Check-list visto di conformità crediti Ires - La Circolare del Giorno n. 214 del 13.10.2021

L’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti relativi alle imposte sui redditi, per importi superiori a € 5.000 obbliga al rilascio del visto di conformità sulla relativa dichiarazione.

Il visto di conformità non è richiesto in caso:

di compensazione “verticale” nell’ambito del medesimo codice tributo
di istanza di rimborso di tali crediti
di compensazione di crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (come i crediti del quadro RU)

I controlli che il certificatore deve effettuare per apporre il visto di conformità sono di natura meramente “formale”, non “sostanziale”.

I soggetti ISA che ottengono un Indice almeno pari a 8 beneficiano dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione del credito Ires di un importo non superiore a € 20.000. Analogo esonero è riservato ai soggetti ISA che ottengono una media degli Indici per il 2019 - 2020 almeno pari a 8,5.

Si propone un fac-simile della check-list per il credito Ires 2020

Check-list visto di conformità crediti Irpef - La Circolare del Giorno n. 212 del 11.10.2021

L’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti relativi alle imposte sui redditi, per importi superiori a € 5.000 obbliga al rilascio del visto di conformità sulla relativa dichiarazione.

Il visto di conformità non è richiesto in caso:

• di compensazione “verticale” nell’ambito del medesimo codice tributo
• di istanza di rimborso di tali crediti
• di compensazione di crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (come i crediti del quadro RU)

I controlli che il certificatore deve effettuare per apporre il visto di conformità sono di natura meramente “formale”, non “sostanziale”.

I soggetti ISA che ottengono un Indice almeno pari a 8 beneficiano dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione del credito Irpef di un importo non superiore a € 20.000. Analogo esonero è riservato ai soggetti ISA che ottengono una media degli Indici per il 2019 - 2020 almeno pari a 8,5.

Si propone un fac-simile della check-list per il credito Irpef 2020.

Tassazione redditi esteri di amministratori residenti - La Circolare del Giorno n. 186 del 13.09.2021

Nonostante le restrizioni imposte dal periodo pandemico, con l’avanzare di globalizzazione e internazionalizzazione capita sempre più frequentemente di imbattersi in situazioni concernenti dei soggetti residenti in Italia che svolgono incarichi in veste di consiglieri di amministrazione all’interno del management di società straniere. Vediamo di individuare correttamente l’inquadramento e gli adempimenti dichiarativi di tali contribuenti, non prima però di aver riepilogato almeno sommariamente la normativa domestica. 

Indice

1. La normativa domestica
2. Le disposizioni convenzionali internazionali e la gerarchia delle fonti
3. Esempio amministratore parasubordinato e amministratore autonomo
4. Come dichiarare i redditi in Italia

Finanziamenti infragruppo e transfer pricing (Cass. 20.5.2021 n. 13850) - La Circolare del Giorno n. 178 del 03.09.2021

Il principio di libera concorrenza è attualmente il criterio-cardine per la disciplina del transfer pricing, volta a individuare i valori di scambio congrui tra imprese “consociate”, ciò al fine di escludere fenomeni di delocalizzazione degli imponibili attraverso gli arbitraggi sui prezzi.

Analoga funzione era svolta in precedenza dal principio del valore di mercato.

Nel particolare contesto del TP, il riferimento a un valore scaturito dalle negoziazioni tra imprese terze in regime di libera concorrenza rappresenta una “precisazione”, si ritiene, utile a meglio circoscrivere una nozione altrimenti vaga come quella di “valore di mercato”.

In particolare, il rischio di artificiose manovre sui prezzi può associarsi ai finanziamenti posti in essere tra imprese. 

Indice

1. Quadro generale
2. Funzionamento
3. Valore di mercato
4. Imprese associate
5. Platea soggettiva
6. Determinazione del prezzo
7. Servizi a basso valore aggiunto
8. Rettifiche in diminuzione
9. Oneri documentali
10. Il caso
11. Precisazioni
12. Osservazioni della Corte
13. Il TP non è “abuso”
14. Prestito o apporto di capitale?
15. Onere probatorio
16. Indicazioni fornite

Perdite su crediti: normativa, chiarimenti e modello Redditi 2021 - La Circolare del Giorno n. 173 del 30.08.2021

Il corretto trattamento delle perdite su crediti, ai fini del loro riconoscimento fiscale, costituisce un argomento particolarmente sensibile in tema di determinazione del reddito d’impresa, anche in conseguenza delle divergenze con la normativa civilistica.

Recenti documenti interpretativi hanno chiarito alcuni dibattuti o incerti punti in riferimento al perimetro temporale della deducibilità fiscale di queste poste, le quali, ai fini del loro riconoscimento fiscale, dovranno essere correttamente esposte sul modello Redditi 2021, in base alle istruzioni del modello dichiarativo.

Indice

1. Il trattamento civilistico
2. Il trattamento fiscale generale
3. Gli elementi certi e precisi
4. I crediti di modesto importo
5. Debitore soggetto a procedure concorsuali
6. Il corretto arco temporale per la deduzione
7. Il modello Redditi 2021

Detrazione Irpef per acquisto o realizzazione box auto - La Circolare del Giorno n. 157 del 20.07.2021

La detrazione Irpef per il recupero del patrimonio edilizio spetta (nella stessa misura e con regole simili a quelle descritte nel capitolo precedente) anche per l’acquisto o la realizzazione di posti auto pertinenziali. In particolare, l’agevolazione è riconosciuta:

• per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati (solo per le spese imputabili alla loro realizzazione);
• per la costruzione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune (purché vi sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa).

Indice

1. Premessa
2. Acquisto da impresa costruttrice o cooperativa edilizia
3. Costruzione
4. Spese ammesse alla detrazione
5. Documentazione da conservare
6. Controlli del Caf o del professionista abilitato per la documentazione  

Proroga versamenti per contribuenti Isa e forfetari - La Circolare del Giorno n. 142 del 30.06.2021

Per tener conto dell'impatto che l'emergenza Covid 19 ha avuto anche quest'anno sull'operatività dei contribuenti di minori dimensioni e dei loro intermediari, il Governo ha adottato un Dpcm che proroga il termine di versamento del saldo 2020 e del primo acconto 2021 ai fini delle imposte sui redditi e dell'IVA, per i contribuenti interessati dall'applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.

Il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione.

Indice

1. Proroga termini di versamento

ACE innovativa 2021 - La Circolare del Giorno n. 130 del 15.06.2021

Il D.L. 25 maggio 2021, n. 73, cd. “Sostegni-bis” ha introdotto, tra le misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, un incentivo alle imprese consistente in un rafforzamento dell’Aiuto alla Crescita Economica (ACE), denominato “ACE innovativa 2021”

Indice

1. Premessa: l’incentivo ACE
2. Le novità dell’ACE innovativa 2021
3. Modalità di fruizione del beneficio
4. Le disposizioni anti abuso

Tassazione redditi esteri lavoro dipendente - La Circolare del Giorno n. 127 del 10.06.2021

La normativa fiscale internazionale non appare spesso semplice da decifrare. Il più delle volte, un contribuente (specie se lavoratore dipendente) non ha alcuna contezza dei propri obblighi dichiarativi e, conseguentemente, delle eventuali imposte da corrispondere allo Stato. Al fine, dunque, di evitare brutte sorprese (avvisi di accertamento relativi a precedenti dichiarazioni omesse e imposte evase), cerchiamo di capire bene in questa Circolare del Giorno quando sorgono tali obbligazioni e, nel caso, come procedere in maniera corretta.

Indice

1. La residenza
2. Convenzione contro le doppie imposizioni
3. Come adempiere agli obblighi fiscali
4. Tabelle convenzionali
5. Dichiarazione dei redditi

Distribuzione di riserve ai soci - La Circolare del Giorno n. 100 del 04.05.2021

Le problematiche relative agli effetti reddituali o patrimoniali conseguenti alla distribuzione di riserve delle società IRES sono suscettibili di notevoli sviluppi interpretativi, in considerazione delle varie tipologie di riserve e della loro differente natura, ascrivibile al “capitale” dell’impresa ovvero ad utili accantonati.

Occorre quindi distinguere le riserve di capitali dalle riserve di utili, e tra queste ultime (suscettibili di effetti sul reddito dell’impresa), le riserve in sospensione di imposta da quelle tassabili (in caso di distribuzione, ovvero in ogni ipotesi di utilizzo).

Va inoltre considerato che la distribuzione di riserve ai soci – anche per effetto di operazioni straordinarie, come si dirà - genera in capo agli stessi effetti diversi dipendenti dalla tipologia delle riserve interessate.

Indice

1. Aspetti generali
2. Effetti della distribuzione
3. Distribuzione prioritaria
4. Eccedenza sul valore fiscale
5. Riserve di utili
6. Riserve tassabili
7. Riserve in sospensione
8. Rivalutazioni
9. Saldo attivo
10. Copertura di perdite
11. Distribuzione del saldo attivo
12. Affrancamento
13. Credito di imposta
14. Tassazione società / soci
15. Tassazione degli utili
16. Precisazioni
17. Fusioni
18. Trasformazione eterogenea
19. Fusione eterogenea
20. Scissione
21. Tabella riepilogativa