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Errore Dichiarazione Regime Forfettario

Ho avuto lo stesso problema.
Sono state fatte le dichiarazioni integrative per tutti i periodi interessati dall'errore, quindi è stata contattata l'INPS per renderla edotta della presentazione delle dichiarazioni medesime, ma l'Istituto si è rifiutato di annullare l'avviso di addebito sostenendo che l'Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto liquidare le dichiarazioni e che solo allora sarebbe stato possibile lo sgravio.
Interrogata sul punto l'Agenzia delle Entrate ha sostenuto di non dover procedere con alcuna liquidazione dei dichiarativi e che comunque se vi fosse stata una necessità in tal senso la richiesta avrebbe dovuto provenire dall'INPS.
Visto l'atteggiamento di chiusura è stato presentato ricorso al giudice del lavoro, convenendo in giudizio sia l'INPS che l'Agenzia delle Entrate, ed in prossimità dell'udienza l'avvocato ha opportunamente sentito per le vie brevi sia l'Istituto che l'Agenzia.
A quel punto è successo il miracolo perché i due Enti si sono parlati, la liquidazione delle dichiarazioni è stata fatta e l'avviso di addebito dell'INPS è stato annullato.
Conclusione : la procedura della rettifica della dichiarazione è corretta malgrado l'INPS abbia tentato di sostenere che non lo sarebbe stata perché relativa a scelte non retrattabili dal contribuente, senza però considerare che la scelta per il regime forfetario è desumibile da comportamenti concludenti, quali chiaramente risultano ad esempio dalle fatture nelle quali per obbligo è indicato il regime specifico di non applicazione di IVA e ritenuta di acconto
Non sai che sollievo leggere quanto hai scritto. Io mi trovo invece nella situazione 29/03 udienza, ma la liquidazione della dichiarazione è avvenuta qualche giorno prima della presentazione del ricorso. Quindi mi consigli di fare un passaggio prima dell'udienza? Anche in privato, mi potresti dire di che sede inps parliamo? Grazie per la collaborazione.
 
Guarda non ti posso die la sede INPS perché io sono il commercialista e non ho chiesto il permesso del mio cliente per parlare della cosa.
Ti ho scritto di getto comprendendo il patema d'animo di chi ha avuto il problema, ma posso dirti che già l'INPS per le vie brevi, a seguito dell'avviso bonario aveva consigliato questa strada e che la questione si è risolta perché l'avvocato, avendo convenuto in giudizio sia l'AdE che l''INPS ha avuto l'intuizione di contattarli (credo che abbia semplicemente telefonato).
 
Guarda non ti posso die la sede INPS perché io sono il commercialista e non ho chiesto il permesso del mio cliente per parlare della cosa.
Ti ho scritto di getto comprendendo il patema d'animo di chi ha avuto il problema, ma posso dirti che già l'INPS per le vie brevi, a seguito dell'avviso bonario aveva consigliato questa strada e che la questione si è risolta perché l'avvocato, avendo convenuto in giudizio sia l'AdE che l''INPS ha avuto l'intuizione di contattarli (credo che abbia semplicemente telefonato).
Anche io sono il consulente, per questo ti chiedevo la sede se dovesse servire come precedente. Anche a me hanno contestato il fatto che la dichiarazione non potesse essere variata, quindi è per questo che avrei bisogno di conoscere la sede. Detto questo invece con l'AdE è bastata una telefonata e il giorno dopo la dichiarazione era liquidata, senza necessità di citare in giudizio l'Agenzia.
 
Queste testimonianze positive dimostrano ancora che siamo in una Babele della burocrazia ma soprattutto che è possibile con tanta determinazione, superare tutte le "barriere linguistiche".
Grazie.
 
Scusate se mi intrufolo nell'argomento ma a mia moglie e' appena arrivata una comunicazione da inps in cui si afferma che da controlli incrociati avvenuti con l'agenzia delle entrate risulta che dal 2019, quindi dichiarazione 2020, mia moglie dovrebbe restituire la differenza della decontribuzione inps del 35% piu la sanzione, circa 14800 euro, mia moglie ha aperto l'attivita' nel 2017 e all'epoca il consulente dell Cna di Roma inquadro' mia moglie nel regime di vantaggio ex minimi. cercando le comunicazioni dell'agenzia delle entrate noto che quel regime e' stato soppresso dal 2015 e quindi la sua collocazione sarabbe stata forfettario start up al 5% . nel 2019 abbiano cambiato commercialista e anche quello attuale ha continuato con le dichiarazione in quadro L sezione 1, non capisco come sia possibile una cosa del genere, tra l'altro anche correggendo le dichiarazioni sarebbe una babele con le imposte credo. Siamo abbastanza disperati perche' una sonna simile significa la fine dell'attività.
 
Presumo che l'INPS non contesti il regime ma che magari abbia rilevato il superamento del limite di fatturato dei 25.000 nel 2018... può essere?...in quel caso correggendo le dichiarazioni in forfettario dovreste sistemare la situazione Inps...certo c'è poi tutta da sistemare la tassazione...
 
ho controllato e solamente nel 2021 ha superato i 25000 perche' ha ricevuto la maternità altrimenti sempre sotto soglia e comunque per la sua categoria dalle tabelle dell'agenzia entrate mi risultano 30000
 
Sto parlando di fatturato non di reddito...e sto parlando di riduzione inps, e il limite riduzione inps per i minimi è 25.000 !!!
 
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