Archivio Normativa

In tema di tariffe professionali e quindi di spese processuali, ai fini dell'individuazione del valore della controversia e dunque della determinazione delle competenze del professionista, bisogna avere riguardo alla posizione fatta valere dal committente-ricorrente, in termini di interesse diretto, concreto, personale ed esclusivo.

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Sentenza Cassazione, sez. Lavoro n. 15842/2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione sezione lavoro n. 15842 del 10 Luglio 2014

Data: 31/07/2014

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Sentenza Cassazione, sez. Lavoro n. 15842/2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione sezione lavoro n. 15842 del 10 Luglio 2014

Le disposizioni della legge n. 39 del 1989 riservano ai soli iscritti al Ruolo degli agenti di mediazione lo svolgimento di ogni attività di mediazione, anche se esercitata in modo occasionale e prevedono l'inesigibilità della provvigione in caso di mancata iscrizione.

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Sentenza Cassazione, sez. Lavoro n. 15846/2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione sezione Lavoro n. 15846 del 10 Luglio 2014

Data: 31/07/2014

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Sentenza Cassazione, sez. Lavoro n. 15846/2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione sezione Lavoro n. 15846 del 10 Luglio 2014

La legittimazione a sottoscrivere gli accordi provinciali è riservata dall'art. 5 del D.L. n. 510 del 1996,alle associazioni imprenditoriali ed organizzazioni sindacali locali aderenti o comunque organizzativamente collegate con le associazioni ed organizzazioni nazionali di categoria firmatarie del CCNL di riferimento e successivamente, nel testo modificato dalla L. 17 maggio 1999, n. 144, alle associazioni imprenditoriali ed organizzazioni sindacali locali .

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Sentenza Cassazione, sez. Lavoro n. 16931/2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione sezione lavoro n. 16931 del 24 Luglio 2014.

Data: 31/07/2014

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Sentenza Cassazione, sez. Lavoro n. 16931/2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione sezione lavoro n. 16931 del 24 Luglio 2014.

Il termine di decadenza di un anno dalla cessazione dell'appalto per l'esercizio dei diritti dei dipendenti da imprese appaltatrici di opere e servizi nei confronti degli imprenditori appaltanti - pur facendo riferimento al diritto di pretendere l'adempimento degli obblighi derivanti dalle leggi previdenziali - è limitato ai diritti suscettibili di essere fatti valere direttamente dal lavoratore, non potendosi estendere ad un soggetto terzo, quale l'ente previdenziale...

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Sentenza CGCE C-198/2013 del 10 luglio 2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia europea sez. V, del 10 luglio 2014, C-198/13

Data: 31/07/2014

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Sentenza CGCE C-198/2013 del 10 luglio 2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia europea sez. V, del 10 luglio 2014, C-198/13

Una normativa nazionale (nel caso di specie spagnola), in forza della quale il datore di lavoro può chiedere allo Stato membro interessato il versamento delle retribuzioni maturate durante la procedura di contestazione di un licenziamento e in forza della quale, se il datore di lavoro non ha versato tali retribuzioni perché in stato di insolvenza provvisoria, il lavoratore interessato può chiedere direttamente a tale Stato il pagamento , non ricade nella sfera di applicazione della direttiva 2008/94/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2008, relativa alla tutela dei lavoratori subordinati in caso d'insolvenza del datore di lavoro....

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Sentenza CGCE C-213/13 del 10 luglio 2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia europea C-213 del 10 Luglio 2014

Data: 31/07/2014

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Sentenza CGCE C-213/13 del 10 luglio 2014

Testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia europea C-213 del 10 Luglio 2014

L'articolo 1, lettera a), della direttiva 93/37/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1993, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, deve essere interpretato nel senso che un contratto che abbia per oggetto principale la realizzazione di un'opera che risponda alle esigenze formulate dall'amministrazione aggiudicatrice costituisce un appalto pubblico di lavori e non rientra, pertanto, nell'esclusione di cui all'articolo 1, lettera a), iii), della direttiva 92/50/CEE del Consiglio, del 18 giugno 1992, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi, anche quando comporti un impegno a locare l'opera di cui trattasi....

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Sentenza Consiglio di Stato sez. VI, n. 3859/2014

Testo integrale della sentenza del Consiglio di Stato, sezione VI, n. 3859 del 10 Luglio 2014

Data: 31/07/2014

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Sentenza Consiglio di Stato sez. VI, n. 3859/2014

Testo integrale della sentenza del Consiglio di Stato, sezione VI, n. 3859 del 10 Luglio 2014

Le singole Casse di previdenza, oltre a stabilire un trattamento obbligatorio minimo che va assicurato; possono, senza oneri per lo Stato, prevedere pensioni più alte, utilizzando, come nella specie, gli utili di gestione...

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Sentenza Cassazione civile del 14.07.2014 n. 16065

Data: 23/07/2014

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Sentenza Cassazione civile del 14.07.2014 n. 16065

In materia di responsabilità extracontrattuale, l'art. 5, punto 3, del Regolamento n. 44/2001, nel riconoscere la competenza dei giudici del luogo in cui l'evento dannoso si è verificato, trova fondamento nell'esistenza di un collegamento particolarmente stretto tra questi ultimi e una data controversia. Tale nesso deve ritenersi sussistente tra i giudici italiani e l'azione promossa da società di investimento nei confronti di banche e società finanziarie del Gruppo Parmalat a seguito del dissesto delle società del Gruppo, con conseguente attribuzione alla giurisdizione italiana della relativa controversia.

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Sentenza Cassazione civile del 14.07.2014 n. 16068

Data: 23/07/2014

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Sentenza Cassazione civile del 14.07.2014 n. 16068

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, l'art. 65, comma 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel prevedere, con riferimento alla nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense, che le norme contenute nel nuovo codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più favorevoli per l'incolpato, riguarda esclusivamente la successione nel tempo delle norme del previgente e del nuovo codice deontologico. Ne consegue che per l'istituto della prescrizione, la cui fonte è legale e non deontologica, resta operante il criterio generale dell'irretroattività delle norme in tema di sanzioni amministrative, sicché è inapplicabile lo jus superveniens introdotto con l'art. 56, comma 3, della legge n. 247.

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Sentenza Cassazione civile del 14.07.2014 n. 16092

Data: 23/07/2014

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Sentenza Cassazione civile del 14.07.2014 n. 16092

L'art. 54 del C.C.N.L. 5/12/96 del Comparto sanità - area dirigenza amministrativa, sanitaria, tecnica e professionale quantifica la retribuzione di posizione per i dirigenti cui sia affidata la direzione di struttura tra importi minimi e massimi, disponendo che essa sia determinata in relazione ai criteri e parametri definiti dall'articolo 50 e nei limiti delle disponibilità dei fondi di cui agli articoli 58 e 59. L'art. 58 prevede poi che il finanziamento della retribuzione di posizione per i dirigenti si provveda mediante l'utilizzo dei fondi che vengono separatamente disciplinati al comma 2 per i ruoli professionale, tecnico ed amministrativo e al comma 4 per il ruolo sanitario. Da tali disposizioni si ricava che la pari valenza attribuita a fini retributivi alle posizioni dei dirigenti dall'art. 54 comma 5 opera nell'ambito della valutazione del "peso" delle singole posizioni, che deriva non solo dalla struttura organizzativa di appartenenza, ma altresì dalla natura delle funzioni espletate. La previsione non è in contrasto con l'articolo 26 comma 2 ultimo periodo del d.lg. n 165 del 2001 (che riprende l'art.26, commi 1, 2 - quinquies e 3 del d.lgs. n.29 del 1993, modificati prima dall'art.14 del d.lgs n.546 del 1993 e poi dall'art.45, commal5 del d.lgs. n. 80 del 1998), che prevede al comma 2 ultimo inciso che "È assicurata la corrispondenza di funzioni, a parità' di struttura organizzativa, dei dirigenti di più' elevato livello dei ruoli di cui al comma 1 con i dirigenti di secondo livello del ruolo sanitario", ma che non impone l'equiparazione della retribuzione accessoria.