Adesso è possibile con la stessa banca procedere alla rinegoziazione del mutuo , senza estinguere il vecchio, per modificare il periodo di restituzione, ad esempio da 20 anni passarlo a 30.
Ho sottoposto questa richiesta alla mia banca, però non capisco il metodo che vorrebbero adottare, cioè prendono l'importo capitale residuo e ripartono con un piano di ammortamento che prevede, come un nuovo mutuo all'inizio, la restituzione degli interessi sempre maggiore rispetto al capitale da restituire.
Non ritengo giusta questa procedura, poichè a tutt'oggi con il mutuo attuale, dopo 4 anni, cominciavo a restituire più capitale che interessi, c'è qualcuno che mi possa dire se questa procedura che vuole seguire la mia banca è giusta?
Io farei una certa differenza tra rinegoziazione, ricontrattazione e nuova accensione.
La prima si fa per "rivedere" il tasso d'interesse applicato, variabile piuttosto che fisso, difficilmente per abbassarlo
Nel secondo, mi sembra il caso di Biancamaria per "rispalmare" il debito ed abbassare la rata precedemente stabilita e ahinoi la procedura sebbene vessatoria è corretta.
La terza, la + interessante, il caso di Silvia, se ho capito bene estingue e riaccende.
Se "switcha" da banca a banca può continuare a detrarre, ma attenzione se salda con soldi propri e riaccende vedo complicato dimostrare il "riacquisto" della prima casa.
Cosa ne pensate?
Paolo, speriamo che questa sera nemmeno per scherzo venga ad inciamparsi un bianconero in area altrimenti sai quante "Biscardate"..........
Ciao.-
In sintesi si, io accendo un nuovo mutuo e forse nn è corretto parlare di rinegoziazione però mi sembra assurdo che venga esclusa la possibilità di poter detrarre gli interessi. In sostanza la finalità del mutuo nn cambia.