A me è capitato lo stesso caso. Ho fatto fatturare fuori campo IVA. Non avendo detratto l'iva all'atto dell'acquisto come privato, e non avendo autofatturato il bene per utilizzarlo per l'attività, l'operazione non dovrebbe essere imponibile.
Il cliente aveva utilizzato il mezzo per l'attività, inserendone il valore tra i beni strumentali per indicarne la disponibilità, ma non si era nè detratto l'iva nè scaricato il costo d'acquisto. Per cui all'atto della vendita - autoconsumo o a terzi - l'importo è stato fatturato fuori campo iva e la plusvalenza/minusvalenza calcolata sulla differenza con il valore iscritto sul registro.
però poteva tranquillamente ammortizzarne il costo inserendo il valore prendendo dalla fattura originaria di acquisto, non va mica autofatturato da privato a ditta..
ciao
Si... ma se i ricavi non erano tali da "sopportare ammortamenti", meglio evitare plusvalenze alla chiusura... eh, se il cliente ha fatturati da fame...
ok, ma forse mi sbaglio ma io non credo si possa omettere di stanziare ammortamenti per questioni di opportunità fiscale tipo queste, solo nel caso forse (previsto in merito agli studi settore) che detto bene non sia utilizzato..
forse era meglio non inserirlo del tutto e non spesare assicurazioni, carburanti, manutenzioni..
oh, si fa per parlarne..
ciao