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Diritto di precedenza

guest777

Utente
Buongiorno,
vorrei gentilmente avere un chiarimento sul diritto di precedenza, come istituito dal decreto 81/2015.
Un mio familiare ha lavorato per un anno e mezzo per una società a tempo determinato (6 mesi + 1 anno). Al termine del secondo periodo contrattuale, il rapporto di lavoro si è interrotto. Ha quindi maturato i 6 mesi necessari per richiedere il diritto di precedenza, ma vorrei capire esattamente cosa questo "comporti".
Essendo la società presente a livello nazionale, con molte sedi in quasi ogni provincia, vorrei capire cosa succedesse nel caso in cui non ci siano altre richieste di precedenza. L'azienda sarebbe "obbligata" ad assumere questa persona a tempo indeterminato prima di assumere altre persone (indipendentemente dalla lontananza della sede di lavoro), o può assumere anche personale senza diritto di precedenza, e considerare chi ha presentato richiesta anche solo successivamente quando avrà bisogno in una sede più "appropriata"?
Vi ringrazio
 
se non diversamente disposto dal contratto di lavoro e fermo restando tutte le altre condizioni previste, ritengo che il diritto di precedenza dovrà essere esteso a tutte le sedi in cui l'azienda è presente.

Saluti domenico
 
Grazie mille Domenico! Cerco di approfondire..
Dal punto di vista dell'azienda, come si deve comportare nel caso in cui durante l'anno debba procedere a diverse assunzioni a tempo indeterminato, e abbia ricevuto una richiesta scritta per l'esercizio del diritto di precedenza?
È obblogata ad assumere chi ha il diritto di precedenza alla prima assunzione in ordine cronologico, o è libera di assumere inizialmente terze persone, fermo il fatto di assumere chi ha esercitato il diritto entro la scadenza del diritto stesso?
Spero di essere stato chiaro. Grazie.
 
A mio parere, l'azienda dovrà procedere secondo correttezza e buona fede, quindi nell'ipotesi indicata dovrà utilizzare il criterio dell'ordine temporale, cioè la data di comunicazione in cui è giunta al datore di lavoro la volontà da parte del lavoratore.

Da ultimo, si vorrà tenere in debito conto, che l'inadempimento datoriale ha come conseguenza prevista solo quella di natura risarcitoria.
 
A mio parere, l'azienda dovrà procedere secondo correttezza e buona fede, quindi nell'ipotesi indicata dovrà utilizzare il criterio dell'ordine temporale, cioè la data di comunicazione in cui è giunta al datore di lavoro la volontà da parte del lavoratore.

Da ultimo, si vorrà tenere in debito conto, che l'inadempimento datoriale ha come conseguenza prevista solo quella di natura risarcitoria.
Posso chiedere come si arriverebbe al risarcimento? Dovrebbe essere quantificato in un procedimento giudiziario o in altro modo? E l'importo come viene definito? Grazie
 
La legge non stabilisce la misura del risarcimento, lasciata questa al giudice chiamato alla valutazione nella circostanza.
 
Ultima modifica:
Non mi è chiaro se per il datore di lavoro che assuma a tempo indeterminato un lavoratore che ha inoltrato richiesta per l'esercizio del diritto di precedenza siano previste agevolazioni previdenziali. Online ho trovato qualche informazione in tal senso relative agli anni 2015-16 ma non mi è chiaro se si riferiva alle agevolazioni per nuove assunzioni volute da renzi per la generalità delle stabilizzazioni, o se esista nello specifico una misura per il diritto di precedenza.. grazie
 
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