Caldaie ed impianti di riscaldamento, come ottenere le agevolazioni - La Circolare del Giorno n. 250 del 23.11.2020

Il cambio della caldaia, o comunque un consistente intervento sull’impianto di riscaldamento può essere oggetto di agevolazioni, le quali possono dare diritto a detrazioni dall’imposta lorda che arrivano fino al 110%, oltre che far maturare il diritto alternativo per il contribuente, di cedere l detrazione spettante o richiedere al fornitore, uno sconto in fattura.

Indice

1. Premessa
2. La misura della detrazione: 50%, 65% o 110%?
3. I soggetti beneficiari
4. Immobili interessati 
5. I condomini e le parti comuni
6. La cessione della detrazione e lo sconto in fattura

Check-list visto di conformità crediti Ires - La Circolare del Giorno n. 231 del 29.10.2020

L’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti relativi alle imposte sui redditi, per importi superiori a € 5.000 obbliga al rilascio del visto di conformità sulla relativa dichiarazione.

Il visto di conformità non è richiesto in caso:

• di compensazione “verticale” nell’ambito del medesimo codice tributo
• di istanza di rimborso di tali crediti
• di compensazione di crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (come i crediti del quadro RU)

I controlli che il certificatore deve effettuare per apporre il visto di conformità sono di natura meramente “formale”, non “sostanziale”.

I soggetti ISA che ottengono un Indice almeno pari a 8 beneficiano dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione del credito Ires di un importo non superiore a € 20.000. Analogo esonero è riservato ai soggetti ISA che ottengono una media degli Indici per il 2018 - 2019 almeno pari a 8,5.

Si propone un fac-simile della check-list per il credito Ires 2019.
 

Check-list visto di conformità crediti Irpef - La Circolare del Giorno n. 230 del 28.10.2020

L’utilizzo in compensazione in F24 dei crediti relativi alle imposte sui redditi, per importi superiori a € 5.000 obbliga al rilascio del visto di conformità sulla relativa dichiarazione.

Il visto di conformità non è richiesto in caso:

• di compensazione “verticale” nell’ambito del medesimo codice tributo
• di istanza di rimborso di tali crediti
• di compensazione di crediti d’imposta derivanti da agevolazioni (come i crediti del quadro RU)

I controlli che il certificatore deve effettuare per apporre il visto di conformità sono di natura meramente “formale”, non “sostanziale”.

I soggetti ISA che ottengono un Indice almeno pari a 8 beneficiano dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione del credito Irpef di un importo non superiore a € 20.000. Analogo esonero è riservato ai soggetti ISA che ottengono una media degli Indici per il 2018 - 2019 almeno pari a 8,5.

Si propone un fac-simile della check-list per il credito Irpef 2019

La decorrenza della nuova tassazione del fringe benefit per le auto - La Circolare del Giorno n. 218 del 14.10.2020

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 46/E del 14 agosto 2020 ha chiarito che il nuovo regime di addebito del fringe benefit per le auto che prevede gradi di imponibilità inversamente proporzionali al livello di inquinamento dell’autovettura concessa in uso promiscuo al lavoratore, parte dal 1° luglio 2020.

Tale data deve essere rispettata sia per quanto riguarda l’immatricolazione dei veicoli che per la stipula dell’accordo tra datore di lavoro e dipendente.

Indice

1. Auto date in uso promiscuo al dipendente
2. Modifiche legge di bilancio 2020
3. Assegnazione del veicolo
4. Immatricolazione del veicolo 
5. Decorrenza nuova norma 
6. Immatricolazione avvenuta prima del 30.06.2020 e assegnazione dopo il 1.7.2020

Ritenute e compensazioni negli appalti: ultimi chiarimenti - La Circolare del Giorno n. 215 del 09.10.2020

Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha fornito due chiarimenti in relazione con il nuovo art. 17-bis del D.Lgs. n. 241/97 che era stato rivisitato in sede di conversione del D.L. n. 124 del 2019 con efficacia dal 1ª gennaio 2020.

I due interventi di cui si parla sono la R.M. n. 53/E del 22 settembre 2020 e la risposta ad interpello n. 313 del 4 settembre 2020.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti coinvolti
3. Catene di soggetti
4. Ambito oggettivo
5. Superamento del limite dei 200.000 Euro
6. Prevalente utilizzo di manodopera
7. Dati da comunicare al committente
8. Versamento delle ritenute
9. Sospensione dei crediti vantati dalle imprese
10. Regime sanzionatorio per il committente
11. Deroghe alla disciplina
12. Divieto di compensazione per i contributi previdenziali e assistenziali
13. Modello di certificato

Veicoli aziendali: il Falso autocarro e l’Autocarro fiscale - La Circolare del Giorno n. 214 del 08.10.2020

A causa di una normativa fiscale molto svantaggiosa, è divenuta prassi diffusa immatricolare (o re-immatricolare) le autovetture come autocarri per poterne sfruttare il più vantaggioso trattamento fiscale previsto, in quanto veicoli strumentali per natura.

In risposta il legislatore ha predisposto una disciplina antielusiva in base alla quale gli autocarri furgonati adibiti al trasporto di quattro o più persone, che superano determinati livelli di potenza (c.d. Falsi autocarri), sono soggetti alle norme fiscali che regolano il trattamento degli autoveicoli, con conseguente limitazione della deducibilità.

Per effettuare un corretto inquadramento del veicolo è sufficiente utilizzare la sua Carta di circolazione, da cui sarà possibile verificare le caratteristiche dello stesso e in base ai dati ivi presenti calcolarne la potenza.

La distinzione sopra indicata non vale ai i fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto, relativamente alla quale la totale o parziale detraibilità del veicolo dipende dall’utilizzo che di questo ne viene fatto.

Indice

1. La classificazione fiscale dei veicoli
2. La normativa antielusiva
3. L’individuazione del falso autocarro o dell’autocarro fiscale
4. Il trattamento I.v.a.

La cessione del credito d’imposta del Superbonus: come funziona - La Circolare del Giorno n. 201 del 24.09.2020

Introdotto dal cosiddetto decreto Rilancio per gli anni 2020 e 2021, il Superbonus, che genera una detrazione del 110% in caso di interventi di riqualificazione su edifici abitativi esistenti, è una misura divenuta molto famosa anche presso il grande pubblico, grazie all’entità dell’agevolazione ed alla possibilità di cedere (o scontare in fattura) la detrazione fiscale spettante anche durante l’effettuazione dei lavori.

Considerata la consistenza del bonus fiscale, il Legislatore italiano, raramente parco nel pretendere adempimenti burocratici, nel caso specifico richiede un particolare surplus di adempimenti.

Nel presente approfondimento si esporranno i passi da seguire per effettuare la cessione del bonus fiscale spettante, dando per acquisito quanto richiesto dal Legislatore per poter legittimamente usufruire del Superbonus.

Indice

1. Il superbonus
2. La cessione
3. Gli altri crediti di imposta cedibili
4. Le asseverazioni
5. Il visto di conformità
6. Modalità di esercizio dell’opzione
7. Il ruolo delle banche

Bonus facciate: i recenti chiarimenti delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 198 del 21.09.2020

L’Agenzia delle Entrate è recentemente intervenuta in tema di “Bonus facciate” chiarendo che:

• il beneficio spetta per le spese sostenute per gli interventi realizzati sulla facciata interna dell’edificio anche qualora la stessa sia solo parzialmente visibile dalla strada (interpello 296/2020);
• in caso di interventi fatti su parti comuni di condominio ogni condòmino può decidere, per la parte di spesa a lui imputabile, di quale agevolazione intende fruire, indipendentemente dalla scelta operata dagli altri condomini (interpello 294/2020)

Indice

1. Premessa
2. Interventi ammessi
3. Involucro esterno
4. Interpello n. 296 del 01.09.2020
5. Interpello n. 294 del 01.09.2020

Flat tax del 7% per i titolari di pensione estera - La Circolare del Giorno n. 193 del 15.09.2020

L’art. 24-ter del TUIR ha introdotto, a partire dal 2019, un nuovo regime fiscale, per i titolari di pensione estera che trasferiscono la propria residenza nel Mezzogiorno, che consiste nell’applicazione di una flat tax del 7% su tutti i redditi prodotti all’estero.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul regime con la C.M. n. 21/E del 17 luglio 2020.

Indice

1. Premessa
2. Ambito soggettivo
3. Ambito oggettivo
4. Esercizio dell’opzione
5. Esclusione di uno o più stati esteri
6. Effetti dell’opzione
7. Ulteriori effetti dell’esercizio dell’opzione
8. Durata del regime opzionale
9. Revoca, decadenza e inefficacia dell’opzione
10. Ipotesi di decesso del neo residente

Nuove misure per le erogazioni liberali a contrasto dell’emergenza Covid-19

Il Decreto “Cura Italia” in vigore dal 17.3.2020 – D.L. n. 18 del 2020, pubblicato sulla G.U. 17.3.2020, n. 70 – contiene alcune misure che riguardano agevolazioni fiscali e finanziarie.

Una di tali misure è prevista nell’art. 66, che prevede disposizioni agevolative “rafforzate” per le erogazioni liberali effettuate per finanziare gli interventi di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19, con un regime distinto a seconda che le erogazioni siano effettuate da soggetti non imprenditori, ovvero imprenditori.

Indice

1. Premessa
2. Persone fisiche ed enti non commerciali
3. Soggetti titolari di reddito d’impresa
4. Valorizzazione delle erogazioni in natura
5. Chiarimenti della c.m. n. 8/E del 2020
6. Erogazioni in denaro
7. Detrazione Iva