Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Guida operativa allo smobilizzo dei crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione; eBook in pdf di 53 pagine.
Il tema dei ritardi con i quali la Pubblica Amministrazione paga il corrispettivo delle forniture di beni e servizi è da diversi anni un punto di rilievo nelle analisi sulla situazione economica del nostro Paese e si mostra essere una tematica di estrema attualità, soprattutto se contestualizzata in un orizzonte storico-politico ed economico di forti cambiamenti come quello in cui ci troviamo a vivere, segnato dalla fase post pandemica, che ha svelato le lacune prodotte da sempre maggiori tagli effettuati negli anni a danno alle finanze della sanità pubblica, dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, che ha dato inizio a un periodo di forti incertezze politiche a cui ha fatto immediato seguito l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime e la conseguente battuta d’arresto della crescita e dell’attività delle imprese italiane ed europee, e dall’aumento dell’inflazione, arrivata a toccare valori che si pensavano ormai propri solo degli anni ’80.
L’argomento investe diversi e sostanziali aspetti del rapporto tra imprese e amministrazioni pubbliche e si pone naturalmente anche nei rapporti tra imprese private, benché nella prima ipotesi assuma una particolare valenza e gravità: difatti, le aziende che stipulano contratti con la Pubblica Amministrazione si trovano a dover sostenere, non solo, costi inerenti alla attività tipica d’impresa (fissi e variabili) ma, altresì, oneri aggiuntivi, riconducibili alle ripercussioni economico finanziarie prodotte da una dilazione temporale che, passivamente e inevitabilmente, sono destinare a subire tra il momento della consegna dei beni e servizi al committente (le cui spese sono, in massima parte, già state sostenute) e quello di effettivo incasso del corrispettivo, il quale può avvenire anche con diversi mesi di ritardo.
La tematica ha assunto, poi, con gli anni rilevanza ancor maggiore, soprattutto, in relazione a una spiacevole prassi adottata da talune Amministrazioni di ritardare il collaudo delle opere al fine di dilatare ulteriormente tempi di pagamento andati già ben oltre i termini statuiti ex lege.
Il tutto ha provocato nelle casse delle imprese creditrici delle P.A. preoccupanti crisi di liquidità, rese ancor più gravi da cicli economici con andamenti altalenanti e frequentemente inclini a produrre risultati negativi: in particolare, il mancato rispetto dei termini di pagamento contrattualmente convenuti con le imprese fornitrici ha portato queste ultime a incontrare grosse difficoltà sia nell’onorare i debiti contratti con i propri fornitori “a monte” che a ottemperare al tempestivo versamento delle imposte dovute, costringendo spesso le imprese all’indebitamento.
Il testo vuole essere un utile supporto operativo allo smobilizzo dei suddetti crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione.
Premessa
1. Il ritardo nei pagamenti della PA nel nostro Paese: lo status quo
2. La certificazione dei crediti verso le PA
2.1 Breve excursus normativo: l’art. 9, co. 3-bis, D.L. n. 185/2008
2.1.1 Ambito soggettivo e oggettivo di applicazione della norma
2.2 I crediti oggetto di certificazione
2.2.1 La compensazione dei crediti con le somme iscritte a ruolo
2.3 La funzione della certificazione dei crediti verso le P.A.
2.4 Le modifiche e integrazioni alla disciplina primaria
2.4.1 L’introduzione della disciplina sulla tracciabilità dei pagamenti
2.4.2 La cessione del credito
2.4.3 Il D.M. n. 259/2012
2.4.4 L’art. 28- quinquies del D.P.R. n. 602/1973
2.4.5 Il D.M. 14 gennaio 2014
2.5 Risvolti contabili e fiscali della pratica compensativa
3. La compensazione dei crediti maturati dai professionisti verso la P.A.
3.1 Le novità alla disciplina primitiva introdotte dall’art. 20-ter del D.L. n. 50/2022
3.2 I crediti compensabili
3.3 Aspetti operativi
4. La procedura di certificazione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione
4.1 L’ambito applicativo della Piattaforma dei Crediti Commerciali
4.1.1 La certificazione dei crediti commerciali verso la P.A.
4.1.2 Il monitoraggio dei debiti commerciali della P.A.
4.1.3 Il monitoraggio dello stock di debiti commerciali residui
4.1.4 I crediti oggetto di certificazione
4.1.5 Le P.A. a cui richiedere la certificazione
4.2 Il processo di certificazione tramite la Piattaforma dei Crediti Commerciali
4.2.1 L’accreditamento alla Piattaforma dei Crediti Commerciali
4.2.2 L’istanza di certificazione dei crediti commerciali
4.2.3 L’eventuale istanza di nomina di un commissario ad acta
4.2.4 Il rilascio della certificazione dei crediti commerciali
4.2.5 I crediti certificati estinti per ridefinizione
4.3 Le modalità di utilizzo dei crediti certificati
4.3.1 La cessione del credito certificato
4.3.2 La richiesta di anticipazione del credito certificato
4.3.3 La compensazione del credito certificato
4.3.4 L’utilizzo della certificazione ai fini del rilascio del DURC
4.4 Le Faq dei creditori
4.5 Le Faq della Pubblica Amministrazione
4.6 Le Faq delle banche
4.7 Focus: La certificazione dei crediti derivanti da prestazioni professionali
Manuale operativo, in pdf di 149 pagine, per i fondi del PNRR con prefazione del Procuratore Generale della Corte dei Conti Angelo Canale.
Volume II
Si tratta del secondo volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata".
Il presente manuale, ha l’ambizioso obiettivo di fornire una road map operativa per professionisti, aziende ed enti locali per non mancare l’occasione di partecipare ai finanziamenti previsti dal PNRR per portare avanti concretamente i propri progetti di sviluppo.
La collana è costituita da cinque manuali che possono essere fruiti singolarmente, secondo le necessità contingenti, tuttavia è consigliabile seguirla secondo il filo logico di trattazione, soprattutto per coloro che per la prima volta esplorano il mondo dell’europrogettazione.
Attraverso la presente collana cerchiamo di dare un panorama esaustivo su tutte le possibili misure agevolative e soprattutto un taglio molto pratico su come si scrive un progetto, con esempi pubblicati di iniziative già finanziate, come si effettua una ricerca, cosa esattamente viene finanziato e quali sono gli investimenti ammissibili.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
1. Cosa sono i fondi del PNRR: obiettivi, iter normativo e struttura del piano (A cura della Dott.ssa Nicole Conte e del Dott. Vincenzo Parisi)
1.1 Il piano nazionale di ripresa e resilienza
1.2 Cos’è il PNRR
1.3 Gli obiettivi e le missioni del PNRR
2. La struttura del PNRR e le sei missioni di investimento
2.1 Gli investimenti
2.2 Le riforme
2.2.1 Le sei Missioni del PNRR
2.3 Le Priorità Trasversali
3. Quali sono e dove consultare i bandi del PNRR
3.1 I progetti PNRR e i principi generali da rispettare per essere selezionati
3.2 Dove consultare le misure del PNRR
3.3 Le principali misure finanziate dal PNRR, per imprese, comuni, cultura e terzo settore
4. I principali progetti finanziati dal PNRR
5. Come presentare i progetti per le call previste dal PNRR
5.1 Un esempio pratico: Avviso pubblico progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici PNRR M1C3 - Investimento 2.1 - Attrattività dei Borghi – Linea B
5.2 Analisi del Bando e del Formulario
5.3 Presentazione della domanda di finanziamento
6. Esempi operativi
6.1 Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per Servizi e Infrastrutture Sociali di comunità da finanziare nell’ambito del PNRR
6.1.1 L’Avviso Pubblico
6.1.2 Dotazione Finanziaria e Soggetti ammissibili
6.1.3 Tipologia di interventi e Spese Ammissibili
6.1.4 Valutazione delle proposte progettuali
6.1.5 Obblighi del Soggetto attuatore
6.1.6 Modalità di presentazione della domanda
6.2 Formulario del bando PNRR M1C3 Intervento 2.1 - Attrattività dei borghi storici progetto locale di rigenerazione culturale e sociale
SEZIONE 1 - Strategia del Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale e caratteristiche del contesto di intervento
7. Le attività di controllo e rendicontazione degli interventi (A cura dell'Avv. Barbara Togna)
7.1 Controlli PNRR: principali riferimenti e dettami normativi
7.1.1 La tracciabilità delle spese
7.1.2 Prevenzione e lotta alla corruzione
7.2 Soggetti competenti nelle attività di verifica e controllo
7.3 Strumenti per la verifica e controllo degli interventi del PNRR
7.3.1 Il sistema ReGIS
7.4 Controlli e rendicontazione di competenza dei soggetti attuatori
7.4.1 Controlli di competenza dei soggetti attuatori
7.4.2 Rendicontazione delle spese all’Amministrazione centrale
7.5 Controlli e rendicontazione di competenza delle amministrazioni centrali titolari di misure PNRR
7.5.1 Controlli di competenza delle amministrazioni centrali titolari di misure PNRR
7.6 Rendicontazione delle spese
7.6.1 Rendicontazione delle spese al Servizio centrale
7.6.2 “Indicatori comuni” ed eventuali quote di co-finanziamento delle misure PNRR con altri fondi europei
7.6.3 Rendicontazione di Milestone e Target
7.7 Format allegati alle Linee guida per lo svolgimento delle attività di controllo e rendicontazione degli interventi PNRR
7.7.1 Report avanzamento investimenti/riforme con milestone
7.7.2 Report avanzamento investimenti/riforme con target
7.7.3 Check-list per la verifica di M&T dell’Amministrazione centrale titolare di Misura PNRR
7.7.4 Dichiarazione di Gestione dell’Amministrazione centrale titolare di Misura PNRR
8. Riferimenti bibliografici e sitografici
Legge "Dopo di noi" le nuove forme di protezione patrimoniale per disabili (Legge n. 112/2016); nell'ebook in pdf di 58 pagine una panoramica puntuale di tutte le norme.
Aggiornato con la circolare dell'Agenzia delle Entrate 34/E del 2022.
Leva fiscale come principale strumento d’intervento per supportare le famiglie che attiveranno trust e altri strumenti dedicati, destinati a garantire il futuro dei soggetti disabili quando non ci saranno più i genitori. Per questi strumenti imposte ridotte al minimo e defiscalizzazione totale per i trasferimenti da parte dei familiari, per un importo fino a 100.000 euro l’anno.
Conferma di tutte le agevolazioni nella circolare AdE 34/2022 che fa il punto in generale sulla disciplina fiscale dei trust e tratta anche questa tipologia.
Detrazione più elevata per le assicurazioni sulla vita con beneficiario un soggetto disabile.
Tutti interventi già operativi nell’ambito di una cornice che definisce con attenzione le caratteristiche che dovranno avere gli strumenti dedicati per poter essere fiscalmente agevolati, nell’ottica della massima attenzione ai disabili. Intervento statale, poi, per chi non ha sufficienti risorse per poter pianificare finanziariamente il futuro dei figli. Importante ruolo affidato alle Onlus.
Nell’ebook una panoramica delle le norme.
Premessa
1. L’obbiettivo della legge
1.1 I soggetti interessati
1.2 I fronti di intervento
1.3 Le misure a carico delle istituzioni
1.4 Il progetto individuale
1.5 Il Fondo per i disabili senza assistenza famigliare
1.6 Livelli standard per le prestazioni sociali
2. Assicurazioni e Onlus
2.1 Il ruolo delle società assicurative
2.2 L’identikit dei prodotti
2.3 Onlus e assistenza operativa
2.4 L’attività nel settore della beneficenza
2.5 La scelta del gestore
3. Il trust
3.1 Le regole del trust
3.2 Le figure in gioco
3.3 L’atto istitutivo
3.4 Conferimenti successivi
3.5 Esempi
4. La disciplina fiscale del Trust
4.1 Le regole dettate delle Entrate
4.2 Adempimenti del trust
4.3 La tassazione dei beneficiari
4.4 Le imposte indirette
4.5 Le imposte di successione e donazione
4.6 Le imposte sul trasferimento di immobili
5. Il contratto di affidamento fiduciario
5.1 Un contratto di scopo fin dalla sua definizione
5.2 Soggetti e attività
5.3 Il patrimonio separato
5.4 I vincolo per i contratti “Dopo di noi”
6. Il vincolo di destinazione
6.1 I beni vincolabili
6.2 I soggetti interessati
6.3 I vincoli per le agevolazioni fiscali
7. Deducibilità dei trasferimenti patrimoniali ai fondo “Dopo di noi”
7.1 tetto a 100.000 euro
8. La tassazione dei patrimoni in caso di premorienza del beneficiario
8.1 Le regole
Appendice
Sponsorizzare i lavoratori stranieri nel Regno Unito, eBook gratuito in pdf di 18 pagine.
Sponsoring Foreign Workers in the UK.
I datori di lavoro del Regno Unito che intendono assumere personale proveniente da fuori il Regno Unito devono sponsorizzare i futuri dipendenti stranieri.
Dopo la Brexit e la fine del periodo di transizione, anche i cittadini provenienti dall’Unione Europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera necessitano di essere sponsorizzati dal datore di lavoro presente nel Regno Unito per cui intendono svolgere attività lavorativa.
Oggi, infatti, per poter assumere nel Regno Unito un cittadino straniero che non sia già in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, del settled status o del pre-settled status, i datori di lavoro del Regno Unito devono sponsorizzare il dipendente straniero che intendono assumere.
Per poter fare ciò, il datore di lavoro deve essere in possesso di una licenza come sponsor (“sponsorship licence”), che gli consenta di rilasciare un certificato di sponsorizzazione al futuro dipendente.
A sua volta, il cittadino straniero, una volta ricevuto il certificato di sponsorizzazione, dovrà occuparsi di richiedere un visto per entrare nel Regno Unito e svolgere il lavoro per cui è stato sponsorizzato. La licenza da sponsor è richiesta anche per sponsorizzare quei cittadini stranieri che verranno nel Regno Unito a svolgere attività lavorativa non retribuita, come ad esempio lavorare per una charity. Al contrario, il datore di lavoro non avrà bisogno di detta licenza per assumere cittadini Irlandesi, o cittadini europei che già siano in possesso di settled e pre-settled status ai sensi del “EU Settlement Scheme”, e coloro che sono in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato nel Regno Unito.
E’ importante sottolineare che la semplice sponsorizzazione di un cittadino straniero da parte di un datore di lavoro nel Regno Unito non comporta l’automatico rilascio del visto al cittadino straniero. Il rilascio del visto dipende, infatti, da tutta una serie di circostanze e requisiti in capo al richiedente.
A cura di:
Questo e-book è aggiornato al 17 ottobre 2022. La Legislazione e la prassi amministrativa sono in continua evoluzione. Prestare attenzione alle modifiche intervenute dopo la pubblicazione.
La recentissima sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022, con la quale la Corte Costituzionale sono state introdotte importanti novità in merito all’esenzione dall'IMU, ovvero il riconoscimento dell'esenzione dall'IMU per i coniugi residenti in comuni diversi.
In particolare, con la citata sentenza, la Consulta ha dichiarato la contrarietà dell’art. 13, comma 2, quarto periodo, D. L. n. 201/2011 al principio di uguaglianza e ragionevolezza, ex art. 3 Cost., in quanto penalizza il “nucleo familiare”, nella parte in cui considera necessari, ai fini dell’esenzione dall’IMU, i requisiti di residenza anagrafica e dimora abituale non solo per il possessore dell’immobile, bensì per l’intero nucleo familiare.
A seguito di questa, abbiamo ritenuto utile elaborare dei fac-simili di istanza di rimborso dell'Imu.
Nel nostro sistema giuridico tributario con il termine rimborso fiscale si intende la restituzione, da parte dell'Amministrazione Finanziaria (A.F.), di imposte, tributi e ritenute che il contribuente ha versato o subito in misura superiore al dovuto, o di un eventuale credito che si è configurato in suo favore a seguito della presentazione di una dichiarazione dei redditi. In altri termini, in tutti i casi di errore materiale, duplicazione del tributo o insistenza totale o parziale dell’obbligazione tributaria il contribuente che ha versato il tributo può presentare all’Amministrazione Finanziaria l’istanza di rimborso delle maggiori somme versate.
Sul punto, la disciplina dell'art. 2033 del codice civile, secondo cui «chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato» non trova applicazione in ambito tributario. In tale settore, infatti, è prevista un'autonoma procedura che muove dalla presentazione di un'istanza di rimborso, disciplinata dall'art. 38 e seguenti del D.P.R. 602/1973.
Essa può essere redatta in carta semplice dal contribuente e va consegnata all'Ufficio dell'Ente impositore entro i termini di decadenza previsti da ciascuna legge d'imposta. Se questa nulla prescrive in merito ai termini per la presentazione della domanda di restituzione, entrerà in gioco in via sussidiaria il termine generale biennale, previsto dall'art. 21 D. Lgs. n. 546/1992.
Più nello specifico, il rimborso fiscale può derivare:
Dunque, in altre parole, il rimborso fiscale si concretizza nella restituzione al contribuente delle somme che ha indebitamente versato (in misura superiore rispetto a quelle effettivamente dovute all’AF), per cui tutte le volte in cui il contribuente vanti una posizione creditoria, potrà chiedere all’AF la restituzione delle somme che gli sono state illegittimamente prelevate.
Ciò posto, nelle ipotesi di rimborso, le vie percorribili per il contribuente sono sostanzialmente due:
Premessa
1. Rimborso d’ufficio
2. Rimborso su istanza del contribuente
2.1 Modalità e termini di presentazione dell’istanza
3. Il ricorso avverso il diniego di rimborso
4. Istanza di rimborso IMU
5. Formulario
5.1 Istanza di rimborso IMU
5.2 Ricorso avverso l’espresso diniego di rimborso IMU
5.3 Ricorso avverso il silenzio/rifiuto tacito di rimborso IMU
Il visto per lavoratori qualificati, al fine di entrare e rimanere a vivere nel Regno Unito per svolgere attività lavorativa qualificata, eBook di 24 pagine.
ISBN: 9788891660480
Il visto per i lavoratori qualificati consente ai cittadini stranieri di entrare e rimanere a vivere Regno Unito per svolgere attività lavorativa qualificata.
Per ottenere il visto, è necessario che il richiedente ottenga preventivamente un certificato di sponsorizzazione da un datore di lavoro inglese munito di licenza da sponsor rilasciata da Home Office. Il datore di lavoro situato nel Regno Unito, infatti, per poter sponsorizzare e assumere dipendenti stranieri, deve essere stato preventivamente approvato da Home Office.
E’ necessario inoltre che il richiedente ottenga un’offerta per lo svolgimento di un lavoro che rientri nell’elenco delle professioni ammissibili e che gli venga offerto uno stipendio minimo, il cui importo varia a seconda del tipo di lavoro che il richiedente andrà a svolgere una volta entrato nel Regno Unito. Il richiedente deve inoltre essere in grado di parlare, leggere e scrivere l’inglese e solitamente dovrà dimostrare la propria conoscenza dell’inglese al momento della presentazione della domanda. Qualora il soggetto non sia in possesso dei requisiti per richiedere uno skilled worker visa, questi, per poter lavorare nel Regno Unito, dovrà preventivamente richiedere e ottenere un altro tipo di visto.
A cura di:
Manuale operativo in pdf di 76 pagine, per i fondi europei diretti - programmazione 2021-2017: come leggere, cercare, interpretare le principali misure europee di intervento finanziario a sostegno delle attività economiche.
Volume I
Si tratta del primo volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata" progettato come il piano zero di un edificio, con la costruzione delle indispensabili fondamenta per avere una maggiore dimestichezza operativa nel saper leggere, cercare, interpretare le principali misure europee di intervento finanziario a sostegno delle attività economiche.
La collana è costituita da cinque manuali che possono essere fruiti singolarmente, secondo le necessità contingenti, tuttavia è consigliabile seguirla secondo il filo logico di trattazione, soprattutto per coloro che per la prima volta esplorano il mondo dell’europrogettazione.
Avere un quadro di insieme che parte dalle politiche di bilancio pluriennale dell’UE ci fa capire l’importanza di tutte le possibili azioni che poi si rifletteranno inevitabilmente anche nelle successive misure di finanza agevolata che verranno verticalizzate dalle singole regioni.
La trattazione del presente volume infatti, non riguarda solo i “grandi progetti” di partenariato tra diverse entità di più paesi, ma in concreto arriva ad essere penetrante anche nella praticità di interventi che conosciamo tutti, come la misura Erasmus+.
Riteniamo indispensabile quindi avere un quadro di insieme per capire tutti i meccanismi utili per affrontare i vari step delle attività che andremo ad esaminare.
La prima fase è sempre la ricerca, ma il nostro lavoro non finisce qui, sarebbe riduttivo per un professionista o manager che volesse per la prima volta confezionare un lavoro “tailor made”, per i propri clienti o per l’azienda in cui lavora, il “sapere” ma non il “saper fare”.
In questo caso il nostro lavoro è stato “far sapere” che non si tratta del solito elenco di suddivisione analitica accademica con classificazione in assi e obiettivi, ma lo scopo principale è realizzare uno strumento utile per affrontare concretamente le attività di consulenza attraverso gli esempi di costruzione di progetti finanziati con dei link di immediata consultazione, utili per avere un termine di confronto e capire se stiamo seguendo la strada giusta.
Attraverso la presente collana "Guide operative per la finanza agevolata" cerchiamo di dare un panorama esaustivo su tutte le possibili misure agevolative e soprattutto un taglio molto pratico su come si scrive un progetto, con esempi pubblicati di iniziative già finanziate, come si effettua una ricerca, cosa esattamente viene finanziato e quali sono gli investimenti ammissibili.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
Introduzione
Introduzione al volume I
1. Il Bilancio Pluriennale dell’Unione Europea 2021-2027: modalità di attuazione (a cura dell'Avv. Barbara Togna)
2. I Programmi a gestione diretta
3. Erasmus+
4. Europa Creativa
5. Europa Digitale
6. Fondo Asilo e Migrazione
7. Fondo Europeo per la Difesa
8. Orizzonte Europa (Horizon Europe)
9. LIFE: Programma per l’Ambiente e l’Azione per il Clima
10. Meccanismo per collegare l'Europa (MCE)
11. Strumento Di Sostegno Tecnico (SST)
12. Cittadinanza, Uguaglianza, Diritti E Valori
13. Programma UE per la Salute (EU4HEALTH)
14. Programma per il Mercato Unico
15. Meccanismo Unionale di Protezione Civile
16. Ottenere il finanziamento di un progetto
16.1 Partecipare ad un invito/bando a presentare proposte progettuali
16.2 Procedura di aggiudicazione e sottoscrizione del contratto
La Società in accomandita per azioni: un modello per favorire il passaggio dalla piccola alla grande impresa;
eBook in pdf di 40 pagine
Il tema delle Società in accomandita per azioni è poco trattato dagli studiosi del diritto societario. Ciò probabilmente perché tale tipo di società è poco diffuso nella prassi sebbene grandi gruppi familiari, soprattutto in passato, ne abbiano fatto uso come “cassaforte di famiglia”: si pensi, fra tutte, alla notissima Giovanni Agnelli e C. S.a.p.A.
E tuttavia le ragioni che hanno spinto il legislatore ad introdurre un tipo di società “alternativo” alle società per azioni, una sorta di s.p.a. “modificata”, in cui il potere di gestione, in uno con la responsabilità personale, spettasse agli amministratori cosiddetti permanenti - i soci accomandatari - e che favorisse il passaggio dalla piccola alla grande impresa, merita di essere approfondito.
Se non altro per la duplice responsabilità che caratterizza il tipo societario in questione: dei soci accomandatari ma anche della società con il proprio patrimonio.
Nonché per il carattere sussidiario che caratterizza la responsabilità dei primi. Attualmente l’Italia si trova ad avere più aziende di Francia, Germania e Spagna ma la maggior parte di esse (oltre il 94%) sono molto piccole e con dipendenti che non superano le nove unità.
Ed in un contesto globale caratterizzato da notevoli spinte inflazionistiche e da una palese crisi energetica vi è una impellente necessità di aziende molto più grandi oltre che, ovviamente, di respiro internazionale. Va da sé, dunque, che un istituto come quello della S.a.p.a. pensato proprio per favorire il passaggio dalla piccola alla grande impresa meriti, rebus sic stantibus, di essere rivisitato.
L'autore ha ritenuto, pertanto, utile tracciare la disciplina codicistica della s.a.p.a. - sia quella per essa specificatamente dettata (articoli 2452/2461) che quella della s.p.a. alla quale il legislatore espressamente rimanda - e di analizzarla alla luce dei migliori orientamenti dottrinali e dei recenti orientamenti giurisprudenziali.
Il testo si pone dunque l’obiettivo di fornire ai pratici del diritto una guida agile e veloce, che consenta loro di districarsi rapidamente tra le pieghe delle norme e, nello stesso tempo, di dare modo agli studiosi del diritto societario di approfondire lo studio della S.a.p.a. alla luce di un prezioso quadro dottrinale e giurisprudenziale.
Ma il testo si pone anche l’ambizioso obiettivo di mettere in luce un istituto poco considerato nella prassi e che, in un’ottica de iure condendo, meriterebbe di essere rivitalizzato.
Non la riscoperta di un istituto dimenticato, dunque, ma lo studio e l’approfondimento della relativa normativa nella sua singolarità e specificità. Ai lettori, infine, il giudizio sul raggiungimento o meno degli obiettivi che con il presente lavoro di studio e di ricerca mi sono prefissato.
Prefazione
Introduzione
1. Cenni storici
2. Caratteri generali
3. I soci accomandatari
4. I soci accomandanti
5. La costituzione della s.a.p.a.
6. Le azioni
7. Gli organi sociali
7.1 Il sistema dualistico
7.2 Il sistema ordinario
7.2.1 Il collegio sindacale e la revisione legale dei conti
BIBLIOGRAFIA
Appendice
le norme codicistisce sulla società in accomandita per azioni
le norme codicistiche sul sistema dualistico
Aspetti civilistici, contabili e fiscali delle Fusioni e scissioni degli Enti del terzo settore; eBook in pdf di 88 pagine.
Con questo focus sulle operazioni di fusione e scissione, che riproduce i capitoli del volume cartaceo "Operazioni straordinarie negli enti del Terzo settore. Aspetti civilistici, contabili e fiscali" edito Maggioli 2022, il presente ebook intende fare chiarezza fornendo un quadro complessivo giuridico, fiscale e contabile delle predette operazioni straordinarie, attuabili dagli enti non commerciali in armonia con quanto stabilito dall’art. 42 bis c.c.
Si è optato per un approccio sistematico, partendo dalla corposa normativa societaria ad esse dedicata, approfondendo i connessi aspetti contabili, con l’intento di perimetrare ogni aspetto relativo alla convenienza dell’ETS di mutare veste giuridica ai fini dell’iscrizione al RUNTS, la disciplina, le regole di funzionamento e di governance i vantaggi/svantaggi i cui elementi essenziali sono rappresentati contabilmente.
Con la conversione del D.L. Semplificazioni 73/2022 entra in vigore l’ulteriore proroga al 31 dicembre 2022, per l’adeguamento dello statuto delle organizzazioni no Profit al Codice del Terzo Settore, D. Lgs 117/2017.
In tale occasione gli ETS potranno valutare la convenienza di mutare veste giuridica atteso il palese processo di aziendalizzazione oramai “dichiarato” dalla riforma.
Di fronte a tale mutato quadro normativo, le organizzazioni non profit vengono a trovarsi in una situazione di “mercato” al pari di una azienda for profit, con la conseguenza di dover realizzare un vero e proprio mutamento di mentalità, acquisendo una cultura di impresa. Qui si spiega il ricorso a nuove forme di gestione dell’organizzazione (sempre ovviamente in armonia con le finalità istituzionali), attraverso la realizzazione di strategie e criteri teoricamente assimilabili a quelli aziendali, compresa appunto la possibilità di effettuare operazioni giuridico-contabili di carattere straordinario, come trasformazioni, fusioni o scissioni, applicando la disciplina prevista per le società, ma ovviamente adattata alle peculiarità del Terzo settore.
Premessa
Riforma del Terzo settore e art. 42 bis Codice Civile
1. Operazioni di fusione. I limiti statutari
1.1 Individuazione negli statuti dei quorum assembleari per l’approvazione delle modifiche statutarie (Segue)
2. Limiti (legali) che comportano la perdita della qualifica di ente non commerciale
3. Applicazione delle regole sulla pubblicità degli atti
4. Pubblicità nelle associazioni non riconosciute
5. Il procedimento di fusione
5.1 Il caso delle fondazioni prive di organo assembleare
6. Inapplicabilità di ipotesi di leveraged buyout
7. Il rapporto di cambio
8. Casi pratici
9. Esercizio del diritto di recesso nelle associazioni
10. L’opposizione dei creditori e l’effetto sanante dell’atto di fusione
11. Tabella riassuntiva procedimento di fusione per associazioni non riconosciute e associazioni riconosciute
12. Il procedimento di scissione
13. Ipotesi di scissione non proporzionale e asimmetrica
14. Fusione e scissione. Normativa fiscale
14.1 IRES
14.2 IVA
14.3 Imposta di registro
14.4 Imposta ipocatastale
15. Le risoluzioni delle Entrate in materia fiscale
15.1 Risoluzione n. 2/E del 2019. Imposta di registro e ipocatastale
15.2 Risoluzione n. 15/E del 2008. Fusione tra due enti religiosi
15.3 Risoluzione n. 162/E del 18 aprile 2008. Fusione di enti non commerciali che non svolgono attività commerciale. Profili fiscali
16. La convenienza delle operazioni di aggregazione o fusione tra ETS: prospetti contabili
16.1 Attività ed enti commerciali e non commerciali, avanzo o disavanzo di fusione
16.2 Enti appartenenti al Terzo Settore svolgenti attività non commerciale per tutti i settori di attività generale
16.3 Ente incorporante disomogeneo per attività diverse rispetto all’ente incorporato, entrambi appartenenti al Terzo Settore
16.4 L’ente incorporante non supera il test per nessuna attività
16.4.1 L’ente incorporante commerciale del Terzo Settore incorpora un ente non commerciale in relazione a talune attività
16.5 La cooperativa sociale incorpora un ETS: gli effetti sul patrimonio netto
16.6 L’ETS incorpora la cooperativa
16.7 L’allocazione del disavanzo, trattamento contabile
16.8 I mutamenti dei regimi contabili post-fusione
16.9 Enti con contabilità ordinaria: caso esemplificativo
17. Aspetti contabili della scissione degli enti del Terzo Settore
17.1 Il Test di commercialità nella scissione
17.1.1 Prima ipotesi: enti svolgenti attività non commerciale per tutti i settori di attività
17.1.2 Seconda ipotesi: ente commerciale si scinde a favore di ETS preesistente con attività affini
17.1.3 Terza ipotesi: ETS non commerciale scorpora i rami di attività a favore di ente non commerciale preesistente
17.2 I mutamenti dei regimi contabili
17.3 Casi specifici: cenni alle scritture contabili dell’acquisto di quote proprie finalizzate alla scissione
17.4 Case study: la ripartizione contabile nella scissione
Fonti bibliografiche
Fonti normative e prassi
Riforma della giustizia e del processo tributario, nasce la quinta magistratura; eBook in pdf di 156 pagine.
Pubblicata la Legge n. 130 del 31.08.2022 nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 01.09.2022, in vigore dal 16 settembre 2022, che reca disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario.
La legge di riforma della giustizia e del processo tributario, importante per le esigenze di cittadini e imprese, dà attuazione agli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel rispetto delle scadenze dallo stesso previste (il PNRR individuava per l'attuazione della riforma il termine del quarto trimestre del 2022).
Gli obiettivi, incentrati sul miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e sulla riduzione del contenzioso in Corte di cassazione, sono stati raggiunti puntando sulla revisione dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria (QUINTA MAGISTRATURA TRIBUTARIA) e sull’introduzione di istituti processuali volti non solo a ridurre il contenzioso esistente ma anche a incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe.
In particolare, nel PNRR (pagine 59-60) il contenzioso tributario viene considerato un settore cruciale per l’impatto che può avere sulla fiducia degli operatori economici, anche nella prospettiva degli investimenti esteri. Esso risente fortemente delle criticità legate ai tempi della amministrazione della giustizia. In particolare, come riportato nel PNRR:
Il PNRR pone quindi l'obiettivo di ridurre il numero di ricorsi alla Cassazione e farli decidere più speditamente, oltre che in modo adeguato.
È un dato di fatto che l’attuale crisi della giustizia tributaria ha la sua maggiore causa sia nel tipo di rito processuale che nella vigenza di una normazione sostanziale di difficile applicazione perché soggetta a continui mutamenti e non sempre di buona qualità, non consentendo la piena rispondenza dello speciale giudizio ai classici canoni del “giusto processo” previsti dall’articolo 111 della Costituzione.
Ne discende, dunque, che, per superare tale crisi, il punto di partenza non può che essere quello di migliorare la qualità del giudizio dinanzi alle Commissioni tributarie adeguandolo al modello del “giusto processo”, sia formalmente che sostanzialmente.
Premessa
1. La Quinta Magistratura Tributaria. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Alessandro Villani
1.1 La giurisdizione tributaria
1.2 Le nuove corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado
1.3 Il concorso pubblico
1.3.1. I giudici delle Corti di giustizia tributaria di primo grado
1.3.2 Requisiti per l'ammissione al concorso per esami
1.3.3 Indizione del concorso e svolgimento della prova scritta
1.3.4 Commissione di concorso
1.3.5 Limite d’età per la partecipazione al concorso
1.3.6 Riserva di posti per gli attuali giudici tributari onorari
1.4 Le nomine - la formazione - il tirocinio - le sostituzioni dei magistrati e dei giudici tributari
1.4.1 Nomine dei magistrati tributari
1.4.2 Formazione continua dei giudici e magistrati tributari
1.4.3 Tirocinio dei magistrati tributari a seguito del superamento del concorso
1.5 Il trattamento economico dei magistrati tributari 6
1.6 Gli emolumenti dei giudici tributari onorari - ruolo 2011 ad esaurimento 48
1.7 Cessazione dall’incarico di magistrato tributario: il limite dei 70 anni – decalage
1.7.1 Disposizioni transitorie in riferimento alla cessazione dall’incarico per il raggiungimento del 70° anno di età (art. 8, comma 1, L.130/2022)
1.8 Prime nomine per opzione di 100 magistrati tramite interpello per transito nella magistratura tributaria
1.8.1 Assunzione di 100 unità di magistrati tributari per l’anno 2023
1.8.2 Diritto di opzione
1.8.3 Procedura di interpello
1.8.4 Transito alla giurisdizione tributaria
1.9 Le assegnazioni d'ufficio
2. Organizzazione della Quinta Magistratura Tributaria. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Federica Attanasi
2.1 Il giudice monocratico
2. 1. 1 La competenza del giudice monocratico
2.1.2 Le assegnazioni al giudice monocratico
2.2 L'organizzazione amministrativa del ministero dell'economia e delle finanze (dipartimenti)
2.3 Le nuove competenze del consiglio di presidenza della giustizia tributaria
2.3.1 Individuazione delle nuove sedi delle Corti di giustizia tributaria
2.3.2 Criteri di attribuzione della maggiorazione dell’indennità del personale dirigenziale e non dirigenziale del MEF
2.3.3 Ufficio ispettivo
2.3.4 Ufficio del massimario nazionale
2.4 Nuove nomine del consiglio di presidenza della giustizia tributaria
2.5 Le video udienze
2.6 La premialità ISA
3. Modifiche al Processo Tributario. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Antonella Villani
3.1 La prova testimoniale
3.2 Condanna alle spese del giudizio in caso di mancata conciliazione
3.3 Le modifiche alla fase del reclamo-mediazione ex art. 17 - bis D.lgs. 546/1992
3.3.1. Rigetto del reclamo – mediazione – Responsabilità del funzionario fiscale
3.3.2 Conciliazione proposta dalla corte di giustizia tributaria
3.4 Sospensione cautelare dell'efficacia esecutiva dell'atto impugnato
3.4.1 L’istanza di sospensione
3.4.2 La sospensione dell’esecuzione dell’atto opera anche in relazione alla iscrizione a ruolo, a titolo provvisorio, in base ad accertamenti non definitivi
3.5 L'onere della prova
4. La nuova Sezione Tributaria della Corte di Cassazione - La definizione delle liti - Gli interpelli - Disposizioni transitorie. Di Avv. Maurizio Villani e Avv. Lucia Morciano
4.1 La sezione civile tributaria della corte di cassazione
4.2 L'applicabilità degli istituti predittivi a seguito della riforma del processo civile (art. 363-bis c.p.c.)
4.3 La definizione agevolata delle liti in cassazione
4.4 Le disposizioni transitorie
4.5 La riduzione degli importi negli interpelli sui nuovi investimenti
4.6 Le abrogazioni e le sostituzioni
4.7 La copertura finanziaria
Chatta con il tuo consulente virtuale alimentato dall'intelligente artificiale.