Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

doppia imposizione

Buongiorno a tutti. Ho comprato un'attività nel 2003 - a 33mila euro - e venduto nel 2012 la stessa - a 110mila. Nel 2005 un accertamento relativo all'imposta di registro ha rideterminato il valore della mia azienda in euro 126.500 . Fatto ricorso ma perso, ho dovuto pagare imposta più sanzioni. Ora mi si chiede di pagare la plusvalenza sul plusvalore di 97mila tra valore di vendita (110) e avviamento non ammortizzato (13) . Nel 2013 il mio fiscalista ha indicato questo plusvalore (97) nel mod.Unico - io mi ero opposto in quanto ritenevo che bisognava considerare il maggior valore dell'azienda -rideterminato dall'Erario- come valore da detrarre in sede di calcolo della plusvalenza stessa . Ma l'autotutela - inviata 6 mesi fa assieme ad un Unico integrativo con plusvalore indicato uguale a 0 (zero) nel maggio 2016 ad Ag.Entrate - è stata respinta, ed ora forse potrò usufruire solo della "rottamazione". Scusate per me è una doppia imposizione!! Hanno aumentato il valore per farmi pagare più tassa di registro -però ora non lo riconoscono -per farmi pagare molta più plusvalenza. Voi cosa ne pensate? Ho qualche ragione oppure proprio no? Come devo muovermi? Grazie
 
Non si tratta di doppia imposizione. Una è un imposta indiretta sul trasferimento dell'azienda, l'altra un imposta diretta sulla plusvalenza. Mi pare (fatta salva la necessità di vedere le carte per un parere) che il valore di 97 mila sia stato correttamente determinato. Piuttosto il rischio è che l'ufficio imposte provi a rideterminare la plusvalenza in 113 mila (97+16).
 
intanto grazie per la Sua risposta. Mi scuso per rispondere solo ora ma avevo il pc rotto e poi il poco tempo ha fatto il resto...ascolti, ammetto le mie carenze in materia. Ma perchè non si tratta di doppia imposizione? Non c'è collegamento alcuno tra imposte indirette e dirette? Però il valore della mia azienda è stato rideterminato al fine di farmi pagare una maggiore imposta di registro. Poniamo pure il caso che l'Ufficio ridetermini la plusvalenza - però a quel punto io porto in detrazione tutti gli ammortamenti che non ho detratto né durante gli anni di attività né al momento del trasferimento - presentando una dichiarazione integrativa per la quale ho tempo fino a fine 2017 (se ho fatto bene i calcoli - 48 mesi di tempo per l'integrativa). Questo secondo Lei posso farlo? Anche partendo da un valore di 126mila - io ho portato in detrazione solo circa 27mila euro nei miei 9 anni di attivita' (su 33.500 di avviamento + circa 6.000 di altre spese notarili/agente immobiliare). Quindi io avrei ancora circa 80/85mila euro di ammortamenti non detratti.
E' una strada possibile questa ? Se il valore della mia azienda è 126.500 - tale deve essere anche il valore da portare in detrazione come quote di ammortamento!!! Avevo già un'edicola in passato. Quando l'ho venduta - anno 2002 - ho pagato la plusvalenza sul valore di cessione - tolti gli ammortamenti non ancora detratti. Perchè sia chiaro, io non voglio evadere, voglio pagare le tasse - giuste però. Buona giornata a Lei Guido !!
 
Come correttamente ha risposto guido1964 trattasi di due imposizioni con principi separati e quindi non si può parlare di duplicazione.
Quello che però noto e che non mi trovo con i calcoli della plusvalenza indicata in unico.
Infatti se io acquisto a 33,00 e vendo a 110,00 i miei calcoli portano ad una plusvalenza di euro 77,00.
Appare ovvio che occorrerebbe visionare le carte ma il ragionamento delle quote di ammortamento su di un valore di 126.500,00 (valore e quindi un prezzo non effettivamente pagato) non appare condivisibile.
ciao
 
vede Giuseppe, la plusvalenza è stata calcolata così dal commercialista di quella volta, perchè dei 33mila500 una parte (circa 20mila ) era stata già ammortizzata nei 8/9 anni di attività. Lei avrebbe comunque fatto 110 meno 33.5 ?? Chiedo.

Quindi non ho nessuna chance? E' corretto che l'Erario - ai fini dell'imposta di registro - quadruplichi il valore della mia azienda (in virtu' della legge sul valore venale) ai fini dell'imposta di registro? e Lei sa che questa rideterminazione viene fatta - sia per aumentare l'imponibile della tassa di registro - sia per evitare compravendite con passaggi in nero di danaro. Pertanto da una parte mi si dice che la mia attività vale 126.500 euro - e però quando si tratta di far valere questo maggior valore in sede di vendita dell'attività - non posso usufruire di maggiori ammortamenti perchè non posso scalarmi quote di un valore non effettivamente pagato...ma allora la rideterminazione del valore non doveva avvenire!! Dovevano accettare il valore di 33.500 che avevo effettivamente pagato - e tra l'altro sono andato in ricorso ma li ho persi tutti e ho dovuto pagare questa maggiore imp.registro - e così io non avrei avuto niente da obiettare! Perchè anche questo valore che loro hanno rideterminato...è assolutamente fittizio e NON giustificabile - io ho comprato questa attività da gente che era fallita!! Intendiamoci. Io sono tutto meno che un commercialista e solo VI ringrazio per le VOstre opinioni competenti - ma posto che entrambi dite che sono due cose assolutamente distinte - a me resta la sensazione di essere fregato senza ..vaselina come si dice!!! A Lei risulta una sentenza - di qualche altro contenzioso tributario - per cui se un valore viene rideterminato ai fini di imposte dirette o indirette - quello rimane il valore di riferimento per tutte le operazioni successive? Bene La ringrazio tanto - non sono soddisfatto ma penso sia un sentimento comune nel ns. Paese...cordiali saluti
 
in funzione di queste informazioni il calcolo della plusvalenza appare corretto.
Quello che dispiace è sentire di aver perso un ricorso che, a tuo dire, era un acquisto effettuato da una ditta fallita e quindi ben tracciabile e dove non era ipotizzabile un valore di avviamento a maggior ragione iperbolico.
ciao
 
bene comunque grazie Giuseppe!! Buona vita a Salerno, posto magnifico - ci son stato nel giugno 2015...mi sa che la prossima azienda la aprirò in Slovenia...se mai succederà. Buon martedì a Lei
 
Alto