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Vendita mobile antico

acnarf

Utente
Vorrei sottoporre alla Vs attenzione la mia domanda: ho in casa un oggetto di antiquariato acquistato con regolare fattura lo scorso anno. Questo oggetto è stato sottoposto alla visione di un antiquario il quale mi ha proposto di acquistarlo. Dal momento che realizzerò un guadagno che si aggira intorno ai 50.000 euro, chiedo conferma che tale vendita ,effettuata da privato, non dovrà essere inserita nella dichiarazione dei redditi.
Grazie
 
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L'articolo 67, lettera i del Testo Unico sancisce che sono soggetti a normale tassazione i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente.

ciao
 
Riferimento: Vendita mobile antico

Vorrei sottoporre alla Vs attenzione la mia domanda: ho in casa un oggetto di antiquariato acquistato con regolare fattura lo scorso anno. Questo oggetto è stato sottoposto alla visione di un antiquario il quale mi ha proposto di acquistarlo. Dal momento che realizzerò un guadagno che si aggira intorno ai 50.000 euro, chiedo conferma che tale vendita ,effettuata da privato, non dovrà essere inserita nella dichiarazione dei redditi.
Grazie

Se è una cessione sporadica non credo si possa considerare come attività commerciale produttiva di reddito.
C'è stata tempo fa una sentenza riguardante il trattamento fiscale delle plusvalenze derivanti dalla cessione d parte di privati di auto d'epoca, dove si diceva appunto che tali plusvalenze non costituiscono redditi diversi perchè la cessione occasionale non costituisce attività commerciale. Se la trovo la posto. Saluti.
Claudio.
 
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Ringrazio Fabiano Corna e Claudio per le risposte. In effetti il mio dubbio è partito dalla considerazione dell'art.67 lettera i, ma non credo che il mio caso possa essere considerato attività commerciale. Chiedo gentilmente a Claudio se mi aiuti a ritrovare la sentenza, te ne sarei veramente grata.
Grazie Franca.
:cloud9:
 
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Si tratta della CTR Toscana sez. XVII, 22/10/2005, n. 101. Purtroppo in documentazione tributario c'è solo la massima della sentenza: il testo integrale era più utile perchè riportava ulteriori considerazioni. Comunque la massima è questa: "Intitolazione: Irpef - Redditi diversi - Redditi diversi prodotti da cessione di auto d'epoca da parte di collezionista - Non sono tali. Massima: La cessione di auto d'epoca possedute da un collezionista da molti anni non puo' essere considerata attivit\ commerciale non esercitata abitualmente rientrante nella previsione di cui all'art. 81 (ora art. 67), DPR 22.12.1986, n. 917, in quanto si tratta di vendita isolata di oggetti facenti parte del patrimonio personale di un soggetto privato che esclude l'ipotesi di un intento speculativo".
 
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Grazie Claudio.

Tuttavia la massima parla di auto da collezione posseduta da molti anni.

acnarf invece il mobile lo ha acquistato solo l'anno scorso.

Prima della riforma del Tuir, era considerata attività speculativa la cessione dei beni d'arte e d'antiquariato avvenuta nei due anni successivi all'acquisto.

con la riforma detta norma è scomparsa.

Rimane però la lettera i dell'articolo 67.

Non mi sentirei a priori di escludere dalla tassazione il risultato della compravendita eseguita dalla nostra amica. Anche in forza del rilevante importo che l'operazione comporta.

Va premesso che l'onere della prova spetta alla Pubblica Amministrazione.

Comunque per attività commerciale è da intendersi, anche se riferita ad un solo bene, un sistema di operazioni compiute dal contribuente, comportanti il trasferimento di un bene, al fine di conseguirne un lucro.

L'ufficio dovrà dimostrare che il contribuente ha posto in essere una serie di operazioni che, dal momento dell'acquisto, hanno mirato alla valorizzazione del bene. A solo titolo d'esempio: l'esecuzione di restauri, la pubblicazione di fotografie, la pubblicizzazione del bene, l'organizzazione di cene, inviti al fine di invogliare i possibili acquirenti alla transazione, l'esposizione in mostre ecc.

D'altro canto è difficile credere che il bene in un anno si sia valorizzato per cento milioni di lire senza che vi sia stata una decisa attività promozionale da parte dell'interessato.

Prima di decidere di non dichiararlo sarebbe bene, cara Acnarf, che ti consultassi in udienza con un commercialista al fine di analizzare dettagliatamente il tuo caso personale

ciao
 
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Ancora grazie a Claudio e Fabiano.
In effetti ho avuto un colloquio con un commercialista il quale mi ha riferito dell'art.67 comma i, lasciando però a me la scelta di dichiarare o meno tale reddito. Sinceramente il mobile non è stato restaurato, non è stato pubblicato in cataloghi, nè riviste, nè mostre; per una pura coincidenza è stato visionato dall' esperto il quale mi ha detto del "buon affare" che avevo fatto.
Il Commercialista ritiene che tale guadagno non sia da dichairare, ma ha sottoposto alla mia arttenzione il fatto che l'Amministrazione Finanziaria possa intendere tale reddito rientrante nei redditi diversi. Quindi non ho nessuna certezza su cosa fare !
Possibile che non ci siano mai leggi chiare e regole semplici ??? Sinceramente non è mia intenzione pagare tasse senza che ce ne siano i presupposti.
Vi ringrazio per la chiarezza e la semplicità con la quale mi avete risposto, la Vs professionalità ed esperienza quale consiglio conclusivo mi può dare ?
Ringrazio per la cortese attenzione.
Franca
 
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Io non la dichiarerei.
Le plusvalenze derivanti dalla vendita di oggetti d'arte c'erano una volta nel TUIR, poi sono state eliminate (e già questo per me è un punto a favore).
Resta il discorso dell'attività commerciale occasionale, ma per avere un'attività serve una serie di atti coordinati, non basta una cessione occasionale. Il guadagno rilevante secondo me non è automaticamente indice di attività commerciale.
50.000 euro sono tanti; il 23% sono già 11.500 euro. Con quella cifra ti paghi l'eventuale ricorso in caso di contestazioni, secondo me con buone probabilità di riuscita.
Considera inoltre che i soggetti privati è più difficile che siano soggetti ad accertamento rispetto ai titolari di partita IVA.
Claudio.
 
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un bel accertamento sul conto bancario e dovrà giustificare la maggiore entrata
 
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Se la domanda è:

La plusvalenza conseguita per la vendita di un oggetto d'antiquariato (ma anche no) comprato l'anno scorso è da dichiarare?

La risposta è SI' (come ben citato da Fabiano).

Tutte le altre dissertazioni sulla CONVENIENZA o OPPORTUNITA' sono pareri personali, aggiungerei MOLTO personali.

Attenzione:

L'oggetto d'antiquariato, IMPORTANTE, (qsto sembrerebbe esserlo) "viaggia" con una carta d'identità proprio per evitare truffe o "sbadate" perizie. Qsto potrebbe essere un problema.
 
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