gianni1968
Utente
Buongiorno, come ho più volte sottolineato l'OIC 18 vieta l'utilizzo di ratei e risconti x la contabilizzazione degli interessi attivi/passivi bancari - occorre utilizzare un conto di debito verso banche.
Ciao - Gianni
Interessi attivi bancari
- Creatore Discussione ANISE
- Data di Inizio
Ciao - Gianni
MimmaAccount
Utente
Grazie mille!! adesso leggo attentamente l'oic 18.
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Utente
concordo con l'utilizzo della voce ratei (attivi o passivi) in luogo della voce banche come indicato da MimmaAccount e non trovo alcuna differenza tra il conto ratei e il conto crediti/debiti verso banche indistinto
ciao
ciao
MimmaAccount
Utente
Il risultato è lo stesso ma i principi contabili esplicitano che non è possibile..ho letto, come da consiglio di Gianni1968 l'oic18 ed effettivamente riporta quanto segue
"13. Secondo quanto previsto dalla norma sopraindicata, la rilevazione di un rateo o di un risconto avviene quando sussistono le seguenti condizioni:
− il contratto inizia in un esercizio e termina in uno successivo;
− il corrispettivo delle prestazioni è contrattualmente dovuto in via anticipata o posticipata rispetto a prestazioni comuni a due o più esercizi consecutivi;
− l’entità dei ratei e risconti varia con il trascorrere del tempo.
14. Non possono essere inclusi tra i ratei e i risconti, in quanto non vengono rispettate le condizioni sopraindicate, i proventi e gli oneri la cui competenza è maturata per intero nell’esercizio cui si riferisce il bilancio o in quelli successivi. A titolo esemplificativo, non comportano la rilevazione di ratei o risconti: le fatture ancora da emettere e ricevere, interessi attivi maturati ma non ancora accreditati su conti correnti, gli anticipi ricevuti o pagati nel corso dell’anno a fronte di canoni di "
credo che dobbiamo rettificare il nostro modo di registrare gli interessi
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Utente
su questo ci sarebbe da discutere parecchio, ma poichè ne ho discusso già parecchio in precedenza tra sordi, mi limito a ribadire che si ha un rateo non tanto quanto discusso ma si ha un rateo sempre quando l'aspetto economico precede l'aspetto finanziario (è il caso degli interessi attivi/passivi).
ciao
ciao
Mi scusi ma la soluzione da Lei proposta è completamente errata.
La tecnica dei ratei è totalmente da escludere nell caso in questione in virtù di quanto stabilito dall'art. 2424 bis c. 6 c.c. il quale, all'ultimo capoverso, recita che "Possono essere iscritte in tali voci soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, l'entità dei quali varia in ragione del tempo". Nel caso de quo, al contrario, gli interessi attivi non rappresentano quote di proventi comuni a due o più esercizi.
Ciò detto, ritengo che le scritture da effettuare siano le seguenti.
Scrittura di integrazione al 31/12/2019
Interessi attivi (A) 100,00
Crediti verso banche (D) 74,00
Ritenute subìte (D) 26,00
Scrittura di gestione al 01/03/2020
Banca a Crediti verso banche 74,00
Saluti.
MimmaAccount
Utente
Si grazie, anche un altro utente mi ha fatto ravvedere al proposito...io erroneamente ho utilizzato il rateo come soluzione alla gestione della competenza, ignorando che, ahimè, non è corretto. grazie
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Utente
carissimo Rocco
questo lo so, ma la teoria che il rateo debba essere qualcosa che sia a cavallo lo escludeva già a suo tempo Luca Paciolo
comunque dal punto di vista teorico non sarà la norma indicata che modifica il mio pensiero e sopratutto quello del primo che ha descritto la ragioneria
è un discorso che abbiamo già fatto in precedenza
cordialità
questo lo so, ma la teoria che il rateo debba essere qualcosa che sia a cavallo lo escludeva già a suo tempo Luca Paciolo
comunque dal punto di vista teorico non sarà la norma indicata che modifica il mio pensiero e sopratutto quello del primo che ha descritto la ragioneria
è un discorso che abbiamo già fatto in precedenza
cordialità
MimmaAccount
Utente
Scusate se mi intrometto..giusto per capire...anche se il codice civile, e il principio contabile mi dicono una cosa..io posso derogare ad essi?