Ho avuto lo stesso problema.
Sono state fatte le dichiarazioni integrative per tutti i periodi interessati dall'errore, quindi è stata contattata l'INPS per renderla edotta della presentazione delle dichiarazioni medesime, ma l'Istituto si è rifiutato di annullare l'avviso di addebito sostenendo che l'Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto liquidare le dichiarazioni e che solo allora sarebbe stato possibile lo sgravio.
Interrogata sul punto l'Agenzia delle Entrate ha sostenuto di non dover procedere con alcuna liquidazione dei dichiarativi e che comunque se vi fosse stata una necessità in tal senso la richiesta avrebbe dovuto provenire dall'INPS.
Visto l'atteggiamento di chiusura è stato presentato ricorso al giudice del lavoro, convenendo in giudizio sia l'INPS che l'Agenzia delle Entrate, ed in prossimità dell'udienza l'avvocato ha opportunamente sentito per le vie brevi sia l'Istituto che l'Agenzia.
A quel punto è successo il miracolo perché i due Enti si sono parlati, la liquidazione delle dichiarazioni è stata fatta e l'avviso di addebito dell'INPS è stato annullato.
Conclusione : la procedura della rettifica della dichiarazione è corretta malgrado l'INPS abbia tentato di sostenere che non lo sarebbe stata perché relativa a scelte non retrattabili dal contribuente, senza però considerare che la scelta per il regime forfetario è desumibile da comportamenti concludenti, quali chiaramente risultano ad esempio dalle fatture nelle quali per obbligo è indicato il regime specifico di non applicazione di IVA e ritenuta di acconto