Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

detrazioni lavoro dipendente in caso di assenze ingiustificate

ziofester

Utente
Buonasera, spero qualcuno mi possa chiarire un dubbio. Io sono un pensionato che lavora ancora, con un contratto per la mia ex azienda a tempo indeterminato. Ogni anno inserisco nel 730 i giorni di detrazione lavoro dipendente ed azzero quelle da pensione. Quest' anno però ho avuto molte assenze dal lavoro, per vari motivi, ed il mio datore di lavoro ha inserito solo 86 giorni. quelli lavorati, nelle detrazioni, ed il resto mi risultano assenze ingiustificate. Poco male, non è un problema nè per me nè per l' azienda, però non mi trovo con il calcolo dei giorni di detrazione lavoro dipendente, in quanto, come ho letto anche qui sul forum, l' articolo 13 del TUIR stabilisce che la detrazione annua spettante deve essere determinata sulla base del numero dei giorni che hanno dato diritto al reddito (86); ma "in tale numero di giorni vanno in ogni caso compresi le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi e vanno sottratti i giorni per i quali non spetta alcun reddito." Se così fosse, in un anno ci dovrebbero essere almeno 52 sabati e 52 domeniche, posto che il contratto è indeterminato... O no ? Grazie a chi mi saprà rispondere.
 
Non è proprio cosi,
se tu lavori, ad esempio, un mese (dal 1^ gennaio al 31), ti vengono conteggiate 31 giorni di detrazioni, (anche quelle dei sabato e domeniche)
se da febbraio a dicembre, ti assenti, non è che ti vengono conteggiate le detrazioni dei sabato/domeniche
 
Grazie per la risposta, lo immaginavo. Ma in realtà io ho lavorato tutti i mesi,per una decina di giorni, era questo il mio dubbio.
 
Forse la domanda era mal posta; Mi piacerebbe capire la ratio della norma, posto che il testo si presta ad ambiguità. Se uno lavora per 10 giorni in un mese come vengono calcolate le detrazioni ? E' vero che le assenze ingiustificate non danno diritto a detrazione, ma in quale percentuale ? Non trovo alcun riferimento in merito.
 
Forse la domanda era mal posta; Mi piacerebbe capire la ratio della norma, posto che il testo si presta ad ambiguità. Se uno lavora per 10 giorni in un mese come vengono calcolate le detrazioni ? E' vero che le assenze ingiustificate non danno diritto a detrazione, ma in quale percentuale ? Non trovo alcun riferimento in merito.
Ti posso dire cosa fa il mio programma, ma non prenderlo come il "vangelo"
(in modo automatico, poi permette anche un intervento da parte dell'operatore, nel caso lo ritiene opportuno)
per le settimane di lavoro su 5 gg su 7, (LMMGVxx), se tutti i 5 giorni sono retribuiti, prende 7 giorni come detrazioni (quindi considera anche il Sabato e Domenica),
nel caso di una assenza ingiustificata, assegna solo 4 giorni, scartando quindi anche il sabato e la domenica.
 
Grazie per la dritta. Quindi si dovrebbero considerare i giorni retribuiti per le detrazioni, che però non sempre coincidono con quelli lavorati, almeno nelle mie buste paga. Suppongo, ma mi piacerebbe averne conferma, sia perché ci sono di mezzo ferie maturate, permessi, festività, giorni di riposo eventualmente considerati perché cadono nei giorni di lavoro. Lo so che la mia è una situazione anomala, eventualmente che tipo di contratto suggeriresti per avere più detrazioni nella mia situazione, posto che le mie specializzazioni, piuttosto rare, servono in maniera discontinua all' azienda ? Ad esempio se lavorassi meno ore al giorno, spalmando il lavoro su più giornate, avrei diritto a più giorni di detrazioni, a quanto mi sembra di aver capito. Scusa l' insistenza, e grazie per la pazienza se vorrai chiarirmi le idee...
 
nel caso di una assenza ingiustificata, assegna solo 4 giorni, scartando quindi anche il sabato e la domenica
Be questo modo che non tiene conto di una proporzionalità è certamente sbagliato...

Se volete trarre qualche spunto potete tenere in considerazione la circolare 3/1998...
 
Be questo modo che non tiene conto di una proporzionalità è certamente sbagliato...

Se volete trarre qualche spunto potete tenere in considerazione la circolare 3/1998...
Era appunto questo che mi chiedevo: se esiste una proporzione tra i giorni lavorati e le festività ed i riposi settimanali riconosciuti ai fini della detrazione lavoro dipendente. Ho letto la circolare, e confesso che non mi è chiara. "Resta confermato, invece, che le detrazioni per lavoro dipendente vanno rapportate al periodo di lavoro o di pensione nell'anno e cioe' al numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro per i quali il lavoratore ha diritto alle detrazioni per lavoro dipendente. OK. Si tratta del numero di giorni che hanno dato diritto al reddito di lavoro dipendente (compresi i trattamenti pensionistici) soggetti a tassazione, a fronte del quale e' concessa la detrazione. (OK). In tale numero di giorni vanno in ogni caso compresi le festivita', i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi e vanno sottratti i giorni per i quali non spetta alcun reddito, neppure sotto forma di retribuzione differita" , quali le mensilita' aggiuntive etc. (ad esempio, in caso di assenza per aspettativa senza corresponsione di assegni). E qui mi perdo: direi che la ratio sia che la detrazione vada applicata anche nei giorni festivi e di riposo che cadono in mezzo ai giorni retribuiti o in proporzione a questi, mentre non spetti per i periodi non retribuiti. Ma si può anche interpretare in un altro modo, cioè che dai 365 giorni vadano sottratte le assenze ingiustificate e considerate festività e riposi, anche perchè subito dopo si chiarisce che : " Nessuna riduzione delle detrazioni va effettuata in caso di particolari modalita' di articolazione dell'orario di lavoro, quali il part-time verticale o orizzontale, ne' in presenza di giornate di sciopero. Analogo criterio deve essere adottato per i contratti a tempo determinato, per i quali, partendo dal numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto, vanno sottratti quelli per i quali non compete il diritto alla retribuzione." "Analogamente". Quindi se ne dovrebbe dedurre che in un contratto a tempo indeterminato il periodo di lavoro da considerare dovrebbe essere l' anno intero, dal quale sottrarre i giorni non retribuiti, a rigor di logica... Ed infine la confusione diventa totale quando il legislatore prosegue: "In presenza di contratti di lavoro dipendente a tempo determinato caratterizzati dalla effettuazione di prestazioni "a giornata" (ad es. per i lavoratori edili ed i braccianti agricoli) la detrazione spettante per le festivita', i giorni di riposo settimanale ed i giorni non lavorativi compresi nel periodo che intercorre tra la data d'inizio e quella di fine di tali rapporti di lavoro deve essere determinata proporzionalmente al rapporto esistente tra le giornate effettivamente lavorate e quelle previste come lavorative dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dai contratti collettivi territoriali applicabili per i contratti a tempo indeterminato delle medesime categorie. Il risultato del rapporto, se decimale, va arrotondato all'unita' successiva." Il che significa che i giorni di detrazione vanno calcolati in proporzione alla frazione di giorni lavorati rispetto al tempo pieno... Non mi meraviglia che le applicazioni per le buste paga se ne lavino le mani... :)
 
Be la tua situazione si potrebbe risolvere con 86/5*7=121gg...il resto dei giorni sono in pratica periodi di aspettativa non retribuita....sempre che tu ti passa intendere col datore di lavoro..
 
Ultima modifica:
Alto