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guardia medica

raffy

Utente
Come si gestisce contabilmente un medico specializzando senza p.iva che effettua servizio di guardia medica?
Si consideri che l'asl competente rilascia una certificazione dei compensi percepiti con l'indicazione della ritenuta, in più il medico in questione emette ricevuta con C.F. per le prestazioni ambulatoriali (sempre come guardia medica) per i pazienti residenti in altre province.

In pratica non è nè lavoratore dipendente nè autonomo......si fa solo la dichiarazione dei redditi? e qual'è il quadro giusto da utilizzare?
Qualcuno ha un caso simile?...grazie
 
Riferimento: guardia medica

Mistero!!!!. Ho un cliente che effettua guardia medica a Vercelli dal settembre 2005. Gli è stata richiesta la partita IVA per poter essere chiamato a svolgere il servizio, però la ASL poi non ha mai voluto nè fattura o altro per giustificare la guardia medica. Mensilmente tuttavia gli è stato recapitato il cedolino di paga per le guardie mediche eseguite nel periodo. A febbraio 2006 gli è stato rilasciato il CUD. A specifica richiesta se doveva continuare ad avere la partita IVA visto che aveva ricevuto il CUD la rispsota è stata si. La stessa cosa è successa per le guardie mediche che ha svolto nel 2006. A marzo di quest'anno gli è stato rilasciato il CUD......
 
Riferimento: guardia medica

Nel m io caso invece l'asl non ha rilasciato nessun cud ma solo la certificazione relativa ai compensi percepiti nell'anno 2006....
a questo punto credo di dover fare solo la dichiarazione dei redditi, anche se non so quale sia il quadro corretto da utilizzare e come dicevo nel precedente msg ci sarebbero anche delle ricevute fiscali emesse con C.F. nei confronti di pazienti non residenti......

Cosa ne pensi?.....grazie
 
Riferimento: guardia medica

Per dichiarare i compensi percepiti RL 14. Anche per le ricevute inserirei tutto li. Ho qualche perplessità se abbia agito correttamente nell' emettere ricevute fiscali.
 
Riferimento: guardia medica

Hai ragione, anch'io ho dei dubbi per le ricevute, ma mi è stato detto che anche i suoi colleghi non hanno p.iva ed emettono ricevuta solo per i non residenti........
 
Riferimento: guardia medica

Il trattamento fiscale dell'attività di guardia medica (continuità assistenziale) è stata risolta con la risoluzione Ministero delle Finanze
05.02.1999, n. 14/E.

In pratica i titolari di incarico a tempo indeterminato vanno col Cud e sono fiscalmente dipendenti. I non titolari vanno con la ritenuta d'acconto del 20% e sono liberi professionisti a tutti gli effetti, perciò occorre la partita iva anche se alcune ASL non la richiedono. Il mandato può essere registrato in contabilità poichè per effetto di una vecchia circolare è assimilato alla fattura.
 
Riferimento: guardia medica

confermo quanto scritto da luca, gestisco un medico, libero professionista, che presta la sua attività presso la guardia medica. I cedolini che gli rilasciano mensilmente, vengono registrati in contabilità assimilandole alle fatture. PS: io li registro alla data in cui avviene l'accredito sul conto.
 
Riferimento: guardia medica

confermo quanto scritto da luca, gestisco un medico, libero professionista, che presta la sua attività presso la guardia medica. I cedolini che gli rilasciano mensilmente, vengono registrati in contabilità assimilandole alle fatture. PS: io li registro alla data in cui avviene l'accredito sul conto.

I cedolini possono essere registrati seguendo una numerazione diversa da quella delle fatture? Mi sapete dire la circolare che equipara i cedolini alle fatture?

Incredibile ma vero, le ASL non richiedono la partita IVA :confused: !?
 
Riferimento: guardia medica

......confermo........
1. non confondere il cud del medico di guardia medica dipendente asl con il medico che non è dipendente asl e che fa prestazione di lavoro autonomo per l'asl facendo delle guardie mediche (in quest'ultimo caso l'asl rilascia una certificazione)

2la suddetta certificazione va numerata e registrata come se fosse una fattura emessa dal medico.

3il medico specializzando spesso fa guardie mediche per arrotondare ma non si apre la partita IVA....(cosa che dovrebbe fare !!)...infatti se facesse attività professionale perderebbe il diritto alla borsa di specialità...quindi evitano di aprire partita IVA.

4quindi spesso fanno le guardie mediche come prestazione di lavoro autonomo occasionale......(.....ciò comporta un sacco di problematiche: A come può svolgere lavoro autonomo occasionale essendo iscritto ad un ordine professionale !!??? e se supera i 5.000 euro è da iscriversi alla gestione separata inps oltre che all'enpam !!?? avesse PI basta l'enpam !!)

5 a parer mio la corretta gestione dovrebbe essere apertura della PI per lo specializzando......tanto l'università difficilmente verrà a sapere che avrà aperto PI e quindi non gli toglierà la borsa di studio.

6 comunque per il quesito in questione........quadro RL e non si versa gestione separata inps (non sono sicuro che sia dovuta)....è errato.....ma non dovrebbe portare conseguenze...
 
Riferimento: guardia medica

Non è una circolare ma il DM 31/10/1974:

Titolo del provvedimento:
Modalita' applicative dell'imposta sul valore aggiunto per le operazioni
effettuate dagli esercenti arti e professioni.

art. 2

Titolo:
Rapporti tra medici ed ottici ed enti mutualistici.

Testo: in vigore dal 16/11/1974 con effetto dal 01/09/1974

Nei rapporti tra gli esercenti la professione sanitaria e gli enti
mutualistici per prestazioni medico - sanitarie generiche e specialistiche,
il foglio di liquidazione dei corrispettivi compilato dai detti enti tiene
luogo della fattura di cui all'art. 21 del decreto del Presidente della
Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. Tale documento deve contenere gli
elementi e i dati indicati nel secondo comma del citato art. 21 ed essere
emesso in triplice esemplare; il primo deve essere consegnato o spedito al
professionista unitamente ai corrispettivi liquidati, il secondo consegnato
o spedito all'ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto
competente ai sensi dell'art. 40 del citato decreto del Presidente della
Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, il terzo conservato presso l'ente.
I professionisti devono numerare in ordine progressivo i documenti ricevuti
ed annotarli, nell'ordine della loro numerazione, entro quindici giorni
dalla data in cui ne sono venuti in possesso, nel registro delle fatture o
nel registro dei corrispettivi previsti, rispettivamente, dagli articoli 23
e 24 del richiamato decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,
n. 633 o nel bollettario di cui al precedente art. 1. In tale ultimo caso la
sezione "figlia" dovra' essere annullata e rimanere unita al bollettario. I
documenti devono essere conservati a norma dell'art. 39 del citato decreto
del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano agli esercenti
l'arte ottica, limitatamente all'attivita' concernente la qualificazione e
la misurazione del difetto visivo, l'approntamento degli occhiali da vista e
delle lenti graduate, nonche' l'adattamento delle lenti a contatto.
 
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