Previndapi - Circolare n. 38 del 1.12.2017 in tema di contributo a carico dei datori di lavoro

La PREVINDAPI, con Circolare 01 dicembre 2017, n. 38, rende noto che  con il rinnovo del CCNL-2017-2019 la Confapi e la Federmanager hanno istituito, a decorrere dal 1° gennaio 2017, un contributo annuo a carico del datore di lavoro da versare al Previndapi, pari allo 0,50% della retribuzione globale lorda, effettivamente percepita dal Dirigente in servizio, da applicarsi fino la limite di € 150.000,00 annui.

Messaggio INPS n. 4921 del 7.12.2017 su uniemens ontribuzione agricola

Messaggio n. 4921 del 07 dicembre 2017

L’INPS fornisce informazioni sull’adattamento del sistema Uniemens al settore della contribuzione agricola unificata – Profilazione soggetti abilitati ad operare.

Messaggio INPS N. 4939 del 7.12.2017 su gestione pubblici dipendenti

Messaggio n. 4939 del 07 dicembre 2017

L’INPS fornisce informazioni sul rilascio nuove funzionalità applicative per la gestione nella Posizione Assicurativa dei pubblici dipendenti degli “eventi con accredito figurativo”

Messaggio INPS n. 4930 del 07.12.2017 intema di incentivo occupazione Sud

Messaggio n. 4930 del 07 dicembre 2017

L’INPS fornisce informazioni sull’incentivo Occupazione SUD del Programma Operativo Nazionale “Sistemi di Politiche attive per l’Occupazione”. Ulteriore proroga termini recupero arretrati

Messaggio INPS n. 4929 del 7.12.2017 su gestione lavoratori domestici

Messaggio n. 4929 del 07 dicembre 2017

L’INPS fornisce informazioni sulla gestione Lavoratori domestici.  Infasamento crediti

Sentenza Cassazione lavoro n.27224 del 16.11.2017 in tema di indennità maternita libere professioniste

Cass. civ., sez. lav., 16 novembre 2017, n. 27224

L'indennità di maternità dovuta alle libere professioniste esercenti la professione legale nel regime giuridico regolato dall'art. 70 del d.lgs. n. 151 del 2001 (attualmente modificato per effetto della l. n. 289 del 2003), ratione temporis applicabile, deve essere corrisposta assumendo, come base di calcolo, il reddito percepito e denunciato ai fini fiscali nel secondo anno precedente a quello della domanda, non essendo né previsto dalla norma né desumibile in via interpretativa un tetto massimo non oltrepassabile come nella disciplina normativa successiva, alla quale deve essere riconosciuta natura esclusivamente innovativa.

Sentenza Cassazione lavoro n. 27333 del 17.11.2017 in tema di attività lavorativa nel periodo di assenza per malattia

Cass. civ., sez. lav., 17 novembre 2017, n. 27333

Il comportamento del dipendente che presti attività lavorativa durante il periodo di assenza per malattia può costituire giustificato motivo di recesso da parte del datore di lavoro ove esso integri una violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifici obblighi contrattuali di diligenza e fedeltà

Ordinanza Cassazione lavoro n. 27467 del 20.1.1.2017 in tema di insolvenza nel pagamento del TFR

Cass. civ., sez. VI lav., ord., 20 novembre 2017, n. 27467

Ai fini della tutela prevista dalla l. 297/1982 in favore del lavoratore per il pagamento del t.f.r. in caso di insolvenza del datore di lavoro, quest’ultimo, se è assoggettabile a fallimento, ma in concreto non può essere dichiarato fallito per aver cessato l’attività di impresa da oltre un anno, va considerato non "soggetto" a fallimento.

Sentenza Cassazione lavoro n. 28096 del 24.11.2017 in tema di demansionamento e danno

Cass. civ., sez. lav., 24 novembre 2017, n. 28096

Il pregiudizio sofferto dal lavoratore in seguito al subito demansionamento professionale non deriva automaticamente dalla violazione delle prescrizioni di cui all’art. 2103 c.c., al contrario incombendo al prestatore l'onere di provare che in conseguenza di detta violazione si sia verificato un evento dannoso, ovvero il danno da dequalificazione, che è cosa ben diversa dalla dequalificazione in sé.

Ordinanza Cassazione lavoro n. 28110 del 24.11.2017 in tema di prestazioni previdenziali lavoro subordinato in agricoltura

Cass. civ., sez. VI lav., ord., 24 novembre 2017, n. 28110

Con riferimento ai lavoratori subordinati a tempo determinato nel settore dell'agricoltura, il diritto dei medesimi alle prestazioni previdenziali, al momento del verificarsi dell'evento protetto, è condizionato, sul piano sostanziale, dall'esistenza di una complessa fattispecie, che è costituita dallo svolgimento di una attività di lavoro subordinato a titolo oneroso per un numero minimo di giornate in ciascun anno di riferimento, che risulti dalla iscrizione dei lavoratori negli elenchi nominativi di cui al r.d. 1949/1940 e successive modificazioni e integrazioni, o dal possesso del c.d. certificato sostitutivo.