Prevista la promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa tramite due interventi: Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al Sud 2.0.
Previsti finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze e sostegni all’investimento. Previsti inoltre diversi bonus per le assunzioni consistenti nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nei casi di contratti di lavoro per l'assunzione di giovani e donne che comportano un aumento dell'occupazione. Bonus anche nel Sud per l'assunzione di disoccupati di qualunque età senza lavoro da almeno 24 mesi.
Infine si prevede l'ascrizione dei percettori NASPI nel SIISL e il suo potenziamento con strumenti di intelligenza artificiale e con l'implementazione con le offerte di lavoro presenti su tutte le banche dati pubbliche e private.
Nell'ebook tutte le agevolazioni e le novità luce della conversione in legge del decreto.
Premessa
1. Misure per l'autoimpiego nelle regioni del Centro e del Nord Italia
1.1 Sostegno per nuove partite IVA e società
1.2 I beneficiari
1.3 Gli interventi ammessi al finanziamento
1.4 Entro agosto le norme attuative
1.5 Voucher per beni e servizi o contributi a fondo perduto
1.6 Comulabilità con la NASpI e altre indennità
2. Modifiche all’ISCRO
2.1 Indennità straordinaria di continuità reddituale e corsi
2.2 Corsi di formazione non più condizione indispensabile
2.3 Obbligatorio aderire al patto di attivazione sociale
3. Resto al Sud 2.0
3.1 Regioni e beneficiari
3.2 Pubblicità e norme attuative
3.3 Progetti e finanziamenti
3.4 Compatibilità e cumulo degli incentivi
3.5 Confermata fino al 2025 anche la misura Resto al Sud
3.6 Gestione di tutti gli interventi a Invitalia e Mediocredito
4. Incentivi autoimpiego nuove tecnologie e digitale
4.1 Esonero contributivo per tre anni
4.2. Piena compatibilità con la maxi deduzione dei costi per le nuove assunzioni
4.3 Contributo dall'INPS a sostegno dell'attività
4.4 Entro settembre requisiti delle imprese e modalità per le domande
4.5 Incentivi e acconto IRPEF 2028
4.6 Le somme a disposizione
5. Bonus Giovani
5.1 Esonero contributivo biennale per i nuovi contratti
5.2 Solo disoccupati under 35
5.3 Più agevolazioni al Sud
5.4 Niente Bonus senza incremento di occupazione
5.5 Perdita dei benefici in caso di licenziamenti successivi
5.6 Incumulabilità e regole per l'acconto IRPEF
5.7 A settembre le norme attuative
6. Bonus Donne
6.1 Assunzione di donne disoccupate
6.2 Nessun limite di età per le disoccupate
6.3 Necessario un incremento occupazionale netto
6.4 Cumulabilità con l'incremento fiscale del costo del lavoro
7. Bonus ZES
7.1 Esonero ad hoc per il Sud
7.2 Bonus solo per le unità produttive con fino a dieci addetti
7.3 Agevolazione per over 35 disoccupati da almeno 24 mesi
7.4 Niente esonero in caso di licenziamenti nei sei mesi precedenti la nuova assunzione
7.5 Revoca del bonus in caso di licenziamento
7.6 Incumulabilità, acconto Irpef e norme attuative
8. Nel SIISL anche percettori di NASpI e DIS-COLL
8.1 Il quadro generale di riferimento
8.2 Iscrizione d'ufficio per le nuove categorie
9. Intelligenza artificiale per far incontrare domande e offerte di lavoro
9.1 Tutte le offerte di lavoro in un'unica piattaforma
9.2 Sistema potenziato con l'intelligenza artificiale
10. Nuove soglie per la verifica di congruità della manodopera negli appalti
10.1 Ridotte le soglie dei lavori per la verifica obbligatoria
10.2 Pagamento del saldo e verifiche obbligatorie
10.3 Multe più salate per i privati
La bancarotta fraudolenta: connessioni fiscali e societarie.
eBook in pdf di 168 pagine.
Il presente lavoro mira a fornire un’analisi snella, ma allo stesso puntuale, delle fattispecie penali di Bancarotta fraudolenta nelle varie classificazioni (propria e impropria) e declinazioni (patrimoniale, documentale, prefe-renziale), in linea con l’importante evoluzione normativa e giurisprudenziale registrata in materia e, soprattutto, con una comune chiave di lettura: mettere in evidenza come tali fattispecie criminali siano fortemente permeate da rilevanti questioni tecnico-normative che governano la materia fiscale, contabile e societaria.
È, infatti, nota la stretta correlazione che esiste tra le vicende di natura fallimentare e la materia fiscale data la naturale derivazione della quasi totalità dei fatti di bancarotta da dati ed elementi riferiti alla gestione amministrativa e contabile dei soggetti, persone fisiche e giuridiche, coinvolti.
Per tali ragioni, dopo aver dato atto della rilevante “ristrutturazione” subita dalla disciplina fallimentare ad opera del nuovo Codice della crisi d’Impresa e dell’Insolvenza approvato con il D.lgs. n. 14/2019, l’analisi si è concentrata sul rapporto tra tali fattispecie e i cc.dd. “Reati tributari”, disciplinati dal D.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, anche nella considerazione che tale rapporto è, da sempre, oggetto di particolare attenzione sia da parte della dottrina, che della giurisprudenza dominanti.
In questo senso, quindi, si è dato rilievo al rapporto tra fattispecie, giacché, come si vedrà meglio infra, sussistono profili di incertezza in relazione all’applicabilità del concorso tra reati tributari e fallimentari determinati, oltre che dalla presenza di un dato letterale non unanimemente condiviso dalla giurisprudenza di legittimità, anche da elementi di diversità tra fattispecie che incidono sia sull’identità del fatto che sull’identità di struttura e di tutela del bene giuridico.
Hanno assunto centralità di analisi, poi, anche i profili legati al rapporto che lega le misure ablatorie in materia penal-tributaria e lo sviluppo della procedura fallimentare dal momento che la Suprema Corte, in una recente posizione di natura nomofilattica, non ha individuato alcuna preclusione riferita all’operatività del sequestro finalizzato alla confisca dei beni attratti alla massa fallimentare per i reati tributari.
Parimenti, nello sviluppo del lavoro si è esaminato il rapporto tra le fattispecie fallimentari e i reati societari alla ricerca di una puntuale definizione della linea di demarcazione fra le fattispecie di reato che si manifestano attraverso la commissione di un fatto di false comunicazioni sociali e la materia fallimentare.
Sintesi
1. Origini ed evoluzione della fattispecie: dalla Legge fallimentare al nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’Insolvenza
1.1 Le origini della fattispecie di bancarotta fallimentare: cenni
1.2 L’evoluzione del quadro normativo: dalla Legge fallimentare del 1942 al nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (CCII)
1.3 Le persistenti criticità di funzionamento e l’istituzione della Commissione Bricchetti
1.4 Raccordo tra vecchio e nuovo regime
2. La bancarotta: classificazioni e concetti chiave
2.1 Considerazioni introduttive
2.2 Le diverse classificazioni del reato
2.2.1 La bancarotta come reato contro l’economia pubblica
2.2.2 La bancarotta come reato contro l’amministrazione della giustizia
2.2.3 La bancarotta come reato contro il patrimonio
2.2.4 La definitiva teoria della pluri-offensività della bancarotta
2.3 La differenza tra bancarotta propria e impropria
2.4 I concetti chiave: fallimento, insolvenza e dissesto
2.5 (Segue…) La disciplina penale del “concorso” in rapporto alla causazione del dissesto
2.6 Dissesto e “False comunicazioni sociali”
2.7 Le altre classificazioni generali: Pre e Post fallimentare, fraudolenta, semplice, patrimoniale (o per distrazione), documentale, preferenziale
3. La bancarotta fraudolenta propria patrimoniale
3.1 Le norme a raffronto
3.2 La Bancarotta fraudolenta patrimoniale
3.3 L’oggetto materiale del reato
3.4 Elemento soggettivo
3.5 (Segue…) Sull’accertamento della condotta fraudolenta: i cc.dd. “Indici di fraudolenza”
3.6 I soggetti della bancarotta propria
3.6.1 Introduzione
3.6.2 La fallibilità dell’imprenditore agricolo
3.6.3 I soci di s.n.c. e s.a.s. 46
3.6.4 I soggetti esclusi: dal concetto di “piccolo imprenditore” a quello di “impresa minore”
3.7 Le singole condotte (la distruzione, l’occultamento, la dissimulazione, la distrazione e la dissipazione)
3.7.1 Definizione dei concetti
3.7.2 L’ipotesi di utilizzo dei beni per finalità diverse da quelle aziendali
3.7.3 La sottrazione di un bene in noleggio o leasing o comprato con riserva della proprietà
3.7.4 Uscita di un bene dal patrimonio aziendale senza adeguata contropartita
3.7.5 Esposizione e riconoscimento di passività inesistenti
3.7.6 La prosecuzione dell’attività commerciale della società fallita
4. La bancarotta fraudolenta propria documentale
4.1 Le norme a raffronto
4.2 La Bancarotta fraudolenta documentale
4.3 Le singole condotte previste dall’art. 216, comma 1, n. 2, Legge fallimentare (la sottrazione, la distruzione e la falsificazione)
4.4 I soggetti del reato (l’amministratore di diritto e quello di fatto)
4.5 L’elemento soggettivo della bancarotta fraudolenta documentale e post-fallimentare
4.6 (Segue…) Circa l’ipotesi di omessa tenuta di scritture e libri contabili
5. La bancarotta fraudolenta propria preferenziale
5.1 Le norme a raffronto
5.2 La Bancarotta preferenziale: premessa
5.3 La condotta tipica
5.4 (Segue…) L’ipotesi del pagamento dei debiti della società verso l’amministratore
5.5 (Segue…) Il caso della restituzione ai soci di conferimenti in denaro, versamenti in conto capitale e finanziamenti
5.6 (Segue…) La restituzione dei conferimenti in conto futuro aumento capitale
5.7 L’elemento soggettivo della bancarotta preferenziale
6. La bancarotta fraudolenta impropria
6.1 Le norme a raffronto
6.2 Considerazioni introduttive
6.3 La bancarotta da reato societario (art. 223, comma 2, n. 1, Legge fallimentare, ora art. 329 CCII)
6.3.1 Descrizione della fattispecie
6.3.2 I soggetti attivi
6.3.2.1 Introduzione
6.3.2.2 L’evoluzione dei modelli di governance societari
6.3.2.3 Gli amministratori
6.3.2.4 I direttori generali
6.3.2.5 I sindaci 0
6.3.2.6 L’individuazione dei soggetti di fatto (l’art. 2639 c.c.)
6.3.3 La responsabilità dei soggetti attivi
6.3.3.1 Concetti preliminari
6.3.3.2 La responsabilità omissiva
6.3.3.3 La responsabilità dei sindaci
6.3.3.4 Cenni relativi a liquidatori e direttori generali
6.3.3.5 La responsabilità del professionista
6.3.3.6 La possibile responsabilità dei revisori contabili
6.3.3.7 L’esclusione della responsabilità penale per il Sindaco dell’ente locale socio unico della partecipata fallita
6.3.4 L’elemento soggettivo
6.4 Causazione del fallimento della società “con dolo” o “per effetto di operazioni dolose” (art. 223, comma 2, n. 2, della Legge fallimentare, ora art. 329 CCII)
6.4.1 Premessa 9
6.4.2 Caratteristiche della fattispecie cagionata “con dolo” o con “operazioni dolose”
6.4.3 (Segue…) La rilevanza penal-fallimentare del sistematico inadempimento delle obbligazioni tributarie e previdenziali da parte della società
6.4.4 Le condotte poste in essere nell’ambito di un gruppo societario
6.4.5 (Segue…) Le questioni connesse al cd. cash pooling
6.4.6 Assoggettabilità al fallimento della società incorporata in caso di fusione
6.4.7 La responsabilità penale dei casi di affitto d’azienda
6.4.8 Elemento soggettivo
7. Connessioni tra sistemi sanzionatori
7.1 Premessa
7.2 Il rapporto tra reati fallimentari e reati tributari
7.2.1 La naturale correlazione tra reati fiscali e fallimentari
7.2.2 (Segue…) Sulla competenza del giudice speciale (tributario) all’accertamento del credito fallimentare
7.2.3 La relazione tra la Bancarotta patrimoniale e il reato di “Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte” di cui all’art. 11 D.lgs. n. 74/2000
7.2.4 L’occultamento o distruzione di documenti contabili ex art. 10 D.lgs. n. 74/2000 e la Bancarotta documentale
7.2.5 Il rapporto tra la Bancarotta e i reati di frode fiscale
7.2.6 Il rapporto tra la Bancarotta e i reati di omesso versamento delle imposte
7.2.7 Il dibattito intorno alla possibile duplicazione della misura cautelare in caso di concorso di reati
7.3 La relazione tra reati fallimentari e societari
7.3.1 Premessa
7.3.2 Sul reato di “False comunicazioni sociali” ex art. 2621 c.c.
7.3.3 Rapporto tra fattispecie
Bibliografia
Guida pratica CCNL Commercio Terziario Servizi
Aggiornata dopo l'accordo del 22 marzo 2024
eBook in pdf di 51 pagine.
Il 22 marzo 2024 si è conclusa la procedura di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da aziende del Terziario della Distribuzione e dei Servizi, datato 30 marzo 2015 e scaduto il 31 dicembre 2019.
Grazie all’Ipotesi di Accordo di rinnovo del 22 marzo 2024 Confcommercio Imprese per l’Italia e le sigle sindacali Filcams – CGIL, Fisascat – CISL, Uiltucs hanno modificato le date del contratto collettivo che ora decorre dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027 e, per la sola parte economica, dal 1° aprile 2023.
In sede di rinnovo, oltre a prevedere una serie di aumenti retributivi, le Parti hanno modificato gli istituti già esistenti e ne hanno altresì previsti di nuovi, il tutto in linea con l’evoluzione normativa che ha interessato, ad esempio, congedi parentali, congedi per donne vittime di violenza e contratti a tempo determinato.
Nel corso della trattazione entreremo nel dettaglio delle principali novità, aggiornate peraltro all’Accordo integrativo siglato dalle stesse Parti stipulanti il Ccnl il successivo 28 marzo 2024, senza peraltro dimenticare gli altri istituti economici e normativi non interessati dal rinnovo contrattuale, al fine di fornire una visione completa del contratto collettivo.
Introduzione
1. Campo di applicazione
1.1 Le novità dell’Accordo di rinnovo
2. Procedure per il rinnovo
2.1 Tregua sindacale
2.2 Le novità dell’Accordo di rinnovo
3. Congedi per le donne vittime di violenza di genere
3.1 Come si esercita il diritto?
3.2 Influenza su ferie, Tfr e ratei
3.3 Indennità Inps
3.4 Periodo di fruizione
3.5 Trasformazione del contratto, trasferimento e altri diritti
4. Finanziamento enti bilaterali
5. Contratto a tempo determinato e somministrazione
5.1 Stacco temporale
5.2 Causali per l’assunzione con contratto a termine
5.3 Durata massima
5.4 Le causali da contratto collettivo
5.5 Cosa può prevedere la contrattazione di secondo livello?
5.6 Periodo di prova
5.7 Somministrazione di lavoro a tempo determinato
5.8 Limiti percentuali
5.9 Stagionalità in località turistiche
5.10 Nuove attività
6. Contratti part-time
6.1 Stesura del contratto a tempo parziale
6.2 Disciplina del rapporto part-time
6.3 Lavoro supplementare
6.4 Clausola elastica
6.5 Part-time post maternità
6.6 Genitori di portatori di handicap
7. La contribuzione al Fondo EST
8. La contribuzione alla Cassa Qu.A.S.
9. Fondo di previdenza complementare Fon.te
10. Trattamento di fine rapporto
11. Preavviso in caso di licenziamento e dimissioni
12. Ferie e permessi
12.1 Ferie
12.2 Riduzione dell’orario di lavoro (ROL)
12.3 Festività soppresse
13. Malattia
14. Infortunio sul lavoro
15. Maternità
16. Congedo parentale
17. Congedi per le donne vittime di violenza di genere
18. Diritto allo studio
19. Lavoratori studenti
20. Aumenti retributivi
20.1 I nuovi minimi di paga base
20.2 Una tantum
20.3 Assorbimenti
21. Orario di lavoro
22. Lavoro straordinario, notturno e festivo
23. Mensilità aggiuntive
24. Decorrenza e durata del Ccnl
25. L’accordo integrativo del 28 marzo 2024
25.1 Gli aumenti retributivi aggiornati
25.2 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° aprile 2023
25.3 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° aprile 2024
25.4 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° marzo 2025
25.5 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° novembre 2025
25.6 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° novembre 2026
25.7 Le tabelle retributive aggiornate, decorrenza 1° febbraio 2027
25.8 Gli assorbimenti
Glossario: più di 350 parole inglesi indispensabili per i professionisti.
eBook in pdf di 37 pagine.
Il glossario allegato nasce con la consapevolezza di affrontare il panorama linguistico inglese attualmente indispensabile per i commercialisti e i legali che si occupano di bilanci di esercizio, e al relativo linguaggio tecnico che in questi anni si è sensibilmente evoluto.
Il glossario intende spiegare, con riferimento ai principi contabili nazionali e internazionali, l’inglese economico e contabile per un perfezionamento nel modo di scrivere e tradurre con le tantissime persone che usano la lingua inglese come “lingua franca” per la comunicazione.
L’attenzione in particolare è rivolta all’inglese economico, finanziario, e contabile per i documenti usati negli IAS, ISA - IFRS - OIC - and differences and similarities between the GAAPs - per aiutare a capire i termini usati nella redazione del bilancio di esercizio delle imprese nazionali e internazionali.
Questo glossario si prefigge di migliorare le competenze professionali. Come si dice in inglese: it’s never too late to learn.
eBook sul lavoro all'estero: Commento alla Normativa e Casi Pratici; il Best seller di Fisco e Tasse.
135 risposte a quesiti su:
Aggiornato al D.lgs. n. 209/2023 recante disposizioni in materia di fiscalità internazionale
eBook in pdf di 135 pagine
Questo Manuale vuole fornire ai lettori una chiave di lettura utile ad interpretare le disposizioni di legge, gli accordi e le convenzioni internazionali, che si presentano di volta in volta, all’utente quando si appresta a trattare la complessa tematica che riguarda i lavoratori all’estero.
In questo testo, abbiamo voluto proporre questa materia in modo un po’ inusuale rispetto agli schemi tipici, presentando i temi sotto due prospettive:
Questo esercizio è stato utile anche a noi per rilevare lacune alla normativa e oggettive difficoltà incontrate dai cittadini e dalle aziende quando devono affrontare questi temi.
In molte occasioni, le risposte fornite affrontano aspetti non solamente fiscali ma anche previdenziali in quanto, non sempre, si possono disgiungere le due tematiche; abbiamo quindi dedicato una parte a sé stante per trattare la tematica previdenziale e assistenziale. Questo rappresenta sicuramente un arricchimento ed un completamento al testo.
Abbiamo inoltre voluto dedicare l'ultimo capitolo alla complessa tematica dei "LAVORATORI IMPATRIATI".
Dobbiamo rilevare che questa ultima parte è stata recentemente oggetto di una modifica introdotta dall'articolo 5 del DLGS n. 209 del 27/12/2023, che ha previsto notevoli riduzioni degli incentivi destinati a questa specifica categoria di soggetti.
Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da una contrazione economica interna, dovuta principalmente ad una fase recessiva che ha interessato in larga misura tutto il continente europeo. Per meglio superare questo trend negativo, molte aziende italiane hanno intrapreso un processo di delocalizzazione di parte delle loro attività all’estero, soprattutto in Paesi extra comunitari; ciò ha comportato la necessità di trasferire o di distaccare nei nuovi Paesi parte delle loro maestranze, per poter così avviare i nuovi processi produttivi.
Oltre ai problemi tecnici e strutturali, i datori di lavoro hanno dovuto affrontare aspetti fiscali a loro poco usuali, inerenti alla fiscalità internazionale.
Alcuni di questi temi, pur riguardando i lavoratori, hanno coinvolto le aziende, e nello specifico la direzione della gestione delle risorse umane, la quale ha dovuto affrontare, per gli expatriates, nuove problematiche di carattere gestionale, contrattuale, fiscale e previdenziale.
Da qualche anno, abbiamo monitorato questi fenomeni fornendo un supporto ai lavoratori ed alle aziende tramite i blog ed i forum di FISCO E TASSE, rispondendo ai numerosi quesiti sul rapporto di lavoro estero. Le tematiche più dibattute riguardano gli aspetti fiscali, procedurali e previdenziali, che sono stati raggruppati su sei capitoli tematici:
Alla fine di ogni capitolo abbiamo inserito i quesiti che riguardano l’argomento trattato, i quali traggono origine dalle esigenze reali proposte dai lettori.
Il dialogo con i lettori, si sviluppa attraverso le risposte alle rispettive domande, poste a corollario di ogni capitolo, sono un sicuro arricchimento a questa complessa materia.
A chi si rivolge
Questo Manuale pratico si rivolge a tutti coloro che devono affrontare la materia relativa alla fiscalità dei lavoratori espatriati, quali ad esempio:
Premessa
Nell'ebook le novità del 2024 per il pagamento dell'IMU.
Aggiornato al nuovo modello di dichiarazione in GU n.112 del 15.05.2024 e con la Sentenza della Corte Costituzionale del 18.04.2024.
Al via le istanze di rimborso per l’Imu pagata sugli immobili occupati abusivamente.
eBook in pdf di 98 pagine.
Stop al pagamento dell'IMU sugli immobili occupati abusivamente con la possibilità dei proprietari di richiedere il rimborso di quanto pagato in passato, alla luce della sentenza della Corte costituzionale 60/2024. Chi ha già usufruito dell'esenzione per il 2023 dovrà compilare la dichiarazione IMU per comunicare la problematica al Comune, come stabilito dal Ministero dell'economia.
Slitta al 2025 la possibilità per i Comuni di introdurre nuove esenzioni. Confermata ancora per un anno la proroga delle esenzioni per i comuni colpiti dagli eventi sismici del 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, e del 2016 nel Centro Italia. Per l'acconto da pagare entro il prossimo 17 giugno si dovrà fare riferimento alle aliquote deliberate per il 2023.
Nell’ebook le ultime novità.
Premessa
1. L'identikit dell'imposta
1.1 Le regole generali
1.2 Aliquote e soggetti obbligati
1.2.1 Il genitore affidatario
1.2.2 Multiproprietà, beni condominiali e fallimenti
1.3 Rendita catastale e moltiplicatori
1.4 Immobili del gruppo D non iscritti al catasto
1.5 Deducibilità dell'imposta per gli immobili strumentali
1.6 Fabbricati rurali strumentali
1.7 Niente IMU per gli immobili merce
1.8 Immobili collabenti come aree fabbricabili
1.9 IMU Enti non commerciali
1.10 Immobili esenti non prima casa
1.11 Prorogata l'esenzione d'imposta per gli immobili dei crateri sismici
2. Stop all'IMU sugli immobili occupati abusivamente
2.1 L'esenzione dal 2023
2.2 La sentenza della Consulta
2.3 Sentenza con valore retroattivo
3. La definizione di prima casa
3.1 Requisiti indispensabili
3.1.1 Il diritto di abitazione del coniuge superstite
3.1.2 In caso di trasferimento
3.2 Detrazione in cifra fissa per la prima casa di lusso
3.3 Pertinenze
3.4 Prima casa parzialmente locata e/o ad uso promiscuo
3.5 I coniugi con residenze diverse
3.5.1 Le considerazioni della Consulta
3.5.2 Contro i possibili abusi più controlli dei Comuni
3.5.3 Esenzione IMU anche per due immobili nello stesso Comune
3.6 Casa assegnata all'ex coniuge
3.7 Immobili degli appartenenti alle Forze dell'ordine
3.8 Le case delle cooperative
3.9 Appartamenti di anziani e disabili trasferiti in case di cura
4. Altri immobili agevolati
4.1 Gli immobili tutelati dalle Belle Arti
4.2 Gli immobili inagibili
4.3 Le case concesse in comodato
4.4 Gli appartamenti dati in locazione a canone concordato
4.5 Sconto d'imposta per la prima casa dei pensionati esteri
5. Terreni e aree fabbricabili
5.1 Giardini e altri appezzamenti
5.2 Margini di manovra per il valore dei terreni edificabili
5.3 Niente imposte per i terreni degli imprenditori agricoli
5.4 Le esenzioni per ubicazione
5.5 In caso di fusione tra Comuni
6. Periodo di possesso e comproprietà
6.1 Il periodo di possesso
6.1.1 Le regole per gli eredi
6.2 L'IMU in caso di comproprietà
6.3 No alla solidarietà in caso di mancato pagamento
7. Acconto e saldo
7.1 I conteggi per l'acconto di giugno
7.2 Pagamento e compensazione
7.3 La compilazione del modello F24
7.3 Il saldo
7.4 Altre indicazioni nelle delibere
8. Accertamenti e rimborsi
8.1 In caso di mancato pagamento
8.2 Accertamento atto esecutivo
8.3 La richiesta di rimborso
9. La dichiarazione IMU
9.1 I soggetti obbligati
9.2 I dati del soggetto che presenta la dichiarazione
9.3 I dati degli immobili
9.4 Modalità di presentazione
9.5 Modalità di presentazione in ritardo
10. FAQ
11. Fac Simile
Facsimile di un modello di richiesta di Rimborso IMU
Appendice Normativa
Accertamento parziale, integrativo e modificativo: cosa cambia dopo le modifiche allo statuto dei diritti del contribuente D.Lgs 219/2023 in vigore dal 18 gennaio 2024.
eBook in pdf di 100 pagine
La reiterazione nel tempo del potere di accertamento, pur concessa all’Amministrazione finanziaria in funzione dell’interesse al corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, è tuttavia da considerarsi di carattere straordinario ed è regolamentata e contenuta dalla legge, in quanto fortemente limitativa del diritto di difesa del contribuente.
Ordinariamente, infatti, l’attività di accertamento dovrebbe essere eseguita in maniera unitaria e globale.
Diversi sono gli strumenti che sono messi a disposizione degli uffici dell’Amministrazione. Con l’accertamento parziale viene consentito di concentrare l’istruttoria solo su alcuni aspetti della posizione fiscale del contribuente, rinviando a momenti successivi l’eventuale verifica degli altri, per permetterle di procedere in maniera celere ed efficace nella sua azione di contrasto all’evasione. È consentito, inoltre, agli uffici di eseguire ulteriori attività istruttorie e di accertamento ove, in momenti successivi, entrino nella loro disponibilità dati e informazioni utili a integrare la pretesa già avanzata o a rimodularla, fornendo una diversa chiave di lettura agli elementi posti alla base della precedente pretesa.
La regolamentazione di questi strumenti ha subito nel corso degli anni una forte evoluzione, con la quale il legislatore ha inteso adeguarne il contenuto sia al rafforzamento dei poteri istruttori conferiti agli Uffici finanziari sia allo sviluppo di nuovi modelli procedimentali dell’agire amministrativo, che hanno visto riconosciuto in maniera sempre maggiore il diritto del cittadino/contribuente alla partecipazione al procedimento amministrativo di accertamento attraverso il contraddittorio preventivo.
In tale contesto, la contrapposizione tra le esigenze di efficacia dell’attività amministrativa e quelle di tutela del diritto di difesa del contribuente, ha dato origine a vivaci dibattiti in dottrina e ad alterne pronunce della giurisprudenza, ai quali il legislatore delegato ha ampiamente attinto per formulare i decreti delegati della riforma tributaria.
In questa trattazione si intende i, pertanto, fornire una lettura attuale delle norme che regolano i suddetti strumenti di accertamento, contestualizzandoli con le più recenti riforme dello Statuto del contribuente e del procedimento accertativo.
Prefazione a cura del Prof. Avv. Gianfranco Ferranti
1. I principi di unicità e globalità
1.1 Il nuovo art. 9 bis dello Statuto del contribuente
1.2 Le possibili deroghe ai principi di unicità e globalità dell’azione accertativa
1.3 Gli effetti della violazione delle norme che disciplinano le deroghe ai principi di unicità e globalità
2. L’accertamento parziale nelle imposte dirette e nell’IVA
2.1 Cenni introduttivi
2.2 La disciplina normativa degli accertamenti parziali
2.3 Previsioni normative generali in materia di accertamento parziale
2.4 Ulteriori ipotesi specifiche in cui è consentito l’accertamento parziale
2.4.1 Redditi imputati per trasparenza
2.4.2 Recupero di crediti di imposta inesistenti o indebitamente fruiti, tasse imposte e altri importi non versati, compresi i contributi e agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti e cessioni di crediti di imposta operate in assenza dei requisiti
2.4.3 Controllo formale delle dichiarazioni
2.4.4 Accertamento in ipotesi di abuso del diritto e disallineamenti da ibridi
2.5 Le norme di coordinamento tra le ipotesi di accertamento parziale e alcuni istituti deflattivi del contenzioso
2.5.1 Le norme di coordinamento presenti nello Statuto del contribuente
2.5.2 Le norme di coordinamento presenti nel decreto in materia di accertamento con adesione
2.5.3 Effetti del ricorso all’accertamento parziale
2.6 Presupposti e perimetro applicativo dell’accertamento parziale: le differenze con gli accertamenti integrativi e modificativi
2.6.1 Principi di unicità e globalità degli atti e necessità di sopravvenuti elementi: l’esclusione della sovrapposizione tra le discipline dell’accertamento parziale e di quello integrativo
2.6.2 I presupposti dell’accertamento parziale e le caratteristiche delle fonti di innesco
2.7 I poteri istruttori degli Uffici e i presupposti formali e sostanziali degli accertamenti parziali
2.8 Le norme “speciali” in materia di accertamento parziale
3. L’accertamento integrativo
3.1 Rapporti tra accertamento integrativo e accertamento parziale
3.2 L’accertamento integrativo
3.3 L’accertamento integrativo e la procedura di adesione
3.4 Coesistenza degli avvisi di accertamento
3.5 Conclusione sull’accertamento integrativo
4. L’accertamento modificativo
4.1 L’istituto in generale
4.2 Le differenze con l’accertamento integrativo
4.3 Il rapporto con l’accertamento originario
5. Accertamento modificativo e integrativo e rapporto con il potere di autotutela
5.1 L’istituto dell’autotutela in ambito tributario
5.2 L’autotutela sostitutiva
Bibliografia
La disciplina dell'impresa sociale
Le imprese sociali, le start-up a vocazione sociale, l’impresa agricola sociale, la società benefit e i fondi per l’imprenditoria sociale (EuSEF)
eBook in pdf di 294 pagine.
Edizione 2024
L’impresa sociale è stata introdotta più di dieci anni fa dal Decreto Legislativo n° 155 del 2006. Essa era una qualifica che le organizzazioni non profit potevano assumere mantenendo la disciplina per esse dettata dalle norme specifiche che le regolano, come, per esempio, la Legge n° 381 del 1991 sulle cooperative sociali e purché l’attività dell’ente consistesse nella produzione o nello scambio dei beni o dei servizi di utilità sociale previsti dal Dlgs 155/2006. Da ciò è derivato che le conseguenze pratiche di questo Decreto per le organizzazioni non profit (associazioni, fondazioni, comitati) sono state limitate nella pratica, come testimonia il fatto che, dal 2006 al 2017, ne sono nate solo alcune centinaia. Ciò è stato dovuto anche al fatto che la disciplina dell’impresa sociale non prevedeva norme agevolative specifiche sul piano fiscale, per cui se queste c’erano derivavano dalla forma giuridica in cui l’impresa sociale era costituita e non da norme emanate per promuovere proprio tale impresa.
L’innovazione più importante del Dlgs 155/2006 fu nel fatto che anche le imprese in forma di società potevano assumere la qualifica di impresa sociale (le imprese individuali non possono essere “imprese sociali”). In tal modo esse diventavano, assieme alle società cooperative a mutualità prevalente (categoria che, ricordiamo, comprende le cooperative sociali) che non hanno questa qualifica, il trait d’union fra il mondo delle organizzazioni a scopo di lucro (o profit) e quello degli enti senza scopo di lucro (o non profit).
L’impresa sociale ha scisso esplicitamente per la prima volta il nesso fra il concetto di impresa (esclusa l’impresa cooperativa ed, in particolare, l’impresa cooperativa sociale) e quello di scopo di lucro, per il quale l’attività dell’impresa è finalizzata a generare un utile che andrà all’imprenditore o sarà suddiviso fra i soci. In tal modo il legislatore ha preso atto dell’esistenza di forme imprenditoriali ed organizzative volte a perseguire finalità civiche o solidaristiche o di utilità sociale che operano nel mercato concorrenziale. In altre parole, si può anche dire che l’impresa sociale ha scisso il concetto di “impresa commerciale” (cioè a scopo di lucro), per cui l’impresa non è più soltanto commerciale ma può essere anche sociale nel senso che può avere le finalità prima indicate.
Siccome gli enti profit o non profit che hanno assunto la qualifica di impresa sociale sono stati fino al 2017 abbastanza pochi, negli ultimi anni si è tentato un rilancio dell’istituto prevedendo che le imprese sociali, se hanno forma di società di capitali o cooperativa, possono essere “start-up innovative a vocazione sociale” (Decreto-Legge n° 179 del 2012) e che possano essere imprese agricole o cooperative sociali che svolgono anche le attività di utilità sociale previste dalla Legge n° 141 del 2015. Inoltre, la Legge n° 208 del 2015 ha introdotto un istituto simile all’impresa sociale, la “società benefit” che, però, mantiene lo scopo di lucro e quindi non può avere anche la qualifica di impresa sociale. Infine, il Regolamento UE n° 346 del 2013 ha disciplinato i fondi comuni di diritto europeo che investono nelle imprese sociali, i c.d. “fondi EuSEF”.
Tutti questi istituti sono esaminati nel presente e-book ai Paragrafi 3, 9, 10 e 11.
Il momento del rilancio di questo istituto sembra essere arrivato col Decreto Legislativo n° 112 del 2017 che, emanato in virtù della delega al Governo contenuta nella Legge n° 106 del 2016 sulla “riforma del terzo settore e dell’impresa sociale”, è appunto quello dedicato alla revisione della disciplina dell’impresa sociale.
Questo decreto, mantenendo fermi i principi sopra esposti dell’abrogato Dlgs 155/2006, vale a dire l’obbligo di svolgere una o più attività di interesse generale a fini di utilità sociale (da cui deve o devono derivare almeno il 70% dei ricavi complessivi dell’ente), la possibilità per qualsiasi tipo di società di diventare impresa sociale e l’assenza dello scopo di lucro (sia pure con qualche eccezione), ha introdotto delle importanti novità che lasciano prevedere nel futuro una certa diffusione dell’istituto.
Infine, segnaliamo che alla disciplina dell’impresa sociale contenuta nel Dlgs 112/2017 sono state apportate alcune correzioni ed integrazioni contenute nel Decreto Legislativo n° 95 del 2018 che illustriamo nell’e-book.
Il testo è inoltre aggiornato:
Sintesi
1. La qualifica di “impresa sociale” delle organizzazioni non profit e delle imprese in forma societaria riformata dal D.lgs. n° 112/2017: cosa comporta e a chi si applica
2. Le attività d’impresa di interesse generale che possono essere esercitate dalle imprese sociali. Il concetto di “principalità” di queste attività
3. Le start-up innovative a vocazione sociale: una tipologia di ente senza scopo di lucro simile ma non identica all’impresa sociale
4. L’assenza dello scopo di lucro nelle imprese sociali ed i casi in cui possono distribuire una quota degli utili o degli avanzi di gestione
5. La costituzione, l’iscrizione nel Registro delle Imprese, la struttura proprietaria e gli organi dell’impresa sociale. La contabilità, il bilancio civilistico ed il bilancio sociale
5.1 La costituzione e l’iscrizione nel Registro delle Imprese delle imprese sociali
5.2 La struttura proprietaria e gli organi delle imprese sociali
5.3 La contabilità, il bilancio di esercizio e il bilancio sociale delle imprese sociali
5.3.1 La contabilità, il bilancio di esercizio e il bilancio sociale delle imprese sociali in generale. I patrimoni destinati a uno specifico affare
5.3.2 La struttura e i contenuti del bilancio sociale delle imprese sociali
5.3.3 La valutazione dell’impatto sociale delle attività - VIS –
6. Le vicende dell’impresa sociale e la devoluzione del patrimonio residuo
7. Il trattamento dei lavoratori e l’impiego di volontari nell’impresa sociale. I controlli esterni su di essa: il D.M. del 29 Marzo 2022
7.1 Il trattamento dei lavoratori e l’impiego dei volontari da parte dell’impresa sociale
7.2 I controlli esterni sull’impresa sociale: i principi generali, i soggetti controllori ed il controllo ordinario
7.3 I controlli esterni sull’impresa sociale: gli esiti del controllo ordinario, i provvedimenti conseguenti, l’ispezione straordinaria, il contributo di vigilanza
8. Il regime fiscale agevolato delle imprese sociali e gli incentivi fiscali per gli investimenti nel capitale e per erogazioni liberali. Il cinque per mille dell’IRPEF
8.1 Il regime fiscale agevolato delle imprese sociali per l’imposta sul reddito dopo il Dlgs 95/2018
8.2 Gli incentivi fiscali per chi investe nel capitale delle imprese sociali
8.3 Le agevolazioni in materia di imposte indirette e di tributi locali
8.4 Le agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali alle imprese sociali
8.5 La partecipazione delle imprese sociali al cinque per mille dell’IRPEF
8.6 Le cessioni gratuite di merce alle imprese sociali: Legge n° 166 del 2016 riformata dalla Legge n° 205 del 2017
8.7 Le lotterie filantropiche che possono essere organizzate anche dalle imprese sociali
9. L’impresa di agricoltura sociale disciplinata dalla Legge n° 141 del 2015
10. La “società benefit” introdotta dalla Legge n° 208 del 2015 e il credito d’imposta per le spese della sua costituzione previsto dal DL 34/2020
11. I fondi di investimento collettivo (fondi comuni) per l’imprenditoria sociale (EuSEF) disciplinati dal Regolamento UE n° 346 del 2013
Allegati
Guida pratica per la gestione e divisione di un’eredità;
eBook in pdf di 84 pagine.
L’ambito successorio è complesso ed affascinante: non solo per quanto riguarda la disciplina normativa, ma soprattutto per il carattere non giuridico che la pervade.
Questo è specialmente vero quando i coeredi decidono di dividere l’eredità: alla complessità giuridica si somma la complessità delle relazioni umane.
Il compito del professionista del diritto è, a mio avviso, quello di agevolare il dialogo tra le parti al fine di evitare il più possibile l’ambito giudiziale, e tutti i gravami che questo porta.
Allo stesso tempo, però, non si può mettere in secondo piano la disciplina codicistica e le innovazioni che giurisprudenza e dottrina portano in ogni aspetto della vicenda successoria.
Questo testo nasce dunque come manuale pratico utile ai tecnici del diritto: è una sorta di compendio, innovato con la giurisprudenza più rilevante e più recente, dal taglio pratico.
Senza alcuna pretesa di scientificità e formalità, l’eBook vuole essere un breve manuale per gli operatori del diritto che intendono approcciarsi ad una materia complessa come quella in oggetto. L'autore ha cercato di semplificare il più possibile le nozioni, e di vedere il problema – complesso - della divisione ereditaria dal momento iniziale al momento finale, fino all’eventuale momento patologico.
Tutto ciò si riflette nella struttura della presente guida e, in particolare, nella divisione in capitoli.
Il primo capitolo è un’introduzione generale alla materia: viene compendiato il fenomeno successorio, e vengono indicati i soggetti che ne sono (e che non ne sono) coinvolti.
Il secondo capitolo tratta nello specifico della comunione ereditaria: cos’è, cosa non è, come nasce e come si sviluppa. Infine, come può concludersi.
Il terzo capitolo analizza in tutte le sue fasi la divisione ereditaria: essa può essere, come noto, giudiziale o negoziale. Tratterò della disciplina comune, con le specificazioni del caso quando necessario. Non ci sarà un focus particolare per gli aspetti processualistici della vicenda, data la natura del presente contributo. L’aspetto negoziale (ossia: la divisione concorde tra i coeredi) sarà invece valorizzato.
Il quarto capitolo è dedicato alla patologia della divisione: patologia che può riguardare l’oggetto (ad esempio, beni da dividere oggetto di ipoteca) oppure il soggetto (lesioni dei diritti dei coeredi, che questi intendono azionare dopo la divisione). In particolar modo, tratterò delle problematiche relative alle ipoteche iscritte sui beni comuni, ed alla circolazione dei beni immobili abusivi.
Introduzione
1. La successione mortis causa ed i soggetti dell’eredità
1.1 La successione a causa di morte nei suoi profili essenziali
1.1.1 Cos’è la successione mortis causa. L’erede ed il legatario.
1.1.1.1 Definizione di successione mortis causa. L’erede, il legatario e le differenze tra loro.
1.1.2 L’apertura della successione: quando e dove si apre la successione ereditaria
1.1.3 La chiamata alla successione ereditaria.
1.2 Soggetti dell’eredità
1.2.1 Il coniuge, il coniuge separato ed il coniuge divorziato.
1.2.2 La parte unita civilmente
1.2.3 Il convivente
1.2.4 I figli. L’istituto della rappresentazione successoria (art. 467 c.c.)
1.2.5 Gli ascendenti (genitori, nonni, bisnonni..)
1.2.6 Fratelli e sorelle
1.2.7 Gli altri parenti. La successione in favore dello Stato italiano
2. La comunione ereditaria
2.1 La comunione ereditaria: definizione e cenni introduttivi.
2.1.1 Cenni sulla comunione in generale.
2.1.2 Il diritto di sciogliere la comunione ereditaria, ed i limiti del diritto medesimo.
2.1.3 La divisione della comunione ereditaria.
2.2 La divisione contrattuale: il contratto di divisione ereditaria.
2.2.1 L’accordo (cenni).
2.2.2 L’accordo (le parti del contratto divisionale)
2.2.3 L’accordo (i creditori particolari dei coeredi)
2.2.4 L’oggetto della divisione ereditaria (cenni introduttivi).
2.2.5 L’oggetto della divisione ereditaria (beni mobili ed immobili).
2.2.6 L’oggetto della divisione ereditaria (le quote sui singoli beni ereditari).
2.2.7 La forma.
3. La divisione ereditaria
3.1 La formazione dell’attivo e passivo ereditari (prima fase)
3.1.1 Cenni introduttivi. Il primo passaggio (formazione dell’attivo e passivo ereditari).
3.2 La vendita dei beni per il pagamento dei debiti ereditari (seconda fase)
3.3 La resa dei conti (terza fase)
3.4 Prelevamenti (quarta fase).
3.5 La collazione (quinta fase)
3.6 La formazione delle porzioni (sesta fase).
3.7 L’assegnazione delle porzioni (settima ed ultima fase, necessaria).
4. La fase patologica della divisione ereditaria
4.1 L’immobile del coerede in comunione legale.
4.1.1 Se il bene da dividere appartiene ad entrambi i coniugi quali coeredi.
4.1.2 Se il bene da dividere appartiene ad uno solo coniuge in comunione dei beni (successione aperta prima del matrimonio).
4.1.3 Se il bene da dividere appartiene ad uno solo coniuge in comunione dei beni (successione aperta dopo il matrimonio).
4.1.4 Se il bene da dividere appartiene ad uno solo coniuge in comunione dei beni (successione aperta dopo il matrimonio) e la divisione prevede un conguaglio.
4.2 L’immobile gravato dal diritto di abitazione ex art. 540 c.c.
4.3 L’immobile gravato da ipoteca iscritta dai creditori di un coerede.
4.3.1 L’ipoteca iscritta su tutti i beni oggetto di divisione
4.3.2 L’ipoteca iscritta su alcuni tra i beni oggetto di divisione.
4.4 Le garanzie prestate dai condividenti.
4.4.1 La garanzia per evizione e molestie.
4.4.2 La garanzia per insolvenza del debitore di un credito.
4.5 L’impugnazione della divisione contrattuale.
4.5.1 Annullamento per violenza e dolo.
4.5.2 Rescissione per lesione (art. 763, comma I c.c.). La distinzione
4.6 La circolazione del bene immobile abusivo
4.6.1 La sentenza della Corte di cassazione, Sezioni Unite, n. 25021/2019
4.7 Il contenzioso in materia ereditaria: brevissimi cenni.
4.7.1 Il procedimento di mediazione ex D. Lgs. 28/2010.
Tutte le novità e le regole dopo la conversione in legge del D.L. 29/03/2024 n. 39 (Legge 23 maggio 2024, n. 67 – GU Serie Generale n. 123 del 28-05-2024)
eBook in pdf di 66 pagine.
Passa a dieci anni la durata della detrazione per il Superbonus a partire dalle spese 2024, e arriva anche lo stop alla possibilità di cedere le rate residue delle detrazioni usufruite in passato. Per fornitori e cessionari resta la possibilità di compensare in quattro anni.
Queste le principali novità introdotte con la legge di conversione del decreto 39/2024 che aveva già stabilito lo stop definitivo alla possibilità di opzione per sconto in fattura e cessione del credito per chi aveva presentato la CILAS entro il 16 febbraio 2023 ma non aveva effettuato alcuna spesa alla data di entrata in vigore del decreto stesso. Opzioni ancora ammesse ma con il limite di spesa di 400 milioni di euro nel 2024 per gli interventi di ricostruzione dopo gli eventi sismici in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con il controllo del Commissario alla ricostruzione sull'andamento della spesa. Il testo prevede anche la sospensione dell'uso in compensazione dei crediti d'imposta da Superbonus in presenza di debiti fiscali di importo superiore ai 10.000 euro.
A parte queste novità, l'anno in corso si era aperto già con il Superbonus con aliquota ridotta al 70%, e possibilità di eseguire interventi esclusivamente da parte dei condomini, sia per le parti comuni che per i singoli appartamenti all’interno dell’edificio. Non si perderà la detrazione per le spese del 2023 anche se non saranno completati i lavori grazie al decreto con la sanatoria di fine anno. Contributo ad hoc per i proprietari con redditi familiari entro la soglia di 15.000 euro. Nessuna proroga per le villette e gli immobili funzionalmente autonomi, con l’unica eccezione degli interventi di ricostruzione dei fabbricati lesionati nelle zone colpite dal terremoto nelle quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. Ristrette però le possibilità di usufruire in questi casi dell'opzione per sconto o cessione.
Da gennaio 2024 è scattata anche la tassazione più elevata per chi vende gli immobili riqualificati con la maxi agevolazione, con regole ancora più stringenti per chi ha utilizzato sconto in fattura o cessione del credito.
Nell'ebook tutte le novità dopo la conversione in legge del decreto 39/2024.
Premessa
1. Aliquote e lavori
1.1 Le regole generali
1.2 Aliquota ancora al 110% per la ricostruzione nelle aree colpite dai terremoti
1.2.1 Nesso causale tra sisma e danni all'edificio
1.3 Villette e immobili autonomi
2. Lavori in corso ancora con sconto e cessione
2.1 Le date di riferimento
2.2 Le varianti in corso d'opera
2.3 Immobili lesionati e opzioni 2024
2.3.1 Obbligo di polizza catastrofale
3. Stop opzioni e controlli preventivi
3.1 Stop cessioni per tutti i lavori mai avviati
3.2 Quando sono ancora possibili sconto e cessione
3.3 I controlli sulla spesa per la ricostruzione
3.3.1 Fondo per la riqualificazione degli edifici delle zone terremotate
3.3.2 Contributo per la riqualificazione energetica e strutturale di immobili di ONLUS, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale
3.4 Comunicazione preventiva delle spese
3.5 Niente detrazione per chi non invia i dati
4. Detrazione obbligatoria in 10 anni
4.1 Sale il numero delle rate per le spese dal 2024
4.2 Stretta su banche e intermediari per i crediti acquistati al di sotto del 75%
4.2.1 Per banche e intermediari dal 2025 niente compensazione con debiti contributivi
4.3 Niente più cessione del credito per le rate residue
5. Più controlli in loco sugli edifici riqualificati
5.1 Comuni coinvolti nelle verifiche
5.2 I controlli sui cantieri finanziati dal PNNR
5.3 I controlli alla luce del nuovo decreto PNNR
5.4 L'accesso in cantiere
5.5 Le comunicazioni alle Entrate
6. Compensazione sospesa in presenza di debiti fiscali
6.1 Compensazione sospesa
6.2 Niente stop in caso di piani di rateazione attivi
6.3 Fermi i termini di utilizzo delle rate
7. Sanatoria per i lavori non conclusi in caso di sconto o cessione
7.1 Stato del cantiere e diritto alla detrazione
7.2 Decreto e sanatoria
7.3 La relazione al provvedimento
7.4 I dubbi di costruttori e professionisti tecnici
7.5 Il contributo per i contribuenti a basso reddito
7.6 Come si definisce la soglia di reddito familiare
8. Più tasse sulle vendite degli edifici riqualificati
8.1 Plusvalenza fino a 10 anni dal termine dei lavori
8.2 Termini dei lavori e tasse sulla plusvalenza
8.3 Nel mirino le vendite dal 1° gennaio 2024
8.4 Le verifiche del Fisco sulle mancate variazioni della rendita catastale
8.5 Più salato il conto dell’IMU sulle seconde case
9. Annullamento della comunicazione di prima cessione
9.1 La lista degli errori formali
9.1.1 Casi particolari
9.2 Gli errori sostanziali
9.3 L’istanza di annullamento del credito
9.4 La compilazione del modello
10. Annullamento comunicazione cessioni successive
10.1 Nuovo modello sempre a doppia firma
10.2 Crediti tracciabili da revocare per singola rata
10.3 Crediti non tracciabili e disponibilità
10.4 Comunicazione crediti inutilizzabili
10.5 No alla comunicazione in caso di crediti oggetto di sequestro
Appendice normativa
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