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Transfer price, eBook in pdf di 151 pagine.
Aggiornato con giurisprudenza e prassi al 30 aprile 2023
La disciplina del transfer pricing è oggetto di crescente interesse tra i consulenti e i responsabili amministrativi delle aziende. Ciò discende anche dall’attenzione che l’Amministrazione finanziaria ha sempre più frequentemente riservato a queste tematiche.
Nel corso degli anni ci si è resi conto che gli accertamenti sui prezzi infragruppo non sono una prerogativa dei grossi gruppi internazionali, ma anche delle c.d. piccole multinazionali tascabili.
Il presente e book affronta la tematica del transfer pricing analizzando cosa prevede la disciplina interna ex.art. 110 co. 7 Tuir, il D.M 14.5.2018, il provvedimento 30.5.2018 emanato ai sensi dell’art. 31 quater DPR 600/73 e normative collegate, il Provvedimento dell’Agenzia Entrate 23.11.2020, n. 0360494, la C.M. 15/E/2021 del 26 novembre, la più recente C.M. 16/E/2022 del 24 maggio, spunti forniti in documenti di Prassi da parte dell’Agenzia delle Entrate, e la disciplina dettata in ambito internazionale (OCSE), anche alla luce delle linee guida aggiornate ad inizio 2022.
Un capitolo sarà dedicato al commento delle più recenti sentenze sul tema.
1. Inquadramento della normativa nazionale
1.1 Il Transfer pricing e il principio del valore normale nel Tuir
1.2 L’interpretazione autentica del D.Lgs. internazionalizzazione 147/2015
2. Le linee guida OCSE 2022 - 2017
2.1 Introduzione
2.2 Il prezzo di libera concorrenza – Arm’s lenght price
2.3 L’individuazione del rischio nel transfer pricing
2.4 Le sinergie di gruppo secondo le linee guida OCSE in materia di TP
2.5 Altre nuove indicazioni nelle linee guida OCSE 2017 rispetto alle linee 2010
2.6 I servizi a basso valore aggiunto: I criteri elaborati in sede OCSE
2.7 I servizi finanziari infragruppo
2.7.1 Il cash pooling - casistiche
2.8 Le “novità” introdotte con l’aggiornamento delle LINEE GUIDA OCSE 2022
2.9 Il transfer pricing ai tempi del COVID– le indicazioni dell’OCSE
3. Orientamenti giurisprudenziali
3.1 Introduzione
3.2 Il finanziamento infragruppo fruttuoso o meno - Una posizione della Corte di Giustizia UE
3.3 Il transfer price ha natura di norma antielusiva?
3.4 Quale metodo utilizzare nella determinazione del prezzo infragruppo
3.5 La questione relativa alla penality protection da ‘documentazione TP’
3.6 Su chi incombe l’onere della prova in materia di TP
3.7 Altri temi (risvolti penali, transfer pricing nazionale)
4. Il D.M. 14 maggio 2018: le linee guida domestiche
4.1 Introduzione
4.2 I servizi a basso valore aggiunto
4.3 La Documentazione (Master File e Country File)
4.3.1 Le novità del decreto
4.3.2 Inquadramento della disciplina
4.3.3 L’indicazione in dichiarazione dei redditi dei rapporti infragruppo
4.3.4 Casistiche controverse in tema di documentazione
4.4 Le definizioni del Decreto
4.4.1 La questione del controllo: l’approccio tradizionale
4.4.2 Il controllo nel nuovo decreto
4.4.3 Altre questioni
4.4.4 La nozione di comparabilità
4.5 I metodi utilizzabili
4.5.1 La gerarchia dei metodi utilizzabili
4.5.2 Aggregazione delle operazioni
4.6 Intervallo di valori conformi al principio di libera concorrenza
4.6.1 Le previsioni del decreto
5. Il provvedimento 23.11.2020 - la Circolare 15/E/2021 e la Circolare 16/E/2022
5.1 L’Entrata in vigore
5.2 Il concetto di controllo
5.3 Forme e termini di consegna della documentazione idonea
5.4 Estensione e condizioni di efficacia della documentazione idonea
5.5 La documentazione parziale
5.6 I nuovi schemi di masterfile e documentazione nazionale
5.6.1. Introduzione
5.6.2. Il Masterfile
5.6.3. La documentazione nazionale
5.6.4. Documentazione relativa alle stabili organizzazioni
5.6.5 Documentazione idonea per le piccole e medie imprese
5.6.6 Il masterfile redatto dalle società controllate
5.6.6 Il Ravvedimento operoso
5.6.7 I servizi a basso valore aggiunto
5.6.8 Gli step della C.M. 16/E/2022
6. Il provvedimento 30.05.2018
6.1 Introduzione
6.2 Le definizioni e l’ambito applicativo
6.3 L’accesso alla procedura
6.4 Ammissibilità e procedibilità dell’istanza
6.5 Svolgimento del procedimento
6.6 Cause di estinzione del procedimento
6.7 Rapporti con le procedure amichevoli e disposizioni finali
6.8 Entrata in vigore
7. Altri temi
7.1 APPLICAZIONE DELL’IVA ai servizi infragruppo
7.2 OCSE e le SCHEDE PAESE sulle normative TP
7.3 DAC6 E TRANSFER PRICING
7.4 TRANSFER PRICING e APA – Novità dal 2021
Disciplina amministrativa e fiscale della nautica da diporto.
Edizione 2023 - eBook in pdf di 366 pagine.
Aggiornato ai Provvedimenti Giurisprudenza e Prassi emanati al 30 aprile 2023
Il settore della Nautica da diporto è in continua evoluzione.
In ragione delle numerose novità recate dai diversi interventi normativi e di prassi, dopo una breve “misurazione” del fenomeno della nautica da diporto in Italia sul piano economico, nel volume viene dedicato ampio rilievo alle norme di natura tecnico-amministrativa introdotte in tema di immatricolazione, registrazione e utilizzo delle imbarcazioni da diporto che, finalmente, mediante l’introduzione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto (SISTE), hanno introdotto forme unificate e semplificate di carattere informatico-telematico in grado di garantirne l’immediata fruibilità ai fini dei controlli, maggiore sicurezza, facilità di implementazione e, non ultimo, un ulteriore slancio al settore della nautica proprio in un momento in cui lo stesso si avvia verso la strada della ripresa.
Passando ai profili di natura tributaria, l’analisi è svolta mediante la disamina della disciplina applicabile, ai fini della imposizione diretta, dell’Iva, dell’Imposta di Registro, in relazione all’acquisizione, alla gestione e manutenzione delle unità da diporto, con particolare attenzione a tutti quei profili di eminente interesse fiscale concernenti la locazione e il noleggio delle imbarcazioni, il Leasing nautico, l’acquisto di imbarcazioni nuove o usate, la compravendita in ambito comunitario ed extra-UE, la fornitura di servizi necessari al funzionamento delle stesse unità, la fornitura ed utilizzo dei beni accessori, le Accise sul rifornimento di prodotti petroliferi (cd. bunkeraggio), il vettovagliamento, i contratti di ormeggio, la disciplina del c.d. “posto barca”, ivi compresa l’applicazione della tassa sui rifiuti e l’applicazione dell’IMU sugli “specchi d’acqua”.
Il volume passa in rassegna sia le misure introdotte dalle Linee guida anti COVID-19 per la nautica da diporto, sia le norme del decreto legislativo 12 novembre 2020, n. 160, cd. “Correttivo” al Codice della nautica da diporto, sia le novità Iva in tema di locazione/noleggio di unità da diporto, nonché di navigazione in alto mare così come, da ultimo, regolamentate dalla legge di Bilancio 30 dicembre 2020, n. 178.
Ampio spazio è dedicato alle diverse e numerose posizioni di prassi assunte, soprattutto nell’ultimo triennio, dall’Agenzia delle entrate, dirette a disciplinare le modalità di applicazione del regime di non imponibilità Iva della cessione, locazione e noleggio di unità da diporto mediante il cd. “criterio di effettività” e la nuova dichiarazione d’alto mare.
Assume importanza anche la disamina della disciplina del Bonus sud per investimenti nelle aree assistite mediante l’acquisizione e la messa a noleggio/locazione di unità da diporto che è stata potenziata in termini economici e prorogata fino a fine 2023, in relazione alla quale vi sono state rese importanti diposizioni, adottate peraltro proprio a seguito di talune sollecitazioni avanzate dagli stessi autori del presente lavoro, sia da parte dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), che dell’Agenzia delle entrate, che hanno contribuito a chiarire la corretta classificazione in bilancio delle unità da diporto acquisite a tali fini e l’esatta portata del concetto di “struttura produttiva”.
Specifici approfondimenti sono, infine, dedicati alle importanti questioni del “Redditometro” e del “Monitoraggio fiscale” e al loro impatto rispetto al fenomeno in esame, nonché alla disciplina normativa di contrasto degli illeciti perpetrati nel comparto (Società di comodo e a perdita sistematica, assegnazione gratuita delle imbarcazioni in godimento ai soci, abuso del diritto in relazione al Leasing nautico, utilizzo di unità da diporto per finalità diverse dall’abilitazione e trasporto di passeggeri in caso di noleggio/locazione di imbarcazione).
Il volume si chiude con gli aspetti critici e di rilievo sanzionatorio maggiormente diffusi, dedicando ampio a quelle violazioni connesse al distorto utilizzo dello strumento del cd. “noleggio occasionale” e alla dissimulazione di contratti di noleggio abusivi, posti in essere mediante l’affidamento del comando dell’unità a soggetti non abilitati, attraverso la finta locazione commerciale.
Sintesi
1. La rilevanza economica del settore
1.1. I “numeri” della nautica in generale e il rapporto con il PIL
1.2. Il parco nautico italiano
1.3. La produzione dei cc.dd. “Superyacht”
1.4. I mercati esteri di destinazione della produzione cantieristica italiana
1.5. La situazione dei porti e dei punti di ormeggio
1.6. Le patenti nautiche nel nostro Paese
1.7. La diffusione dei contratti di Leasing nautico
1.8. L’indotto occupazionale di settore
1.9. Nautica da diporto e COVID-19
1.9.1 Le misure di contrasto alla pandemia adottate a livello centrale
1.9.2 La situazione a livello regionale
1.9.3 Norme sanzionatorie in caso di mancata applicazione delle linee guida anti COVID-19 in ambito nautico
2. L’evoluzione normativa del Codice della Nautica da diporto
2.1. La riforma del Codice della nautica operata con il D.lgs. n. 229/2017: premessa generale
2.2. I “correttivi” adottati con il D.lgs. n. 160/2020
2.3. Gli obblighi amministrativi generali in tema di registrazione, immatricolazione e utilizzo di unità per la navigazione da diporto
2.3.1. Il Sistema Centrale della Nautica da Diporto (SISTE)
2.3.2. L’Archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto
2.3.3. Natanti da diporto e moto d’acqua: distinzioni e nuove prescrizioni di utilizzo, locazione e noleggio (la marcatura CE)
2.3.4. Immatricolazione delle unità da diporto acquisite in Leasing (locazione finanziaria)
2.3.5. Iscrizione nel registro internazionale delle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche
2.3.6. Utilizzo delle unità da diporto per fini commerciali (per la somministrazione itinerante di cibo e bevande e per il commercio al dettaglio - c.d. “commercial yacht”)
2.3.7. L’iscrizione provvisoria delle navi e delle imbarcazioni da diporto
2.3.8. Vendita all’estero dell’imbarcazione e iscrizione di imbarcazione straniera
2.3.9. Le “unità da diporto a controllo remoto” (cc.dd. “droni”)
2.3.10. L’Anagrafe nazionale delle patenti nautiche e le altre novità in tema di patente nautica
2.3.11. L’obbligo della patente nautica per il noleggio occasionale
2.3.12. Istruttori professionali di vela
2.3.13. Scuole nautiche
2.3.14. Centri di istruzione per la nautica
2.3.15. La giornata del mare e della cultura marina
2.4. Le misure a tutela della disabilità e la “Nautica sociale”
3. Mezzi, dotazioni, provviste, spazi e requisiti per la navigazione da diporto
3.1. I mezzi per la navigazione da diporto. Tipologie e caratteristiche generali
3.2. Dotazioni di bordo e di sicurezza
3.3. Provviste di bordo
3.4. I cc.dd. “documenti di bordo”: licenza di navigazione (anche provvisoria), certificato di sicurezza e dichiarazione di potenza
3.5. I requisiti tecnici per le navi adibite alla navigazione interna
3.6. Gli spazi portuali per la nautica da diporto (il c.d. “posto barca”)
3.7. Accosti in transito, campi di ormeggio, ricovero a secco
3.8. Le concessioni demaniali marittime: aspetti di interesse e profili di criticità
3.8.1. Le aree demaniali per la nautica da diporto. Il regime di concessione ai privati
3.8.2. Concessioni demaniali marittime e obbligo di evidenza pubblica
3.8.3. La proroga delle concessioni demaniali marittime
4. Locazione, Leasing e noleggio di unità da diporto
4.1. La locazione, il Leasing e il noleggio: dal Codice della navigazione a quello della nautica da diporto
4.2. Le varie tipologie contrattuali “da diporto”
4.2.1. La locazione commerciale
4.2.2. Il contratto di noleggio la nuova formula “a cabina”)
4.2.3. La locazione finanziaria
4.3. L’estensione del regime di non imponibilità dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972 anche alle cessioni, locazioni e noleggi di unità da diporto direttamente utilizzate in “attività economiche”
4.4. Determinazione del presupposto territoriale per l’applicazione dell’Iva sui canoni di locazione/noleggio in rapporto all’utilizzo dell’imbarcazione da diporto (anche) al di fuori dell’Unione europea
4.4.1. Introduzione
4.4.2. Locazione e noleggio “a breve termine”
4.4.3. Il previgente criterio forfetario di applicazione dell’Iva sulla parte di canone correlata all’utilizzo dell’imbarcazione all’interno della UE
4.4.4. Il nuovo “criterio di effettività” per la determinazione della base imponibile Iva (Legge di bilancio 2020, n. 160/2019)
4.4.4.1. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 234483/2020 del 15 giugno 2020 (i “mezzi di prova” per dimostrare l’utilizzo effettivo fuori dalla UE)
4.4.4.2. Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 47/E del 17 agosto 2020 (l’estensione della disciplina analitica anche ai contratti “non a breve termine”)
4.4.4.3. Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 62/E del 30 settembre 2020 (la disciplina applicabile medio-tempore)
4.4.4.4. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 341339/2020 del 29 ottobre 2020 (le istruzioni di dettaglio sui mezzi di prova e la “dichiarazione anticipata” di non imponibilità)
4.4.5. Le modifiche recate dalla legge di bilancio 2021, n. 178/2020
4.4.5.1. La non imponibilità IVA (delle cessioni e) della locazione e noleggio delle navi da diporto (art. 1, commi 708 e 709, della legge n. 178/2020)
4.4.5.2. La non imponibilità IVA della locazione e noleggio (non a breve termine) delle imbarcazioni da diporto (il nuovo regime auto-dichiarativo)
4.4.5.3. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 151377/2021 del 15 giugno 2021 (il modello per la dichiarazione di utilizzo dell’imbarcazione per i contratti “non a breve termine”)
4.4.5.4. Risoluzione n. 39 del 28 maggio 2021 (l’utilizzo delle navi di nuova costruzione)
4.4.5.5. Risoluzione n. 54 del 6 agosto 2021 (presentazione della dichiarazione d’alto mare da parte di soggetti non residenti e di fornitori indiretti)
4.4.5.6. Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 352534 del 9 dicembre 2021 (i Raccomandatari marittimi quali soggetti abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni di utilizzo)
4.4.6. Criticità sollevate da ASSONIME
4.5. Il noleggio occasionale di unità da diporto
4.6. Il noleggio e la locazione di natanti da diporto: le nuove regole introdotte dal 2022
4.6.1. Cenni introduttivi
4.6.2. I nuovi adempimenti introdotti dal D.M. 1° settembre 2021 per la locazione/noleggio di natanti e moto d’acqua per il 2022
4.7. Il regime di favore (fiscale e contributivo) connesso all’iscrizione delle navi da diporto nel Registro internazionale
5. Il contratto di ormeggio, il posto barca, i pontili galleggianti e gli specchi d’acqua
5.1. Il contratto di ormeggio
5.2. Il rapporto di sub-concessione del posto barca
5.3. Il regime fiscale del concessionario demaniale marittimo
5.4. Profili fiscali della cessione della proprietà superficiaria di un porto turistico
5.5. La locazione/affitto del posto barca e rilevanza ai fini fiscali
5.6. (Segue…) la locazione degli ormeggi
5.7. La categoria catastale del “posto barca”
5.8. Il godimento del posto barca attraverso l’assegnazione di titoli azionari da parte della società concessionaria di gestione del porto
5.9. La disciplina edilizia per la realizzazione di “pontili galleggianti”
5.10. La tassa sui rifiuti sui “posti barca”: il problema del soggetto passivo
5.11. Tassazione ai fini IMU degli “specchi d’acqua”
6. L’Imposta sul valore aggiunto nella nautica da diporto
6.1. Introduzione
6.2. Compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito Ue ed Extra-UE
6.2.1. La forma della compravendita di unità da diporto
6.2.2. Cessioni di unità da diporto tra soggetti nazionali
6.2.3. La compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito comunitario
6.2.4. L’acquisto di mezzi di trasporto nuovi e usati in ambito comunitario
6.2.4.1. L’Iva sulle compravendite di unità da diporto “nuove”
6.2.4.2. L’Iva sul margine in relazione all’acquisto di unità da diporto usate
6.2.4.3. Tabella riepilogativa generale
6.2.5. Le importazioni ed esportazioni di imbarcazioni da diporto
6.2.5.1. Premessa
6.2.5.2. Le importazioni di imbarcazioni da diporto da Paesi extra-UE
6.2.5.3. (Segue…) le importazioni di imbarcazioni da diporto dal Regno Unito post Brexit
6.2.5.4. Le esportazioni di imbarcazioni da diporto ai fini Iva (prova dell’uscita dal territorio italiano)
6.3. Non imponibilità Iva delle cessioni di navi adibite alla “navigazione in alto mare”
6.3.1. Il regime di non imponibilità Iva delle operazioni, assimilate alle esportazioni, relative a navi (cessioni di navi, componenti, apparati motore, ricambi, dotazioni di bordo, forniture, ecc…
6.3.2. I pregressi chiarimenti di prassi (risoluzioni nn. 2/2017 e 6/2018)
6.3.3. Le nuove previsioni e adempimenti introdotti con la legge di Bilancio 2021 (la cd. “dichiarazione d’alto mare”) applicabili dal 14 agosto 2021
6.3.4. Regime Iva applicabile in caso di noleggio dell’imbarcazione nei confronti di un Istituto/Ente impegnato in attività di ricerca scientifica
6.4. Il regime Iva delle riparazioni a bordo di imbarcazioni da diporto
6.5. Regime Iva delle cessioni di navi adibite ai servizi di assistenza e soccorso, prestati nei laghi e nelle zone terrestri limitrofe
6.6. Il regime di non imponibilità delle operazioni di bunkeraggio
6.7. Il regime Iva dei servizi di demolizione
6.8. Non imponibilità Iva del servizio di vigilanza antipirateria
6.9. Non imponibilità Iva dei servizi di rifacimento, completamento, ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione e riqualificazione, prestati nei soli porti commerciali
6.10. Regime Iva dell’attività di “Nautical design”
6.11. Trattamento ai fini Iva delle gite turistiche e delle mini crociere
6.12. Regime Iva del trasporto urbano di persone effettuate mediante mezzi di trasporto marittimo, lacuale, fluviale e lagunare
6.13. Trattamento Iva relativo alla vendita di pacchetti turistici in Italia, comprensivi dell’uso di imbarcazioni da diporto, da parte di società estera
6.14. Adempimenti formali Iva e fatturazione delle operazioni
6.15. (Segue…) gli obblighi di fatturazione elettronica per la cessione di carburanti alle unità da diporto
6.16. (Segue…) obbligo di prova dell’imbarco delle provviste di bordo e obblighi di fatturazione elettronica
6.17. Detraibilità dell’Iva sugli acquisiti di imbarcazioni da diporto strumentali
7. Imposte dirette, Imposta di registro e Accise nella nautica da diporto
7.1. Introduzione
7.2. La Tonnage tax
7.2.1. (Segue…) regime della Tonnage tax anche per i componenti positivi di reddito originati dall'iscrizione in bilancio di titoli di efficienza energetica (TEE, cd. “certificati bianchi”)
7.3. Gli accantonamenti per lavori di manutenzione delle navi
7.4. La deducibilità degli oneri e delle spese relativi a imbarcazioni da diporto
7.5. (Segue…) sulla deducibilità dei costi di sponsorizzazione in ambito nautico
7.6. La vendita di pacchetti turistici in Italia, comprensivi dell’uso di imbarcazioni da diporto, da parte di società estera
7.7. Il trattamento fiscale del noleggio occasionale di imbarcazioni da diporto
7.8. Rilevanza fiscale dei certificati di rating delle imbarcazioni per le gare veliche
7.9. La tassazione dei redditi dei lavoratori marittimi imbarcati su navi battenti bandiera estera
7.10. L’Imposta di registro nel settore della nautica da diporto
7.10.1. Compravendita di imbarcazioni da diporto da parte di soggetti privati e imposizione di Registro
7.10.2. L’applicazione dell’Imposta di registro sugli atti di cessione di unità da diporto formati in Italia
7.10.3. Proroga delle concessioni demaniali marittime e imposta di registro
7.11. Le accise sulle operazioni di rifornimento di prodotti petroliferi a bordo (c.d. bunkeraggio). La sentenza n. C-341/20 del 16 settembre 2021 della Corte di Giustizia UE sull’esenzione dalle accise dell’attività di noleggio
8. Nautica e crediti di imposta
8.1. Spettanza del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno in caso di attività di noleggio/locazione di unità da diporto
8.1.1. Introduzione
8.1.2. La disciplina normativa
8.1.3. La prassi di riferimento
8.1.3.1. La circolare n. 34/E del 3.08.2016
8.1.3.2. La circolare n. 12/E del 13.04.2017
8.1.3.3. La circolare n. 38/E dell’ 11.04.2008
8.1.3.4. La risoluzione n. 222/E del 13.08.2009
8.1.3.5. La risoluzione n. 118/E del 22.12.2016
8.1.3.6. Risposte a Interpello nn. 68 e 69 del 2022
8.1.3.7. Risposta a Interpello n. 921-134/2021
8.1.3.8. Risposta a Interpello n. 252 del 2020
8.1.3.9. La risposta a Interpello n. 904-650/2020
8.1.3.10. Risposta a Interpello n. 322 del 2020
8.1.3.11. Risposta a Interpello n. 921-116/2017
8.1.3.12. Risposta a Interpello n. 954-1869/2017
8.1.4. Investimento iniziale finalizzato all’acquisizione di un’imbarcazione da diporto
8.1.4.1. Il perimetro della questione
8.1.4.2. L’unità da diporto quale parte di un progetto iniziale ex art. 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014
8.1.4.3. L’unità da diporto quale bene strumentale
8.1.5. Sulla corretta classificazione in bilancio delle imbarcazioni da diporto quali macchinari, impianti e attrezzature varie
8.1.5.1. Interrogazione parlamentare n. 5-07730, presentata dall’On. CANCELLIERI Maria Pia
8.1.5.2. I chiarimenti forniti dalla Fondazione OIC nella newsletter di maggio 2022
8.1.5.3. La circolare dell’Agenzia delle entrate n. 32/E del 21 settembre 2022
8.1.6. L’unità da diporto quale “struttura produttiva”. Le criticità riferibili all’interpretazione fornita dall’Agenzia delle entrate nella circolare n. 32/E del 21.09.2022
8.1.7. Riflessioni conclusive
8.2. Credito di imposta per il personale imbarcato ex art. 4, comma 1, del D.l. 30 dicembre 1997, n. 457
8.3. La compatibilità tra il credito per la salvaguardia della gente di mare e la Tonnage tax
9. Aspetti critici e di rilievo sanzionatorio
9.1. Introduzione
9.2. Leasing nautico e abuso del diritto tributario
9.3. Unità di diporto di “Società di comodo” e di società cc.dd. “in perdita sistemica”
9.4. Possesso di imbarcazioni in territorio estero. Gli obblighi comunicazionali in tema di “Monitoraggio fiscale”
9.5. Le norme di contrasto all’abusiva assegnazione di imbarcazioni da diporto in godimento a soci e familiari
9.6. L’applicazione del c.d. “Redditometro” al settore della nautica da diporto
9.7. Esercizio di attività commerciali in violazione delle disposizioni previste dal Codice della nautica da diporto
9.7.1. Introduzione: la norma di cui all’art. 55 del Codice della nautica da diporto
9.7.2. Il perimetro applicativo della norma sanzionatoria di cui all’art. 55 D.lgs. n. 171/2000
9.7.3. L’esercizio abusivo dell’attività di noleggio di unità da diporto e la figura dello Skipper professionale
9.7.4. Esercizio di attività di trasporto di persone a titolo oneroso con unità da diporto
9.7.5. Intestazione fittizia di unità da diporto a società con utilizzo per godimento personale
9.7.6. La mancata presentazione della dichiarazione di svolgimento di attività commerciali in Italia da parte di unità battenti bandiera estera
9.7.7. Il caso di utilizzo di una imbarcazione formalmente adibita al noleggio/locazione, ma utilizzata anche per manifestazioni veliche
9.7.8. Possibili riflessi di natura fiscale delle violazioni di settore
9.8. La responsabilità per i danni alle imbarcazioni ormeggiate
9.9. Il numero dei passeggeri imbarcabili in caso di noleggio/locazione
Bibliografia
Il rischio penale nei Bonus edilizi; eBook in pdf di 252 pagine.
Testo aggiornato al Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38.
Con il presente lavoro, dopo una breve introduzione sulle principali agevolazioni fiscali legate al mondo dell’edilizia e ai relativi meccanismi che consentono di ottenere la detrazione fiscale (detrazione diretta, sconto in fattura o cessione del credito), gli autori intendono porre l’attenzione su quelle situazioni patologiche che possono sfociare nella configurazione di un reato (tributario o meno).
La disamina delle possibili condotte illecite connesse ai bonus fiscali in materia edilizia operata in questo e-book si basa anche sulle indicazioni contenute nelle recenti Comunicazioni dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), istituita presso la Banca d’Italia.
Il testo affronta, inoltre, il tema dell’adottabilità, da parte dell’Autorità Giudiziaria, di misure cautelari reali (i vari tipi di sequestro) e personali (come la custodia cautelare in carcere) e fornisce, infine, alcuni esempi di casistiche particolari.
Premessa
1. I principali bonus edilizi
1.1 Ecobonus
1.2 Bonus facciate
1.3 Superbonus 110%
2. Vantaggi fiscali
2.1 Fruizione diretta della detrazione
2.2 Sconto in fattura
2.3 Cessione del credito
2.4 Piattaforma cessione crediti
3. Principali novità introdotte dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38 di conversione, con modificazioni, del Decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11
3.1 Divieto di acquisto dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi da parte della Pubblica Amministrazione
3.2 Divieto di esercitare l’opzione per fruire dello sconto in fattura e della cessione del credito
3.3 Esonero dalla responsabilità solidale per il cessionario
3.4 Compensazione dei crediti d’imposta con i debiti fiscali
4. Quadro generale delle possibili condotte illecite fiscali
4.1 Dolo specifico di evasione
4.2 Concetto di “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”
4.3 Concetti di “imposta evasa” e di “soglie di punibilità”
4.4 Concetto di “operazioni simulate oggettivamente e soggettivamente”
4.5 Concetto di “mezzi fraudolenti”
4.6 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
4.7 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
4.8 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
4.9 Indebita compensazione
5. Situazioni patologiche che possono configurare un reato
5.1 Interventi fatturati e non effettuati
5.2 Interventi effettuati e sovraffatturati
5.3 Interventi effettuati da soggetto diverso dall’emittente fattura
5.4 Utilizzo in compensazione di credito non spettante o inesistente
6. Pagamento del debito tributario quale causa di non punibilità
7. Prescrizione nei reati tributari
8. UIF – Fattori di rischio ed elementi sintomatici di possibili operatività illecite
8.1 Comunicazione del 10 novembre 2020
8.2 Comunicazione del 11 febbraio 2021
8.3 Comunicazione del 11 aprile 2022
9. Ulteriori ipotesi di reato configurabili
9.1 Associazione per delinquere
9.2 Truffa e truffa aggravata
9.3 Indebita percezione di erogazioni pubbliche
9.4 Riciclaggio
9.5 Autoriciclaggio
9.6 Abusiva attività finanziaria
10. Misure cautelari reali adottabili
10.1 Sequestro preventivo diretto
10.2 Sequestro preventivo per equivalente
10.3 Sequestro preventivo in capo al terzo estraneo al reato
10.4 Sequestro dei crediti come prodotto del reato e sequestro impeditivo
10.5 Sequestro dei crediti nel cassetto fiscale
11. Misure cautelari personali adottabili
11.1 Misure coercitive
11.2 Misure interdittive
12. Casi pratici
Appendice normativa
Le agevolazioni per l'acquisto della prima casa; eBook in pdf di 87 pagine.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2023 (L. 29 dicembre 2022 n°197)
Agevolazione prima casa per i giovani con meno di 36 anni estesa a tutto il 2023. Le novità grazie alla legge di Bilancio che ha prorogato le norme fino al 31 dicembre 2023. È invece destinata a scadere al 30 giugno la possibilità di accedere alla garanzia speciale sui mutui.. Confermati i requisiti degli immobili, dei proprietari e delle dichiarazioni al rogito per ottenere gli sconti d’imposta. Agevolazione riconosciuta anche in caso di acquisto all’asta.
Nell’ebook le novità dell’anno, la lista dettagliata di tutto quello che è necessario per usufruire delle agevolazioni e le istruzioni per utilizzare il credito d'imposta IVA per gli acquisti agevolati effettuati nel 2022.
Presenti anche una guida alla lettura del rogito e alcune delle più recenti sentenze della Cassazione e documenti di prassi dell’Agenzia delle entrate a chiarimento dei casi più controversi.
Premessa
1. I requisiti degli immobili
1.1 La classificazione catastale
1.2 Gli immobili in costruzione
1.3 Niente sconti per gli immobili collabenti
1.4 L’ubicazione
1.4.1 Gli studenti fuori sede
1.4.2 I dipendenti trasferiti
1.4.3 Militari e poliziotti
1.4.4 I residenti all’estero
1.5 Le pertinenze
1.5.1 Categorie catastali e numero massimo
1.6 Gli acquisti successivi
2. I requisiti degli acquirenti
2.1 Una sola “prima casa”
2.2 Requisiti da verificare per ciascun futuro proprietario
2.3 La comunione dei beni
2.4 Le dichiarazioni da rendere in atto
2.5 Gli acquisti in separazione
2.6 Gli altri immobili nello stesso Comune
2.7 In caso di agevolazioni già utilizzate
2.8 Donazioni e successione agevolate non contano
2.9 La prima casa per i figli minori
3. Le imposte sull’acquisto
3.1 Gli atti soggetti all’imposta di registro
3.2 I calcoli
3.2.1 Limite ai poteri di controllo delle Entrate
3.3 Le altre imposte dovute al rogito
3.4 L’acquisto all’asta
3.5 Gli acquisti dal costruttore
3.6 Preliminare e imposte
Contratto-tipo preliminare di compravendita immobiliare
4. Le agevolazioni per i giovani
4.1 I requisiti anagrafici e patrimoniali
4.1.1 Niente ISEE retroattivi al rogito
4.1.2 Il caso di modifica del nucleo familiare
4.2 L’esenzione dall’imposta di registro
4.3 Imposta di bollo, tassa ipotecaria e tributi per la voltura catastale
4.4 Il credito d’imposta se si paga l’IVA
4.5 Niente sconti al compromesso
4.6 No al credito d’imposta per il primo acquisto successivo
4.7 La documentazione per gli acquisti all’asta
4.8 Le pertinenze
4.9 Niente imposta sulle donazioni indirette
4.10 Credito IVA in dichiarazione
4.11 In caso di indebita fruizione
5. Il mutuo
5.1 Il piano di ammortamento
5.2 Il tasso
5.3 I costi effettivi
5.4 Le agevolazioni per i giovani
5.5 Garanzie e tasso calmierato
5.6 Le domande
5.6.1 Agevolazioni under 36 anche se non richieste per l’acquisto
5.7 La detrazione degli interessi
5.7.1 Le voci detraibili 48
5.7.2 Niente residenza per i militari
5.7.3 Diritto alla detrazione in caso di trasferimento per lavoro
5.7.4 Agevolazione anche in caso di inagibilità per sisma
5.7.5 La detrazione per gli anziani in casa di cura
6. L’acquisto in cantiere
6.1 Comprare casa sulla carta
6.2 Fideiussione e polizza
6.3 Contratto preliminare sempre dal notaio
6.4 Le regole per l’appalto
6.5 I beni finiti
6.6 La costruzione delle pertinenze
6.7 La doppia agevolazione per il box
6.8 I tempi di realizzazione
7. L’acquisto con lo sconto
7.1 Le regole di base
7.2 Le autorizzazioni per i lavori
7.3 La documentazione
7.4 Gli altri immobili ristrutturati da impresa
7.5 L’IVA ridotta sugli immobili green
7.6 Il bonus mobili
8. Il rogito
8.1 Regolarità e verifiche
8.2 La struttura dell’atto
8.3 Le indicazioni necessarie
8.4 La planimetria
8.5 Prezzo
8.6 Garanzie del venditore
8.7 Dichiarazioni ai fini delle agevolazioni prima casa
9. Perdita dell’agevolazione e recupero delle imposte
9.1 Quando si perde l‘agevolazione
9.2 I casi di forza maggiore
9.3 Un anno di tempo per rivendere e un anno per riacquistare
9.4 La ripresa del decorso dei termini
9.5 La tempistica dei controlli
9.6 Le sanzioni
9.7 Quando si può evitare la sanzione
Domande&Risposte
Appendice Normativa
Guida alle operazioni sul capitale sociale di Spa e Srl; eBook in pdf di 69 pagine
Massimario e tecniche di redazione del verbale corredato dalle Massime Notarili
1. Aumento oneroso del capitale sociale
1.1 Introduzione generale e presupposti
1.2 Sottoscrizione e conferimenti
1.3 Diritto d’opzione
1.4 Sovrapprezzo
1.5 Massime Notarili
1.5.1 Aumento delegato agli amministratori
1.5.2 Efficacia dell’aumento prima del termine finale di sottoscrizione
1.5.3 Aumento di capitale in presenza di perdite superiori al terzo
1.5.4 Aumento in presenza di partecipazioni gravate da usufrutto
1.5.5 Sottoscrizione dell’aumento a condizione o termine
1.5.6 Aumento mediante compensazione di crediti
1.5.7 Versamenti in conto futuro aumento capitale
1.5.8 Determinazione della competenza dell’esperto ai fini della relazione di stima per il conferimento
1.5.9 Delibera di aumento e sovrapprezzo
1.6 Aumento di capitale in sede di costituzione della società
1.6.1 Requisiti relazione di stima
1.6.2 Conferimento d’opera o servizi nelle srl
2. Aumento gratuito del capitale sociale
2.1 Presupposti
2.2 Poste utilizzabili
2.3 Modalità di attuazione dell’aumento
2.4 Massime Notarili
2.4.1 Aumento gratuito non proporzionale
2.4.2 Utilizzo della riserva legale per l’aumento gratuito
2.4.3 Utilizzo riserve sopravvenute e situazione patrimoniale aggiornata
3. Riduzione del capitale per perdite
3.1 Riduzione per perdite superiori al terzo del capitale
3.2 Riduzione del capitale al di sotto del minimo legale
3.3 Massime Notarili
3.3.1 Azzeramento e ricostituzione del capitale senza contestuale esecuzione
3.3.2 Riduzione del capitale a copertura parziale delle perdite
3.3.3 Copertura perdite ed utile di periodo
3.3.4 Documentazione ed aspetti formali della delibera di riduzione per perdite
3.3.5 Trasformazione di società in perdita senza riduzione del capitale
3.3.6 Utilizzo della riserva in conto futuro aumento di capitale in sede di delibera di riduzione per ripianamento perdite
4. Riduzione volontaria del capitale sociale
4.1 Presupposti
4.2 Modalità di attuazione
4.3 Opposizione dei creditori
4.4 Massime Notarili
4.4.1 Differenza tra efficacia ed eseguibilità della delibera
4.4.2 Riduzione non proporzionale
4.4.3 Riduzione del capitale con assegnazione in natura di immobile soggetto alla disciplina dei beni culturali
5. Formulario e tecniche di redazione dei verbali di aumento e riduzione
5.1 Esempio di verbale di aumento oneroso spa da liberarsi in denaro
5.2 Esempio di verbale di aumento oneroso srl da liberarsi in natura con sottoscrizione immediata e conferimento di immobile da parte di terzi
5.3 Esempio di verbale di aumento gratuito di spa
5.4 Esempio di verbale di riduzione volontaria srl
5.5 Esempio di verbale di riduzione per perdite superiori al terzo ex art. 2446 c.c.
5.6 Esempio di verbale di riduzione per perdite che hanno azzerato il capitale ex art. 2447 c.c. e contestuale ricostituzione al minimo di legge
eBook di 92 pagine in pdf comprensivo di Normativa, sulla disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria anche alla luce dei modelli dichiarativi - e delle relative istruzioni - approvati dall’Agenzia delle Entrate.
Aggiornato con le indicazioni per i modelli dichiarativi 2023
L’Aiuto alla Crescita Economica (ACE), introdotto nel nostro ordinamento fiscale dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 2011, è stato oggetto, nel corso del 2017, di un profondo restyling. In particolare, la legge di bilancio 2017 ha modificato le modalità di applicazione dell’agevolazione alle persone fisiche e alle società di persone, rendendola più omogena a quella prevista per i soggetti IRES. Inoltre, a seguito della riforma del bilancio attuata con il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 e la conseguente normativa di coordinamento delle basi imponibili IRES e IRAP prevista dall’art. 13-bis del D.L. 30 dicembre 2016, n. 244, sono state profondamente riviste le disposizioni attuative dell’incentivo. Il D.M. 14 marzo 2012 è stato abrogato e sostituito dal D.M. 3 agosto 2017.
L’incentivo era stato poi abrogato dalla legge di bilancio del 2019 con decorrenza dal periodo d'imposta 2019, garantendo solo la possibilità di utilizzo delle eccedenze pregresse di ACE non utilizzate alla fine del periodo di imposta 2018. Contestualmente, in sostituzione dell’ACE era stato introdotto un diverso incentivo la cd. Mini-IRES, che si sostanziava in una riduzione dell’aliquota ordinaria IRES dal 24% al 15% in presenza di utili reinvestiti in incrementi occupazionali e nuovi investimenti. La complessità del meccanismo agevolativo del nuovo incentivo aveva, poi, spinto il legislatore a rimodularne le regole applicative, procedendo a una riscrittura integrale della disciplina con l’art. 2 del DL n. 34/2019.
In tale sede, il calcolo del beneficio era stato ancorato unicamente all’incremento patrimoniale derivante dalla non distribuzione degli utili.
La legge di bilancio 2020 ha ripristinato la situazione ante legge di bilancio 2019, abrogando, dal periodo di imposta 2019, la Mini-IRES e "riattivando" contestualmente la disciplina ACE, seppur con riduzione dell'aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio che scende all’1,3%.
Il D.L. 25 maggio 2021 n. 73, c.d. “Sostegni-bis” ha, da ultimo, introdotto, tra le misure di sostegno alle imprese colpite dall’emergenza da COVID-19, un rafforzamento dell’agevolazione ACE, limitatamente al periodo d’imposta 2021, denominato “ACE innovativa 2021”. Come si avrà modo di approfondire, l’agevolazione prevede l’applicazione di un coefficiente di rendimento nozionale sull’incremento di capitale proprio 2021 del 15% (a condizione che tale incremento sia “conservato” almeno sino alla fine del 2023).
Nel testo, si riepiloga la disciplina dell’ACE e i chiarimenti di prassi medio tempore forniti dall’amministrazione finanziaria evidenziando le novità introdotte dal D.L. “Sostegni-bis”, anche alla luce dei modelli dichiarativi - e delle relative istruzioni - approvati dall’Agenzia delle Entrate.
Premessa
Ratio dell’incentivo
1. Ambito soggettivo
1.1 Soggetti beneficiari
1.2 Soggetti esclusi
2. I presupposti dell’agevolazione
2.1 Rendimento nozionale del capitale
2.2 Esistenza di “nuovo capitale proprio”
3. La determinazione della base ACE per i soggetti IRES
3.1 Variazioni in aumento
3.1.1 I conferimenti in denaro
3.1.2 Accantonamenti a riserva di utili
3.1.3 L’incremento patrimoniale per le start up
3.1.4 Sterilizzazione dell’incremento per la consistenza dei titoli e valori mobiliari
3.1.5 Irrilevanza delle rettifiche operate in sede di FTA dei “Nuovi OIC”
3.1.6 Rettifiche fiscali per le Stabili Organizzazioni
3.2 Variazioni in diminuzione
3.3 Limite del Patrimonio Netto
3.4 Il meccanismo di applicazione
3.5 L’ACE nei regimi opzionali del consolidato e della trasparenza fiscale
3.5.1 ACE e consolidato nazionale
3.5.2 ACE e trasparenza fiscale
3.6 L’ACE e le operazioni straordinarie
3.6.1 ACE e conferimento d’azienda
3.6.2 ACE e fusione
3.6.3 ACE e scissione
3.6.4 ACE e trasformazione
4. La determinazione della base ACE per i soggetti IRPEF
4.1 Modalità di calcolo della base ACE
4.1.1 Soggetti IRPEF “da sempre” in contabilità ordinaria
4.1.2 Soggetti IRPEF “non” da sempre in contabilità ordinaria
5. La disciplina antielusiva
5.1 Operazioni sterilizzate
5.1.1 Operazioni infragruppo
5.1.2 Operazioni extra-gruppo
5.2 Decorrenza della “nuova” disciplina antielusiva e clausola di salvaguardia
5.3 Disapplicazione della disciplina antielusiva
5.3.1 Interpello probatorio
6. Trasformazione delle eccedenze ACE in credito d’imposta IRAP
6.1 La trasformazione delle eccedenze ACE per i soggetti IRES e IRPEF
6.2 La trasformazione delle eccedenze ACE in caso di consolidato e trasparenza fiscale
7. L’ “ACE innovativa 2021”
7.1 Determinazione del beneficio
7.2 Modalità di fruizione del beneficio
7.3 I casi di restituzione del beneficio
7.4 Il provvedimento attuativo
7.5 Il calcolo della Super ACE nei modelli dichiarativi 2022
7.6 La “gestione” della “Super ACE” nei modelli dichiarativi 2023
Normativa
Decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, [c.d. "Decreto Monti"]
Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, [c.d. "Legge di bilancio 2020"]
D.M. 3 agosto 2017 - Revisione delle disposizioni attuative in materia di aiuto alla crescita economica (ACE)
Decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 [c.d. "Decreto Sostegni-bis"]
Guida in pdf di 76 pagine sul nuovo Codice degli appalti per orientarsi alla lettura tra conferme e novità.
l nuovo Codice degli appalti si compone di 5 libri e contiene complessivamente 229 articoli e 36 allegati.
Si tratta di un numero di articoli analogo a quelli del Codice vigente, ma con i suoi allegati abbatte in modo rilevante il numero di norme e linee guida di attuazione.
Nel nuovo Codice, infatti, gli allegati sostituiscono ogni altra fonte attuativa. Gli allegati contengono la disciplina di dettaglio. Si prevede che, in sede di prima applicazione, ciascun allegato sia abrogato a
decorrere dalla data di entrata in vigore di un corrispondente regolamento ministeriale adottato decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti acquisiti i pareri o il concerto degli altri ministri competenti ed
eventualmente, ove richiesta, l’intesa con la Conferenza unificata.
Il Codice entrerà in vigore il 1° luglio 2023.
Le novità introdotte fanno tutte riferimento alla normativa comunitaria, anche relativamente alla maggiore discrezionalità degli enti per la gestione degli appalti sotto soglia. Introdotte norme più vincolanti per la verifica del rispetto dei CCNL di settore, obbligatori anche in caso di subappalto, e per combattere il lavoro nero. Previste anche norme per ridurre il contenzioso. Il Codice è stato infatti riscritto sulla base della legge delega che impegnava il governo a rivedere la disciplina dei contratti pubblici per uniformarla a quella del diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, anche al fine di evitare l'avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea e di giungere alla risoluzione delle procedure avviate. Si prevede anche una decisa accelerazione nell'approvazione dei progetti da parte della Conferenza dei servizi.
Indice
Premessa
1. Principi generali e applicazione
1.1 Principi specifici – Articoli 1 - 12
1.2 Contratti nazionali e sanzioni in caso di violazione
1.2.1 Casi di esclusione e opere a scomputo - Articolo 13
1.3 Soglie di rilevanza europea e disciplina dei contratti misti – Articolo 14
1.3.1 Calcolo importi e divieto di frazionamento
1.3.2 Servizi
1.3.3 Contratti misti
1.4 Responsabile unico del progetto (RUP) - Articolo 15
1.5 Conflitto di interessi – Articolo 16
1.6 Fasi delle procedure di affidamento – Articolo 17
1.7 Stipula – Articolo 18
2. Digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti
2.1 Principi e diritti digitali – Articoli 19 -33
2.1.1 L’intelligenza artificiale per la valutazione delle offerte
2.1.2 Fascicolo virtuale dell’operatore economico
2.2 Sistemi dinamici di acquisizione, aste elettroniche e cataloghi elettronici – Articoli 32-34
2.3 Accesso agli atti e riservatezza – Articoli 35 - 36
3. Programmazione
3.1 Programmazione e accelerazione per il varo dei progetti – Art. 37
3.2 Localizzazione e approvazione del progetto delle opere – Art. 38
3.3 Programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale – Art. 39
3.4 Dibattito pubblico – Art. 40
4. Progettazione
4.1 Livelli e contenuti della progettazione – Art. 41
4.1.1 Verifica preventiva dell’interesse archeologico
4.1.2 Costo della manodopera e costi di sicurezza esclusi dai ribassi
4.2 Verifica progettazione strumenti digitali per le costruzioni
4.3 Sempre ammesso l’appalto integrato – Art. 44
4.4 Incentivi alle funzioni tecniche - Art. 45
4.5 Concorsi di progettazione aperti – Art. 46
4.6 Consiglio superiore dei lavori pubblici – Art. 47
5. Appalti sottosoglia
5.1 Disciplina e procedure – Art. 48 - 55
5.1.1 Controllo sul possesso dei requisiti
5.1.2 Garanzie e esclusione automatica delle offerte anomale
5.1.3 Offerte anomale e aggiudicazione
5.2 Appalti esclusi nei settori ordinari – Art. 56
5.3 Clausole sociali e criteri di sostenibilità energetica e ambientale – Art. 57
5.4 Suddivisione in lotti – Art. 58
5.5 Accordi quadro – Art. 59
5.6 Revisione dei prezzi – Art. 60
5.7 Contratti riservati – Art. 61
5.8 Qualificazione degli enti – Art. 62 – 64
5.9 Operatori economici - Art. 65 - 66
5.10 Consorzi e associazioni temporanee d’imprese
5.11 Accordo sugli Appalti Pubblici (AAP) e altri accordi internazionali – Art. 69
6. Procedure di scelta del contraente
6.1 Procedure di scelta e relativi presupposti – Art. 70 - 74
6.2 Procedura negoziata senza pubblicazione di un bando – Art. 75
6.3 Consultazioni preliminari di mercato – Art. 77 -78
6.4 Specifiche tecniche, avvisi e documenti di gara - Art. 79 – 88
6.5 Inviti e informazioni ai candidati – Art. 89- 90
6.6 Termini per la presentazione delle offerte e commissione giudicatrice – Art. 91-92
6.7 Casi di esclusione dalla procedura di appalto e verifica dei requisiti – Art. 94-99
6.7.1 Cause di esclusione automatica (Art. 94)
6.7.2 Cause di esclusione non automatica (Art. 95)
6.7.3 Disciplina dell’esclusione (Art. 96)
6.7.4 Cause di esclusione di partecipanti a raggruppamenti (Art. 97)
6.7.5 Illecito professionale (Art. 97)
6.8 Verifica requisiti e soccorso istruttorio – Art. 100-101
6.9 Impegni dell’operatore economico e avvalimento – Art. 102-104
6.10 Rapporti di prova, certificazioni delle qualità, costi del ciclo vita – Art. 105
6.11 Garanzie per la partecipazione alla procedura – Art.106
7. Selezione delle offerte
7.1 Criteri di aggiudicazione e r
Le nuove regole per la cessione dei crediti edilizi; eBook in pdf di 101 pagine.
Ripartono le cessioni dopo la conversione in legge n. 38/2023 del Decreto legge 11/2023.
Aggiornato al Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 18 aprile 2023 che definisce le regole per fruire in 10 rate annuali dei crediti d'imposta non ancora utilizzati derivanti da cessione o sconto in fattura
Nell'ebook la guida alle opzioni alla luce delle ultime novità normative e le regole per la compilazione del modello di Comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate.
Addio a sconto in fattura e cessione del credito il Superbonus se non è stata presentata la Cilas entro 16 febbraio.
Lo stesso per gli altri interventi edilizi per quali occorre una comunicazione al Comune, mentre si salvano dalla stretta i lavori di edilizia libera per i quali alla stessa data era già stato firmato un preventivo, e gli interventi di ricostruzione nelle zone sismiche. Sconto e cessione ancora previsti per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Con la conversione in legge del decreto 11/2023, cosiddetto decreto "blocca cessioni", arriva anche più tempo per cedere alle banche il credito per le spese da Superbonus del 2022 e viene introdotta la possibilità di suddividere l'agevolazione in dieci rate, rinviando però al prossimo anno la prima rata. In alternativa resta comunque la possibilità di suddividere la detrazione fin da subito con i propri familiari.
Il decreto 11/2023 ha anche allentato le maglie della solidarietà prevista per il cessionario in caso di frodi integrando la lista dei documenti necessari per poter effettuare la cessione del credito, e questo ha consenti la riapertura a queste operazioni da parte di alcuni istituti.
Premessa
1. Regole di base
1.1 Quando sono ancora ammessi sconti o cessioni dopo il decreto 11/2023
1.1.1 Ricostruzione e riqualificazione urbanistica
1.1.2 L'eliminazione delle barriere architettoniche
1.2 Libera scelta per la prima cessione
1.3 Contribuenti e redditi
1.3.1 Titolarità di redditi imponibili
1.4 Le spese detraibili
1.4.1 Le date di riferimento delle spese
1.5 Le regole per i lavori condominiali
1.6 Quando l'amministratore non c'è
1.7 No alla cessione del credito per i condomini che non pagano le quote per i lavori
2. Bonus cedibili
2.1 La lista
2.2 Il Superbonus
2.2.1 Le villette con lavori in corso
2.2.2 Solo villette prima casa per chi non ha avviato i lavori
2.2.3 I tetti di spesa
2.3 La detrazione per ristrutturazione
2.4 L’ecobonus
2.5 Il sismabonus
2.6 Il bonus facciate
2.7 Gli impianti fotovoltaici
2.8 Detrazione 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche
3. Cessione del credito per quote e per interventi
3.1 Cessione per SAL
3.2 Cessione per codice intervento
3.3 Cessione differenziata tra interventi trainanti e trainati
3.4 Opzione anche per singoli fornitori
3.5 Cessione delle rate residue
3.6 Obbligo di conclusione dei lavori
3.7 La responsabilità solidale dei cessionari
4. Asseverazione e Visto di conformità
4.1 La perizia asseverata
4.2 I lavori esclusi da asseverazione e Visto
4.3 Le asseverazioni “ora per allora”
4.4 Il Visto di conformità
4.5 Documenti e dichiarazioni
4.6 Visto sempre detraibile
5. La compilazione della Comunicazione
5.1 Il modello
5.2 Interventi e cessionari
5.3 La verifica preventiva ENEA
5.4 La documentazione da conservare
5.5 La compilazione on line
6. La remissione in bonis
6.1 Solo cessionari finanziari per le opzioni oltre il termine
6.2 Comunicazione e sanzioni
6.3 Come compilare il modello di pagamento
6.4 Sanatoria anche per le attestazioni per il Sismabonus
7. L’utilizzo del credito d’imposta
7.1 I controlli sulle comunicazioni
7.2 Solidarietà e documentazione
7.4 Opzione per compensazione in dieci anni per i cessionari
7.5 Crediti interessati e date di riferimento
7.6 Compensazione lunga anche per quote parziali
7.7 Come comunicare la scelta per la nuova rateizzazione lunga
7.8 Cessione dalle banche ai propri correntisti
7.9 Solidarietà esclusa per chi acquista i crediti in banca
8. L’annullamento delle cessioni effettuate
8.1 La lista degli errori formali
8.1.1 Casi particolari
8.2 Gli errori sostanziali
8.3 L’istanza di annullamento del credito
8.4 La compilazione del modello
9. Divisione della detrazione alternativa alla cessione
9.1 Solo familiari conviventi
9.2 Bonifico e fatture
9.3 Divisione in base alla capienza fiscale
9.4 Ripartizione detrazione in dieci anni per il Superbonus
Appendice normativa
eBook in pdf di 80 pagine sulla busta paga in edilizia.
Aggiornato con il CCNL per i lavoratori edili e affini valido dal 1° ottobre 2021 al 30 Settembre 2024
Il settore dell'edilizia segue regole particolari.
La busta paga dell'operaio edile ed in particolare, la determinazione e la corresponsione di determinati istituti si presentano notevolmente più complessi rispetto a quanto accade per i lavoratori degli altri settori. Questo e book intende aiutare a leggere la busta pag a nel modo più semplice e chiaro possibile.
Si compone quindi di:
con l'obiettivo di semplificare l'elaborazione e la lettura della busta paga di un dipendente dell'edilizia.
Premessa
1. Sintesi Contratto Collettivo per i lavoratori edili e affini
1.1 Aspetti generali
1.1.1 Lavoro straordinario, notturno e festivo
1.1.2 Giorni festivi e riposo settimanale
1.1.3 Riposi annui
1.1.4 Assegnazione a mansioni superiori
1.1.5 Formazione professionale
1.1.6 Casse Edili
1.1.7 Accantonamenti presso la Cassa Edile
1.1.8 Gratifica natalizia
1.1.9 Infortunio
1.1.10 I contributi versati alla cassa edile
1.2 Regolamentazione per gli operai
1.2.1 Periodo di prova
1.2.2 Lavoro a cottimo
1.2.3 Elementi della retribuzione degli operai
1.2.4 Trattamento in caso di malattia
1.2.5 Trattamento economico per malattia
1.2.6 Trattamento economico per Infortunio
1.2.7 Trattamento in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale
1.2.8 Congedo matrimoniale
1.2.9 Aspettativa
1.2.10 Preavviso
1.2.11 Trattamento di fine rapporto
1.3 Regolamentazione per gli impiegati
1.3.1 Periodo di prova
1.3.2 Orario di lavoro
1.3.3 Elementi del trattamento economico globale (TEG)
1.3.4 Aumenti periodici di anzianità
1.3.5 Lavoro straordinario, notturno e festivo
1.3.6 Trasferta
1.3.7 Ferie
1.3.8 Tredicesima mensilità
1.3.9 Premio annuo
1.3.10 Premio di fedeltà (di anzianità)
1.3.11 Trattamento in caso di malattia
1.3.12 Trattamento in caso di infortunio sul lavoro o di malattia professionale
1.3.13 Congedo matrimoniale
1.3.14 Aspettativa
1.3.15 TFR
1.3.16 Preavviso di licenziamento e di dimissioni
1.4 L' Apprendistato
1.4.1 Periodo di prova
1.4.2 Forma e contenuto del contratto
1.4.3 Apprendistato presso aziende diverse
1.4.4 Durata del contratto
1.4.5 Retribuzione
1.4.6 Inquadramento
1.4.7 Piano formativo individuale
1.4.8 Formazione dell’apprendista
1.4.9 Attribuzione della qualifica
1.4.10 Prestazioni aggiuntive a favore degli apprendisti
2. Altri aspetti legati alla contrattazione territoriale
2.1 Trattamento economico a livello territoriale
2.1.1 Mensa
2.1.2 Trasferta
2.1.3 Trasporto
2.1.4 Retribuzione
2.1.5 Ferie e gratifica natalizia
2.1.6 Permessi annui
2.1.7 Festività
2.1.8 Calcolo dell’Imponibile previdenziale
2.1.9 Imponibile virtuale
2.1.10 Riduzione contributiva
2.2 Elemento Variabile della Retribuzione
2.2.1 Aspetti fiscali
2.2.2 Controversie
2.2.3 Reclami
3. Esempi base di compilazione buste paga edili
3.1 Esempio di prospetto busta paga operaio edile (malattia)
3.2 Esempio di prospetto busta paga operaio edile (infortunio)
Allegato: CCNL edilizia e affini CONFSAL 2021- 2024
Irpef 2023: Applicazioni pratiche ed esemplificazioni di una imposta complessa; eBook in pdf di 204 pagine.
La Legge di Bilancio 2022 ha inteso ritoccare l’impianto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) al fine di abbattere il carico fiscale sui contribuenti, razionalizzare e semplificare il sistema dei cosiddetti “scaglioni di reddito”, oltre a potenziare le detrazioni per coloro che producono redditi da lavoro dipendente / assimilato, da pensione o altri redditi.
La successiva Legge di bilancio 2023 (L. 29 dicembre 2022 numero 197) ha poi contemplato, sempre nell'ottica di ridurre il peso di contributi e tasse sulle buste paga dei dipendenti, due novità.
Da un lato la riduzione dell'imposta sostitutiva sui premi di risultato e, dall'altro, la riedizione dello sgravio sui contributi IVS a carico dei lavoratori, già conosciuto nel corso del 2022.
Nel corso della trattazione affronteremo queste ed altre novità chiarendo, attraverso tabelle e simulazioni di calcolo, gli effetti in busta paga e non solo delle modifiche in materia di tassazione IRPEF.
Al di là di quelli che sono gli aspetti di novità, il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare e chiarire gli aspetti relativi al calcolo delle ritenute fiscali, degli oneri deducibili e detraibili, dell’assistenza fiscale e del conguaglio di fine anno, senza dimenticare la dichiarazione dei redditi e l’attività dei sostituti d’imposta, in particolare l’invio di Certificazione Unica e modello 770.
Particolare attenzione sarà riservata altresì alla determinazione della base imponibile su cui applicare le aliquote IRPEF, oltre alle modalità di tassazione ordinaria, separata (TFR ed altre indennità) nonché l’imposta sostitutiva sui premi di risultato.
Ci sarà spazio anche per la rilevanza fiscale di tutti quei beni e servizi che il datore di lavoro può riconoscere in alternativa alle erogazioni in denaro, racchiusi nell’universo delle retribuzioni in natura. A chiusura del cerchio, non mancherà un’analisi degli altri tributi che insistono sui compensi dei lavoratori dipendenti ed assimilati, nello specifico addizionali regionali e comunali.
Premessa.
1. IRPEF: principi generali
1.1 Persone fisiche.
1.2 Reddito complessivo.
1.2.1 Determinazione dei redditi
1.2.2 Proventi ed oneri di natura estera.
1.2.3 Beni e servizi in natura.
2. Redditi di lavoro dipendente.
2.1 Lavoratori dipendenti
2.2 Principio di cassa.
2.3 Principio di omnicomprensività.
2.4 Elementi della retribuzione.
2.4.1 Retribuzione diretta.
2.4.2 Retribuzione indiretta o sostitutiva.
2.4.3 Risarcimenti
2.4.4 Indennità di fine rapporto.
2.5 Elementi esclusi dal reddito.
2.5.1 Assegni
2.5.2 Indennità.
2.5.3 Redditi esenti
2.6 Oneri deducibili
2.6.1 Contributi obbligatori
2.6.2 Contributi a forme pensionistiche complementari
2.6.3 Contributi a fondi di assistenza sanitaria integrativa.
2.6.4 Liberalità.
2.6.5 Assegni periodici
2.7 Retribuzione in natura.
2.7.1 Beni e servizi di modico valore.
2.7.2 Voucher
2.7.3 Vitto e mense.
2.7.4 Servizi di carattere sociale e collettivo.
2.7.4.1 Servizi di trasporto.
2.7.4.2 Trasporto pubblico.
2.7.4.3 Servizi di utilità sociale.
2.7.4.4 Servizi con finalità educative e scolastiche.
2.7.4.5 Servizi di assistenza per anziani e non autosufficienti
2.7.5 Azioni sottoscritte dai dipendenti
2.7.6 La tassazione dei redditi in natura.
2.7.7 Valori convenzionali
2.7.7.1 Fabbricati
2.7.7.2 Mezzi di trasporto.
2.7.7.3 Prestiti
2.7.7.4 Trasporto ferroviario.
2.8 Contributi previdenziali e assistenziali
2.8.1 Contributi per assistenza sanitaria.
2.8.2 Contributi per assistenza sociale.
2.8.3 Contributi a fondi pensione.
2.8.4 Spese sanitarie.
2.8.5 Premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
2.8.6 Premi assicurativi nell’interesse dell’azienda.
2.9 Liberalità.
2.10 Altre ipotesi di deducibilità e detraibilità.
2.11 Trasferte.
2.11.1 Trasferte nel comune.
2.11.2 Trasferte fuori dal comune.
2.11.2.1 Pagamento dell’indennità di trasferta.
2.11.2.2 Rimborso a piè di lista.
2.11.2.3 Sistema misto.
2.12 Lavoratori trasfertisti
2.13 Indennità di trasferimento.
2.14 Altre indennità.
2.15 Il sostituto d’imposta.
2.15.1 Obbligo di rivalsa.
2.15.2 Ritenute a titolo di acconto e di imposta.
2.15.3 Tipologie di tassazione.
3. Tassazione ordinaria.
3.1 Retribuzione imponibile.
3.2 Calcolo IRPEF lorda.
3.3 Detrazioni e importi per ridurre il cuneo fiscale.
4. Le aliquote IRPEF.
4.1 Le aliquote dal 1° gennaio 2022.
4.2 L’applicazione delle aliquote nei singoli periodi di paga.
5. Detrazioni
5.1 Richiesta detrazioni
5.2 Calcolo del reddito di riferimento.
5.3 Detrazioni per familiari a carico.
5.3.1 Limite di reddito.
5.3.2 Coniuge a carico.
5.3.3 Figli a carico.
5.3.4 Detrazione figli fino al 28 febbraio 2022.
5.3.5 Famiglie con almeno quattro figli a carico.
5.3.6 Detrazione figli dal 1° marzo 2022.
5.3.7 Altri familiari a carico.
5.3.8 Simulazione Assegno Unico Universale – detrazioni figli
5.4 Detrazioni per attività di lavoro.
5.4.1 Detrazioni da lavoro dipendente e redditi assimilati dal 1° gennaio 2022.
5.4.2 Periodi lavorati nell’anno.
5.4.3 Redditi da pensione.
5.4.4 Detrazione per altri redditi
5.5 Detrazione per lavoratori dipendenti trasferiti
6. Riduzione del cuneo fiscale.
6.1 Trattamento integrativo
6.1.1 Recupero del trattamento integrativo
6.1.2 Il trattamento integrativo dal 1° gennaio 2022
6.2 Sgravio IVS 2023
6.3 Ulteriore detrazione
6.3.1 Ulteriore detrazione sino al 31 dicembre 2021
6.3.2 Recupero dell’ulteriore detrazione
6.3.3 L’ulteriore detrazione dal 1° gennaio 2022
7. Addizionali
7.1 Addizionale regionale.
7.1.1 Residenza e base imponibile.
7.1.2 Modalità di tassazione dei redditi da lavoro dipendente ed assimilati
7.1.3 Cessazione del rapporto.
7.1.4 Compensi corrisposti in un’unica soluzione.
7.1.5 Versamento con F24.
7.1.6 Redditi diversi da lavoro dipendente ed assimilati
7.2 Addizionale comunale.
7.2.1 Residenza e base imponibile.
7.2.2 Redditi di lavoro dipendente e assimilati
7.2.3 Metodo previsionale.
7.2.4 Versamento con F24.
7.2.5 Saldo.
7.2.6 Redditi diversi da lavoro dipendente ed assimilati
8. Premi di risultato.
8.1 Beneficiari
8.2 Caratteristiche del premio.
8.3 Esempi di incremento.
8.4 Contratti collettivi
8.5 Premi erogati in welfare aziendale.
8.6 Applicazione dell’imposta sostitutiva.
8.7 Altri adempimenti del sostituto d’imposta.
8.8 Aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori
8.9 Premi di risultato in misura differenziata.
9. Tassazione separata.
9.1 Tassazione del TFR.
9.1.1 Base imponibile.
9.1.2 Reddito di riferimento e aliquota media.
9.1.3 Detrazioni sul TFR.
9.1.4 Imposta netta.
9.1.5 Clausola di salvaguardia.
9.1.6 Rivalutazioni
9.2 Somme aggiuntive.
9.3 Anticipazioni
9.4 Arretrati
10. Conguaglio fiscale.
10.1 Reddito di riferimento.
10.2 Conguaglio positivo o negativo.
10.3 Altri redditi
10.4 Crediti d’imposta.
10.5 Detrazioni
10.6 Versamento delle ritenute.
10.7 Applicazione di un’aliquota più elevata.
11. Assistenza fiscale e conguaglio 730.
11.1 Assistenza fiscale da parte dei sostituti d’imposta.
11.2 Ricezione modelli 730-4.
11.3 Conguaglio.
11.3.1 Conguaglio a debito.
11.3.1.1 Rateazione.
11.3.1.2 Seconda o unica rata di acconto.
11.3.1.3 Conguaglio a debito incapiente.
11.3.2 Conguaglio a credito.
11.3.3 Rimborso diretto.
12. Dichiarazioni del sostituto d’imposta.
12.1 Certificazione Unica.
12.1.1 Soggetti obbligati all’invio.
12.1.2 Presentazione.
12.1.3 Struttura della CU.
12.1.4 Consegna ai percipienti
12.2 Modello 770.
12.2.1 Soggetti obbligati all’invio.
12.2.2 Presentazione.
12.2.3 Struttura del 770.
12.2.4 Sanzioni per omessa presentazione 770.
12.2.5 Sanzioni per presentazione tardiva della dichiarazione.
12.2.6 Sanzioni per 770 infedele.
12.2.7 Dichiarazione inesatta.
12.2.8 Altre sanzioni
13. Il modello 730.
13.1 Modello 730 precompilato.
13.2 Modello 730 ordinario.
13.3 Chi presenta il modello 730.
13.4 Soggetti esonerati
13.5 Chi presenta il modello REDDITI Persone fisiche.
13.6 Assenza di sostituto.
13.7 Struttura del modello 730.
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