La Circolare del Giorno

Tra le misure della c.d. “Manovra di Ferragosto” sono state introdotte due importanti novità per le c.d. “società di comodo”:

• la maggiorazione del 10,5% dell’aliquota IRES (passa dal 27,5% al 38%);
• la previsione della non operatività per i soggetti che presentino dichiarazioni in perdita fiscale per 3 esercizi consecutivi ovvero dichiarino perdite per 2 periodi d’imposta e nel terzo presentano un reddito inferiore a quello minimo.
  

Le nuove disposizioni si applicano, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare, a decorrere dal 2012 e producono effetto già in sede di determinazione degli acconti.

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Entro il prossimo 27 Dicembre deve essere versato l’acconto IVA per il 2011, utilizzando i tre metodi di calcolo alternativi:
• il metodo storico;
• il metodo previsionale;
• il metodo della liquidazione intermedia al 20 dicembre.
L’acconto Iva quest’anno dovrà considerare, con il metodo previsionale o analitico, l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria, passata dal 20 al 21% a partire dallo scorso 17 settembre. Pertanto quest’anno risulta preferibile applicare il metodo storico, che considera come base su cui calcolare l’88%, l’importo dell’ultima liquidazione dell’anno scorso, quando l’aliquota era ancora al 20%.

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Accanto alla tradizionale tenuta dei libri e delle scritture contabili obbligatorie in forma cartacea, è consentita la tenuta e conservazione delle stesse in formato digitale (D.M. 23 gennaio 2004). Mentre per i documenti in formato cartaceo, la modalità di tenuta si sostanzia nell’obbligo di vidimare ossia bollare ogni foglio (da parte dell’ufficio del Registro delle imprese) e numerare le pagine delle scritture contabili, per i documenti in formato digitale la vidimazione e numerazione progressiva si sostanzia nell’obbligo di apporre firma digitale e marca temporale. Il termine di apposizione è stato oggetto di modifica da parte del Decreto Sviluppo. Prima della riforma l’apposizione era prevista con cadenza trimestrale, oggi alla luce della modifica dell’art. 2215-bis c.c., terzo comma, almeno una volta all’anno.

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Come noto, con la c.d. “Manovra di Ferragosto” il legislatore ha introdotto specifiche disposizioni finalizzate a contrastare il fenomeno dell’intestazione fittizia di beni ad un’impresa nel caso in cui gli stessi sono utilizzati dai soci o familiari dell’imprenditore.
In particolare, a partire dal 2012, l'impresa concedente in solido con il socio/familiare dell'imprenditore devono comunicare all'Agenzia delle entrate i dati relativi ai beni concessi in godimento.
Con il Provvedimento n. 166485 del 16.11.2011 l’Agenzia delle Entrate ha specificato le modalità ed i termini di presentazione della suddetta comunicazione.

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Una manovra, quella approvata dal Consiglio dei Ministri il 4.12.2011, che come suggerisce il Presidente Mario Monti “salva l’Italia” e che si è resa necessaria per affrontare la crisi finanziaria gravissima che ha investito in queste settimane l’area Euro e più specificatamente il debito italiano.
Complesso il pacchetto di interventi che il Governo ha messo a punto e che, nonostante l’emergenza, dà il via ad una serie di riforme strutturali dell’economia italiana.
In tutto la manovra ammonta a 30 miliardi di €, per il triennio 2012-2014. Di questi 30 miliardi, 20 saranno destinati alla correzione dei conti pubblici e 10 a promuovere la crescita.
In questa sede si analizzeranno gli interventi più importanti attuati in materia fiscale.
Si ricorda, inoltre, che il testo della manovra – sotto forma di D.l. - dovrà essere firmato dal Presidente della Repubblica per poi passare al Parlamento, l’obiettivo è ottenere il via libera definitivo entro Natale.

La Circolare del Giorno

Il 29 dicembre è l’ultimo giorno per inviare l’Unico 2011 omesso a settembre, pagando una piccola sanzione di 25 Euro.
Allo stesso modo i contribuenti che si siano accorti di aver effettuato errori nelle dichiarazioni presentate a settembre, hanno la possibilità di correggerle, sempre entro il 29 dicembre, presentando la dichiarazione integrativa.
In questa circolare si spiegherà la differenza tra dichiarazione tardiva, omessa e integrativa, e si forniranno gli opportuni chiarimenti in vista di questa prossima importante scadenza.

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L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 117/E del 30.11.2011 ha istituito i codici tributo per utilizzare in compensazione quanto versato in più a novembre a titolo di acconto Irpef, imposta sostitutiva dei contribuenti minimi e cedolare secca.
Questi i codici tributo da utilizzare:
• 1797 per l’imposta sostitutiva dei contribuenti minimi;
• 1844 per la cedolare secca sugli affitti;
• 4035 per l’Irpef.
L’utilizzo in compensazione è riservato ai contribuenti che, avendo versato l’acconto di novembre prima della pubblicazione del D.p.c.m. del 21.11.2011, hanno pagato in misura maggiore l’acconto, calcolato sul 99% dell’imposta del 2010, anziché in misura pari all’82%.

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La stretta sul mattone sarà sicuramente il primo pacchetto di interventi che il nuovo governo Monti intende attuare per recuperare gettito e riportare in equilibrio i conti pubblici. Tra le ipotesi al vaglio del Governo anche la reintroduzione dell’Ici sull’abitazione principale, riformulata però ai criteri di progressività.
In attesa di questi provvedimenti, resta l’importante scadenza del prossimo 16 Dicembre, per il versamento del saldo ICI 2011, che per ora non comprende l’abitazione principale. Ricordiamo che i titolari di partita Iva sono obbligati ad effettuare il pagamento dell’imposta mediante modello F24 in via telematica, mentre i soggetti non titolari di partita Iva hanno a disposizione diverse modalità:
• modello F24 cartaceo o telematico;
• bollettino di c/c postale;
• versamento diretto in tesoreria.
Nel caso di ritardo nei versamenti dovuti a titolo di saldo o di acconto è comunque possibile rimediare mediante il ravvedimento operoso con il contestuale versamento del tributo, della sanzione ridotta e degli interessi legali.

La Circolare del Giorno

In base a quanto stabilito dal D.L. n. 185/2008 (art. 16, comma 6), il 29 novembre 2011 era l’ultimo giorno utile, per le società costituite prima del 29.11.2008, per inviare al Registro delle Imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec).
La sanzione prevista in caso di omesso adempimento, tuttavia, non sarà applicata “almeno fino all’inizio del nuovo anno”.
E’ quanto affermato dal Ministero dello Sviluppo Economico nella circolare n. 224402 del 25.11.2011 indirizzata alle Camere di Commercio, in cui si sottolinea l’ “opportunità” di tale decisione in ragione dell’impossibilità per i gestori del sistema PEC di far fronte a tutte le numerose richieste di attivazione entro il termine stabilito.
Sarà, quindi, considerato “corretto adempimento” anche quello tardivo effettuato entro la data del 31 dicembre 2011.

Indice delle Circolari del Giorno pubblicate nel mese di Novembre 2011