Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione penale n. 38100 del 17 Settembre 2014

Nelle imprese di notevoli dimensioni non sono delegabili gli obblighi inerenti la valutazione dei rischi e la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi (il c.d. Rspp), imposti dalla disciplina dettata dal d.lgs. 81/2008 (in materia di tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro). Questa la decisione della Corte di Cassazione penale , sezione IV n. 38100 del 17 Settembre 2014.

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione penale sez. IV N. 38103 del 17 Settembre 2014

Il direttore responsabile della cava  è colpevole  del reato di lesioni colpose aggravato nei confronti del lavoratore, al quale accadeva che  - lavorando alla guida di un escavatore, al distacco di una bancata di marmo nella cava, con il mezzo collocato a valle della bancata, per la rottura del blocco di marmo -  cadeva e subiva lesioni alle braccia e alle gambe. La Cassazione respinge il ricorso perché inammissibile, posto che era stata  accertata violazione degli obblighi imposti dalla vista norma antinfortunistica, indipendentemente dal fatto che il direttore  conoscesse o meno la regola prevenzionale violata, che aveva anzi il dovere di far applicare e prima ancora, evidentemente, di conoscere.  Sentenza della Corte di Cassazione penale sez. IV N. 38103 del 17 Settembre 2014.

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione civile sezione lavoro, n. 19215 dell' 11 Settembre 2014

La sentenza della Cassazione n.19215 del 2014 afferma che il concetto di tempestività della contestazione deve essere inteso in senso relativo, potendo essere compatibile con un intervallo necessario per un adeguato accertamento ed una precisa valutazione dei fatti, in relazione al caso concreto ed alla complessità dell'organizzazione aziendale.

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, n. 19216 dell' 11 settembre 2014

In tema di sanzioni disciplinari, qualora il contratto collettivo preveda termini volti a scandire le fasi del procedimento disciplinare e un termine per la sua  conclusione, solo quest'ultimo é perentorio, con conseguente nullità della sanzione in caso di inosservanza, mentre la violazione dei termini interni comporta la nullità della sanzione solo se incaso di impossibilità o eccessiva difficoltà della difesa.

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione civile sezione lavoro n. 19224 dell'11 Settembre 2014.

In ambito di lavoro autonomo, ove le prestazioni siano state remunerate in base a compenso previamente pattuito, pur inferiore a quanto stabilito dal tariffario professionale, non può trovare applicazione l'art. 2233 c.c., nella parte in cui prevede che il compenso spettante sia determinato dal giudice, ciò in quanto il potere di determinazione giudiziale del corrispettivo presuppone l'inesistenza di una pattuizione.

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, n. 19299 del 12 Settembre 2014

Una di liquidazione forfettaria del lavoro straordinario è ammissibile laddove per le modalità di svolgimento del lavoro (nella specie, attività di giornalista) risulti difficile contenere la prestazione lavorativa entro precisi limiti di orario e d'altra parte, vi sia una difficoltà per la parte datoriale, di controllare gli effettivi tempi di lavoro ; nella descritta prospettiva, il lavoratore che abbia prestato attività lavorativa per un numero di ore superiore alla prestabilita forfetizzazione, ha diritt, a che gli sia riconosciuto il compenso maggiorato per il lavoro straordinario. Tuttavia, in tal caso, l'onere probatorio relativo all'osservanza di un orario eccedente, incombe sul lavoratore

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione civile, sezione lavoro n. 19406 del 15 Settembre 2014

Nel valutare il compenso professionale spettante al professionista per l'incarico svolto, non si deve tener conto solo del valore complessivo dell'affare convenzionalmente stabilito nel contratto, ma bisogna tener presente anche l'interesse della parte che ha conferito l'incarico, rispetto al risultato da raggiungere.

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione n. 19682 del 18 Settembre 2014

Per accertare la legittimità del licenziamento per giusta causa motivato dall'incompatibilità tra la professione di avvocato ed il lavoro subordinato presso una p.a., il giudice non deve limitarsi a verificare la sussistenza di un danno concreto all'amministrazione, ma deve altresì valutare la proporzionalità tra la sanzione espulsiva e l'addebito contestato, nell'ottica del  possibile danno all'immagine ed il prestigio della p.a..

Testo integrale della sentenza della Corte di Cassazione civile, sezione lavoro n. 20106 del 24 Settembre 2014

Sentenza in tema di impugnazione del licenziamento  per superamento del periodo di comporto

Testo della sentenza della Corte di Cassazione civile sezione lavoro n. 18479 del 1 settembre 2014

SINTESI

Non osta al requisito della temporaneità della trasferta il protrarsi dello spostamento del lavoratore per un lungo periodo di tempo, finanche di alcuni anni, ogniqualvolta permanga un legame funzionale del dipendente con l'originaria sede di lavoro.