Riferimento: Timore e tremore da avviso di rettifica e liquidazione
Carissimi,
Sono stato dal commercialista e più o meno mi ha confermato quello che temevo, e che cioè:
- È vero che le due imposte (cioè quella di registro e l'IRPEF) hanno presupposti diversi; però ultimamente la Cassazione sta dando continuamente ragione all'ADE, quando essa rettifica il valore degli immobili ai fini del registro, e quando l'accertamento si consolida è praticamente automatico che poi arrivi l'accertamento IRPEF per lo stesso importo. Ciononostante, le Commissioni Tributarie Regionali stanno dando ragione ai contribuenti e torto all'ADE, il che (insieme alla circolare 18/E del 2010), forse lascia intravedere un qualche possibile modifica della situazione. Di contro, i recenti proclami sulla "lotta contro l'evasione" rischiano di farci stringere le budella ancor di più in casi come questo.
- La cosa migliore (come mi aveva già suggerito marica) è quella di impugnare l'avviso di rettifica e liquidazione.
- Ove mi dovesse poi arrivare accertamento sull'IRPEF, a seguito delle riforme che limitano la potestà del giudice tributario di sospendere l'esecutività della cartella per non oltre 150 giorni, l'agente della riscossione comincerebbe subito coi pignoramenti, ancor prima che sia deciso il mio ricorso sull'IRPEF.
Purtroppo ora la
difficoltà è quella di riuscire a convincere il compratore a proporre ricorso, adottando quindi una strategia unitaria. Infatti,
qualora decidesse per un mero calcolo economico di non affrontarlo, ma
di fare atto di accertamento con adesione, l'ADE poi potrebbe opporre anche a me detto accertamento, ed anche se io decidessi di insistere nel ricorso dichiarerebbe cessata la materia del contendere. A quel punto
l'accertamento IRPEF sarebbe pressoché automatico, e dal momento che vi sarebbe una presunzione grave, precisa e concordante in favore dell'ADE, per me sarebbe molto difficile vincere, anche portando copia dell'atto di compravendita, degli assegni, conti correnti, etc.
La situazione, quindi, è molto brutta. Di possibilità di convincere il compratore non so quante ce ne sono; ci ho già preso appuntamento per parlarci; vedremo che dirà.
Ringrazio comunque i giudici di Cassazione (più che il legislatore) che col loro balordo e folle orientamento giurisprudenziale molto probabilmente faranno finire sotto i ponti una famiglia come la mia, facendomi pagare in tasse molto di più di quanto da quel terreno ho ricavato
![Mad :mad: :mad:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
Invece ringrazio tutti voi per la grande disponibilità ed il conforto morale che mi avete dato.
Cercherò di tirarmi su il morale pensando che esistono cose molto più brutte nella vita (tipo incidenti, malattie, etc.) più gravi di finire sbattuti fuori di casa indebitati ed espropriati dall'ADE per duecentomila euro di plusvalenza mai riscossi.
Quello che invece penso proprio mi sfiancherà sarà invece il timore ed il tremore nell'attesa che tutto si compia, il che non si risolverà certo a breve ma che mi accompagnerà nel corso di anni. Grazie Italia!