Riferimento: Reverse charge: comanda chi fa la fattura o chi la riceve?
Rispondo su 3 punti fondamentali:
"una volta stabilito" che si tratti di subappalto... chi lo stabilisce? In linea teorica è facile immaginare il caso astratto, ma in concreto dobbiamo immaginare una verifica fiscale, che avviene sempre da 2 a 5 anni dall'effettuazione delle operazioni. Per "stabilire" che ci troviamo nel campo dell'applicazione non basta l'intuito del subappaltatore, occorrono documenti scritti, prove concrete!
Su questo ti do ragione ma ci dobbiamo arrangiare con quello che ci hanno messo a disposizione. Se esiste un contratto scritto nulla quaestio, ma molto spesso le imprese costruttrici incaricano verbalmente altre imprese (è un caso capitato a miei clienti) di fare determinate prestazioni di manodopera.
Secondo la legge sono obbligato a fare il reverse change perché rientra nelle fattispecie previste. Se poi cominciamo già a fasciaci la testa pensando a tutti i casi che posso capitare nella realtà, non se ne esce più. Anch'io come tutti vorrei un intervento chiarificatore da parte del legislatore, ma se non c'è che facciamo? Non fatturiamo piu?
"non ho visto nessun obbligo di sorta", certamente, se fosse scritto a chiare lettere sarebbe tutto più semplice, il problema è proprio che il legislatore ignora completamente come si concludono gli affari, come si conservano i documenti e come si effettuano le verifiche fiscali, ma noi che siamo i diretti interessati dobbiamo trovare le soluzioni da soli per evitare i problemi futuri, a prescindere da cosa sia scritto letteralmente nelle norme.
"che tutela possa dare una simile dichiarazione": un soggetto che dichiara, sotto la propria responsabilità, che un negozio giuridico rientra in una particolare fattispecie, salvo che sia evidente che la dichiarazione è falsa, è oro colato per il subappaltatore!
Insomma, sia chiaro: se parliamo della norma astratta, è facile trovare la soluzione, io ho evidenziato una cosa ben più grave.
Cioè, come giustificherà il subappaltatore l'omessa indicazione dell'IVA in fattura.
Rispondere che "è obbligato dalla norma sul reverse-charge" non significa niente giuridicamente! Occorrono i documenti, sempre! Poiché esiste una norma che obbliga tutti indistintamente ad applicare l'IVA, ogni situazione diversa va provata, non vedo altre strade, vi prego di riflettere su questo molto attentamente.
Non è obbligo dell'appaltatore richiedere la fattura senza l'applicazione dell'IVA ma è il subappaltatore che deve farla. E come ha detto perfettamente Rocco
Nel caso del reverse charge non è che l'IVA non viene applicata; vi è solo una "inversione" dei relativi obblighi da chi l'IVA la incassa a chi invece la paga. L'importante è che l'Erario incassi il dovuto.
In caso di eventuale controllo basterà dimostrare che i presupposti per l'applicazione del reverse charge esistano.
Comunque in alternativa potrebbero essere sempre invocate, a mio avviso, le "obiettive condizioni di incertezza" eventualmente recate dalla norma.
Fare adesso questo tipo di considerazioni equivale a mettere il carro davanti ai buoi!
L'indicazione da fare sulla fattura richiama l'articolo 17 del DPR 633/72.
Che poi possa essere d'accordo con te sul fatto che sarebbe meglio avere documenti certi su questo non ci piove. Oramai io quando un cliente deve fare una fattura ne discuto con lui cercando di capire se la fattispecie possa rientrare nella disciplina.
Al ricevimento della fattura il cliente dovrà integrarla con l'indicazione dell'aliquota e della relativa imposta e annotarla nel registro delle fatture emesse. Lo stesso documento dovrà essere annotato anche nel registro delle fatture ricevute, allo scopo di detrarre l'imposta. Si rende debitore dell'imposta l’appaltatore (committente) e lo si obbliga al relativo versamento, se soggetto passivo nel territorio dello Stato. Il meccanismo è applicato da soggetti subappaltatori nei confronti delle imprese che svolgono l'attività di costruzione o ristrutturazione di immobili ovvero nei confronti dell'appaltatore principale o di un altro subappaltatore.
In pratica nei contratti di appalto, l'appaltatore ed il subappaltatore emetteranno fattura senza indicare l'imposta. Il soggetto responsabile dell'imposta sarà il committente o l'appaltatore principale.
Quindi cambia solo chi versa materialmente l'IVA, ma essa sarà comunque versata.
Comunque speriamo in un intervento chiarificatore da parte del legislatore.
Cioè, come giustificherà il subappaltatore l'omessa indicazione dell'IVA in fattura.
Rispondere che "è obbligato dalla norma sul reverse-charge" non significa niente giuridicamente! Occorrono i documenti, sempre! Poiché esiste una norma che obbliga tutti indistintamente ad applicare l'IVA, ogni situazione diversa va provata, non vedo altre strade, vi prego di riflettere su questo molto attentamente.
Scusa, ma anche questa del reverse change è norma di legge. Che poi sia fatta coi piedi...
Inoltre continuo a pensare che nessun appaltatore fara mai una richiesta al subappaltatore di reverse change. Non è proprio previsto.
Ad un mio cliente impresa edile, un piastrellista ha fatto tranquillamente la fattura con il reverse cheange (e il contratto era verbale) senza che nessuno gli dicesse niente. Anzi il mio cliente si preoccupava...
Mi piace molto questa discussione. Magari insieme riusciamo a capirci qualche cosa di più anche se credo che Rocco abbia ragione quando dice che solo fra qualche anno si avrà un quadro più completo.