Buongiorno,
ringrazio anticipatamente chi risponderà.
Per effetto della successione, in sette (coniuge e sei figli) diventiamo proprietari di un immobile composto da 4 u.i.; per i quali dobbiamo all'ufficio tributi della città di competenza il pagamento dell'imposta comunale sugli immobili.
Nel corso degli anni, abbiamo provveduto a pagare l'Imposta secondo le rendite riportate sulle visure dell'anno in questione.
Per una serie infinita di problemi nel 2013 arriviamo a definire che tali unità immobiliari vengano registrate al Catasto e censite con categoria catastale A/3 (in precedenza erano accatastati come A/4).
Dal 2013 cambiano le rendite ed il comune non si fa attendere. Arrivano gli avvisi di accertamenti in rettifica in capo a tutti gli eredi in proporzione e quota dal 2009 al 2011 nei quali è stato richiesto il pagamento dell'imposta secondo le nuove rendite includendo interessi, sanzioni e spese di notifica. Decurtando dal dovuto quanto già versato,
Leggendo i vari accertamenti è di tutta evidenza che gli indirizzi per tre u.i. su quattro sono errati. Nello specifico è sbagliato il numero civico associato a tre appartamenti. Per uno dei tre immobili è errato anche il subalterno.
Il provvedimento Direttore dell'Agenzia del Territorio del 18/12/2007 sancisce l'interscambio dei dati con l'Agenzia del Territorio. Quindi dal 2007, noi proprietari non avevamo l'obbligo di presentazione della dichiarazione e della comunicazione I.C.I..
La domanda che pongo è la seguente come devo procedere? A me sembra che ci si debba opporre chiedendo l'annullamento con un'istanza in autotutela. Rimanendo in attesa di un nuovo provvedimento.
Mi sorge spontanea anche una domanda... ma essendo papà deceduto a marzo, noi eredi siamo tenuti a pagare per i restanti mesi? oppure essendo il provvedimento di recente costituzione l'imposta la dobbiamo assolvere noi eredi per tutti i 12 mesi del 2009?
ringrazio anticipatamente chi risponderà.
Per effetto della successione, in sette (coniuge e sei figli) diventiamo proprietari di un immobile composto da 4 u.i.; per i quali dobbiamo all'ufficio tributi della città di competenza il pagamento dell'imposta comunale sugli immobili.
Nel corso degli anni, abbiamo provveduto a pagare l'Imposta secondo le rendite riportate sulle visure dell'anno in questione.
Per una serie infinita di problemi nel 2013 arriviamo a definire che tali unità immobiliari vengano registrate al Catasto e censite con categoria catastale A/3 (in precedenza erano accatastati come A/4).
Dal 2013 cambiano le rendite ed il comune non si fa attendere. Arrivano gli avvisi di accertamenti in rettifica in capo a tutti gli eredi in proporzione e quota dal 2009 al 2011 nei quali è stato richiesto il pagamento dell'imposta secondo le nuove rendite includendo interessi, sanzioni e spese di notifica. Decurtando dal dovuto quanto già versato,
Leggendo i vari accertamenti è di tutta evidenza che gli indirizzi per tre u.i. su quattro sono errati. Nello specifico è sbagliato il numero civico associato a tre appartamenti. Per uno dei tre immobili è errato anche il subalterno.
Il provvedimento Direttore dell'Agenzia del Territorio del 18/12/2007 sancisce l'interscambio dei dati con l'Agenzia del Territorio. Quindi dal 2007, noi proprietari non avevamo l'obbligo di presentazione della dichiarazione e della comunicazione I.C.I..
La domanda che pongo è la seguente come devo procedere? A me sembra che ci si debba opporre chiedendo l'annullamento con un'istanza in autotutela. Rimanendo in attesa di un nuovo provvedimento.
Mi sorge spontanea anche una domanda... ma essendo papà deceduto a marzo, noi eredi siamo tenuti a pagare per i restanti mesi? oppure essendo il provvedimento di recente costituzione l'imposta la dobbiamo assolvere noi eredi per tutti i 12 mesi del 2009?