Opzione trasparenza: vecchie modalità per le neocostituite La Circolare del Giorno n. 179 del 23.09.2015

In prossimità del termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, previsto per il 30 settembre 2015, ritiene utile esporre i chiarimenti offerti dall'Agenzia delle Entrate con la risoluzione 80/E del 14.09.2015 in materia di opzione per la trasparenza fiscale.

Il caso portato all'attenzione dell'Agenzia delle Entrate tramite interpello riguarda una società di persone trasformata in società di capitali con decorrenza 1° gennaio 2015, impossibilitata ad effettuare l'opzione tramite il modello Unico SC 2015.

Nella risposta fornita, l'Agenzia offre una soluzione che si adatta anche al caso della società costituitasi nel 2015, e che intende optare dal 2015 per il regime di trasparenza.

L'Agenzia delle Entrate "sposa" la soluzione proposta dal contribuente, consentendo l'utilizzo del modello di Comunicazione previgente (quello approvato con provvedimento del 4.8.2004). Il modello dovrà essere inviato entro il nuovo termine del 30.09.2015.

Indice

1. Premessa
2. Le modifiche all'opzione a partire dal 2015
3. Il problema delle neocostituite e delle trasformate
4. Annunciato nuovo modello di comunicazione

IRAP e autonoma organizzazione, il punto della giurisprudenza - parte 2 La Circolare del Giorno n. 178 del 22.09.2015

Si continua l'analisi, iniziata con la nostra Circolare del Giorno 177 del 21.09.2015, sull'autonoma organizzazione IRAP.

In vista del termine di presentazione delle dichiarazioni, si ritiene utile un riepilogo del concetto di autonoma organizzazione, confrontando gli orientamenti della giurisprudenza con quelli dell'Agenzia delle Entrate.

Indice

1. La posizione dell’Agenzia delle Entrate
2. Professionisti – alcuni casi particolari
3. Soggetti esercenti altre attività d'impresa
4. Soluzioni per il contribuente

IRAP e autonoma organizzazione, il punto della giurisprudenza - parte 1 La Circolare del Giorno n. 177/2015

Anche quest'anno, i “piccoli” professionisti devono valutare se procedere, o meno, alla presentazione della dichiarazione IRAP e all’esecuzione dei relativi versamenti. Infatti, nonostante il consolidato orientamento giurisprudenziale abbia generalmente escluso l’assoggettamento all’imposta per i lavoratori autonomi privi di autonoma organizzazione, la questione non è ancora stata risolta né a livello normativo, né interpretativo.

A tal fine, considerato l’elevato numero di sentenze in materia, si riepilogano i principali  orientamenti della giurisprudenza.

Si fa presente che il CdM dello scorso 23/06/2015, ha avviato una prima discussione sui decreti legislativi attuativi della delega fiscale. Tra le bozze di provvedimenti vi è lo schema di DLgs. sulla nozione di autonoma organizzazione cui sinora non è stato dato seguito. Ora, il tema potrebbe essere riproposto nella legge di stabilità 2016.

Considerata l'ampiezza degli argomenti trattati, l'approfondimento sarà concluso nella prossima Circolare del Giorno.

Indice

1. Premessa
2. Assoggettamento ad Irap dei lavoratori autonomi
3. Ultime novità legislative
4. Autonoma organizzazione secondo la Cassazione

Agevolazione prima casa anche con riacquisto a titolo gratuito La Circolare del Giorno n. 176 del 18.09.2015

L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 49/E/2015, ha fornito un chiarimento molto importante in materia di agevolazione prima casa, ribaltando l'orientamento assunto finora.

Per chi acquista una prima casa sono previste una serie di agevolazioni fiscali, condizionate al rispetto di determinati requisiti. Tra questi vi è l'obbligo di non cedere l'immobile prima dei 5 anni dall'acquisto. In caso di cessione infraquinquennale c'è la possibilità di non perdere i benefici fiscali se il contribuente acquista un altro immobile, da adibire ad abitazione principale, entro un anno dalla cessione dell'immobile acquistato con i benefici prima casa.

Con precedenti documenti di prassi l'Agenzia delle Entrate aveva affermato che solo l'acquisto a titolo oneroso di  un altro immobile, entro un anno dalla cessione della "prima casa", poteva bloccare la perdita delle agevolazioni fiscali.

Con la risoluzione 49/E/2015, invece, afferma che anche l'acquisto a titolo gratuito salva i benefici.

In questo modo l'Agenzia delle Entrate si uniforma all'orientamento espresso più volte dalla Corte di Cassazione, e invita gli Uffici ad abbandonare i contenziosi basati sulla prassi precedente, ormai obsoleta.

Indice

1. Premessa
2. Il concetto di prima casa e le agevolazioni fiscali
3. L'efficacia dell'acquisto gratuito secondo la giurisprudenza
4. Il nuovo orientamento dell'Agenzia delle Entrate

730 precompilato con le spese sanitarie dal 2016 La Circolare del Giorno n. 175 del 17.09.2015

Dal 2016 (modello 730/2016 - redditi 2015) nella dichiarazione precompilata confluiranno anche i dati delle spese sanitarie registrate con il sistema "Tessera Sanitaria" ed i dati dei rimborsi effettuati nel periodo d’imposta precedente.

L'Agenzia delle Entrate ha definito le modalità di utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie con il provvedimento del 31 luglio 2015 (pubblicato il 3 agosto 2015), mentre con Decreto MEF sempre del 31 luglio (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 agosto scorso) sono state definite le specifiche tecniche e le modalità operative per la trasmissione dai dati sanitari al Sistema Tessera Sanitaria da parte delle farmacie, dei medici e delle strutture a ciò tenute. Il Sistema TS poi li renderà disponibili all'Agenzia delle Entrate per la predisposizione della dichiarazione precompilata.

Il contribuente potrà esercitare il diritto di opposizione all'utilizzo dei dati, perdendo, però, il diritto al relativo rimborso.

Per le spese sanitarie sostenute nel 2015, il diritto di opposizione potrà essere esercitato:

• dal 1° ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, comunicando alle Entrate i dati aggregati relativi alle spese da escludere e, quindi, da cancellare;
• dal 1° al 28 febbraio 2016, accedendo direttamente all'area autenticata del sito del Sistema Tessera Sanitaria e selezionando le voci per il quale si esprime il diritto di opposizione.

Indice

1. Il 730 precompilato: un breve riepilogo
2. La dichiarazione 730 precompilata nel 2015
3. La dichiarazione 730 precompilata nel 2016 con i dati della TS
4. Soggetti interessati e relativi dati da  trasmettere al Sistema TS
5. L'utilizzo dei dati da parte dell'agenzia delle entrate
6. Accesso ai dati sanitari da parte del contribuente
7. Le misure a tutela della privacy ed il diritto di opposizione

La legge europea 2014 La Circolare del Giorno n. 174 del 16.09.2015

Gli articoli 12 e 13 della L. n. 115/15 (Legge europea 2014) hanno modificato la disciplina riguardante gli scambi intracomunitari di beni e la disciplina IVA relativa ai servizi connessi agli scambi intracomunitari.

L’art. 12 della Legge europea 2014 ha modificato l’art. 9, comma 1 del D.P.R. 633/72 estendendo il regime di non imponibilità IVA anche ai servizi accessori, a condizione che i corrispettivi di tali servizi abbiano concorso alla formazione della base imponibile anche se la stessa non sia stata assoggettata ad IVA.

L’art. 13 invece, ha modificato gli artt. 38 e 41 del D.L. n. 331/93 che riguardano gli scambi intracomunitari di beni.

Indice

1. Introduzione
2. Importazioni di merci di valore trascurabile – esenzione da iva e dazi doganali delle spese di trasporto – art. 12
3. Beni temporaneamente movimentati all’interno della ue – natura intracomunitaria del trasferimento – art. 13

Interventi di ristrutturazione sulle parti comuni di un condominio La Circolare del Giorno n. 173 del 15.09.2015

In prossimità del termine di presentazione del modello Unico PF 2015 si ritiene utile esporre i chiarimenti offerti dall'Agenzia delle Entrate con la risoluzione 74/E del 27.08.2015 in materia di detrazione 50% degli interventi di ristrutturazione.

Il caso riguarda gli interventi eseguiti sulle parti comuni di un condominio minimo, e l'erronea intestazione delle fatture e dei bonifici. Nel caso prospettato, infatti, gli elementi giustificativi erano stati intestati ai singoli condòmini, anziché al condominio.

L'Agenzia delle Entrate, dopo aver riepilogato le regole per la corretta fruizione dell'agevolazione nel caso di interventi condominiali, e la necessità che il condominio (anche se minimo) possegga il codice fiscale, propone una soluzione pro-contribuente, con un iter di adempimenti per sanare l'irregolarità.

Il contribuente che si regolarizza potrà inserire le spese sostenute nel 2014 in Unico PF 2015, da presentare entro il 30.09.2015, o se ha già presentato il modello 730/2015, attraverso il modello 730/2015 integrativo entro il 26.10.2015.

Indice

1. Premessa
2. La necessità del codice fiscale per il condominio
3. La regolarizzazione del contribuente

Remissione in bonis 5 per mille entro il 30 settembre 2015 La Circolare del Giorno n. 172 del 14.09.2015

Entro il prossimo 30 settembre 2015, gli enti che intendono partecipare al riparto del 5 per mille per l'esercizio finanziario 2015, ma che non hanno rispettato la tempistica per gli adempimenti richiesti a tal fine, possono regolarizzare la propria posizione ricorrendo all'istituto della remissione in bonis.

Il ricorso all'istituto comporta che, entro tale data:

• venga presentata la domanda di iscrizione se non ancora presentata;
• vengano presentate le relative integrazioni documentali;
• sia versata la sanzione in misura pari a 258 euro, mediante modello F24 e senza possibilità di effettuare la compensazione.

Si ricorda che la Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014) ha trasformato da quest'anno il contributo del 5 per mille dell'Irpef da beneficio provvisorio, riproposto annualmente da specifiche disposizioni normative, ad una forma stabile di finanziamento dei settori di rilevanza sociale.

Indice

1. L'istituto della "remissione in bonis" in generale
2. Remissione in bonis 5 per mille
3. Enti interessati dalla remissione in bonis 5 per mille
4. Enti del volontariato
5. Associazioni sportive dilettantistiche
6. Enti senza scopo di lucro
7. Enti della ricerca sanitaria

Il nuovo falso in bilancio La Circolare del Giorno n. 171 dell'11.09.2015

Il 14 giugno 2015 è entrata in vigore la L. 69/2015, chiamata anticorruzione, che oltre a inasprire le pene per alcuni reati contro la pubblica amministrazione, ha previsto delle modifiche rilevanti agli articoli 2621-2622 del codice civile sulle false comunicazioni sociali.

Si tratta di quelle norme che prevedono la pena della reclusione per gli amministratori, direttori generali, dirigenti, liquidatori e sindaci che in maniera consapevole espongono fatti falsi o omettono fatti rilevanti nella documentazione della società (bilanci, relazioni ecc …).

La disciplina sarà analizzata distinguendo tra società quotate e non, ed evidenziando la differenza con la normativa precedente.

Indice

1. Premessa
2. False comunicazioni sociali per le società non quotate
3. False comunicazioni sociali per le società quotate
4. Fatti di lieve entità
5. Tenuità del danno
6. Rati societari
7. Tabella riepilogativa

Voluntary Disclosure: gli ulteriori chiarimenti delle Entrate - parte 2 La Circolare del Giorno n. 170 del 10.09.2015

Si continua l'analisi, iniziata con la nostra Circolare del Giorno 169 del 09.09.2015, sui recenti chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate pubblicati con le Circolari n. 30 dell'11/08/2015 e n. 31 del 28.08.2015.

Indice

1. Ambito temporale
2. Aspetti sanzionatori
3. Ulteriori profili applicativi
4. Il nuovo modello di waiver svizzero