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trattenute irpef su arrettratti

falk53

Utente
Salve
Se nel campo del fisco e delle tasse si inserisce anche l'INPS il caos è totale e si rischia di pagare anche quando non dovuto.
Il punto è questo : dopo due anni e 6 mesi l'INPS finalmente riconosce il diritto alla pensione e corrisponde in un unica soluzione gli arrettratti di due anni e mezzo, tassandoli però con tassazione ordinaria al 23% , senza diritto alle detrazioni annuali e trattenendo direttamente l'irpef ( cosa giusta in quanto sostituto d'imposta ) dal totale degli arrettratti.
Il problema è l'ammontare delle imposte ,4.261,00€; l'Inps opera la tassazione come se il reddito fosse stato prodotto in un solo anno ( quindi totale degli arrettratti 18.526 meno 23% cioè 4.261 € uguale 14.265 netti) . I termini sono questi: il reddito è stato prodotto non in un solo anno ma in 2,5 con le seguenti cifre
2010---€ 5.772
2011---€ 7.818
2012---€ 4.936
da rilevare che negli stessi anni non c'è stato altro reddito
le mie conclusioni sono queste : nel 2010 il reddito è ampiamente sotto il minino tassabile per cui esente totalmente da IRPEF
nel 2011 il reddito di 7.818 da origine ad una tassazione netta di soli 93 € ( escluse le addizzionali da pagare separatamente )
per il 2012 è ovvio bisogna aspettare il conguaglio di fine anno.
Da queste considerazioni ritengo che le ritenute operate siano del tutto errate e che tutte quelle tasse non siano da pagare o lo siano solo in minima parte.
Qualcuno potrebbe argomentare che gli arrettratti siano soggetti a tassazione separata ( come in effetti credo sia avvenuto anche se l'INPS non lo specifica) , ma non ritengo corretta neanche questa prassi in quanto la tassazione va effettuata sul reddito prodotto annualmente altrimenti lo stato si comporterebbe da ladro legalizzato prelevando tasse esose da redditi molto bassi e penalizzando ulteriolmente quei poveri disgraziati che oltre alla beffa di vedere riconosciuti il loro diritto con quasi tre anni di ritardo ( il ritardo nel riconoscimento dipende dall'INPS e dalle loro scartoffie mal registrate )subiscono anche il danno con l'addebito di tasse non dovute se il reddito fosse stato ripartito con le giuste annualità così come è stato prodotto.Senza parlare poi delle detrazioni non effettuate.
Vista la situazione la domanda che pongo è questa:
posso recuperare le tasse versate in più e se si come devo fare?
Vi ringrazio anticipatamente per l'eventuale aiuto , penso che l'argomento possa interessare parecchia gente perchè i contenziosi con l'INPS sono all'ordine del giorno.
Un saluto a tutti
Giuseppe
 
non credo, secondo me, che il calcolo che hai esposto e calcolato dall'inps sia errato in funzione delle nuove disposizioni fiscali sugli arretrati soggetti a tassazione separata.
ciao
 
sono redditi che non si dichiarano, i calcoli li farà ade in base al biennio precedente,puoi dunque sperare in un eventuale rimborso se calcolano anno x anno, come dice giuseppe l'inps è obbligata a tassare con l'aliquota minima, tu potevi avere degli altri redditi.
ciao
 
Salve
correggo il pensiero: non volevo dire che il calcolo dell'Inps fosse errato . La procedura cui è obbligato probabilmente è quella e quelli sono i risultati.
Il problema però è un altro : il contribuente non deve pagare imposte non dovute; imposte che invece si originano applicando la procedura dela tassazione separata e che genera le seguenti distorsioni:
1) nel 2010 con un reddito di soli 5772 € il fisco trattiene un'imposta lorda di 1328 € , e non applica le dovute detrazioni che sono superiori all'imposta lorda per cui l'IRPEF netta è uguale a zero
2) nel 2011 su un reddito di 7.818,00 € trattiene un'imposta lorda del 23% pari a 1.798 € anche in questo caso non applicando le dovute e sacrosante detrazioni per redditi da pensione . al netto il contribuente dovrebbe versare 93€
I conti non tornano , applicando la tassazione separata la procedura origina imposte anche dove non sono dovute ; se questa è l'unica procedura esistente lo Stato e per esso il fisco esige ed esigerà sempre imposte non dovute. Forse esagero ma vedo la cosa incostutuzionale : il contribuente è obbligato a pagare le tasse dovute in poroporzione al proprio reddito annuale e non su uno pluriennale formato dalla somma di più annualità che per effetto della progressività delle aliquote origina imposte sempre più alte anche la dove non sono dovute. Voglio ribadire che il ritardo della concessione della pensione ricade esclusivamente sull'INPS e che il contribuente non solo non ha alcuna colpa ma per di più viene pure danneggiato economicamente.
Se l'unica procedura è questa , diciamola tutta , lo stato opera delle vere e proprie truffe nei confronti del contribuente , mi auguro che non sia così e che esista qualche altro meccanismo per pagare il giusto dovuto.
Un cordiale saluto e ti ringrazio per la pronta risposta
 
purtroppo questa è la procedura corretta. le imposte sulla tassazione separata vengono applicate dal sostituto, nel tuo caso applicando l'aliquota minima del 23% a prescindere, per il momento, da ciò che è stato il risultato dei redditi annuali.
ciao
 
ciao
solo una domanda
Ti sembra un modo giusto e onesto di operare , o noi tutti contribuenti dobbiamo sottostare al furto dello stato dei nostri redditi?
ho intenzione di porre un'istanza di interpello all'ag. delle entrate.
procedure o meno non sono stati prodotti redditi da sottoporre a tassazione e si toglie pure il diritto alle detrazioni. Punto . Lo stato non può e non deve spogliare il contribuente a suo piacimento inventando procedure solo a suo0 esclusivo vantaggio.
ciao e scusa per il tono ma non è con te che me la prendo, ci mancherebbe! non ho però intenzione di soccombere ad alcun latrocinio , legalizzato o meno!
 
salve a tutti
Scusate se ritorno sull'argomento tassazione arrettratti perchè qualche via di uscita esiste .
leggendo attentamente gli art. 17 e 21 del T.U.I.R che regolano la procedura della tassazione degli arettratti ( compresi quelli da pensione ) si evince che l'INPS opera senza dubbio la procedura corretta applicando la tassazione separata e non essendoci altri redditi negli anni precedenti applica l'aliquota minima del 23% come previsto dall'art. 17 del Tuir . Fin qui tutto bene . il problema nasce dal fatto che non applica quanto previsto dal comma 4 dell'art. 21 del tuir che stabilisce senza ombra di dubbio che deve operare le detrazioni per ciascuno degli anni cui gli arretrati si riferiscono . in sostanza L'Inps avrebbe dovuto applicare le detrazioni previa richiesta dell'avente diritto agli arretrati. O meglio come testualmente recita l'ultima parte del coma 4 ; gli aventi diritto agli arretratti devono dichiarare al soggetto che li corrisponde l'ammontare delle detrazioni usufruite per ciascuno degli anni cui si riferiscono.
questo il testo integrale dell'art. 21 comma 4 del T.U.I.R.

4. Per gli emolumenti arretrati di cui alla lett. b) del comma 1 dell'art.
17 l'imposta determinata ai sensi dei precedenti commi e' ridotta di un
importo pari a quello delle detrazioni previste nell'art. 13 e nei commi 1 e
2 dell'art. 14 se e nella misura in cui non siano state fruite per ciascuno
degli anni cui gli arretrati si riferiscono. Gli aventi diritto agli
arretrati devono dichiarare al soggetto che li corrisponde l'ammontare delle
detrazioni fruite per ciascuno degli anni cui si riferiscono.
Mi sembra che il diritto alle detrazioni sia ben definito , il problema ora è come recuperare le imposte pagate in più . Qualcuno più esperto di me può essermi d'aiuto ? Considerato che con le normali dichiarazioni sembra impossibile qualsiasi recupero , forse è più facile chiedere un rimborso per altra via ?
Vi ringrazio anticipatamente
 
porte chiuse , o vaghiamo nel buio?
anche l'agenzia delle entrate riconosce che che quelle trattenute non andavano effettuate ma rispedisce il tutto all'Inps come sostituto d'imposta , il quale a sua volta ribadisce che i calcoli vanno fatti dall'ADE . L'inps , nella relazione di liquidazione degli arretratti afferma di aver tenuto conto delle detrazioni spettanti , ma nel documento esaminato dai funzionari dell'Ade le detrazioni non risultano effettuate e viene calcolata e trattenuta l'imposta lorda.I funzionari dell'ADE inoltre pensano che la via del rimborso sia impercorribile soprattutto perchè l'inps non intende rilasciare alcuna dichiarazione che giustifichi l'istanza di rimborso , documento neccessario per l'avvio dell'istanza stessa .
Possibile che il mio sia l'unico caso in italia ?
qualche aiuto?
 
se ritieni corretta questa tua interpretazione, secondo me, potresti fare una sola cosa. fare istanza di rimborso all'ade di competenza e in caso di silenzio puoi ricorrere alla commissione tributaria provinciale contro il silenzio-rifiuto.
ciao
 
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