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Sposterei la residenza dall'Italia iscrivendomi all'AIRE. Per gli anni pregressi occorre incrociare le dita........

I figli maggiorenni devono dichiarare i propri redditi al netto delle eventuali detrazioni. Probabilmente, non avendo altri redditi diversi dalla locazione e considerate le detrazioni, sarà conveniente per loro la tassazione ordinaria IRPEF al posto della cedolare secca.

Se fai un'attività continuativa dovresti aprire la partita iva (non costa nulla basta andare all'Agenzia e compilare un modulo.....). Se invece si tratta di un attività saltuaria va bene il regime delle prestazioni occasionali (il limite dei 5 mila che citi non definisce il tipo di attività ma...

Ti sbagli la residenza fiscale estera si acquisisce quando si è all'estero per la maggior parte del periodo d'imposta (almeno 183 giorni per anno). Pertanto per tutto il 2013 sei residente in Italia. Del resto, avendo svolto in Italia un attività imprenditoriale, le tasse vanno comunque pagate...

Porte le carte ad un altro commercialista.........Tieni poi conto che se non trasferisci all'estero anche la residenza e non ti iscrivi all'AIRE rimani comunque obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi in Italia anche se lavori all'estero per la maggior parte del periodo d'imposta.

Ritengo che per dichiarare i redditi conseguiti da gennaio a settembre 2013 l'Unico 2004 vada predisposto. Fai ancora in tempo a farlo entro questo mese.

Sono d'accordo perchè i patrimoni rimangono separati. Tuttavia entro 3 mesi - da quanto si è in possesso dei beni ereditari - va fatto l'inventario ed entro i successivi 40 giorni occorre decidere se accettare l'eredità (attivo+passivo) o rinunciare alla stessa (vedi art 485 cod.civ).

Non mi risultano restrizioni se il danaro è canalizzato attraverso intermediari bancari.

Sì ma prima o poi devi decidere e si ripropone l'alternativa: tutto o niente.

Capisco cosa pensi: accettare le attività e rinunciare alle passività. Non si può fare devi prendere o rinunciare a tutto.

Si tratta di un tema trattato già ampiamente! In linea generale, per sottrarti all'obbligo di presentare la dichiarazione in Italia devi iscriverti all'AIRE e trasferire la residenza all'estero per la maggior parte del periodo d'imposta (183 giorni).

Per quanto riguarda le detrazioni per carichi di famiglia non dovrebbe cambiare nulla a condizione si rispetti il limite di reddito. Potrai metterti a carico della tua compagna solo dopo il matrimonio sempre nel rispetto del limite di reddito.

Nel quadro RW dovrai indicare il conto posseduto ai fini del monitoraggio fiscale e valutario e poi liquidare l'imposta IVAFE che per i c/c è pari a 34,20 euro rapportati ad anno.

Il termine di 10 anni vale solo nel caso in cui il chiamato all'eredità non sia in possesso dei beni ereditari. Non mi sembra il tuo caso.

Non sono un esperto ma ho letto che per l'Enasarco la ricongiunzione non è ammessa (ovvero la somma dei contributi eventualmente versati ad altri Enti o casse). Ritengo comunque che avendo versato per più di cinque anni avrai diritto ad una rendita al raggiungimento dell'età pensionabile.

Mi sembra una soluzione costosa. Vi consiglierei di gestirla in comunione se non riuscite a dividerla. Qualcuno poi potrebbe rinunciare all'immobile per avere una contropartita diversa (soldi altro cespite etc). Ma in quanti siete in famiglia ?

Se non erro le perdite devono essere obbligatoriamente utilizzate in compensazione se ci sono redditi

Con riferimento al 2014, non essendoti iscritta all'AIRE, sarai considerata residente in Italia con il conseguente obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. Potrai comunque tenere conto delle imposte corrisposte all'estero.

valore giuridico scarso...direi nullo

La donazione d'azienda andava fatta con atto pubblico. Comunque, ai fini delle imposte di donazione/successione, l'operazione è esente se il donatario (discendente in linea retta) prosegue l'attività per almeno cinque anni.