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Errori nella Riliquidazione del TFR?

Riferimento: Errori nella Riliquidazione del TFR?

non hai ricevuto la mia mail?
Certo, ed ho pure risposto più volte senza riuscire a chiarirmi, come ti ho scritto.
La commisurazione della indennità e dell'incentivo non è proporzionale all'intero periodo lavorato. Se trattasi di importi che vanno commisurati a tutto il periodo lavorativo ma è possibile la riliquidazione solo dall'inizio 2001, errare questa ripartizione influenza la richiesta di pagamento fattami, infatti come ho meglio specificato nel messaggio precedente, è stato considerato un maggiore importo nel periodo successivo al 01/01/2001.
Puoi dirmi come va correttamente effettuata questa ripartizione?
Altro dubbio è quello che con un'aliquota del 28.22% applicata al totale imponibile esce un'imposta quasi la metà dell'imponibile, com'è possibile? mi suona più prossimo al 50% che non al 28%, poi magari ci sarà anche una spiegazione per questi dubbi e sarà giusto che la somma richiesta debba pagarla, chiedo solo di chiarirmi il perchè.
Come hai constatato nel campo RIDUZIONI l'agenzia ha calcolato 9491,00 euro ma il dato corretto è 10174,07, quindi come esiste questo errore ho il dubbio che possa essere errata anche la ripartizione.
Grazie se puoi chiarirmi.
Se hai risposto a questi interrogativi dall'altra parte, allora non ho ricevuto la risposta.
Grazie ancora
michele
 
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Re: Riferimento: Errori nella Riliquidazione del TFR?

Certo, ed ho pure risposto più volte senza riuscire a chiarirmi, come ti ho scritto.
La commisurazione della indennità e dell'incentivo non è proporzionale all'intero periodo lavorato. Se trattasi di importi che vanno commisurati a tutto il periodo lavorativo ma è possibile la riliquidazione solo dall'inizio 2001, errare questa ripartizione influenza la richiesta di pagamento fattami, infatti come ho meglio specificato nel messaggio precedente, è stato considerato un maggiore importo nel periodo successivo al 01/01/2001.
Puoi dirmi come va correttamente effettuata questa ripartizione?
Altro dubbio è quello che con un'aliquota del 28.22% applicata al totale imponibile esce un'imposta quasi la metà dell'imponibile, com'è possibile? mi suona più prossimo al 50% che non al 28%, poi magari ci sarà anche una spiegazione per questi dubbi e sarà giusto che la somma richiesta debba pagarla, chiedo solo di chiarirmi il perchè.
Come hai constatato nel campo RIDUZIONI l'agenzia ha calcolato 9491,00 euro ma il dato corretto è 10174,07, quindi come esiste questo errore ho il dubbio che possa essere errata anche la ripartizione.
Grazie se puoi chiarirmi.
Se hai risposto a questi interrogativi dall'altra parte, allora non ho ricevuto la risposta.
Grazie ancora
michele
Vedo che la materia è ben conosciuta da alcuni professionisti, ma mi chiedo per quale motivo il contribuente si deve avvalere della loro opera, sostenendo l'onere della loro prestazione, quando la "dichiarazione" viene resa da un terzo, obbligato dalla legge a compiere tale incarico e sul quale non incombe alcun dovere di fornire alcuna comunicazione analitica e, quindi, validi strumenti per consentire un qualsiasi controllo. Credo che la legge preveda sanzioni per inadempimenti commessi dal sostituto d'imposta ed, inoltre, se l'Agenzia delle Entrate rileva l'errore dopo un tempo ragionevolmente breve è del tutto comprensibile ed evidente che si configura un danno per il contribuente. Sono convinto che il nostro ordinamento possiede le leggi necessarie a prestare una adeguata tutela al cittadino e strumenti adeguati per sanzionare omissioni ed irregolarità. Ne consegue che questi eventi siano frequentissimi e l'Agenzia delle Entrate non si ponga il problema di intervenire nei confronti del sostituto d'imposta, che forse resisterebbe a qualche pretesa, ma preferisce attaccare il contribuente. Vorrei che gli esperti, giuslavoristi e tributaristi, manifestassero chiaramente se ritengono questa circostanza, palesemente ricorrente, legittima ed etica.
 
Re: Riferimento: Errori nella Riliquidazione del TFR?

Il 31 gennaio 2009 firmo le dimissioni da Informatore Farmaceutico dalla mia società che mi “offre” l’opportunità di “accompagnarmi” alla pensione con un piccolo incentivo.
Dopo i previsti 3 anni di mobilità, però, lo Stato viene meno al patto firmato con me e scopro che la ministra Fornero mi “regala” altri 18 mesi di stallo senza alcun introito, prima dell’agognata pensione.
Ma le sorprese non sono finite: mi arriva una cartella dall’Agenzia delle Entrate che mi impone di pagare 13.800 euro di tasse non pagate sul TFR!
Mi prende un coccolone!!!! Dopo essermi fatto visitare da un cardiologo, terrorizzato corro da un consulente del lavoro, consigliatomi, che, dopo aver consultato CUD e buste paga mi conferma che DEVO pagare perché è tutto giusto: l’Agenzia delle Entrate non sbaglia.
Mi informo anche su internet, con i fiscalisti di una società di aiuto per i consumatori, con un mio ex-collega (che mi rincuora dicendomi che lui deve pagare 24.000 euro), rateizzo la somma in venti rate trimestrali con scadenza ultima luglio 2018, compilo il mod. F24 e mi preparo psicologicamente al mio dovere di contribuente.
Il mio angelo custode mi suggerisce di fare un tentativo all’Agenzia: con mia grande sorpresa il gentile funzionario scopre che la mia società ha conteggiato nel suo mod.770, su cui si basa l’Agenzia, 9 mesi invece di 9 anni, conseguentemente mi riduce la cifra da pagare a 2.200 euro, dicendomi di fare aggiornare i conteggi alla mia azienda per eventuali altri probabili errori.
Telefono immediatamente in sede dove mi dicono candidamente: “ lo sapevamo…provvederemo a mandarle i conteggi corretti”.
Complimenti alla Fornero per la sua riforma “sofferta” col pianto sincero, davanti alle telecamere, ma vissuta da noi lavoratori, sulla nostra pelle.
Complimenti alla professionalità dei consulenti del lavoro, fiscalisti e vari che non vedono errori elementari e che non consigliano di rivolgersi subito all’Agenzia.
Complimenti alle Società private che considerano i lavoratori “la nostra ricchezza”, ma che in pratica se ne fregano bellamente di loro come se non fossero persone, ma solo numeri.
Complimenti infine a questo nostro sistema fiscale che, nel 2013 in epoca di computer, non riesce ad evitare che vengano commessi errori così evidenti a danno dei lavoratori.
Gabriele Benvenuto
[email protected]
 
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